Le allucinazioni sono fenomeni psichici anormali che possiedono soggettivamente le caratteristiche fondamentali della percezione. L’allucinazione insorge in mancanza degli stimoli sensoriali obiettivi che normalmente generano quella percezione riprodotta dall’allucinazione. In poche parole è una percezione senza l’oggetto.
L’allucinazione è designata come quel disturbo psicosensoriale che corrisponde più esattamente alla definizione di “pecezione senza l’oggetto” e che si osserva più chiaramente nelle a. uditive e visive e a cui si contrappone classicamente l’aillusione definita come percezione inadeguata all’oggetto.
Si distinguono quindi diverse categorie di percezione:
obiettive che corrispondono alle sensazioni-percezioni della vista e dell’udito;
a carattere misto (obiettivate e di stato), che corrispondono alle sensazioni-percezioni fornite dall’olfatto, gusto e tatto;
percezioni di stato, che corrispondono alle sensazioni-percezioni di dolore, atteggiamento degli arti, ecc.
I disturbi psicosensoriali erano già noti nell’antichità dai greci e dai latini, ma erano solo sommariamente descritti e definiti. Il termine a. (hallucinatio) fu usato probabilmente nel 1574 da Jean Fernel (medico e astronomo francese) per designare affezioni oculari, mentre nel suo significato attuale venne chiaramente precisato nel 1817 da Jean-Étienne Dominique Esquirol (psichiatra e scienziato francese), secondo la definizione diventata classica di visionario.
Nel 1846 Jules Baillarger (neurologo e psichiatra franceses) stabilisce una distinzione tre a. psicosensoriale (con caratteristiche specifiche di obiettività spaziale) e a. psichica (che possiede solo i caratteri generici di estraneità rispetto all’Io psichico).
Allucinazioni visive
Nella loro forma elementare si distinguono come fotopsie o fosfeni (scintille, stelle luminose o colorate, ecc. che non di rado si trasformano in a. complesse o configurate.
Allucinazioni uditive
Si distinguono abbastanza nettamente quelle elementari (ronzii, fischi, martellamento, ecc.) da quelle complesse o verbali e del linguaggio. Queste ultime si presentano con una svariata gamma di caratteristiche: da poche parole apena bisbigliate o alterate, a frasi o interi discorsi in cui il timbro di voce di una o più persone viene chiaramente distinto e identificato.
Allucinazioni olfattive e gustative
I malati affermano che tutto è appestato da odori nauseabondi, che avvertono costantemente (sapori schifosi, ecc.). Essi avvertono questi odori costantemente o solo durante l’assunzione di cibi o bevande.
Allucinazioni somatiche o cenestesiche
È un raggruppamento eterogeneo che comprendei disturbi delle percezioni miste e di stato in cui le caratteristiche intrinseche del disturbo allucinatorio sono meno evidenti. Rientrano in questa tipologia tutte le a. di sensibilità generale che rimangono dopo l’esclusione della vista, udito, olfatto e gusto.
Allucinazioni combinate
Interessano contemporaneamente due o più apparati psicosensoriali, in genere vista e udito.
In omeopatia l’allucinazione è gestita principalmente con i seguenti rimedi:
Anacardium orientale, Antipyrinum, Asarum europoeum, Baptisia, Belladonna, Bromum, Calcarea, Camphora, Carboneum sulphuratum, Causticum, Cereus bonplandii, Chelidonium, Digitalis, Hyosciamus, Magnesia muriatica, Medorrhinum, mercurius, Opium, Paris quadrifolia, Petroleum, Phosphoricum acidum, Phosphorus, Spongia, Stramonium, Sulphur, Thuya
Segui https://riciclareperrisparmiare.it/scuola/compiti-di-realta-scuola/
Segui https://ricettedirita.it/primi-piatti/ripieni/
… e segui anche https://schedescuola.it/schede/schede-semplificate/scienze-alta-leggibilita/
(*) V. Note esplicative