Descrizione
L’Herpes zoster, detto comunemente Fuoco di Sant’Antonio, è un’infezione di origine virale dovuta alla riattivazione del virus che causa la varicella (malattia molto comune in età pediatrica), precisamente il virus varicella-zoster il quale si localizza nei gangli nervosi ove resta allo stato latente. Tale riattivazione in genere si verifica per un abbassamento delle difese immunitarie dovuto ad es. all’età, a malattie, all’uso prolungato di alcune tipologie di farmaci (corticosteroidi e soprattutto immunosoppressori), stress psico-fisico severo, esposizione intensiva ai raggi solari.
L’età avanzata rappresenta comunque il primo fattore di rischio per la riattivazione del virus varicella-zoster.
La malattia si manifesta sul corpo con dolore, bruciore ardente e prurito, che precedono di qualche giorno la comparsa di sfoghi cutanei, distribuiti lungo il decorso di uno o più nervi intercostali o cranici, caratterizzati da macchie rosse, piane o rilevate, che evolvono presto in vescicole o bolle e successivamente, previa rottura, in croste. Il processo evolve in 15-30 giorni con desquamazione e spesso con cicatrici e chiazze discromiche. In qualche caso sporadico, se l’infezione colpisce il viso, possono rimanere compromesse le funzioni uditiva e/o visiva.
La complicanza più comune dell’Herpes zoster è la nevralgia post-erpetica, che comporta la permanenza di un dolore superficiale, di un dolore urente (bruciore) e di prurito per lungo tempo, mesi o anni, dopo la risoluzione delle lesioni cutanee, con intensità e modalità variabili da persona a persona, per cui la sintomatologia può anche limitarsi a prurito e bruciore più o meno leggeri.
Principali rimedi omeopatici per Herpes zoster e nevralgia post-erpetica
– Mezereum: è il rimedio omeopatico più spesso prescritto, in particolare se il dolore e/o bruciore e/o prurito è violento, aggravato dal caldo, con il bagno, di notte, al tatto. Anche per nevralgie facciali (nevralgie localizzate a livello dello zigomo, cioè dell’osso malare e del seno mascellare).
– Arsenicum album: se il bruciore è migliorato dal caldo.
– Coffea: se il bruciore è migliorato da applicazioni fredde.
– Bryonia: se il bruciore è aggravato dal movimento della parte interessata.
– Magnesia phosphorica: se il bruciore è violento, si manifesta bruscamente e migliora esercitando una forte pressione sulla zona interessata.
– Kalmia latifolia: se il dolore è improvviso come un lampo e risale lungo il tragitto del nervo interessato.
– Hypericum: se il dolore è aggravato da contatto e scosse, all’aria fredda e umida.
– Nux vomica: se si avvertono sensazioni di crampi con marcata lateralità destra.
– Gnaphalium: in caso di intorpidimento e parestesie.
– Colocynthis: se il dolore è errante.
– Phytolacca decandra: se il dolore è come una scossa elettrica.
La malattia erpetica può essere recidivante ed in tal caso richiede una terapia di fondo con rimedi omeopatici suggeriti dalla propria costituzione e diatesi.
Ogni forma di Herpes zoster richiede la valutazione medica.
Per un intervento prioritariamente sintomatico, in genere si ricorre alle basse diluizioni (ad es. 5-7CH), che solitamente si utilizzano in ragione di 3-5 granuli pro-dose, più volte al dì (ad es. 3-4 volte), lontano dai pasti, salvo diverso parere del medico, al quale è sempre opportuno rivolgersi.
Alimentazione consigliata
La prima prevenzione da mettere in atto è quella di rafforzare il sistema immunitario e ciò lo si può fare cominciando dall’alimentazione, che deve essere sana ed equilibrata, orientata anche ad abbassare l’infiammazione e lo stress ossidativo, riducendo quindi il consumo degli zuccheri semplici e dei grassi saturi (grassi idrogenati in particolare) e privilegiando i cibi ricchi di vitamine (in particolare A/betacarotene, gruppo B, C, D, E), minerali (in particolare calcio, magnesio, zinco), acidi grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6 non ossidati dal calore), cereali integrali, prebiotici e probiotici.