DESCRIZIONE
L’Aloe è una pianta grassa perenne appartenente alla famiglia delle Liliaceae ed è xerofita, cioè in grado di conservare l’acqua al proprio interno, in modo da sopravvivere anche a lunghi periodi di siccità. E’ utilizzata ed apprezzata in vari Paesi del mondo per le diverse proprietà mediche che da secoli le vengono riconosciute. La pianta può raggiungere un’altezza compresa tra 60 cm e 1 m, presenta lunghe foglie verdi carnose, lanceolate, incurvate verso il basso, che crescono direttamente dal terreno e che sono contornate da spine, simili a denti sporgenti. Le foglie sono rivestite da una triplice membrana protettrice, all’interno della quale si trova un gel incolore che possiede le note virtù medicinali. Dal centro della pianta, in autunno o in primavera, spuntano alti steli sui quali appaiono fiori dal colore cangiante che va dal bianco-verde al rosso, dal giallo all’arancio.
L’impiego terapeutico dell’Aloe è molto antico e databile intorno al 2000 a.c., però lo studio sistematico della pianta è iniziato alla fine degli anni cinquanta negli Stati Uniti, quando un farmacista texano, Bill Coats, mise a punto un processo per stabilizzare la polpa rendendone possibile la commercializzazione senza più problemi di ossidazione e fermentazione. Nel contempo il governo americano riconobbe ufficialmente l’uso dell’Aloe per la cura ed il trattamento della pelle in caso di ustioni. Da allora gli studi sulla pianta, dal punto di vista terapeutico, sono attivi in tutto il mondo. L’Aloe ha proprietà antinfiammatorie, analgesiche, disintossicanti ed antiprurito, è un efficace fungicida, aiuta ad idratare e proteggere la pelle ed infine ha proprietà energizzanti e rigeneranti.
Esistono oltre 300 varietà diverse di Aloe, ma solo poche decine possiedono in misura significativa le proprietà curative. La varietà più utilizzata in Omeopatia è l’Aloe socotrina, nome che si deve allo stesso Hahnneman che chiamò così il rimedio omeopatico derivato dalla pianta proveniente dall’isola di Socotra nell’Oceano Indiano. La droga medicinale è costituita dal succo solidificato ricavato dalle foglie carnose della pianta. La foglia viene tagliata e messa in posizione verticale in modo che il suo succo (gel) possa colare ed essere raccolto in un recipiente, per poi farlo essiccare all’aria. Esistono anche altri procedimenti per ottenere il succo di Aloe e consistono nel far macerare o nel cuocere le foglie della pianta. Il succo viene esposto al sole ed a seguito dell’evaporazione diviene un concentrato solido di colore rosso-brunastro, con delle masse corpose denominate “epatiche”.
Il rimedio omeopatico Aloe socotrina è ricavato dalla soluzione in alcool del succo (gel) della pianta.
L’aloina contenuta nel rivestimento delle foglie è un glucoside che ha azione purgante ed emmenagoga (regola le mestruazioni rare o scarse ed eventuali disturbi connessi). Tali proprietà, già note fin dall’antichità, oggi sono ampiamente riconosciute dal mondo scientifico, tant’è che l’Aloe è contenuta in molti prodotti farmaceutici utili per regolare l’intestino e le mestruazioni.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
A piccole dosi è digestivo e tonico per l’apparato gastro-intestinale; a forti dosi è un potente purgante e provoca congestione del sistema portale, cioè del fegato, dell’intestino e del retto in particolare, degli organi genitali. Inoltre il rimedio è irritante per le mucose del naso, dell’utero, dell’intestino, della vescica, ove determina la formazione di masse gelatinose.
Il soggetto Aloe socotrina soffre di emorroidi, ha sensazione di pesantezza all’addome e dolori nella zona ombelicale; ha la sensazione di avere una palla, un tampone nel retto; ha secchezza, bruciore ed escoriazione all’ano. Non riesce a trattenere le feci: il bisogno di defecare è forte ed aumenta quando sta in piedi, sia che le feci siano solide che diarroiche. Talvolta la defecazione è preceduta o avviene con emissioni mucose. Ha borborigmi ed aerofagia; l’emissione di gas non migliora il suo stato. Può avere cefalea o lombaggine che si alternano a diarrea. Anche il desiderio di urinare è frequente.
Aloe socotrina è un astenico, è uno che si lascia andare, è di cattivo umore specie quando il tempo si presenta nuvoloso, è insoddisfatto ed arrabbiato, è un sedentario e non ama muoversi perché si stanca, è intollerante alle contraddizioni, il suo viso è congestionato e le labbra sono rosse. Il rimedio si rivela adatto principalmente agli anziani ed alle persone flemmatiche, con temperamento ipocondrico.
Aloe socotrina è sempre aggravato dal calore, mentre il fresco e le applicazioni fredde migliorano i suoi sintomi. E’ simile a Lilium (anche tale pianta appartiene alla famiglia delle Liliaceae), che invece colpisce l’utero più che il retto. E’ simile anche a Sulphur, in quanto entrambi a volte manifestano i disturbi interni con eruzioni cutanee, ma la sua azione non è profonda come quella di Sulphur, che spesso segue e ne completa l’azione, poiché Aloe si può rivelare un palliativo (in molti casi Sulphur costituisce un antidoto per coloro che hanno abusato di Aloe).
Altri rimedi che hanno delle somiglianze con Aloe e che vengono utilizzati dopo Aloe per completarne l’azione, sono: Kali bichromicum (ove anche qui la diarrea peggiora dopo aver mangiato e dopo aver bevuto specialmente la birra), Licopodium (ove la diarrea peggiora dopo aver mangiato ostriche nella stagione naturale, a differenza di Aloe che peggiora dopo aver mangiato ostriche fuori stagione), Sepia ed altri ancora.
USO DEL RIMEDIO
Aloe socotrina si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio:
◊ EMORROIDI: fuoriescono dall’apertura anale e pendono come un grappolo d’uva; sono di colore bluastro, brucianti, spesso sanguinanti, dolorose, tese e calde, con prurito intenso tale da impedire il sonno. I disturbi migliorano con applicazioni fredde e peggiorano con il caldo. Le pomate intensificano il prurito.
◊ RETTO: bisogno frequente ed impellente di defecare; timore di emettere gas per paura di espellere anche le feci, che a volte comunque scappano; difficoltà a trattenersi; dolori addominali (coliche); borborigmi; le eventuali emissioni d’aria sono brucianti e provocano dolore.
◊ VESCICA: frequente bisogno di urinare.
◊ PROSTATA: sensazione di ingrossamento e di pesantezza.
◊ GENITALI: nella donna le mestruazioni sono frequenti ed eccessivamente abbondanti, nell’uomo c’è aumento del desiderio sessuale ed eretismo eccessivo.
◊ CEFALEA (il comune “mal di testa”) e EMICRANIA (è il tipo più frequente di cefalea che colpisce solo una parte del cranio, generalmente il lobo frontale, temporale o orbitale), con sensazione di pesantezza. Sono periodiche ed alternate a diarrea, peggiorano con il caldo e migliorano con l’aria fresca.
◊ FEBBRE: nei soggetti pletorici con sensazione di bruciore e di secchezza alle mucose. Il rimedio può essere associato a Bryonia se la temperatura è poco elevata ed i sintomi compaiono con progressione lenta.
◊ MUCOSE: formazione di muco denso, gelatinoso e abbondante.
DOSI
In tutti i casi 3 granuli da 1 a 3 ore, diluizione 5CH. Nei casi gravi 2 granuli ogni 10-15 min, sempre diluizione 5CH.
(*) V. Note esplicative
Stanislao dice
Salve,soffro di colon irritable e intestino quasi tutti I Giorni specialmente al mattino appena sveglio Che allevia dopo colazione e dopo essere andato al bagno ormai me spffro da tanti anni passa solo dopo aver preso una compressa di Lexil ho provato di tutto fermenti lattice ecc. Potrei provare con aloe socrotina 5 ch?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Stanislao, i rimedi omeopatici per la sindrome del colon irritabile, come del resto per qualsiasi altra patologia o disturbo, devono essere scelti sulla base dei sintomi del paziente (dolore addominale, crampi addominali, gonfiore addominale, stitichezza, diarrea, ecc.). La scelta poi viene perfezionata portando in conto la sintomatologia specifica del paziente, quella individuale, quella propria (modalità delle manifestazioni, localizzazione precisa, sintomi concomitanti, circostanze di aggravamento e di miglioramento, sensazioni, riflessi psicologici, ecc.). Ciò nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico. Aloe socotrina è un rimedio omeopatico indicato in caso di gonfiore e pesantezza addominale, meteorismo, aerofagia, flatulenza, coliche con borborigmi e dolori brucianti che spariscono dopo l’evacuazione alla quale segue una traspirazione abbondante e una debolezza estrema, crisi preceduta da costipazione tenace, sensazione di pesantezza al basso ventre e al retto con bisogno urgente di evacuare, bisogno costante di evacuare, feci involontarie anche solide, costipazione, diarrea, alterazioni dell’alvo. Le modalità generali sono di aggravamento al mattino di buon’ora, con il tempo caldo e secco, dopo aver mangiato o bevuto e di miglioramento con il tempo freddo, le applicazioni fredde, l’evacuazione. Se lei si riconosce nelle caratteristiche psico-fisiche del rimedio (ovviamente non in tutte), come rilevabili dal presente articolo e qui riepilogate, allora Aloe socotrina può considerarsi adatto a lei. Se vuole conoscere i principali rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati nei vari disturbi dell’apparato gastrointestinale, tra cui la sindrome del colon irritabile, la invito a consultare l’articolo “Disturbi gastrici” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Sempre a titolo informativo, in diversi casi vengono associati dei gemmoterapici della Fitoterapia rinnovata (si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), in gocce, come ad es. Ficus carica M.G. D1 e/o Vaccinum vitis idaea M.G. D1. Come lei certamente saprà la sindrome del colon irritabile richiede un’alimentazione appropriata, semplice e sana ed inoltre sarebbe opportuno annotare puntualmente tutti quei cibi che provocano un peggioramento dei sintomi, per cercare di evitarli. Tra gli alimenti più a rischio, che non sono però uguali per tutti, si ricordano latte, alcuni tipi di verdura (es. cavoli, carciofi, spinaci, cipolla, rucola, cetrioli, sedano), alcuni tipi di frutta (es. pesche, pere, prugne), marmellata, spezie, alcool, caffè, tè, bibite gassate. Potrebbe essere altresì utile consumare alimenti a basso contenuto di grassi, evitare i pasti abbondanti e bere molta acqua. Il consiglio comunque è di non fare da solo ma di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
antonio dice
Gentilissima dottoressa vorrei sapere cosa e in che modo posso curare una forma di alopecia ,credo data dal fatto che sto attraversando una fase calante nel mio lavoro ed ho paura di non riuscire a farcela a fine mese.
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Antonio, com’è noto, le cause di un’alopecia sono molteplici con una non trascurabile componente autoimmune e genetica che spesso si combina con altri fattori. Ad esempio si è osservato che la componente emotiva ha una sua precisa collocazione, per cui il surmenage intellettuale e fisico, l’ansia e lo stress possono essere una concausa da non sottovalutare. Anche alcuni fattori esterni (alimentazione sbilanciata, shampoo non adatti, trattamenti cosmetici aggressivi, agenti chimici, ecc.) possono avere la loro parte di responsabilità. A titolo informativo, tra i rimedi omeopatici che trovano più spesso impiego per contrastare l’alopecia troviamo Allium sativum, Arsenicum album, Cuprum sulphuricum, Fluoricum acidum, Kali phosphoricum, Lachesis, Lycopodium, Natrum muriaticum, Phosphoricum acidum, Phosphorus, Selenium, Sepia, Silicea, Thallium metallicum, Thuya. Nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) più adatto sarà quello che più di altri assomiglia al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia specifica, sia a livello fisico che psichico e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Ad esempio, Phosphoricum acidum è il rimedio della perdita di capelli in soggetti esauriti per eccessivo lavoro o per dispiaceri o malattie e Selenium in soggetti esauriti sia psichicamente che fisicamente. Per quanto riguarda la Fitoterapia, sempre a titolo informativo, sono diverse le piante che possono dare un contributo per combattere l’alopecia, come quelle di cui all’articolo “Capelli a posto” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, cui è possibile aggiungere Betulla, Equiseto, Garofano, Nasturzio, Pilocarpo, da adoperare in frizioni nei vari formati erboristici (tintura madre, estratto fluido, succo, ecc.). Sarebbe importante avere riguardo anche per l’alimentazione. che deve essere sana ed equilibrata, con cibi ricchi di vitamine (in particolare del gruppo B, ma anche A, C, D, E) e di oligoelementi (in particolare ferro, rame, manganese, magnesio, zinco, zolfo, iodio, litio), privilegiando il consumo di verdure, frutta poco zuccherina, pesce azzurro, lievito di birra e riducendo quello di grassi saturi, formaggi fermentati, dolciumi, alcool, caffè. Ovviamente la prescrizione meglio appropriata al caso specifico la può garantire solo un medico omeopata con la visita. Cordiali saluti.
MARIA MADDALENA dice
MI PIACEREBBE AVERE MAGGIOI INFORMAZIONI SUL DOSAGGIO SPECIE PER CHI COME ME IN CONDIZIONI DI STRESS SOFFRE DI DIARREA. GRAZIE
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Maria Maddalena, in omeopatia ogni entità terapeutica è sempre molto individuale e quindi anche il dosaggio obbedisce a tale regola che solo un medico omeopata può determinare con esattezza. Nell’attesa di una tale prescrizione ci si potrebbe orientare con le informazioni generiche contenute nell’articolo. Per quanto riguarda la diarrea dia anche un’occhiata all’articolo “Fermiamo la diarrea” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, dove sono riportati diversi preparati fitoterapici dell’antica tradizione (ed anche alcuni semplici suggerimenti) molto validi per contrastare la diarrea e per contribuire a regolarizzare le funzioni intestinali. Cordiali saluti.
massimo dice
Gentile Dott.ssa Rita Della Volpe,
vorrei iniziare la cura con Aloe Socotrina, visto che soffro da tantissimi anni di stomaco (aerofagia mal di stomaco ecc..), ho fatto tutte le cure possibili senza risultati. desidero sapere per quanto tempo posso fare la cura e dosaggio, Le chiedo cortesemente quanti granuli ci sono in una confezione?
grazie anticipatamente per la sua disponibilità
Massimo
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Massimo, in omeopatia non esiste le regola generale valida per tutti, ma ogni paziente, anche se affetto dalla stessa patologia di un altro, richiede una propria specifica cura che potrebbe essere diversa riguardo a rimedio, diluizione, posologia, durata della cura, eventuale adattamento in corso d’opera, eventuale sospensione e ripetizione della cura, ecc. Questo è solo uno dei tanti motivi per cui è sempre opportuno rivolgersi ad un medico omeopata per essere quindi certi di ricevere la terapia giusta, oltre naturalmente la diagnosi giusta; nelle more ci si può orientare verso le basse diluizioni, quali ad es. quelle non superiori alla 7CH, che solitamente si utilizzano in ragione di 3 granuli 3-4 volte al dì. Per quanto riguarda la durata, fermo restando quanto detto finora, è possibile che una cura omeopatica arrivi a durare anche diversi mesi, così come procedono i miglioramenti fino alla guarigione. Infine relativamente ai granuli, il loro quantitativo per confezione dipende dalla casa farmaceutica, ma in genere siamo intorno al centinaio. Cordiali saluti.
Cesare Martin dice
Il dosaggio di 3 granuli ogni 3 ore, deve essere continuato anche nelle ore notturne (disturbi gastro-intestinali ed emicrania)?
Saluti e grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Cesare, in genere non è necessario assumere i rimedi omeopatici di notte. Cordiali saluti.
angela dice
io ho pesantezza frontale da 7mesi dopo aver avuto una rinosinusite purulenta
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Angela, la invito a consultare l’articolo “Sinusite” della sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, ove potrà individuare un caso analogo al suo. Cordiali saluti.