Con il termine di sciatica, o ischialgia, si definisce un quadro clinico il cui elemento essenziale è costituito da dolore all’arto inferiore che si manifesta nel territorio di distribuzione del nervo grande ischiatico o sciatico.
Alla sintomatologia dolorosa possono associarsi o meno altri disturbi, tra cui principalmente deficit sensitivi e/o motori.
Deficit sensitivi: In un certo numero di casi è rilevabile un’ipoestesia che interessa prevalentemente i dermatomeri (I dermatomeri sono le aree cutanee dove i nervi spinali esplicano le loro funzioni sensitive) LV-S1 in caso di lesione radicolare, oppure l’area di distribuzione del nervo sciatico in caso di s. tronculare.
Deficit motori: La sintomatologia dolorosa talora si associa a disturbi motori che prevalgono nei muscoli della loggia anterolatelale della gamba, determinando deficit dell’estensione dorsale dell’alluce e del piede.
Si distinguono due tipi di dolore dell’arto inferiore di origine nervosa: la s. antica, corrispondente al dolore anteriore della lombocruralgia e la s. postica, corrispondente al dolore posteriore della s., come attualmente intesa.
La correlazione tra sintomatologia sciatalgica e patologia discale è acquisizione relativamente recente. Pur essendo acquisito il concetto che l’ernia discale costituisce la causa più frequente di s., deve sempre essere tenuta presente la non automatica sovrapposizione delle due condizioni, ricordando che la s. radicolare, oltre ovviamente a quella plessuale e tronculare, può riconoscere un’origine diversa dall’ernia discale.
Tra le possibili cause di s. reticolare quella più frequente è l’Ernia del disco
Molto spesso la s. plessuale è correlata a patologie che agiscono all’interno della cavità pelvica tra cui alcune malattie ginecologiche e la gravidanza.
La sciatica tronculare riconosce come causa patologie che agiscono sul tronco sciatico dalla sua origine, subito prima della grande incisura ischiatica, alla biforcazione a livello del poplite: pertanto il tronco nervoso può essere interessato nel suo breve tratto intrapelvico e nel lungo decorso extrapelvico.
Tra le cause ci sono i traumi (frattura del bacino o della testa del femore, la lussazione dell’anca, cadute sulle natiche, ….), alcuni processi infettivi ( epatite virale, ascesso al gluteo, …), ed altre patologie dove c’è una compressione del tronco nervoso in corrispondenza dell’incisura ischiatica.
I rimedi per sciatica più usati sono i seguenti:
Ammonium muriaticum, peggiora stando seduto, migliora stando sdraiato.
Arnica, aggravamento per ogni minimo contatto, con il riposo, con il movimento.
Bryonia, dolore pungente, aggravato dal minimo movimento e migliorato coricandosi, con tendenziale lateralità destra
Coffea, dolore migliorato da applicazioni fredde
Colocynthis, dolori erranti che peggiorano con il movimento e si estendono anche all’anca che sembra chiusa in una morsa;
Dioscorea villosa, aggravamento stando coricato, piegandosi in due, al mattino
Gnaphalium polycephalum, in caso di intorpidimento e parestesie
Kali carbonicum, miglioramento con il tempo caldo, durante la giornata, inclinandosi in avanti.
Lateralità destra.
Kalmia latifolia, dolore, improvviso come un lampo, che risale lungo il tragitto del nervo
Magnesia phosphorica, dolore violento che si manifesta bruscamente e migliora con il caldo e/o esercitando una forte pressione sulla zona dolente. Lateralità destra.
Nux vomica, se si avvertono sensazioni di crampi, con marcata lateralità destra.
Phytolacca decandra, dolore come una scossa elettrica
Rhus tox, miglioramento cambiando posizione, stando coricato su qualcosa di duro, con la frizione e le applicazioni calde.
Thuya, dolore soprattutto al lato sinistro
Altrettanto usati sono:
Aconitum, Ammonium carbonicum, Arsenicum album, Belladonna, Causticum, Graphites, Hypericum, Sepia, Stillingia, Sulphur
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(*) V. Note esplicative