Benvenuti nella sezione del sito dedicata alla raccolta di rimedi, segreti, consigli, accorgimenti, suggerimenti ed altro, che fanno solo uso di sostanze naturali, provenienti quasi esclusivamente dal mondo vegetale e che ci aiutano a risolvere i piccoli o grandi problemi quotidiani riguardanti il benessere, la bellezza, la salute.
Trattasi in genere di rimedi utilizzati dai nostri antenati, e quindi con un’efficacia ampiamente sperimentata, pervenuti a noi attraverso le pratiche ed i racconti delle nostre nonne. Essi nascono nelle antiche civiltà contadine sulla base di un’approfondita conoscenza delle proprietà benefiche e salutari di erbe, piante e di tutto ciò che è naturale.
Tali rimedi, ovviamente, non intendono curare o prevenire malattie, per la qual cosa è indispensabile rivolgersi al proprio medico curante, ma unicamente dare sollievo e benessere al nostro organismo.
La sezione è organizzata in argomenti, per ciascuno dei quali sono riportati i rimedi della nonna che hanno le proprietà curative richieste. Essi sono sempre più di uno per ogni patologia, malessere o problema che si presenta, per cui la scelta, che rimane di carattere individuale, può essere fatta tenendo conto della reperibilità delle erbe, del tipo di preparato o delle eventuali esperienze già acquisite nel loro utilizzo. E’ altresì riportata una breve descrizione dell’affezione che si prende in esame.
Per informazioni sulle modalità di preparazione dei rimedi che di volta in volta vengono menzionati, quali infusi, decotti, tisane, sciroppi, succhi, impacchi, cataplasmi, ecc., consultare l’articolo “Tipi di preparati fitoterapici” della sezione del sito “Approfondimenti”.
Solo per comodità si riporta una breve descrizione delle preparazioni tra le più utilizzate dalla nonna:
• Infuso: si porta ad ebollizione l’acqua, a fuoco spento si immergono le parti selezionate e sminuzzate della pianta (contenenti cioè il principio attivo da estrarre), si lascia il tutto in infusione per un certo tempo (in genere da 5 a 15 min), tenendo il contenitore coperto e quindi si filtra spremendo bene il residuo (si può usare il normale colino). Si può dolcificare a piacere con zucchero o preferibilmente miele.
• Decotto: si immergono le parti selezionate e sminuzzate della pianta in acqua, si porta il tutto all’ebollizione a fuoco lento, si lascia bollire per un certo tempo (in genere da 10 a 20 min), poi si lascia intiepidire per circa 15 min e quindi si filtra spremendo bene il residuo. Si può dolcificare a piacere con zucchero o preferibilmente miele.
Di norma l’infuso si adopera per estrarre i principi attivi dalle parti più tenere della pianta, quali fiori, foglie e parti erbacee. Il decotto invece si utilizza per estrarre i principi attivi dalle parti più dure e resistenti della pianta, come radici, semi, corteccia e fusto.
Sia gli infusi che i decotti possono essere conservati in frigorifero per max 24 ore, oppure conservati in termos per essere consumati durante il dì.
Fabio dice
Gentile dottoressa, ho letto che il magnesio integratore è controindicato in chi soffre di insufficienza renale, questo vale per tutte le forme di magnesio? E in caso lo si assuma sottoforma di oligoelemento? Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Fabio, stiamo parlando di due mondi differenti, ossia quello degli integratori alimentari, da assumere, con la dovuta cautela e sotto controllo medico, in caso di eventuali carenze di vitamine e/o di sali minerali, e quello della terapia catalitica fatta con oligoelementi sotto forma di gluconati, in cui i minerali hanno un carattere prettamente qualitativo (e non quantitativo, tale da sopperire ad una carenza). Ad esempio, l’oligoelemento Magnesio viene in genere utilizzato per algie, cicatrizzazione piaghe, colite, eczema, enuresi, metabolismo del calcio, insufficienza epatica, psicopatie, prostatismo, ritardo intellettuale, senescenza, ecc. È opportuno sottolineare che spetta sempre al medico curante pratico di questa forma terapeutica il compito della scelta e della posologia dei rimedi catalitici. Tornando all’integratore alimentare di magnesio, effettivamente il suo uso è generalmente controindicato in caso di insufficienza renale, perché potrebbe non essere garantita la normale escrezione dai reni per evitarne l’eccesso di accumulo nell’organismo, con le inevitabili conseguenze. Cordiali saluti.
lidia dice
buonasera dottoressa! sono una signora di 63 anni e vorrei usare qualche rimedio omeopatico per il mio attuale problema. ho fatto l’urinocoltura e ho l’escherichia coli con tenesmo vaginale sopratutto la notte e urine maleodoranti ma senza dolore e bruciore. Vorrei risolvere il problema senza antibiotici, quale rimedio mi può consigliare?..cordiali saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Lidia, relativamente all’Omeopatia, consulti l’articolo “Infezioni delle vie urinarie” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono riportati i principali rimedi omeopatici che vengono utilizzati nelle varie problematiche del tratto urinario, con una sintesi delle relative sintomatologie di copertura. Nella circostanza sarebbero da prendere in considerazione i rimedi omeopatici che contemplano il tenesmo vescicale e le urine maleodoranti e/o torbide, pur senza bruciore e dolore (ad es. Camphora, Nitricum acidum, Sarsaparilla, Sepia…). Nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio adatto sarà quello che contiene la sintomatologia simile a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previo esame del caso specifico, al quale quindi le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.
Fabio dice
Gentile Dottoressa, rieccomi per un altro chiarimento. Per problemi di dermatite ed eccesso di sebo sto provando ad assumere la zeolite clinoptilolite in polvere nella dose di un cucchiaino raso il mattino in 200 ml d’acqua. Devo dire che non fa magie ma i risultati ci sono. Ho letto però che le terapie chelanti oltre ad eliminare eventuali metalli pesanti presenti nell’organismo potrebbero portare via con se anche quelli utili all’organismo come zinco, rame ecc., sostanze come il selenio ed elettroliti come sodio e potassio. In verità nell’articolo si fa riferimento all’uso di EDTA, però mi chiedevo se lo stesso rischio si corre con la zeolite della quale però so che ultimamente si fa uso anche in ambito sportivo. La ringrazio.
Fabio
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Fabio, mi risulta che i prodotti composti da zeolite clinoptilolite attivata, classificati come dispositivi medici, possiedono proprietà di decontaminazione e disintossicazione del corpo umano, assorbendo e rimuovendo sostanze nocive, come metalli pesanti, sostanze chimiche, microrganismi patogeni, tossine, radicali liberi, eccessi di acidità, ecc., facilitando l’assimilazione delle sostanze nutritive, reintegrando gli oligoelementi ed i minerali di cui l’organismo necessita, ristabilendo l’equilibrio acido-base ed altro. Sull’opportunità dell’uso è sempre richiesto un parere medico in merito al caso specifico. Cordiali saluti.
Fabio dice
Egregia Dottoressa, in rete ho letto di uno studio che riporata che chi consuma consuma almeno 3 porzioni di broccoli al mese ha ca. il 40% di probabilità in meno di sviluppare il cancro alla vescica. Tale beneficio si avrebbe a causa di una sostanza (Il sulforafano) che inibirebbe e distruggerebbe le cellule neoplastiche. Tale sostanza però andrebbe in gran parte persa con la cottura in acqua per cui si suggerisce un breve cottura a vapore, mentre altri consigliano l’estrattore di succhi per avere un assimilazione ideale. Cosa ne pensa di tale studio? Secondo lei qual’è il modo migliore per assimilare meglio le sostanze dei broccoli e delle verdure in genere? Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Fabio, senza stare dietro ai vari studi, che potrebbero comunque avere un loro fondamento, un buon consumo giornaliero di frutta e verdura, soprattutto se mangiate fresche e crude quand’è possibile, apporta notevoli benefici all’organismo. Ad esempio sono molto validi i frullati di verdure crude a foglia verde (aggiungendo eventualmente della frutta), che mantengono tutti i nutrienti e risultano più facilmente assimilabili. Per la cottura è preferibile quella a vapore, che, evitando la bollitura, non distrugge molti nutrienti e garantisce comunque la rottura delle fibre di cellulosa (cosa che riesce nel frullato di cui sopra o con una buona masticazione), rendendo il cibo più digeribile. Cordiali saluti.
Fabio dice
Gentile Dottoressa, è vero che un integrazione di vitamine B9 e B12 è sconsigliata in chi ha neoplasie o comunque tende a svilupparle in quanto tali vitamine favoriscono il moltiplicarsi di cellule cancerose ove queste siano già presenti? Se ciò fosse vero, anche un integrazione in caso carenza sarebbe rischiosa? In rete ci sono pareri contrastanti, qual’è il suo? La ringrazio.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Fabio, è noto che il mondo medico-scientifico è sempre molto prudente sulla reale utilità degli integratori alimentari, consigliandone comunque una certa cautela nell’uso, che dovrebbe tuttavia avvenire sotto la supervisione medica al fine di stabilirne il dosaggio e la durata del trattamento. È bene ricordare che gli integratori possono avere controindicazioni e effetti collaterali, ma in ogni caso non possono mai sostituire i benefici di un’alimentazione sana ed equilibrata. La salute, come si dice, si cura a tavola: si possono ottenere le dosi giornaliere ottimali di vitamine e minerali semplicemente mangiando bene. Se si tiene un tale comportamento virtuoso ci si mette al riparo da tutto e quindi anche dal paventato rischio da lei citato relativamente agli integratori vitaminici. Cordiali saluti.
Antonella dice
Salve dottoressa. Mia nipote di 18 anni periodicamente soffre di verruche che immediatamente se le fa bruciare dal dermatologo.
Ne ha avute sotto la pianta dei piedi/tallone e ora l’ultima nella mano.
Ci sarebbe una cura preventiva per queste verruche? Oltretutto non pratica nessun tipo di sport..
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Antonella, com’è noto, le verruche sono manifestazioni papulose piane o rilevate, di origine virale, trasmesse per contagio diretto o indiretto, favorito da escoriazioni e deficit immunitario. Pertanto la migliore prevenzione consiste nel rafforzare il sistema immunitario e ciò lo si può in modo naturale a cominciare dall’alimentazione, che deve essere sana ed equilibrata, orientata anche ad abbassare l’infiammazione e lo stress ossidativo, riducendo quindi il consumo degli zuccheri semplici e dei grassi saturi (grassi idrogenati in particolare) e privilegiando i cibi ricchi di vitamine (in particolare A, C e D), di beta-carotene (il noto precursore della vitamina A), di minerali (zinco in particolare), di isoflavoni (antiossidanti di origine vegetale contenuti in soia, frutti e ortaggi), di acidi grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6 non ossidati dal calore), i cereali integrali, i prebiotici (cibi ricchi di fibre) ed i probiotici (cibi fermentati). Esistono anche diversi preparati erboristici in grado di rafforzare le difese immunitarie, quali ad es. quelli a base di Echinacea, gel di Aloe vera, Ribes nigrum, Propoli, Uncaria tormentosa, Eleuterococco, Astragalo, Curcuma, Rosa canina, ecc., da utilizzare previa approvazione medica. Anche l’attività fisica incide positivamente sul sistema immunitario. Relativamente all’Omeopatia, una cura omeopatica di terreno può servire a fare prevenzione e quindi ad evitare che le manifestazioni possano ripetersi. A tale scopo un rimedio omeopatico che trova spesso prescrizione è Thuya. Relativamente alla Fitoterapia, dia un’occhiata, se non l’avesse già fatto, all’articolo “Liberi da calli, verruche, geloni” nella presente sezione del sito. Se lei intende avvalersi dell’Omeopatia e del Naturale, le consiglio però di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al caso specifico di suo nipote. Cordiali saluti.
Fabio dice
Gentile Dottoressa, ho letto che il caffè verde ha maggior potere antiossidante del te verde, è vero?
Per l’integrazione di oligoelementi consiglierebbe il lievito di birra in compresse? Forse meglio il polline d’api? Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Fabio, le proprietà del tè verde sono note e riconosciute, essendo la pianta un concentrato di antiossidanti, in particolare polifenoli e bioflavonoidi (catechine). Il caffè verde, di cui si parla molto negli ultimi tempi, essendo crudo, cioè solamente essiccato e non torrefatto, conserva tutto il suo contenuto di antiossidanti, in particolare polifenoli e acido clorogenico. Per questo ha un elevato potere antiossidante, che qualcuno sostiene essere alcune volte superiore al tè verde, probabilmente esagerando un po’. Sicuramente è un buon fitocomplesso. Il lievito di birra è ricco di minerali, tra cui magnesio, potassio, fosforo, calcio, ferro, zinco, cromo e selenio, per cui avrebbe un’azione convergente con l’uso degli oligoelementi omonimi, la cui concomitanza andrebbe opportunamente valutata. Lo stesso dicasi per il polline d’api che contiene minerali come potassio, calcio, magnesio, zinco, selenio, ferro, zolfo, rame e manganese. Cordiali saluti.
Mary dice
Gentile Dottoressa,
Il suo sito è sempre interessante e desidero approfittare ancora della sua cortesia per porle un quesito. Soffro di rigidità alle articolazioni delle ginocchia, a volte ho avverto scricchiolii dolorosi e ho la sensazione di blocco dell’articolazione. Ho preso degli integratori a base di glucosamina e condroitina in abbinamento ad altri a base di curcuma, zenzero, bromelina, meliloto, ottenendo solo un lievissimo sollievo. In pratica, solo prendendo una bustina di Aulin riesco ad avere un significativo miglioramento e una deambulazione meno dolorosa. Ma sono preoccupata perché so che questo farmaco va preso con precauzione. Possibile che l’omeopatia possa fornire qualche rimedio senza le controindicazioni dell’Aulin? Grazie di cuore.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Mary, consulti l’articolo “Reumatismi” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono riportati i principali rimedi omeopatici, oltre a gemmoterapici e organoterapici, che vengono più spesso utilizzati nelle sindromi dolorose dell’apparato osteo-articolare, tra i quali potrebbe trovarsi il rimedio per lei. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) adatto sarà quello che contiene la sintomatologia somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Per la individuazione del rimedio omeopatico giusto occorrerà quindi tenere in debita considerazione le caratteristiche dei disturbi dolorosi, le modalità con cui si manifestano, la loro localizzazione precisa, le circostanze di aggravamento o di miglioramento, le sensazioni che provocano, i riflessi psicologici, i sintomi concomitanti, ecc. Per quanto riguarda la Fitoterapia, dia un’occhiata all’articolo “Stop reumatismi-nevralgie-ecc.” in questa sezione del sito. Le consiglio comunque di non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Margherita dice
Buona sera dottoressa, vorrei sapere se esistono dei rimedi della nonna o in omeopatia contro gli ossiuri ho provato a cercare qualcosa in merito sul sito ma non trovo niente. Sono la mamma di 2 bimbe di 7 e 4 anni, quest’anno le bimbe hanno avuto i vermi già 2 volte a distanza di un mese, pure nella seconda volta gli ho presi anch’io. Abbiamo mantenuto il massimo della pulizia sia della casa dei letti, cambio biancheria continuo, la dieta eliminando farine bianche e zucchero più possibile con premessa le bimbe non sanno cosa sono ne merendine ne cibo pronto, mangiano le verdure e frutta. Ho provato anche il complesso omeopatico da 2 settimane r56 pure su me stessa 15gocce 3 volte al giorno ma sembra che non ci siano i miglioramenti tranne con i medicinali come combatrin che pur sempre e un veleno vorrei sapere se possibile risolvere senza? Ed avere il suo parere su questo fastidioso parassita. Combatrin abbiamo preso sotto il controllo medico con 2 dosi x tutta la famiglia e ultimamente 3 ma sembra che non sia sufficiente. La ringrazio per la sua attenzione. Distinti saluti.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Margherita, esistono diverse piante e alimenti ai quali si riconosce la capacità di contribuire a curare l’ossiuriasi, ma essi ovviamente non possono sostituirsi al consulto medico. Tra essi troviamo aglio, cipolla, finocchio, carote, rafano nero, buccia di limone, cannella, chiodo di garofano, fragole, anice, menta, aloe vera, primula, equiseto, timo, valeriana, semi di zucca, semi di pompelmo, mallo delle noci, succo di ananas intero, succo di foglie di cavolo crudo, probiotici, ecc. Cordiali saluti.