Com’è noto, le verruche sono manifestazioni papulose piane o rilevate, di origine virale, trasmesse per contagio diretto o indiretto, soprattutto in luoghi come le piscine, favorito da escoriazioni e deficit immunitario.
Pertanto la prima azione da mettere in atto deve essere volta al rafforzamento del sistema immunitario e ciò lo si può fare cominciando dall’alimentazione, che deve essere sana ed equilibrata, orientata anche ad abbassare l’infiammazione e lo stress ossidativo, riducendo quindi il consumo degli zuccheri semplici e dei grassi saturi (grassi idrogenati in particolare) e privilegiando i cibi ricchi di vitamine (in particolare A/betacarotene, gruppo B, C, D, E), minerali (in particolare calcio, magnesio, zinco), acidi grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6 non ossidati dal calore), cereali integrali, prebiotici e probiotici.

L’omeopatia dispone di diversi rimedi per il trattamento delle verruche.
Senz’altro Antimonium crudum e Nitricum acidum sono tra i principali utilizzati con la differenza che
Antimonium crudum è maggiormente indicato per quelle plantari e per quelle ispessite, cornee, dure. Mentre
Nitricum acidum è maggiormente indicato per quelle che sanguinano facilmente.
Ma tra i principali rimedi ci sono anche
Causticum è il rimedio omeopatico che ha nella sua patogenesi le verruche sottoungueali, che sanguinano facilmente. Ha una lateralità destra e aggravamento con tempo chiaro e secco, aria fredda, movimento, in auto, passando da caldo a freddo, dopo un bagno e miglioramento con tempo umido e piovoso, aria calda.
Cinnabaris, verruche che sanguinano facilmente
Dulcamara (verruche piane, al dorso delle mani o alle spalle). Il rimedio è particolarmente indicato per quelle piane sul viso
Lycopodium verruche brucianti, dentellate, frastagliate, peduncolate, dolorose, disseccate, vizze, talvolta sanguinanti, in soggetti intellettualmente vivi e fisicamente deboli
Natrum sulphuricum Tendenza alle verruche in varie parti del corpo: cuoio capelluto, faccia, palpebre, petto, genitali, intorno all’ano.
Nitricum acidum (verruche plantari, verruche di colore giallo-oro, facilmente sanguinanti, dolenti), vegetazioni molto dolenti ai genitali.
Sabina, verruche nelle regioni genitali e anali con bruciore e prurito intenso.
Sepia è un rimedio omeopatico che, come rilevabile dal presente articolo, risulta utile per trattare molte problematiche della pelle e diverse forme di eruzioni cutanee
Staphysagria è uno dei rimedi omeopatici della “sicosi”, che è la diatesi hahnemanniana portatrice di vari tipi di formazioni cutanee, tra cui le verruche. È adoperato per quelle a cavolfiore, che dolgono se toccate
Silicea, in soggetti con costituzione è quindi prevalentemente fosforica.
Thuya il grande rimedio di fondo più frequentemente utilizzato per il trattamento delle verruche. È il rimedio omeopatico principe delle vegetazioni verrucose e per questo è quello più frequentemente utilizzato in caso di comparsa di verruche di ogni tipo e in ogni sede. Thuya si usa in particolare quando la verruca ha uno o più dei seguenti aspetti: molle, molto grossa, rossastra o molto scura, frastagliata o dentellata, con cattivo odore. Anche le applicazioni locali con Thuya TM sono utilissime.
Thuya è il principale rimedio nella cura della diatesi hahnemanniana detta “sicosi”. Infatti la sicosi, più recentemente chiamata “reticoloendoteliosi” cronica o “reticolosi”, esprime la predisposizione dell’organismo alla formazione localizzata di escrescenze benigne, quali ad es. forme tumorali benigne cutanee, noduli, polipi, verruche, condilomi, papillomi, fibromi, epiteliomi, pustole, ecc. Tale diatesi prevale nei soggetti a costituzione carbonica o sulfurica.
La diatesi sicotica prevale nei soggetti a costituzione carbonica o sulfurica. Tra i precedenti un rimedio omeopatico maggiormente adatto a tale costituzione è Natrum sulphuricum.
E’ inutile aggiungere che, per il caso specifico, la migliore garanzia la può offrire solo un medico omeopata.
DILUIZIONE
Dovendo intervenire a livello sintomatico, ci si può orientare verso le basse diluizioni, ad es. la 7CH, in ragione di 3 granuli 3-4 volte al dì, allungando i tempi con i miglioramenti, oppure nel caso della 9CH 3 granuli 1-2 volte al dì.
L’eliminazione delle verruche e quindi la durata del trattamento, potrebbe richiedere diverse settimane ed a volte anche alcuni mesi, a seconda della loro profondità.
Tutti i rimedi omeopatici hanno piena compatibilità con i macerati glicerici o per meglio dire con i gemmoterapici.
FITOTERAPICI
Allo scopo di agevolare la guarigione, al trattamento omeopatico si potrebbe affiancare un trattamento fitoterapico in uso esterno, applicando localmente preparati (tinture, creme, pomate, succhi, estratti fluidi, ecc.) a base, ad esempio, di Calendula (fiori e foglie), Tarassaco (foglie e radice), o Celidonia (foglie e fusto), Thuya per dei lavaggi esterni. Questi preparati sono disponibili in erboristeria nei formati più adatti, ma se si disponesse delle piante fresche (sarebbe meglio) si potrebbero applicare direttamente in loco o utilizzarne allo stesso modo il succo
L’articolo “Liberi da calli, verruche, geloni” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, riportata diversi rimedi casalinghi dell’antica tradizione
Per quanto riguarda la compatibilità con il fitoterapico e in linea del tutto generale, laddove è possibile è sempre preferibile evitare l’assunzione di rimedi omeopatici durante il periodo di assunzione di prodotti terapeutici con un principio attivo diverso, soprattutto se servono a curare la stessa patologia o disturbo, in quanto a soffrirne potrebbero essere i rimedi omeopatici e non il viceversa. Questo perché i rimedi omeopatici preferiscono operare in un organismo quanto più possibile privo di “rumore di fondo”, senza subire eventuali interferenze, onde veicolare correttamente la bio-informazione in essi contenuta e farla pervenire integra ai sistemi di regolazione e di difesa dello stesso organismo. Comunque generalmente i fitoterapici sono meglio compatibili dei farmaci tradizionali.
La parola però spetta sempre al medico.
(*) V. Note esplicative
