La presente sezione riporta il Glossario dei termini scientifici (medici, botanici, chimici, omeopatici, fitoterapici ed altro) contenuti nel sito.
Per comodità di consultazione le voci del Glossario sono suddivise in più sottosezioni, così denominate:
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in ciascuna delle quali sono riportate le voci con l’iniziale indicata, in ordine alfabetico.
I termini con l’asterisco all’interno delle descrizioni (es. omeopatia*, rimedio omeopatico*) costituiscono altrettante voci del Glossario e quindi, per un’eventuale migliore comprensione o per un ulteriore approfondimento, sono consultabili nelle sottosezioni alfabeticamente corrispondenti. Tuttavia, al fine di contenere al massimo la necessità delle suddette consultazioni, si è cercato di rendere ogni singola informazione la più completa possibile.
mary dice
Salve dottoressa
ho un problema legato al metatarso .. ho dolore alla pianta del piede e periodicamente mi si formano occhi di pernice
il dolore è sopraggiunto da circa un paio d’anni..lavoro in piedi ho scarpe comode
ci sono dei rimedi omeopatici?
grazie mary
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Mary, una panoramica dei principali rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati nei disturbi dolorosi dell’apparato osteo-articolare è consultabile all’articolo “Reumatismi” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio adatto sarà quello che contiene la sintomatologia somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Ad esempio, a titolo informativo, nei dolori che interessano le piccole articolazioni, come mani o piedi, il rimedio omeopatico che viene adoperato è Caulophyllum; se i dolori migliorano con il movimento, camminando, con il caldo o vi è intorpidimento, Rhus toxicodendron; se si aggravano con il movimento, camminando o vi è gonfiore dolente al tatto, Bryonia, ecc. Ma potrebbero essere indicati anche altri rimedi, l’importante, ripeto, che in essi si rispecchi la globalità dei sintomi del paziente e le loro modalità di manifestazione. Ovviamente la prescrizione appropriata al suo caso specifico la può garantire solo un medico omeopata con la visita. Cordiali saluti.
barbara dice
Gentile dott.ssa mi sa indicare,tra gli svariati test per le intolleranze, quello più attendibile? Come faccio ad informarmi di un bravo omeopata nella mia zona? Personalmente ne conosco uno ma onestamente e’ improponibile in quanto caro. Grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Barbara, farebbe meglio a porre la domanda sui test al suo medico di famiglia o a un allergologo. Che io sappia, mentre per le allergie alimentari i test diagnostici oramai sono validi e sicuri, per le intolleranze alimentari i test disponibili lasciano ancora qualche perplessità diagnostica, dimostrandosi in molti casi imprecisi e non del tutto attendibili. Ma se stiamo parlando di intolleranze alimentari verso alcune tipologie di cibi, il miglior test è costituito proprio dal paziente che potrà individuare quel particolare cibo non tollerato quando solo a seguito della sua assunzione si presentano i sintomi. Per quanto riguarda l’omeopata, se non ha altri riferimenti, potrebbe rivolgersi ad una farmacia di fiducia con vendita omeopatica per essere indirizzata verso un bravo medico omeopata, non molto caro, che sicuramente esisterà nella sua zona. Cordiali saluti.
barbara dice
Buongiorno, dopo lunghe indagini sia l’otorino che il gastroenterologo mi hanno confermato una malattia da reflusso esofageo. Gli esami del sangue hanno escluso batterio helicobacter pyroli ma evidenziato un reflusso di tipo biliare. Valori gastrina17 7 pmol/l pepsinogeno l 64 e pepsinogeno 2 17. Mi e’ stato consigliato di fare la gastroscopia ma la gola perennemente irritata mi porta a rimandarla. Purtroppo i farmaci fin ora assunti mi hanno provocato nausea cefalee e non hanno portato a niente. Chiedo un aiuto omeopatico e se le intolleranze alimentari possono influire sul reflusso. (soffro di meteorismo d stitichezza) Eventualmente quali test sono più affidabili? Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Barbara, l’omeopatia riesce a trattare efficacemente la malattia da reflusso gastroesofageo con più di un rimedio, tra cui occorrerà individuare, per la legge del simile, quello che presenta una modalità di manifestazione dei sintomi la più somigliante a quella del paziente, altrimenti i risultati non saranno quelli auspicati. Come potrà rilevare dall’articolo “Disturbi gastrici” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, i rimedi omeopatici per il trattamento del disturbo in questione, con tutti i sintomi associati, sono tanti e diversi nelle caratteristiche, come, ad esempio, Argentum nitricum, Arsenicum album, Calcarea carbonica, Ignatia amara, Iris versicolor, Kalium carbonicum, Nux vomica, Phosphorus, Robinia pseudoacacia, Sanguinaria, Sulphuricum acidum. Verifichi lei, avvalendosi delle note caratteristiche che accompagnano ciascun rimedio, quale risulta essere più corrispondente. Sarebbe però meglio che tale scelta la operasse un medico omeopata, al quale è sempre opportuno rivolgersi per la certezza di ricevere una terapia strettamente personale (rimedio, diluizione, posologia, durata della cura, eventuale adattamento in corso d’opera, ecc.), secondo i corretti canoni omeopatici e medici in generale. Per quanto riguarda le intolleranze alimentari, esse possono essere causa di reflusso gastroesofageo e di bruciori di stomaco, soprattutto quelle a glutine e latticini. Le stesse intolleranze alimentari possono provocare anche meteorismo e stitichezza per l’incapacità dell’intestino di digerire correttamente gli alimenti non tollerati, con la conseguenza che tale cibo non digerito andrebbe a nutrire i batteri nocivi all’intestino. Cordiali saluti.
anna dice
Salve, vorrei solo un aiuto, come posso curare una cisti ovarica sinistra? grazie per il prezioso aiuto! Buona giornata.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Anna, i rimedi omeopatici potenzialmente indicati per il trattamento delle cisti ovariche sono diversi e più specificamente per quelle sinistre troviamo rimedi come Thuya, Lachesis, Actea racemosa, o Vespa crabro. La scelta, così come richiede l’omeopatia, deve ricadere sul rimedio con il quale si riscontra il maggior grado di affinità, sia dal punto di vista fisiologico che dal punto di vista psicologico. Altrimenti, per una maggiore sicurezza di risultato, ci si può orientare verso prodotti complessi che contengono più rimedi omeopatici in sinergia tra loro, quale ad es. R 39 gocce del dr. Reckeweg, HOMEOS 13 gocce, o OM 56 capsule. A livello preventivo potrebbero essere utili alcuni preparati fitoterapici, come quelli a base di Igname selvatico, di Rubus idaeus o di Agnocasto, nonché l’associazione di oligoelementi quali zinco e rame. Anche uno stile di vita appropriato può dare il suo contributo, come ad es. tenere un’attività fisica costante ed adottare una dieta alimentare che preveda il consumo di soia, legumi, cereali integrali, frutta, verdura e che limiti l’uso di carne, latte e derivati. La parola però spetta sempre al medico. Cordiali saluti.