Il deficit di Attenzione e Concentrazione consiste in una compromissione temporanea o permanente di queste due funzioni psichiche. La loro compromissione crea un disturbo al quale possono esserne associati altri come la perdita di memoria a breve termine e la difficoltà ad elaborare un concetto in maniera chiara, ad ascoltare ed a formulare parole.
Le origini del disturbo di concentrazione e attenzione possono essere diverse. Tra esse ci sono il long-Covid, l’intossicazione da alcol, l’uso di droghe, l’anemia da carenza di ferro ecc.; ci sono varie patologie neurologiche (come il morbo di Alzheimer) e l’ADHD. Inoltre il disturbo rientra tra i sintomi psichici di depressione e quelli legati all’ansia. In qualche caso può dipendere dalla carenza di sonno o dallo stress o dall’uso di alcuni farmaci.
L’insonnia cronica può influire negativamente sulla salute: la mancanza di sonno compromette infatti la funzionalità del sistema immunitario e riduce sia la capacità di concentrazione che l’attività psichica. Un sonno insufficiente, per quantità e qualità, è causa di irritabilità, stress, scarse prestazioni sul lavoro o nello studio, maggiore probabilità di commettere errori o di avere incidenti, ansia e depressione.
Nel bambino, i problemi di concentrazione possono manifestarsi in presenza di parassitosi intestinale; in tal caso, compaiono spesso anche irrequietezza, disturbi del sonno, pallore ed enuresi.
In età pediatrica, inoltre, l’incapacità di prestare attenzione rientra tra i sintomi dell’ADHD (sindrome da deficit di attenzione e iperattività) e si associa ad ipereccitabilità, aggressività eccessiva, comportamento impulsivo ed irruento e mancanza di disciplina. La sindrome non deve però essere confusa con situazioni occasionali da attribuire ad estemporanee vivacità caratteriali del bambino.
L’ADHD è un disturbo del neuro-sviluppo (e che può perdurare in età adulta) caratterizzato da problematiche nel mantenere l’attenzione, eccessiva attività e/o difficoltà nel controllare il proprio comportamento (es.: impulsività) che non appaiono adeguate all’età della persona.
Per diagnosticare l’ADHD non basta che il bambino sia vivace, impulsivo ed agitato, ma occorre che siano presenti, per un periodo abbastanza lungo (generalmente non inferiore a sei mesi), i sintomi chiave della sindrome, che sono essenzialmente il deficit di attenzione (facile distraibilità), l’impulsività (risposta immediata senza riflettere a qualsiasi stimolo), l’iperattività (il non riuscire a stare fermi). A ciò si accompagnano la perdita di concentrazione, la ridotta capacità di apprendimento, il non rispetto delle regole base di comportamento, l’instabilità, l’impazienza, la sensazione di tensione interna da scaricare, il rapido raggiungimento di elevati livelli di stanchezza e di noia, l’incapacità di portare a termine qualsiasi attività, ecc. Tali sintomi tipicamente si manifestano in più di un contesto di vita del bambino: famiglia, scuola, società.
I rimedi omeopatici di seguito riportati hanno nella loro patogenesi i disturbi inerenti il deficit di Attenzione e Concentrazione
Argentum nitricum è un ottimo rimedio della sfera mentale. È un rimedio omeopatico maggiormente adatto a pazienti che presentano attività mentali lente, ove il pensare richiede molto sforzo e amnesie, ove non si riescono a trovare le parole. Il bambino Argentum soffre di fobie (altezza, folla, impegni sociali), è logorroico, ripete sempre le stesse cose, è incoerente, insicuro e ha un linguaggio infantile.
Baryta carbonica è il rimedio omeopatico che viene classicamente prescritto per le problematiche dei bambini che hanno uno sviluppo anomalo, sia fisico che psichico, che presentano un ritardo intellettivo e cognitivo, che hanno problemi di linguaggio, con buone possibilità di migliorare lo stato generale del paziente e quindi di facilitare il compito ai rieducatori specializzati. Il bambino che richiede Baryta carbonica è lento a comprendere, a ricordare, a muoversi, manca totalmente di fiducia, è insicuro, ha paura di tutto, specie delle persone estranee, manca di attenzione, il che rende difficile educarlo.
Chamomilla è certamente il primo rimedio omeopatico da prendere in considerazione, atteso che è il rimedio pediatrico per eccellenza, particolarmente adatto a bambini sensibili, nervosi, agitati, che esigono attenzione, che soffrono d’insonnia o di disturbi del sonno, che si svegliano spesso di notte e che per riaddormentarsi richiedono il contatto fisico con la madre, come l’attaccarsi al seno.
L’agitazione e il capriccio dominano infatti il quadro del bambino che richiede Chamomilla. Egli caratteristicamente è: brontolone, va in collera non appena lo si avvicina o lo si contraddice; capriccioso, sempre scontento, prepotente, scontroso. Desidera, ad esempio, un giocattolo, lo reclama con violenza e non appena lo ottiene poco dopo lo rigetta per reclamarne un altro che subirà la stessa sorte; agitato, non sta mai fermo, impaziente; insonne, ha sonno ma non riesce a dormire, richiede il contatto fisico della madre per addormentarsi, ma mai senza difficoltà.
Kalium phosphoricum stanchezza dopo uno sforzo mentale moderato.
Lycopodium comunque è un importante rimedio omeopatico che viene prescritto per l’ansia da prestazione e per la difficoltà di attenzione e concentrazione.
Tubercolinum Ansia, tristezza, umore malinconico, sensibilità alla musica, tremore delle mani; è scoraggiato, smemorato, ha avversione per il lavoro e in special modo per il lavoro mentale. Irritabile, non ama essere disturbato dalle persone.
Veratrum album Memoria debole o amnesie. Il soggetto è afflitto, malinconico, triste, inconsolabile. Ha eccessiva ansia e inquietudine; è timido, ha una forte tendenza a spaventarsi. Afflitto e inconsolabile piange e urla a causa di sfortune immaginarie. Il rimedio agisce sul sistema nervoso (paralisi del sistema nervoso).
Zincum Difficoltà di comprensione con turbe della memoria. Spossatezza celebrale e nervosa dopo studi prolungati, veglie notturne o intossicazione. Spirito lento a comprendere e a rispondere. Debolezza della memoria con difficoltà a coordinare i pensieri. Stupidità progressiva. Faccia pallida, occhi incavati, senza espressione. In questo rimedio è presente un’estrema agitazione degli arti inferiori, nonostante l’avversione per il movimento.
Altri rimedi omeopatici inerenti sono: Phosphoricum acidum e i veleni dei serpenti quali Hydrophis cyanocinctus e Lachesis
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(*) V. Note esplicative