DESCRIZIONE
La Seppia è un mollusco cefalopode marino diffuso in ogni mare e in ogni oceano, dove vive nei fondali. Quelle del Mar Mediterraneo e dell’Oceano Atlantico appartengono alla specie Sepia officinalis. Può essere di dimensioni diverse a seconda dell’habitat che colonizza, ha colore vario (grigio-giallo, rosso, arancione, bruno, azzurro) e mutevole da mimetizzarsi con il fondale, è di forma ovale, ha morfologicamente ben distinti la testa ed il corpo. La testa è massiccia con otto braccia di pari lunghezza munite di ventose, che nascondono al centro un becco corneo simile a quello del pappagallo e due lunghe appendici retrattili dotate di ventose solo all’apice; gli occhi sono sporgenti con pupilla molto sviluppata. Il corpo è schiacciato, orlato lateralmente da due pinne a forma di frangia contrattile, all’interno del quale si trova una conchiglia, detta osso di seppia, costituita da lamelle di sostanza calcarea. Nel corpo si trova anche la caratteristica sacca contenente una specie di inchiostro che l’animale emette nell’acqua per sfuggire ai suoi predatori. Questo “nero di seppia” è un liquido dal colore bruno-nerastro dovuto alla presenza di melanina, che ne è il costituente principale. In passato veniva usato come inchiostro, oggi invece è adoperato in cucina come condimento di primi piatti. L’omeopatia lo utilizza per la preparazione di uno dei più importanti rimedi della Materia Medica Omeopatica.
Il rimedio omeopatico Sepia si ottiene dalla triturazione dell’inchiostro di Seppia, precedentemente essiccato e quindi diluito/dinamizzato in soluzione idroalcolica secondo i procedimenti classici.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
L’inchiostro di seppia contiene diverse sostanze chimiche in differenti concentrazioni a seconda della specie di appartenenza. I componenti principali sono melanina (pigmento) e muco, ma si possono trovare anche tirosinasi (enzima), dopamina (neurotrasmettitore), L-Dopa o Levodopa (intermedio nella biosintesi della dopamina), piccole quantità di amminoacidi (unità strutturali primarie delle proteine) e di mucine (glicoproteine) e dal punto di vista chimico quattro sali minerali, carbonato di calcio, carbonato di magnesio, solfato di sodio e cloruro di sodio.
Ciò spiega, in una certa misura, la complessità dei sintomi omeopatici di Sepia.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Sepia è uno dei principali policresti dell’omeopatia. La sua costituzione è fosfo-fluorica, il temperamento bilioso-nervoso.
Il rimedio agisce principalmente sull’utero e sul fegato ma anche sul sistema nervoso, sui nervi periferici e su quelli del bacino, su tutto l’apparato genitale femminile, sull’apparato gastro-intestinale, sui legamenti, sui muscoli e sulle articolazioni, sull’apparato urinario, sulla pelle, sull’apparato respiratorio, sulla circolazione ove risolve la congestione venosa.
Il soggetto Sepia è un intossicato; la sua intossicazione è lenta e profonda e può avere varie cause che sono soprattutto riconducibili ad una diatesi generalmente tubercolinica, con disturbi di congestione portale, epatica e urinaria.
La malattia di Sepia consta di una prima fase “stenica” e reattiva durante la quale l’organismo cerca di reagire; questa fase è caratterizzata da momenti di eccitazione, di irritabilità, di cattiveria, di insensibilità e di violenza. Poi, passando per uno stato di isterismo, di nervosismo, di variabilità di umore e di contraddizioni accompagnate da uno spirito polemico (lagnoso), con pianto facile, di paura, essa evolve in una seconda fase “astenica”. Durante la fase astenica ogni tentativo di smaltire le tossine attraverso le vie di eliminazione risulta nullo: il soggetto quindi si anemizza, diventa freddoloso, si deprime, si rilassa, fino ad arrivare ad uno stadio di depressione sia mentale che fisica.
La fase astenica è accompagnata da una condizione di ATONIA generalizzata e di APATIA. E’ allora che Sepia diventa malinconica, triste, lenta, stanca, depressa, angosciata, scoraggiata, taciturna, di poche parole e se interrogata risponde a monosillabe. Non ama essere consolata ed è incapace di provare affetto sia verso i suoi cari che verso i propri doveri, ha difficoltà di concentrazione e soprattutto prova indifferenza verso tutto e tutti; sente di aver sbagliato tutto nella vita, le sue giornate sono interminabili, la morte sembra l’unica alternativa. Un evento positivo non procura gioia, anzi provoca una sensazione di inadeguatezza, di vuoto, di inutilità, di sofferenza. La depressione, il pessimismo, l’ansia, la stanchezza sono molto accentuati ed è anche esagerato il modo che ha il soggetto di reagire ad ogni piccolissimo stimolo; egli vive in continuo stato di allerta ed è pronto a “scattare”: proprio come la seppia, sempre guardinga, pronta a difendersi svuotando la sua tasca contenente il “nero” per confondere il predatore e scappare. Ma ha una carenza di continuità allo sforzo. La sua stanchezza dovuta alla ptosi (abbassamento) ed alla congestione venosa è la causa della scarsa resistenza a sopportare una situazione di stress, perciò entra facilmente in ansia, per qualsiasi cosa.
La congestione ed il rilassamento dei legamenti sono la causa della ptosi che interessa l’utero in primis, ma anche le restanti parti del corpo. Il rimedio è molto simile a Pulsatilla nel profilo psicologico, ma Sepia è una DONNA nel periodo del climaterio che si adira se consolata, Pulsatilla è generalmente una ragazza nel periodo del menarca che ama essere consolata. Sepia è cosciente del suo stato, ne soffre, ma non riesce a reagire. Poiché il quadro psicologico descritto lo si ritrova soprattutto nelle donne, ciò fa di Sepia un rimedio prevalentemente femminile, pur non essendoci in omeopatia una distinzione tra rimedi femminili e rimedi maschili.
In sintesi, tre sono le metafore che ci aiutano a comprendere meglio il rimedio:
I) In Sepia TUTTO E’ NERO.
II) In Sepia TUTTO PESA.
III) In Sepia TUTTO E’ GIU’.
I) TUTTO E’ NERO. L’umore, il colorito, il sangue delle mestruazioni, i capelli scuri, spesso le macchie scure sul viso, le occhiaie. Sepia vede tutto nero, proprio come l’inchiostro della seppia.
II) TUTTO PESA. Qualsiasi azione o iniziativa le pesa, non ha la risolutezza e l’energia per svolgere la normali attività quotidiane, non si interessa più a nulla, neppure a marito, figli, lavoro, casa e altri doveri.
III) TUTTO E’ GIU’. Lo è psicologicamente perché è depressa. Lo è anche sul piano estetico: le palpebre sono cadenti e dagli occhi tristi cadono le lacrime, i capelli cadono, la pelle e i tratti del viso cedono, il volto è inespressivo, gli angoli della bocca, i glutei, le mammelle, le pliche cutanee cascano verso il basso. Lo è sul piano fisiologico dove vi è la limitazione di diverse funzionalità organiche: gli organi tendono alla ptosi, in particolare gli organi del bacino. La ptosi è dovuta al rilasciamento dei legamenti e dei muscoli. Tutto sprofonda. Il retto, la vagina, l’utero sono prolassati (“bearing-down”) e il soggetto avverte un senso di peso, ha la sensazione di avere una palla dentro che spinge, ha la sensazione che qualcosa voglia fuoriuscire. In particolare il prolasso dell’utero porta il soggetto ad incrociare le gambe per alleviare tale sensazione. La ptosi è generalmente dolorosa. La parola chiave che caratterizza il rimedio è quindi ATONIA.
Per i motivi esposti il rimedio si rivela un ottimo ANTIDEPRESSIVO. La sfera genitale femminile è una delle grandi competenze terapeutiche di Sepia, per cui il rimedio è molto utilizzato per la depressione post-partum, per la depressione in menopausa e per i problemi legati al climaterio: le vampate di calore vanno dal basso verso l’alto, cioè dal torace al volto. Si rivela utile inoltre nei casi di esaurimento nervoso, emicrania, nevralgia, annessite e parametrite croniche, disturbi dei vari organi ed apparati dovuti alla ptosi ed alla congestione venosa, quali gastrite, enterite, stipsi o diarrea, emorroidi, epatopatie, stasi venosa della vena porta e delle gambe, varici, ecc. E’ anche il rimedio della donna in carriera.
Il soggetto Sepia è freddoloso, a letto, la sera, ha i piedi freddi ed il freddo lo aggrava sempre; si sente meglio dopo un bagno freddo solo se si trova nello stato reattivo; sta peggio prima di un temporale e al mattino, migliora la sera; peggiora se coricato sul lato sinistro, dopo i pasti, prima delle mestruazioni, con la consolazione, con tutto ciò che aggrava la congestione venosa; qualunque cosa lo aggrava poiché Sepia è un soggetto inadattabile. I suoi sintomi migliorano coricandosi sul lato destro, con il calore del letto in quanto freddoloso, con l’esercizio fisico e con il movimento in generale, cioè con tutto ciò che migliora la congestione venosa. Spesso presenta una lateralità sinistra, i sintomi cominciano a sinistra e sono più marcati a sinistra. Sepia sente il bisogno di slacciarsi la cintura, di sbottonarsi il colletto della camicia. I dolori e le sensazioni sono intermittenti, i sintomi sono contraddittori, ad esempio stati di irritabilità si alternano a stati depressivi.
Altre note chiave sono: avversione per cibi grassi e farinosi, nausee al mattino e all’odore di cibi cucinati, intolleranza per il latte, emicranie sinistre, sensazione di freddo tra le spalle o alle gambe, pesantezza alle gambe, scarsa libido.
I suoi sinergici sono Natrum muriaticum, Nux vomica, Phosphorus.
I suoi antidoti (ma che ne aiutano l’azione) sono Aconitum napellus, Antimonium crudum, Antimonium tartaricum, Rhus toxicodendron.
I suoi incompatibili sono Bryonia, Lachesis, Pulsatilla.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Sepia si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio descritte in precedenza.
1) APPARATO GENITALE. Gli organi genitali femminili sono una delle grandi sfere d’azione di Sepia. AMENORREA. DISMENORREA. GONORREA. ANNESSITE e PARAMETRITE. DISTURBI MESTRUALI DEL CLIMATERIO. Leucorrea. MENOPAUSA. Mestruazioni irregolari. Prolasso dell’utero. La libido è scarsa sia nell’uomo che nella donna, dove l’utero è ingrossato, fibromatoso, spesso prolassato, atonico ed ella avverte una sensazione di pesantezza, come di una palla, come se l’utero volesse fuoriuscire dalla vagina ed ha il bisogno di sedersi con le gambe incrociate per trattenerlo, con sensazione di BEARING DOWN (gli organi sono trascinati verso il basso, come se stessero per cadere fuori). Ma l’utero e la vagina sono anche organi emuntori, per cui ci può essere metrorragia, ma anche amenorrea ed una leucorrea lattiginosa, abbondante, irritante e maleodorante. Sono presenti anche dolori ed anche l’atto sessuale è doloroso. Spesso nel rimedio si riscontrano frigidità, repulsione per il sesso e impotenza. L’uomo Sepia, pur avendo debole desiderio sessuale, può avere periodi di eccitazione con polluzioni e piccole perdite di liquido prostatico. Spermatorrea. Egli potrà essere un sicotico vittima di una vecchia blenorragia. Il rimedio si rivela particolarmente utile nei casi di BLENORRAGIA. Dopo le polluzioni e dopo l’atto sessuale egli è colto da stanchezza fisica e psichica. Fimosi.
2) FEGATO. EPATOPATIE. INSUFFICIENZA EPATICA. Ittero. Il fegato è ingrossato e dolente, la cistifellea è dolente al tatto, il dolore peggiora coricandosi sul lato sinistro.
3) APPARATO DIGERENTE. La congestione del fegato è la causa dei sintomi digestivi quali nausea al risveglio mattutino, a digiuno e agli odori di cucina; spesso è intollerante al latte che gli provoca diarrea e flatulenza; prova disgusto per i farinacei e per gli alimenti grassi. Nausea e vomito in GRAVIDANZA. DISPEPSIA: la digestione è lenta e spesso accompagnata da mal di testa. Sepia ha dolori di stomaco di ogni tipo e la diminuzione o la perdita dell’appetito o la falsa fame sono frequenti; il dolore e la sensazione di vuoto allo stomaco sono provocate dalla ptosi dello stomaco e non migliorano mangiando ma migliorano notevolmente indossando una fascia che sostiene lo stomaco. Ha mal d’auto e mal di mare come Cocculus. E’ utile anche nei casi di GASTRITE, ENTERITE, EMORROIDI. L’intestino generalmente è fortemente costipato a causa dell’atonia rettale: il retto è prolassato, le emorroidi sono sanguinanti, dolorose e prolassate; può essere presente anche una piccola ernia rettale. Talvolta può essere presente la diarrea che rappresenta uno tentativo di eliminazione delle tossine da parte dell’organismo. Il rimedio viene spesso usato in gravidanza allorché alla stipsi è associata la compressione fetale. E’ utile anche per combattere gli effetti dell’alcol.
4) SISTEMA NERVOSO. DEPRESSIONE post-partum e del climaterio con astenia psichica e fisica. ESAURIMENTO NERVOSO. ISTERISMO. NEVRALGIE. SMEMORATEZZA. IRRITAZIONE. Isteria. Tristezza ed abbattimento con pessimismo. Indifferenza ed apatia. Abulia e desiderio di solitudine. Tendenza a commettere errori nello scrivere e nel parlare. Inadeguatezza nel lavoro intellettuale. Lentezza nel concepire idee. Sensazione di confusione alla testa che impedisce di effettuare ogni lavoro mentale. VERTIGINI al mattino, alzandosi. CEFALEA che migliora coricandosi sul lato dolente, con il riposo, all’aria aperta, chiudendo gli occhi; peggiora con il movimento e chinandosi. L’emicrania di Sepia è generalmente sinistra e migliora stringendo la testa con le mani o con il calore locale e può essere provocata anche dall’odore del cibo, accompagnata a nausea, a vomito. Nevralgie, anche in gravidanza. Sia le cefalee che le nevralgie di Sepia possono essere periodiche, congestizie e violente; possono interessare anche soggetti affetti da reumatismo. Affezioni degli occhi: orzaiolo, calazio; del naso: ozena; dei denti: ODONTALGIA. Il sonno è irregolare e disturbato da incubi e palpitazioni che rendono ansioso il soggetto.
5) APPARATO URINARIO. L’apparato urinario rappresenta un’altra via attraverso la quale Sepia cerca di eliminare le tossine. Le urine sono scure, maleodoranti, di odore forte e il desiderio di urinare è frequente. La lassità e la ptosi interessano anche i reni e la vescica, così potrà esserci in Sepia incontinenza, ma anche cistite cronica con dolore e bruciore. Vescica irritabile. Sepia è un rimedio che si rivela molto utile nei casi di infezioni microbiche urinarie in quanto la ptosi della vescica determina una stasi d’urina che provoca una proliferazione batterica con conseguenti cistiti dolorosissime che si manifestano con urina torbida dovuta a piuria. Il rimedio si rivela particolarmente utile nei casi di POLLIACHIURIA, di INCONTINENZA e di PIELONEFRITE colibacillare. Minzione involontaria anche dei bambini. E’ un rimedio molto usato per i tubercolinici e per gli psorici.
6) PELLE. ESANTEMI cronici. ECZEMA. EFELIDI. FORFORA. Herpes. Tigna. MACCHIE EPATICHE. PITIRIASI versicolor per la cura della quale Sepia si rivela un ottimo rimedio. Eruzioni cutanee pruriginose quali vescicole, eczema, herpes, pustole purulente, verruche ai genitali, eruzioni secche a scaglie che cadono poi si riformano e poi sanguinano, di croste spesse e gialle, che compaiono spesso a livello dei genitali delle pieghe di flessione degli arti, sulla faccia sul contorno della bocca, degli occhi, delle orecchie. Ma quello che è spesso colpito è il naso, più precisamente l’imboccatura del naso a volte anche con veri e propri tappi mucosi e con perdita dell’olfatto. La cute di Sepia è malsana e spesso il volto è sede anche di macchie epatiche che gli conferiscono l’aspetto di una “maschera gravidica”. Molto spesso il soggetto Sepia presenta efelidi a “sella di cavallo” sul naso. SEBORREA. TRICOFIZIA. Psoriasi. Sepia traspira facilmente, anche i piedi, ed anche il suo sudore è maleodorante. Dolori sotto le UNGHIE. Verruche.
7) APPARATO RESPIRATORIO. Raucedine e laringite con sensazione di secchezza. Tosse secca o con espettorato denso ed aderente, simile a pertosse. Pertosse. Catarro cronico. Dispnea. Sepia può essere affetto da ogni tipo di catarro, secco o grasso e/o tosse che peggiora quando il soggetto è coricato sul lato sinistro. Ozena.
8) SISTEMA CARDIO-CIRCOLATORIO. Lo stato d’intossicazione si manifesta anche a livello circolatorio producendo congestione venosa, battiti accelerati specie in fase di digestione, congestione che il soggetto avverte nel petto e vampate di calore che salgono al volto con sensazione di violenta congestione alla testa. Epistassi. ERETISMO CIRCOLATORIO palpitazioni e sensazione di grande debolezza; tendenza sincopale (venir meno). Il soggetto si anemizza e diventa freddoloso, ha brividi alla minima occasione, si raffredda. VENE VARICOSE e VARICI, con senso di pesantezza alle gambe, per la cura delle quali Sepia si rivela un buon rimedio.
9) LEGAMENTI, MUSCOLI, ARTI E ARTICOLAZIONI. Dolori ed IRRITABILITA’ NERVOSA E MUSCOLARE che può interessare le varie parti del corpo, ma soprattutto gli arti, con fitte, pizzicori, sensazione di bruciore, intorpidimento, irrigidimento. REUMATISMO CON GONFIORE. SCIATICA. Lassità dei legamenti, dei tessuti e dei muscoli.
DOSI
In tutti i casi, come primo approccio, diluizione 7CH 3 granuli 2-3 volte al dì.
Sarà il medico omeopata a confermare eventualmente tale diluizione oppure a prescriverne una diversa o più alta per un’azione maggiormente profonda e sistemica, sulla base della necessità. Ovviamente la posologia cambia di conseguenza.
(*) V. Note esplicative
Silvia dice
Salve Dottoressa,
Da circa 2 anni sto facendo una cura omeopatica con Sepia. Sto notando che il mio quadro generale è peggiorato, soprattutto a livello mentale ed emotivo, ma anche fisico.
Spesso sono apatica, svogliata, giù di morale e timida. Mentre prima di assumere sepia avevo più entusiasmo, voglia di fare ed ero più intraprendente. A livello fisico, mi ammalo ogni mese, con febbre a 38 e raffreddore. Considerando che sono una persona sensibile, può essere dovuto ad una cura sbagliata? Se sì, basterebbe non prendere più Sepia o andrebbe assunto un antidoto? Dopo quanto tempo dovrebbe tornare tutto come prima?
Chiaramente, appena mi è possibile, andrò a fare la visita dal medico che mi segue. Intanto ne approfitto di questo spazio e La ringrazio per la Sua gentile disponibilità.
Silvia
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Silvia, se lei si riconosce abbastanza nelle caratteristiche psico-fisiche di Sepia, come credo che sia se il rimedio omeopatico le è stato prescritto dal medico omeopata che la segue, una possibile soluzione potrebbe essere quella di ravvivarne l’azione passando a una diluizione superiore. Infatti, il ricorso a una diluizione superiore si giustifica quando, dopo un certo periodo di sollievo dei sintomi, il paziente torna a soffrire di nuovo, oppure, dopo un iniziale miglioramento, entra in una fase di stallo in cui persistono gli stessi sintomi che hanno indotto la prima prescrizione. Se invece dovesse sospenderne l’assunzione, il tempo occorrente perché ne passi l’effetto dipende dal valore della diluizione, in genere qualche ora o qualche giorno o qualche settimana, rispettivamente per le basse, medie e alte diluizioni. Dia anche un’occhiata alla pagina “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono riportati i principali rimedi omeopatici che vengono adoperati nei vari disturbi nervosi, emotivi, psichici o psicosomatici, con una sintesi delle relative sintomatologie di copertura e dove potrà trovare diverse notizie di possibile interesse. Le consiglio comunque di avvalersi del consulto del suo medico omeopata ed evitare il “fai da te”. Cordiali saluti.
SABRINA dice
Buonasera dott.ssa, vorrei farle una domanda iniziale per togliermi un dubbio. Il Lymphomiosot che contiene sempre diluzioni omeopatiche su quali rimedi costituzionali agisce meglio? perchè sento moltissima euforia su questo rimedio anche se poi non agisce a tutti.
E l’altra domanda è… mi piacerebbe avere quelle che voi chiamate KYNOTES in omeopatia di alcuni rimedi specifici. Quelli che voi usate per aiutarvi nell’identificazione del giusto rimedio della persona,è possibile°? Non riesco a trovarle.
LYCOPODIUM
PULSATILLA
SEPIA
NATRUM MURIATICUM.
GRAZIE MOLTE.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sabrina, il Lymphomyosot è un medicinale complesso in preparazione omeopatica dell’Omotossicologia, la quale pur avendo diversi punti di contatto con l’Omeopatia classica, cui si ispira, adotta orientamenti terapeutici, rimedi e criteri di scelta degli stessi completamente differenti. Tale complesso è una formulazione di diversi componenti (Myosotis arvensis D3, Veronica D3, Teucrium scorodonia D3, Pinus silvestris D4, Gentiana lutea D5, Equisetam hiemale D4, Sarsaparilla D6, Scrophularia nodosa D3, Juglans regia D3, Calcium phosphoricum D12, Natrum sulphuricum D4, Fumaria officinalis D4, Levothyroxin D12, Aranea diadema D6, Geranium robertianum D4, Nasturtium aquaticum D4, Ferrum jodatum D12), cui si attribuisce la capacità di stimolazione del sistema immunitario e drenante (per edemi, ingrossamenti ghiandole in genere, ipertrofia tonsillare e angina tonsillare, gambe gonfie e pesanti, riduzione della ritenzione idrica, cellulite).
Le keynotes, comunque caratterizzanti, non vanno mai considerate da sole per la scelta univoca del rimedio omeopatico, ma esse vanno sempre accompagnate alla clinica che il rimedio stesso contempla. L’importante è verificare che la propria sintomatologia psico-fisica sia contenuta nella patogenesi del rimedio, svolgendo una buona ricerca repertoriale ed una buona analisi differenziale, dove le keynotes possono entrare in gioco. Ciò premesso, le riporto di seguito le principali keynotes (ovvero i sintomi-chiave) dei rimedi omeopatici da lei citati.
Lycopodium: nettissima lateralità destra; desiderio di bevande calde o a temperatura ambiente; peggioramento nel pomeriggio (in genere tra le 16 e le 20) e con il calore, nonostante la freddolosità; miglioramento con il movimento e all’aria aperta; ansia da prestazione.
Pulsatilla: umore e sintomi che variano con estrema rapidità; facilità al pianto; disagio negli ambienti caldi e soffocanti; desiderio di uscire all’aria aperta; desiderio di compagnia, soprattutto se ammalato; mal sopportazione dei temporali; bocca asciutta senza sete; mal sopportazione dei grassi alimentari, in particolare del burro.
Sepia: disturbi ormonali femminili; assenza di desiderio sessuale; desiderio di ballare o di svolgere un’attività sportiva impegnativa; desiderio di aceto, sottaceti e altri cibi acidi; disgusto per tutti gli alimenti grassi e farinosi; intolleranza per il latte; sensazione di freddo tra le spalle o a livello delle gambe, piedi freddissimi di notte a letto; cefalea sinistra con algie battenti, migliorata stringendo la testa tra le mani; forte pesantezza alle gambe.
Natrum muriaticum: desiderio di essere lasciato solo quando non si sente bene; facilità nel ferirne i sentimenti; cefalee da esposizione al sole e al caldo; aggravamenti di mattina (in genere intorno alle 10) e frequentemente vicino al mare; pelle disidratata, labbra secche, bocca asciutta con sete, lingua secca a carta geografica, feci secche; voglia straordinaria di sale e alimenti salati; non riesce a urinare se qualcuno lo guarda.
Cordiali saluti.
Sabrina dice
Buonasera dottoressa, quali sono i sintomi distintivi di Ignazia e Sulphur? E poi volevo chiederle la mutazione MTHFR che è un difetto genetico che colpisce l’enzima metilen-tetraidrofolato reduttasi. Quali rimedi omeopatici tra i policresti potrebbe soffrire di tale mutazione? Grazie molte.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sabrina, i sintomi distintivi di Ignatia amara e Sulphur sono rilevabili dagli articoli omonimi in questa sezione del sito. In sintesi, Ignatia amara: umore capriccioso e mutevole, angoscia che impedisce di parlare, emotività esagerata, depressione reattiva dopo dispiacere o contrarietà, ruminare in silenzio, sospirare involontariamente, crollo di fronte alle difficolta quotidiane e straordinaria energia nelle situazioni difficili (una delle caratteristiche paradossali), insonnia nella prima metà della notte, bolo isterico, sensazione di chiodo conficcato in testa, dolori in differenti punti del corpo, ecc. Sulphur: autointossicazione (psora), pelle bruciante con eruzioni pruriginose, eczemi, sensazioni di bruciori, orifizi arrossati, scoli brucianti e di odore fetido, sudore maleodorante, astenia particolarmente intensa nella prima parte della giornata, disturbi alternati che si spostano da un apparato all’altro, mancanza di reattività all’aggressione patologica, sofferenze che ritornano continuamente o periodicamente, ecc. Per quanto riguarda la mutazione MTHFR, può essere di aiuto, ovviamente senza avere la pretesa di fare miracoli, un policresto omeopatico suggerito dalla propria costituzione e diatesi per la cura del terreno, sulla base delle condizioni patologiche associate, ovvero dei segni e sintomi manifestati. Cordiali saluti.
Chiara dice
Come devo utilizzare Sepia per alopecia androgenetica?
Ho 56 anni e mi chiamo Chiara
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Chiara, consulti anche l’articolo “Alopecia Calvizie” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono riportati i principali rimedi che vengono adoperati per contrastare un’alopecia e dove potrà trovare diverse notizie di possibile interesse. Per un intervento prioritariamente sintomatico, con un’attenzione all’acuto, al subacuto e al funzionale, in genere ci si orienta verso le diluizioni medio-basse (ad es. 9CH), che solitamente si utilizzano in ragione di 3-5 granuli pro-dose, più volte al dì (ad es. 2-3 volte), lontano dai pasti. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita, al quale quindi le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.