DESCRIZIONE DI CAUSTICUM
Il rimedio omeopatico Causticum si ricava a partire dalla Tintura acris sine Kali. Idrossido di potassio. Prodotto distillando una mistura di calce spenta ed una soluzione di solfato di potassio.
CARATTERISTICHE e USO OMEOPATICO
C. irrita il S.N.C., le mucose ed in particolare quelle della faringe e della laringe, i nervi vegetativi della vescica e del retto.
Organospecificità: Apparato respiratorio, sistema neuro-muscolare, paralisi motorie, retto e vescica, apparato genitale femminile, organi di senso, reumatismi, malnutrizione.
Principali indicazioni cliniche: Affezioni della gola. Afonia e raucedine. Artrite. Atassia locomotoria. Asma. Balbuzie. Bronchite. Cataratta. Cefalea. Coccigodinia. Convulsioni. Corea. Croste nel naso; acne sul naso. Dentizione. Dimagrimento. Disturbi mestruali, circolatori, digestivi. Emorroidi. Enuresi. Epilessia. Eruzioni cutanee. Faringite. Febbre intermittente. Fistola. Gozzo. Gravidanza. Incontinenza vescicale e dell’alvo. Laringite. Laringo-faringite cronica, Leucorrea. Lingua, affezioni e paralisi. Mialgia. Nevralgia. Otorrea. Paralisi. Paralisi facciale. Pertosse. Prostatite. Prurito ed eruzioni cutanee di vario tipo. Ptosi palpebrale. Ragadi. Reumatismi. Sciatica. Sordità. Stipsi. Tendini, contratti. Tosse irritativa che parte dalla faringe. Ulcere. Uretrite e disturbi urinari. Ustioni. Vene varicose. Verruche. Vertigini, Vescica, affezioni della v.
AZIONE GENERALE di Causticum
– Sistema nervoso: tremori, crampi, contratture muscolari, convulsioni e paralisi soprattutto facciali, faringee, laringee e degli sfinteri.
– Articolazioni e tessuti fibrosi periarticolari: processi infiammatori e degenerativi con conseguente anchilosi.
– Mucose: processi infiammatori che interessano in modo elettivo quelle dell’apparato respiratorio e digerente.
Causticum è potassa caustica e, in quanto alcale, agisce innanzitutto come irritante. C. irrita alcune mucose, le articolazioni, i tendini, i tessuti, le fibre muscolari e soprattutto le fibre nervose.
Nella fase iniziale della malattia, l’irritazione e la sensazione di bruciore rappresentano un sintomo generale del rimedio. Ma, in seguito, a causa della perturbazione del metabolismo del potassio a cui il rimedio corrisponde, si perviene a una malnutrizione generale. Il risultato è uno stato di debolezza del malato, una paresi e una paralisi progressiva di tutti i sistemi e organi, e soprattutto del sistema nervoso e di quello muscolare, sia liscio che striato.
La comprensione di Causticum risiede dunque nel binomio: «irritazione + paralisi» che si ritrova lungo l’intera sintomatologia del rimedio.
In C. vi è debolezza muscolare, irritabilità, … e le parti colpite si irritano per poi paralizzarsi.
La paralisi non è che un risultato, uno stato terminale, causato spesso da un precedente stato di irritazione.
Come già detto in precedenza, all’inizio domina l’irritabilità. Il soggetto si irrita per delle inezie, si adira e cerca di attaccare lite per delle sciocchezze. Man mano che il male evolve verso lo stato paretico, compare l’ansia, domina la debolezza, il soggetto diviene timoroso, ansioso ed ha paura dell’avvenire; è preoccupato per quello che può accadere, è facilmente spaventato, depresso, inquieto per un nonnulla paventando costantemente una disgrazia o una catastrofe. C. si adatta agli adulti e in modo particolare ai bambini deboli che soffrono di incontinenza d’urina, piangono in ogni momento e sono estremamente timorosi.
Nello stadio finale il soggetto diviene distratto o sbadato, non capisce quello che gli si dice, ripete le domande come Zincum, commette errori parlando o scrivendo, perde la memoria e sprofonda nell’imbecillità nel senso proprio della parola, manifesta debolezza mentale di tipo senile.
Il soggetto C. ha una grande sensibilità di fondo ed un senso di responsabilità che lo spinge a:
1) prodigarsi per gli altri, in particolar modo si prodiga per aiutare i deboli e i malati;
2) impegnarsi nella protezione della propria famiglia e degli altri esseri umani e nello stesso tempo anche della natura e degli animali per i quali dimostra un grande amore.
Un profondo senso di giustizia rende C. combattivo, coraggioso, ribelle, talvolta fanatico e impegnato in battaglie per la difesa degli uomini e dell’ambiente, ma anche in atteggiamenti di difesa della famiglia e dei propri figli di cui si sente responsabile.
Questo impegno intenso e costante provoca in lui una grande stanchezza fisica e mentale, che può sconfinare persino nell’esaurimento. Una tale debilitazione può provocare paralisi, che interessano principalmente la muscolatura della parte destra del corpo, la vescica, il retto e le corde vocali, con conseguente afonia o raucedine.
IRRITAZIONE E PARALISI
L’irritazione delle vie respiratorie interessa in modo particolare la faringe, la laringe e la trachea ma può risalire fino al naso, come pure discendere fino ai bronchi. Il risultato di questa irritazione sarà una paresi o una paralisi con una forza di espulsione nettamente diminuita.
La tosse di C. assume talvolta anche i caratteri della pertosse o dell’asma o delle affezioni croniche.
Quando il paziente tossisce ha la sensazione di secchezza e di strappamento. Inoltre, nel momento in cui egli compie lo sforzo di tossire, ha una perdita involontaria di un po’ d’urina, a causa della debolezza dei muscoli dello sfintere vescicale.
Questa tosse si calma bevendo qualche sorso di acqua molto fredda.
Causticum è un grande rimedio delle paralisi della laringe e delle paralisi difteriche in generale.
L’irritazione delle vie digerenti fa sì che il malato ha difficoltà ad inghiottire, ne consegue che C. è utile quando sono presenti disturbi della deglutizione.
La paresi della lingua comporta anche difficoltà e impaccio nel parlare.
I sintomi digestivi sono abbastanza particolari. L’irritazione qui si manifesta con una sensazione di bruciore gastrico, il malato ha la sensazione che della calce gli bruci lo stomaco.
C. ha nausee, eruttazioni, vomiti, dilatazione e violenti dolori allo stomaco; avverte una tensione e delle fitte nella regione epatica, coliche, dolori da contrazione nell’addome e paralisi del retto.
L’azione di C. si esplica anche sugli organi di senso e sono interessati in particolare l’occhio e l’orecchio con fenomeni infiammatori. Il soggetto ha infiammazione e irritazione degli occhi, blefarite, agglutinazione delle palpebre, pruriti, oftalmia scrofolosa, disturbi della cornea, cataratta.
A livello uditivo l’irritazione si manifesta con ronzii, crepitii, sensazione di avere un tappo nell’orecchio, eco e risonanza della voce.
L’irritazione neuro-muscolare si manifesta con dolori e spasmi, con e senza una componente reumatica.
Causticum è un rimedio di dolori e nevralgie.
C. può manifestare nevralgie dentarie, facciali, brachiali, sciatiche, vertigini.
Il soggetto non può stare tranquillo la notte, deve muovere le gambe altrimenti subentrano dei crampi; questi non sono altro che spasmi muscolari agli arti. Gli spasmi si ritrovano un po’ ovunque e corrispondono soprattutto allo stadio irritativo, ma si trovano anche allo stadio paralitico. Spasmo alla gola e sensazione di bolo nervoso; spasmi e crampi allo stomaco, singhiozzo; tosse spastica laringea e tracheale, costrizione al petto; spasmi del retto con bisogno inefficace di evacuare; dismenorrea: spasmi uterini prima e durante le mestruazioni; spasmi alla vescica che ritardano l’emissione di urina; spasmi sotto forma di contrattura negli arti paralizzati; spasmi vascolari e ipertensione.
Ma lo spasmo più grave si manifesterà sotto forma di convulsioni o di epilessia.
Le paralisi interessano principalmente la faccia, gli occhi, il muscolo elevatore della palpebra e quello dell’obita, la faringe, il velo palatino, la glottide, la laringe, la lingua, le corde vocali, la regione labio-glosso-faringea, il retto e la vescica. Sono possibili emiplegia e affezioni midollari.
Le paralisi motorie di Causticum, sono accompagnate da contratture, da retrazioni tendinee e spesso da spasmi e da dolori.
Il dolore aumenta quando la debolezza diminuisce.
Causticum corrisponde alle paralisi oculari o facciali dovute ad una corrente di aria fredda sul viso, come Aconitum.
La paralisi del muscolo ciliare provoca astenopia di accomodazione, quella di uno o più muscoli oculomotori e causa disturbi visivi quali diplopia, oscuramento della vista, macchie o mosche luminose. Queste ultime sono percepite come attraverso una nebbia o un velo, fino ad arrivare a casi di ambliopia od amaurosi.
L’indebolimento e la paralisi dell’orecchio comporta diminuzione dell’udito ed evoluzione lenta e progressiva verso la sordità.
Lo spasmo e la paralisi interessa anche la vescica e il retto.
Relativamente alla vescica i casi possono essere due, in base allo stadio della malattia.
Lo spasmo dello sfintere provoca la difficoltà ad urinare. L’urina, malgrado ci sia un bisogno pressante, tarda a venir fuori; frequente e urgente bisogno di espellere qualche goccia di urina, come capita spesso nel caso di cistite e nei malati che hanno la prostata ipertrofica.
La paralisi determina il rilassamento dello sfintere con conseguente incontinenza.
Causticum è un ottimo rimedio per l’incontinenza notturna dei bambini che hanno lo psichismo del rimedio.
Relativamente al retto ritroviamo sintomi un po’ analoghi a quelli della vescica. L’atonia del retto comporta numerosi disturbi del retto, dell’ano e della defecazione. Il malato accuserà molto spesso un bisogno inefficace di evacuare e diverrà dunque un costipato cronico. La difficoltà di evacuazione è spesso la causa di emorroidi, di ragadi o di fistole anali con dolori, prurito, sensazione di bruciore e anche nausea.
Nei casi invece in cui lo sfintere è sottoposto a paralisi anziché a spasmi, potrà manifestarsi incontinenza fecale, e il malato espellerà involontariamente le feci nell’emettere dei gas. Tutto dipende dallo stadio evolutivo in cui il malato si trova.
La donna C. è soggetta a dismenorrea, a crampi, ad acuti dolori uterini, e in generale sarà aggravata durante il ciclo mestruale. Durante le mestruazioni la donna presenta una debolezza, una depressione e una profonda malinconia.
REUMATISMI
Il reumatismo di tipo Causticum interessa qualsiasi parte del corpo (Nevralgie facciali, nevralgie cervico-brachiali, sciatica, periartrite scapolo-omerale) ed è accompagnato da dolori e soprattutto da rigidità articolari, con contrazione dei muscoli flessori; difficoltà o impossibilità a muovere il muscolo o l’articolazione malata, dolori. I dolori sono localizzati a destra o più forti su questo lato.
Kent scrive che i primi tre rimedi a cui bisogna pensare in caso di reumatismo cronico sono: Sulphur, Causticum e Rhus tox.
MALNUTRIZIONE
Il fenomeno della malnutrizione generale spiega lo stato costituzionale profondo di Causticum.
La perturbazione del metabolismo potassico provoca malnutrizione generale, e la usuale debolezza, le paresi e le paralisi del rimedio non sono altro che una conseguenza. La malnutrizione aumenta anche le scorie artritiche nell’organismo con un doppio meccanismo di cattiva combustione di queste da una parte, e della loro cattiva eliminazione dall’altra. Non ci sorprenderà dunque trovare in Causticum importanti sintomi digestivi, e anche disturbi cutanei che sono il risultato degli sforzi di eliminazione effettuati dalla pelle, ed eventualmente anche reazioni di degenerazione dovute alla malnutrizione generale.
La malnutrizione generale e il sintomo «irritazione» si manifesteranno anche sulla pelle, che reagirà sforzandosi di eliminare le tossine. Il soggetto ha prurito ed eruzioni cutanee di vario tipo. Un sintomo particolare è la formazione di eruzioni cutanee e piccole verruche dovuta alla malnutrizione che produce una degenerazione del derma. Le verruche si presentano sulle parti scoperte del corpo. La verruca di C. predilige le parti scoperte del corpo, al contrario di quella di Thuya che invece predilige le parti coperte. La verruca sul naso è ben nota, in quanto è frequente in Causticum.
C. è spesso uno dei rimedi delle eruzioni «rientrate» allopaticamente a causa di una pomata, e delle ulcere o di verruche soppresse chirurgicamente.
MODALITA’
Causticum è un soggetto che peggiora con tutte le variazioni di temperatura, in un senso o nell’altro, dunque sia per il freddo che per il caldo. Tuttavia, a causa della sua debolezza muscolare, egli peggiora soprattutto con il freddo, all’aria fredda, passando da un luogo freddo ad uno caldo, dopo essere stato esposto alle correnti d’aria, con l’aria secca, con il movimento, in auto, bagnandosi, dopo essere restato bagnato o dopo aver fatto un bagno.
Al contrario, un mite calore migliora il malato, ma anche il tempo umido e piovoso. Un sorso di acqua fredda migliora la tosse.
Il rimedio ha una lateralità prevalentemente destra, ma agisce bene anche sul lato sinistro del corpo.
Carbo vegetabilis è suo complementare.
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