La diarrea, com’è noto, è l’eliminazione, con frequenza al di sopra della norma, del materiale fecale. Di per sé non è una malattia, ma un sintomo di altre patologie. Difatti si riscontra in numerose affezioni intestinali (enteriti, coliti, ecc.) ed epatiche.
La forma acuta è scatenata principalmente da agenti infettivi (batteri, virus e parassiti) che possono diffondersi a causa di scarse condizioni di igiene veicolate tramite l’acqua o i cibi contaminati (purtroppo sono eventi alquanto frequenti nei Paesi in via di sviluppo). Tipica è la cosiddetta “diarrea del viaggiatore” causata dal batterio campylobacter jejuni, le cui tossine possono essere distrutte solo con un’adeguata cottura. Generalmente in estate sono molto più comuni le forme batteriche, mentre in inverno quelle virali.
La diarrea può essere dovuta anche a condizioni non patologiche, quali intolleranze alimentari, situazioni di stress, assunzione di farmaci, ecc.
Le feci subiscono un’alterazione di quantità e qualità, presentandosi poco formate di consistenza liquida o semiliquida. Se le manifestazioni si complicano fino ad espellere ripetutamente soltanto liquidi, senza più caratteristiche fecali, allora si parla di dissenteria.
La diarrea può manifestarsi come sintomo isolato oppure essere accompagnata da disturbi più o meno lievi, quali dolori addominali, flatulenza, bruciori all’ano, perdite ematiche ed a volte febbre e vomito. Può diventare particolarmente pericolosa per bambini ed anziani, specie se cronica, a causa del rischio di disidratazione.
Durante il periodo in cui si verificano gli episodi di diarrea è importante adottare alcune precauzioni, specie nella dieta, come ad es. bere molta acqua per mantenere idratato l’organismo, non fare uso di bevande ghiacciate e di alcool, evitare l’uso di caffè e di tè forte, evitare gli alimenti ricchi di grassi e quindi difficili da digerire, limitare gli alimenti ricchi di fibre come frutta e verdura, ecc.
I rimedi della nonna qui proposti consentono di fornire, in modo del tutto naturale, un efficacissimo contributo per contrastare le manifestazioni diarroiche e per ricondurre l’organismo alla normalizzazione.
Nota: Per informazioni sulle modalità di preparazione dei rimedi che vengono utilizzati, quali infusi, decotti, tisane, sciroppi, succhi, impacchi, cataplasmi, ecc., consultare l’articolo “Tipi di preparati fitoterapici” della sezione del sito “Approfondimenti”.
□ Agrimonia: si dimostra particolarmente efficace per la diarrea, anche per quella dei bambini, l’infuso di foglie e fiori (2 – 4 g in 200 ml d’acqua bollente) alla dose di 3 – 4 tazze al dì (tazzine per i bambini). E’ utile l’associazione con Alchemilla e Rabarbaro.
□ Alchemilla (o Erba stella o Erba ventaglia): la pianta possiede molteplici virtù, ha proprietà astringente, antisettica, antinfiammatoria, antispasmodica, antiemorragica, cicatrizzante, diuretica e depurativa. Si utilizzano le foglie o le parti aeree. L’infuso (2 – 4 g di foglie essiccate in una tazza d’acqua bollente), di cui se ne bevono fino a 3 tazze al dì lontano dai pasti, è indicato nei casi di dismenorrea, ipermenorrea, emicrania, dolori reumatici, febbre, forme lievi di diarrea e di coliti con tendenza diarroica, Il decotto (1 g di parti aree essiccate in una tazza d’acqua) può essere utilizzato per fare sciacqui o gargarismi nei casi di infiammazioni del cavo orale (gengiviti, tonsilliti, faringite, raucedine) oppure per fare impacchi allo scopo di frenare emorragie, detergere ferite, donare elasticità alla pelle e combattere le smagliature. La pomata di alchemilla, per uso esterno, può servire per calmare le irritazioni degli organi genitali femminili.
□ Amamelide (o Hamamelis virginiana): per le sue proprietà astringenti e antispasmodiche (cui si aggiungono quelle antinfiammatorie, antisettiche, antiemorragiche, cicatrizzanti, vasocostrittrici, lenitive), questa pianta è impiegata come coadiuvante in caso di diarrea. Se ne prepara l’infuso di foglie (2 – 3 g in 150 ml d’acqua bollente), da assumere 2 – 3 volte al dì lontano dai pasti.
□ Carciofo: in caso di diarrea, il consumo di carciofi riduce efficacemente l’evacuazione intestinale per le proprietà astringenti ed aiuta l’eliminazione delle tossine per le proprietà diuretiche e depurative.
□ Cardo santo: contro la diarrea atonica si dimostra utile l’infuso fatto con 5 g di fiori e foglie in 200 ml d’acqua bollente. E’ consigliabile non superare l’assunzione di 3 – 4 tazze al dì, in quanto il principio amaro contenuto (cnicina) ad alte dosi può causare conati di vomito. Da evitare nei casi di infiammazione intestinale (diarrea cronica).
□ Carote: il passato di carote è un ottimo rimedio per la diarrea, in particolare nei bambini, poiché aiuta a ricompattare le feci.
□ Carrubo: eccellente antidiarroico, antisettico e riequilibrante della flora batterica intestinale. Se ne prepara l’infuso di fiori, frutti e foglie (5 g in 150 ml d’acqua bollente), di cui se ne assumono 2 – 3 cucchiai al dì, se adulti, o 2 – 3 cucchiaini, se bambini.
□ Fave secche: fave secche o farina di fave non setacciata, bollita a mo’ di minestra, arresta la diarrea, anche quella ribelle ad altri medicamenti.
□ Lichene d’Islanda: il decotto con la parte aerea della pianta (10 – 20 g in 1 litro d’acqua, far bollire 1 h, fare intiepidire 10 min, filtrare e aggiungere zucchero o meglio miele a piacere), assunto alla dose di 3 – 5 cucchiai al dì prima dei pasti, è utile per la dispepsia e per i disturbi intestinali di origine nervosa, compresa la diarrea. Funziona anche come blando sedativo e quindi, assunto il pomeriggio-sera, può essere utilizzato nelle forme leggere d’insonnia. Inoltre risulta utile anche nelle manifestazioni spasmodiche delle vie respiratorie, come tosse stizzosa e asma.
□ Limone: il succo di un limone spremuto in un bicchiere d’acqua con l’aggiunta di un cucchiaino di miele al posto dello zucchero è efficacissimo contro la diarrea. Si ottiene un’ottima bevanda reidratante sciogliendo in un litro d’acqua due cucchiai di zucchero, mezzo cucchiaino di sale e mezzo cucchiaino di bicarbonato, cui si aggiunge il succo di un limone. Il limone esplica una preziosa attività battericida.
□ Mela: in caso di diarrea, il consumo di mele crude (meglio con la buccia) ha un’azione normalizzante per le proprietà astringenti e favorisce l’eliminazione delle sostanze tossiche per le proprietà depurative.
□ Mirtillo: mangiare mirtilli freschi aiuta a combattere la diarrea.
□ Ortica: il decotto con foglie di ortica (5 g di foglie per 200 ml di acqua), da assumere a piacere, risulta utile in caso di diarrea.
□ Piantaggine:è indicato il decotto di foglie (5 g in 200 ml d’acqua), da assumere alla dose di 1 tazza 2 volte al dì.
□ Primula: si dimostra efficace il decotto di foglie e fiori (2 – 3 g in 200 ml d’acqua), da assumere alla dose di 1 cucchiaio da minestra secondo necessità, anche ogni ora.
□ Riso: lessare il riso e bere a cucchiaiate l’acqua di cottura. Anche mangiare riso (ovviamente in bianco) aiuta a combattere la diarrea grazie alle proprietà astringenti di questo cereale ed alla sua buona digeribilità.
□ Solidago (o Verga d’oro): il decotto di foglie e sommità fiorite (10 g in 1 tazza d’acqua), ha virtù diuretiche e astringenti ed esercita un’azione benefica sull’intestino e sul fegato. Le proprietà astringenti lo rendono indicato nella cura delle diarree in generale. Se ne assumono 2 – 3 bicchieri al giorno, se adulti, o 100 – 200 ml al giorno, se bambini.
□ Tiglio: il decotto con i frutti di tiglio (5 g di frutti in 200 ml di acqua), da assumere più volte al dì secondo necessità, è un valido rimedio contro la diarrea.
□ Tormentilla (o Potentilla): il decotto della radice (4 g in 200 ml d’acqua, da bollire per 30 min), bevuto alla dose di 1 cucchiaio ogni 2 – 3 ore, è un ottimo depurativo del fegato. Poiché la pianta è ricca di tannini (polifenoli di sapore amaro e da spiccate proprietà astringenti), il preparato si dimostra molto utile anche per dolori al ventre, enteriti, diarree, anche con febbre.
Chiara dice
Buonasera, cosa intende esattamente per passato di carote? Tipo carote cotte e poi frullate per ottenere una vellutata? Lo chiedo per mio figlio di 8 anni che è da 3 giorni che ha 3 scariche al giorno liquide, la pediatra ha detto che gira virus, per aiutarlo preferirei adottare misure naturali anziché medicinali antidiarroici. Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Chiara, il passato di carote può essere preparato scottando gli ortaggi e poi frullandoli. Possono essere utili anche i succhi di carota e di mela (molto diluiti con acqua), utilizzando una centrifuga. Cordiali saluti.
Brunella Balestrazzi dice
grazie per le notizie molto chiere ed esaurienti. Sono laureata in CTF e Farmacia, e ritengo che le notizie fornite siano davvero “scientifiche”, non approssimative.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Brunella, la ringrazio per i complimenti e l’apprezzamento. Continui a visitare il sito ove troverà periodicamente nuove ed interessanti pubblicazioni. Cordiali saluti.