DESCRIZIONE
Il rimedio omeopatico Nux vomica si ottiene dalla tintura dei semi del frutto della pianta Strychnos Nux vomica o Noce vomica, prima essiccati e poi polverizzati e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
Strychnos Nux vomica o Noce vomica è un albero della famiglia delle Loganiaceae, dalle dimensioni medie, originario dell’Asia subtropicale, coltivato nello Sri Lanka (già isola di Ceylon), nell’Arcipelago Malese e nell’Australia settentrionale. Il tronco è corto e spesso. I rami sono irregolari con corteccia liscia color cenere. Le foglie sono opposte, ovali, intere. I fiori sono piccoli, bianchi e bianco-verdastri, riuniti in corimbi (tipiche infiorescenze in cui i fiori si trovano tutti alla stessa altezza). La pianta fiorisce nella stagione fredda. I frutti sono delle bacche globose, delle dimensioni di un’arancia, con epicarpo (buccia) duro, di colore verde prima, aranciato poi e con polpa bianca, gelatinosa, amara, che racchiude parecchi semi. Questi sono discoidali, da 2 a 2,5 cm di diametro per 1/2 cm di spessore, di colore grigio cenere, ricoperti da una sottile peluria setosa. Tali semi contengono alcuni alcaloidi ed in particolare due che hanno la maggiore concentrazione, la stricnina e la brucina, che sono molto tossici ed amari e costituiscono i due principi farmacologicamente più attivi.
Ricordiamo che gli alcaloidi sono sostanze organiche azotate di origine vegetale dotate di grande effetto farmacologico a fronte dell’assunzione di piccole dosi di sostanza (ad es. caffeina, nicotina, morfina, papaverina, cocaina, stricnina, brucina, ecc.). In quanto sostanze altamente reattive con le attività biologiche, sono tra le più studiate ed utilizzate in farmacologia. Esplicano numerose azioni sull’organismo quali quella di ipereccitabilità del sistema neuromuscolare, di penetrare facilmente la barriera emato-encefalica, di esercitare effetti depressivi o stimolanti sul sistema nervoso centrale, di interagire con vari recettori neurotrasmettitori ed altro. Hanno sapore amaro e non sono molto solubili in acqua ma lo sono in alcool.
La stricnina, come detto, è un alcaloide molto tossico ed è una delle sostanze più amare conosciute. Si presenta come una polvere bianca, cristallina, inodore. Se si aggiunge acido nitrico o un nitrato si produce una soluzione dal colore giallo-arancio molto intenso. La stricnina si ottiene dalla farina dei semi delle piante appartenenti al genere Strychnos, in particolare della Strychnos Nux vomica: ciò per tradizione e per la maggiore disponibilità di questa pianta. Agisce sul sistema nervoso centrale come potente eccitante e su quello periferico ove causa il blocco di particolari terminazioni nervose. Questo comporta che ogni stimolo diventa uno spasmo. La dose mortale media per l’uomo è di 1 mg/kg. La morte sopravviene per blocco respiratorio o per esaurimento fisico.
La stricnina è stata usata come pesticida per topi ed altri animali indesiderati. Nella prima metà del secolo scorso è stata adoperata in medicina a piccole dosi come stimolante, come lassativo o come rimedio contro i disturbi dell’apparato digerente. Unitamente all’amfetamina era il dopante sportivo più usato intorno agli anni ’50-’60. Attualmente in Italia il commercio di stricnina e dei suoi derivati è vietato.
La brucina dal punto di vista farmacologico esplica un’azione analoga alla stricnina, anche se, pur rimanendo pericolosamente tossica, è meno attiva e meno amara della stricnina. A temperatura ambiente si presenta anch’essa come una polvere bianca inodore. L’aggiunta di acido nitrico o di nitrati produce soluzioni dal colore rosso molto intenso.
Contrariamente a quanto ritenuto da diversi omeopati, anche autorevoli, non è la Strychnos Nux vomica la pianta che ha la più alta concentrazione di stricnina esistente in natura. Ad esempio i semi della Strychnos Ignatia, da cui si ottiene il rimedio omeopatico Ignatia amara, ne contengono una quantità nettamente superiore.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Nux vomica è un rimedio costituzionale ed è uno dei principali policresti dell’omeopatia. Agisce prevalentemente sul sistema nervoso, sia centrale che periferico e sull’apparato digerente (fegato innanzitutto), con importanti riflessi sugli apparati cardiovascolare, muscolo-scheletrico, urinario, respiratorio, genitale femminile e maschile. I sintomi caratteristici sono simili a quelli prodotti dall’avvelenamento di stricnina e/o di brucina, che come visto sono gli alcaloidi maggiormente contenuti nei semi della Noce vomica da cui ha origine il rimedio. Di conseguenza le note chiave del rimedio sono lo spasmo e l’iperestesia (sensibilità esagerata), cui segue la freddolosità.
Gli spasmi, violenti ed incessanti, colpiscono tutti i muscoli volontari del corpo (esofago, laringe, schiena, arti, ecc.) ed anche quelli involontari (stomaco, intestino, retto in particolare, ano, vescica, utero, vasi sanguigni, ecc.), ai quali si accompagna la congestione del fegato, talché si determina uno stato spastico generalizzato dovuto all’intossicazione del soggetto. Ogni qualvolta un organo tenta di compiere un normale sforzo di contrazione, questo diventa esagerato ed automaticamente si trasforma in uno spasmo. Si può quindi dire che in Nux vomica i movimenti normali dell’organismo si compiono in un’anormale tensione spastica.
L’iperestesia riguarda sia la sfera fisica che quella psichica. C’è irritabilità e sensibilità eccessiva di diversi sistemi, organi ed apparati, tali da provocare, unitamente agli spasmi, numerose disfunzioni organiche. Il sistema sensoriale è quello particolarmente colpito, per cui il soggetto è ipersensibile a livello di tutti i sensi, provando particolare fastidio per i rumori, la luce, gli odori, non sopportando il dolore ed il minimo contatto, subendo cefalee di tipo congestizio che sopraggiungono spesso dopo un eccesso di collera, un pasto troppo abbondante, un’indigestione, ecc. Come negli altri tipi ipersensibili (Chamomilla, Hepar sulphur, ecc.) è sempre sproporzionato rispetto ai sintomi. La forte azione che il rimedio ha sul sistema nervoso rende il soggetto estremamente irritabile, impaziente, collerico, sempre di cattivo umore, ansioso, dispettoso, vendicativo, litigioso, scontento, insoddisfatto, esigente nei confronti degli altri come verso se stesso, incapace di sopportare la minima contraddizione, il minimo ostacolo. Si tratta in sostanza di soggetti che hanno prevalentemente un temperamento nervoso – bilioso, visto che prima si arrabbiano e poi pensano (al contrario di Lycopodium). Solitamente hanno colorito giallastro (l’ittero per i problemi epatici), guance incavate, capelli scuri, occhi neri e sono magri.
Anche il comportamento e lo stile di vita sono contraddistinti da esagerazioni. Il tipo Nux vomica fa abuso di sostanze irritanti ed eccitanti (caffè, tè, vino, alcool, farmaci di ogni specie, spezie, cibi piccanti, ecc.), gli piace fumare, mangia troppo e dopo soffre di indigestione, di dispepsia, di senso di pienezza, di crampi allo stomaco (insieme a Argentum nitricum è il rimedio più usato per problemi gastrici), è un intossicato epatico, ha bisogno frequente di urinare e di evacuare ma non si svuota del tutto, è prevalentemente stitico, soffre di iperlipidemia (aumento dei lipidi nel sangue, quali trigliceridi e colesterolo) e di ipertensione. Si addormenta facilmente ma si sveglia intorno alle 4 del mattino assalito dai suoi pensieri e dalle sue preoccupazioni. Si riaddormenta quando è ora di alzarsi, per cui è stanco, affaticato e di pessimo umore al risveglio. Lavora troppo, si sovraccarica intellettivamente, conduce la vita sedentaria e frettolosa della metropoli. E’ l’uomo d’affari della città, il manager, il dirigente di una grande azienda, il medico che non va mai in pensione, è cioè il superattivo per eccellenza. Manca però di equilibrio e di senso della misura, ad es. rimane al suo tavolo di lavoro finché non è sfinito, la sua mente passa da una problematica all’altra fino ad essere spossato, si preoccupa eccessivamente di mille cose, ecc.
La freddolosità è la terza nota chiave che contraddistingue Nux vomica. Il soggetto sente freddo per tutto il corpo, ha mani e cute livide, punta del naso particolarmente fredda, non riesce a scaldarsi a letto di notte, deve essere sempre molto coperto, avverte freddo al minimo movimento e ciò aggrava ulteriormente la sua sedentarietà. Il semplice spostamento d’aria sotto il lenzuolo aggrava il raffreddore, la tosse, i dolori. Anche durante la febbre, nonostante il corpo sia urente e la faccia rossa e calda, non può muoversi o scoprirsi senza provare freddo. Rabbrividisce al minimo contatto con qualcosa di freddo o alla minima sensazione di freddo.
Tutti i sintomi migliorano con il riposo, anche un breve sonnellino, di sera, con il tempo umido, con il caldo, in una camera calda, con applicazioni calde, bagno caldo, bevande calde.
I sintomi peggiorano con il freddo secco, dopo i pasti, con l’assunzione di sostanze eccitanti o irritanti, fumando, di mattina presto, con il lavoro intellettuale, al minimo contatto.
Per quanto il rimedio sia tendenzialmente predisposto per curare le patologie croniche, può essere adoperato per fronteggiare con successo anche le manifestazioni acute.
I principali sinergici (complementari) di Nux vomica sono Kali carbonicum, Phosphorus, Sepia, Sulphur.
I principali antidoti sono Aconitum, Arsenicum album, Belladonna, Coffea, Opium, Pulsatilla, Thuya, Vinum.
L’altro importante rimedio della materia medica omeopatica, che ha un’azione generale eccitante sul sistema nervoso ed i cui sintomi fondamentali sono essenzialmente spastici, è Ignatia amara. Però le diverse concentrazioni di stricnina e di brucina e degli altri alcaloidi minoritari presenti, fanno sì che i due rimedi, pur avendo notevoli somiglianze, hanno patogenesi completamente differenti. In Nux vomica, come abbiamo visto, prevale la sfera dell’irritabilità, per cui i suoi spasmi sono conseguenti ad un’irritazione, un affaticamento, una collera, ecc. In Ignatia prevale invece la sfera dell’emotività o meglio della instabilità emotiva, per cui gli spasmi sono causati da emozioni perturbanti, pensieri, dispiaceri, ecc.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Nux vomica si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio stesso.
1) SISTEMA NERVOSO. Iperestesia (sensibilità esagerata) di tutti i sensi. Aumento eccessivo dell’attenzione e dei riflessi. Nervosismo con spasmi, irritabilità, collera, cattivo umore. Risveglio precoce e sonno inquieto, con sonnolenza di mattina, in soggetti affaticati. Sonnolenza post-prandiale, migliorata da un breve sonno. Ipersensibilità e parestesia (alterazione della sensibilità degli arti, ad es. formicolio, o di altre parti del corpo) delle estremità. Nevralgie con dolore tirante simile ad una trazione.
2) FEGATO. Fegato ipertrofico, congestionato, duro, sensibile, dolente al tatto. Insufficienza epatica con leggero ittero. Colica biliare dovuta a calcolosi.
3) APP. GASTROENTERICO. Dispepsia. Gastrite acuta o cronica con bruciore e rigurgiti acidi. Predisposizione verso l’ulcera gastroduodenale. Dolori epigastrici di tipo crampiforme. Eruttazioni, singhiozzo, flatulenza. Stipsi spastica, ossia con forte stimolo ad evacuare senza riuscire ad espellere le feci. Nausea mattutina con tendenza al vomito. Lingua con patina bianco-giallastra e gusto amaro al risveglio. Alitosi. Coliche flatulenti. Colite spastica. Possibile diarrea con vomito. Il rimedio si rivela utile anche per le intossicazioni alimentari e per i postumi di una sbronza. Possibili dolori e bruciori all’ano. Emorroidi sanguinanti.
4) TESTA. Emicrania angiospastica. Cefalea con la sensazione di un chiodo conficcato nella testa, che si aggrava dopo aver mangiato o dopo esposizione al sole. Cefalea di tipo nevralgico. Emicrania da stress. Emicrania in soggetti con la personalità del rimedio. Sensazione di confusione alla testa, sopra gli occhi, in modo particolare la mattina presto. Il mal di testa è spesso associato a nausea, bocca pastosa, dispepsia, emorroidi e vertigini.
5) APP. MUSCOLO-SCHELETRICO. Lombaggine con difficoltà a girarsi nel letto e che migliora con la posizione seduta. Sciatalgia che si aggrava sdraiandosi sul lato dolente, col movimento e col freddo. Spasmi e crampi di varia localizzazione. Rachialgia con dolore lungo tutta la colonna vertebrale, con nuca sensibile, rigida, con sensazione di pesantezza e di rottura nella zona lombo-sacrale. Reumatismo delle grandi articolazioni con muscoli rigidi, crampi e formicolio (come Aconitum).
6) APP. CARDIOVASCOLARE. Ipertensione arteriosa in fumatori con dolore nella regione precordiale. Palpitazioni cardiache accompagnate da angoscia e dall’insieme dei sintomi del rimedio.
7) APP. GENITALE FEMMINILE. Metrite (infiammazione dell’utero). Mestruazioni irregolari, solitamente anticipate, abbondanti, dolorose e prolungate. Ipermenorrea. Dismenorrea. Irritazione dei genitali esterni. Dolori post-partum del tipo crampiforme.
8) APP. GENITALE MASCHILE. Erezioni eccessive, alla minima eccitazione, anche durante il sonno, che creano spossamento e frustrazione.
9) APP. RESPIRATORIO. Raffreddore con prurito delle narici che fluidifica con il caldo e migliora all’aria aperta, sebbene il freddo l’aggravi. Naso chiuso e secchezza delle mucose durante la notte. Starnuti spasmodici al mattino e dopo i pasti. Episodi di asma alle 3 del mattino in soggetti con le caratteristiche del rimedio. Raucedine con catarro, irritazione della laringe e tosse spasmodica. Mal di gola con senso di costrizione che peggiora dopo aver mangiato ed all’aria fresca.
10) APP. URINARIO. Episodi di Cistite con brividi di freddo. Stranguria con bisogno urgente ed inefficace di urinare e con dolore vescicale che si irradia alla schiena.
DOSI
Nel caso 1), diluizione 30CH, 3 granuli 1-2 volte al dì, fino ad un massimo di 2 settimane.
Nel caso 9), diluizione 9CH, 3 granuli o 5 gocce 3 volte al dì.
Negli altri casi, diluizione 5CH, 3 granuli o 5 gocce ogni 2-3 ore.
(*) V. Note esplicative
Ilaria dice
Salve Dottoressa. Ho 23 anni e da un pó ho riscontrato problemi dovuti al reflusso gastrico con tosse secca e grassa e per tutto il giorno a tossisco.Sono una cantante e a furia di tossire sto rovinando le mie corde vocali. Sto utilizzando arum triphyllum e vorrei provare il nux vomica, consigliatomi dal mio foniatra per il reflusso. Vorrei sapere la dose corretta e se posso utilizzarlo insieme all’assunzione dell’arum. La ringrazio.
Ilaria.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Ilaria, Nux vomica e Arum triphyllum non sono rimedi omeopatici tra loro incompatibili, per cui possono essere entrambi assunti nello stesso periodo di cura. La dose corretta, o per meglio dire la posologia, per qualsiasi rimedio omeopatico è individuale, personale, non generalizzabile, in quanto legata a quella serie di fattori e di peculiarità che rendono il paziente unico rispetto a tutti gli altri affetti dalla stessa patologia o dallo stesso disturbo. Non a caso l’Omeopatia è definita la medicina che «veste su misura», come si è soliti sintetizzare. Come primo approccio, per un intervento prevalentemente sintomatico e nelle more di rivolgersi ad un medico omeopata, in genere ci si orienta verso le basse diluizioni (ad es. fino a 7CH), che solitamente si utilizzano in ragione di pochi granuli pro-dose (3 granuli possono essere sufficienti), più volte al dì (ad es. 3-6 volte), lontano dai pasti. Tenga quindi conto che la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata con la visita. Cordiali saluti.
Chiara dice
Gentile dottoressa, per molti aspetti ma riconosco nel paziente “nux vomica”. Ho 55 anni e penso di essere all’ ultima fase di premenoausa (nel senso che non è ancora trascorso un anno dalla ultima mestruazione) ma sono già stravolta. Ho scalmane continue che stanno peggiorando con l arrivo del caldo e che di notte mi impediscono di avere un sonno regolare. Soprattutto la mattina intorno alle 5/6 si innesca il meccanismo scalmana, caldo, sudore, freddo agitazione, soffoco, tachicardia. Insomma quando mi alzo sono più stanca di quando sono andata a letto e vivo costantemente in apprensione. Inoltre è un periodo in cui riscontro disturbi come cistite, emorroidi e infiammazione ai genitali interni ed esterni. E adesso capisco perché tutti adesso!! Per non farmi mancare nulla soffro di intolleranze alimentari e ho un calcolo alla cistifellea. Un’ amica mi ha consigliato nux vomica ma vorrei avere un suo consiglio e se d’ accordo le dosi per me. Prendo già un prodotto per l’osteopenia e per la microcircolazione. Aggiungo che sono in cura da un omeopata, ma per questa cosa mi ha detto di stare tranquilla che prima o poi passerà!!!! Grazie per l’attenzione e i consigli.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Chiara, indubbiamente Nux vomica è uno dei grandissimi policresti omeopatici, probabilmente il più grande di tutti, con un’azione ampia e polivalente in grado di trattare moltissime patologie, disfunzioni o disturbi e di coprire una vasta gamma di sintomi. Non a caso è il rimedio omeopatico più prescritto in assoluto, proprio perché riesce a identificarsi in molti individui ed in molte situazioni cliniche. Pertanto se lei si riconosce nelle caratteristiche psico-fisiche di Nux vomica, come sembrerebbe aver rilevato, allora il rimedio può considerarsi adatto a lei. Però i rimedi omeopatici che vengono solitamente adoperati nella sindrome della premenopausa e della menopausa, compreso le vampate di calore e gli altri sintomi concomitanti, sono altri, tra cui troviamo Actaea racemosa, Arnica montana, Belladonna, Graphites, Ignatia amara, Lachesis, Sepia, Sulphur. Si tratta di rimedi che rispondono meglio in un’alta percentuale di casi. Provi a studiarne le caratteristiche negli articoli omonimi della presente sezione del sito, al fine di individuarne uno maggiormente somigliante. Tra questi, sempre a titolo informativo, i due che trovano più spesso prescrizione nei disturbi del climaterio sono Lachesis e Sepia. Lachesis si usa prevalentemente per una donna che si aggrava al mattino, sia livello fisico che psichico, che è depressa al mattino e nervosa la sera, che è gelosa e diffidente, che soffre di manifestazioni vasomotorie, come la vampate di calore, di senso di soffocamento, di palpitazioni cardiache, di cefalea, di varici, di emorroidi, ecc. Sepia per una donna costantemente depressa, debole, stanca sia fisicamente che psichicamente, con tutti gli organi allentati e privi di tono, indifferente, che tende all’isolamento, che soffre di vampate di calore, di varici, di emorroidi, di cistite, di vaginite, ecc. Per quanto riguarda la diluizione e la posologia, che sono anch’esse molto personali, per un primo intervento rivolto sia al sintomatico che al funzionale generalmente ci si orienta verso le medio-basse diluizioni (ad es. 9CH), che solitamente si utilizzano in ragione di pochi granuli pro-dose (3 granuli possono essere sufficienti), più volte al dì (ad es. 3 volte al dì), lontano dai pasti. Non prenda alcuna iniziativa senza il parere del medico omeopata curante, anche per non interferire con le terapie in atto. È altresì importante una dieta alimentare sana ed equilibrata, con più frutta e verdura, con più calcio, vitamina C e vitamina D, in particolare di calciferolo (o vitamina D3). Occorrerà quindi un’adeguata esposizione al sole, per la sintesi cutanea di detta vitamina ed una regolare attività fisica, che aiuta anche sul piano psichico, la quale se praticata all’aperto coniuga entrambe le esigenze. Cordiali saluti.
Chiara dice
Grazie per la sua risposta sollecita ed esauriente. Colgo l occasione per congratularmi con lei per l attenzione e la passione che trasmette nelle sue accurate risposte. Oltre a dare consigli fa anche un prezioso servizio di informazione che se fosse fatto dalla medicina “ufficiale” farebbe calare drasticamente l’ uso di medicine che curano il sintomo e non la causa del malessere e la persona.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Chiara, la ringrazio per gli apprezzamenti. Cordiali saluti.
Mike dice
Dottoressa grazie per il meraviglioso contributo che da all’umanità, sono veramente basito dalla sua preparazione e disponibilità, GRAZIE .
Desideravo chiederle visto che ho acquistato “Nux Vomica HEEL ” quante compresse devo assumere e quando se prima o dopo i pasti? ho 32 anni ed i miei problemi sono legati soprattutto al reflusso, flautolenza per dipendenza da zuccheri ed alitosi… grazie ancora dottoressa.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Mike, la posologia generalmente prevista per Nux vomica Heel compresse è di una compressa da sciogliere in bocca 3 volte al dì, lontano dai pasti; nei casi acuti inizialmente una compressa anche ogni 15 min. Le indicazioni cliniche a corredo sono di gastrite e pirosi. Come lei certamente saprà, Nux vomica Heel non è un rimedio unitario dell’Omeopatia classica, bensì è un rimedio complesso dell’Omotossicologia, in particolare è un composto semplice, costituito cioè da un mix di rimedi omeopatici unitari in basse diluizioni decimali, precisamente Nux vomica D4, Argentum nitricum D6, Arsenicum album D6, Pulsatilla D4, Carbo vegetabilis D6, Antimonium crudum D6. L’Omeopatia e l’Omotossicologia, pur avendo diversi punti di contatto, sono due medicine distinte, con orientamenti terapeutici diversi. Intanto l’Omeopatia classica (di scuola unicista o pluralista) utilizza esclusivamente rimedi omeopatici unitari e non rimedi complessi come fa l’Omotossicologia. I rimedi omeopatici unitari possono essere invece adoperati anche dall’Omotossicologia, ove spesso risultano decisivi per la piena guarigione, segnando il punto d’incontro finale tra le due medicine. L’Omeopatia fonda il suo principio terapeutico sulla Legge di Similitudine, secondo la quale un rimedio omeopatico per essere curativo deve “assomigliare al paziente”, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, sia a livello fisico che psichico. Il risultato è che ogni paziente richiede un suo rimedio e quindi una cura strettamente personale, facilmente diversa da quella di un altro paziente, quand’anche entrambi affetti dalla stessa patologia o disturbo. Il concetto è che l’Omeopatia, nella sua visione olistica, è la medicina del malato con il suo quadro clinico piuttosto che della malattia in sé. L’Omotossicologia, che è nata successivamente e che si ispira all’Omeopatia (in particolare alla sua scuola complessista), parte dal presupposto che la malattia è l’espressione della lotta tra l’organismo e una “tossina” (denominata anche “omotossina”) che ne sta turbando l’equilibrio, con la conseguenza che una cellula può attraversare un’evoluzione a sei stadi dal fisiologico al patologico, a gravità crescenti, passando da una fase “umorale” di 1) escrezione, 2) reazione e 3) deposito, a una fase “cellulare” di 4) impregnazione, 5) degenerazione e 6) neoplastica. La terapia omotossicologica pertanto avrebbe l’obiettivo di disintossicare l’organismo nel suo insieme e di riparare i danni, cercando di ripristinare la fase vitale e fisiologica. Ciò premesso, se vuole avere una panoramica dei principali rimedi omeopatici unitari che vengono più spesso utilizzati nei vari disturbi dell’apparato digerente, tra cui quelli che lei avverte, consulti l’articolo “Disturbi gastrici” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Ovviamente la prescrizione appropriata al suo caso specifico la può garantire solo un medico omeopata con la visita. Grazie per gli apprezzamenti. Cordiali saluti.
Marco dice
Buongiorno Dott.ssa , vorrei cortesemente avere un suo consiglio in merito alla mia condizione.
Sono un soggetto longilineo di carnagione chiara con occhi azzurri, non ho problemi gastrici, non fumo ne bevo , nessun tipo di vizio.
Di temperamento nervoso, particolarmente ansioso, pauroso, rabbioso (racchiuderei essenzialmente in questi tre aggettivi il mio carattere) irritabile e permaloso.
Non sopporto essere infastidito se poi capisco che è fatto volutamente (provocato) la collera (trattenuta) mi fa tremare, mi crea tachicardia costringendomi a muovermi, ad allontanarmi, poi ho mal di testa. Non sono mai rilassato e calmo nonostante l’apparenza lo faccia pensare.
Con un’ intensa attività fisica di braccia ( sollevamento pesi ) mi sento molto meglio, mentre la corsa a piedi od in bicicletta non da risultati.
Nux Vomica può fare al caso mio ? Ovvero può “ricreare” in qualche maniera i benefici della attività fisica ?
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Marco, con tutte le riserve e la prudenza invocabili, Nux vomica sembrerebbe il rimedio omeopatico adatto, atteso che paiono esistere diversi punti di contatto. Nux vomica, che è uno dei più grandi rimedi e policresti omeopatici, corrisponde ad un soggetto stressato e provato dalle difficoltà dell’esistenza (lavoro, affari, famiglia, ecc.), nervoso, impaziente, irritabile, permaloso, ansioso, con un’ansia che maschera un sottofondo di depressione permanente, che genera qualche paura o qualche timore, con un senso della perfezione, scrupolosità, meticolosità, desiderio di tenere tutto sotto controllo, iperestesia generale, ecc. Ovviamente un maggiore approfondimento andrà svolto verificando la somiglianza con le caratteristiche psico-fisiche del rimedio in tutto il loro insieme, come risulta dal presente articolo. Per una eventuale diagnosi differenziale con altri rimedi omeopatici, consulti l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove potrà trovare anche diverse notizie di possibile interesse. In diversi casi risulta utile l’associazione con un gemmoterapico come Tilia tormentosa M.G. D1, gocce, che è un regolatore del sistema nervoso, un ottimo tranquillante, indicato per vari stati di ipereccitabilità nervosa, ansia, stress, nervosismo, nevrosi varie, insonnia. Il consiglio comunque è di non fare da solo, ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Alessandra dice
Buonasera dottoressa.
mia figlia di 7 anni presenta da qualche giorno episodi di reflusso a seguito di un episodio di vomito 5 giorni fa. Lamenta spesso mal di stomaco sia a digiuno che dopo i pasti. Ho in casa nux vomica hell compresse. Vorrei chiederle gentilmente la posologia. Pesa 23 kg. Grazie molte
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Alessandra, giusto per tenerla informata, Nux vomica Heel compresse non è un rimedio unitario dell’Omeopatia classica, bensì è un rimedio complesso dell’Omotossicologia, che, nonostante abbia diversi punti di contatto con l’Omeopatia, alla quale si ispira, adotta orientamenti terapeutici, rimedi e criteri di scelta degli stessi completamente differenti. In particolare il complesso è un composto semplice, costituito cioè da un mix di rimedi omeopatici unitari in basse diluizioni decimali (Nux vomica 4D, Argentum nitricum 6D, Arsenicum album 6D, Pulsatilla 4D, Carbo vegetabilis 6D, Antimonium crudum 6D), che risulterebbe indicato in caso di gastrite e pirosi. La posologia generalmente consigliata è di una compressa da sciogliere in bocca 3 volte al dì; nei casi particolarmente acuti inizialmente una compressa anche ogni 15 min. Ovviamente la prescrizione appropriata al caso specifico di sua figlia la può garantire solo un medico omeopata con la visita. Cordiali saluti.
Antonietta dice
Buongiorno mi curo da tanto tempo rimedio omeopatico. …mi sono curata attacchi di panico. …ansia. ..ma ho smesso da Novembre x decisione del medico. .ma e da più 1 mese che mi sento come prima. Cosa posso assumere per stare meglio! !!!!!mi sento la testa confusa, tremolio, vertigini, e non riesco a stare tra la gente e non riesco a dormire. ….la saluto grazie aspetto una sua risposta. …
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Antonietta, la invito a consultare l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove potrebbe trovarsi il rimedio omeopatico giusto per lei e dove potrà trovare diverse notizie di possibile interesse. Approfondisca rimedi come Actaea racemosa, Anacardium orientale, Camphora, Gelsemium, Natrum muriaticum od anche altri. Ovviamente la prescrizione appropriata al suo caso specifico la può garantire solo il medico omeopata. Cordiali saluti.
Roxana dice
Salve a tutti , interessante articolo più leggo più faccio ricerche sui prodotti omeopatici più si apre un mondo davanti a me, da quando anno scorso visitai un dottore neuropatico e mi prescrisse di prendere Mercurius Solubilis 7 ch e posso dire che i episodi di mal di gola e le placche sono diminuite e non li ho avute più come li avevo prima . Questo anno invece ho preso il raffreddore e il muco non va via , il Nux Vomica posso iniziare a prenderlo visto che mi rispecchio in tante caratteristiche elencate nel articolo. Ho effetti collaterali?? Cordiali saluti e complimenti per l’articolo . Roxana
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Roxana, Nux vomica è un importantissimo rimedio omeopatico, è uno dei migliori policresti (i policresti sono i grandi rimedi dell’Omeopatia, che possiedono un’azione generale in grado di sviluppare un’attività terapeutica profonda e polivalente atta a curare moltissime patologie, disfunzioni o disturbi in generale e di coprire una vasta gamma di sintomi), che trova indicazione anche negli stati di raffreddamento, in particolare nei raffreddori con naso chiuso di notte, bruschi appena alzati e fluenti di giorno, con aggravamento in una camera calda e miglioramento all’aria aperta. Quindi potrebbe essere un rimedio adatto, a maggior ragione se lei si riconosce in molte sue caratteristiche. Per una panoramica dei principali rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati, tra cui Nux vomica, consulti l’articolo “Raffreddore e Rinite allergica” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. I rimedi omeopatici non hanno controindicazioni o effetti collaterali, in quanto non introducono praticamente sostanze, grazie all’estrema diluizione (le sostanze sono presenti a livello pressoché infinitesimale) e la loro azione non è chimica. Il rimedio omeopatico è solo un veicolo di informazione, quella che serve all’organismo per stimolare ed incanalare correttamente la capacità propria di guarigione, andando a ripristinare l’efficienza e la funzionalità dei relativi sistemi di difesa e di regolazione generale. Ovviamente la prescrizione appropriata al suo caso specifico la può garantire solo un medico omeopata con la visita. Grazie per i complimenti. Cordiali saluti.
Fabio dice
Salve chiedo scusa. Il nostro pediatra omeopata, ora irreperibile, ha dato a nostro figlio nux vomica ch5 2granuli ogni 3 orw a seguito di fenomeni di vomito.
Evidenziamo, fenomeni vomito cessati, nostro figlio molto giù di corda, sonnolente… ho letto su altri siti che nux vomica può produrre tagli effetti. È possibile? È sufficiente interrompere l’uso?
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Fabio, Nux vomica è uno dei più importanti rimedi psicosomatici dell’Omeopatia, la cui azione terapeutica, laddove propedeutica a trattare alcune tipologie di sintomi, come per l’appunto il vomito, ha un effetto leggermente sedativo. Non a caso il rimedio si rivela adatto a persone irritabili e nervose, che presentano disturbi gastrici e intestinali. È pertanto possibile che la sonnolenza di suo figlio sia attribuibile proprio all’assunzione di Nux vomica. Con la sospensione completa del rimedio omeopatico, che come per ogni cura omeopatica si effettua alla guarigione o al raggiungimento di un risultato soddisfacente e stabile, il fenomeno dovrebbe regredire fino a scomparire del tutto, senza lasciare alcuna conseguenza. Se ciò non dovesse avvenire, allora occorrerà pensare a un disturbo completamente estraneo all’utilizzo di Nux vomica. In ogni caso sarebbe opportuno, appena possibile, informare il pediatra omeopata. Cordiali saluti.
Eleonora dice
Vorrei un consiglio per il mio compagno. 30 anni, Indiano, beve parecchia acqua nonostante beva anche alcool e fumi (anche se non in modo esagerato). è un tipo ansioso, un pò nervoso ed accusa molta stanchezza. Il fastidio più grande è la pelle molto secca dal ginoscchio alle caviglie che da molto prurito. cosa potrebbe prendere!?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Eleonora, i rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati in caso di pelle secca e conseguente prurito sono Alumina, Arsenicum album, Borax, Lycopodium, Petroleum, Sarsaparilla. Nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio adatto sarà quello che contiene la manifestazione cutanea somigliante a quella del paziente. Molto sinteticamente: Alumina si adopera prevalentemente per secchezza estrema della pelle, senza sudorazione; Arsenicum album per pelle secca, rugosa, incartapecorita, squamosa; Borax per pelle secca, flaccida, rugosa, malsana; Lycopodium per pelle invecchiata, rugosa, grinzosa, tendente al giallastro; Petroleum per pelle secca, rugosa, screpolata; Sarsaparilla per pelle con rughe e pieghe. Anche la glicerina, in virtù delle sue proprietà idratanti e umettanti, è indicata nei casi di disidratazione della cute per contrastare gli effetti della pelle secca e per restituirle il giusto apporto di acqua, donando tonicità, elasticità, morbidezza e conservando le relative barriere naturali. Comunque in generale per lenire e calmare il prurito risultano molto validi diversi preparati fitoterapici per uso esterno, come, ad esempio, i bagni locali con un infuso che si ottiene miscelando Malva, Noce e Sambuco. Lavaggi locali possono realizzarsi anche diluendo la tintura madre di Calendula o l’olio essenziale di Melaleuca (noto anche come Tea Tree Oil), o l’olio essenziale di Lavanda nelle opportune quantità in acqua (poche gocce per gli oli essenziali), che hanno importanti proprietà antipruriginose, lenitive, calmanti, antisettiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti, ecc. Possono andare bene anche gli impacchi con gli infusi di Bardana o di Tarassaco o di Echinacea o di Centella asiatica o di Consolida e di Menta piperita, oppure le spugnature con la farina di Avena. Sono altresì validi, sempre per uso esterno, l’olio di Mandorle dolci o di Borragine od anche una crema idratante a base di Avena o di Calendula o di Aloe vera. Sarebbe opportuno associare anche altri tipi di intervento, quali ad esempio un’alimentazione appropriata (fibre, vitamine, sali minerali), riducendo, in particolare, il consumo di dolci e di zuccheri semplici, una corretta igiene personale, l’uso di detergenti delicati a pH fisiologico (4 o 5), l’uso di indumenti idonei a contatto con la pelle (di cotone e traspiranti), evitare di grattare le zone interessate per non aggravare ulteriormente il problema, ecc. Ovviamente la prescrizione appropriata al caso specifico la può garantire solo un medico omeopata con la visita. Cordiali saluti.
Valentina dice
Buongiorno sono una mamma in allattamento con un bimbo di 4 mesi .
Ho emorroidi interne dolorosissime cosa posso prendere e stare contemporaneamente tranquilla per il mio bambino ?
grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Valentina, per trattare le sue emorroidi potrebbe riferirsi all’Omeopatia, che è una medicina dolce, non invasiva, rispettosa delle leggi della Natura e senza alcuna tossicità, per cui i suoi rimedi sono sicuri in qualsiasi condizione, anche durante l’allattamento, non avendo controindicazioni o effetti collaterali. I rimedi omeopatici che risultano utili a trattare le emorroidi sono numerosi, diversi per patogenesi, tra i quali, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio giusto sarà quello che assomiglia al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia specifica e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Tra i rimedi omeopatici più spesso adoperati si citano Aesculus hippocastanum, Nux vomica, Muriaticum acidum, Hamamelis virginiana, Pulsatilla, Aloe socotrina, Lachesis, Ratanhia. Molto sinteticamente: Aesculus hippocastanum si rivela maggiormente adatto quando le emorroidi sono brucianti e pruriginose, dolorose, sanguinano raramente o non sanguinano affatto, il paziente avverte una sensazione di pienezza rettale ed i disturbi migliorano con le applicazioni fredde; Nux vomica in caso di emorroidi interne, molto dolorose, con dolori pungenti, brucianti e pruriti, spesso sanguinanti durante l’evacuazione, che migliorano con le applicazioni fredde ed a volte peggiorano di notte; Muriaticum acidum quando le emorroidi si presentano bluastre e molto dolorose, aggravate anche dal minimo contatto, con sanguinamento scarso o assente ed i disturbi migliorano con le applicazioni calde; Hamamelis virginiana come il precedente quando però si produce un sanguinamento; Pulsatilla se le emorroidi sono protuse, sanguinanti, pruriginose, brucianti e dolorose come se fossero escoriate; Aloe socotrina quando le emorroidi si presentano a grappolo, il paziente a volte non riesce a trattenere le feci e il muco ed i disturbi migliorano con il freddo; Lachesis in caso di emorroidi facilmente irritabili, spesso sanguinanti, con bruciore e dolori taglienti nel retto, con dolori costrittivi e sensazione di pulsazioni all’ano e al retto, che peggiorano con il caldo; Ratanhia se il dolore si presenta soprattutto dopo l’evacuazione. Ovviamente la prescrizione appropriata al suo caso specifico la può garantire solo un medico omeopata, al quale sarà opportuno rivolgersi. Possono essere utili anche alcuni interventi, come un semicupio alternato caldo e freddo o un semicupio alla camomilla, applicazioni di purea di patate, fare esercizi per aumentare la circolazione nella zona pelvica, camminare tutti i giorni. Anche l’alimentazione deve essere appropriata (fibre, vitamine, sali minerali), come lei sicuramente già starà facendo, riducendo in particolare il consumo di cibi raffinati, zuccheri semplici, insaccati e grassi di origine animale. Cordiali saluti.
Antonio dice
Gentile dottoressa, sono un ragazzo di 27 anni e soffro di reflusso gastroesofageo e digestione lenta e difficile, con difficoltà di svuotamento gastrico. Sono un tipo molto ansioso, preso sempre da mille preoccupazioni, penso molto, sono distratto, a volta mi dimentico le cose. Mi potrebbe consigliare un rimedio omeopatico. Grazie saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Antonio, una panoramica dei principali rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati nei vari disturbi dell’apparato digerente, tra cui il reflusso gastroesofageo e la dispepsia, è consultabile all’articolo “Disturbi gastrici” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Tra i rimedi che potrebbero essere presi in considerazione, perché più vicini anche al suo profilo psicologico, troviamo Argentum nitricum, Arsenicum album, Lycopodium, Phosphoricum acidum. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) adatto sarà quello che contiene la sintomatologia somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. È altresì importante adottare un’alimentazione adeguata, semplice e sana, evitando le pietanze eccessivamente condite o pesanti, privilegiando i cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, C, E e del gruppo B), limitando gli alimenti che ritardano lo svuotamento dello stomaco (cibi ricchi di grassi, cioccolato, insaccati, fritture, ecc.), riducendo il consumo di caffeina (presente non solo nel caffè, ma in molte bibite), alcool e spezie piccanti, abolendo le bevande gassate, masticando lentamente e a lungo, consumando pasti moderati, ecc. Inoltre sarebbe utile ridurre l’eventuale sovrappeso, evitare l’uso di cinture o abiti troppo stretti in vita che possono aumentare la pressione addominale, dormire con la testa sollevata, ecc. Il consiglio comunque è di non fare da solo, ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.