DESCRIZIONE di BISMUTHUM SUBNITRICUM
Il rimedio omeopatico Bismuthum subnitricum si ottiene utilizzando il Nitrato di bismuto basico NO3Bi(OH)2.
Il bismuto è l’elemento chimico di simbolo Bi, numero atomico 83, peso atomico 208,980. Appartiene al V sottogruppo B del sistema periodico, insieme ad azoto, fosforo, arsenico e antimonio. È l’elemento che presenta le caratteristiche più metalliche del suo gruppo, tanto nelle proprietà fisiche quanto in quelle chimiche.
Anche se conosciuto in modo vago e usato negli esperimenti alchimistici medioevali, fu confuso con l’antimonio e lo zinco fino a Paracelso. Poi, specie nel XVII secolo, le incertezze si attenuarono, fu riconosciuto e isolato da Hillot, nel 1737, come un metallo a sé, differente da quelli allora noti.
Fu nel 1753 che C. Geoffrey ne confermò la natura di elemento. Probabilmente il suo nome deriva da Wiszmut (latino scientifico di bisemutum), termine creato da Paracelso su un toponimo della Sassonia.
Il bismuto è un metallo bianco-grigio con riflessi rosei. È splendente, duro, fragile, cristallino. È uno dei pochi metalli che si espandono per solidificazione, la sua conducibilità termica è più bassa di quella di altri metalli, eccettuato il mercurio.
Di tutti i metalli il bismuto è quello più diamagnetico ed ha il più grande effetto Hall.
Tra i composti del bismuto i più comuni sono l’ossido Bi2O3 e il nitrato basico Bi(OH)2NO3 Quest’ultimo è simile per composizione ad un prodotto noto come “magistero di bismuto”, preparato per precipitazione a freddo e usato in medicina.
CARATTERISTICHE e USO
Organospecificità: Stomaco, Duodeno.
Principali indicazioni cliniche: alitosi, anemia, bocca amara, bruciore gastrico, cefalea, dispepsia, edemi, emorragie, emorroidi, eruzioni cutanee, gastralgia, gastroenterite, diarrea, diverticolite/diverticolosi del colon, dolori addominali e ossei, dolori al testicolo destro, dolore all’epigastrio, irritazione renale, meteorismo, nausea, odontalgia, rettocolite/colite ulcerosa, stomatite, vene varicose, vomito, ulcera.
Il soggetto B. è un dispeptico cronico che manifesta anche irritazione renale, dolori ossei, al testicolo destro, all’epigastrio.
Le gastralgie e le dispepsie di Bismuthum sono spesso congiunte a mal di testa o si alternano con esso. Le odontalgie migliorano tenendo acqua fredda in bocca, ma peggiorano quando quest’acqua si riscalda.
Il soggetto ha sete intensa, ma espelle l’acqua immediatamente dopo averla bevuta, mentre trattiene il cibo un po’ più a lungo.
Le feci hanno un cattivo odore e sono molli, coleriformi; il paziente ha dolori addominali.
Il rimedio trova indicazione anche nella rettocolite/colite ulcerosa e nelle malattie estive, quando predomina il vomito.
Il paziente è agitato, inquieto, ansioso: sta seduto, poi cammina, poi si sdraia, non sta mai a lungo in un posto; è pallido ed ha le occhiaie. La solitudine è insopportabile, l’adulto desidera la compagnia, il bambino si attacca alla mano della mamma.
Il sonno del soggetto è cattivo: questo malato intossicato è sonnolento durante il giorno, ma non può dormire tranquillamente la notte; B. ha una tendenza all’anemia, e una tendenza emorragica non molto marcata che si manifesta con vene varicose ed emorroidi.
La sua pelle potrà presentare diverse eruzioni pruriginose, ma la malnutrizione generale, dovuta alla dispepsia e all’anemia, condurrà qualche volta il malato verso una tendenza alle ulcerazioni. Egli presenterà ulcere alle mucose della bocca, dello stomaco, o dell’intestino, oltre che sulla pelle.
I dolori ossei di Bismuthum si manifestano alle ossa del viso, delle mani, dei piedi, della colonna vertebrale; sulle ossa dell’avambraccio, della tibia, del malleolo e del tallone.
All’inizio della malattia l’irritazione renale è leggera; quando lo stato d’intossicazione è più avanzato, il malato contrae una nefrite, con diminuzione delle urine, albuminuria, cilindruria, emazie e leucociti nelle urine.
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(*) V. Note esplicative