La guarigione, secondo le più antiche teorie, si basa sull’azione della cosiddetta “forza vitale”, un’entità non materiale, uno stato non permanente e inalterabile, un’energia non palpabile né direttamente misurabile; è ciò “che tiene in vita, anima, e governa il corpo materiale, tanto nello stato di salute quanto in quello di malattia” (Hahnemann).
La forza vitale impera in ciascuno di noi determinando lo stato di salute o di malattia; è quell’insieme di energia fisica, psichica e spirituale che accende il nostro motore e permette di dare movimento alla nostra vita; è come una fiamma potente ma allo stesso tempo labile, piena di energia se alimentata dal combustibile giusto. Ma essa è pronta ad esaurirsi fino a spegnersi se non correttamente governata. Tuttavia la fiamma si può riaccendere ed è pronta a ripartire in tutti noi se nutrita con le sostanze giuste.
Questa forza vitale ha preso molti nomi. Nell’ambito della pratica esoterica Gli yogin, nell’ambito della pratica esoterica, la chiamano prana e la attivano con la respirazione e la postura. Gli agopuntori la chiamano chi o qi e ne equilibrano il movimento attraverso una rete di vie dette meridiani. Anche le arti marziali come il tai chi, il qi gong o il kung fu la chiamano chi e imparano a padroneggiarla con anni di pratica rigorosa. I guaritori energetici lavorano con la sua manifestazione nel campo sottile intorno al corpo, la cosiddetta aura; alcuni chiamano Reiki la pratica spirituale usata come forma terapeutica alternativa per il trattamento di malanni fisici, emozionali e mentali, ovvero i praticanti del Reiki usano questa pratica per indurre effetti curativi.
A prescindere dal nome scelto, queste parole descrivono tutte la stessa cosa: la guarigione.
Secondo l’omeopatia è l’energia primaria che scorre in ogni forma di vita e che governa la salute dandoci la capacità di reagire a quelle che vengono chiamate le forze nemiche alla vita. Ciò significa che la malattia non è mai omeopaticamente una condizione statica, uno stato, come la considera l’allopatia, bensì una condizione dinamica fatta di interazioni continue fra la nostra condizione interiore e le condizioni esterne a noi.
Nell”Organon” si afferma che nello stato di salute dell’uomo è fondamentale la “forza vitale” e che la perturbazione di questo “principio dinamico interno” è responsabile della comparsa delle malattie, come viceversa “la restitutio ad integrum del principio vitale presuppone necessariamente il ritorno alla salute di tutto l’organismo”.
L’azione terapeutica di un rimedio omeopatico verso la guarigione consiste essenzialmente nello stimolare e incrementare la capacità riparativa dell’organismo che mette in gioco il sistema immunitario, il sistema nervoso, il sistema endocrino, il sistema linfatico.
(*) V. Note esplicative e la home-page della sezione.
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