Cure omeopatiche sono quelle che rispondono alla legge “ SIMILIA SIMILIBUS CURANTUR”, chiamata Legge di Similitudine, che vuol dire che il simile è curato dal simile.
Secondo questa legge una sostanza naturale, che se assunta in grandi dosi da un individuo sano provoca una serie di sintomi, è in grado, se opportunamente diluita, cioè assunta in dosi omeopatiche, di curare quegli stessi sintomi in un individuo malato.
Ecco perché parlare delle caratteristiche della sostanza o di quelle della malattia è la stessa cosa e quindi i rimedi omeopatici devono essere scelti in base alla somiglianza tra i loro effetti ed i sintomi che l’individuo malato manifesta.
Ippocrate (medico greco antico, vissuto tra il V e IV secolo a.c., considerato il padre della medicina) diceva: quello che provoca la stranguria (minzione lenta e dolorosa) nell’uomo sano, lo guarisce nell’uomo malato. La malattia è prodotta dai simili ed il malato ritorna dalla malattia alla salute mediante i simili che la producono. La guarigione, cioè, deve realizzarsi in forma simile alla Natura, deve agire in concordanza con la Natura.
Anche Louis Pasteur (1822 – 1895, chimico e biologo francese, considerato il fondatore della moderna microbiologia), che sviluppò una forma attenuata del virus responsabile della rabbia, utilizzabile come vaccino che ha salvato migliaia di persone, diceva: quello che provoca la rabbia, cura la rabbia e così anche per la difterite, setticemia, colera, tubercolosi, vaiolo, ecc.
Christian Friedrich Samuel Hahnemann (1755 – 1843, medico tedesco, considerato il fondatore della Medicina Omeopatica), che sottoponeva se stesso ed i suoi allievi alle sperimentazioni, ebbe modo di osservare che la somministrazione ripetuta e prolungata del chinino produce una febbre similare a quella che insorge nella malattia che lo stesso rimedio cura. Gli stessi fenomeni si presentavano con l’arsenico ed il mercurio, cioè somministrando tali sostanze in organismi sani queste provocano quadri di sintomi del tutto simili a quelli che i malati curano quando le usano come rimedi. Da qui la formulazione della Legge della Similitudine, da cui trae principio l’Omeopatia.
Egli trovò, inoltre, che i quadri di sintomi si curano utilizzando le sostanze diluite e sottoponendo le stesse alla tecnica della dinamizzazione o succussione. Nascono i rimedi omeopatici.
La regola seguita nelle cure omeopatiche è che per le malattie che si trovano nello stato acuto si utilizzano rimedi a bassa diluizione (alcuni centesimali della sostanza base), mentre per le malattie nello stato cronico si adoperano rimedi a media diluizione (qualche decina di centesimali) e ad alta diluizione (da alcune centinaia di centesimali).
Il processo di guarigione avviene secondo la legge di Constantin Hering (1800 – 1880, medico di origine tedesca, considerato il padre dell’omeopatia americana): dall’alto al basso, dall’interno all’esterno e in ordine inverso rispetto all’apparizione dei sintomi. Prima spariscono i sintomi più nuovi, lasciando il posto ai sintomi più vecchi anche di diversi anni, poi con una seconda prescrizione scompaiono anche questi. Il miglioramento avviene prima a livello mentale poi a livello fisico.
(*) V. Note esplicative
Mary dice
Gent.ma dottoressa, le scrivo poiché già da tempo per via di queste restrizioni ed obblighi, provo grande rabbia, mi lamento, mi sfogo con tutti e ho scatti di nervi. Inoltre da giorni sto avvertendo una specie di fastidio in gola, ho letto in internet che se legato all ansia e ai nervi si chiama “Bolo isterico” mi rende ansiosa questo bolo isterico. Io temo sia dovuto allo stress dovuto al periodo, sono preoccupata e temo per il mio lui che deve vaccinarsi (si sentono cose non piacevoli a riguardo) tutto questo invece di portarmi angoscia, mi fa somatizzare su una parte del corpo.
Ho un po’ di muco che sembra me lo porti questo “nodo”
Sto prendendo a modo mio, poiché una volta andavo da un un’omeopata, ignatia amara e argentum nitricum 30 ch. 3 granuli al mattino 3 alla sera lontano dai pasti e dentifricio.
Secondo lei c’è qualche omeopatico che possa aiutarmi a non somatizzare su intestino e gola portandomi il bolo?
Grazie e scusi per le troppe parole
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Mary, la invito a consultare l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono riportati i principali rimedi omeopatici che vengono utilizzati per i vari disturbi emotivi, nervosi o psichici, con una sintesi delle relative sintomatologie di copertura e dove potrà trovare diverse notizie di possibile interesse. Nella circostanza, ad esempio, un rimedio omeopatico come Ignatia amara potrebbe rivelarsi utile. A conferma della somiglianza, consulti anche l’articolo “Ignatia amara” nella sezione del sito “Rimedi omeopatici”. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita, al quale quindi le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.
Miriam dice
Carissima dottoressa, prima del ciclo sono spesso nervosa e irosa, cambio proprio carattere. Inoltre…non so se è legato al premestruale o al fatto che ho la gastrite atrofica autoimmune causata da l’elicobacter ma per fortuna sconfitto…ho a volte acido che sale ma soprattutto in concomitanza con il ciclo o perché ho mangiato fritti, bevuto troppo latte.
Che rimedio e che posologia omeopatica usare?
Di solito ho sempre preso ignatia 30 ch granuli.
Ma mi dica lei. Grazie mille
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Miriam, la sindrome premestruale comprende un insieme di sintomi abbastanza complesso ed eterogeneo, di alterazioni sia biologiche che psicologiche molto variabili, che si verificano nei giorni che precedono le mestruazioni e si risolvono al loro arrivo. Possono manifestarsi ansia, irritabilità, nervosismo, labilità emotiva, depressione, stanchezza, disturbi del sonno, cefalea, tensione mammaria, gonfiore addominale, edemi delle estremità, ecc. Ignatia amara è certamente uno dei maggiori rimedi omeopatici che viene adoperato per trattare la sindrome premestruale, compreso diversi disturbi gastrici. Pertanto, se lei si riconosce nelle principali caratteristiche psico-fisiche di Ignatia amara, come rilevabili dall’articolo omonimo nella sezione del sito “Rimedi omeopatici” o dall’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, allora il rimedio può considerarsi adatto, altrimenti occorrerà individuarne un altro maggiormente somigliante. Tra gli altri rimedi omeopatici più spesso impiegati troviamo Actaea racemosa, Cyclamen, Lachesis, Zincum metallicum. Per quanto riguarda la diluizione e la posologia, che comunque come tutte le entità terapeutiche omeopatiche sono alquanto individuali, non sempre generalizzabili, nella maggioranza dei casi ci si orienta verso le diluizioni medio-basse (ad es. 9CH), che solitamente si utilizzano in ragione di 3-5 granuli pro-dose, più volte al dì (ad es. 2-3 volte), lontano dai pasti. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita, al quale quindi le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.
Mjriam dice
Salve dott.ssa, per caso esiste una cura per la gastrite atrofica?
Inoltre vorrei sapere….poiché ho un evento e di solito io anche quando non ho eventi particolari sono un po’ in tensione, cosa posso prendere in questi casi per stare rilassata e non avere problemi di ansia, tensione, disturbi gastrointestinali? Grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Mjriam, è utile precisare che i rimedi omeopatici non vengono scelti in base al nome della patologia o del disturbo, bensì in base alla migliore somiglianza tra le manifestazioni, segni e sintomi del paziente (quadro clinico) e quelli contemplati dal rimedio (quadro patogenetico, ovvero l’insieme dei sintomi, dei modi e dei processi fisiopatologici che il rimedio omeopatico è in grado di trattare). Ciò, com’è noto, nel rispetto della legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico. Consulti pertanto gli articoli “Disturbi gastrici” e “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Le ribadisco l’opportunità di rivolgersi ad un medico omeopata e di evitare il fai da te. Cordiali saluti.
Giovanna dice
Gent.ma Dott. Della Volpe,
vorrei chiederLe qualche chiarimento o una Sua descrizione del macerato glicerico di Ficus carica (1DH), anche come tipo costituzionale.
Da quel che ho potuto leggere è indicato in caso di somatizzazione dell’ansia a livello dell’apparato digerente. Vorrei capire se esplica i suoi effetti sul sistema nervoso e da qui solo sulla parte alta dell’apparato digerente (stomaco) o anche a livello intestinale. In altri termini, se possa essere d’aiuto quando la forte somatizzazione e la non accettazione di qualcosa possano aver determinato un forte affievolirsi della motilità intestinale, un blocco, una paralisi direi supportata probabilmente da una disbiosi (non può parlarsi di stipsi, anzi feci informi), nonché disturbi del sonno/agitazione e acne, ma non acidità, reflusso o altri disturbi gastrici, se non senso di pienezza per mancanza di adeguato svuotamento. Le analisi delle feci sono negative, brevi digiuni, enteroclisma e cure pre e probiotiche non sortiscono effetti se non di brevissimo termine. Lo stile di vita e la dieta sono più sani possibile. Vi è una forte consapevolezza della natura psicosomatica (o emozionale) dei disturbi.
Leggo che forse in questa ipotesi di disturbi intestinale è più indicato associarlo al Ribes Nigrum.
In generale, vorrei sapere se per i prodotti del tipo MG la posologia per un adulto sia di 50 ggt per 3 volte al giorno, prima dei pasti.
Infine, vorrei chiederLe se ritiene i gemmoderivati privi di alcool (non faccio il nome di una casa nota) parimenti efficaci rispetto ai macerati “classici”.
La ringrazio anticipatamente per i chiarimenti che potrà darmi.
Giovanna
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Giovanna, i gemmoterapici con il nome Ficus carica – ossia i macerati glicerici (M.G.) del fico comune, con diluizione alla prima decimale hahnemanniana (D1) – sono due, precisamente: Ficus carica gemme M.G. D1, che è maggiormente indicato per le turbe gastroduodenali e Ficus carica giovani radici M.G. D1, che è maggiormente indicato per le turbe intestinali, anche di carattere psicosomatico. Vediamoli più nel dettaglio. Ficus carica gemme M.G. D1: ha un tropismo elettivo per stomaco e duodeno. Normalizza la secrezione del succo gastrico ed esercita un’azione cicatrizzante sulle mucose. Agisce sulle distonie neurovegetative regolarizzando motilità e secrezione gastroduodenale. Indicato nella disfagia esofagea, nelle gastroduodeniti e ulcere gastroduodenali, nelle turbe dispeptiche funzionali gastroduodenali, coliche, meteorismo, aerofagia e colon irritabile. Ficus carica giovani radici M.G. D1: le radichette di Fico, pur avendo un tropismo simile a quello delle gemme, sono più indicate per ristabilire una fisiologica peristalsi intestinale. Agiscono sull’interfaccia epiteliale dell’intestino regolarizzando il rapporto che si instaura tra la flora batterica intestinale e le pareti intestinali. Sono indicate nella costipazione da inerzia intestinale con tendenza a formare fecalomi e nella stitichezza ostinata da turbe neurovegetative. Favoriscono il ristabilirsi di un equilibrato rapporto tra funzioni percettive e di funzionalità motoria viscerale. Negli stati distonici del colon è utile l’associazione con Vaccinium vitis idaea M.G. D1. Ricordiamo che i gemmoterapici veri e propri (o gemmoderivati) sono i rimedi della Fitoterapia rinnovata (che si pone a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), costituiti da macerati glicerici di fitocomplessi ottenuti per l’azione solvente di una miscela di acqua-alcool-glicerina su gemme vegetali fresche e successiva diluizione alla prima decimale hahnemanniana in una miscela della stessa composizione, il tutto con titolazioni standard. Essi vengono scelti in base alla specifica azione terapeutica che esercitano e al particolare tropismo che manifestano nei confronti di organi o apparati. La posologia generalmente utilizzata è di 50-100 gocce al dì prima dei pasti, diluite in un poco d’acqua, salvo diversa prescrizione medica. In caso di prescrizione di più macerati, le gocce possono essere somministrate separatamente o mescolate al momento nello stesso bicchiere. Cordiali saluti.
Aldo dice
Gent. Dottoressa Della Volpe,
approfitto della Sua cortesia per chiederle un parere su una patologia di cui soffro da anni: un’eccessiva sonnolenza diurna che mi affligge fin dal momento in cui mi alzo alla mattina.
Ho 86 anni, sono vedovo con 2 figli ormai adulti, pensionato (dopo 40 anni di pubblico impiego), in perfetta lucidità mentale, come attestano medici e parenti.
A titolo informativo e per completezza mi permetto aggiungere che
dal 2011 soffro di artrite reumatoide, che peraltro tengo ben controllata con i farmaci prescrittimi dal reumatologo, mentre risultano efficaci anche le cure per vene e arterie (tra cui le coronarie) e per ipotiroidismo – tutte patologie che al momento non creano problemi.
I problemi invece mi provengono dalla letargia. Eppure vado a letto ogni sera intorno alle 23, mi addormento subito, dormo tranquillo, ma quando vorrei alzarmi alle 9 del mattino successivo una forte sonnolenza quasi sempre me lo impedisce. Questa sonnolenza è più intensa al mattino, tanto da dover appoggiare la testa sul tavolo subito dopo colazione, mentre (dopo il rituale ‘sonnellino’ postprandiale di oltre un’ora) diventa un po’ più tollerabile verso sera.
Questa patologia invalidante è accompagnata da un velo di depressione e talora da un leggero capogiro. I medici da me interpellati sottovalutano il problema e lo giustificano semplicemente con la mia età avanzata. Io penso invece che le cose siano andate così: nel 2009 perdo mia moglie per malattia, ne consegue una mia carenza affettiva, quindi un senso di frustrazione (disistima) per non esser riuscito comunque a superare tale carenza, infine la depressione. Ma perchè la sonnolenza??????? è un aspetto della depressione?
Attualmente seguo questa cura:
– Hypothalamus 7 CH: 3 grani a giorni alterni,
– Ignatia amara 6LM: 3 grani tutti i giorni,
ma la situazione rimane inalterata.
Ecco perchè spero molto in una Sua risposta positiva e la ringrazio fin da ora. Con tutta la mia riconoscenza.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Aldo, non si può escludere che possa essere proprio il suo stato depressivo il principale responsabile della sua sonnolenza, atteso che la depressione può comportare vari sintomi somatici, tra cui disturbi del sonno come l’insonnia o viceversa l’ipersonnia. Solo a titolo informativo, sappia che in diversi casi è stato prescritto con successo un rimedio omeopatico come Opium, che è particolarmente indicato per la sonnolenza durante il giorno. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la potrà garantire solo la visita di un medico omeopata, al quale sarà opportuno rivolgersi. Cordiali saluti.
Claudio dice
Buongiorno dottoressa. Potrebbe dirmi se l’omeopatia può trattare con successo un problema di eccessiva magrezza non anoressica ma di natura costituzionale-ereditaria? Nel caso fosse possibile potrebbe indicarmi alcuni rimedi che possono agire nello specifico, fermo restando il concetto di simillum che più volte ha spiegato? Grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Claudio, per la magrezza costituzionale non vi è pressoché nulla da fare, soprattutto se si tratta di soggetto dinamico, con buona resistenza muscolare, senza anomalie dell’appetito. Un rimedio omeopatico della costituzione fosforica (Calcarea phosphorica, Kali phosphoricum, Magnesia phosphorica, Natrum phosphoricum, Phosphorus …) o fluorica (Calcarea fluorica, Fluoric acidum, Mercurius solubilis, Argentum nitricum, Aurum metallicum …), meglio se corrispondente al simillimum, potrebbe tuttavia essere di aiuto. Ovviamente per un’eventuale terapia sarà necessario rivolgersi ad un medico omeopata. Cordiali saluti.
Monica dice
Gent.le dott.ssa Rita della Volpe
le scrivo perché interessata “visto l’avvicinarsi dell’inverno” ad un rimedio omeopatico per rafforzare le difese immunitarie o anche di un vaccino omeopatico contro l’influenza.
Sono anni che mal volentieri mi faccio vaccinare perché lavoro in un ambiente molto affollato, inoltre, vivendo in una città come Milano mi sposto giornalmente con i mezzi pubblici che sono sempre causa di infezioni batteriche.
La ringrazio in anticipo per la sua risposta.
i suoi consigli sul sito in cui scrive sono sempre molto preziosi.
Cordiali saluti
Monica
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Monica, l’Omeopatia, quella propriamente detta, è in grado di fare prevenzione nei confronti dei malanni invernali, tra cui l’influenza, provvedendo a rafforzare e stimolare i sistemi di difesa e di regolazione generale dell’organismo. In particolare l’Omeopatia agisce rafforzando il sistema immunitario aspecifico o innato, che a sua volta stimola l’attivazione del sistema immunitario specifico o adattativo ed è mediante quest’azione di rinforzo che riesce a dare protezione alle malattie infettive. Ciò avviene ancora adoperando rimedi omeopatici unitari che vengono prescritti con la corretta applicazione della Legge di Similitudine, che rappresenta, com’è noto, il principio terapeutico fondante. Si tratta cioè di praticare una cura omeopatica di fondo, mediante rimedi costituzionali che assomigliano in tutto e per tutto al paziente e che ne interpretano i caratteri morfologici, fisiologici e psicologici, probabilmente ad alte diluizioni, allo scopo di correggere in profondità il “terreno” individuale legato al patrimonio genetico e comportamentale. Una siffatta cura è capace quindi di fare una vera e propria prevenzione, espletando un’attività profonda e sistemica che consente di rafforzare le difese immunitarie, incrementare la resistenza alle malattie, migliorare lo stato di salute generale, migliorare l’atteggiamento psichico dell’individuo, ecc. Ovviamente un “lavoro” del genere lo può svolgere solo un medico omeopata, visitando, esaminando e studiando il paziente sia dal punto di vista omeopatico che dal punto di vista medico-generale. Se vuole riuscire nell’intento, le consiglio pertanto di rivolgersi ad una tale figura professionale. Però la prima prevenzione naturale, atta ad aumentare le difese del sistema immunitario, la si fa con l’alimentazione, che deve essere sana ed equilibrata, privilegiando i cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, B5, B12, C, E), di grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6), di minerali (in particolare rame, manganese, selenio e zinco), di prebiotici (cibi ricchi di fibre) e probiotici (cibi fermentati). Esistono anche diversi preparati erboristici in grado di rafforzare le difese immunitarie, quali ad es. quelli a base di Echinacea, gel di Aloe vera, Ribes nigrum, Propoli, Uncaria tormentosa, Eleuterococco, Astragalo, Curcuma, Rosa canina, ecc., da utilizzare anch’essi previa approvazione medica. Grazie per gli apprezzamenti. Cordiali saluti.
Lore dice
Cara Dottoressa,
grazie per avere creato un sito esaustivo, purtroppo c’è molta disinformazione sull’argomento “omeopatia” e sono molto felice di avere trovato il suo.
Da sempre in cerca di alternative più “naturali”, sono riuscita a guarire la mia tiroide con cure più naturali passando dalla sintetica levotiroxina (eutirox), alla tiroide naturale secca (del maiale).
La mia vita è letteralmente cambiata!
Purtroppo in Italia non è facile procurarsela ed infatti vivo a Londra; il passo verso la omeopatia, la ayurveda è la medicina cinese è stato breve.
A tal proposito vorrei chiederle un paio di cose veloci.
Innanzi tutto, con successo, la mia famiglia ha sostituito il classico vaccino antinfluenzale (che dava molti effetti collaterali), con influenzinum ed oscillococcinum ed è sembrato essere effettivo.
Ho allora pensato di tentare di curare alcuni disturbi con la omeopatia e vorrei chiederle se pensa che possa essere corretto; certo che dovrei trovare un omeopata ma per ora a Londra non lo ho ancora trovato, persino i farmaci omeopatici qua non sono molto popolari, di certo non quanto in Francia.
Soffro di una sorta di insonnia, non è mai un sonno ristoratore il mio. Ho un braccialetto molto affidabile che monitora anche i battiti cardiaci e quello che mostra alla mattina, su una media di 9 ore trascorse dentro al letto, è una media di 6/7 ore di sonno, le altre sono ore di agitazione, frequente necessità di urinare che aumenta sempre durante la notte ed ovviamente impossibilità di staccare la spina.
Faccio yoga, prendo pastiglie naturali (a volta anche ansiolitici… Quelli aiutano un po ma non ne sono mai diventata schiava grazie al cielo!!).
La mia routine serale è molto rigorosa, non uso cellulare prima di dormire, cerco di non mangiare per non disturbare il sonno etc.
Ho cominciato ad assumere 5 granuli e Ignazia 30 Ch e 3 di nux vomica per due volte al giorno mattina e sera e sto aspettando coffea 6 Ch da associare a nux vomica per la insonnia, pensa che possano andare bene associate; mi sembra vada meglio dopo una settimana circa.
Cosa ne pensa?
Inoltre a volte soffro di attacchi di fame nervosa dovuta a stress (ho traslocato 7 volte in 7 mesi questo solo anno!!), ma di solito li controllo abbastanza bene salvo soffrire di crampi terribile per via di questo vuoto pazzesco nello stomaco.
Per questo ho preso ignatia.
Inoltre il mio fidanzato è molto stressato e nervoso, uno stress per troppi pensieri che lo rendono stanco mentalmente e fisicamente e talvolta nervoso e di cattivo umore; che tipo di rimedio è più indicato in questo casi? Ho trovato informazioni contrastanti.
So che è molto da chiedere e se fosse vicino verrei a consultarla senza la minima esitazione!!!
Purtroppo non posso e spero possa rispondermi.
Un saluto da Londra e grazie in anticipo!
Lore
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Lore, intanto, giusto per informarla, Influenzinum e Oscillococcinum, che sono rimedi in preparazione omeopatica, non appartengono al mondo dell’Omeopatia classica bensì a quello della Immunoisopatia, che pur ispirandosi all’Omeopatia adotta orientamenti terapeutici, rimedi e criteri di scelta degli stessi completamente differenti. Si tratta di due medicine simili, ma non uguali. L’Immunoisopatia utilizza come rimedi i ceppi di agenti patogeni in diluizioni omeopatiche che avrebbero lo scopo di rendere inoffensive le forme microbiche nell’organismo, di riequilibrare il sistema immunitario e di permettere il riconoscimento e la distruzione delle forme nocive. L’Omeopatia classica, quella propriamente detta, utilizza esclusivamente rimedi unitari, come lo sono per l’appunto Ignatia amara, Nux vomica e Coffea cruda, di origine vegetale, minerale o animale, e basa il suo principio terapeutico sulla Legge di Similitudine, secondo la quale un rimedio omeopatico per essere curativo deve assomigliare al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, sia a livello fisico che psichico. Ciò consente di dare all’organismo uno stimolo energetico, allo scopo di sollecitare e di incanalare correttamente la capacità propria di guarigione, andando a ripristinare l’efficienza e la funzionalità dei sistemi di difesa e di regolazione generale dell’organismo stesso (sistemi immunitario, endocrino, nervoso). Per quanto riguarda l’associazione di più rimedi omeopatici, questa è utile e necessaria solo quando serve a coprire l’intero quadro clinico del paziente, o la parte più significativa di esso, stando attenti a non utilizzare rimedi tra loro incompatibili, ma non è questo il caso dei rimedi in parola. Ignatia amara e Nux vomica sono due importanti rimedi che vengono utilizzati anche per combattere l’insonnia o i disturbi del sonno e la fame nervosa, a condizione però, per la citata Legge di Similitudine, che ci si riconosca nelle caratteristiche e nelle patogenesi dei rimedi. Una panoramica dei principali rimedi omeopatici che vengono più spesso adoperati nei vari disturbi emotivi (e non solo) è consultabile all’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Specificamente per la fame nervosa, tra gli altri rimedi omeopatici potenzialmente adatti troviamo Anacardium orientale, Calcarea carbonica, Graphites, Hypericum, Kali phosphoricum, Lycopodium, Natrum muriaticum, Phosphorus. Per quanto riguarda il suo fidanzato, i rimedi da prendere in considerazione potrebbero essere Calcarea phosphorica, Coffea cruda, Kali phosphoricum, Nux vomica, Phosphoricum acidum, Silicea, Zincum metallicum. Ripeto, solo il rimedio (o i rimedi) che rispecchia la globalità dei sintomi del paziente è da considerarsi appropriato e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Sempre a titolo informativo, come riportato nell’articolo, in diversi casi vengono utilizzati, in associazione alla cura omeopatica o da soli, dei gemmoterapici della Fitoterapia rinnovata (o gemmoderivati, si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), in gocce, come ad es. Lilia tormentosa M.G. D1 per nervosismo, stress e insonnia, Betula pubescens M.G. D1 e/o Quercus peduncolata M.G. D1 per stanchezza fisica e psichica. Relativamente all’insonnia, occorre anche considerare che l’alimentazione, spesso trascurata nella terapia di tale disturbo, assume un ruolo importantissimo sia per quantità che per qualità. Va infatti osservato che l’equilibrio nutrizionale mette abbastanza al riparo dal rischio d’insonnia, perché gli ormoni che facilitano il sonno, ossia la serotonina e la melatonina, necessitano del giusto apporto di triptofano, di carboidrati complessi, di vitamine (in particolare B1 e B6) e di sali minerali (in particolare calcio e magnesio). Per quanto riguarda la Fitoterapia classica, dia un’occhiata all’articolo “Per riposare meglio” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. Non è superfluo sottolineare che il ricorso al medico omeopata rappresenta la migliore forma di garanzia per il successo terapeutico. Grazie per gli apprezzamenti. Cordiali saluti.
Enrica dice
Gentilissima dottoressa, mi chiamo Enrica e soffro di asma cronica dall’età di 5 anni. Sono in cura con cortisonici in autoregolazione a seconda del riacutizzarsi o meno della patologia. Recentemente sono stata trasferita a Milano (io sono genovese) per lavoro e ho notato un evidente esacerbamento della mia asma costringendomi ad alzare i “puff” quotidiani di terapia cortisonica e a ricorrere, a volte, anche all’inalatore “al bisogno” (Ventolin).
Mi sono stufata di prendere tutti questi medicinali (che hanno peraltro moltissimi effetti collaterali) per una malattia che molti ormai definiscono per lo più psicosomatica.
Vorrei un consiglio da lei sulla terapia omeopatica da intraprendere per la cura dell’asma.
La ringrazio,
Saluti,
Enrica.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Enrica, il consiglio più appropriato da darle è di rivolgersi ad un medico omeopata, perché la cura dell’asma per essere veramente efficace richiede una personalizzazione della terapia molto spinta, prescrivibile dopo un approfondito esame e studio del paziente e della sua sintomatologia che solo la visita medica omeopatica può fare. La cura omeopatica per avere successo deve attuare una strategia che frequentemente segue due linee di azione terapeutica, una sintomatica e l’altra di fondo. La cura sintomatica si adotta per intervenire tempestivamente sulle difficoltà respiratorie e sulle crisi d’asma, tramite rimedi omeopatici che contengono una sintomatologia somigliante a quella del paziente, solitamente a basse diluizioni. La cura di fondo, profonda e sistemica, si adotta per intervenire sul “terreno” del paziente, legato al patrimonio genetico e comportamentale, tramite rimedi omeopatici costituzionali che cioè assomigliano al paziente nei caratteri morfologici, fisiologici e psicologici, solitamente ad alte diluizioni. Giusto per informarla, i principali rimedi omeopatici sintomatici che vengono utilizzati per l’asma sono consultabili all’articolo “Asma” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Tenga però presente che le diluizioni e le posologie riportate nell’articolo o in altra parte del sito hanno solo carattere orientativo, essendo inevitabilmente generiche e non personalizzate come invece, per quanto detto prima, richiede la buona pratica omeopatica. In diversi casi vengono associati dei gemmoterapici della fitoterapia rinnovata (o gemmoderivati, si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana), in gocce, come Ribes nigrum M.G. D1 che è un ottimo cortisone-like, con attività antinfiammatorie e antistaminiche ed è un ottimo regolatore del sistema immunitario, per cui andrebbe bene anche per un eventuale problema allergico, e/o Viburnum lantana (Viburno) M.G. D1 che esercita un’azione specifica di modulazione e regolazione neurovegetativa polmonare per sedare il tono bronchiale e inibirne lo spasmo, per cui aiuta a ristabilire la funzionalità respiratoria e trova indicazione nelle forme asmatiche ad eziologia diversa, nelle bronchiti asmatiche e in tutte le sindromi dispnoiche e asmatiche. Tali gemmoterapici espletano anche un’importante attività drenante. La fitoterapia classica offre anch’essa diversi preparati (tintura madre, estratto fluido, estratto secco, ecc.) a base di piante come Grindella robusta, Amni visnaga, Drosera rotundifolia, Adhatoda vasica, Datura stramonium (Stramonio), Verbascum thapsus (Verbasco) ed altre. Potrebbe essere altresì utile l’inalazione di vapore, assoluto o con l’aggiunta di erbe aromatiche come eucalipto, menta piperita, timo, rosmarino, ecc. Molto validi si rivelano anche gli impacchi caldi di olio di ricino sulla schiena e sul torace. L’alimentazione, infine, deve svolgere un ruolo importante per rafforzare le difese immunitarie, preferendola sana ed equilibrata, privilegiando i cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, B5, B12, C, E), di grassi polinsaturi (omega-3, omega-6), di minerali (in particolare rame, manganese, selenio, zinco), di prebiotici (cibi ricchi di fibre) e probiotici (cibi fermentati). Ripeto però che per la terapia ad hoc è indispensabile rivolgersi ad un medico omeopata. Cordiali saluti.