Per aerofagia si intende la deglutizione e la raccolta di aria nelle vie digestive, durante i pasti. L’aerofagia provoca la tensione e il rigonfiamento gassoso e doloroso addominale, le cui manifestazioni tipiche sono i borborigmi, l’eruttazione e la flatulenza. Eruttazione e flatulenza sono situazioni fastidiose che possono creare anche un serio imbarazzo, specie se ci si trova in un luogo pubblico o in contesti sociali di un certo tipo quali ad esempio in ambito lavorativo.
Fino ad un certo quantitativo, l’aria nella pancia è un fenomeno fisiologico normale che può passare inosservato. Il problema nasce se la quantità d’aria nei primi tratti del sistema digerente diventa eccessiva e va a sommarsi ad altri disturbi gastrici che concorrono a provocare gonfiore addominale, mal di stomaco e mal di pancia.
I fastidi causati dalla presenza di aria nella pancia diventano quindi più evidenti se l’aria ingerita dalla bocca va ad aggiungersi ad altra aria, ad esempio quella prodotta durante il processo digestivo.
Quando non è fisiologica, l’aerofagia assume caratteri patologici che riconoscono numerose condizioni predisponenti. Le cause possono essere di tipo psichico, medico o meccanico.
Alla base del problema possono infatti coesistere disturbi della sfera psichica come stress, stati ansiosi o tic nervosi.
Alcune affezioni organiche possono favorire l’insorgenza del disturbo. Queste affezioni possono essere a carico delle vie digestive e biliari come ulcera peptica, gastroduodenite, colecistopatie ecc. o a carico di alterazioni ormonali. Ma l’accumulo eccessivo di aria può essere anche associato alla compressione esercitata dal feto durante la gravidanza. Altra causa di aerofagia di tipo medico è la deglutizione di notevoli quantità di saliva come succede nei soggetti affetti da rinite, sinusite cronica e scialorrea (anomalo ed eccessivo accumulo di saliva nella cavità boccale, associato, talvolta, ad un’ipersecrezione salivare). L’aerofagia di tipo medico può essere altresì determinata dall’ernia iatale, dal reflusso gastroesofageo, dalla sindrome del colon irritabile, dalla xerostomia (secchezza del cavo orale causata da un flusso di saliva ridotto o assente), dall’eccesso di fumo o dall’utilizzo di protesi dentarie non adeguate.
Solitamente però l’eccessivo accumulo d’aria è un fenomeno di tipo meccanico, ovvero è una conseguenza di cattive abitudini a riguardo della masticazione e della deglutizione del cibo che causano un’eccessiva introduzione di aria o di gas all’interno dello stomaco. Pur mangiando con la bocca chiusa è inevitabile ingurgitare aria con il cibo.
Anche le “coliche gassose del neonato” hanno come causa l’aerofagia legata all’eccessiva ingestione di aria durante le poppate e durante il pianto ed anche al meteorismo legato alla fermentazione intestinale del latte materno. Sarebbe perciò opportuno posizionare correttamente il piccolino durante la poppata, accertandosi che il capezzolo riempia completamente la bocca per evitare le rientrate d’aria, farlo ruttare puntualmente dopo ogni poppata (una – due volte) e che la mamma osservasse una dieta alimentare appropriata, sana ed equilibrata, semplice e varia.
Comunque l’aerofagia si caratterizza più per le conseguenze che per le cause.
I rimedi omeopatici in grado di contrastare la formazione di gas nel tratto gastro-intestinale e quindi le relative espulsioni (eruttazioni e/o flatulenza) sono molti. Tra essi ci sono Argentum nitricum, Asa foetida; Carbo vegetabilis, Kali carbonicum, Ignatia amara, Cuprum, Nux moschata, ma quelli più tipici sono Lycopodium e China, ciascuno con le proprie caratteristiche.
Argentum nitricum si rivela un ottimo rimedio, in genere si dimostra utile l’associazione con Asa foetida
Asa foetida Dopo eruttazioni di gas si ha un sapore rancido in bocca;
Carbo vegetabilis si rivela maggiormente adatto se il gonfiore è localizzato allo stomaco;
China se il gonfiore è totale (stomaco e ventre);
Cuprum Le indicazioni principali della sua sintomatologia sono: crampi, convulsioni, spasmi;
Kali carbonicum, adatto a persone dai tessuti molli con tendenza ad ingrassare;
Ignatia amara, ottimo rimedio per individui isterici;
Lycopodium se alla parte inferiore dell’addome;
Nux moschata Dilatazione eccessiva dello stomaco e dell’addome durante i pasti con cefalea, oppressione, nausee e tendenza indomabile al sonno. Tutto ciò che mangia sembra convertirsi in gas che riempie stomaco e intestino, comprimendo gli organi, in soggetti nevrotici.
Ha una certa validità anche il gemmoderivato Ficus carica gemme M.G. D1 cha ha un tropismo elettivo per stomaco e duodeno. Il rimedio normalizza la secrezione del succo gastrico ed esercita un’azione cicatrizzante sulle mucose, agisce sulle distonie neurovegetative regolarizzando la motilità e la secrezione gastroduodenale.
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(*) V. Note esplicative