DESCRIZIONE di Abies canadensis
Il rimedio Abies canadensis si ottiene dalla tintura della corteccia fresca e dei boccioli dell’abete rosso canadese, pianta originaria del Nord America. Le proprietà medicamentose della pianta erano già note ai nativi americani.
L’abete del Canada è un albero sempreverde. Le sue ramificazioni tendono ad allargarsi alla base del tronco per poi restringersi gradualmente verso la cima. Può raggiungere diversi metri di altezza. È molto presente in Canada e anche nel nord-America a livello del mare e su suoli usualmente di origine fluviale o glaciale con clima marittimo o freddo continentale, con precipitazioni annue che variano dai 200 ai 1250 mm. Il suo tronco eretto termina con una chioma conica, generalmente fitta e ben sviluppata. Il tronco può raggiungere un diametro di un metro ed è ricoperto da una sottile corteccia. I giovani esemplari hanno una cima conica, che diventa cilindrica negli esemplari più vecchi.
Le foglie, di colore blu-verdastro, sono aghiformi e portano gli stomi sulla pagina inferiore.
Le foglie sono aghi appiattiti, riuniti in gruppi di due, di colore verde scuro; rimangono sull’albero due anni prima di cadere e crescono a spirale lungo i rametti.
Gli abeti del Canada sono conifere con pigne cilindriche e pendule, con scaglie sottili e flessibili. Le pigne, di colore verde o rossastro, diventano marron chiaro a maturazione, dopo 4-6 mesi dall’impollinazione. Ogni pigna contiene numerosi semi, matura in circa sei mesi e poi cade, oppure rimane sull’albero per alcuni anni. Questa pianta viene spesso utilizzata per siepi o bordure, soprattutto le specie nane.
Generalmente l’abete del Canada non teme il freddo, ma preferisce i climi temperati a quelli molto caldi. Produce un olio essenziale fresco, profumatissimo e balsamico. L’olio essenziale è ottimo per disinfettare l’aria e affrontare i disturbi invernali a carico delle vie respiratorie; inoltre rasserena l’umore, contrastando la tristezza e fornendo energia e vitalità.
CARATTERISTICHE
Organospecificità: Apparato digerente; apparato genitale femminile.
Indicazioni cliniche: gastrite con bulimia; indigestione; disturbi epatici; affanno; palpitazioni; metrite cronica atonica; anteroversione uterina, atonia, ptosi e prolasso dell’utero.
Il rimedio ha nella sua patogenesi la sensazione di debolezza frequente o costante all’epigastrio con intolleranza agli abusi alimentari; astenia e tendenza al dimagrimento; grande prostrazione al punto tale che il soggetto desidera continuamente sdraiarsi. Il rimedio è adoperato per trattare i disturbi digestivi, specialmente quelli legati al malassorbimento e all’infiammazione delle mucose gastriche. I problemi digestivi provocano respiro affannoso e anche palpitazioni.
I soggetti che necessitano di Abies c. possono avere una serie di disturbi gastro intestinali concomitanti. Tra i disturbi più ricorrenti ci sono nausea, gonfiore, flatulenza, acidità di stomaco e crampi addominali. I crampi addominali sono tra i sintomi più frequenti.
Il soggetto è calmo o è facilmente irritabile, spensierato, distratto, molto debole e sente come se la testa fosse congestionata; si sente stordito, brillo ed ha brividi freddi in tutto il corpo. Ha notevole appetito, tendenza a mangiare in eccesso, ha cioè la tendenza a mangiare molto di più delle sue capacità digestive, e, dopo un abuso alimentare ha palpitazioni con flatulenza.
Abies c. ha la sensazione di indurimento e di rimpicciolimento del fegato.
Ma il rimedio si rivela talora utile anche per disturbi legati all’apparato genitale femminile con dolenzia e sensibilità del fondo uterino.
La paziente pensa di avere il ventre debole e molle, ritiene che ciò possa causare l’aborto. La donna ha sensazione di dolenzia nel fondo dell’utero migliorata dalla compressione; ha la sensazione di Bearing-down.
USO di Abies canadensis
Psiche: calmo, spensierato, ma facilmente crucciato
Apparato gastro-enterico: gastrite con bulimia, dilatazione gastrica, bruciore, indigestione; disturbi epatici.
Apparato genitale femminile: metrite cronica atonica; anteroversione uterina, atonia, ptosi e prolasso dell’utero.
Testa: Sensazione di ubriachezza, capogiro, stordimento.
Apparato respiratorio: Respiro affannoso.
Apparato cardiovascolare: Palpitazione con flatulenza.
Sonno: Grande inquietudine di notte.
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(*) V. Note esplicative