DESCRIZIONE
Il rimedio omeopatico Carbo animalis trae origine, come d’altronde indica il suo nome latino, dal carbone animale. Quest’ultimo, detto anche carbone d’ossa o nero animale o ancora nero d’ossa, è ottenuto dalla carbonizzazione delle ossa e dei tessuti animali, preventivamente sgrassati, che si pratica con un loro riscaldamento ad elevata temperatura (calcinazione) ed in assenza d’aria. Il risultato si presenta sottoforma di una polvere nera inodore, praticamente insolubile in acqua e in alcool, dotata di un forte potere adsorbente. Tale ultima caratteristica consente di classificare il carbone animale come un carbone attivo, in grado cioè di adsorbire sia sostanze gassose che sostanze solide disperse o disciolte in soluzioni diverse. Questo tipo di carbone è utilizzato infatti nei filtri delle maschere antigas, nel recupero dei vapori dei solventi, per l’eliminazione delle impurezze da soluzioni, come deodorante, decolorante, disinfettante ed altro ancora, nonché, opportunamente purificato, come farmaco da assumere per adsorbire e neutralizzare l’ingestione accidentale di sostanze tossiche. Oggi, per i suddetti usi, il carbone animale è stato quasi del tutto sostituito dal carbone di origine vegetale.
Il rimedio omeopatico Carbo animalis si ottiene dalla triturazione con lattosio del carbone animale e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica. Il carbone animale che si utilizza deriva dalla cute di bue carbonizzata.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Carbo animalis è un rimedio omeopatico ad azione locale, fratello gemello di Carbo vegetabilis, avendo un quadro clinico analogo. La sua costituzione è carbonica. La sua diatesi è psoro-sicotica, cioè ha le caratteristiche sia della diatesi psorica che della diatesi sicotica.
Agisce principalmente sul tessuto linfatico, sul sistema nervoso, sulla mucosa gastro-intestinale, sull’apparato vascolare e sulla cute essendo il rimedio che proviene dal cuoio di bue.
E’ indicato nei casi di malattie che compaiono insidiosamente, che si sviluppano lentamente e divengono croniche. La sua azione a livello delle ghiandole e del tessuto linfatico si manifesta con un locale indurimento, come una pietrificazione dolorosa, ove la cute diviene di colorazione purpurea, cui segue l’ulcerazione e l’emissione di liquido icoroso (che cioè ha l’aspetto dell’icore, riferito a essudato caratteristico dei processi cancrenosi). E’ spesso utile dopo un’intossicazione alimentare, specie da pesce avariato o legumi guasti.
Caratteristici del rimedio sono la lentezza, il turgore, la flatulenza, l’ingorgo venoso, le turbe digestive con disgusto per gli alimenti grassi e la pirosi.
Il soggetto Carbo animalis è in genere un anziano freddoloso con viso, naso, unghie e dita cianotiche, con una cattiva circolazione linfatica e sanguigna; è debole al punto tale da avvertire molta stanchezza camminando; è triste, depresso, pauroso, solitario, prostrato e ansioso ancor più di Carbo vegetabilis; ha polso irregolare; ha sensazione di calore alla testa ed alle membra; ha ondate di calore ed emorragie se donna; è ipermetrope (invece Carbo vegetabilis è miope).
I sintomi peggiorano con il freddo, dopo essersi rasati, al minimo contatto, dopo la mezzanotte. Quelli della testa peggiorano con il riposo, quelli gastrici (bruciore e dolore) peggiorano di notte.
I sintomi migliorano con il caldo. Quelli gastrici migliorano mangiando, ma ciò non migliora la debolezza.
I principali sinergici (complementari) sono Calcarea fluorica e Calcarea phosphorica.
In genere, Carbo animalis viene preferito a Carbo vegetabilis in caso di tumefazioni ghiandolari con indurimento; invece si preferisce Carbo vegetabilis in caso di sintomi circolatori.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Carbo animalis si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio stesso.
1) SISTEMA LINFATICO. Tumefazioni dolorose multiple, con indurimento e ipertrofia, a carico delle ghiandole sottomascellari, parotidee, cervicali, salivari, ascellari, mammarie, ecc.
2) APP. GASTROENTERICO. Gastrite, atonia gastrica, dispepsia, iperacidità e pirosi gastrica, sintomi gastro-cardiaci, flatulenza eccessiva (ma meno di Carbo vegetabilis) con disgusto verso gli alimenti grassi che non vengono digeriti (come Pulsatilla). Stipsi o diarrea fetida. Emorroidi.
3) APP. RESPIRATORIO. Tosse rauca secca e soffocante, che peggiora stando coricati sul lato dx, oppure con espettorazione verdastra, purulenta e maleodorante (in Carbo vegetabilis è giallognola e più maleodorante). Bronchite cronica. Polmonite recidivante.
4) APP. GENITALE FEMMINILE. Ipermenorrea e mestruazioni frequenti, più abbondanti al mattino, accompagnate da grande prostrazione. Leucorrea bruciante, irritante e maleodorante (come quella di Kreosotum). Dismenorrea. Debolezza durante l’allattamento.
5) SISTEMA CIRCOLATORIO. Stasi venosa. Vene varicose.
6) TESTA. Cefalea pulsante dopo le mestruazioni o al mattino dopo gli stravizi. Dolori soprattutto occipitali con sensazione che la testa sia in pezzi. Otorrea icorosa. Udito confuso, cioè non si distingue la direzione da cui provengono i suoni. Gonfiore del periostio (membrana di tessuto connettivo che riveste le ossa) dietro alle orecchie. Parotite. Odontalgia. Parodontite.
7) SISTEMA MUSCOLO-SCHELETRICO. Lombaggine con sensazione di schiena rotta. Dolori alle articolazioni, alle ossa ed ai muscoli. Rigidità delle dita. Freddezza ai piedi e alle dita, come se fossero stati congelati, con calore e bruciore.
8) PELLE. Acne rosacea. Geloni, verruche negli anziani, croste al cuoio capelluto.
DOSI
In tutti i casi: se acuti, diluizione 4CH, 3 granuli più volte al dì; se sub-acuti, diluizione 7 – 9CH, 3 granuli 1 – 2 volte al dì; se cronici, diluizione 15 – 30CH, 3 granuli da una volta al dì a una volta a settimana.
(*) V. Note esplicative
anna dice
La dermatologa ha diagnosticato a mia figlia la dermatite periorale, una piccola macchia sul contorno bocca. Gent.ma dr.ssa della Volpe crede che Carbo Animalis faccia al caso suo? Lei ha subito un ciclo di 6 chemio nel 2015 e vorrebbe una cura omeopatica da contrapporre alle creme e antibiotici che le sono state prescritte. La ringrazio moltissimo
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Anna, Carbo animalis potrebbe essere di aiuto considerato che è un rimedio omeopatico particolarmente adatto per la rosacea che è un’eruzione facciale simile alla dermatite periorale. Ovviamente, come lei sa, la prescrizione appropriata la può garantire solo un medico omeopata con l’esame del caso specifico. Cordiali saluti.
Nunzia dice
Vorrei il dosaggio drl carbo animalis 5ch in gocce
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Nunzia, anche se il dosaggio (o per meglio dire la posologia) delle diluizioni omeopatiche è alquanto personale, non sempre generalizzabile, solitamente le basse diluizioni, qual è una 5CH, si utilizzano in ragione di alcune gocce pro-dose (10-15 in genere) più volte al dì (ad es. 3-6 volte), lontano dai pasti. Cordiali saluti.