Sommario:
◊ TM di Bardana o Lappa
◊ TM di Betulla o Betula alba
Tintura Madre di BARDANA o LAPPA
Bardana o Lappa è una pianta biennale che cresce nei luoghi incolti dell’Europa e dell’Asia.
Preparazione
Per la “droga” della Tintura Madre (TM) si usano rizomi e radici, che si raccolgono nell’autunno del primo anno di vegetazione, oppure nella primavera del secondo. Le radici si estraggono dal terreno, si tolgono le radichette laterali e si lavano; si tagliano poi in dischetti sottili trasversali e si fanno essiccare a calore moderato.
Le foglie sono utilizzate per i cataplasmi e vengono raccolte nei mesi di maggio, giugno e luglio, prima della fioritura.
La TM si prepara con un rapporto in peso droga:solvente di 1:5 e con gradazione della soluzione idroalcolica di 25°.
Proprietà
Azione DEPURATVA, ANTISETTICA, DIURETICA, APERITIVA, DIAFORETICA (favorire la sudorazione), ANTIREUMATICA.
Utilizzo
E’ usata nei casi di gotta, cistite, anoressia nervosa, reumatismi. Risulta altresì efficace per le eruzioni cutanee, in particolare l’acne, con pelle grassa, sia in uso interno che in applicazioni esterne. Nelle malattie della pelle a volte è associata a Romice, Trifoglio, Ortica, Piantaggine, Timo, Ginepro e Fumaria. Molto buona è risultata l’associazione con Echinacea nei casi di foruncoli e vesciche.
Dosi
La dose spesso utilizzata è di 40 gocce, 3 volte al dì, lontano dai pasti. La posologia max giornaliera è di 12 ml (circa 240 gocce).
(*) V. Note esplicative
Tintura Madre di BETULLA o BETULA ALBA
Betulla o Betula alba è una pianta appartenente alla famiglia delle Betulaceae, che può raggiungere i 15 – 30 m di altezza. E’ comune nei boschi di zone temperate e fredde; ha fusto con corteccia bianca e liscia; la chioma è ovale e rada; le foglie sono acuminate, glabre e seghettate; i fiori sono unisessuali ed a forma di amenti; i frutti sono ad achenio alato. Fiorisce in aprile – maggio ed i frutti maturano da giugno ad agosto. Le due specie di betulla più comuni sono la Betula pendula, caratterizzata da rami secondari sottili e penduli e la Betula pubescens, con foglie leggermente pelose. La varietà nana è un arbusto tipico delle regioni nordiche, ove la linfa fermentata è adoperata come bevanda spumante. Dalla distillazione della corteccia della betulla si ricava un principio amaro, la Betulina, che si usa per curare alcune affezioni croniche della pelle.
Preparazione
Per la “droga” si utilizzano le gemme e le foglie. La TM deve avere rapporto in peso droga:solvente di 1:5 e titolo alcolico della soluzione idroalcolica di 25°.
Proprietà
DIURETICHE, DEPURATIVE, APERITIVE, ANTICELLULITE, DRENANTI per le ritenzioni idriche periferiche.
Utilizzo
Si usa nei casi di ritenzione idrica, calcolosi e iperuricemia (per sciogliere ed eliminare gli urati e i calcoli urinari), nei casi di coliche renali, nella gotta, nei casi di cellulite e di edemi, nelle malattie della pelle, nelle difficoltà digestive.
Si associa a Equiseto, Fumaria, Ginepro, Ortica, Tarassaco, Uva ursina per una più efficace azione antiurica, diuretica, depurativa e come coadiuvante nella terapia della litiasi urinaria e delle infezioni urinarie.
Associata a Frassino, Pioppo, Berberis, Gramigna, Rusco, Ulmaria, Pilosella, Mais, Solidago, Carciofo esplica una migliore azione contro la ritenzione idrica, l’ascite, gli edemi e risulta utile nelle diete dimagranti, favorisce il drenaggio e la depurazione renale, è un ottimo coadiuvante nella terapia contro l’acido urico e la calcolosi.
Con Betula verrucosa e Viola tricolor per un’azione diuretica e disintossicante.
Con Centella asiatica, Quercia marina, Asparago, Mentha piperita e Rosmarino nei casi di cellulite.
Dosi
30 – 40 gocce, 2 – 3 volte al dì, lontano dai pasti principali. La posologia massima giornaliera è di 9 ml (circa 180 gocce).
(*) V. Note esplicative
Maddalena dice
Buongiorno,
ho saputo solo qualche giorno fa che da piccola (ora ho 39 anni) mia madre mi portò da una omeopata che mi fece fare dopo accurate visite il rimedio per la tipologia sepia (scusi se ho scritto qualcosa di inesatto ma credo abbia capito comunque). Dopo quella cura al mia salute è stata a prova di bomba, ancor oggi posso dire di ammalarmi molto raramente, ma mi identifico molto nelle caratteristiche soprattutto psicologiche non tanto fisiche della tipologia sepia in particolar modo in questo periodo di grande stress dovuto alla mia professione imprenditoriale. Può essere efficace ripetere la cura? se si sa indicarmi esattamente cosa prendere?
Inoltre l’anno scorso ho avuto evidenti problemi di ritenzione idrica, non sudavo nonostante il caldo, non urinavo molto, il mio corpo sembrava gonfiarsi soprattutto vicino al ciclo, cosa posso fare per tenere sotto controllo (omeopaticamente) questo problema?
grazie
Maddalena
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Maddalena, se non l’avesse ancora fatto, la invito a consultare l’articolo “Sepia” nella sezione del sito “Rimedi omeopatici”, dove potrà meglio verificare se il rimedio può considerarsi ancora adatto a lei, come le era stato indicato in passato. Se dovesse essere così, allora sul piano generale Sepia potrebbe essere di grande aiuto per trattare molte problematiche, sia fisiche che psichiche. Inoltre il rimedio si rivela specificamente idoneo anche a trattare i gonfiori di addome, cosce e glutei, tipicamente causati da fenomeni di ritenzione idrica. Tra l’altro i gonfiori possono aumentare prima e durante le mestruazioni, a causa dei cambiamenti ormonali. Gli altri rimedi omeopatici che vengono spesso utilizzati per combattere la ritenzione idrica, o i gonfiori diffusi in generale, sono Apis, Arsenicum album, Digitalis, Kali carbonicum, Rhus toxicodendron, Urtica urens, Tellurium metallicum, ecc. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) adatto sarà quello che rispecchia la globalità dei sintomi del paziente e le loro modalità di manifestazione. Come lei certamente saprà il principale responsabile della ritenzione idrica, quando sono state escluse le possibili cause patologiche, è lo stile di vita sbagliato, con particolare riferimento sia all’alimentazione che all’attività fisica. Anche l’eventuale sovrappeso potrebbe avere la sua parte di responsabilità. Le consiglio comunque di non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico (rimedio, diluizione, posologia, durata della cura, ecc.). Cordiali saluti.
Graziella Vingiani dice
Gentile dott.ssa ,mi perdoni se le rubo ancora del tempo.le vorrei chiedere ancora una cosa riguardo alle tinture madri sopra da me citate:per quanti giorni le devo prendere ?grazie per la sua disponibilità e cordiali saluti.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Graziella, in genere possono bastare un paio di mesi. Cordiali saluti.
Graziella Vingiani dice
Gentilissima dott.ssa Rita della Volpe,spero mi possa rispondere per quanto le sto per chiedere.Soffro di cellulite e ritenzione idrica.Fino a qualche mese fa,bevevo poco e così dopo tanti preavvisi,ho avuto forti problemi alle vie urinarie.D’allora mi sto sforzando di bere almeno 2 litri di acqua al giorno.Però sto notando che le gambe mi si stanno ingrossando.Da un sito ho letto che è molto efficace la tintura madre di betulla,centella,pilosella e gramigna.Si consiglia di bere 120 gocce in mezzo litro di acqua in 2 0re e mezzo.Ora quello che le chiedo:questa tintura madre è un mixer di tutte queste erbe elencate o è una confezione per ognuna?Secondo lei è efficace per il mio problema?Grazie e cordiali saluti.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Graziella, i rimedi da lei indicati si trovano in confezioni singole. Tutti possiedono proprietà depurative. A tal proposito visiti l’articolo “Ok con depurativi e diuretici” della sezione del sito “Rimedi della nonna”. Cordiali saluti.
Lorenza Vinci dice
buon pomeriggio. vorrei cortesemente conoscere la durata di un trattamento a base di betulla ed eventuale ripetitività dello stesso.
grazie mille.
Lorenza Vinci
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Lorenza, non esistono regole di carattere generale per stabilire la durata di una terapia, in quanto le situazioni sono sempre molto soggettive, poiché legate al tipo di problema, alla sua evoluzione, ai sintomi, alla risposta dell’organismo, ecc. In linea di massima, con la dovuta prudenza, si può affermare che una cura fitoterapica può durare 1 – 3 mesi e può essere eventualmente ripetuta a distanza di almeno 1 mese. Altro criterio che a volte si utilizza è di effettuare la cura per 2 – 3 settimane consecutive e di sospenderla per 1 settimana, proseguendo con tale ciclo per circa 3 mesi. In ogni caso è opportuno attenersi alle prescrizioni del medico. Cordiali saluti. Rita della Volpe
Sonia Gallonetto dice
Buongiorno,
chiedo gentilmente come reperire il prodotto di Betula perchè sembra che nelle Farmacie/omeopatie di Treviso, dove vivo, non sia possibile reperirlo.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sonia, potrà trovare senz’altro la tintura madre di Betula alba in erboristeria. E’ possibile che nelle farmacie omeopatiche non sia disponibile in quanto è un preparato fitoterapico, come del resto tutte le tinture madri. Le ricordo che alcune tinture madri sono la base di preparazione (ceppo omeopatico) dei corrispondenti rimedi omeopatici. Cordiali saluti. Rita della Volpe