DESCRIZIONE DI GELSEMIUM
Il rimedio omeopatico Gelsemium si ottiene dalla tintura della corteccia della radice della pianta Gelsemium sempervirens, o Gelsomino giallo, con successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
Gelsemium sempervirens è una pianta che appartiene alla famiglia delle Loganiaceae. È un bell’arbusto rampicante dei climi temperati, con dei fiori molto profumati e con il fusto sottile che può raggiungere anche 9-10 m. Il suo fusto si innalza tortuoso e tormentoso, esso è esile al punto tale che ha bisogno di un sostegno per tenersi eretto. Molto diffuso in Italia, cresce spontaneamente nei luoghi boschivi, ma viene anche utilizzato per abbellire i giardini delle case in Carolina (Stati Uniti).
Tutte le specie del genere Gelsemium contengono un alcaloide, la gelsemina, altamente velenosa se ingerita così com’è, ossia a dosi ponderali e non omeopatiche.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Gelsemium è un importante policresto vegetale; esso possiede sintomi ben marcati e specifici riscontrabili nella pratica quotidiana. Il temperamento è nervoso, la costituzione è fosforica, la diatesi è tubercolinica. Come i suoi parenti botanici, Gelsemium ha una forte azione paralizzante, sia a livello fisico che mentale. Il rimedio agisce sul sistema nervoso centrale e su quello periferico provocando paresi muscolare, ma anche delle palpebre, dell’esofago, degli sfinteri, degli organi e degli apparati.
Sfera d’azione anche su vari disturbi neurologici (tremore, incoordinazione muscolare, paresi e paralisi, congestione cerebrale), vertigine che insorge dalla regione occipitale, cefalea che inizia nel tratto cervicale, apparato cardiovascolare, spermatorrea, metrorragia, amenorrea secondaria.
Il soggetto che richiede Gelsemium trema perché è ansioso, esageratamente emotivo ed emozionato. Egli è il soggetto più tremolante della Materia Medica. Ma è anche un soggetto che soffre di estrema debolezza, brividi, vertigini od anche diarrea prima di un evento ritenuto importante, che, ad esempio, continua a pensare «Mi tremano le gambe. Ho davvero paura». È pertanto uno dei principali rimedi dell’ansia da prestazione. Altri sintomi-chiave sono estrema timidezza, fragilità, instabilità, sentirsi a disagio nel parlare in pubblico o affrontare una qualsiasi prova o essere oggetto di attenzione, raucedine o laringite per paura di esibirsi, confusione e stordimento. È il grandissimo rimedio della fifa. È il rimedio della fifa dello studente che deve sostenere un esame. Il soggetto desidera stare da solo e in pace (non vuole essere costretto ad esprimere un’idea), ha disturbi dopo e per un’emozione (debolezza e tremori, coliche, diarrea, insonnia), l’emozione lo rende muto, ha paura della morte. Ma è anche un grande rimedio nevralgico.
Un esempio che può far comprendere meglio il rimedio è quello dello studente che si presenta emozionato e tremante il giorno dell’interrogazione. Egli non ricorda più nulla di ciò che ha studiato, è il fenomeno della “tabula rasa”. La sua mente è offuscata, il suo volto è caldo e pallido, ma le gote sono arrossate, il suo cuore batte forte, avverte lo stimolo di andare in bagno. Le sue mani sudano e tremano, sente di svenire e in quel momento vorrebbe essere altrove. Poi, ritornato al suo banco, inizia piano piano a ricordare, il calore ed il rossore del volto pian piano scompaiono, i battiti del cuore si normalizzano, le mani si asciugano e si muovono con maggiore scioltezza, il tremore diminuisce fino a fermarsi. Se si sente amato e stimato sia dall’insegnante che dai compagni egli riesce a dare il meglio di sé, a ben figurare, nonostante la sua insicurezza.
Ed ecco l’analogia tra la pianta ed il carattere del rimedio. Il nostro soggetto è fragile, vuole essere coccolato, vezzeggiato, essere al centro delle attenzioni, trattato con tenerezza e con riguardo: ha cioè bisogno di amore, di essere nutrito d’affetto, del sostegno di una persona amica. Solo così egli darà il meglio di sé.
Relativamente all’ansia da prestazione Gelsemium somiglia in un certo senso ad Argentum nitricum e può considerarsi il suo fratello minore; però mentre Gelsemium ha paura solo al momento dell’esame, dell’incontro o dell’avvenimento, Argentum nitricum è colto da angoscia anticipatoria, cioè alcuni giorni prima dell’evento è agitato ed ansioso, teme di non riuscire ad affrontare la situazione ed a superare le difficoltà. Argentum nitricum si rivela prevalentemente adatto ad un soggetto che soffre di ansia profonda con battito cardiaco accelerato e paura irrazionale di quanto dovrà accadere, che, ad esempio, continua a chiedersi «Che cosa farò se mi dimenticherò qualcosa? Che cosa succederà se non riuscirò ad andare avanti? E se verrò meno?». Altri sintomi-chiave di Argentum nitricum che complessivamente lo distinguono da Gelsemium sono: paura di arrivare in ritardo, mente vagante su mille pensieri, sensazione di mancanza di tempo, svegliarsi al mattino pensando di non riuscire ad affrontare la giornata, paura di sentirsi in pericolo, paura della morte, ansia in luoghi affollati e in ambienti chiusi (claustrofobia), frettolosità, impulsività.
Ma Gelsemium somiglia anche a Lycopodium. Infatti Lycopodium si rivela prevalentemente adatto ad un soggetto che avverte perdita di fiducia in sé stesso in previsione dell’evento, paura di sbagliare o di fare brutta figura, cercando di non darlo a vedere, che, ad esempio, continua a pensare «Quando entrerò farò la figura dell’imbecille». Altri sintomi-chiave di Lycopodium che complessivamente lo distinguono da Gelsemium sono: frustrazione, emotività, timore di fronte a estranei, bisogno della stima altrui, reticenza nell’intraprendere qualcosa di nuovo anche se poi ottiene dei buoni risultati, somatizzazione a livello gastrointestinale, paura di non essere in grado di emergere e di far fronte alle proprie responsabilità e ciò, poiché risulta essere un ambizioso e un perfezionista, si traduce in un certo nervosismo.
Gelsemium, Argentum nitricum e Lycopodium sono i tre rimedi omeopatici che più caratteristicamente vengono utilizzati nell’ansia da prestazione, con le differenze esaminate nella diagnosi differenziale di cui in precedenza.
Nota: La diagnosi differenziale, molto usata in Omeopatia, consiste nel confrontare più rimedi omeopatici che presentano quadri patogenetici (l’insieme dei sintomi, dei modi e dei processi fisiopatologici che i rimedi omeopatici sono in grado di trattare) compatibili con il quadro clinico del paziente, ossia con diversi punti di contatto, ma anche con le differenze che ne permettono la scelta tra essi, orientata al massimo grado di similitudine rimedio-paziente.
In diversi casi un protocollo terapeutico che viene adottato consiste nel sostituire il giorno prima dell’evento o la mattina dello stesso il rimedio omeopatico del trattamento di base (nella fattispecie, ad esempio, Argentum nitricum o Lycopodium) con Gelsemium, che risulta essere particolarmente efficace nel gestire lo stato ansioso poco prima dell’evento.
Gelsemium presenta aggravamenti con un’emozione mentale o con un’eccitazione, pensando alle proprie sofferenze, per le cattive notizie, con il calore, con il tempo umido e miglioramenti all’aria aperta, con il movimento continuo. Sepia è un suo complementare.
USO DEL RIMEDIO GELSEMIUM
1) Sistema Nervoso. Incoordinazione muscolare. Tic. Claustrofobia. Paura della morte. Nevralgie. Ansia dovuta a emotività, timidezza, depressione generale per il calore del sole o d’estate, timore di parlare in pubblico, di sostenere una prova, di essere oggetto di attenzione. Nell’ansia da dispiaceri, contrarietà, cattive notizie, preoccupazioni eccessive, ecc. somiglia a Ignatia amara e Aconitum napellus. Tremore. Gelsemium presenta tutte le forme di tremore, da quello semplice dovuto ad un’emozione a quello essenziale ed a quello del morbo di Parkinson. In questi ultimi due casi il rimedio apporta un parziale sollievo.
2) Occhi. Paresi dei muscoli palpebrali tale che le palpebre sono gravi e pesanti. Il soggetto fa molta fatica ad aprire gli occhi. Diplopia. Amaurosi.
3) Orecchie. Improvvisa perdita dell’udito per breve tempo.
4) Bocca. La lingua è gonfia ed intorpidita, il soggetto non riesce a parlare ed è tremolante quando la si mostra. Nelle balbuzie è spesso prescritto in associazione con Causticum e con Stramonium per completare e rafforzarne l’azione. Paralisi della bocca.
5) Gola. Deglutizione difficile. Afonia. Raucedine. Paralisi delle corde vocali scatenata da un’emozione. Pulsazione alle carotidi.
6) Testa. Congestione cerebrale. Capogiri come un ubriaco. Cefalea che inizia nel tratto cervicale. Mal di testa con dolore di tipo congestizio che inizia nella regione occipitale per fissarsi in quella frontale, con sensazione di laccio stretto al di sopra degli occhi spesso preceduta da disturbi visivi; testa pesante e difficile da sollevare, palpebre pesanti; aggravamento con il calore, gli spaventi e le eccitazioni; miglioramento stando coricati con la testa sollevata e temporaneamente con la pressione. La cefalea migliora tenendo la testa bassa o con un’abbondante emissione di urina.
7) Labirintite e Vertigini. Quando il sintomo predominante della labirintite sono le vertigini, accompagnate da debolezza generalizzata, spossatezza e apatia mentale. Vertigine che insorge dalla regione occipitale.
8) Febbre. Influenza. Rosolia. Morbillo. Febbre intensa con assenza di sete, tremore, brividi di freddo, sensazione di spossatezza, prostrazione, assopimento, dolori muscolari, congestione della testa e cefalea. Aggravamento alle ore 10, con il calore, con il movimento; miglioramento dopo aver urinato abbondantemente.
9) Sonno. Insonnia dovuta ad ansia da prestazione o ansia anticipatoria; insonnia dovuta a eccitazione nervosa.
10) Apparato digerente. Sete. Stenosi dell’esofago. Sensazione di debolezza all’epigastrio con angoscia. Diarrea urgente dovuta ad un’emozione. Fame nervosa.
11) Apparato genitale femminile. Amenorrea, metrorragia, amenorrea secondaria. Paralisi che si manifesta durante le mestruazioni.
12) Apparato genitale maschile. Spermatorrea. Anorgasmia (assenza di orgasmo) nel coito dovuta ad ansia da prestazione,
13) Apparato respiratorio. Respiro frequente. Sensazione di soffocamento.
14) Apparato cardiovascolare. Aterosclerosi. Ipertensione arteriosa. Battito cardiaco irregolare, polso frequente, debole, quasi impercettibile con sensazione che il cuore cesserà di battere se non ci si muove. In contrapposizione a Digitalis che invece teme che il suo cuore cesserà di battere al minimo movimento. Gelsemium si muove, Digitalis non osa fare un gesto.
15) Apparato urinario. Disturbi del tratto urinario a fronte di una causa prevalentemente emozionale o nervosa.
16) Apparato muscolo-scheletrico. Paresi e paralisi. Dolori muscolari con spasmi. Nevralgie. Dolori reumatici.
17) Arti. Il rimedio si rivela efficace nei casi di paresi e di paralisi i cui sintomi sono: debolezza, tremore ed incoordinazione degli arti al punto tale che il soggetto trema e lascia cadere gli oggetti dalle mani.
18) Sintomi generali. Iperestesia. Astenia. Iperidrosi.
DOSI
In tutti i casi diluizione 5-7CH, 3 granuli 3-6 volte al dì.
Se utilizzato come rimedio di terreno o per curare nel profondo gli stati cronici, può essere prescritto a diluizioni più alte secondo il parere del medico.
(*) V. Note esplicative