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Dermatite, Eczema, Dermatosi

Con il termine generico «dermatite» si intende una malattia infiammatoria della pelle. Il suffisso -ite in medicina indica infatti un’infiammazione.

Il termine «eczema», che per definizione è una reazione dermica infiammatoria, è in effetti un sinonimo di dermatite.

Anche il termine «dermatosi», che spesso si preferisce per indicare le malattie infiammatorie della pelle ad andamento cronico, in pratica è un sinonimo di dermatite.

DermatitiLe dermatiti quindi sono diverse malattie della pelle, caratterizzate da fenomeni infiammatori, con cause e manifestazioni differenti, ma accomunate da alcuni sintomi caratteristici, come pruriti, arrossamenti, eritemi e piccoli gonfiori della cute, talvolta di tipo vescicolare, fino a vere e proprie lesioni.

Le cause di una dermatite possono essere le più disparate e tra quelle più comuni si ricordano le infezioni, le irritazioni, le reazioni allergiche, la genetica, lo stress, le carenze o gli eccessi alimentari.

A seconda delle origini e dei sintomi, le dermatiti possono distinguersi in:

► Dermatite irritativa da contatto: è una reazione infiammatoria della cute che non coinvolge il sistema immunitario, con esiti legati al tipo di irritante (spesso saponi e detergenti) e alla durata del contatto. Le manifestazioni locali più comuni sono pelle arrossata, screpolata, ruvida, anche con bollicine e vescicole, sensazione di bruciore. Generalmente il prurito è assente. Il sintomo principale è il bruciore.

► Dermatite allergica da contatto: è una reazione infiammatoria della pelle che coinvolge il sistema immunitario, ove si determina una sensibilizzazione dovuta al contatto con una certa sostanza (allergene: spesso nichel, cromo, cobalto, conservanti, profumi, cosmetici, detersivi, lattice, erbe infestanti, alcune tinture per capelli, alcuni farmaci a uso topico). Le manifestazioni locali più comuni sono edema, rossore, prurito, papule, desquamazioni e lesioni cutanee, molto simili a quelle della dermatite irritativa da contatto acuta. L’entità dipende principalmente dal tempo di contatto e dalla sede di applicazione. Il sintomo principale è il prurito.

► Orticaria: è un’eruzione cutanea di tipo infiammatorio caratterizzata dalla comparsa improvvisa di pomfi (rigonfiamenti tondeggianti rossi o bianchi) pruriginosi, talvolta con sensazione di bruciore o pizzicore. Si sviluppa prevalentemente a livello superficiale, ma può interessare anche gli strati più profondi della cute e del sottocute ed in tal caso si parla di angioedema. La forma acuta è spesso provocata da reazioni allergiche (allergie alimentari, fattori ambientali, farmaci, punture di insetti). La forma cronica invece dipende raramente da una causa allergica e spesso riconosce un’eziologia autoimmune. Molti casi non richiedono alcun trattamento, in quanto l’eruzione spesso si risolve spontaneamente entro pochi giorni.

► Dermatite atopica: è una malattia infiammatoria della pelle che ha un decorso cronico-recidivante con periodi di miglioramento alternati a riacutizzazioni più o meno severe. È caratterizzata da intenso prurito, rossore e secchezza cutanea. Nella fase acuta provoca arrossamento, eritema, vescicole con secrezione sierosa e formazione di croste. Quando il disturbo cronicizza la pelle si ispessisce al punto da creare zone lichenificate, squame e papule. È una sindrome multifattoriale, poiché le cause che la scatenano sono molteplici e di varia natura, dove intervengono fattori immunologici (allergeni da inalazione, da contatto o alimentari) e non immunologici (irritanti esterni, infezioni, stress, sudorazione). La genetica e le condizioni ambientali giocano un ruolo fondamentale, lavorando quasi in simbiosi, talché potenziano l’iperattività infiammatoria della pelle. Si distingue dalle altre dermatiti perché le manifestazioni cutanee non coincidono con le aree in cui una certa sostanza è venuta a contatto con la pelle. Esordisce spesso in età pediatrica, ha una maggiore incidenza nei mesi invernali e nella gran parte dei casi tende a scomparire spontaneamente durante l’adolescenza. In diversi soggetti allergici vi può essere la predisposizione a sviluppare la cosiddetta «triade allergica» dei sintomi, ossia la dermatite atopica, la rinite allergica e l’asma allergico: in tal caso si dice che essi sono affetti da «atopia». Tali pazienti hanno anche una tendenza ad acquisire intolleranze o allergie alimentari ed altri sintomi caratteristici del loro stato iperallergico.

► Dermatite seborroica: è una condizione infiammatoria della pelle, caratterizzata da arrossamenti, lesioni, prurito e perdita di squame untuose, che colpisce le zone del corpo ricche di ghiandole sebacee, come viso (specialmente attorno a bocca e naso, fronte e sopracciglia), condotto uditivo, dietro le orecchie, ascelle, torace, parte superiore del dorso, inguine, ma soprattutto il cuoio capelluto. È una conseguenza dell’iperattività delle ghiandole sebacee (seborrea) e dell’alterazione della composizione del sebo. È una malattia cronico-recidivante le cui cause sono ancora poco chiare, ma si è osservato che presenta diversi fattori scatenanti, come ad es. cambio di stagione, condizioni climatiche predisponenti (caldo eccessivo, umidità), variazioni ormonali, stipsi, detersione con agenti irritanti, stress, alimentazione con troppi grassi e zuccheri.

► Psoriasi: è una malattia infiammatoria della pelle, solitamente cronica e recidivante, che si presenta in varie forme. Generalmente si manifesta con la comparsa di chiazze e placche rossastre, rotondeggianti, ricoperte da squame biancastre, di dimensioni e forma estremamente variabili, talvolta con senso di prurito e fastidio di varia intensità. Colpisce prevalentemente il cuoio capelluto, i gomiti, le ginocchia, la zona lombo-sacrale, le unghie, le mani e i piedi. È una patologia a causa multifattoriale, dove concorrono fattori genetici e ambientali. Ad essa può seguire (nel 30% dei casi) l’artrite psoriasica, che è una malattia caratterizzata da un’infiammazione articolare cronica, probabilmente a base autoimmune, che si manifesta con sintomi circoscritti, quali dolore, gonfiore e rigidità articolare, su qualsiasi articolazione del corpo, in particolare una o più articolazioni di mani e piedi ed a livello distale, cioè alle estremità delle dita, vicino all’unghia.

► Disidrosi: è una forma di dermatite caratterizzata da piccole vescicole, localizzate soprattutto sul bordo laterale delle dita di mani e piedi, sul palmo delle mani e sulla pianta dei piedi. Di norma le vescicole permangono alcune settimane, si seccano e vengono via lasciando la pelle sottostante arrossata ed estremamente sensibile. Si associa frequentemente alla dermatite atopica o alle allergie. Spesso manifesta la tendenza alla recidiva stagionale in primavera e autunno.

► Acne: è una malattia infiammatoria della pelle che colpisce soprattutto il viso. L’infiammazione coinvolge il follicolo pilifero e la relativa ghiandola sebacea. È caratterizzata dalla formazione di comedoni (punti neri o bianchi che sono piccole masse di sebo e cheratina all’interno dei follicoli), papule (piccole chiazze rosse rilevate), pustole (lesioni rilevate purulenti su pregresse papule), cisti (sacche o cavità chiuse di natura patologica, a contenuto vario) superficiali e purulenti, che si formano allo sbocco delle ghiandole pilo-sebacee per ristagno della secrezione e che possono lasciare anche delle cicatrici. Molto comune nell’adolescenza, si ipotizza che dipenda da fattori ormonali, predisposizione genetica e stress come fattore di peggioramento. La comparsa della seborrea (iperattività delle ghiandole sebacee) in età puberale è spesso l’anticamera dell’acne. Nell’adulto l’acne è quasi sempre dovuta o a ripetuti abusi di alcune tipologie di alimenti (in particolare i cibi ad alto indice glicemico) o, soprattutto, a un’errata igiene della pelle.

► Rosacea: è una malattia infiammatoria cronica della pelle che colpisce prevalentemente soggetti adulti con carnagione e capelli chiari. Esordisce con un arrossamento localizzato principalmente su guance, naso, mento e fronte, con bruciore e leggero gonfiore. Nella forma più avanzata dà origine a lesioni cutanee (papule o pustole), gonfiore del naso, teleangectasia (piccoli vasi sanguigni visibili su naso e guance a causa della loro dilatazione), ispessimento della pelle, potendo interessare anche la regione attorno agli occhi. Può avere un decorso ciclico, ma comunque progressivo. Le cause della malattia sono probabilmente multifattoriali, ove intervengono fattori ereditari, ambientali, immunologici e psicologici.

► Ragadi: sono piccole ma profonde erosioni cutanee, taglietti, fissurazioni, che possono interessare varie regioni del corpo ed in particolare gli orifizi, come la bocca e l’ano. Ma possono comparire, soprattutto d’inverno, anche sulla punta delle dita o sul palmo delle mani e sulla pianta dei piedi. Si formano nelle zone dove la pelle si rompe con più facilità, perché è sottoposta a stress, è più spessa e meno elastica. Possono anche essere una conseguenza della dermatite da contatto o della dermatite atopica. Le ragadi anali hanno come principale fattore predisponente la stitichezza. Le ragadi del capezzolo si formano in seguito al meccanismo di suzione durante l’allattamento. I sintomi sono dolore, con episodi di sanguinamento e perdita di siero dalle lesioni aperte.

In campo omeopatico risulta più interessante classificare le dermatiti sulla base della manifestazione esteriore, cercando i rimedi che più si adattano alle lesioni cutanee. Bisognerà pertanto esaminare il tipo di lesione, il colore, l’estensione, la localizzazione, la consistenza, il fastidio, le sensazioni, le circostanze di aggravamento o di miglioramento, ecc.

Si ricorda infine che la pelle rappresenta una via di eliminazione di sostanze tossiche e prodotti del metabolismo da parte dell’organismo. Di conseguenza ogni problema cutaneo va rispettato e non soppresso, con il rischio di provocare manifestazioni più dannose.

I rimedi omeopatici di seguito indicati sono sintomatici, per cui nelle forme croniche o recidivanti il trattamento va completato con una cura di terreno per evitare che le manifestazioni si ripetano successivamente.

N.B.: Rimedi, diluizioni, posologie e prodotti riportati nel presente articolo sono generici, impersonali, tra i più menzionati in letteratura, che hanno quindi solo carattere conoscitivo e non intendono e non possono sostituire alcuna prescrizione medica.

I principali rimedi omeopatici per le dermatiti

Eritema e eritema solare

Dermatiti e omeoterapiciL’eritema è un arrossamento della cute, circoscritto o diffuso, dovuto a congestione vasale. Possono associarsi prurito e/o desquamazione della pelle. Può manifestarsi con dermatite da contatto, dermatite atopica, dermatite seborroica, artrite psoriasica, rosacea.

L’eritema solare è provocato da una lunga esposizione al sole e spesso è accompagnato da piccole vescicole sierose.

Belladonna 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Arrossamento accompagnato da calore, dolore e prurito. Coesiste ipersensibilità a tutti gli stimoli esterni. Miglioramento con il calore.

Apis 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Rossore meno intenso, pelle meno liscia che in Belladonna. Miglioramento con applicazioni fredde.

Hamamelis 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Eritema di colore rosso scuro. Peggioramento al tatto, con aria calda e umida.

Pulsatilla 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Stasi venose in ragazze bionde. Peggioramento con il calore.

Dermatite con pomfi

Questa dermatite è tipica dell’orticaria.

Apis 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Gonfiore intenso e colore rosato. Peggioramento con il calore.

Belladonna 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Eruzione di colore rosso intenso. Peggioramento con le applicazioni fredde.

Rhus toxicodendron 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Prurito intenso in soggetto molto irrequieto. Rigidità articolare. Peggioramento con freddo e umidità.

Urtica urens 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Pomfi che pungono, bruciano, prudono e il gonfiore non risulta eccessivo. Peggioramento con bagni freddi, aria fresca e umida.

Pulsatilla 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Orticaria dopo indigestione.

Antimonium crudum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Orticaria per intossicazione digestiva.

Dulcamara 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Orticarie generalizzate senza febbre, prima dei mestrui o all’inizio dell’inverno.

Natrum muriaticum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Orticaria con pruriti e bruciori.

Dermatite con vescicole

Può manifestarsi con eritema solare, dermatite da contatto, dermatite atopica, disidrosi.

Rhus toxicodendron 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Pelle dolente e arrossata, con piccole vescicole pruriginose che lasciano fuoriuscire un liquido chiaro. Miglioramento con applicazioni di acqua calda.

Mezereum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Si differenzia da Rhus toxicodendron solo per il contenuto purulento delle vescicole.

Ranunculus bulbosus 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Vescicole piccole, di colore bluastro che provocano prurito e bruciore. Peggioramento al tatto, all’aria aperta e con l’umidità.

Cantharis 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. In presenza di vere bolle. Miglioramento con applicazioni fredde.

Petroleum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Vescicole da cui fuoriesce un liquido chiaro e acquoso, cui segue la formazione di croste giallastre. Localizzazione preferenziale a mani e genitali. Peggioramento d’inverno.

Primula obconica: 3 granuli 3 volte al dì. Specifico per la disidrosi.

Anagallis arvensis 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Nella riacutizzazione della disidrosi.

Dermatite con essudato

Questa dermatite è caratterizzata dalla presenza di secrezioni. Può manifestarsi con dermatite atopica, dermatite seborroica.

Graphites 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Secrezione di colore giallastro, viscosa e densa come il miele. Localizzazioni preferenziali su cuoio capelluto, dietro le orecchie o all’inizio del condotto uditivo, nelle commissure palpebrali e labiali, sugli organi genitali, su gomiti e ginocchia, tra le dita. Peggioramento di notte, con il calore, con il lavaggio.

Mezereum 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Pus che fuoriesce dalle croste, prurito intenso che peggiora a letto. Localizzazione prevalente a cuoio capelluto, volto e dorso delle mani. Peggioramento lavandosi con l’acqua fredda.

Selenium 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Seborrea del cuoio capelluto, accompagnata da alopecia. Marcata astenia. Peggioramento con il caldo.

Oleander 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Seborrea del cuoio capelluto, accompagnata da prurito intenso e lesioni. Peggioramento all’aria aperta.

Viola tricolor 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Eruzioni su faccia e testa con bruciori, pruriti intensi, croste spesse che ricoprono pus giallastro, aderente. Aggravamento d’inverno e all’aria aperta.

Dermatite con squame

Può manifestarsi con dermatite da contatto, dermatite atopica, psoriasi, disidrosi.

Arsenicum album 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Desquamazione che somiglia alla forfora oppure a piccoli lembi. Prurito bruciante che peggiora durante la notte e migliora con il caldo.

Kali arsenicosum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Se il prurito è aggravato dal caldo.

Arsenicum iodatum 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Con pelle indurita e desquamazione a lembi, con squame larghe. Prurito intenso. Miglioramento con il calore.

Natrum sulphuricum 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Squame larghe, sottili e trasparenti, tanto da far intravedere il derma sottostante di colore rosso acceso (ad es. psoriasi e certe disidrosi di mani e piedi). Peggioramento con l’umidità.

Hydrocotyle asiatica 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. In concomitanza con un aumento di spessore della cute (ad es. psoriasi di vecchia data).

Lycopodium 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Eruzione secca, tendenza della cute a screpolarsi, cute con forfora. Aggravamento con le applicazioni fredde.

Sepia 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Chiazze squamose rotonde, in particolare su viso, piega del gomito, incavo del ginocchio, unghie, che peggiorano in primavera. Aggravamento con acqua.

Petroleum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Se l’eruzione peggiora d’inverno.

Phosphorus 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Con sede su sopracciglia.

Calcarea carbonica 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Localizzazione preferenziale su cuoio capelluto. Aggravamento con acqua fredda, lavandosi.

Natrum arsenicosum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Con sede su torace. Aggravamento quando ci si riscalda con l’esercizio fisico.

Psorinum 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Psoriasi. Eruzioni varie che compaiono d’inverno e scompaiono d’estate. Prurito molto intenso che non migliora grattandosi, ma diminuisce dopo un bagno e con il calore del letto.

Sulphur 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Pelle secca, ruvida con eruzioni secche, squamose, pruriginose. Psoriasi. Pruriti che peggiorano con il calore, lavandosi e migliorano grattandosi ma subito dopo appare bruciore intenso.

Dermatite con fissurazioni

Questa dermatite è caratterizzata da ragadi o spaccature. Può manifestarsi anche con dermatite da contatto o, specie negli adolescenti, con dermatite atopica.

Nitricum acidum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Soluzione di continuità a margine netto, che sanguina con facilità. Localizzazione tipica a livello anale o alla connessione labiale o al capezzolo, ove la screpolatura ha un fondo rosso. Aggravamento con il freddo ed i cambiamenti di temperatura.

Petroleum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Screpolature che appaiono specialmente al palmo delle mani o sulla punta delle dita. Pelle spessa e malsana. Aggravamento d’inverno.

Antimonium crudum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Ragadi al palmo delle mani o del tallone. Ragadi delle commissure labiali, soprattutto dopo abuso alimentare. Calli, duroni sensibili e dolorosi, talora fissurati. Aggravamento con bagni freddi.

Natrum muriaticum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Labbra spaccate nel mezzo. Ragadi labiali dopo affaticamento, stress, esposizione al sole. Miglioramento con acqua fredda.

Graphites 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Labbra spaccate agli angoli della bocca, ove la screpolatura ha un fondo giallo. Ragadi dei capezzoli.

Ratanhia 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Ragadi anali che provocano dolore acuto. Miglioramento con acqua fredda.

Alumina 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Ragadi anali o perianali, accompagnate da secchezza anale, da bruciore e prurito all’ano, da pressione e dolore nel perineo.

Dermatite con papule e pustole

Può manifestarsi tipicamente con acne, rosacea.

Arnica montana 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Contro le flogosi locali.

Belladonna 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Iperemia in cute e mucose infette.

Kali bromatum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Acne con pustole a livello del viso e/o dorso.

Graphites 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Foruncoli con prurito. Pelle ruvida e grassa. Eruzione che si diffonde a raggiera. Sensazione di bruciore all’interno del naso.

Juglans regia 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Foruncoli al volto.

Natrum muriaticum 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Acne vicino all’attaccatura dei capelli.

Viola tricolor 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Per le lesioni acneiche.

Antimonium crudum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Acne su viso e dorso.

Antimonium tartaricum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Acne giovanile con cicatrici violacee.

Selenium 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Acne giovanile con punti neri.

Sulphur iodatum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Acne comedonica (punctata o volgare) persistente su fronte e schiena.

Abrotanum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Rosacea con pelle grassa e rugosa.

Agaricus muscarius 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Rosacea con prurito, rossore e bruciore come i geloni, a volte con pulsazioni alle guance.

Arsenicum album 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Bruciore intenso, gonfiori e papule, soprattutto al mattino.

Causticum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Pustole rosse, gonfiore di zigomi e/o guance con dolori pulsanti.

Eugenia jambosa 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Rosacea con sensibilità dolorosa. Aggravamento durante le mestruazioni.

Lachesis 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Teleangectasie dovute, ad esempio, a eritrosi, couperose o rosacee.

Nux vomica 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Piccole pustole o puntine come da abuso di alcool, tensione con gonfiore.

Rhus toxicodendron 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Esantema o infiammazione erisipelatosa con gonfiore, fitte tensive e formicolio urente.

Pulsatilla 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Acne alla pubertà.

Carbo animalis 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Rosacea con gonfiore rosso intenso e doloroso.

Sanguinaria 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Rosacea con guance rosse e leggermente gonfie. Vasi sanguigni dilatati, visibili e dolenti al tatto.

Thuya 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. È il principale rimedio per trattare la diatesi hahnemanniana “sicosi”, che esprime la predisposizione dell’organismo alla formazione localizzata di escrescenze benigne o di alterazioni della pelle rilevate, per cui resta un rimedio fondamentale per molte affezioni cutanee aventi dette caratteristiche (papule, pustole, nodosità, verruche, cheratosi, efelidi, condilomi, papillomi, fibromi, epiteliomi, polipi …). La maggior parte dei sintomi cutanei sono migliorati dal tatto. La lateralità è sinistra.

Altri interventi

► Gemmoterapici

Dermatiti e gemmoterapiciRibes nigrum M.G. D1: utile per l’attività antinfiammatoria e antiallergica, possedendo azione simil-cortisonica e simil-antistaminica, senza averne gli effetti collaterali.

Cedrus libani M.G. D1: particolarmente adatto al trattamento delle dermatiti secche, delle psoriasi e per l’invecchiamento cutaneo. Lenitivo del prurito.

Ulmus campestris M.G. D1: ottimo drenante cutaneo e regolatore della secrezione delle ghiandole sebacee. Particolarmente adatto per le dermatiti umide, in tutte le forme di dermatiti trasudanti, dermatiti vescicolari, acne giovanile e acne pustolosa.

Juglans regia M.G. D1: utile nelle dermatiti infette, nella rosacea e nell’acne pustolosa.

Platanus orientalis M.G. D1: utile nelle affezioni dermatologiche e flogosi che si ripetono in maniera esasperante, acne giovanile ribelle, acne recidivante.

Alnus glutinosa M.G. D1: utile nell’orticaria di natura allergica con possibile evoluzione in asma allergico intrinseco. Sinergismo d’azione con Ribes nigrum.

Fagus sylvatica M.G. D1: utile per l’attività antistaminica. Con Ribes nigrum entra a far parte degli schemi terapeutici delle allergie.

► Fitoterapici

Dermatiti e fitoterapiciBardana TM: contiene sostanze ad azione antibiotica e presenta proprietà depurative. Si può usare sia localmente nelle forme infette e sia per via generale.

Olmo TM: presenta un buon organotropismo per la cute, regolarizzandone la secrezione. È particolarmente utile nelle dermatiti umide. Per via locale o generale.

Viola tricolore TM: utile in tutte le dermatiti per la sua attività depurativa e diuretica. Per via locale o generale.

Calendula pomata: presenta attività antisettica, lenitiva, antipruriginosa, antinfiammatoria e cicatrizzante.

Camomilla: gli impacchi dell’infuso servono a tenere la pelle pulita ed a ridurre l’infiammazione.

Aloe vera gel: possiede proprietà idratante, lenitiva, analgesica, riepitelizzante, antinfiammatoria e cicatrizzante, per cui le applicazioni sulla pelle sono utili a trattare varie forme di eruzioni cutanee.

Avena pomata: possiede proprietà idratante, lenitiva, purificante, decongestionante, protettiva. È utile per la pelle delicata dei bambini e delle cuti particolarmente sensibili, secche, arrossabili e irritabili. Aiuta a ristabilire l’equilibrio idrolipidico e calma il prurito. Protegge la pelle dai primi segni di invecchiamento.

Avena farina: con le proprietà richiamate sopra, la farina di avena disciolta nell’acqua da bagno è un ottimo rimedio contro le eruzioni cutanee di vario genere, mentre unita a olio extravergine di oliva o miele diventa una maschera per il viso rinfrescante, purificante e antinfiammatoria.

Lavanda O.E., Melaleuca O.E. (noto anche come Tea Tree Oil): da diluire nelle opportune quantità (poche gocce) in acqua calda, sterilizzata previa bollitura, per un’azione calmante, lenitiva, antipruriginosa, antisettica, antinfiammatoria e cicatrizzante.

Lievito di birra: è ricco di vitamine e quindi aiuta a combattere soprattutto l’acne.

Olio di semi di Lino: possiede proprietà emolliente, antiossidante e protettiva, che lo rendono indicato per calmare tutte le infiammazioni della pelle.

Olio di Iperico: per l’attività antisettica, antinfiammatoria, riepitelizzante, cicatrizzante, emolliente, analgesica, può essere impiegato per il trattamento delle infiammazioni della pelle, per la dermatite seborroica, per le macchie della pelle e la psoriasi, per l’invecchiamento cutaneo, per la secchezza della pelle.

Ortica TM, Olmo TM, Alchemilla TM: miscelare e usare in frizioni locali per la dermatite seborroica e la seborrea.

Equiseto succo: astringente, antinfiammatorio e cicatrizzate, si usa in frizioni locali per la dermatite seborroica e la seborrea.

Olio di Ginepro: depurativo, tonico, astringente e antinfiammatorio, si usa localmente in caso di dermatite seborroica, seborrea, acne, pelle grassa, punti neri e brufoli. Per la dermatite seborroica al cuoio capelluto è utile anche lo shampoo.

Olio di Calendula, Olio di Borragine, Olio di Mandorle dolci, Olio di Riso, Olio di Jojoba: utili in tutte le dermatiti per le proprietà emollienti, addolcenti, nutrienti e lenitive. Gli stessi oli sono utili anche per le ragadi al seno, con la precauzione di detergere bene prima della poppata.

Olio di Nocciola: azione purificante (libera i pori dalle impurità), astringente (aiuta a richiudere delicatamente i pori), riequilibrante (regola la produzione di sebo), antinfiammatoria, cicatrizzante. È particolarmente indicato per pelli grasse, foruncolosi, acne. Si assorbe velocemente, elasticizza la pelle e non unge. Con l’aggiunta di acqua distillata può essere usato per la pulizia del viso e come struccante. Trova impiego anche in caso di eritema solare o da pannolino dei bambini.

Glicerina vegetale: in virtù delle proprietà idratanti e umettanti, è indicata nei casi di disidratazione della cute per contrastare gli effetti della pelle secca e per restituirle il giusto apporto di acqua, donando tonicità, elasticità, morbidezza e conservando le relative barriere naturali.

Burro di Karitè: ha proprietà lenitiva, emolliente, idratante, elasticizzante, riepitelizzante, antibatterica, antinfiammatoria, cicatrizzante, per cui protegge e nutre la pelle, cura le piccole abrasioni, previene e riduce le rughe, è utile nelle dermatiti, irritazioni e arrossamenti della pelle di bambini e adulti, migliora la circolazione del sangue a livello dei capillari (adattissimo nella rosacea), previene le ragadi al seno in allattamento.

Malva, Noce, Sambuco: bagni locali, con un infuso che si ottiene miscelando le tre piante (una parte di miscela per due parti d’acqua bollente), sono un ottimo calmante topico del prurito.

Bardana, Tarassaco, Echinacea, Centella asiatica, Fumaria, Consolida, Menta piperita: gli impacchi con l’infuso di una o più di dette piante calmano efficacemente il prurito.

► Alimentazione

Dermatiti e alimentazioneL’alimentazione consigliata è quella ricca di vitamine (in particolare A/beta-carotene, gruppo B, C, D, E), di sali minerali (in particolare magnesio), di acidi grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6 non ossidati dal calore), di cereali integrali, che combattono meglio i processi infiammatori ed aiutano a mantenere la pelle sana. È buona norma evitare o ridurre drasticamente il consumo di zuccheri semplici, grassi saturi, alcool, cibi piccanti e speziati.

► Accorgimenti generali

È altresì buona norma adottare alcuni accorgimenti di carattere generale:

  • usare detergenti delicati e non aggressivi, con pH fisiologico (4 o 5), non eccessivamente schiumosi, privi di profumazione;
  • dopo la detersione è consigliabile l’uso di trattamenti naturali lenitivi e protettivi;
  • evitare il contatto prolungato con l’acqua che può favorire lo sviluppo di infezioni batteriche;
  • evitare di grattare le zone interessate per non aggravare la situazione;
  • evitare capi di abbigliamento irritanti per le zone del corpo interessate ed usare indumenti traspiranti;
  • nelle allergie evitare il contatto della pelle con tessuti sintetici o di lana e preferire cotone, lino, seta, viscosa;
  • evitare le temperature estreme;
  • tenere una costante e regolare attività fisica.

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Curiamo piaghe, ferite, ulcere

Dermatite, Eczema, Dermatosi - image  on https://rimediomeopatici.comLa piaga è una lesione della pelle o di una mucosa di origine non traumatica, di data antica, che tende alla guarigione per cicatrizzazione. La cosiddetta piaga da decubito è la conseguenza di una elevata o prolungata pressione su di una parte del corpo che, determinando la strozzatura dei vasi sanguigni, comporta la necrosi dei tessuti. Interessa l’epidermide, il derma e gli strati sottocutanei, fino a raggiungere, nei casi più gravi, muscoli ed ossa.

La ferita è un’interruzione di continuità della pelle e/o delle altre strutture molli del corpo, di data recente, prodotta da un agente vulnerante. In relazione al percorso ed alla profondità le ferite possono essere distinte in: superficiali, se interessano esclusivamente lo strato cutaneo e sottocutaneo; profonde, se coinvolgono anche il muscolo e le strutture sottostanti; penetranti, se si aprono su una delle grandi cavità dell’organismo (cranio, torace, addome); interne, se riguardano organi interni. A seconda del mezzo vulnerante si possono distinguere in: ferite da taglio, ferite da punta, ferite lacere (dovute ad un’azione di strappamento o stiramento, oltre che di taglio), ferite contuse (ove l’azione vulnerante è quella di contusione con la formazione di ecchimosi), ferite lacero-contuse (tra le più ricorrenti), ferite da arma da fuoco ed altre ancora. I fattori da controllare sono l’emorragia ed il rischio di infezioni. Le ferite hanno tendenza alla guarigione spontanea che avviene mediante la cicatrizzazione. I tempi e gli esiti della guarigione, sotto l’aspetto estetico e funzionale, sono legati all’entità ed alle tipologie summenzionate.

L’ulcera è una lesione della pelle o di una mucosa che non tende a guarire spontaneamente, cioè è a lenta o difficoltosa o assente cicatrizzazione.

I rimedi della nonna qui proposti risultano utilissimi per curare piaghe, ferite e ulcere della pelle, accelerandone la cicatrizzazione e quindi la guarigione.

Nota: Per informazioni sulle modalità di preparazione dei rimedi che vengono utilizzati, quali infusi, decotti, tisane, sciroppi, succhi, impacchi, cataplasmi, ecc., consultare l’articolo “Tipi di preparati fitoterapici” della sezione del sito “Approfondimenti”.

□ Aceto di vino: messo con cotone idrofilo sulle ferite sanguinanti ferma il sangue e accelera la cicatrizzazione. A tal fine l’aceto si può anche diluire in acqua precedentemente bollita.

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□ Achillea: le foglie pestate applicate sui tagli e sulle ferite le disinfetta ed arresta la fuoriuscita di sangue. Si può utilizzare anche l’infuso acquoso (50 g di foglie fresche sminuzzate in 200 ml d’acqua bollente) o vinoso nel quale si imbeve del cotone idrofilo o una garza con cui tamponare la ferita.

Dermatite, Eczema, Dermatosi - image  on https://rimediomeopatici.com□ Alchemilla (o Erba stella o Erba ventaglia): la pianta possiede molteplici virtù, ha proprietà astringente, antisettica, antinfiammatoria, antispasmodica, antiemorragica, cicatrizzante, diuretica e depurativa. Si utilizzano le foglie o le parti aeree. L’infuso (2 –4 g di foglie essiccate in una tazza d’acqua bollente), di cui se ne bevono fino a 3 tazze al dì lontano dai pasti, è indicato nei casi di dismenorrea, ipermenorrea, emicrania, dolori reumatici, febbre, forme lievi di diarrea e di coliti con tendenza diarroica, Il decotto (1 g di parti aree essiccate in una tazza d’acqua) può essere utilizzato per fare sciacqui o gargarismi nei casi di infiammazioni del cavo orale (gengiviti, tonsilliti, faringite, raucedine) oppure per fare impacchi allo scopo di frenare emorragie, detergere ferite, donare elasticità alla pelle e combattere le smagliature. La pomata di alchemilla, per uso esterno, può servire per calmare le irritazioni degli organi genitali femminili.

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□ Aloe: il gel delle foglie guarisce le ferite, tanto vecchie che recenti, perché ne facilita la cicatrizzazione. Non è mai nocivo, in qualunque caso venga usato, a meno che non si è allergici alla pianta.

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□ Bardana (o Lappa): cataplasmi con le foglie bollite in acqua o applicate direttamente sulla ferita, da rimuovere mattina e sera, facilitano la cicatrizzazione.

Dermatite, Eczema, Dermatosi - image  on https://rimediomeopatici.com□ Borragine (o Consolida): la polpa di radice e foglie fresche, ridotte in poltiglia, oppure le lavande o gli impacchi di queste, entrambi preparati con l’infuso (30 – 100 g di radice e foglie, anche secche, in 1 litro d’acqua bollente), si applicano più volte al dì su ferite, lesioni, graffi, piaghe, ustioni, scottature, gonfiori gottosi. L’azione è ancora più efficace se, oltre alle applicazioni esterne, si assume l’infuso alla dose di 1 cucchiaio 3 volte al dì. Il decotto non si usa perché con l’ebollizione il tannino (polifenolo presente in molte piante vascolari) con la mucillagine (sostanza che aiuta la pianta a trattenere l’acqua) formano un precipitato inutile.

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□ Cardo santo: il decotto concentrato di foglie e rami (3 –4 g in 150 – 200 ml d’acqua) può essere utilizzato per praticare impacchi sulla parte lesa. E’ possibile usare direttamente le foglie fresche.

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□ Carote: la nonna consiglia altresì di preparare un decotto con le foglie delle carote e di applicare lo stesso sulla parte lesa utilizzando delle garze.

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□ Cavolo cappuccio, Broccoli, Cavolfiore: procurarsi le foglie del cavolo cappuccio o dei broccoli o del cavolfiore. Lavarle bene, privarle delle nervature più sporgenti, schiacciarle e metterle a macerare per qualche ora in acqua boricata. Porre sulla parte lesa delle garze imbevute di questo liquido, rinnovando le stesse 2 – 3 volte al dì. Il trattamento dà subito una sensazione di sollievo ed in poco tempo guarisce la piaga.

Dermatite, Eczema, Dermatosi - image  on https://rimediomeopatici.com□ Echinacea: la radice di questa pianta ha una marcata attività immunostimolante (favorisce i meccanismi di difesa mediante una maggiore produzione di anticorpi), antinfiammatoria e cicatrizzante (combatte le infezioni e rigenera le cellule per la guarigione delle ferite), antitossica (aiuta le funzionalità di fegato e reni per l’eliminazione delle tossine), antibiotica e antivirale (combatte la proliferazione dei batteri e dei virus), per cui i suoi preparati sono particolarmente indicati nella cura di raffreddori, bronchiti, influenza, febbre, infezione delle vie aeree, dermatiti, herpes, infezioni del tratto urinario. In commercio sono reperibili diverse prodotti di tale pianta (radice), quali: estratto secco, tintura, capsule, pomata, crema, triturato di radice secca, ecc. La nonna preparava il decotto (30 –50 g di radice secca triturata in1 litro d’acqua), da assumere alla dose di 2 – 3 tazze al dì. Le applicazioni di pomata o di crema sono utilissime per il trattamento delle affezioni cutanee di tipo infiammatorio con rischio di infezioni, come ulcere, ferite, ustioni, dermatiti, herpes, punture di insetti (aiutano a neutralizzare il veleno e ne evitano la diffusione) ed hanno un’efficace azione cosmetica sulla pelle in quanto sono depurative, rassodanti, antirughe, antismagliature. Sempre per uso esterno, vanno bene anche gli impacchi e le lozioni che utilizzano il decotto preparato per uso interno.

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□ Equiseto: preparare un decotto con 5 g di rami giovani e foglie in 200 ml d’acqua e lavare con il liquido, ottenuto per filtrazione, le ferite. Si rimarginano presto ed in modo meraviglioso.

□ Fagiolini: gli impacchi fatti con una garza imbevuta nell’acqua di cottura dei fagiolini sono utili per guarire le ulcere.

Dermatite, Eczema, Dermatosi - image  on https://rimediomeopatici.com□ Iperico (o Hypericum perforatum o Erba di San Giovanni): l’oleolito con tale pianta è utile nel trattamento di ulcere, piaghe, ferite, punture di insetti, scalfiture della pelle, ustioni, bruciature. La nonna lo preparava così. Mettere 2 pugni di sommità fiorite, insieme ai semi della pianta, in un recipiente di vetro trasparente con coperchio e versare olio di oliva fino a coprire. Esporre al sole per 3 settimane. Filtrare avendo cura di spremere bene la parte solida. Versare in altro contenitore di vetro però scuro, tappare e conservare in luogo fresco e buio. Le applicazioni con tale olio leniscono il dolore, moderano l’infiammazione, proteggono i tessuti lesi, evitano la suppurazione e favoriscono la rimarginazione.

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□ Issopo: per facilitare l’assorbimento di lividi, sono utili gli impacchi fatti con l’infuso di foglie e fiori (2 g in 100 ml d’acqua bollente).

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□ Piantaggine: sia la varietà major che quella lanceolata sono efficaci per la cura delle ferite, per le proprietà antinfiammatorie, astringenti, cicatrizzanti, batteriostatiche. La nonna racconta che i contadini quando nel loro lavoro si ferivano, mettevano subito sulla ferita un po’ del suo succo, oppure una fascia pulita imbevuta con esso, ottenendo una guarigione rapida senza suppurazione. Tale pratica veniva utilizzata anche per guarire dai morsi di cani, di serpenti (non velenosi), di insetti.

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□ Salvia: lavare localmente la parte lesa 3 – 4 volte al dì con acqua in cui sia stata bollita della salvia. Per un effetto più rapido bere anche l’infuso di salvia: è tonica, antisettica, cicatrizzante.

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□ Scolopendrio: le foglie fresche pestate ed applicate localmente facilitano la cicatrizzazione.

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□ Tormentilla (o Potentilla): va bene il decotto di radice (4 g in 200 ml d’acqua) per le lavande ed il filtrato per cataplasmi da usare localmente e da rinnovare 3 – 4 volte al dì.

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□ Verbasco: gli impacchi con il decotto delle foglie bollite in acqua o latte, applicati sulla parte di pelle interessata, sono utilissimi nei casi di scottature, foruncoli, ulcere, flebiti (queste ultime com’è noto sono infiammazioni che colpiscono soprattutto le vene superficiali, in particolare delle gambe), ecc.

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□ Verbena: curano le piaghe, ulcere ed i gonfiori in genere, i cataplasmi che si ottengono cuocendo in aceto le foglie sminuzzate della pianta. Vanno bene anche gli impacchi con il decotto di radice (5 g in 200 ml d’acqua), da rinnovare più volte al dì, che disinfettano ed accelerano la cicatrizzazione di piaghe, ulcere e ferite.

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Fermiamo la diarrea

La diarrea, com’è noto, è l’eliminazione, con frequenza al di sopra della norma, del materiale fecale. Di per sé non è una malattia, ma un sintomo di altre patologie. Difatti si riscontra in numerose affezioni intestinali (enteriti, coliti, ecc.) ed epatiche.

Dermatite, Eczema, Dermatosi - image  on https://rimediomeopatici.comLa forma acuta è scatenata principalmente da agenti infettivi (batteri, virus e parassiti) che possono diffondersi a causa di scarse condizioni di igiene veicolate tramite l’acqua o i cibi contaminati (purtroppo sono eventi alquanto frequenti nei Paesi in via di sviluppo). Tipica è la cosiddetta “diarrea del viaggiatore” causata dal batterio campylobacter jejuni, le cui tossine possono essere distrutte solo con un’adeguata cottura. Generalmente in estate sono molto più comuni le forme batteriche, mentre in inverno quelle virali.

La diarrea può essere dovuta anche a condizioni non patologiche, quali intolleranze alimentari, situazioni di stress, assunzione di farmaci, ecc.

Le feci subiscono un’alterazione di quantità e qualità, presentandosi poco formate di consistenza liquida o semiliquida. Se le manifestazioni si complicano fino ad espellere ripetutamente soltanto liquidi, senza più caratteristiche fecali, allora si parla di dissenteria.

La diarrea può manifestarsi come sintomo isolato oppure essere accompagnata da disturbi più o meno lievi, quali dolori addominali, flatulenza, bruciori all’ano, perdite ematiche ed a volte febbre e vomito. Può diventare particolarmente pericolosa per bambini ed anziani, specie se cronica, a causa del rischio di disidratazione.

Durante il periodo in cui si verificano gli episodi di diarrea è importante adottare alcune precauzioni, specie nella dieta, come ad es. bere molta acqua per mantenere idratato l’organismo, non fare uso di bevande ghiacciate e di alcool, evitare l’uso di caffè e di tè forte, evitare gli alimenti ricchi di grassi e quindi difficili da digerire, limitare gli alimenti ricchi di fibre come frutta e verdura, ecc.

I rimedi della nonna qui proposti consentono di fornire, in modo del tutto naturale, un efficacissimo contributo per contrastare le manifestazioni diarroiche e per ricondurre l’organismo alla normalizzazione.

Nota: Per informazioni sulle modalità di preparazione dei rimedi che vengono utilizzati, quali infusi, decotti, tisane, sciroppi, succhi, impacchi, cataplasmi, ecc., consultare l’articolo “Tipi di preparati fitoterapici” della sezione del sito “Approfondimenti”.

 

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□ Agrimonia: si dimostra particolarmente efficace per la diarrea, anche per quella dei bambini, l’infuso di foglie e fiori (2 – 4 g in 200 ml d’acqua bollente) alla dose di 3 – 4 tazze al dì (tazzine per i bambini). E’ utile l’associazione con Alchemilla e Rabarbaro.

 

 

 

Dermatite, Eczema, Dermatosi - image  on https://rimediomeopatici.com□ Alchemilla (o Erba stella o Erba ventaglia): la pianta possiede molteplici virtù, ha proprietà astringente, antisettica, antinfiammatoria, antispasmodica, antiemorragica, cicatrizzante, diuretica e depurativa. Si utilizzano le foglie o le parti aeree. L’infuso (2 – 4 g di foglie essiccate in una tazza d’acqua bollente), di cui se ne bevono fino a 3 tazze al dì lontano dai pasti, è indicato nei casi di dismenorrea, ipermenorrea, emicrania, dolori reumatici, febbre, forme lievi di diarrea e di coliti con tendenza diarroica, Il decotto (1 g di parti aree essiccate in una tazza d’acqua) può essere utilizzato per fare sciacqui o gargarismi nei casi di infiammazioni del cavo orale (gengiviti, tonsilliti, faringite, raucedine) oppure per fare impacchi allo scopo di frenare emorragie, detergere ferite, donare elasticità alla pelle e combattere le smagliature. La pomata di alchemilla, per uso esterno, può servire per calmare le irritazioni degli organi genitali femminili.

 

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□ Amamelide (o Hamamelis virginiana): per le sue proprietà astringenti e antispasmodiche (cui si aggiungono quelle antinfiammatorie, antisettiche, antiemorragiche, cicatrizzanti, vasocostrittrici, lenitive), questa pianta è impiegata come coadiuvante in caso di diarrea. Se ne prepara l’infuso di foglie (2 – 3 g in 150 ml d’acqua bollente), da assumere 2 – 3 volte al dì lontano dai pasti.

 

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□ Carciofo: in caso di diarrea, il consumo di carciofi riduce efficacemente l’evacuazione intestinale per le proprietà astringenti ed aiuta l’eliminazione delle tossine per le proprietà diuretiche e depurative.

 

 

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□ Cardo santo: contro la diarrea atonica si dimostra utile l’infuso fatto con 5 g di fiori e foglie in 200 ml d’acqua bollente. E’ consigliabile non superare l’assunzione di 3 – 4 tazze al dì, in quanto il principio amaro contenuto (cnicina) ad alte dosi può causare conati di vomito. Da evitare nei casi di infiammazione intestinale (diarrea cronica).

 

 

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□ Carote: il passato di carote è un ottimo rimedio per la diarrea, in particolare nei bambini, poiché aiuta a ricompattare le feci.

 

 

 

 

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□ Carrubo: eccellente antidiarroico, antisettico e riequilibrante della flora batterica intestinale. Se ne prepara l’infuso di fiori, frutti e foglie (5 g in 150 ml d’acqua bollente), di cui se ne assumono 2 – 3 cucchiai al dì, se adulti, o 2 – 3 cucchiaini, se bambini.

 

 

 

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□ Fave secche: fave secche o farina di fave non setacciata, bollita a mo’ di minestra, arresta la diarrea, anche quella ribelle ad altri medicamenti.

 

 

Dermatite, Eczema, Dermatosi - image  on https://rimediomeopatici.com□ Lichene d’Islanda: il decotto con la parte aerea della pianta (10 – 20 g in 1 litro d’acqua, far bollire 1 h, fare intiepidire 10 min, filtrare e aggiungere zucchero o meglio miele a piacere), assunto alla dose di 3 – 5 cucchiai al dì prima dei pasti, è utile per la dispepsia e per i disturbi intestinali di origine nervosa, compresa la diarrea. Funziona anche come blando sedativo e quindi, assunto il pomeriggio-sera, può essere utilizzato nelle forme leggere d’insonnia. Inoltre risulta utile anche nelle manifestazioni spasmodiche delle vie respiratorie, come tosse stizzosa e asma.

 

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□ Limone: il succo di un limone spremuto in un bicchiere d’acqua con l’aggiunta di un cucchiaino di miele al posto dello zucchero è efficacissimo contro la diarrea. Si ottiene un’ottima bevanda reidratante sciogliendo in un litro d’acqua due cucchiai di zucchero, mezzo cucchiaino di sale e mezzo cucchiaino di bicarbonato, cui si aggiunge il succo di un limone. Il limone esplica una preziosa attività battericida.

 

 

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□ Mela: in caso di diarrea, il consumo di mele crude (meglio con la buccia) ha un’azione normalizzante per le proprietà astringenti e favorisce l’eliminazione delle sostanze tossiche per le proprietà depurative.

 

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□ Mirtillo: mangiare mirtilli freschi aiuta a combattere la diarrea.

 

 

 

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□ Ortica: il decotto con foglie di ortica (5 g di foglie per 200 ml di acqua), da assumere a piacere, risulta utile in caso di diarrea.

 

 

 

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□ Piantaggine:è indicato il decotto di foglie (5 g in 200 ml d’acqua), da assumere alla dose di 1 tazza 2 volte al dì.

 

 

 

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□ Primula: si dimostra efficace il decotto di foglie e fiori (2 – 3 g in 200 ml d’acqua), da assumere alla dose di 1 cucchiaio da minestra secondo necessità, anche ogni ora.

 

 

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□ Riso: lessare il riso e bere a cucchiaiate l’acqua di cottura. Anche mangiare riso (ovviamente in bianco) aiuta a combattere la diarrea grazie alle proprietà astringenti di questo cereale ed alla sua buona digeribilità.

 

 

 

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□ Solidago (o Verga d’oro): il decotto di foglie e sommità fiorite (10 g in 1 tazza d’acqua), ha virtù diuretiche e astringenti ed esercita un’azione benefica sull’intestino e sul fegato. Le proprietà astringenti lo rendono indicato nella cura delle diarree in generale. Se ne assumono 2 – 3 bicchieri al giorno, se adulti, o 100 – 200 ml al giorno, se bambini.

 

 

 

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□ Tiglio: il decotto con i frutti di tiglio (5 g  di frutti in 200 ml di acqua), da assumere più volte al dì secondo necessità, è un valido rimedio contro la diarrea.

 

 

 

 

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□ Tormentilla (o Potentilla): il decotto della radice (4 g in 200 ml d’acqua, da bollire per 30 min), bevuto alla dose di 1 cucchiaio ogni 2 – 3 ore, è un ottimo depurativo del fegato. Poiché la pianta è ricca di tannini (polifenoli di sapore amaro e da spiccate proprietà astringenti), il preparato si dimostra molto utile anche per dolori al ventre, enteriti, diarree, anche con febbre.

 

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Ritorna la voce

Dermatite, Eczema, Dermatosi - image  on https://rimediomeopatici.comL’afonia è l’abbassamento o perdita totale della voce dovuta ad un’infiammazione della mucosa laringea. Più semplicemente può essere causata da un uso improprio ed eccessivo della voce, come potrebbe succedere a cantanti, attori, insegnanti, oratori ed in genere a tutte quelle persone che svolgono mestieri comportanti sforzi prolungati della voce. E’ più frequente in tali casi la formazione di noduli o polipi alle corde vocali. Può essere anche di tipo funzionale, non dipendente da lesione agli organi vocali, ma dovuta a fattori di ordine psichico, quali ad es. l’isterismo.

La raucedine invece è una variazione del timbro di voce ed un abbassamento della stessa che può arrivare fino all’afonia totale. Si dice “aspra” se il suono emesso nel parlare è più stridulo e acuto, oppure “secca” se è più roco e velato. Di solito è associata alle affezioni del cavo orale dovute a stati di raffreddamento. L’abuso o l’uso scorretto della voce, anche in tal caso, può portare alla raucedine in quanto sono fattori in grado di causare infiammazioni croniche della mucosa della laringe ed in particolare delle corde vocali. 

I rimedi qui consigliati dalla nonna danno sempre un buon risultato per un ritorno rapido della voce.

Nota: Per informazioni sulle modalità di preparazione dei rimedi che vengono utilizzati, quali infusi, decotti, tisane, sciroppi, succhi, impacchi, cataplasmi, ecc., consultare l’articolo “Tipi di preparati fitoterapici” della sezione del sito “Approfondimenti”.

 

Dermatite, Eczema, Dermatosi - image  on https://rimediomeopatici.com□ Agrimonia, prepararne un decotto: 100 g di foglie secche sminuzzate in 1 l di acqua, far bollire fino a che il liquido non si riduce di 1/3, filtrare spremendo la parte solida, dolcificare con miele nella quantità desiderata. Bere alla dose di 1 cucchiaio 3 volte al dì ed effettuare gargarismi 4 – 5 volte al dì.

 

 

 

 

Dermatite, Eczema, Dermatosi - image  on https://rimediomeopatici.com□ Alchemilla (o Erba stella o Erba ventaglia): la pianta possiede molteplici virtù, ha proprietà astringente, antisettica, antinfiammatoria, antispasmodica, antiemorragica, cicatrizzante, diuretica e depurativa. Si utilizzano le foglie o le parti aeree. L’infuso (2 – 4 g di foglie essiccate in una tazza d’acqua bollente), di cui se ne bevono fino a 3 tazze al dì lontano dai pasti, è indicato nei casi di dismenorrea, emicrania, dolori reumatici, febbre, forme lievi di diarrea e di coliti con tendenza diarroica, Il decotto (1 g di parti aree essiccate in una tazza d’acqua) può essere utilizzato per fare sciacqui o gargarismi nei casi di infiammazioni del cavo orale (gengiviti, tonsilliti, faringite, raucedine), utili per la voce di oratori e cantanti, oppure per fare impacchi allo scopo di frenare emorragie, detergere ferite, donare elasticità alla pelle e combattere le smagliature. La pomata di alchemilla, per uso esterno, può servire per calmare le irritazioni degli organi genitali femminili. 

 

Dermatite, Eczema, Dermatosi - image  on https://rimediomeopatici.com□ Capelvenere, prepararne un infuso: 40 – 50 g di foglie sminuzzate in 1 l di acqua bollente, lasciare in infusione 10 min, filtrare comprimendo il residuo, dolcificare con miele a piacere. Assumere alla dose di 1 cucchiaio più volte al dì.

 

 

 

 

Dermatite, Eczema, Dermatosi - image  on https://rimediomeopatici.com□ Carota, preparare un succo in questo modo: cuocere 3 – 4 carote tagliate a pezzi in poca acqua per 10 – 15 min, filtrare comprimendo le carote. Bere tale succo caldo in 5 – 6 volte al dì.

 

 

 

 

Dermatite, Eczema, Dermatosi - image  on https://rimediomeopatici.com□ Erisimo, preparare l’infuso delle foglie: 1 parte di foglie in 12 parti di acqua bollente, tenere in infusione 15 min, filtrare comprimendo la parte solida, aggiungere 24 parti di zucchero. Assumere alla dose di 1 cucchiaio da minestra 3 – 4 volte al dì, per 8 – 15 giorni nei casi acuti, più a lungo nei casi cronici.. Gli effetti sono assicurati nei casi di laringite e di raucedine. Per la sua capacità di restituire la voce, la pianta di erisimo è chiamata anche “l’erba dei cantanti”. All’infuso si possono aggiungere dosi minori di Orzo, Uva essiccata, Cicoria, Liquirizia, Enula campana ed altre piante simili per avere anche un’azione espettorante su tutto l’apparato respiratorio.

 

 

Dermatite, Eczema, Dermatosi - image  on https://rimediomeopatici.com□ Fichi secchi: la nonna ci ricorda che sono utili anche i fichi essiccati al sole, tagliuzzati e fatti bollire per qualche minuto nell’acqua o nel latte; si può aggiungere un pizzico si sommità di Issopo, da lasciare in infusione per 15 – 20 min. Questa bevanda dà enorme sollievo agli asmatici ed a coloro che soffrono di raffreddori di petto tenaci, tossi ribelli, bronchiti, tossi convulse, ecc. Con la cottura nel latte si ottiene un ottimo gargarismo utile nei casi di gola irritata e di raucedine.

 

 

Dermatite, Eczema, Dermatosi - image  on https://rimediomeopatici.com□ Ginepro, preparare l’infuso con le bacche: 20 bacche schiacciate in 200 ml di acqua bollente, lasciare in infusione 10 – 15 min, filtrare e comprimere. Effettuare suffumigi o gargarismi 3 – 4 volte al dì.

 

 

 

Dermatite, Eczema, Dermatosi - image  on https://rimediomeopatici.com□ Granturco: con le cariossidi (semi o acini di granturco) si prepara uno sciroppo utilissimo nei raffreddori di petto e nelle raucedini. Si fanno bollire 2 o 3 pugni di cariossidi frantumate in 2 litri di acqua, finché questa si riduce alla metà, agitando sempre con una spatola di legno; si lascia quindi raffreddare e se ne estrae il succo; a questo si aggiungono 150 grammi di zucchero o di miele e si riscalda a fuoco lento finché prende la consistenza di uno sciroppo.

 

 

 

 

Dermatite, Eczema, Dermatosi - image  on https://rimediomeopatici.com□ Rapa: il decotto con il bulbo di rapa dolcificato con miele o zucchero, bevuto la sera prima di andare a letto, mitiga la tosse e riduce la raucedine.

 

 

 

Dermatite, Eczema, Dermatosi - image  on https://rimediomeopatici.com□ Rosmarino, prepararne l’infuso: 2 – 3 g di foglie e fiori, entrambi sminuzzati, in 1 tazza di acqua bollente, lasciare in infusione 10 – 15 min, filtrare spremendo bene la parte solida. Fare gargarismi 3 – 4 volte al dì.

 

 

 

 

Dermatite, Eczema, Dermatosi - image  on https://rimediomeopatici.com□ Salvia: infuso con 5 g di foglie in 100 ml di acqua per gargarismi nei casi di affezioni catarrali acute e croniche. E’ tonico, antisettico, cicatrizzante. Si usa anche nella raucedine.

 

 

 

 

 

Dermatite, Eczema, Dermatosi - image  on https://rimediomeopatici.com□ Sedano, prepararne l’infuso: 40 – 50 g di gambo e foglie, entrambi sminuzzati, in 1 tazza di acqua bollente, tenere in infusione per 10 – 15 min, filtrare comprimendo la parte solida. Effettuare gargarismi 4 – 5 volte al dì.

 

 

 

 

Dermatite, Eczema, Dermatosi - image  on https://rimediomeopatici.com□ Susino: preparare un infuso con le prugne essiccate e ridotte in frammenti: 10 g in 1 tazza di acqua bollente, lasciare in infusione 20 min, filtrare spremendo il residuo. Fare gargarismi 3 – 4 volte al dì.

 

 

 

 

 

Dermatite, Eczema, Dermatosi - image  on https://rimediomeopatici.com□ Valeriana, prepararne l’infuso: 5 g di foglie sminuzzate in 250 ml di acqua bollente, tenere in infusione 10 min, filtrare comprimendo la parte solida. Effettuare gargarismi 3 – 4 volte al dì.

 

 

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Glossario V-Z

NOTA: i termini con l’asterisco costituiscono altrettante voci del Glossario e quindi sono eventualmente consultabili nelle sottosezioni alfabeticamente corrispondenti.

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Varicella: malattia infettiva acuta, contagiosa, dovuta al virus* Varicella zoster. Colpisce i bambini. Si manifesta con febbre* e con una tipica eruzione cutanea, esantema, su testa, tronco, viso e arti, costituita inizialmente da papule* (piccole chiazze rilevate) rosa pruriginose che evolvono in vescicole* (piccole tumefazioni con siero), poi in pustole* (lesioni rilevate con pus) ed infine in croste granulari destinate a cadere. Ha decorso benigno.

Varici: V. Vene varicose.

Vene varicose: (o varici) dilatazione permanente e patologica di alcune vene, soprattutto di quelle delle gambe, dovuta essenzialmente ad una perdita di tonicità delle loro pareti. I sintomi sono dolore*, bruciore, prurito, crampi, gambe pesanti, edema* (gonfiore) di piedi e caviglie, cui occorre aggiungere il disagio estetico che può diventare importante se si considera che le varici affliggono principalmente le donne. Le cause della patologia possono essere genetiche oppure riconducibili ad uno stile di vita errato. Le possibili complicazioni sono ulcere* (lesioni che non tendono a guarire spontaneamente), flebiti* (infiammazioni delle varici), emorragie, infezioni, ecc.

Verruche: escrescenze della pelle*, di natura benigna, causate da virus*; spesso sono dolorose; sono contagiose ed interessano prevalentemente i piedi. Il contagio è più probabile in luoghi come piscine, saune o spogliatoi di palestre, perché la pelle macerata dall’acqua favorisce l’attecchimento del virus, oppure per contatto diretto delle verruche altrui laddove la propria pelle presenta un’abrasione nel punto di contatto.

Vescicola: piccola tumefazione, contenente liquido chiaro, al di sotto dello strato esterno dell’epidermide* (strato più superficiale della pelle). Il liquido deriva da un travaso di siero proveniente dai vasi sanguigni sottocutanei circostanti la lesione.

Vie urinarie: è il complesso degli organi cavi e dei condotti attraverso cui defluisce l’urina, che è il prodotto della escrezione dei reni con la quale vengono eliminate dall’organismo le scorie dannose presenti nel sangue*, soprattutto l’urea (V. Uremia), generate dal metabolismo. Le vie urinarie iniziano all’interno del seno renale, con il sistema dei calici (minori e maggiori) che confluiscono nella pelvi renale o bacinetto renale di ciascun rene. Da qui, tramite un restringimento ad imbuto, si prosegue nell’uretere, che è il condotto che convoglia l’urina, continuamente prodotta dal rene, all’interno della vescica dove viene raccolta prima di essere espulsa. Dalla vescica parte l’ultimo condotto, l’uretra, di lunghezza maggiore negli uomini (in media 16 cm conto i 3 cm delle donne), che convoglia l’urina verso l’esterno con l’atto della minzione. Per basse vie urinarie si intendono la vescica e l’uretra.

Virus: particelle submicroscopiche capaci di vivere e moltiplicarsi solo all’interno delle cellule, che così vanno incontro alla morte. Sono formati da una o più molecole di acido nucleico (DNA o RNA) protette da un involucro di proteine. Alcuni sono rivestiti da una membrana simile a quella delle cellule. Sono ad es. malattie virali l’influenza*, il morbillo*, la rosolia*, la varicella* ed altre.

Vitamina A: le vitamine sono composti organici indispensabili alla vita; non sono prodotte dall’organismo, per cui devono essere introdotte quotidianamente con la dieta; inoltre sono poco resistenti al calore, per cui i cibi cotti perdono gran parte del loro contenuto vitaminico. La vitamina A (o retinolo) è una vitamina liposolubile antiossidante*, che si trova in natura sotto varie forme. Con lo stesso termine vengono indicati sia il retinolo che i suoi analoghi detti retinoidi. La vitamina A svolge diverse funzioni biologiche, come favorire la rigenerazione cellulare e proteggere le cellule dall’azione nociva dei radicali liberi (molecole che si formano dal metabolismo con i processi di ossidazione, che danneggiano le cellule e sono responsabili del loro invecchiamento), aiutare la vista, ridurre il rischio di vari tipi di tumore, prevenire le malattie cardiache, proteggere le mucose*. E’ presente maggiormente negli alimenti di origine animale e poi in latte e uova, che però sono ricchi di colesterolo* cattivo LDL, per cui è preferibile assumerla dalla frutta a colorazione giallo-arancione e dalla verdura a foglia (V. anche Betacarotene). Una carenza di vitamina A comporta inibizione della crescita, deformazione delle ossa, modifiche ai tessuti epiteliali* ed agli organi riproduttivi.

Vitamina B: le vitamine sono composti organici indispensabili alla vita; non sono prodotte dall’organismo, per cui devono essere introdotte quotidianamente con la dieta; inoltre sono poco resistenti al calore, per cui i cibi cotti perdono gran parte del loro contenuto vitaminico. Più che di vitamina B è più corretto parlare di vitamine del gruppo B, in quanto esse sono diverse e precisamente quelle propriamente dette sono otto (B1, B2, B3, B5, B6, B8, B9 e B12). Sono vitamine idrosolubili che intervengono nel metabolismo cellulare. Agiscono principalmente sul sistema nervoso, sull’apparato gastrointestinale, su cute, capelli, ma anche su bocca, occhi, fegato, e soprattutto convertono i carboidrati in glucosio*, utilizzato dall’organismo per produrre energia (V. anche Zuccheri), e sono fondamentali per l’assorbimento dei lipidi (o grassi) e delle proteine. La vitamina B1 (o anche tiamina) facilita la digestione, aiuta il sistema nervoso e quello cardiovascolare, protegge le mucose della bocca. La vitamina B2 (o anche riboflavina) regola la crescita, protegge le mucose e i tessuti dell’occhio, della bocca, della cavità nasale, dell’apparato respiratorio e gastrointestinale, rinforza capelli e unghie. La vitamina B3 (o vitamina PP o niacina) esplica una funzione molto importante nelle attività del sistema nervoso, nella produzione degli ormoni sessuali e nella salute della pelle*. La vitamina B9 (o anche acido folico) è essenziale per l’organismo in quanto regola la crescita e la riproduzione delle cellule, in particolare quelle sanguigne. Le vitamine del gruppo B si trovano in diversi alimenti di origine vegetale, quali lievito di birra, grano intero, riso intero, erba medica, ortica, legumi, noci, nocciole, patate, ortaggi verdi freschi. Una carenza di vitamine B comporta sintomi quali secchezza e ruvidità della pelle, mancanza d’appetito, stitichezza*, insonnia, acne*.

Vitamina C: le vitamine sono composti organici indispensabili alla vita; non sono prodotte dall’organismo, per cui devono essere introdotte quotidianamente con la dieta; inoltre sono poco resistenti al calore, per cui i cibi cotti perdono gran parte del loro contenuto vitaminico. La vitamina C (o acido ascorbico) è una vitamina idrosolubile antiossidante* che svolge nell’organismo molteplici funzioni tra le quali si ricordano: aumenta le difese immunitarie e protegge dall’azione nociva dei radicali liberi (molecole che si formano dal metabolismo con i processi di ossidazione, che danneggiano le cellule e sono responsabili del loro invecchiamento); aiuta a combattere le infezioni da virus* e da batteri*; facilita l’assorbimento del ferro* da parte dell’intestino e quindi favorisce la formazione dei globuli rossi*; riduce lo stress e la stanchezza; risulta indispensabile per la formazione del collagene* che, insieme alle fibre elastiche (o  di elastina*), conferisce alla pelle tonicità ed elasticità; è utile per il ricambio del calcio*, magnesio* e zinco*, che hanno diverse proprietà biologiche.. Gli alimenti ricchi di vitamina C sono ortaggi e verdure come peperoni, peperoncini rossi piccanti, prezzemolo, radicchio, spinaci, cetrioli, piselli, rape, cavoli, cavolfiori, asparagi, cipolle, carote, pomodori, vegetali di colore rosso-arancio in genere e frutta come arance, mandarini, limoni, cedri, pompelmi, ribes, mirtilli, lamponi, fragole, banane, frutta acidula in genere. L’acido ascorbico è utilizzato nell’industria alimentare come conservante con la sigla E300. La carenza di vitamina C può determinare sanguinamento delle gengive, fragilità capillare, dolori articolari, perdita dell’appetito, senso di debolezza.

Vitamina D: con il termine vitamina D si intende un gruppo di vitamine liposolubili che presentano l’attività biologica del calciferolo. Si conoscono due importanti composti ad azione vitaminica: l’ergocalciferolo (o vitamina D2) che è la forma sintetica che si ha a seguito all’esposizione alla luce ultravioletta dell’ergosterolo (forma provitaminica di origine vegetale) e il colecalciferolo (o vitamina D3) che è la forma naturale presente in tutti i mammiferi e quindi anche nell’uomo, molto più attiva della precedente. Questa è molto presente nell’olio di fegato dei pesci grassi ed in particolare nell’olio di fegato di merluzzo. La vitamina D è indispensabile all’organismo per la crescita e la salute delle ossa, infatti essa agisce favorendo l’assorbimento del calcio a livello intestinale, il riassorbimento del calcio e del fosforo nei reni e la deposizione del calcio a livello del tessuto osseo. Essa è altresì preziosa per la stabilità del sistema nervoso, per la normale funzionalità del cuore e del processo di coagulazione del sangue, che sono funzioni tutte legate all’utilizzo di calcio e fosforo. Gli alimenti contengono una scarsa quantità di vitamina D, ma questo non preoccupa in quanto la maggior parte della vitamina D necessaria al corpo umano è approvvigionata con l’esposizione alla luce solare, mediante un processo di sintesi cutanea . La vitamina così introdotta però deve subire due modificazioni per diventare attiva: la prima nel fegato dove si forma il calcidiolo, composto intermedio non ancora attivo e la seconda nei reni dove il calcidiolo è convertito in calcitriolo, la forma attiva. Una carenza di vitamina D nelle situazioni più gravi può portare rachitismo nei bambini, debolezza muscolare e deformazione delle ossa.

Vitamina E: le vitamine sono composti organici indispensabili alla vita; non sono prodotte dall’organismo, per cui devono essere introdotte quotidianamente con la dieta; inoltre sono poco resistenti al calore, per cui i cibi cotti perdono gran parte del loro contenuto vitaminico. La vitamina E (o tocoferolo) è una vitamina liposolubile antiossidante* (è la vitamina antiossidante per eccellenza) formata da un gruppo di componenti chiamati tocoferoli. Svolge anch’essa, come le altre vitamine, diverse funzioni importanti nell’organismo: protegge le membrane cellulari nervose e muscolari; protegge dall’azione nociva dei radicali liberi (molecole che si formano dal metabolismo con i processi di ossidazione, che danneggiano le cellule e sono responsabili del loro invecchiamento); previene le malattie cardiovascolari; è fondamentale nella prevenzione dei tumori; risulta indispensabile per il corretto funzionamento dei muscoli; migliora il sistema immunitario; aiuta il sistema riproduttivo; protegge la pelle dai danni indotti dagli UV solari. Sono ricchi di vitamina E gli alimenti di origine vegetale, in particolare i semi e quindi gli oli da essi derivati quali l’olio di canapa, ma anche l’olio di oliva, i cereali (germe di grano), frutta e ortaggi. La carenza di vitamina E è difficile che si sviluppi in quanto è depositata in abbondanza nell’organismo, soprattutto nel fegato.

Vitamina P: altra denominazione dei flavonoidi*.

Vitamina PP: altra denominazione della vitamina B3 (V. Vitamina B).

Vitiligine: alterazione della pigmentazione dovuta a carenza di melanina. E’ caratterizzata da macchie bianche sulla pelle*, localizzate prevalentemente a mani, gomiti e volto. E’ indolore ed innocua.

Vulnerario: che aiuta a cicatrizzare le ferite, le piaghe ed a guarire le contusioni*.

Zinco: è un oligoelemento* antiossidante* presente nell’organismo in quantità inferiori solo al ferro*. E’ essenziale alla vita in quanto esplica una serie di funzioni biologiche fondamentali: è indispensabile per la crescita corporea, per la riparazione dei tessuti, per la normale risposta immunitaria, per la formazione delle proteine; è importante per la digestione dei carboidrati*, per il metabolismo del fosforo*, per l’assorbimento delle vitamine in particolare quelle del gruppo B (V. Vitamina B), per la produzione di sperma nei maschi; contribuisce al funzionamento della vista, dell’olfatto, del tatto e della memoria. Nel corpo umano si trova soprattutto nelle ossa, nei denti, nella pelle*, nel fegato, nei muscoli e nei capelli. Gli alimenti più ricchi di zinco sono ostriche, carne, noccioline, fagioli, pane integrale, semi di zucca e semi di girasole. Una carenza di zinco provoca sempre disturbi gravi.

Zuccheri: (o glucidi o carboidrati o saccaridi) sono sostanze indispensabili alla vita in quanto da esse l’organismo attinge la gran parte dell’energia per svolgere le proprie funzioni. La quantità di zucchero contenuta nel sangue* è mantenuta costante ed è chiamata glicemia. Dal punto di vista chimico, gli zuccheri sono composti di carbonio, idrogeno e ossigeno. Si dicono monosaccaridi se sono formati da una sola unità (molecola), quali il glucosio* o il fruttosio*; si dicono disaccaridi se sono formati da due unità, quali il saccarosio* (glucosio + fruttosio), che è il comune zucchero usato in cucina, o il lattosio* (glucosio + galattosio). Sono questi gli zuccheri semplici. Si dicono polisaccaridi gli zuccheri complessi, cioè composti da più unità (molecole) di glucosio legate insieme, quali l’amido* o la cellulosa. Gli zuccheri semplici sono facilmente assimilabili e subito bruciati dall’organismo. Gli zuccheri complessi invece per poter essere utilizzati dall’organismo devono essere ridotti, tramite la digestione, in unità semplici di glucosio. Difatti la digestione degli zuccheri inizia nella bocca, dove la ptialina* (enzima*) presente nella saliva incomincia a scindere l’amido, per poi proseguire nello stomaco e nell’intestino, dove si arriva all’unità più semplice (molecola), il glucosio, che viene quindi portato, tramite il sangue, a tutte le cellule alle quali fornisce energia. Una parte di glucosio viene trasformata in glicogeno, che si accumula nel fegato e nei muscoli per costituire una prima riserva energetica. Un’eventuale ulteriore eccedenza viene trasformata in grassi, che costituiscono il magazzino di energia da utilizzare in caso di necessità. La regolazione del livello di glucosio nel sangue (glicemia) e delle scorte di glicogeno è effettuata dall’insulina (ormone prodotto dal pancreas).

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