L’insonnia è una condizione caratterizzata da un’alterazione della durata, quantità e qualità del sonno. Le insonnie si definiscono “iniziali”, “centrali” e “terminali”.
Sono “iniziali” quando c’è difficoltà di addormentamento, “centrali” quando il sonno è superficiale e discontinuo con ripetute interruzioni, “terminali” se caratterizzate da risvegli precoci.
Si definisce insonnia transitoria il disturbo reattivo temporaneo a svariate situazioni (ricovero in ospedale, fuso orario, cambiamento di abitudini lavorative) in un soggetto che abitualmente non ha disturbi del sonno; la pseudo insonnia è invece una falsa percezione di sonno in cui il soggetto in assenza di disturbi oggettivi, ne lamenta comunque uno scadimento della qualità.
L’insonnia può dipendere da disturbi dovuti all’assunzione di farmaci, alcol o stupefacenti, da stress, ansia, fattori psichici ed a conflitti emotivi, ma è anche associata a malattie non psichiatriche (psichiche né emotive) come le malattie infettive, endocrine e respiratorie.
Nonostante sia definita un disturbo del sonno, ha ripercussioni che si estendono oltre il periodo del sonno, interessando significativamente il periodo di veglia. Infatti le persone che soffrono di insonnia lamentano sonnolenza diurna e un peggioramento delle capacità lavorative.
Un aiuto considerevole può venire dall’osservanza di alcune semplici regole, quali rispettare i tempi di addormentamento e di risveglio, seguire una sana e leggera dieta serale, rendere la camera da letto confortevole. Possono essere utili anche farmaci o integratori che favoriscono il sonno, ma quando alla base dell’insonnia c’è una patologia.
Rivolgersi al medico è opportuno e necessario ogni volta che l’insonnia interferisce con la qualità della vita.
Per combattere le alterazioni del sonno con rimedi naturali, si può ricorrere essenzialmente a tre discipline, l’omeopatia, la floriterapia e la fitoterapia.
Per quanto riguarda l’omeopatia i rimedi adatti allo scopo sono diversi. Essi vanno selezionati sulla base del maggior grado di affinità del soggetto con le caratteristiche del rimedio, sia dal punto di vista fisico che da quello psichico e delle modalità di manifestazione dei disturbi. Ad esempio tra i rimedi omeopatici potenzialmente indicati troviamo:
ACONITUM NAPELLUS se provocata da un’esperienza sconvolgente;
ARGENTUM NITRICUM, in soggetto ansioso dopo stress intellettivo, insicuro, tendente alla depressione, con sonno irrequieto ed incubi dovuti anche all’ansia per un evento importante. Argentum n. è simile a Gelsemium;
ARSENICUM ALBUM, in soggetto con forte irrequietezza mentale, paura della morte, incubi, durante la notte ha soprassalti e quando si sveglia ha difficoltà a riaddormentarsi;
BELLADONNA, insonnia nonostante la voglia di dormire
GELSEMIUM, in soggetto ansioso, preoccupato ed affaticato per la paura di eventi futuri che lo riguardano;
IGNATIA AMARA, in soggetto emotivamente instabile, angosciato, isterico a seguito di shock emotivo, dispiacere, trauma affettivo, contrarietà, che non riesce ad avere un sonno tranquillo;
NUX VOMICA, in soggetto ansioso ed irrequieto con risvegli notturni perché non riesce a svincolare la mente dai pensieri del lavoro e degli impegni quotidiani, con incubi e difficoltà ad addormentarsi ed a riaddormentarsi;
COFFEA, in soggetto agitato e iperattivo sia per uno stato di nervosismo che per un eccesso di gioia, che è assillato dai pensieri delle cose fatte e da fare;
KALIUM PHOSPHORICUM, in soggetto con forte affaticamento intellettuale, stanco, debilitato, ipersensibile che ha difficoltà ad addormentarsi, che ha sonno disturbato ed incubi; e così via.
In diversi casi viene associato un gemmoterapico come Tilia tormentosa M.G. D1 in gocce.
Le diluizioni/dinamizzazioni saranno medio-alte se, come spesso succede, è necessaria una cura di fondo e di “terreno”, prescritta dall’omeopata.
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(*) V. Note esplicative