NOTA: i termini con l’asterisco costituiscono altrettante voci del Glossario e quindi sono eventualmente consultabili nelle sottosezioni alfabeticamente corrispondenti.
Idrogenoide: termine che in omeopatia* sta ad indicare un’alterazione del metabolismo dell’acqua, la cui conseguenza è una spiccata sensibilità all’umidità.
Idropisia: fenomeno della ritenzione idrica, caratterizzato da eccesso di liquido nelle cavità sierose e nel tessuto sottocutaneo.
Impacco: è un preparato fitoterapico* per uso esterno ed indica una preparazione casalinga che fa uso di una garza, oppure un panno pulito di cotone o di lino, imbevuta di infuso* o di decotto* caldo ed applicata sulla parte del corpo interessata. Il calore favorisce l’azione delle erbe. Per mantenere il calore più a lungo, è preferibile coprire con una pellicola su cui si appone una borsa d’acqua calda.
Impetigine: infezione batterica da streptococco (V. Batteri) di tipo contagioso che interessa soprattutto bambini e ragazzi. Si presenta con lesioni da cui fuoriesce pus che si secca e forma delle croste che si staccano senza lasciare segni. Colpisce soprattutto viso e mani.
Incompatibile: V. Rimedio omeopatico incompatibile.
Indeiscente: dicesi di frutto* che giunto a maturità non si apre spontaneamente ed i cui semi si liberano in seguito alla decomposizione del pericarpo* (parte esterna del frutto che avvolge e protegge i semi). Esempi sono achenio* (ss. lappo), bacca* (es. uva, pomodoro), cariosside* (es. frumento), drupa* (es. pesca, ciliegia, albicocca, oliva). In alcuni frutti indeiscenti il seme può restare permanentemente unito al pericarpo (es. cariosside).
Infiammazione: (o flogosi) risposta protettiva localizzata dell’organismo che fa seguito a una lesione di tessuto provocata da agenti fisici (traumi, calore, ecc.), chimici (acidi, ecc.) e biologici (batteri*, virus*, ecc.), il cui obiettivo finale è la distruzione dell’agente nocivo e la riparazione o sostituzione del tessuto danneggiato. I sintomi più importanti sono: calore (aumento di temperatura dovuto all’aumentata vascolarizzazione), gonfiore o edema* (dovuto all’accumulo del liquido infiammatorio extravascolare, l’essudato, nel tessuto interessato), arrossamento (dovuto all’aumento di afflusso di sangue* nei vasi della parte infiammata), dolore* (dovuto alla compressione e stimolazione delle terminazioni nervose sensitive causate dall’essudato e dall’agente flogogeno) e compromissione funzionale della zona colpita. Può essere acuta quando la risposta allo stimolo lesivo è immediata e precoce, oppure cronica, di maggiore durata, quando coesistono per lungo tempo l’infiammazione attiva, la distruzione del tessuto ed i tentativi di riparazione. Un’infiammazione cronica può subentrare ad un’infiammazione acuta non completamente risolta per persistenza degli agenti flogogeni, oppure, come più frequentemente succede, nascere già cronica.
Influenza: malattia da virus* che interessa maggiormente l’apparato respiratorio, per cui si accompagnata a raffreddore*, tosse*, mal di gola, raucedine*, faringite*, laringite*, tracheite* e qualche volta può interessare anche i bronchi. Solitamente la febbre* è elevata, specie nei primi giorni. Altri sintomi abbastanza ricorrenti sono dolori (per la produzione delle citochine*), diffusi ai muscoli ed alle ossa, in particolar modo alla schiena, mal di testa, brividi, lacrimazione e arrossamento degli occhi, ecc. Il virus influenzale tipicamente attecchisce verso la fine dell’autunno e la metà del’inverno, un po’ come il raffreddore, quando il freddo fa abbassare le difese immunitarie ed aumentare le occasioni di contagio per una maggiore permanenza in luoghi chiusi ed affollati.
Infuso: è un preparato fitoterapico* per uso interno ed indica un tipo di tisana* che consente di estrarre i principi attivi delle parti più tenere della pianta officinale*, quali fiori, foglie e parti erbacee. Si porta ad ebollizione l’acqua, a fuoco spento si immergono le parti selezionate e sminuzzate della pianta, si lascia il tutto in infusione per un certo tempo (in genere da 5 a 15 min), tenendo il contenitore coperto, quindi si filtra spremendo bene il residuo (si può usare il normale colino). Si può dolcificare a piacere con zucchero o preferibilmente miele. Gli infusi possono essere conservati in frigorifero per max 24 ore, oppure conservati in termos per essere consumati durante il dì.
Insulina: ormone prodotto dal pancreas che regola il livello di glucosio* nel sangue* (V. anche Zuccheri).
Inulina: polisaccaride* (zucchero complesso) formato da catene di fruttosio* (zucchero semplice), che si trova in diverse piante. E’ poco calorico e per questo consentito anche ai diabetici. Ha inoltre la proprietà di facilitare la digestione e di ridurre i gas intestinali. V. anche Zuccheri.
Ipermenorrea: termine con cui si indica un ciclo mestruale caratterizzato da un flusso eccessivamente abbondante. Si tratta di un disturbo abbastanza diffuso che interessa almeno il 20% delle donne italiane Le cause sono di solito disfunzionali o, con minore frequenza, organiche e vanno sempre indagate. La persistenza può portare a seri problemi di anemia*. L’ipermenorrea comprende tre condizioni legate all’aumento di perdite ematiche: menorragia* (mestruazioni lunghe), menometrorragia* (mestruazioni lunghe combinate con perdite intermestruali), metrorragia* (perdite intermestruali).
Ipertensione: aumento a carattere stabile della pressione arteriosa del sangue* con rialzo dei valori sia della pressione massima che di quella minima. Per pressione arteriosa massima si intende la pressione sistolica, cioè quella che si verifica durante la sistole cardiaca (fase di contrazione del cuore), mentre per pressione arteriosa minima si intende la pressione diastolica, cioè quella che si verifica durante la diastole cardiaca (fase di rilassamento del cuore).
Ipoderma: tessuto connettivo* che costituisce lo strato più profondo della pelle*, insieme al derma* ed all’epidermide* sovrastanti. E’ particolarmente ricco di adipe (grassi), per cui funge da riserva energetica e nel contempo da isolante termico e da cuscinetto per proteggere il corpo dai traumi.
strato più profondo della pelle*, costituito da tessuto adiposo.
Ipotensivo: che abbassa la pressione arteriosa del sangue* (V. Ipertensione).
Irite: infiammazione* dell’iride e dei corpi ciliari dell’occhio.
Iscuria: ritenzione dell’urina causata dall’impossibilità a svuotare completamente la vescica. Le cause più comuni sono l’ipertrofia prostatica, i restringimenti dell’uretra, i calcoli della vescica, alcuni tumori, ma anche le infezioni delle basse vie urinarie (cistite*, uretrite*). Si parla di iscuria paradossa quando oltre alla ritenzione è presente anche una forma di incontinenza urinaria (che non va confusa con l’incontinenza vera è propria), per cui, a causa del progressivo distendersi della vescica, l’urina contenuta raggiunge una pressione tale da fuoriuscire involontariamente goccia a goccia.