DESCRIZIONE
Il rimedio omeopatico Nux vomica si ottiene dalla tintura dei semi del frutto della pianta Strychnos Nux vomica o Noce vomica, prima essiccati e poi polverizzati e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
Strychnos Nux vomica o Noce vomica è un albero della famiglia delle Loganiaceae, dalle dimensioni medie, originario dell’Asia subtropicale, coltivato nello Sri Lanka (già isola di Ceylon), nell’Arcipelago Malese e nell’Australia settentrionale. Il tronco è corto e spesso. I rami sono irregolari con corteccia liscia color cenere. Le foglie sono opposte, ovali, intere. I fiori sono piccoli, bianchi e bianco-verdastri, riuniti in corimbi (tipiche infiorescenze in cui i fiori si trovano tutti alla stessa altezza). La pianta fiorisce nella stagione fredda. I frutti sono delle bacche globose, delle dimensioni di un’arancia, con epicarpo (buccia) duro, di colore verde prima, aranciato poi e con polpa bianca, gelatinosa, amara, che racchiude parecchi semi. Questi sono discoidali, da 2 a 2,5 cm di diametro per 1/2 cm di spessore, di colore grigio cenere, ricoperti da una sottile peluria setosa. Tali semi contengono alcuni alcaloidi ed in particolare due che hanno la maggiore concentrazione, la stricnina e la brucina, che sono molto tossici ed amari e costituiscono i due principi farmacologicamente più attivi.
Ricordiamo che gli alcaloidi sono sostanze organiche azotate di origine vegetale dotate di grande effetto farmacologico a fronte dell’assunzione di piccole dosi di sostanza (ad es. caffeina, nicotina, morfina, papaverina, cocaina, stricnina, brucina, ecc.). In quanto sostanze altamente reattive con le attività biologiche, sono tra le più studiate ed utilizzate in farmacologia. Esplicano numerose azioni sull’organismo quali quella di ipereccitabilità del sistema neuromuscolare, di penetrare facilmente la barriera emato-encefalica, di esercitare effetti depressivi o stimolanti sul sistema nervoso centrale, di interagire con vari recettori neurotrasmettitori ed altro. Hanno sapore amaro e non sono molto solubili in acqua ma lo sono in alcool.
La stricnina, come detto, è un alcaloide molto tossico ed è una delle sostanze più amare conosciute. Si presenta come una polvere bianca, cristallina, inodore. Se si aggiunge acido nitrico o un nitrato si produce una soluzione dal colore giallo-arancio molto intenso. La stricnina si ottiene dalla farina dei semi delle piante appartenenti al genere Strychnos, in particolare della Strychnos Nux vomica: ciò per tradizione e per la maggiore disponibilità di questa pianta. Agisce sul sistema nervoso centrale come potente eccitante e su quello periferico ove causa il blocco di particolari terminazioni nervose. Questo comporta che ogni stimolo diventa uno spasmo. La dose mortale media per l’uomo è di 1 mg/kg. La morte sopravviene per blocco respiratorio o per esaurimento fisico.
La stricnina è stata usata come pesticida per topi ed altri animali indesiderati. Nella prima metà del secolo scorso è stata adoperata in medicina a piccole dosi come stimolante, come lassativo o come rimedio contro i disturbi dell’apparato digerente. Unitamente all’amfetamina era il dopante sportivo più usato intorno agli anni ’50-’60. Attualmente in Italia il commercio di stricnina e dei suoi derivati è vietato.
La brucina dal punto di vista farmacologico esplica un’azione analoga alla stricnina, anche se, pur rimanendo pericolosamente tossica, è meno attiva e meno amara della stricnina. A temperatura ambiente si presenta anch’essa come una polvere bianca inodore. L’aggiunta di acido nitrico o di nitrati produce soluzioni dal colore rosso molto intenso.
Contrariamente a quanto ritenuto da diversi omeopati, anche autorevoli, non è la Strychnos Nux vomica la pianta che ha la più alta concentrazione di stricnina esistente in natura. Ad esempio i semi della Strychnos Ignatia, da cui si ottiene il rimedio omeopatico Ignatia amara, ne contengono una quantità nettamente superiore.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Nux vomica è un rimedio costituzionale ed è uno dei principali policresti dell’omeopatia. Agisce prevalentemente sul sistema nervoso, sia centrale che periferico e sull’apparato digerente (fegato innanzitutto), con importanti riflessi sugli apparati cardiovascolare, muscolo-scheletrico, urinario, respiratorio, genitale femminile e maschile. I sintomi caratteristici sono simili a quelli prodotti dall’avvelenamento di stricnina e/o di brucina, che come visto sono gli alcaloidi maggiormente contenuti nei semi della Noce vomica da cui ha origine il rimedio. Di conseguenza le note chiave del rimedio sono lo spasmo e l’iperestesia (sensibilità esagerata), cui segue la freddolosità.
Gli spasmi, violenti ed incessanti, colpiscono tutti i muscoli volontari del corpo (esofago, laringe, schiena, arti, ecc.) ed anche quelli involontari (stomaco, intestino, retto in particolare, ano, vescica, utero, vasi sanguigni, ecc.), ai quali si accompagna la congestione del fegato, talché si determina uno stato spastico generalizzato dovuto all’intossicazione del soggetto. Ogni qualvolta un organo tenta di compiere un normale sforzo di contrazione, questo diventa esagerato ed automaticamente si trasforma in uno spasmo. Si può quindi dire che in Nux vomica i movimenti normali dell’organismo si compiono in un’anormale tensione spastica.
L’iperestesia riguarda sia la sfera fisica che quella psichica. C’è irritabilità e sensibilità eccessiva di diversi sistemi, organi ed apparati, tali da provocare, unitamente agli spasmi, numerose disfunzioni organiche. Il sistema sensoriale è quello particolarmente colpito, per cui il soggetto è ipersensibile a livello di tutti i sensi, provando particolare fastidio per i rumori, la luce, gli odori, non sopportando il dolore ed il minimo contatto, subendo cefalee di tipo congestizio che sopraggiungono spesso dopo un eccesso di collera, un pasto troppo abbondante, un’indigestione, ecc. Come negli altri tipi ipersensibili (Chamomilla, Hepar sulphur, ecc.) è sempre sproporzionato rispetto ai sintomi. La forte azione che il rimedio ha sul sistema nervoso rende il soggetto estremamente irritabile, impaziente, collerico, sempre di cattivo umore, ansioso, dispettoso, vendicativo, litigioso, scontento, insoddisfatto, esigente nei confronti degli altri come verso se stesso, incapace di sopportare la minima contraddizione, il minimo ostacolo. Si tratta in sostanza di soggetti che hanno prevalentemente un temperamento nervoso – bilioso, visto che prima si arrabbiano e poi pensano (al contrario di Lycopodium). Solitamente hanno colorito giallastro (l’ittero per i problemi epatici), guance incavate, capelli scuri, occhi neri e sono magri.
Anche il comportamento e lo stile di vita sono contraddistinti da esagerazioni. Il tipo Nux vomica fa abuso di sostanze irritanti ed eccitanti (caffè, tè, vino, alcool, farmaci di ogni specie, spezie, cibi piccanti, ecc.), gli piace fumare, mangia troppo e dopo soffre di indigestione, di dispepsia, di senso di pienezza, di crampi allo stomaco (insieme a Argentum nitricum è il rimedio più usato per problemi gastrici), è un intossicato epatico, ha bisogno frequente di urinare e di evacuare ma non si svuota del tutto, è prevalentemente stitico, soffre di iperlipidemia (aumento dei lipidi nel sangue, quali trigliceridi e colesterolo) e di ipertensione. Si addormenta facilmente ma si sveglia intorno alle 4 del mattino assalito dai suoi pensieri e dalle sue preoccupazioni. Si riaddormenta quando è ora di alzarsi, per cui è stanco, affaticato e di pessimo umore al risveglio. Lavora troppo, si sovraccarica intellettivamente, conduce la vita sedentaria e frettolosa della metropoli. E’ l’uomo d’affari della città, il manager, il dirigente di una grande azienda, il medico che non va mai in pensione, è cioè il superattivo per eccellenza. Manca però di equilibrio e di senso della misura, ad es. rimane al suo tavolo di lavoro finché non è sfinito, la sua mente passa da una problematica all’altra fino ad essere spossato, si preoccupa eccessivamente di mille cose, ecc.
La freddolosità è la terza nota chiave che contraddistingue Nux vomica. Il soggetto sente freddo per tutto il corpo, ha mani e cute livide, punta del naso particolarmente fredda, non riesce a scaldarsi a letto di notte, deve essere sempre molto coperto, avverte freddo al minimo movimento e ciò aggrava ulteriormente la sua sedentarietà. Il semplice spostamento d’aria sotto il lenzuolo aggrava il raffreddore, la tosse, i dolori. Anche durante la febbre, nonostante il corpo sia urente e la faccia rossa e calda, non può muoversi o scoprirsi senza provare freddo. Rabbrividisce al minimo contatto con qualcosa di freddo o alla minima sensazione di freddo.
Tutti i sintomi migliorano con il riposo, anche un breve sonnellino, di sera, con il tempo umido, con il caldo, in una camera calda, con applicazioni calde, bagno caldo, bevande calde.
I sintomi peggiorano con il freddo secco, dopo i pasti, con l’assunzione di sostanze eccitanti o irritanti, fumando, di mattina presto, con il lavoro intellettuale, al minimo contatto.
Per quanto il rimedio sia tendenzialmente predisposto per curare le patologie croniche, può essere adoperato per fronteggiare con successo anche le manifestazioni acute.
I principali sinergici (complementari) di Nux vomica sono Kali carbonicum, Phosphorus, Sepia, Sulphur.
I principali antidoti sono Aconitum, Arsenicum album, Belladonna, Coffea, Opium, Pulsatilla, Thuya, Vinum.
L’altro importante rimedio della materia medica omeopatica, che ha un’azione generale eccitante sul sistema nervoso ed i cui sintomi fondamentali sono essenzialmente spastici, è Ignatia amara. Però le diverse concentrazioni di stricnina e di brucina e degli altri alcaloidi minoritari presenti, fanno sì che i due rimedi, pur avendo notevoli somiglianze, hanno patogenesi completamente differenti. In Nux vomica, come abbiamo visto, prevale la sfera dell’irritabilità, per cui i suoi spasmi sono conseguenti ad un’irritazione, un affaticamento, una collera, ecc. In Ignatia prevale invece la sfera dell’emotività o meglio della instabilità emotiva, per cui gli spasmi sono causati da emozioni perturbanti, pensieri, dispiaceri, ecc.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Nux vomica si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio stesso.
1) SISTEMA NERVOSO. Iperestesia (sensibilità esagerata) di tutti i sensi. Aumento eccessivo dell’attenzione e dei riflessi. Nervosismo con spasmi, irritabilità, collera, cattivo umore. Risveglio precoce e sonno inquieto, con sonnolenza di mattina, in soggetti affaticati. Sonnolenza post-prandiale, migliorata da un breve sonno. Ipersensibilità e parestesia (alterazione della sensibilità degli arti, ad es. formicolio, o di altre parti del corpo) delle estremità. Nevralgie con dolore tirante simile ad una trazione.
2) FEGATO. Fegato ipertrofico, congestionato, duro, sensibile, dolente al tatto. Insufficienza epatica con leggero ittero. Colica biliare dovuta a calcolosi.
3) APP. GASTROENTERICO. Dispepsia. Gastrite acuta o cronica con bruciore e rigurgiti acidi. Predisposizione verso l’ulcera gastroduodenale. Dolori epigastrici di tipo crampiforme. Eruttazioni, singhiozzo, flatulenza. Stipsi spastica, ossia con forte stimolo ad evacuare senza riuscire ad espellere le feci. Nausea mattutina con tendenza al vomito. Lingua con patina bianco-giallastra e gusto amaro al risveglio. Alitosi. Coliche flatulenti. Colite spastica. Possibile diarrea con vomito. Il rimedio si rivela utile anche per le intossicazioni alimentari e per i postumi di una sbronza. Possibili dolori e bruciori all’ano. Emorroidi sanguinanti.
4) TESTA. Emicrania angiospastica. Cefalea con la sensazione di un chiodo conficcato nella testa, che si aggrava dopo aver mangiato o dopo esposizione al sole. Cefalea di tipo nevralgico. Emicrania da stress. Emicrania in soggetti con la personalità del rimedio. Sensazione di confusione alla testa, sopra gli occhi, in modo particolare la mattina presto. Il mal di testa è spesso associato a nausea, bocca pastosa, dispepsia, emorroidi e vertigini.
5) APP. MUSCOLO-SCHELETRICO. Lombaggine con difficoltà a girarsi nel letto e che migliora con la posizione seduta. Sciatalgia che si aggrava sdraiandosi sul lato dolente, col movimento e col freddo. Spasmi e crampi di varia localizzazione. Rachialgia con dolore lungo tutta la colonna vertebrale, con nuca sensibile, rigida, con sensazione di pesantezza e di rottura nella zona lombo-sacrale. Reumatismo delle grandi articolazioni con muscoli rigidi, crampi e formicolio (come Aconitum).
6) APP. CARDIOVASCOLARE. Ipertensione arteriosa in fumatori con dolore nella regione precordiale. Palpitazioni cardiache accompagnate da angoscia e dall’insieme dei sintomi del rimedio.
7) APP. GENITALE FEMMINILE. Metrite (infiammazione dell’utero). Mestruazioni irregolari, solitamente anticipate, abbondanti, dolorose e prolungate. Ipermenorrea. Dismenorrea. Irritazione dei genitali esterni. Dolori post-partum del tipo crampiforme.
8) APP. GENITALE MASCHILE. Erezioni eccessive, alla minima eccitazione, anche durante il sonno, che creano spossamento e frustrazione.
9) APP. RESPIRATORIO. Raffreddore con prurito delle narici che fluidifica con il caldo e migliora all’aria aperta, sebbene il freddo l’aggravi. Naso chiuso e secchezza delle mucose durante la notte. Starnuti spasmodici al mattino e dopo i pasti. Episodi di asma alle 3 del mattino in soggetti con le caratteristiche del rimedio. Raucedine con catarro, irritazione della laringe e tosse spasmodica. Mal di gola con senso di costrizione che peggiora dopo aver mangiato ed all’aria fresca.
10) APP. URINARIO. Episodi di Cistite con brividi di freddo. Stranguria con bisogno urgente ed inefficace di urinare e con dolore vescicale che si irradia alla schiena.
DOSI
Nel caso 1), diluizione 30CH, 3 granuli 1-2 volte al dì, fino ad un massimo di 2 settimane.
Nel caso 9), diluizione 9CH, 3 granuli o 5 gocce 3 volte al dì.
Negli altri casi, diluizione 5CH, 3 granuli o 5 gocce ogni 2-3 ore.
(*) V. Note esplicative
Salvatore dice
I tre prodotti che rispondono maggiormente di solito si prendono in contemporanea? Con quali dosaggi? Vedrò di programmare una visita. Grazie Dottoressa.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Salvatore, non necessariamente vanno usati tutti i rimedi, basta scegliere quello che più degli altri assomiglia al paziente, ossia il rimedio la cui patogenesi comprende una sintomatologia simile a quella del paziente. Per quanto riguarda la diluizione e la posologia, che, come tutte le entità terapeutiche omeopatiche, sono comunque individuali, non sempre generalizzabili, come primo approccio e nelle more della prescrizione del medico omeopatia, in genere ci si orienta verso le basse diluizioni (ad es. quelle fino a 7CH), che solitamente si utilizzano in ragione di 3-5 granuli pro-dose, più volte al dì (ad es. 3-6 volte), lontano dai pasti. Il medico comunque saprà cosa è meglio per lei. Cordiali saluti.
Salvatore dice
Buongiorno, ho 48 anni,soffro di acufeni a dx ed ipoacusia bil da quando avevo 21 anni dopo una verosimile serata in discoteca. Mi hanno diagnosticato una lesione bil del nervo acustico anche se alcuni dicono che si tratta di un problema ereditario visto che mio padre ha gli stessi problemi. Ho assunto il ginko, chininum sulfuricum 30 ch 3 granuli X 2 senza beneficio. Oggi ho comprato i granuli di Nux vomica 30 ch. da prendere 3 granuli X 2. Cosa ne pensa Dottoressa? Potrebbe consigliarmi qualcosa per udito ovattato? Grazie e complimenti X il link. Buona serata a tutti.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Salvatore, in genere l’Omeopatia riesce ad ottenere dei buoni risultati nella lotta agli acufeni, nella ipoacusia e nell’udito ovattato quando le cause sono ascrivibili a patologie aggredibili, come ad es. infezioni a carico dell’orecchio, otiti, sinusite, ecc., oppure a fattori psicologici. Quando invece tali disturbi hanno una causa anatomica oppure sono la conseguenza di un trauma acustico con i relativi danni irreversibili alle strutture neurosensoriali e nervose dell’orecchio, allora l’Omeopatia non potrà essere veramente efficace ma potrà soltanto alleviare la percezione del fastidio ed alzarne la soglia di suscettibilità. In tal caso per un intervento sedativo provvisorio i rimedi omeopatici che vengono comunemente utilizzati sono Natrum salicylicum, Chininum sulphuricum e Glonoinum, che rispondono meglio in un’alta percentuale di casi. Nux vomica è un rimedio che può trovare indicazione in talune affezioni a carico dell’orecchio, in particolare nel caso di otalgie con ronzii e acufeni. Le consiglio comunque di non fare da solo, ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia meglio appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Vale dice
Buongiorno,
nei cambi di stagione, ma maggior mente in primavera, sono soggetta a problemi di insonnia associata ad ansia e forte tensione addominale che mi rovinano le giornate. Ho risolto la colite spastica con il magnesio ma evidentemente nei periodi predetti non basta. Sono un po’ confusa perché leggendo le indicazioni mi identifico sia nel nux vomica che nell’ignatia amara quindi secondo lei nel mio caso quale sarebbe meglio? e a quali dosaggi?
Cordiali saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Vale, Nux vomica e Ignatia amara sono rimedi omeopatici che presentano comunque delle differenze, che bisognerà opportunamente cogliere per individuare quelle maggiormente riconducibili alla propria condizione psico-fisica, in modo che la scelta possa ricadere sul rimedio complessivamente più somigliante, che evidentemente non può essere che uno solo dei due. Innanzitutto occorre considerare che in detti rimedi l’ansia e la depressione coesistono a parti invertite: in Nux vomica è lo stato ansioso a predominare sullo stato depressivo, invece in Ignatia amara avviene praticamente il contrario, ossia è lo stato depressivo a predominare sullo stato ansioso. Nello specifico, relativamente all’insonnia, sono diversi anche i sintomi-chiave, quelli da utilizzare come guida per l’individuazione del rimedio omeopatico giusto. Nux vomica si utilizza prevalentemente in caso di insonnia per preoccupazioni legate al lavoro (risveglio a notte fonda – intorno alle 3 – pensando al lavoro), insonnia da eccessiva sensibilità a suoni, rumori, luce e altri stimoli esterni, insonnia per eccessivo consumo di alcool o cibi piccanti e pesanti. Il soggetto è competitivo e tenace, ossessionato dal lavoro, impaziente e irritabile, permaloso, freddoloso, si sente spesso frustato per cose che reputa di nessuna importanza. Ignatia amara si adopera prevalentemente per l’insonnia procurata dalle difficoltà dell’esistenza (contrarietà, dispiaceri, delusioni, preoccupazioni eccessive, turbamento affettivo, ecc.), oppure da esperienze dolorose o comunque negative. Il soggetto ha umore estremamente variabile, pianto facile, profonda tristezza, talvolta inappetenza, sospira frequentemente, è ipersensibile e si turba molto per un’offesa o una delusione. Per quanto riguarda la diluizione e la posologia, che, come tutte le entità terapeutiche omeopatiche, sono comunque individuali, non sempre generalizzabili, come primo approccio e nelle more di rivolgersi ad un medico omeopatia, in linea di massima ci si orienta verso le medio-basse diluizioni (ad es. 9CH), che solitamente si utilizzano in ragione di 3-5 granuli pro-dose più volte al dì (ad es. 2-3 volte), lontano dai pasti. Le consiglio però di non fare da sola, ma, come accennato, di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
ROSSANA dice
Salve dottoressa,ho una situazione addominale pessima dovuta ad accumulo di stress ed ansia. Il medico curante mi ha prescritto Nux Vomica. La prescrizione è di 1 cp a colazione, pranzo e cena. Non so per quanto tempo. Potrebbe darmi qualche indicazione maggiore? La ringrazio
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Rossana, in genere le cure omeopatiche continuano a praticarsi finché si registrano benefici e finché esistono margini di miglioramento, senza porsi dei limiti temporali particolarmente stringenti e logicamente si smettono alla guarigione o al raggiungimento di un risultato soddisfacente e stabile. Ovviamente il medico curante potrà fornirle ogni ragguaglio relativamente al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Sandra dice
Salve dott.ssa e’ da un po di tempo che soffro di cattiva digestione mal di stomaco nausea acidita’, mi e’ stato ordinato dal mio dottore il ficus carica 30 gocce prima dei pasti principali e il nux vomica 7ch granulari 5 granulari da prendere al mattino e alla sera dopo i pasti. Inoltre mi ha ordinato il serenicum perche mi sveglio spesso durante la notte .leggendo a cosa servono mi sembra di capire che curano la stessa cosa. Va bene prenderli insieme? Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sandra, non è proprio così: i rimedi prescritti non curano esattamente la stessa cosa ed in ogni caso il loro uso congiunto, spesso consigliato, arricchisce, completa e rafforza l’azione terapeutica, grazie al sinergismo che si sviluppa. Nux vomica, che è uno dei rimedi omeopatici di più larga applicazione, le sarà stato principalmente prescritto per i disturbi digestivi, anche di carattere psicosomatico. Ficus carica, che è un gemmoterapico (trattasi del macerato glicerico delle gemme fresche del fico comune, con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che, come tutti i gemmoterapici, si pone a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), ha un tropismo elettivo per stomaco e duodeno, agisce sulle distonie neurovegetative regolarizzando motilità e secrezione gastroduodenale, normalizza la secrezione del succo gastrico ed esercita un’azione cicatrizzante sulle mucose. Serenicum è un integratore di magnesio, triptofano e vitamina PP (o vitamina B3 o niacina), con l’aggiunta degli estratti secchi di iperico, passiflora, rhodiola rosea, eleuterococco, ginseng, che può risultare utile come coadiuvante alla normalizzazione del tono dell’umore e del benessere psico-fisico. Ovviamente il suo medico potrà fornirle tutti i ragguagli in merito al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Antonietta dice
Salve dottoressa, io uso Nux vomica da tempo per vari problemi e in particolare per irritabilità e problemi gastro intestinali. La mia domanda e se posso utilizzarlo regolarmente o devo staccare per un certo periodo. Io solitamente assumo 10 gocce prima di andare a dormire la sera.Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Antonietta, generalmente le cure omeopatiche continuano a praticarsi finché si registrano benefici e finché esistono margini di miglioramento, senza porsi dei limiti temporali particolarmente stringenti e logicamente si smettono alla guarigione o al raggiungimento di un risultato soddisfacente e stabile. Ovviamente la prescrizione ad hoc la può garantire solo un medico omeopata, previa visita. Cordiali saluti.
Antonio dice
Salve, complimenti per l’articolo e per il servizio. Vorrei prendere Nux Vomica. Soffro di gastrite nervosa, colon irritabile, e un ansia che magari cerco di reprimere. Mi riconosco anche nel fatto di alzarmi la notte e magari non svuoto completamente la vescica. In periodi di forte stress ho nausea e dolori anche alla cistifellea che all’eco è risultata contratta anche lontano da pranzo ma senza calcoli. Posso prendere tre granuli 30 CH 1-2volte al giorno per max 2 settimane ma in che momento della giornata? Se ha altri consigli la ringrazio anticipatamente.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Antonio, se lei si riconosce abbastanza nelle caratteristiche psico-fisiche di Nux vomica, come rilevabili dal presente articolo, allora il rimedio può considerarsi adatto a lei, atteso che lo stesso riesce a coprire moltissimi disturbi dell’apparato digerente, vari disturbi del tratto urinario e diversi stati ansiosi, risponde bene in un’alta percentuale di casi, è uno dei migliori rimedi psicosomatici ed è quindi uno dei rimedi omeopatici più prescritti. Per massimizzare l’efficacia delle somministrazioni, è consigliabile assumere i rimedi omeopatici lontano dai pasti (in genere mezz’ora prima o un’ora dopo) e lontano dall’uso di sostanze fortemente aromatiche, come menta, spezie in genere, dentifricio, caffè, ecc. Sempre a titolo informativo, in diversi casi vengono associati dei gemmoterapici della Fitoterapia rinnovata (trattasi di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), in gocce, come ad es.: Ficus carica gemme M.G. D1 che ha un tropismo elettivo per stomaco e duodeno, normalizza la secrezione del succo gastrico ed esercita un’azione cicatrizzante sulle mucose, agisce sulle distonie neurovegetative regolarizzando motilità e secrezione gastroduodenale, per cui risulta indicato in caso di gastrite, gastroduodenite, turbe dispeptiche funzionali, meteorismo, aerofagia e colon irritabile; Vaccinium vitis idaea M.G. D1 che regolarizza la funzionalità intestinale, per cui risulta indicato quando il transito intestinale è perturbato in senso “iper” (per le sindromi diarroiche) e in senso “ipo” (nella costipazione), diventando il rimedio del colon irritabile, del meteorismo e delle alterazioni dell’alvo. Relativamente alla sindrome del colon irritabile, sarebbe utile annotare puntualmente, come ritengo che lei stia già facendo, tutti quei cibi che provocano un peggioramento dei sintomi, per cercare di evitarli. Tra gli alimenti più a rischio, che non sono però uguali per tutti, si ricordano latte, alcuni tipi di verdura (es. cavoli, carciofi, spinaci, cipolla, rucola, cetrioli, sedano), alcuni tipi di frutta (es. pesche, pere, prugne, banane), marmellata, miele, spezie, alcool, caffè, tè, bibite gassate. Potrebbe essere altresì utile consumare alimenti a basso contenuto di grassi, evitare i pasti abbondanti e bere molta acqua. Le consiglio comunque di non fare da solo, ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con l’esame del caso specifico sarà in grado di prescrivere la terapia a lei appropriata. Grazie per i complimenti. Cordiali saluti.
Fulvio dice
Salve
vorrei prendere Nux vomica perche soffro di ipertensione(140/90), pensa possa essere adatta?
Mi consiglia in caso le gocce o i granuli?
C’è una marca o un prodotto da preferire per una maggiore qualità oppure uno vale l’amtro?
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Fulvio, Nux vomica è certamente uno dei rimedi omeopatici che viene utilizzato per trattare l’ipertensione arteriosa e solo se lei si riconosce nelle sue caratteristiche psico-fisiche, come rilevabili dal presente articolo, allora il rimedio può considerarsi adatto. Ciò nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, secondo la quale un rimedio omeopatico per essere curativo deve “assomigliare al paziente”, nelle caratteristiche e nelle manifestazioni cliniche, e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Per una comparazione con altri rimedi omeopatici potenzialmente idonei, consulti l’articolo “Ipertensione arteriosa” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove potrà trovare anche diverse notizie di possibile interesse. Per quanto riguarda i granuli o le gocce, le due forme farmaceutiche sono equivalenti ed il ricorso all’una o all’altra può essere influenzato da quanto segue. Le forme in granuli utilizzano come veicolo tali piccole sfere di saccarosio e lattosio, che sono presentate in tubi contenenti 80 granuli e sono disponibili in tutte le diluizioni (basse, medie, alte). I granuli si assumono direttamente o sciolti in un poco d’acqua, per via sub-linguale. Essendo privi di alcool sono particolarmente adatti ai bambini. Le gocce sono preparate in veicolo idro-alcolico a circa 30°, si presentano in flaconcini di vetro ambrato da 15 o 30 ml e sono prevalentemente riservate alle basse diluizioni. Si assumono direttamente o diluite in un poco d’acqua, sempre per via sub-linguale. Il loro uso è indispensabile ai pazienti allergici al lattosio. Infine, per quanto riguarda eventuali preferenze riguardanti le aziende farmaceutiche, tenga presente che tutti i rimedi omeopatici vengono prodotti con uguali standard di qualità e di sicurezza stabiliti dalla Farmacopea Europea o dalle Farmacopee degli Stati membri. Le consiglio comunque di non fare da solo, ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Massimo dice
Salve Dottoressa, il mio farmacista per il mio problema di stitichezza ed emorroidi mi ha consigliato nux vomica 15CH due volte al giorno secondo lei va bene questa diluizione
Grazie Massimo
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Massimo, la 15CH è una media diluizione che agisce bene sia sul sintomatico che sul funzionale, sia sull’acuto che sul sub-acuto e quindi potrebbe rivelarsi adatta. Cordiali saluti.
Rita dice
Buongiorno dott.ssa. mio figlio di 34 mesi ha iniziato ieri, mio malgrado, una cura con antibiotici per una bronchite acuta. L’ho sempre curato con l’omeopatia ma stavolta la dott.ssa insiste che è importante agire in un tempo più breve e in maniera più forte. Ciò nonostante vorrei dare sostegno al fegato e al sistema immunitario di mio figlio e quindi ho già preso dei probiotici ai,quali vorrei abbinare nux vomica. È adatto? Se sì, che posologia consiglia?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Rita, le ricordo che in Omeopatia ogni entità terapeutica (rimedio, diluizione, posologia, durata della cura, ecc.) è individuale, personale, non generalizzabile, in quanto legata a quella serie di fattori e di peculiarità che rendono il paziente unico rispetto a tutti gli altri affetti dalla stessa patologia o dallo stesso disturbo. Ciò premesso, Nux vomica è uno dei rimedi omeopatici che viene spesso prescritto per limitare gli effetti iatrogeni dovuti all’uso o abuso di farmaci e sostanze. Come primo approccio, nelle more di rivolgersi ad un medico omeopata, in genere ci si orienta verso le basse diluizioni (ad es. fino a 7CH), che solitamente si utilizzano in ragione di pochi granuli pro-dose (ad es. 2-3 granuli), più volte al dì (ad es. 3-4 volte), lontano dai pasti. Però, come accennato, sull’opportunità d’uso di un rimedio, sulla diluizione e sulla posologia, è opportuno che si esprima un medico omeopata con la visita. Cordiali saluti.