Caratteristiche dei tic e rimedi omeopatici
Il termine tic indica particolari movimenti improvvisi, di breve durata, ricorrenti, inappropriati e spesso irresistibili. Il t. è un’anomalia rientrante nella casistica dei disordini del movimento. Riproducono movimenti che eseguiamo normalmente, come
- strizzare l’occhio,
- alzare le spalle o schioccare la lingua,
- movimenti di ammiccamento o di fissazione,
- masticazione,
- mordicchiamento delle labbra,
- raschiamento della gola,
- sollevamento delle spalle,
- proiezione del mento in avanti,
- abduzione e adduzione degli arti, ecc.;
tutti normali movimenti volontari e più o meno complessi, che che nella persona ticcosa sono stereotipati e spesso caricaturizzati. La loro natura psicogena sembra confermata dal fatto che i t. possono essere momentaneamente controllati e inibiti dalla persona anche se ricompaiono non appena l’attenzione e il controllo vengono meno.
I t., quando non dipendono da una chiara lesione organica, sono un modo per scaricare, attraverso il movimento, l’ansia, la tensione e la conflittualità interiore dovute a un disagio interiore, riconducibile a difficoltà familiari, sociali, professionali o scolastiche; talvolta celano un’aggressività repressa. Di conseguenza, tutte queste condizioni aggravano la sintomatologia ticcosa; al contrario, i t. spariscono durante il riposo, durante il sonno e a volte diminuiscono notevolmente fin quasi a sparire quando il soggetto è molto disteso psichicamente o è distratto o è impegnato.
Non è tanto la fenomenologia del movimento che identifica il t., quanto la sua frequenza, cioè la ripetizione più o meno incessante del movimento. Il movimento generalmente interessa sempre gli stessi muscoli, tuttavia, nel tempo possono modificarsi interessando un gruppo muscolare diverso.
Spesso il movimento ha le caratteristiche di un vero e proprio spasmo. Si parla in questi casi di spasmi abituali, per distinguerli dagli spasmi veri e propri, che, al contrario, sono del tutto involontari. Ma può avvenire che i secondi possano assumere nel tempo le caratteristiche dei primi.
I t. qualche volta somigliano ai movimenti coreici e possono essere con questi confusi. Ma i movimenti coreici, il più delle volte, non sono combinati tra loro in modo armonico, in un atto motorio coordinato, e inoltre sono afinalistici, irregolari e del tutto involontari, diversamente dai t.
I t. sono più frequenti nei maschi, spesso compaiono tra i 5 e i 10 anni di età, sono di durata variabile nel senso che possono durare anche poche settimane purché li si ignori.
Spesso il t. mette in grave imbarazzo e umilia la persona che ne soffre. Inutili sono i rimproveri e gli inviti in quanto l’esecuzione dei tic è preceduta da un bisogno imperioso e sono incoercibili.
È bene pertanto evitare di rimproverare o di punire il soggetto ticcoso in quanto questi comportamenti non farebbero altro che accentuarne il disagio.
Tic in omeopatia
I rimedi omeopatici che possono aiutare a superare i tic nervosi sono numerosi e diversi per caratteristiche. Tra i principali più frequentemente utilizzati troviamo Aconitum, Agaricus muscarius, ambra grisea, Anantherum, arnica, Belladonna, Cuprum metallicum, Hyoscyamus, Ignatia amara, Kali carbonicum, Lachesis, Lycopodium, Mygale, Silicea, Stannum, Stramonium, Thuya.
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(*) V. Note esplicative