Descrizione
Il rimedio si ottiene dal legno della pianta di Cinnamonum camphora una Laurinacea nota anche come Laurus camphora.
Caratteristiche di Camphora
Camphora è il rimedio del collasso e dello shock. È un rimedio ad azione locale adatto per tutti gli stati di collasso con pelle fredda e con avversione per il calore, ma è utile anche per il collasso dopo uno spavento violento o dopo un’infezione o dopo la soppressione di un esantema e per uno shock dopo stress.
Organospecificità: Sistema Nervoso Centrale, in particolare il centro vasomotorio e la corteccia; pelle e mucose; apparato gastro-enterico; apparato urinario; cuore e vasi; gonadi.
Indicazioni cliniche: Stati di collasso e disturbi nervosi spasmodici, epilessia, convulsioni; vomito, coliche e diatesi spasmodiche; enterite. Crampi. Bronchite. Raffreddore, raucedine, rinite, asma, catarro tubarico. Influenza. Tenesmo vescicale. Priapismo. Colpo di sole. Epilessia, convulsioni. Morbillo. Erisipela. Eruzioni soppresse. Arterite.
La caratteristica di Camphora è il collasso con disturbi spasmodici con prostrazione profonda e con il raffreddamento completo del corpo. Il soggetto ha la sensazione di un vento freddo che soffia su tutto il corpo; ha crampi ai malleoli. I crampi con arti ghiacciati sono caratteristici di Camphora.
In Camphora tutto è freddo e questa sensazione è avvertita anche in bocca, come se si fossero succhiate pasticche di menta. Il soggetto è molto sensibile al freddo, tant’è che il freddo aggrava tutte le sue sensazioni. Ha sete insaziabile, ma di piccole quantità di acqua, che rigurgita quasi subito dopo averle ingerite.
Il soggetto esce dal suo stato comatoso solo per presentare dei segni di agitazione caratteristici: paure, scosse nervose e delirio. Se riesce a parlare la sua voce è rauca e si trova in uno stato di prostrazione profonda. Le persone lievemente bionde si sono dimostrate le più colpite.
I soggetti che si sono dimostrati più sensibili al rimedio sono i bambini scrofolosi.
Modalità: peggioramento con l’aria fredda, dopo uno spavento, con il contatto, con il movimento e di notte. Miglioramento con l’aria calda, quando riprende coscienza, bevendo acqua fredda, sudando.
Nelle malattie infiammatorie acute il soggetto ha freddo e respinge le coperte. Inoltre nelle malattie acute ha sete intensa; nelle malattie croniche non ha sete. Ma occorre ricordare che nei casi acuti, durante le fasi di calore e quando soffre, il soggetto vuole essere coperto; viceversa, quando ha freddo sta meglio col freddo e vuole ancora più freddo.
In sintesi
Camphora è un rimedio per tutti gli stati di collasso; per il collasso con pelle fredda e avversione per il calore. Il collasso di Camphora sopraggiunge dopo uno spavento violento o dopo un’infezione o dopo la soppressione di un esantema.
Uso del rimedio omeopatico Camphora
Collasso (o Stato generale): Collasso brusco con pelle fredda su tutto il corpo, con viso pallido e freddo, con labbra livide, con avversione per il calore e non sopporta di essere coperto. Collasso che sopraggiunge dopo uno spavento violento o dopo un’infezione o dopo la soppressione di un esantema. Collasso vasomotorio con sudore freddo, pallore e cianosi, nausea, vomito, paura della morte, attacchi epilettiformi, polso frequente, piccolo e tastabile a malapena, angoscia precordiale, dispnea elevata, diarrea profusa con grande debolezza.
Sistema Nervoso: Epilessia. Convulsioni. Spasmi tetanici. Il soggetto tirando in su gli angoli della bocca mostra i denti.
Ansia: Ansia, timore degli altri, paura dell’oscurità, tendenza al collasso, sensazione di morte imminente, alterazioni del desiderio sessuale (aumentato o scomparso). Il soggetto vede fantasmi e figure immaginarie, ha viso pallido e angosciato, ha freddolosità esagerata, pelle fredda e ciò nonostante si scopre e rifiuta le coperte.
Shock: È il rimedio degli shock, ad esempio dopo uno stress. Aggravamento con il freddo, miglioramento con il caldo.
Dolore Sensazione dolorosa su tutto il corpo appena viene toccato, anche minimamente. I dolori diminuiscono quando il soggetto riprende conoscenza. Dolore alle fosse costali che si estendono alle vertebre lombari.
Crampi ai malleoli. I crampi con arti ghiacciati sono caratteristici di Camphora.
Apparato gastro-intestinale: Lingua fredda e tremante. Sete insaziabile, nausea dopo aver bevuto. Crisi brusche di vomito e di diarrea con brividi intensi, raffreddamento in tutto il corpo e con grande debolezza. Il brivido iniziale precede il vomito o la diarrea.
Apparato respiratorio Tosse secca, lacerante, rantoli, accessi di soffocamento in soggetti anziani, raffreddamento delle estremità e prostrazione. Rinite vasomotoria. Raffreddore dovuto ad un improvviso cambiamento del tempo. Rinite allergica. Starnuti, muco laringeo difficile da rimuovere, naso freddo e chiuso con testa dolente a livello dei seni paranasali frontali. L’aria inspirata dal naso sembra ghiacciata. Calore interno e freddezza esterna, brividi. Miglioramento sudando. Raucedine con muco difficile da rimuovere. Asma con dolori alla regione precordiale (zona anteriore del torace all’altezza del cuore).
Sistema circolatorio: Sfera d’azione anche su arterite.
Pelle: Erisipela. Eruzioni soppresse. Morbillo. Malattie eruttive a evoluzione esantematica. Colpo di sole. Cute dolorosamente sensibile.
Orecchio: Catarro tubarico.
Apparato genitale: disfunzione erettile. Priapismo. Calo del desiderio sessuale. Polluzioni notturne.
Influenza Collasso improvviso dovuto ad azione sui centri nervosi.
Infezioni delle vie urinaria: Ritenzione di urina, per cui la vescica è piena ma non riesce a svuotarsi. Tenesmo vescicale abituale, talvolta con ematuria. Stranguria. Stenosi spastica dell’uretra. Peggioramento con il freddo.
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