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Ecchimosi: chiamato comunemente livido, è un’infiltrazione di sangue* nei tessuti sottocutanei per rottura dei relativi capillari. Il tipo più comune è dovuto ad un trauma contusivo (V. anche Contusione). Se il trauma è di più grave entità e quindi il travaso di sangue forma una vera e propria raccolta, si parla di ematoma. La manifestazione cutanea è inizialmente di colore rosso-blu, poi verde-blu ed infine giallo-oro.
Eccipiente: sostanza ausiliaria presente in molti rimedi omeopatici* e preparati fitoterapici*, quali pomate*, unguenti*, creme*, capsule*, pillole*, pasticche*, compresse*, ecc., che ha la funzione di fare da supporto al principio attivo avente le proprietà curative. Nel caso di pomate, unguenti e creme l’eccipiente completa anche l’azione del farmaco supportato. Esso infatti è costituito da una sostanza più o meno grassa che, per le sue proprietà occlusive, esplica una vantaggiosa azione emolliente* permettendo al principio attivo di agire in profondità ed assicura alla pelle un appropriato apporto lipidico, senza bloccarne la traspirazione e gli scambi di calore.
Ecosistema: si intende il luogo ove le forme di vita vegetale e animale presenti interagiscono tra di loro e con l’ambiente che li circonda.
Ectoblastico: V. Costituzione ectoblastica.
Ectoblasto: è il foglietto embrionale più esterno del disco germinativo*, da cui si originano pelle*, cervello, nervi, midollare del surrene*, ipofisi posteriore, retina, ecc.
Eczema: V. Dermatite.
Edema: gonfiore dovuto all’accumulo del liquido infiammatorio extravascolare, l’essudato, nel tessuto infiammato (V. anche Infiammazione).
Efelidi: macchie brune che compaiono in alcuni individui per accumulo di pigmento dopo esposizione al sole, soprattutto sul volto.
Efflorescenze: bollicine pruriginose che compaiono spesso sul viso.
Elastina: insieme di fibre proteiche contenute nel tessuto connettivo*, particolarmente elastiche, che permettono ai tessuti di tornare alla loro forma originale dopo essere stati sottoposti a distensione o contrazione. Nel derma* (strato intermedio della pelle) le fibre di elastina (o elastiche) sono responsabili della morbidezza ed elasticità della pelle*.
Ematocrito: è la misura della parte corpuscolata del sangue* cioè del volume occupato dai globuli bianchi*, dai globuli rossi* e dalle piastrine*. I valori normali sono 42 – 50% per l’uomo e 37 – 46% per la donna.
Ematoma: V. Ecchimosi.
Ematuria: è la presenza di sangue* nelle urine. Si parla di microematuria se il quantitativo di sangue è modesto e non modifica la colorazione delle urine, per cui è rilevabile unicamente con le strisce reattive o con l’esame microscopico. Si parla invece di macroematuria se il quantitativo di sangue è tale da conferire alle urine una colorazione che va dal marrone al rosso. Le cause possono essere di natura benigna, quali ad es. infezioni dell’apparato urinario, oppure molto più gravi, quali ad es. malattie renali o tumori.
Emazie: V. Globuli rossi.
Emetico: che provoca il vomito.
Emicrania: è il tipo più frequente di cefalea* che colpisce solo una parte del cranio, generalmente il lobo frontale, temporale o orbitale.
Emmenagoga: capacità di regolazione delle mestruazioni rare o scarse ed eventuali disturbi connessi.
Emocromo: analisi del sangue* che serve a valutare il numero dei globuli bianchi*, globuli rossi* e piastrine* presenti nel sangue periferico.
Emoglobina: è una proteina di colore rosso che costituisce il componente essenziale dei globuli rossi* del sangue*. E’ formata da una proteina vera e propria (globina) e da un gruppo proteico colorato contenente ferro* (emocromogeno). Ha la funzione importantissima di trasportare l’ossigeno alle cellule. I valori normali sono 14 – 18 g/l per l’uomo e 12 – 16 g/l per la donna. Una riduzione dei livelli di emoglobina o dei globuli rossi nel sangue è causa di anemia*.
Emolitico: in grado di aiutare il processo fisiologico di rinnovamento dei globuli rossi* (eritrociti) nel sangue*, che avviene nella milza ed in misura minore nel fegato e nel midollo osseo. Se tale processo supera i limiti fisiologici possono subentrare patologie quali l’anemia* e l’itterizia.
Emolliente: esplica un’azione calmante sulla pelle* e sulle mucose* quando sono infiammate (V. anche Infiammazione).
Emopoiesi o Ematopoiesi: processo di produzione e di maturazione di tutti i tipi di cellule del sangue* a partire dai loro precursori. Gli organi del sistema linfatico preposti a ciò sono il midollo osseo, le ghiandole linfatiche (in particolare per i leucociti*) e la milza, nell’individuo adulto. Per la loro funzione sono detti organi emopoietici (o ematopoietici).
Emorroidi: dilatazioni (varici) delle vene presenti nel rivestimento cutaneo dell’ano che si presentano sottoforma di una o più tumefazioni dolorose di colore rosso. Si dicono esterne se sono situate vicino all’apertura anale e visibili dall’esterno, oppure interne se sono situate all’inizio del canale anale. Le cause del disturbo sono le stesse delle vene varicose*, riconducibili cioè ad una debolezza venosa di origine genetica oppure a fattori che aumentano la pressione sanguigna addominale, quali lo stile di vita e le abitudini alimentari. Anche le disfunzioni intestinali, come stitichezza* e diarrea* croniche, possono costituire un importante fattore di rischio.
Emostatico: sostanza o mezzo che arresta le perdite di sangue*.
Emottisi: emissione orale di sangue*, di solito con un colpo di tosse.
Endoblastico: V. Costituzione endoblastica.
Endoblasto: è il foglietto embrionale più profondo del disco germinativo*, da cui si originano bocca, esofago, stomaco, intestino tenue, intestino crasso, retto, ano, fegato, pancreas, timo, prostata, epitelio dei bronchi, mucose degli organi interni, ecc.
Endocarpo: è la parte interna del frutto* di una pianta* che avvolge i semi. Può assumere sviluppo e consistenza varia a seconda delle specie: polposo nelle bacche (pomodori, cachi, ecc.), membranoso nei pomi (mela, pera, ecc.), legnoso nelle drupe (pesca, ciliegia, ecc.). E’ lo strato interno del pericarpo*.
Endotelio: è il tessuto epiteliale* che riveste le cavità del corpo che non comunicano con l’esterno (es. cavità cardiache, ventricoli cerebrali). E’ costituito da un unico strato di cellule appiattite e strettamente unite tra loro.
Enterite: è l’infiammazione* dell’intestino tenue (che è il primo tratto dell’intestino). I sintomi possono essere dolori addominali, diarrea*, presenza di sangue nelle feci, disidratazione, febbre*, eruzioni cutanee. La forma acuta è in genere dovuta a batteri* o virus*, ma anche ad allergie alimentari, assunzione di bevande molto fredde, intossicazione per ingestione di cibo avariato. La forma cronica può essere dovuta a patologie molto più gravi.
Enzimi: sono proteine che determinano o accelerano le reazioni chimiche all’interno delle cellule. Sono ad azione altamente specifica per ogni tipo di reazione. In genere sono classificati in: idrolasi che favoriscono le reazioni idrolitiche, desmolasi che favoriscono le reazioni ossido-riduttive, idratasi che favoriscono l’idratazione. A seconda della sede di produzione e di azione si dividono anche in enzimi intracellulari, che agiscono all’interno della cellula che li ha prodotti ed in enzimi extracellulari, che agiscono al di fuori di essa.
Epatico: che aiuta le funzioni del fegato e della colecisti, in particolare la secrezione e l’evacuazione della bile.
Epicarpo: è la parte più esterna del frutto* di una pianta*, la cosiddetta buccia. E’ lo strato esterno del pericarpo*.
Epidermide: tessuto epiteliale* (tessuto costituito da cellule contigue, fittamente stipate tra loro) che insieme al derma* ed all’ipoderma* forma la pelle*, di cui ne costituisce lo strato più superficiale. A sua volta è fatta da più strati di cellule, dette cheratinociti (produttrici di cheratina*, proteina filamentosa ricca di zolfo), che presentano livelli di cheratina via via crescenti e precisamente, partendo dal fondo, da: strato basale detto anche germinativo, strato spinoso, strato granuloso, strato lucido e strato corneo, quest’ultimo formato prevalentemente da cellule morte contenenti molta cheratina e poca acqua. Sono da considerarsi appartenenti all’epidermide i peli e le unghie.
Epiglottide: lamina cartilaginea della laringe*, articolata alla base della lingua, appena sopra le corde vocali, che ribattendosi all’indietro al momento della deglutizione copre l’accesso laringeo impedendo il passaggio del cibo nelle vie respiratorie e indirizzandolo nell’esofago verso lo stomaco.
Epilessia: condizione cronica neurologica caratterizzata da crisi epilettiche, dovute all’iperattività di alcune cellule nervose cerebrali, i neuroni, che si manifestano con una varietà di sintomi quali brevi episodi di perdita di conoscenza e/o alterazioni sensitive, psichiche e motorie accompagnate da spasmi* o da convulsioni*.
Epistassi: fuoriuscita di sangue* dal naso.
Epitelio: V. Tessuto epiteliale.
Equilibrio idrogeologico: è la condizione di stabilità del sistema suolo-acque di un territorio, in relazione al regime di deflusso delle acque che lo interessano (pioggia, fiumi, ecc.), nel quale non intervengono cambiamenti se non per cause esterne. Se il sistema non è in grado di “assorbire” tali cambiamenti, allora si parla di dissesto idrogeologico. E’ il caso ad es. del degrado dell’ambiente procurato dalle attività antropiche* (disboscamenti, ostruzione o deviazione degli alvei naturali, ecc.) che possono provocare eccessivo dilavamento ed erosione del suolo, crolli strutturali, frane, alluvioni.
Eretismo cardiaco: palpitazioni e dolori al torace, in corrispondenza del cuore, nei soggetti emotivi che spesso non presentano alcuna patologia cardiaca.
Erisipela: infezione acuta della pelle* che si manifesta con febbre* e con chiazze calde, rosse, dolenti, tendenti alla diffusione, specie su braccia, gambe e volto.
Eritema: irritazione cutanea consistente in un arrossamento della pelle* determinato da un aumento di apporto di sangue* nei vasi sanguigni del derma* (strato intermedio della pelle) superficiale. Il tipo più comune è l’eritema solare dovuto ad una sovraesposizione ai raggi del sole. I sintomi sono bruciore e dolore.
Eritrociti: V. Globuli rossi.
Eruttazione: espulsione rumorosa, attraverso la bocca, dei gas presenti nello stomaco. Può essere una manifestazione tipica dell’aerofagia* oppure essere associata ad una indigestione o ad altri disturbi gastrici.
Esantema: eruzione cutanea caratteristica delle malattie dell’infanzia, cosiddette esantematiche, quali morbillo*, rosolia*, scarlattina*, varicella*. Il termine è adoperato anche per indicare in generale ogni eruzione cutanea fatta di eritemi* (irritazioni cutanee con arrossamento), papule* (piccole chiazze rosse rilevate), pustole* (lesioni rilevate purulenti contenenti pus), vescicole* (piccole tumefazioni contenenti siero).
Esofago: condotto che dalla gola* perviene allo stomaco.
Esperidio: è un frutto* considerato un tipo particolare di bacca*, tipico degli agrumi (arancia, limone, mandarino, ecc.), con epicarpo* (è la parte più esterna, la cosiddetta buccia) sottile, colorato e ricco di oli essenziali* profumati, con mesocarpo* (è la parte bianca chiamata albedo) e con endocarpo* (è la parte interna che avvolge i semi), diviso in spicchi a mezzo di membrane, contenente un tessuto succoso ed i semi.
Espettorante: favorisce l’espulsione dell’espettorato (V. Catarro), cioè delle secrezioni bronchiali e faringee.
Espettorato: V. Catarro.
Essudato: liquido infiammatorio extravascolare che si forma nel tessuto infiammato causando il gonfiore o edema (V. anche Infiammazione).
Estivazione: è il fenomeno secondo cui le piante* concentrano la fase di maggiore attività vegetativa nel periodo invernale o primaverile (ove si verifica il massimo della piovosità), mentre rallentano la loro attività fino a cadere in una condizione di stasi vegetativa durante il periodo estivo (ove fa caldo e si verifica il massimo della siccità). Per gran parte di esse, quindi, la produzione di nuove foglie, la fioritura e la fruttificazione avvengono durante i mesi invernali e primaverili. Il fenomeno dell’estivazione è tipico delle zone sub-tropicali, come quelle in cui ricade la macchia mediterranea*.
Eupeptico: V. Digestivo.