
Descrizione
L’Herpes simplex è un’infezione di origine virale che interessa pelle e/o mucose. La malattia infettiva è dovuta alla riattivazione dell’omonimo virus, lo stesso che causa la varicella (malattia molto comune in età pediatrica), il quale si localizza nei gangli nervosi ove resta allo stato latente. La sua riattivazione e quindi il passaggio dallo stato latente a quello attivo è sempre favorita da deficit delle difese immunitarie, che possono verificarsi in situazioni particolarmente stressanti sul piano emotivo o psichico, od anche con l’età, malattie, processi febbrili, mestruazioni, uso prolungato di alcune tipologie di farmaci (corticosteroidi e soprattutto immunosoppressori), scottature solari.
L’Herpes simplex si localizza prevalentemente sulle labbra (Herpes labiale), ma può interessare anche i genitali (Herpes genitale). Si manifesta con la comparsa di una o più vescicole di varie dimensioni, spesso accompagnate da gonfiore e dolore. L’eruzione può essere preceduta da una sensazione di pizzicore e bruciore locale e da stanchezza generalizzata.
Di solito l’infezione guarisce spontaneamente nel giro di qualche settimana, senza complicazioni, ma in alcuni casi possono rimanere delle cicatrici.
Principali rimedi omeopatici per l’Herpes simplex
– Apis: particolarmente indicato nella fase iniziale dell’herpes, con senso di pizzicore, lieve tumefazione, arrossamento.
– Rhus toxicodendron: herpes estremamente doloroso e pruriginoso, con vescicole a capocchia di spillo, su fondo arrossato, talvolta scatenato da sforzo eccessivo o da tempo freddo e umido.
– Cantharis: herpes bolloso che può comparire dopo esposizione prolungata al sole e che migliora con le applicazioni fredde. Le vescicole sono un po’ più grandi di Rhus toxicodendron, più brucianti e meno pruriginose.
– Arsenicum album: herpes con bruciore intenso in pazienti ansiosi, irrequieti e freddolosi.
– Hepar sulphur: in soggetti molto freddolosi con sensibilità sproporzionata al dolore dell’herpes.
– Lycopodium: herpes umido, bruciante, doloroso, pruriginoso, corrosivo, con croste, farinoso, talvolta sanguinante.
– Sulphur: forte sensazione di bruciore e l’herpes si alterna con altri disturbi, quali ad es. emicranie, disturbi digestivi, ecc.
– Hypericum: è il rimedio principe delle irritazioni e delle infiammazioni dolorose dei nervi sensitivi (è infatti il rimedio delle nevriti) ed anche dell’herpes proprio perché in tessuti ricchi di nervi; inoltre il rimedio aiuta anche per supportare psicologicamente il disagio emotivo e lo stato depressivo che spesso si accompagnano.
– Graphites: specie se l’herpes interessa un soggetto pletorico e flemmatico.
– Ranunculus bulbosus: quando le vescicole contengono un liquido tendente al bluastro.
– Anacardium orientale: se vi è prurito che diminuisce con applicazioni di acqua calda.
– Natrum muriaticum: come rimedio di fondo in caso di herpes recidivante, in particolare quando l’herpes è scatenato dall’esposizione al sole, da contrarietà, da affaticamento e da stress, in soggetti predisposti, emotivamente sensibili.
– Sepia: come rimedio di fondo in caso di herpes recidivante, in particolare per herpes con screpolature o che si manifesta durante il mestruo.
Per un intervento prioritariamente sintomatico, in genere si ricorre alle basse diluizioni (ad es. 5-7CH), che solitamente si utilizzano in ragione di 3-5 granuli pro-dose, più volte al dì (ad es. 3-4 volte), lontano dai pasti, salvo diverso parere del medico, al quale è sempre opportuno rivolgersi.
Alimentazione consigliata
La prima prevenzione da mettere in atto è quella di rafforzare il sistema immunitario e ciò lo si può fare cominciando dall’alimentazione, che deve essere sana ed equilibrata, orientata anche ad abbassare l’infiammazione e lo stress ossidativo, riducendo quindi il consumo degli zuccheri semplici e dei grassi saturi (grassi idrogenati in particolare) e privilegiando i cibi ricchi di vitamine (in particolare A/betacarotene, gruppo B, C, D, E), minerali (in particolare calcio, magnesio, zinco), acidi grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6 non ossidati dal calore), cereali integrali, prebiotici e probiotici.
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Le dermatiti quindi sono diverse malattie della pelle, caratterizzate da fenomeni infiammatori, con cause e manifestazioni differenti, ma accomunate da alcuni sintomi caratteristici, come pruriti, arrossamenti, eritemi e piccoli gonfiori della cute, talvolta di tipo vescicolare, fino a vere e proprie lesioni.
L’eritema è un arrossamento della cute, circoscritto o diffuso, dovuto a congestione vasale. Possono associarsi prurito e/o desquamazione della pelle. Può manifestarsi con dermatite da contatto, dermatite atopica, dermatite seborroica, artrite psoriasica, rosacea.
Ribes nigrum M.G. D1: utile per l’attività antinfiammatoria e antiallergica, possedendo azione simil-cortisonica e simil-antistaminica, senza averne gli effetti collaterali.
Bardana TM: contiene sostanze ad azione antibiotica e presenta proprietà depurative. Si può usare sia localmente nelle forme infette e sia per via generale.
L’alimentazione consigliata è quella ricca di vitamine (in particolare A/beta-carotene, gruppo B, C, D, E), di sali minerali (in particolare magnesio), di acidi grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6 non ossidati dal calore), di cereali integrali, che combattono meglio i processi infiammatori ed aiutano a mantenere la pelle sana. È buona norma evitare o ridurre drasticamente il consumo di zuccheri semplici, grassi saturi, alcool, cibi piccanti e speziati.
La piaga è una lesione della pelle o di una mucosa di origine non traumatica, di data antica, che tende alla guarigione per cicatrizzazione. La cosiddetta piaga da decubito è la conseguenza di una elevata o prolungata pressione su di una parte del corpo che, determinando la strozzatura dei vasi sanguigni, comporta la necrosi dei tessuti. Interessa l’epidermide, il derma e gli strati sottocutanei, fino a raggiungere, nei casi più gravi, muscoli ed ossa.


















La forma acuta è scatenata principalmente da agenti infettivi (batteri, virus e parassiti) che possono diffondersi a causa di scarse condizioni di igiene veicolate tramite l’acqua o i cibi contaminati (purtroppo sono eventi alquanto frequenti nei Paesi in via di sviluppo). Tipica è la cosiddetta “diarrea del viaggiatore” causata dal batterio campylobacter jejuni, le cui tossine possono essere distrutte solo con un’adeguata cottura. Generalmente in estate sono molto più comuni le forme batteriche, mentre in inverno quelle virali.



















L’afonia è l’abbassamento o perdita totale della voce dovuta ad un’infiammazione della mucosa laringea. Più semplicemente può essere causata da un uso improprio ed eccessivo della voce, come potrebbe succedere a cantanti, attori, insegnanti, oratori ed in genere a tutte quelle persone che svolgono mestieri comportanti sforzi prolungati della voce. E’ più frequente in tali casi la formazione di noduli o polipi alle corde vocali. Può essere anche di tipo funzionale, non dipendente da lesione agli organi vocali, ma dovuta a fattori di ordine psichico, quali ad es. l’isterismo.













