DESCRIZIONE DELLA PIANTA
L’Alloro o Lauro è una pianta aromatica, sempreverde e spontanea, il cui nome scientifico è Laurus nobilis, usata a scopo ornamentale ed in cucina per insaporire alcuni cibi, ma anche per le sue notevoli proprietà terapeutiche. Appartiene alla famiglia delle Lauraceae e fu introdotto in Europa dall’Asia Minore. Oggi è una delle piante più diffuse e tipiche della Macchia mediterranea. Le foglie si raccolgono durante tutto l’anno, anche se il periodo migliore è la primavera. Sia le foglie che le bacche (che invece si raccolgono in autunno) si possono essiccare, ponendole in un luogo asciutto e ventilato ma soprattutto buio e si conservano poi in un recipiente chiuso ermeticamente. La pianta ha foglie allungate di color verde scuro e dal bordo ondulato e fiori giallognoli, riuniti in ombrelle situate alla base delle foglie, che spuntano in primavera. Le bacche, presenti solo nella pianta femminile, sono di colore nero-violaceo (quando sono mature), di forma ovoidale e contengono un seme.
PROPRIETA’
Le bacche e le foglie contengono grassi polinsaturi, resine, tannini, sostanze amare e sono particolarmente ricche di oli essenziali (in maggiore concentrazione nelle bacche) responsabili della fragranza aromatica dell’alloro e che conferiscono alla pianta proprietà aperitive, digestive, carminative, stimolanti, toniche, calmanti, antipiretiche, diuretiche, leggermente antisettiche e antispastiche, espettoranti, anticatarrali, emostatiche, emmenagoghe, astringenti, vasoprotettrici, sudorifere e la rendono benefica ed utile nei casi di dolori reumatici, di strappi muscolari, di distorsioni, indigestione ed affaticamento, per la cura del sistema nervoso, della tosse e come coadiuvante nei casi di bronchite.
L’azione principale dell’alloro è però quella relativa all’apparato digerente, infatti si dimostra un vero e proprio toccasana per quanto riguarda lo stomaco, dal momento che è in grado di svolgere una fondamentale attività benefica poiché migliora la digestione e svolge un’azione riequilibrante, calmante dei dolori, tonificante e protettiva nei confronti della mucosa gastrica.
Quindi, fondamentalmente, l’alloro si rivela molto utile nel favorire la funzione digestiva e nello stimolare di riflesso l’appetito, esplicando inoltre una valida azione depurativa e carminativa, ma anche antispastica, sudorifera, espettorante e antisettica. Grazie alla sua attività emmenagoga è in grado altresì di regolare il ciclo mestruale delle donne ed è anche consigliato contro l’affaticamento per la sua azione tonica, ma nello stesso tempo riesce a combattere l’insonnia perché si rivela un blando sonnifero.
L’alloro si usa per preparare tisane corroboranti, infusi, decotti, oli e unguenti, creme, saponi, detergenti e profumi o trattato con alcool per ricavarne un profumato e aromatico liquore dalle proprietà digestive. Anche l’estratto secco di foglie e/o bacche conserva tutte le proprietà benefiche della pianta. In cucina diventa uno degli aromi più apprezzati per la capacità di conferire alle pietanze un sapore unico ed inconfondibile.
L’olio essenziale è valido contro contusioni, dolori reumatici, psoriasi, alopecia. I suoi usi valgono persino per gli animali domestici, infatti qualche goccia di tintura oleosa sparsa sul pelo terrà lontano gli insetti.
Le foglie sono un ottimo rimedio casalingo per allontanare le tarme dagli armadi (ottime sostitute della canfora e più profumate) o da mettere nelle tasche degli abiti da conservare al cambio di stagione.
Fin dall’antichità l’alloro è stato assunto come simbolo della gloria, tant’è che si soleva cingere con corone di alloro il capo dei vincitori di guerre, degli imperatori e dei grandi poeti. Le corone di alloro venivano impiegate anche nelle cerimonie religiose e spesso utilizzate da pittori e scultori come simbolo iconografico di prestigio e magnificenza per uomini illustri.
Nel passato l’Alloro veniva usato come rimedio contro la peste.
USO TERAPEUTICO
Infuso benefico (foglie di Alloro)
Sminuzzare le foglie secche di alloro in una tazza di acqua bollente, lasciare agire 10 minuti e filtrare spremendo bene il residuo. Dolcificare a piacere con zucchero o miele. Si ottiene così un ottimo infuso che, bevuto caldo prima di coricarsi, fa sudare abbondantemente riuscendo a contrastare raffreddori ed influenza. Sorseggiato dopo i pasti, o durante la giornata, rinforza lo stomaco, eccita l’appetito, facilita la digestione e concorre ad eliminare i gas intestinali che provocano meteorismo e flatulenza. L’infuso vince altresì la stanchezza e l’insonnia, specialmente se assunto prima di coricarsi.
Infuso digestivo (foglie di Alloro, fiori di camomilla, foglie di malva, semi di anice)
Tritare le foglie, mischiarle ai fiori ed ai semi e versarne un cucchiaino da tè in una tazza di acqua bollente. Lasciare agire 5 minuti, filtrare e dolcificare prima di bere. Essendo un infuso che favorisce la digestione si consiglia di berlo dopo i pasti.
Decotto contro l’affaticamento (foglie di Alloro)
Bollire per 5 minuti le foglie. Coprire il recipiente e lasciare riposare per altri 10 minuti. Filtrare, dolcificare con zucchero o miele e berne 2-3 tazze al giorno.
Decotto oleoso per uso esterno (bacche di Alloro)
Una buona manciata di bacche fatte bollire a lungo in acqua non molto abbondante, danno un decotto oleoso di alloro che, applicato con impacchi, serve quale ottimo emostatico, astringente e rinforzante dei capillari sanguigni.
Polvere contro influenza e raffreddore (bacche di Alloro)
La polvere ottenuta dalle bacche perfettamente essiccate, presa nella dose di un cucchiaino da caffè al giorno, è un rimedio efficace contro l’influenza e i raffreddori.
Olio laurino per massaggi (bacche di Alloro, olio extravergine d’oliva)
Chiamato anche Olio di alloro, si ottiene con una grossa manciata di bacche pestate e fatte macerare per 3-4 settimane in olio extravergine d’oliva fino a coprire, quindi spremere e filtrare il tutto. Si utilizza per massaggi che servono a lenire gli spasmi reumatici o per facilitare la ripresa dell’uso delle articolazioni dopo ingessature o traumi di varia natura se frizionato adeguatamente sulle parti interessate alcune volte al giorno. Inoltre massaggiato sul ventre svolge un’azione rilassante sulla muscolatura liscia del sistema gastroenterico. E’anche un efficace rimedio per rinforzare i capelli e prevenirne la caduta; infatti. se usato con regolarità e costanza per massaggiare il cuoio capelluto, stimola la microcircolazione, favorendo l’ossigenazione e il nutrimento dei tessuti, contrastando quindi l’alopecia. Utile altresì per l’alopecia è una miscela costituita da olio di alloro, olio di garofano e spirito di lavanda.
Olio essenziale di alloro per stomaco e intestino (da foglie di Alloro)
2 gocce di olio essenziale di alloro, che si estrae dalle foglie per distillazione in corrente di vapore, su una zolletta di zucchero o in un cucchiaino di miele sono un rimedio eccellente per le convulsioni, le coliche, le debolezze di stomaco, l’intestino irritabile e l’eliminazione dei fastidiosi gas intestinali. Assunto dopo i pasti, aiuta la digestione e calma i dolori di stomaco.
ATTENZIONE però all’uso degli oli essenziali, che devono essere adoperati con estrema cautela e moderazione (solo qualche goccia), in quanto, essendo una miscela complessa e concentrata di sostanze chimiche, hanno un basso indice terapeutico (rapporto tra dose massima tollerata e dose minima efficace), per cui anche piccoli aumenti del dosaggio possono produrre fenomeni indesiderabili.
Unguento laurino (burro di Alloro, strutto)
Si ricava cuocendo in acqua, fino a coprire, per circa 30 minuti una certa quantità di bacche di alloro dopo averle frantumate; si lascia raffreddare e si raccoglie la sostanza oleosa (burro di alloro) che si forma in superficie; ad essa si aggiunge un ugual peso di strutto di maiale; infine si amalgama fino ad ottenere una pomata omogenea. L’unguento così preparato viene conservato in vaso ed utilizzato all’occorrenza per i massaggi. Ha un’azione calmante, tonica, analgesica e curativa nei casi di dolori reumatici e articolari, contusioni, torcicolli, ecc.
La sostanza oleosa di cui in precedenza, ottenuta come detto dalla bollitura in acqua delle bacche di alloro frantumate, la si può ottenere anche dalla spremitura a freddo delle bacche stesse, stavolta preferibilmente fresche; in tal caso però la resa è inferiore. Tale sostanza oleosa ha una consistenza butirrosa e per questo è chiamata “burro di alloro”; possiede il classico aroma dell’alloro, con sentori amari ed una colorazione verdastra.
USO ALIMENTARE
Le foglie di alloro trovano in cucina molteplici usi, grazie al profumo caratteristico ed al sapore molto particolare, per cui costituiscono un ingrediente importante della cucina europea e mediterranea in particolare. Ad esempio si adoperano per aromatizzare pietanze a base di carne quali gli stufati e gli arrosti, o a base di pesce, per le minestre, ma anche per patate, legumi e cereali, sughi vari, castagne, ecc.
Le foglie non perdono mai il loro aroma anche dopo la cottura. Possono essere adoperate sia fresche che secche, a seconda della pietanza, tenendo conto che le foglie essiccate hanno meno pronunciato il caratteristico gusto amaro.
Le foglie di alloro sono usate anche per la composizione di alcuni aceti aromatici, mentre le bacche per aromatizzare alcune birre inglesi.
Un’antica ricetta contadina, che impiega l’alloro come aroma principale, consente di recuperare il pane raffermo cucinando una zuppa molto gustosa e nutriente, adatta anche ai bambini.
Pane cotto (pane raffermo, foglie di Alloro, pomodoro, aglio, olio extravergine d’oliva, sale, acqua)
Dorare lo spicchio d’aglio nell’olio ed eliminarlo, aggiungere l’acqua, le foglie di alloro, il pomodoro ed il sale. Portare all’ebollizione ed aggiungere il pane tagliato a tocchetti grossi. Cuocere per circa 20 minuti e servire caldo. Se ne può cambiare la consistenza aumentando o diminuendo la quantità di pane e/o di acqua.
Si può ottenere un delizioso liquore profumato, aromatico e dalle proprietà digestive mettendo a macerare le foglie e/o le bacche di alloro nell’alcool. Il liquore così prodotto è chiamato il Laurino. Una possibile ricetta risulta essere la seguente.
Liquore laurino
In un capiente barattolo di vetro, munito di chiusura ermetica, mettere a macerare nell’alcool per 10 giorni 30 foglie fresche di alloro, dopo averle lavate ed asciugate. Tenere in un luogo al chiuso ed agitare di tanto in tanto. Preparare quindi lo sciroppo con l’acqua, lo zucchero e le restanti 10 foglie di alloro, facendo bollire a fuoco moderato per 10 minuti. Lasciare raffreddare, filtrare ed unire all’alcool già filtrato. Imbottigliare, tappare e conservare per almeno 1 mese in luogo chiuso e fresco.
USO COSMETICO
Decotto per bagno anti-stress (foglie di Alloro)
Sminuzzare le foglie e lasciarle bollire in acqua per 1/4 d’ora, filtrare e spremere il residuo, versare nella vasca e rimanervi per almeno 1/4 d’ora. Dopo stendersi 10 minuti sul letto. E’ rilassante e deodorante. Lo stesso decotto aggiunto ai pediluvi, facilita il sonno e combatte i cattivi odori dei piedi.
In cosmetica il burro di alloro o l’olio di alloro (olio laurino) vengono usati per saponificare, rilasciando una caratteristica colorazione verdastra ed il tipico aroma. I saponi a base di alloro sono validissimi per la cura del corpo, grazie alla loro azione antisettica, purificante, lenitiva e idratante. Altrettanto dicasi per detergenti e creme.
L’alloro è anche utilizzato per la produzione di profumi e di acque profumate che riescono a donare un ottimo senso di freschezza.
Può essere altresì adoperato in diffusione ambientale per concorrere ad eliminare e tenere lontano gli insetti, oltre a rendere l’aria gradevolmente profumata; basta 1 goccia di olio essenziale di alloro, da mettere nell’apposito diffusore, per ogni mq di ambiente da trattare.
Il più noto dei saponi a base di alloro è il Sapone di Aleppo, il cui nome deriva dalla città di Aleppo in Siria ove anticamente è iniziata la produzione. E’ un sapone naturale, biodegradabile al 100%, senza additivi artificiali e conservanti. Ancora oggi è prodotto dall’industria cosmetica seguendo la ricetta tradizionale. Gli ingredienti sono: olio di oliva, soda caustica (idrossido di sodio NaOH) e olio di alloro (V. ricetta precedente). L’olio di oliva viene cotto lentamente per alcuni giorni aggiungendo la soda caustica per la saponificazione. Al termine della cottura, durante il raffreddamento, si aggiunge l’olio di alloro. Il sapone, che è ancora di colore verde, viene quindi colato negli stampi e lasciato essiccare per un anno intero, al termine del quale la colorazione diventa di un verde dorato. Il minore o maggiore pregio del sapone dipende dalla percentuale di olio di alloro contenuta, che in genere varia dal 5 al 60%.
Il Sapone di Aleppo non contenendo tensioattivi aggressivi e fragranze di sintesi, è particolarmente adatto per le pelli delicate e per chi è allergico ai profumi. Ha proprietà lenitive, antisettiche, antiossidanti, nutritive, idratanti ed emollienti. Si rivela un ottimo detergente per il viso, ove se lasciato agire per alcuni minuti diventa una vera e propria maschera di bellezza. Si può adoperare anche come struccante per le donne e come sapone da barba per la rasatura degli uomini.
Laura dice
Buongiorno, ho preparato un liquore con le bacche di alloro seguendo una ricetta trovata su un libro di cucina. All’assaggio il liquore è molto amaro, nonostante io abbia aggiunto uno sciroppo molto zuccherino. È normale questo gusto? Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Laura, il forte sapore amaro è dovuto all’alta concentrazione nelle bacche di tannini, di laurina (o laurostearina, trigliceride dell’acido laurico), di oli essenziali. Invece le foglie di alloro, dove la concentrazione è più bassa, danno un sapore meno amaro. Cordiali saluti.
marcella dice
buongiorno
sarei interessata a preparare l’olio laurino
sarebbe possibile sapere le proporzioni ossia
quante bacche (fresche / semi fresche)
quanto olio di oliva
vorrei prepararlo per una frattura al gomito che ora ho
il bagno maria accelera di quanto il tempo di utilizzo?
grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Marcella, le fornisco qualche ulteriore dettaglio. Le bacche di alloro, colte mature in autunno, si lavano, si asciugano e si mettono ad essiccare in una cesta per circa due mesi, girandole di tanto in tanto. Poi si riducono in polvere pestandole in un mortaio. Si può partire direttamente dalla polvere da reperire in erboristeria. Il rapporto tra polvere di bacche di alloro ed olio extravergine d’oliva è di circa 1:5, ossia, ad esempio, circa 50 g di polvere per 250 ml d’olio. Se si utilizzano le bacche fresche, il peso va all’incirca raddoppiato rispetto all’essiccato. La macerazione deve durare circa un mese, quindi si spreme il residuo e si filtra il tutto. È meglio evitare il riscaldamento a bagnomaria. Cordiali saluti.
Dedi Patrizia dice
Perché il mio alloro non ha le bacche? Mi hanno detto che solo L’alloro femmina le produce. È vero? Grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Dedi Patrizia, come riportato nel presente articolo, al primo paragrafo “Descrizione della pianta”, le bacche sono presenti solo nella pianta femmina di alloro. Cordiali saluti.
Rossana dice
Buongiorno, vorrei fare l’olio laurino con le bacche secche. va bene farle essiccare sulla stufa o nell’essiccatore? si polverizzano eliminando il nocciolo prima? Grazie
Rossana
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Rossana, la invito a consultare l’articolo “Oleoliti e Oli essenziali” nella sezione del sito “Approfondimenti”, dove sono descritti i relativi procedimenti di preparazione, sia per la droga fresca che per quella secca. Per ottenere l’olio laurino le bacche di alloro, fresche o secche che siano, vanno pigiate o triturate senza rompere il nocciolo, che deve rimanere integro perché contiene sostanze che possono risultare irritanti per la pelle, oppure, quando si riesce, si può anche eliminare. L’olio laurino quindi si può preparare sia con le bacche fresche e sia con le bacche secche. Perciò se si dispone delle bacche fresche (è proprio questo il periodo in cui sono mature) queste non vanno essiccate. Come riportato nel citato articolo, in caso di bacche fresche la macerazione in olio delle stesse (come detto pigiate senza rompere il nocciolo) deve avvenire al sole o in luogo caldo e luminoso per 3-4 settimane. In caso di bacche secche, la macerazione in olio (sempre previa triturazione senza rompere il nocciolo) deve avvenire in ambiente più caldo e per più tempo, per cui, allo scopo di anticipare i tempi, si può ricorrere al riscaldamento a bagnomaria. Cordiali saluti.
francesca dice
Grazie, in effetti non era specificato nell’articolo del nocciolo.
Le mie bacche sono già nere e carnose adesso, la pelle si sfila solo massggiando le bacche tra le dita. Pensa che possa già utilizzarle?
Buona giornata a lei,
Francesca
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Francesca, penso proprio di sì. Cordiali saluti.
francesca dice
Salve!
Per fare l’olio laurino per massaggi, le bacche vanno pestate fino a rompere il nocciolo all’interno o solo la buccia esterna? L’olio va conservato in luogo fresco o caldo durante la macerazione? Bastano le bacche o si possono unire anche le foglie essiccate?
Grazie in anticipo per le informazioni che mi fornirà.
Francesca
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Francesca, intanto la invito a consultare l’articolo “Oleoliti e Oli essenziali” nella sezione del sito “Approfondimenti”, dove sono descritti i relativi procedimenti di preparazione. Le bacche di Alloro vanno pestate, o per meglio dire pigiate, senza rompere il nocciolo, che deve rimanere integro perché contiene sostanze che possono risultare irritanti per la pelle. Le bacche quindi devono essere completamente mature, ossia di colore nero e perciò raccolte nel periodo ottobre-novembre. L’olio durante la macerazione si tiene al sole o in un ambiente caldo e luminoso ed una volta pronto si versa in un contenitore di vetro ambrato che si conserva in luogo fresco e buio. Per la preparazione dell’olio è preferibile adoperare le bacche che sono molto più attive delle foglie e ciò per rendere l’olio laurino maggiormente efficace. Quando la materia prima (droga) è essiccata e non fresca, occorre che la macerazione in olio avvenga in ambiente più caldo e per più tempo. Come riportato nel suddetto articolo, il composto sottoposto a bagnomaria consentirebbe di anticipare i tempi, garantendo comunque il risultato. Cordiali saluti.
Rosa dice
Salve; vorrei sapere se l’unguento e’ utilizzabile per prurito ed irritazione cutanea in soggetto ultranovantenne.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Rosa, come riportato nell’articolo, l’unguento laurino è indicato per massaggiare le parti del corpo interessate da traumi accidentali (contusioni, distorsioni, strappi o stiramenti muscolari) e da dolori reumatici. Per il prurito sono adatte altre piante, quali, ad esempio, Calendula, Melaleuca, Lavanda, Bardana, Tarassaco, Echinacea, Centella asiatica, Avena, Consolida, Menta piperita, Malva, Noce, Sambuco, ecc., che possiedono proprietà lenitive, calmanti, antipruriginose, disarrossanti, antinfiammatorie. È sempre opportuna la valutazione del medico. Cordiali saluti.
Camilla dice
Ho trovato molto interessante queste informazioni a novembre 2015 ho fatto x la prima volta l’olio di alloro ( olio laurino ) l’ho usato poche volte in questi mesi ( siamo a giugno 2016 ) nei vari piatti dal ragù alle verdure un cucchiaino (nn pieno )da caffe` a fine cottura dosi x 4 persone ho ottenuto risultati soddisfacenti ai capelli, occhi e alla mano ( problemi di articolazione ) grazie x le informazioni che dateem
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Camilla, grazie per gli apprezzamenti. Continui a visitarci che il sito è in costante aggiornamento e quindi potrà trovare sempre delle nuove ed interessanti pubblicazioni, comprese le risposte ai commenti dei visitatori. Cordiali saluti.