DESCRIZIONE
Il rimedio omeopatico Nux vomica si ottiene dalla tintura dei semi del frutto della pianta Strychnos Nux vomica o Noce vomica, prima essiccati e poi polverizzati e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
Strychnos Nux vomica o Noce vomica è un albero della famiglia delle Loganiaceae, dalle dimensioni medie, originario dell’Asia subtropicale, coltivato nello Sri Lanka (già isola di Ceylon), nell’Arcipelago Malese e nell’Australia settentrionale. Il tronco è corto e spesso. I rami sono irregolari con corteccia liscia color cenere. Le foglie sono opposte, ovali, intere. I fiori sono piccoli, bianchi e bianco-verdastri, riuniti in corimbi (tipiche infiorescenze in cui i fiori si trovano tutti alla stessa altezza). La pianta fiorisce nella stagione fredda. I frutti sono delle bacche globose, delle dimensioni di un’arancia, con epicarpo (buccia) duro, di colore verde prima, aranciato poi e con polpa bianca, gelatinosa, amara, che racchiude parecchi semi. Questi sono discoidali, da 2 a 2,5 cm di diametro per 1/2 cm di spessore, di colore grigio cenere, ricoperti da una sottile peluria setosa. Tali semi contengono alcuni alcaloidi ed in particolare due che hanno la maggiore concentrazione, la stricnina e la brucina, che sono molto tossici ed amari e costituiscono i due principi farmacologicamente più attivi.
Ricordiamo che gli alcaloidi sono sostanze organiche azotate di origine vegetale dotate di grande effetto farmacologico a fronte dell’assunzione di piccole dosi di sostanza (ad es. caffeina, nicotina, morfina, papaverina, cocaina, stricnina, brucina, ecc.). In quanto sostanze altamente reattive con le attività biologiche, sono tra le più studiate ed utilizzate in farmacologia. Esplicano numerose azioni sull’organismo quali quella di ipereccitabilità del sistema neuromuscolare, di penetrare facilmente la barriera emato-encefalica, di esercitare effetti depressivi o stimolanti sul sistema nervoso centrale, di interagire con vari recettori neurotrasmettitori ed altro. Hanno sapore amaro e non sono molto solubili in acqua ma lo sono in alcool.
La stricnina, come detto, è un alcaloide molto tossico ed è una delle sostanze più amare conosciute. Si presenta come una polvere bianca, cristallina, inodore. Se si aggiunge acido nitrico o un nitrato si produce una soluzione dal colore giallo-arancio molto intenso. La stricnina si ottiene dalla farina dei semi delle piante appartenenti al genere Strychnos, in particolare della Strychnos Nux vomica: ciò per tradizione e per la maggiore disponibilità di questa pianta. Agisce sul sistema nervoso centrale come potente eccitante e su quello periferico ove causa il blocco di particolari terminazioni nervose. Questo comporta che ogni stimolo diventa uno spasmo. La dose mortale media per l’uomo è di 1 mg/kg. La morte sopravviene per blocco respiratorio o per esaurimento fisico.
La stricnina è stata usata come pesticida per topi ed altri animali indesiderati. Nella prima metà del secolo scorso è stata adoperata in medicina a piccole dosi come stimolante, come lassativo o come rimedio contro i disturbi dell’apparato digerente. Unitamente all’amfetamina era il dopante sportivo più usato intorno agli anni ’50-’60. Attualmente in Italia il commercio di stricnina e dei suoi derivati è vietato.
La brucina dal punto di vista farmacologico esplica un’azione analoga alla stricnina, anche se, pur rimanendo pericolosamente tossica, è meno attiva e meno amara della stricnina. A temperatura ambiente si presenta anch’essa come una polvere bianca inodore. L’aggiunta di acido nitrico o di nitrati produce soluzioni dal colore rosso molto intenso.
Contrariamente a quanto ritenuto da diversi omeopati, anche autorevoli, non è la Strychnos Nux vomica la pianta che ha la più alta concentrazione di stricnina esistente in natura. Ad esempio i semi della Strychnos Ignatia, da cui si ottiene il rimedio omeopatico Ignatia amara, ne contengono una quantità nettamente superiore.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Nux vomica è un rimedio costituzionale ed è uno dei principali policresti dell’omeopatia. Agisce prevalentemente sul sistema nervoso, sia centrale che periferico e sull’apparato digerente (fegato innanzitutto), con importanti riflessi sugli apparati cardiovascolare, muscolo-scheletrico, urinario, respiratorio, genitale femminile e maschile. I sintomi caratteristici sono simili a quelli prodotti dall’avvelenamento di stricnina e/o di brucina, che come visto sono gli alcaloidi maggiormente contenuti nei semi della Noce vomica da cui ha origine il rimedio. Di conseguenza le note chiave del rimedio sono lo spasmo e l’iperestesia (sensibilità esagerata), cui segue la freddolosità.
Gli spasmi, violenti ed incessanti, colpiscono tutti i muscoli volontari del corpo (esofago, laringe, schiena, arti, ecc.) ed anche quelli involontari (stomaco, intestino, retto in particolare, ano, vescica, utero, vasi sanguigni, ecc.), ai quali si accompagna la congestione del fegato, talché si determina uno stato spastico generalizzato dovuto all’intossicazione del soggetto. Ogni qualvolta un organo tenta di compiere un normale sforzo di contrazione, questo diventa esagerato ed automaticamente si trasforma in uno spasmo. Si può quindi dire che in Nux vomica i movimenti normali dell’organismo si compiono in un’anormale tensione spastica.
L’iperestesia riguarda sia la sfera fisica che quella psichica. C’è irritabilità e sensibilità eccessiva di diversi sistemi, organi ed apparati, tali da provocare, unitamente agli spasmi, numerose disfunzioni organiche. Il sistema sensoriale è quello particolarmente colpito, per cui il soggetto è ipersensibile a livello di tutti i sensi, provando particolare fastidio per i rumori, la luce, gli odori, non sopportando il dolore ed il minimo contatto, subendo cefalee di tipo congestizio che sopraggiungono spesso dopo un eccesso di collera, un pasto troppo abbondante, un’indigestione, ecc. Come negli altri tipi ipersensibili (Chamomilla, Hepar sulphur, ecc.) è sempre sproporzionato rispetto ai sintomi. La forte azione che il rimedio ha sul sistema nervoso rende il soggetto estremamente irritabile, impaziente, collerico, sempre di cattivo umore, ansioso, dispettoso, vendicativo, litigioso, scontento, insoddisfatto, esigente nei confronti degli altri come verso se stesso, incapace di sopportare la minima contraddizione, il minimo ostacolo. Si tratta in sostanza di soggetti che hanno prevalentemente un temperamento nervoso – bilioso, visto che prima si arrabbiano e poi pensano (al contrario di Lycopodium). Solitamente hanno colorito giallastro (l’ittero per i problemi epatici), guance incavate, capelli scuri, occhi neri e sono magri.
Anche il comportamento e lo stile di vita sono contraddistinti da esagerazioni. Il tipo Nux vomica fa abuso di sostanze irritanti ed eccitanti (caffè, tè, vino, alcool, farmaci di ogni specie, spezie, cibi piccanti, ecc.), gli piace fumare, mangia troppo e dopo soffre di indigestione, di dispepsia, di senso di pienezza, di crampi allo stomaco (insieme a Argentum nitricum è il rimedio più usato per problemi gastrici), è un intossicato epatico, ha bisogno frequente di urinare e di evacuare ma non si svuota del tutto, è prevalentemente stitico, soffre di iperlipidemia (aumento dei lipidi nel sangue, quali trigliceridi e colesterolo) e di ipertensione. Si addormenta facilmente ma si sveglia intorno alle 4 del mattino assalito dai suoi pensieri e dalle sue preoccupazioni. Si riaddormenta quando è ora di alzarsi, per cui è stanco, affaticato e di pessimo umore al risveglio. Lavora troppo, si sovraccarica intellettivamente, conduce la vita sedentaria e frettolosa della metropoli. E’ l’uomo d’affari della città, il manager, il dirigente di una grande azienda, il medico che non va mai in pensione, è cioè il superattivo per eccellenza. Manca però di equilibrio e di senso della misura, ad es. rimane al suo tavolo di lavoro finché non è sfinito, la sua mente passa da una problematica all’altra fino ad essere spossato, si preoccupa eccessivamente di mille cose, ecc.
La freddolosità è la terza nota chiave che contraddistingue Nux vomica. Il soggetto sente freddo per tutto il corpo, ha mani e cute livide, punta del naso particolarmente fredda, non riesce a scaldarsi a letto di notte, deve essere sempre molto coperto, avverte freddo al minimo movimento e ciò aggrava ulteriormente la sua sedentarietà. Il semplice spostamento d’aria sotto il lenzuolo aggrava il raffreddore, la tosse, i dolori. Anche durante la febbre, nonostante il corpo sia urente e la faccia rossa e calda, non può muoversi o scoprirsi senza provare freddo. Rabbrividisce al minimo contatto con qualcosa di freddo o alla minima sensazione di freddo.
Tutti i sintomi migliorano con il riposo, anche un breve sonnellino, di sera, con il tempo umido, con il caldo, in una camera calda, con applicazioni calde, bagno caldo, bevande calde.
I sintomi peggiorano con il freddo secco, dopo i pasti, con l’assunzione di sostanze eccitanti o irritanti, fumando, di mattina presto, con il lavoro intellettuale, al minimo contatto.
Per quanto il rimedio sia tendenzialmente predisposto per curare le patologie croniche, può essere adoperato per fronteggiare con successo anche le manifestazioni acute.
I principali sinergici (complementari) di Nux vomica sono Kali carbonicum, Phosphorus, Sepia, Sulphur.
I principali antidoti sono Aconitum, Arsenicum album, Belladonna, Coffea, Opium, Pulsatilla, Thuya, Vinum.
L’altro importante rimedio della materia medica omeopatica, che ha un’azione generale eccitante sul sistema nervoso ed i cui sintomi fondamentali sono essenzialmente spastici, è Ignatia amara. Però le diverse concentrazioni di stricnina e di brucina e degli altri alcaloidi minoritari presenti, fanno sì che i due rimedi, pur avendo notevoli somiglianze, hanno patogenesi completamente differenti. In Nux vomica, come abbiamo visto, prevale la sfera dell’irritabilità, per cui i suoi spasmi sono conseguenti ad un’irritazione, un affaticamento, una collera, ecc. In Ignatia prevale invece la sfera dell’emotività o meglio della instabilità emotiva, per cui gli spasmi sono causati da emozioni perturbanti, pensieri, dispiaceri, ecc.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Nux vomica si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio stesso.
1) SISTEMA NERVOSO. Iperestesia (sensibilità esagerata) di tutti i sensi. Aumento eccessivo dell’attenzione e dei riflessi. Nervosismo con spasmi, irritabilità, collera, cattivo umore. Risveglio precoce e sonno inquieto, con sonnolenza di mattina, in soggetti affaticati. Sonnolenza post-prandiale, migliorata da un breve sonno. Ipersensibilità e parestesia (alterazione della sensibilità degli arti, ad es. formicolio, o di altre parti del corpo) delle estremità. Nevralgie con dolore tirante simile ad una trazione.
2) FEGATO. Fegato ipertrofico, congestionato, duro, sensibile, dolente al tatto. Insufficienza epatica con leggero ittero. Colica biliare dovuta a calcolosi.
3) APP. GASTROENTERICO. Dispepsia. Gastrite acuta o cronica con bruciore e rigurgiti acidi. Predisposizione verso l’ulcera gastroduodenale. Dolori epigastrici di tipo crampiforme. Eruttazioni, singhiozzo, flatulenza. Stipsi spastica, ossia con forte stimolo ad evacuare senza riuscire ad espellere le feci. Nausea mattutina con tendenza al vomito. Lingua con patina bianco-giallastra e gusto amaro al risveglio. Alitosi. Coliche flatulenti. Colite spastica. Possibile diarrea con vomito. Il rimedio si rivela utile anche per le intossicazioni alimentari e per i postumi di una sbronza. Possibili dolori e bruciori all’ano. Emorroidi sanguinanti.
4) TESTA. Emicrania angiospastica. Cefalea con la sensazione di un chiodo conficcato nella testa, che si aggrava dopo aver mangiato o dopo esposizione al sole. Cefalea di tipo nevralgico. Emicrania da stress. Emicrania in soggetti con la personalità del rimedio. Sensazione di confusione alla testa, sopra gli occhi, in modo particolare la mattina presto. Il mal di testa è spesso associato a nausea, bocca pastosa, dispepsia, emorroidi e vertigini.
5) APP. MUSCOLO-SCHELETRICO. Lombaggine con difficoltà a girarsi nel letto e che migliora con la posizione seduta. Sciatalgia che si aggrava sdraiandosi sul lato dolente, col movimento e col freddo. Spasmi e crampi di varia localizzazione. Rachialgia con dolore lungo tutta la colonna vertebrale, con nuca sensibile, rigida, con sensazione di pesantezza e di rottura nella zona lombo-sacrale. Reumatismo delle grandi articolazioni con muscoli rigidi, crampi e formicolio (come Aconitum).
6) APP. CARDIOVASCOLARE. Ipertensione arteriosa in fumatori con dolore nella regione precordiale. Palpitazioni cardiache accompagnate da angoscia e dall’insieme dei sintomi del rimedio.
7) APP. GENITALE FEMMINILE. Metrite (infiammazione dell’utero). Mestruazioni irregolari, solitamente anticipate, abbondanti, dolorose e prolungate. Ipermenorrea. Dismenorrea. Irritazione dei genitali esterni. Dolori post-partum del tipo crampiforme.
8) APP. GENITALE MASCHILE. Erezioni eccessive, alla minima eccitazione, anche durante il sonno, che creano spossamento e frustrazione.
9) APP. RESPIRATORIO. Raffreddore con prurito delle narici che fluidifica con il caldo e migliora all’aria aperta, sebbene il freddo l’aggravi. Naso chiuso e secchezza delle mucose durante la notte. Starnuti spasmodici al mattino e dopo i pasti. Episodi di asma alle 3 del mattino in soggetti con le caratteristiche del rimedio. Raucedine con catarro, irritazione della laringe e tosse spasmodica. Mal di gola con senso di costrizione che peggiora dopo aver mangiato ed all’aria fresca.
10) APP. URINARIO. Episodi di Cistite con brividi di freddo. Stranguria con bisogno urgente ed inefficace di urinare e con dolore vescicale che si irradia alla schiena.
DOSI
Nel caso 1), diluizione 30CH, 3 granuli 1-2 volte al dì, fino ad un massimo di 2 settimane.
Nel caso 9), diluizione 9CH, 3 granuli o 5 gocce 3 volte al dì.
Negli altri casi, diluizione 5CH, 3 granuli o 5 gocce ogni 2-3 ore.
(*) V. Note esplicative
Fabrizio dice
Buongiorno Dottoressa,
con che frequenza di tempo si possono iniziare terapie con nux vomica 30ch 3granuli al giorno?
Mi spiego meglio, ho terminato 15 gg da una terapia omeopatica di 30 giorni che prevede nux vomica 30ch 3granuli al giorno e natrium muriaticum 30ch alternato giornalmente con mercurio solubilis 30ch. Ora causa disturbi intesinali/ansiosi vorrei assumere nuovamente nux vomica 30ch 1 volta al giorno almeno x 1 settimana.
È possibile o troppo attaccato al ciclo precedentemente fatto. In caso quando posso ripetere assunzione di nux vomica?
Saluti
Fabrizio
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Fabrizio, in genere nuove cure omeopatiche possono essere effettuate senza alcuna soluzione di continuità con cure omeopatiche precedenti, ossia senza interruzioni. Cordiali saluti.
Laiza dice
Buongiorno dottoressa,
Mi hanno consigliato nux vomica 30 CH 3granuli 2volte al dì per combattere i problemi di risveglio notturno più o meno da un mese soffro di questo disturbo che mi crea fastidi durante la giornata stanchezza nervosismo arrivo a sera distrutta mi corico sempre verso le 23 , mi addormento ma niete fra le 2 e le 3 mi sveglio e prima di riaddormentarmi passano ore..
Sto assumendo nux vomica 30ch da quasi 2settimane ma senza grandi risultati.
Vorrei avere qualche consiglio a riguardo per risolvere questo problema senza dover ricorrere a farmaci ipnotico tradizionali che non ho mai assunto.
Aspetto risposta.
Grazie anticipatamente
Saluti
Laiza
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Laiza, com’è noto, l’insonnia (che comprende i vari disturbi del sonno come difficoltà ad addormentarsi, sonno leggero, risvegli notturni, risvegli mattutini precoci, ecc.), quando non ha cause patologiche, può essere sostenuta da diversi fattori, quali condizioni emotive, preoccupazioni, tensione nervosa, pensieri continui, dolori, farmaci, caffeina, tabacco, turni di lavoro che snaturano il ritmo naturale, pasti serali abbondanti o ambienti che non conciliano il sonno. L’insonnia cronica può influire negativamente sulla salute: la mancanza di sonno compromette infatti la funzionalità del sistema immunitario e riduce sia la capacità di concentrazione che l’attività psichica. Un sonno insufficiente, per quantità e qualità, è causa di irritabilità, stress, scarse prestazioni sul lavoro o nello studio, maggiore probabilità di commettere errori o di avere incidenti, ansia e depressione. L’Omeopatia è una medicina che può riuscire a vincere l’insonnia. Però è opportuno precisare che stiamo parlando di una medicina molto personale, non generalizzabile, dove non esistono cure standardizzate o protocolli terapeutici universalmente validi, ma ogni terapia (rimedio, diluizione, posologia, durata della cura, ecc.) è strettamente legata al singolo caso individuale. Il principio terapeutico di riferimento è la Legge di Similitudine, secondo la quale un rimedio omeopatico per essere curativo deve assomigliare al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, sia a livello fisico che psichico, e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Nux vomica è un importante rimedio omeopatico utile a trattare un’insonnia caratterizzata da risveglio notturno (verso le 3) per preoccupazioni legate al lavoro, da “surmenage” o da abuso alimentare, in soggetto ipersensibile, molto impaziente e irritabile, ossessionato dal lavoro, ambizioso, competitivo e tenace. Pertanto, se lei fondamentalmente si riconosce nei tratti psico-fisici di Nux vomica, ampiamente rilevabili dal presente articolo e qui appena richiamati, allora il rimedio può considerarsi adatto. Se non è così e ciò spiegherebbe l’assenza di risultati a distanza di due settimane, occorrerà pensare ad un altro rimedio, a uno maggiormente somigliante. Per sua conoscenza, altri rimedi omeopatici che vengono spesso prescritti sono: Aconitum napellus (insonnia provocata da un’esperienza sconvolgente), Arsenicum album (insonnia a causa di agitazione nervosa, come quella che tipicamente compare dopo una crisi finanziaria), Coffea (per chi si sveglia intorno alle 3 di notte, insonnia dovuta a eccessiva attività mentale), Chamomilla (insonnia dovuta a ipersensibilità al dolore), Gelsemium (insonnia dovuta ad ansia da prestazione), Ignatia amara (insonnia che compare dopo un lutto, dispiacere, contrarietà), Kali phosphoricum (insonnia causata da affaticamento mentale), Rhus toxicodendron (insonnia a causa di affaticamento fisico), Theridion (insonnia per intolleranza al minimo rumore). Sempre a titolo informativo, sappia che in diversi casi viene associato qualche gemmoterapico della Fitoterapia rinnovata (trattasi di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), in gocce, come ad es. Tilia tormentosa M.G. D1 che è un regolatore del sistema nervoso, un ottimo tranquillante, indicato per vari stati di ipereccitabilità nervosa, ansia, stress, nervosismo, nevrosi varie, insonnia. Relativamente alla Fitoterapia classica, dia un’occhiata all’articolo “Per riposare meglio” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. Se lei intende avvalersi dell’Omeopatia e del Naturale, le consiglio comunque di non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
bri dice
Gentile dottoressa, sono stata operata di cancro all’ utero e hanno tolto tutto anche i linfonodi da allora ho sempre dolori alle gambe , cammino male, ho gonfiore ai piedi ecc. Mi hanno consigliato di prendere Ruta 6 ch. Vorrei sapere se va bene e se assumerla prima dei pasti o dopo e quante volte al giorno. Grazie. Bri.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Bri, indubbiamente Ruta è uno dei rimedi omeopatici che viene utilizzato nei dolori localizzati specialmente agli arti ed alle articolazioni. Per una panoramica dei principali rimedi omeopatici che vengono più spesso adoperati nelle sindromi dolorose dell’apparato muscoloscheletrico e osteoarticolare, tra cui Ruta, la invito a consultare l’articolo “Reumatismi” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio adatto sarà quello che contiene la sintomatologia somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Per quanto riguarda le modalità di assunzione, in genere i rimedi omeopatici si assumono lontano dai pasti (ad es. almeno una mezz’oretta prima od un’oretta dopo) e le basse diluizioni, qual è una 6CH, si assumono più volte al giorno (ad es. 3-6 volte). Ovviamente la prescrizione appropriata al caso specifico la può garantire solo un medico omeopata con la visita, al quale sarà opportuno rivolgersi. Cordiali saluti.
Mirko dice
Salve soffro di attacchi di panico, ho fatto tutti i controlli possibili lo psicologo mi ha dato da prendere 10 gocce di entact la sera….. Poi la pediatra di mia figlia parlandone mi ha consigliato nux vomica gocce ma posso prenderle insieme ad entact e aconitium e in che dosaggio? Cordiali saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Mirko, il concetto è che i rimedi omeopatici e gli altri farmaci o prodotti con principio terapeutico differente possono essere incompatibili quando in particolare servono a curare la stessa patologia o lo stesso disturbo, per cui in tal caso andrebbe evitato il loro utilizzo contemporaneo. Nell’uso congiunto è però il rimedio omeopatico a poter soffrire la presenza di un farmaco tradizionale e quindi a vedere inficiare la propria efficacia, sempre che, ripeto, entrambi vengano adoperati per la stessa indicazione clinica. Comunque sia, non può mai avvenire il contrario, nel senso che i rimedi omeopatici non sono in grado di interferire con altri farmaci e perciò non ne modificano assolutamente l’azione. Riepilogando, se l’indicazione clinica non è la stessa, i rimedi omeopatici ed i farmaci tradizionali possono tranquillamente convivere. Una panoramica dei principali rimedi omeopatici che vengono più spesso adoperati nei vari disturbi emotivi o psichici, è consultabile all’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono altresì riportate diverse notizie di possibile interesse. Cordiali saluti.
Catia dice
Buongiorno ,io ho un bambino di 6 anni che ha preso negli ultimi 12 mesi moltissimi antibiotici ( ha avuto la polmonite e poi bronchiti di lunga guarigione ).
Ultimamente accusa senso di acidità’ in gola e a volte nausea.
Mi hanno consigliato nucleo vomica 30 ch con dosaggio 3 granuli x 3 volte al giorno.
Leggendovi mi sembra un dosaggio troppo elevato.
Gentilmente in potete consigliare sul dosaggio ?
Grazie
Catia
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Catia, innanzitutto è utile precisare che in Omeopatia, a differenza ad es. della medicina tradizionale, qualsiasi entità terapeutica (rimedio, diluizione, posologia, durata della cura, ecc.) è molto personale, non generalizzabile, in quanto ognuna legata ad una serie di fattori e di peculiarità individuali che rendono il paziente unico rispetto a tutti gli altri affetti dalla stessa patologia o dallo stesso disturbo. Pertanto se il paziente è unico, unica dovrà essere anche la cura omeopatica. Ecco perché più persone con la stessa malattia o lo stesso disturbo possono vedersi prescritte cure omeopatiche diverse. Un rimedio omeopatico per essere curativo deve assomigliare al paziente, nelle caratteristiche e nel quadro clinico, sia a livello fisico che psichico, ossia deve contenere una sintomatologia somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Ciò nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico. Nux vomica è indubbiamente un grandissimo rimedio omeopatico ed è il più prescritto in assoluto, in quanto riesce ad identificarsi con molti individui ed in molte situazioni cliniche, per cui è un rimedio da tenere sempre presente, in particolare per l’apparato digerente (ma non solo). A conferma della somiglianza consulti l’articolo “Disturbi gastrici” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono riportati i principali rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati per i vari disturbi del digerente. La diluizione del rimedio, anch’essa da personalizzare, va scelta in maniera oculata in dipendenza della reattività del singolo organismo allo stimolo del rimedio omeopatico, della profondità della patologia o del disturbo, del livello d’intervento terapeutico necessario, nonché del grado di somiglianza rimedio-paziente. La posologia diventa una conseguenza ed essa va determinata, considerando, tra l’altro, la durata di copertura terapeutica del rimedio, secondo una legge che vede allungare gli intervalli di somministrazione con il crescere di detta copertura e quindi della diluizione. La 30CH è una diluizione medio-alta che ha una durata di copertura terapeutica di un paio di settimane, per cui le sue assunzioni (3 granuli pro-dose sono sufficienti) possono avvenire anche settimanalmente, a meno di casi particolari. In via del tutto generale e quindi in modo del tutto impersonale, per un’azione prevalentemente sintomatica e nelle more di rivolgersi ad un medico omeopatia, spesso ci si orienta verso le basse o medio-basse diluizioni (ad es. fino a 9CH), che solitamente si utilizzano in ragione di 3 granuli più volte al dì (ad es. fino a 2-3 volte), secondo necessità, lontano dai pasti. Ovviamente, come accennato, la prescrizione appropriata al caso specifico del suo bambino la può garantire solo un medico omeopata con la visita, al quale le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.
Simona dice
Salve , io una gatta che ha la gastrite, ho comperato nux vomica 9 ch, il farmacista mi ha consigliato 1 caps x 3 volte al di, la gatta ha cca 3 kg, purtroppo qui in zona non trovo un vet omeopatico. E i protettori x lo stomaco li puo fare male nel tempo. Secondo lei puo andare bene come dosi ??
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Simona, com’è noto, l’Omeopatia applicata agli animali richiede tecniche, strategie e pratiche terapeutiche completamente differenti da quelle per l’uso umano, con ripercussioni anche sui criteri di scelta dei rimedi omeopatici. Gli animali hanno anatomia, fisiologia e patologia generale diverse dal genere umano e ciò indispensabilmente richiede un trattamento terapeutico diverso. Di tanto si occupa l’Omeopatia Veterinaria. Sarebbe pertanto opportuno porre la domanda a un sito veterinario che tratta l’Omeopatia o, se si creasse la possibilità, direttamente a un veterinario omeopata. Cordiali saluti.
Giovanni dice
Buongiorno,
sto utilizzando due rimedi omeopatici “Nux Vomica” ed “Arsenicum Album” per disturbi gastrici e nervosi vorrei sapere se i due rimedi occorra prenderli lontano l’uno dall’altro oppure li posso prendere anche vicini?
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Giovanni, le modalità di assunzione di più rimedi dipendono dalla scuola di medicina omeopatica per la quale si propende. La scuola pluralista li assume separatamente, alternandoli ad esempio tra di loro nel corso della giornata o del periodo prescritto, modificando in parte o completamente il trattamento a seconda dell’evoluzione dei sintomi. La scuola complessista assume invece i rimedi omeopatici contemporaneamente, facendo uso di rimedi sinergici in basse diluizioni ed aggiungendo dei rimedi di terreno e di diatesi in diluizioni alte o medie. Al di fuori di ciò, molto più semplicemente, quando occorre utilizzare più rimedi non si sbaglia mai se si dà luogo a somministrazioni separate, distanziando equamente i rimedi tra di loro, vicini o lontani a seconda della frequenza delle assunzioni. Cordiali saluti.
Diana dice
Buongiorno Dottoressa io vorrei prendere il Nux Vomica per le ragioni al punto due (premetto che ho la sindrome di Gilbert e mi paice mangiare molto e bere birra e vino bianco…ho letto che dovrei seguire la posologia dei 3 granuli ogni 2-3 h ma per quanti giorni?
Grazie
Diana
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Diana, in genere le cure omeopatiche proseguono finché si registrano benefici, senza porsi dei limiti temporali particolarmente stringenti, ed ovviamente si smettono alla guarigione o al raggiungimento di un risultato soddisfacente e stabile. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata con la visita. Cordiali saluti.
Viola dice
Buongiorno! Le chiedo se può essere utilizzato come rimedio alle coliche di un neonato di 20 giorni.
Grazie in anticipo!
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Viola, Nux vomica è uno dei rimedi omeopatici che viene adoperato nelle coliche addominali dei lattanti, in particolare se queste sono accompagnate da stitichezza e da schiena inarcata con muscoli tesi. Però sull’opportunità d’uso del rimedio, sulla diluizione e posologia relativa, sarebbe opportuno che si esprimesse un medico omeopata visitando il neonato. Cordiali saluti.
Angela dice
Grazie per il sua precisazione alla mia domanda.
Oggi invece le chiedo se per la diverticolite c’è un rimedio omeopatico.
La ringrazio anticipatamente.
Angela
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Angela, i rimedi omeopatici utili a trattare una diverticolite/diverticolosi sono tutti quelli che si mostrano indicati nelle coliche addominali e nelle infiammazioni. Ad esempio, tra i rimedi omeopatici riportati nell’articolo “Disturbi gastrici” della sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, potrebbero essere idonei rimedi come Arsenicum album, Asa foetida, Belladonna, Bismuthum subnitricum, Calcarea carbonica, Carbo vegetabilis, Chamomilla, Ignatia amara, Lycopodium, Nux moschata, Nux vomica, Phosphoricum acidum, Pulsatilla. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) adatto sarà quello che assomiglia al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Le consiglio perciò di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.