DESCRIZIONE di Hekla lava
Il rimedio si ottiene dalla lava del vulcano Hekla in Islanda a partire dalla tintura madre. La tintura si prepara dalla cenere fine che contiene ossido di ferro e silicati di calcio, magnesio e alluminio.
Il termine Hekla significa “incappucciato” e deriva dal fatto che la vetta del vulcano, perennemente ricoperta da una calotta di neve e ghiaccio, è quasi sempre coperta da nubi.
Situato nella regione a Sud-ovest dell’Islanda, il vulcano alto 1.491 m. è tutt’ora molto attivo; era ritenuto nel Medioevo la porta dell’inferno. Il vulcano H. erutta circa ogni otto anni; nell’ultimo millennio si sono contate una ventina di eruzioni a partire dal 1104, data della prima eruzione, alle più recenti nel 1980, nel 1991 e quelle del 2000.
In particolare una delle eruzioni più violente è avvenuta nel II millennio a.C., quando il vulcano rilasciò nell’atmosfera, poco dopo la sua eruzione, chilometri cubi di materiale.
Nelle pecore che pascolano vicino al vulcano H. è stata osservata frequentemente la formazione di esostosi sulle mandibole.
CARATTERISTICHE
Organospecificità: Ossa, particolarmente mandibola; ghiandole soprattutto quelle cervicali; mucosa gengivale.
Principali indicazioni cliniche: Affezioni delle ossa: Osteofitosi, iperostosi, epulide, esostosi in particolare della mandibola, dentizione difficile, odontalgia, periostite, osteite, rachitismo, carie dentali, osteomalacia, ascessi dentali, necrosi ossea; affezioni ghiandolari; carenza di latte; nevralgia; patereccio; ulcerazione distruttiva delle ossa nasali in particolare o delle mascelle o della mandibola; affezioni delle ossa generalmente dopo un trauma.
In H. l’apparato dentale e osseo sono i più colpiti. Il rimedio è stato usato con effetti eccellenti nell’odontalgia, specialmente se i denti sono molto sensibili alla pressione, con gonfiore delle mascelle; ascessi gengivali o di ingrossamento dell’osso restante dopo un’estrazione dentale in cui la mascella è molto sensibile alla minima pressione sulla corona; nei gonfiori vicino la mascella e nella dentizione difficile di bambini scrofolosi e rachitici.
H. è utile nella nevralgia facciale o cefalea causata da irritazione dei nervi dentali o da denti cariati; nella cefalea; nella nevralgia da dente cariato o nella cavità in cui è stato estratto un dente cariato; Il rimedio è utilizzato nei casi esostosi, ovvero di formazioni di osteofiti dolorosi, come la spina calcaneare; nel dolore al ginocchio provocato dall’apofisite del tubercolo tibiale o malattia di Osgood Schlatter; nell’infiammazione e ipertrofia della mascella, dolorosa e sensibile al tatto; nei dolori e nevralgie delle zone interessate dall’infiammazione i cui sintomi talvolta sono accompagnati da suppurazioni e da ascessi; nelle iperostosi (esuberante produzione di tessuto osseo che può interessare qualunque osso) e nelle osteofitosi articolari periferiche (piccole escrescenze ossee, che si sviluppano sull’osso che costituisce l’articolazione del ginocchio, l’articolazione dell’anca, le articolazioni della colonna vertebrale, l’articolazione della spalla e le articolazioni delle dita della mano); nella epulide.
L’epulide è una lesione benigna a carattere proliferativo (pseudo-tumorale) che si sviluppa sul margine gengivale.
Nella maggior parte dei casi, il disturbo è determinato da processi infiammatori, che si instaurano nel tessuto connettivo della gengiva o del parodonto; tale infiammazione può essere conseguente a traumi, a irritazioni locali dovute all’azione del tartaro e della carie, o anche alle protesi dentarie.
Il processo irritativo-infiammatorio instauratosi determina una reazione iperplastica. L caratterizzata dalla tendenza alla distruzione dei componenti cellulari presenti nella mucosa gengivale, che può estendersi fino a coinvolgere il tessuto osseo sottostante.
Le ghiandole sono affette almeno quanto le ossa: «indurimento e infiltrazione delle ghiandole cervicali, che circondano il collo come un filo di perle. I rigonfiamenti riconducibili al rimedio sono dolorosi e sensibili al tatto; aggravati al tatto e alla pressione.
Mialgia, specialmente dei muscoli intercostali.
USO
Faccia: Nevralgia facciale o cefalea causata da irritazione dei nervi dentali o da denti cariati.
cefalea.
Denti: Odontalgia, specialmente se i denti sono molto sensibili alla pressione; con gonfiore delle mascelle. Nevralgia, da dente cariato; in una cavità dalla quale si è estratto un dente cariato. Ascesso; o ingrassamento dell’osso restante dopo un’estrazione dentale. La mascella è molto sensibile alla minima pressione sulla corona; Dentizione difficile nei bambini scrofolosi e rachitici.
Torace: Mialgia, specialmente dei muscoli intercostali.
Collo e Dorso: Indurimento e infiltrazione delle ghiandole cervicali, che circondano il collo.
Arti inferiori: Displasia dell’anca; esostosi della tibia; grave dolore continuo che impedisce di lavorare.
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(*) V. Note esplicative