Sommario:
◊ TM di Arnica montana
◊ TM di Artemisia vulgaris o Assenzio selvatico
Tintura Madre di ARNICA MONTANA
Arnica montana è una pianta erbacea perenne che si trova comunemente nei pascoli e nei prati delle Alpi e dell’Appennino Ligure e nel Trentino. Cresce anche in Francia e nel resto d’Europa fino alla Svezia, sempre in zone montane.
Preparazione
Per la “droga” si utilizzano i fiori che vengono raccolti nei mesi di giugno e luglio, scegliendo quelli appena aperti. Dalle sue foglie si ricava il tabacco di montagna, usato per la pipa.
La Tintura Madre (TM) ha rapporto in peso droga:solvente di 1:10 e titolo alcolico di 45°.
Proprietà
Azione ANTIECCHIMOTICA (favorisce il riassorbimento dei coaguli sottocutanei), ANTINFIAMMATORIA dei tessuti molli, ANTISETTICA, ANTINEVRALGICA.
Utilizzo
E’ utilizzata principalmente per uso esterno, così come la pomata, nei traumi senza ferita (distorsioni, contusioni, geloni, alopecia nevrotica).
Diluendo la TM in almeno 5 parti di acqua (rapporto TM:acqua pari a 1:5), si può utilizzare per gli impacchi da effettuare nella regione del trauma.
Può trovare impiego, sempre per uso esterno, sottoforma di compresse applicate sul basso ventre, nei casi di problematiche gastro-enteriche (dolori dovuti a coliche). Toglie il dolore rapidamente.
E’ spesso associata con Amamelide e Calendula per le contusioni e distorsioni, con Ruta per le lussazioni, con Aconitum nel torcicollo, con Rhus toxicodendron negli strappi muscolari, con Achillea ed Echinacea per l’azione antiecchimotica, con Manganum gluconicum e Cobaltum gluconicum nelle mialgie, torcicollo e traumi in genere.
Dosi
Per uso esterno 2 – 3 volte al dì o secondo necessità, nel caso di traumi. Diversamente la posologia max giornaliera consigliata è di 0,3 ml.
(*) V. Note esplicative
Tintura Madre di ARTEMISIA VULGARIS o ASSENZIO SELVATICO
Artemisia vulgaris o Assenzio selvatico è una pianta erbacea che cresce lungo le siepi e le macerie. E’ usata anche per la produzione di liquori.
Preparazione
Per la “droga” si adopera la pianta intera. Le sommità fiorite si raccolgono nei mesi di luglio e agosto, le foglie in giugno, le radici in ottobre.
La TM si prepara con rapporto in peso droga:solvente di 1:10 e gradazione alcolica della soluzione idroalcolica di 45°.
Proprietà
Azione EMMENAGOGA (regolazione delle mestruazioni rare o scarse ed eventuali disturbi connessi), APERITIVA, TONICO MUSCOLARE, DIURETICA, SUDORIFERA, ANTIELMINTICA (capacità di uccidere i vermi parassiti intestinali), AUMENTO DÌ SECREZIONE DELLA BILE (nei disturbi di natura digestiva).
Utilizzo
E’ usata in tutti i casi in cui necessita restituire il giusto tono muscolare ai vari organi, in particolare stomaco e utero, perciò trova impiego frequentemente nelle digestioni difficili di origine nervosa e nelle mestruazioni dolorose o soppresse. Molto usata nel passato per eliminare i nematodi dell’intestino (associata a Tanaceto).
E’ associata a Abrotano, Nux vomica, Chelidonium, Anacardium per pirosi, gastrite cronica e acida, gastralgia.
Dosi
Nei casi di cicli mestruali irregolari e dolorosi, è stata utilizzata alla dose di 30 gocce, 3 volte al dì, nella seconda decade precedente la comparsa del ciclo, anche associata ad altri rimedi ad es. Abrotano.
La posologia max giornaliera è di 6 ml (circa 120 gocce).
(*) V. Note esplicative
Giada dice
Salve, artemisia vulgaris ed artemisia annua sono la stessa pianta? Nel caso non fosse così quale denominazione omeopatica assume artemisia annua?
Anche Nel caso del Tanaceto come viene denominato in omeopatia?
Grazie, è sempre un piacere leggere i suoi articoli.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Giada, Artemisia è un vasto genere di piante erbacee appartenenti alla Famiglia delle Asteraceae, le cui specie sono per l’appunto numerosissime. Trovano applicazione in Omeopatia: l’Artemisia comune o semplicemente Artemisia (nome scientifico Artemisia vulgaris L.) il cui rimedio omeopatico prende il nome di «Artemisia vulgaris», l’Abrotano maschio o semplicemente Abrotano (nome scientifico Artemisia abrotanum L.) il cui rimedio omeopatico prende il nome di «Abrotanum», l’Assenzio maggiore o semplicemente Assenzio (nome scientifico Artemisia absinthium L.) il cui rimedio omeopatico prende il nome di «Absinthium» e diverse altre specie di Artemisia (in particolare l’Artemisia schmidtiana) il cui rimedio omeopatico prende il nome di «Cina». L’Artemisia annuale (nome scientifico Artemisia annua L.) è una specie ben distinta, che non trova applicazione in Omeopatia. Il Tanaceto (nome scientifico Tanacetum vulgare L.) è una pianta erbacea appartenente alla stessa Famiglia delle Asteraceae, il cui rimedio omeopatico prende il nome di «Tanacentum». Grazie per il complimento. Cordiali saluti.
Maria Cristina dice
Salve dott.ssa, ho letto recentemente che l’artemisia allieva le vampate di calore in menopausa, è una notizia veritaria? E in caso di noduli tiroidei può essere assunta la tintura madre?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Maria Cristina, l’Artemisia è una pianta utilizzata principalmente per favorire la digestione, grazie all’azione eupeptica e per regolarizzare i disturbi mestruali, grazie all’azione emmenagoga e antispasmodica. La medicina popolare attribuiva alla pianta anche la capacità di alleviare i disturbi della menopausa come la ritenzione idrica, l’umore instabile e le classiche vampate di calore. L’Artemisia, come del resto tutti i fitoterapici, può presentare alcuni effetti collaterali ed è controindicata in gravidanza e in allattamento o in caso di ipersensibilità accertata per uno o più componenti. Pertanto è sempre opportuno che sia un medico ad effettuare ogni valutazione, a stabilire i dosaggi e le durate dei trattamenti, previo esame del caso specifico. Per le vampate di calore spesso ci si orienta verso altre piante officinali, come ad es. trifoglio rosso, semi di lino, chiodi di garofano, sedano, camomilla, salvia, passiflora, agnocasto, ecc. Cordiali saluti.
AUGUSTO dice
salve,
i medici mi hanno detto che il tumore è sostanzialmente un una infiammazione.
LA SOLUZIONE IDROALCOLICA CONTIENE AL SUO INTERNO UNA GRADAZIONE DEL 65%.MA L’ALCOOL
NON FA AUMENTARE L’INFIAMMAZIONE? è DA CONSIGLIARE IN UN CASO COSì DELICATO ?
GRAZIE
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Augusto, la quantità di alcool che si assume è così bassa che non dovrebbe indurre alcun effetto indesiderato. Comunque per prudenza ci si può orientare verso altri formati erboristici, quali ad es. estratto secco, estratto fluido, succo, ecc. Sul caso specifico è però sempre opportuno un parere medico. Cordiali saluti.
vincenza dice
Salve, Dott.ssa, vorrei sapere se è possibile reperire l’artemisia annua in soluzione alcolica, posto che non è provata la sua proprietà antitumorale, quando non ci sono molte possibilità alternative, si può provare anche queste soluzioni alternative….Grazie mille Vincenza
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Vincenza, come risulta dal presente articolo, la tintura madre di Artemisia è una soluzione alcolica dei principi attivi della pianta, che potrebbe reperire in erboristeria. Cordiali saluti.
anna dice
Ho trovato la pagina a cui Lei aveva dedicato un consiglio esauriente sull’Artemisia Annua, resta la domanda: non è mai stato sperimentato per la cura dei tumori? La ringrazio della risposta.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Anna, in omeopatia esistono essenzialmente quattro rimedi omeopatici che traggono origine da altrettante specie del genere Artemisia, precisamente Artemisia abrotanum meglio noto come Abrotanum, Artemisia absinthium meglio noto come Absinthium, Artemisia contra & judaica meglio noto come Cina e Artemisia vulgaris tratto dall’Artemisia comune o Assenzio selvatico. Relativamente alle proprietà antitumorali che potrebbe avere l’Artemisia annua, anche se una prospettiva si apre, bisogna essere molto prudenti finché si è ancora nella fase sperimentale, per cui è opportuno attendere i risultati di studi scientifici autorevoli e indipendenti. Cordiali saluti.
Gessica dice
Salve,
ho letto dell’uso della tintura madre di Artemisia anche come profilassi della malaria, potete confermare o meno questa affermazione ?e nel caso positivo che dosi sono consigliate? Grazie mille.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Gessica, la specie di Artemisia che sembra essere in grado di sconfiggere la malaria è l’Artemisia annua, che è una pianta di origine cinese che in Italia è presente in modo discontinuo. Tale proprietà è dovuta al principio attivo “artermisina”, che è una sostanza contenuta soprattutto nelle foglie, alla quale per l’appunto si attribuisce una importante azione antimalarica. La forma di preparato che da alcuni anni si intende utilizzare come farmaco contro la malaria è l’infuso di foglie della pianta, che è la forma più semplice da preparare. La validità farmacologica dell’infuso è però riconosciuta solo se il contenuto di artermisina non è inferiore allo 0,8% del peso delle foglie secche e per questo motivo in diverse aree del mondo dove la malaria è maggiormente diffusa (es. Africa, Sud-est asiatico, America centrale) si stanno portando avanti coltivazioni controllate di Artemisia annua con le concentrazioni di artermisina richieste. Secondo gli studiosi l’infuso può essere adoperato come profilassi, bevendone una o due tazze al giorno dopo i pasti (è anche digestivo), o come cura vera e propria bevendolo a dosi maggiori. Cordiali saluti.
magda dice
Salve,
ho una domanda se possibili ad avere una risposta ne sarei felicissima,
da qualche giorno è capitato prima al mio marito e poi a me un torcicollo e le spalle bloccate, a lui sul mare forse vestito leggero con un’po di vento giocava con le bimbe a me dopo la doccia la mattina sono uscita vestita forse leggera sul terrazzo per stendere gli asciugamani, penso che sia un classico. problema che siamo tutti e due bloccati, lui prende antiinfiamatori medicinali io che sono contraria con cucino caldo e la speranza che passi ( problema che allatto la bimba più piccola) possiamo fare uso in questo caso di una pomata a base di arnica o cosa ci consigliate?
distindi saluti , buon lavoro e complimenti per il sito eè veramente ottimo!!!
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Magda, potrebbe utilizzare la pomata di Arnica compositum o di Artiglio del diavolo, oppure massaggi con l’Olio 31 erbe. Sono benefici anche impacchi caldi di argilla. Cordiali saluti.