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Dermatite, Eczema, Dermatosi

Con il termine generico «dermatite» si intende una malattia infiammatoria della pelle. Il suffisso -ite in medicina indica infatti un’infiammazione.

Il termine «eczema», che per definizione è una reazione dermica infiammatoria, è in effetti un sinonimo di dermatite.

Anche il termine «dermatosi», che spesso si preferisce per indicare le malattie infiammatorie della pelle ad andamento cronico, in pratica è un sinonimo di dermatite.

DermatitiLe dermatiti quindi sono diverse malattie della pelle, caratterizzate da fenomeni infiammatori, con cause e manifestazioni differenti, ma accomunate da alcuni sintomi caratteristici, come pruriti, arrossamenti, eritemi e piccoli gonfiori della cute, talvolta di tipo vescicolare, fino a vere e proprie lesioni.

Le cause di una dermatite possono essere le più disparate e tra quelle più comuni si ricordano le infezioni, le irritazioni, le reazioni allergiche, la genetica, lo stress, le carenze o gli eccessi alimentari.

A seconda delle origini e dei sintomi, le dermatiti possono distinguersi in:

► Dermatite irritativa da contatto: è una reazione infiammatoria della cute che non coinvolge il sistema immunitario, con esiti legati al tipo di irritante (spesso saponi e detergenti) e alla durata del contatto. Le manifestazioni locali più comuni sono pelle arrossata, screpolata, ruvida, anche con bollicine e vescicole, sensazione di bruciore. Generalmente il prurito è assente. Il sintomo principale è il bruciore.

► Dermatite allergica da contatto: è una reazione infiammatoria della pelle che coinvolge il sistema immunitario, ove si determina una sensibilizzazione dovuta al contatto con una certa sostanza (allergene: spesso nichel, cromo, cobalto, conservanti, profumi, cosmetici, detersivi, lattice, erbe infestanti, alcune tinture per capelli, alcuni farmaci a uso topico). Le manifestazioni locali più comuni sono edema, rossore, prurito, papule, desquamazioni e lesioni cutanee, molto simili a quelle della dermatite irritativa da contatto acuta. L’entità dipende principalmente dal tempo di contatto e dalla sede di applicazione. Il sintomo principale è il prurito.

► Orticaria: è un’eruzione cutanea di tipo infiammatorio caratterizzata dalla comparsa improvvisa di pomfi (rigonfiamenti tondeggianti rossi o bianchi) pruriginosi, talvolta con sensazione di bruciore o pizzicore. Si sviluppa prevalentemente a livello superficiale, ma può interessare anche gli strati più profondi della cute e del sottocute ed in tal caso si parla di angioedema. La forma acuta è spesso provocata da reazioni allergiche (allergie alimentari, fattori ambientali, farmaci, punture di insetti). La forma cronica invece dipende raramente da una causa allergica e spesso riconosce un’eziologia autoimmune. Molti casi non richiedono alcun trattamento, in quanto l’eruzione spesso si risolve spontaneamente entro pochi giorni.

► Dermatite atopica: è una malattia infiammatoria della pelle che ha un decorso cronico-recidivante con periodi di miglioramento alternati a riacutizzazioni più o meno severe. È caratterizzata da intenso prurito, rossore e secchezza cutanea. Nella fase acuta provoca arrossamento, eritema, vescicole con secrezione sierosa e formazione di croste. Quando il disturbo cronicizza la pelle si ispessisce al punto da creare zone lichenificate, squame e papule. È una sindrome multifattoriale, poiché le cause che la scatenano sono molteplici e di varia natura, dove intervengono fattori immunologici (allergeni da inalazione, da contatto o alimentari) e non immunologici (irritanti esterni, infezioni, stress, sudorazione). La genetica e le condizioni ambientali giocano un ruolo fondamentale, lavorando quasi in simbiosi, talché potenziano l’iperattività infiammatoria della pelle. Si distingue dalle altre dermatiti perché le manifestazioni cutanee non coincidono con le aree in cui una certa sostanza è venuta a contatto con la pelle. Esordisce spesso in età pediatrica, ha una maggiore incidenza nei mesi invernali e nella gran parte dei casi tende a scomparire spontaneamente durante l’adolescenza. In diversi soggetti allergici vi può essere la predisposizione a sviluppare la cosiddetta «triade allergica» dei sintomi, ossia la dermatite atopica, la rinite allergica e l’asma allergico: in tal caso si dice che essi sono affetti da «atopia». Tali pazienti hanno anche una tendenza ad acquisire intolleranze o allergie alimentari ed altri sintomi caratteristici del loro stato iperallergico.

► Dermatite seborroica: è una condizione infiammatoria della pelle, caratterizzata da arrossamenti, lesioni, prurito e perdita di squame untuose, che colpisce le zone del corpo ricche di ghiandole sebacee, come viso (specialmente attorno a bocca e naso, fronte e sopracciglia), condotto uditivo, dietro le orecchie, ascelle, torace, parte superiore del dorso, inguine, ma soprattutto il cuoio capelluto. È una conseguenza dell’iperattività delle ghiandole sebacee (seborrea) e dell’alterazione della composizione del sebo. È una malattia cronico-recidivante le cui cause sono ancora poco chiare, ma si è osservato che presenta diversi fattori scatenanti, come ad es. cambio di stagione, condizioni climatiche predisponenti (caldo eccessivo, umidità), variazioni ormonali, stipsi, detersione con agenti irritanti, stress, alimentazione con troppi grassi e zuccheri.

► Psoriasi: è una malattia infiammatoria della pelle, solitamente cronica e recidivante, che si presenta in varie forme. Generalmente si manifesta con la comparsa di chiazze e placche rossastre, rotondeggianti, ricoperte da squame biancastre, di dimensioni e forma estremamente variabili, talvolta con senso di prurito e fastidio di varia intensità. Colpisce prevalentemente il cuoio capelluto, i gomiti, le ginocchia, la zona lombo-sacrale, le unghie, le mani e i piedi. È una patologia a causa multifattoriale, dove concorrono fattori genetici e ambientali. Ad essa può seguire (nel 30% dei casi) l’artrite psoriasica, che è una malattia caratterizzata da un’infiammazione articolare cronica, probabilmente a base autoimmune, che si manifesta con sintomi circoscritti, quali dolore, gonfiore e rigidità articolare, su qualsiasi articolazione del corpo, in particolare una o più articolazioni di mani e piedi ed a livello distale, cioè alle estremità delle dita, vicino all’unghia.

► Disidrosi: è una forma di dermatite caratterizzata da piccole vescicole, localizzate soprattutto sul bordo laterale delle dita di mani e piedi, sul palmo delle mani e sulla pianta dei piedi. Di norma le vescicole permangono alcune settimane, si seccano e vengono via lasciando la pelle sottostante arrossata ed estremamente sensibile. Si associa frequentemente alla dermatite atopica o alle allergie. Spesso manifesta la tendenza alla recidiva stagionale in primavera e autunno.

► Acne: è una malattia infiammatoria della pelle che colpisce soprattutto il viso. L’infiammazione coinvolge il follicolo pilifero e la relativa ghiandola sebacea. È caratterizzata dalla formazione di comedoni (punti neri o bianchi che sono piccole masse di sebo e cheratina all’interno dei follicoli), papule (piccole chiazze rosse rilevate), pustole (lesioni rilevate purulenti su pregresse papule), cisti (sacche o cavità chiuse di natura patologica, a contenuto vario) superficiali e purulenti, che si formano allo sbocco delle ghiandole pilo-sebacee per ristagno della secrezione e che possono lasciare anche delle cicatrici. Molto comune nell’adolescenza, si ipotizza che dipenda da fattori ormonali, predisposizione genetica e stress come fattore di peggioramento. La comparsa della seborrea (iperattività delle ghiandole sebacee) in età puberale è spesso l’anticamera dell’acne. Nell’adulto l’acne è quasi sempre dovuta o a ripetuti abusi di alcune tipologie di alimenti (in particolare i cibi ad alto indice glicemico) o, soprattutto, a un’errata igiene della pelle.

► Rosacea: è una malattia infiammatoria cronica della pelle che colpisce prevalentemente soggetti adulti con carnagione e capelli chiari. Esordisce con un arrossamento localizzato principalmente su guance, naso, mento e fronte, con bruciore e leggero gonfiore. Nella forma più avanzata dà origine a lesioni cutanee (papule o pustole), gonfiore del naso, teleangectasia (piccoli vasi sanguigni visibili su naso e guance a causa della loro dilatazione), ispessimento della pelle, potendo interessare anche la regione attorno agli occhi. Può avere un decorso ciclico, ma comunque progressivo. Le cause della malattia sono probabilmente multifattoriali, ove intervengono fattori ereditari, ambientali, immunologici e psicologici.

► Ragadi: sono piccole ma profonde erosioni cutanee, taglietti, fissurazioni, che possono interessare varie regioni del corpo ed in particolare gli orifizi, come la bocca e l’ano. Ma possono comparire, soprattutto d’inverno, anche sulla punta delle dita o sul palmo delle mani e sulla pianta dei piedi. Si formano nelle zone dove la pelle si rompe con più facilità, perché è sottoposta a stress, è più spessa e meno elastica. Possono anche essere una conseguenza della dermatite da contatto o della dermatite atopica. Le ragadi anali hanno come principale fattore predisponente la stitichezza. Le ragadi del capezzolo si formano in seguito al meccanismo di suzione durante l’allattamento. I sintomi sono dolore, con episodi di sanguinamento e perdita di siero dalle lesioni aperte.

In campo omeopatico risulta più interessante classificare le dermatiti sulla base della manifestazione esteriore, cercando i rimedi che più si adattano alle lesioni cutanee. Bisognerà pertanto esaminare il tipo di lesione, il colore, l’estensione, la localizzazione, la consistenza, il fastidio, le sensazioni, le circostanze di aggravamento o di miglioramento, ecc.

Si ricorda infine che la pelle rappresenta una via di eliminazione di sostanze tossiche e prodotti del metabolismo da parte dell’organismo. Di conseguenza ogni problema cutaneo va rispettato e non soppresso, con il rischio di provocare manifestazioni più dannose.

I rimedi omeopatici di seguito indicati sono sintomatici, per cui nelle forme croniche o recidivanti il trattamento va completato con una cura di terreno per evitare che le manifestazioni si ripetano successivamente.

N.B.: Rimedi, diluizioni, posologie e prodotti riportati nel presente articolo sono generici, impersonali, tra i più menzionati in letteratura, che hanno quindi solo carattere conoscitivo e non intendono e non possono sostituire alcuna prescrizione medica.

I principali rimedi omeopatici per le dermatiti

Eritema e eritema solare

Dermatiti e omeoterapiciL’eritema è un arrossamento della cute, circoscritto o diffuso, dovuto a congestione vasale. Possono associarsi prurito e/o desquamazione della pelle. Può manifestarsi con dermatite da contatto, dermatite atopica, dermatite seborroica, artrite psoriasica, rosacea.

L’eritema solare è provocato da una lunga esposizione al sole e spesso è accompagnato da piccole vescicole sierose.

Belladonna 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Arrossamento accompagnato da calore, dolore e prurito. Coesiste ipersensibilità a tutti gli stimoli esterni. Miglioramento con il calore.

Apis 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Rossore meno intenso, pelle meno liscia che in Belladonna. Miglioramento con applicazioni fredde.

Hamamelis 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Eritema di colore rosso scuro. Peggioramento al tatto, con aria calda e umida.

Pulsatilla 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Stasi venose in ragazze bionde. Peggioramento con il calore.

Dermatite con pomfi

Questa dermatite è tipica dell’orticaria.

Apis 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Gonfiore intenso e colore rosato. Peggioramento con il calore.

Belladonna 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Eruzione di colore rosso intenso. Peggioramento con le applicazioni fredde.

Rhus toxicodendron 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Prurito intenso in soggetto molto irrequieto. Rigidità articolare. Peggioramento con freddo e umidità.

Urtica urens 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Pomfi che pungono, bruciano, prudono e il gonfiore non risulta eccessivo. Peggioramento con bagni freddi, aria fresca e umida.

Pulsatilla 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Orticaria dopo indigestione.

Antimonium crudum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Orticaria per intossicazione digestiva.

Dulcamara 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Orticarie generalizzate senza febbre, prima dei mestrui o all’inizio dell’inverno.

Natrum muriaticum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Orticaria con pruriti e bruciori.

Dermatite con vescicole

Può manifestarsi con eritema solare, dermatite da contatto, dermatite atopica, disidrosi.

Rhus toxicodendron 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Pelle dolente e arrossata, con piccole vescicole pruriginose che lasciano fuoriuscire un liquido chiaro. Miglioramento con applicazioni di acqua calda.

Mezereum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Si differenzia da Rhus toxicodendron solo per il contenuto purulento delle vescicole.

Ranunculus bulbosus 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Vescicole piccole, di colore bluastro che provocano prurito e bruciore. Peggioramento al tatto, all’aria aperta e con l’umidità.

Cantharis 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. In presenza di vere bolle. Miglioramento con applicazioni fredde.

Petroleum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Vescicole da cui fuoriesce un liquido chiaro e acquoso, cui segue la formazione di croste giallastre. Localizzazione preferenziale a mani e genitali. Peggioramento d’inverno.

Primula obconica: 3 granuli 3 volte al dì. Specifico per la disidrosi.

Anagallis arvensis 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Nella riacutizzazione della disidrosi.

Dermatite con essudato

Questa dermatite è caratterizzata dalla presenza di secrezioni. Può manifestarsi con dermatite atopica, dermatite seborroica.

Graphites 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Secrezione di colore giallastro, viscosa e densa come il miele. Localizzazioni preferenziali su cuoio capelluto, dietro le orecchie o all’inizio del condotto uditivo, nelle commissure palpebrali e labiali, sugli organi genitali, su gomiti e ginocchia, tra le dita. Peggioramento di notte, con il calore, con il lavaggio.

Mezereum 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Pus che fuoriesce dalle croste, prurito intenso che peggiora a letto. Localizzazione prevalente a cuoio capelluto, volto e dorso delle mani. Peggioramento lavandosi con l’acqua fredda.

Selenium 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Seborrea del cuoio capelluto, accompagnata da alopecia. Marcata astenia. Peggioramento con il caldo.

Oleander 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Seborrea del cuoio capelluto, accompagnata da prurito intenso e lesioni. Peggioramento all’aria aperta.

Viola tricolor 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Eruzioni su faccia e testa con bruciori, pruriti intensi, croste spesse che ricoprono pus giallastro, aderente. Aggravamento d’inverno e all’aria aperta.

Dermatite con squame

Può manifestarsi con dermatite da contatto, dermatite atopica, psoriasi, disidrosi.

Arsenicum album 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Desquamazione che somiglia alla forfora oppure a piccoli lembi. Prurito bruciante che peggiora durante la notte e migliora con il caldo.

Kali arsenicosum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Se il prurito è aggravato dal caldo.

Arsenicum iodatum 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Con pelle indurita e desquamazione a lembi, con squame larghe. Prurito intenso. Miglioramento con il calore.

Natrum sulphuricum 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Squame larghe, sottili e trasparenti, tanto da far intravedere il derma sottostante di colore rosso acceso (ad es. psoriasi e certe disidrosi di mani e piedi). Peggioramento con l’umidità.

Hydrocotyle asiatica 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. In concomitanza con un aumento di spessore della cute (ad es. psoriasi di vecchia data).

Lycopodium 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Eruzione secca, tendenza della cute a screpolarsi, cute con forfora. Aggravamento con le applicazioni fredde.

Sepia 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Chiazze squamose rotonde, in particolare su viso, piega del gomito, incavo del ginocchio, unghie, che peggiorano in primavera. Aggravamento con acqua.

Petroleum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Se l’eruzione peggiora d’inverno.

Phosphorus 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Con sede su sopracciglia.

Calcarea carbonica 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Localizzazione preferenziale su cuoio capelluto. Aggravamento con acqua fredda, lavandosi.

Natrum arsenicosum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Con sede su torace. Aggravamento quando ci si riscalda con l’esercizio fisico.

Psorinum 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Psoriasi. Eruzioni varie che compaiono d’inverno e scompaiono d’estate. Prurito molto intenso che non migliora grattandosi, ma diminuisce dopo un bagno e con il calore del letto.

Sulphur 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Pelle secca, ruvida con eruzioni secche, squamose, pruriginose. Psoriasi. Pruriti che peggiorano con il calore, lavandosi e migliorano grattandosi ma subito dopo appare bruciore intenso.

Dermatite con fissurazioni

Questa dermatite è caratterizzata da ragadi o spaccature. Può manifestarsi anche con dermatite da contatto o, specie negli adolescenti, con dermatite atopica.

Nitricum acidum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Soluzione di continuità a margine netto, che sanguina con facilità. Localizzazione tipica a livello anale o alla connessione labiale o al capezzolo, ove la screpolatura ha un fondo rosso. Aggravamento con il freddo ed i cambiamenti di temperatura.

Petroleum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Screpolature che appaiono specialmente al palmo delle mani o sulla punta delle dita. Pelle spessa e malsana. Aggravamento d’inverno.

Antimonium crudum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Ragadi al palmo delle mani o del tallone. Ragadi delle commissure labiali, soprattutto dopo abuso alimentare. Calli, duroni sensibili e dolorosi, talora fissurati. Aggravamento con bagni freddi.

Natrum muriaticum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Labbra spaccate nel mezzo. Ragadi labiali dopo affaticamento, stress, esposizione al sole. Miglioramento con acqua fredda.

Graphites 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Labbra spaccate agli angoli della bocca, ove la screpolatura ha un fondo giallo. Ragadi dei capezzoli.

Ratanhia 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Ragadi anali che provocano dolore acuto. Miglioramento con acqua fredda.

Alumina 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Ragadi anali o perianali, accompagnate da secchezza anale, da bruciore e prurito all’ano, da pressione e dolore nel perineo.

Dermatite con papule e pustole

Può manifestarsi tipicamente con acne, rosacea.

Arnica montana 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Contro le flogosi locali.

Belladonna 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Iperemia in cute e mucose infette.

Kali bromatum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Acne con pustole a livello del viso e/o dorso.

Graphites 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Foruncoli con prurito. Pelle ruvida e grassa. Eruzione che si diffonde a raggiera. Sensazione di bruciore all’interno del naso.

Juglans regia 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Foruncoli al volto.

Natrum muriaticum 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Acne vicino all’attaccatura dei capelli.

Viola tricolor 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Per le lesioni acneiche.

Antimonium crudum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Acne su viso e dorso.

Antimonium tartaricum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Acne giovanile con cicatrici violacee.

Selenium 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Acne giovanile con punti neri.

Sulphur iodatum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Acne comedonica (punctata o volgare) persistente su fronte e schiena.

Abrotanum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Rosacea con pelle grassa e rugosa.

Agaricus muscarius 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Rosacea con prurito, rossore e bruciore come i geloni, a volte con pulsazioni alle guance.

Arsenicum album 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Bruciore intenso, gonfiori e papule, soprattutto al mattino.

Causticum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Pustole rosse, gonfiore di zigomi e/o guance con dolori pulsanti.

Eugenia jambosa 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Rosacea con sensibilità dolorosa. Aggravamento durante le mestruazioni.

Lachesis 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Teleangectasie dovute, ad esempio, a eritrosi, couperose o rosacee.

Nux vomica 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Piccole pustole o puntine come da abuso di alcool, tensione con gonfiore.

Rhus toxicodendron 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Esantema o infiammazione erisipelatosa con gonfiore, fitte tensive e formicolio urente.

Pulsatilla 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. Acne alla pubertà.

Carbo animalis 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Rosacea con gonfiore rosso intenso e doloroso.

Sanguinaria 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Rosacea con guance rosse e leggermente gonfie. Vasi sanguigni dilatati, visibili e dolenti al tatto.

Thuya 7CH: 3 granuli 3 volte al dì. È il principale rimedio per trattare la diatesi hahnemanniana “sicosi”, che esprime la predisposizione dell’organismo alla formazione localizzata di escrescenze benigne o di alterazioni della pelle rilevate, per cui resta un rimedio fondamentale per molte affezioni cutanee aventi dette caratteristiche (papule, pustole, nodosità, verruche, cheratosi, efelidi, condilomi, papillomi, fibromi, epiteliomi, polipi …). La maggior parte dei sintomi cutanei sono migliorati dal tatto. La lateralità è sinistra.

Altri interventi

► Gemmoterapici

Dermatiti e gemmoterapiciRibes nigrum M.G. D1: utile per l’attività antinfiammatoria e antiallergica, possedendo azione simil-cortisonica e simil-antistaminica, senza averne gli effetti collaterali.

Cedrus libani M.G. D1: particolarmente adatto al trattamento delle dermatiti secche, delle psoriasi e per l’invecchiamento cutaneo. Lenitivo del prurito.

Ulmus campestris M.G. D1: ottimo drenante cutaneo e regolatore della secrezione delle ghiandole sebacee. Particolarmente adatto per le dermatiti umide, in tutte le forme di dermatiti trasudanti, dermatiti vescicolari, acne giovanile e acne pustolosa.

Juglans regia M.G. D1: utile nelle dermatiti infette, nella rosacea e nell’acne pustolosa.

Platanus orientalis M.G. D1: utile nelle affezioni dermatologiche e flogosi che si ripetono in maniera esasperante, acne giovanile ribelle, acne recidivante.

Alnus glutinosa M.G. D1: utile nell’orticaria di natura allergica con possibile evoluzione in asma allergico intrinseco. Sinergismo d’azione con Ribes nigrum.

Fagus sylvatica M.G. D1: utile per l’attività antistaminica. Con Ribes nigrum entra a far parte degli schemi terapeutici delle allergie.

► Fitoterapici

Dermatiti e fitoterapiciBardana TM: contiene sostanze ad azione antibiotica e presenta proprietà depurative. Si può usare sia localmente nelle forme infette e sia per via generale.

Olmo TM: presenta un buon organotropismo per la cute, regolarizzandone la secrezione. È particolarmente utile nelle dermatiti umide. Per via locale o generale.

Viola tricolore TM: utile in tutte le dermatiti per la sua attività depurativa e diuretica. Per via locale o generale.

Calendula pomata: presenta attività antisettica, lenitiva, antipruriginosa, antinfiammatoria e cicatrizzante.

Camomilla: gli impacchi dell’infuso servono a tenere la pelle pulita ed a ridurre l’infiammazione.

Aloe vera gel: possiede proprietà idratante, lenitiva, analgesica, riepitelizzante, antinfiammatoria e cicatrizzante, per cui le applicazioni sulla pelle sono utili a trattare varie forme di eruzioni cutanee.

Avena pomata: possiede proprietà idratante, lenitiva, purificante, decongestionante, protettiva. È utile per la pelle delicata dei bambini e delle cuti particolarmente sensibili, secche, arrossabili e irritabili. Aiuta a ristabilire l’equilibrio idrolipidico e calma il prurito. Protegge la pelle dai primi segni di invecchiamento.

Avena farina: con le proprietà richiamate sopra, la farina di avena disciolta nell’acqua da bagno è un ottimo rimedio contro le eruzioni cutanee di vario genere, mentre unita a olio extravergine di oliva o miele diventa una maschera per il viso rinfrescante, purificante e antinfiammatoria.

Lavanda O.E., Melaleuca O.E. (noto anche come Tea Tree Oil): da diluire nelle opportune quantità (poche gocce) in acqua calda, sterilizzata previa bollitura, per un’azione calmante, lenitiva, antipruriginosa, antisettica, antinfiammatoria e cicatrizzante.

Lievito di birra: è ricco di vitamine e quindi aiuta a combattere soprattutto l’acne.

Olio di semi di Lino: possiede proprietà emolliente, antiossidante e protettiva, che lo rendono indicato per calmare tutte le infiammazioni della pelle.

Olio di Iperico: per l’attività antisettica, antinfiammatoria, riepitelizzante, cicatrizzante, emolliente, analgesica, può essere impiegato per il trattamento delle infiammazioni della pelle, per la dermatite seborroica, per le macchie della pelle e la psoriasi, per l’invecchiamento cutaneo, per la secchezza della pelle.

Ortica TM, Olmo TM, Alchemilla TM: miscelare e usare in frizioni locali per la dermatite seborroica e la seborrea.

Equiseto succo: astringente, antinfiammatorio e cicatrizzate, si usa in frizioni locali per la dermatite seborroica e la seborrea.

Olio di Ginepro: depurativo, tonico, astringente e antinfiammatorio, si usa localmente in caso di dermatite seborroica, seborrea, acne, pelle grassa, punti neri e brufoli. Per la dermatite seborroica al cuoio capelluto è utile anche lo shampoo.

Olio di Calendula, Olio di Borragine, Olio di Mandorle dolci, Olio di Riso, Olio di Jojoba: utili in tutte le dermatiti per le proprietà emollienti, addolcenti, nutrienti e lenitive. Gli stessi oli sono utili anche per le ragadi al seno, con la precauzione di detergere bene prima della poppata.

Olio di Nocciola: azione purificante (libera i pori dalle impurità), astringente (aiuta a richiudere delicatamente i pori), riequilibrante (regola la produzione di sebo), antinfiammatoria, cicatrizzante. È particolarmente indicato per pelli grasse, foruncolosi, acne. Si assorbe velocemente, elasticizza la pelle e non unge. Con l’aggiunta di acqua distillata può essere usato per la pulizia del viso e come struccante. Trova impiego anche in caso di eritema solare o da pannolino dei bambini.

Glicerina vegetale: in virtù delle proprietà idratanti e umettanti, è indicata nei casi di disidratazione della cute per contrastare gli effetti della pelle secca e per restituirle il giusto apporto di acqua, donando tonicità, elasticità, morbidezza e conservando le relative barriere naturali.

Burro di Karitè: ha proprietà lenitiva, emolliente, idratante, elasticizzante, riepitelizzante, antibatterica, antinfiammatoria, cicatrizzante, per cui protegge e nutre la pelle, cura le piccole abrasioni, previene e riduce le rughe, è utile nelle dermatiti, irritazioni e arrossamenti della pelle di bambini e adulti, migliora la circolazione del sangue a livello dei capillari (adattissimo nella rosacea), previene le ragadi al seno in allattamento.

Malva, Noce, Sambuco: bagni locali, con un infuso che si ottiene miscelando le tre piante (una parte di miscela per due parti d’acqua bollente), sono un ottimo calmante topico del prurito.

Bardana, Tarassaco, Echinacea, Centella asiatica, Fumaria, Consolida, Menta piperita: gli impacchi con l’infuso di una o più di dette piante calmano efficacemente il prurito.

► Alimentazione

Dermatiti e alimentazioneL’alimentazione consigliata è quella ricca di vitamine (in particolare A/beta-carotene, gruppo B, C, D, E), di sali minerali (in particolare magnesio), di acidi grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6 non ossidati dal calore), di cereali integrali, che combattono meglio i processi infiammatori ed aiutano a mantenere la pelle sana. È buona norma evitare o ridurre drasticamente il consumo di zuccheri semplici, grassi saturi, alcool, cibi piccanti e speziati.

► Accorgimenti generali

È altresì buona norma adottare alcuni accorgimenti di carattere generale:

  • usare detergenti delicati e non aggressivi, con pH fisiologico (4 o 5), non eccessivamente schiumosi, privi di profumazione;
  • dopo la detersione è consigliabile l’uso di trattamenti naturali lenitivi e protettivi;
  • evitare il contatto prolungato con l’acqua che può favorire lo sviluppo di infezioni batteriche;
  • evitare di grattare le zone interessate per non aggravare la situazione;
  • evitare capi di abbigliamento irritanti per le zone del corpo interessate ed usare indumenti traspiranti;
  • nelle allergie evitare il contatto della pelle con tessuti sintetici o di lana e preferire cotone, lino, seta, viscosa;
  • evitare le temperature estreme;
  • tenere una costante e regolare attività fisica.

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Ansia, Depressione, Attacchi di panico

Ansia, Depressione, Attacchi di panico sono tre disturbi psichici che possono rendere la vita molto difficile.

L’ansia e la depressione sono due patologie, due sofferenze emotive che, pur avendo delle caratteristiche distinte, spesso convivono nello stesso soggetto in quanto la loro linea di demarcazione è piuttosto sottile, per cui non è raro che i due stati patologici si ritrovino alternati e sovrapposti in un quadro psicologico articolato e complesso, in cui molti sintomi sono in comune. Gli attacchi di panico sono episodi di intensa, profonda, improvvisa e incomprensibile paura o una rapida escalation dell’ansia (e della depressione) normalmente presente.

Ansia, Depressione, Attacchi di panicoL’ansia è uno stato emotivo spiacevole, caratterizzato da tensione, preoccupazione e paura, in cui sia la volontà di controllo e sia il ragionamento logico sono alquanto inefficaci. Si può quindi definire come un’eccessiva reazione “stenica”, attiva, nei confronti di eventi e sentimenti, che comporta una persistente, irrazionale e incontrollabile angoscia. Solitamente dietro l’ansia si nasconde un pensiero negativo che fa temere un male futuro. A tale espressione psichica spesso si accompagnano sintomi organici e somatici, quali palpitazioni, tachicardia, ipertensione, senso di costrizione toracica e oppressione respiratoria, sudorazione, mani e piedi gelati, insonnia, disturbi del sonno, cefalea o emicrania, vertigini, disturbi a carico dell’apparato gastro-enterico, alterazioni dell’appetito, diminuzione del desiderio sessuale, variazioni del ritmo mestruale, ecc.

L’ansia è una patologia molto diffusa, soprattutto nei Paesi occidentali (Italia compresa), dove mediamente colpisce il 10% della popolazione.

La depressione è uno stato d’animo penoso e negativo che la persona vive con la sensazione di non poter dare più un senso alla propria esistenza, di trovarsi in un tunnel buio e di non poter ritornare a vedere la luce. Si può quindi definire come uno stato “astenico”, passivo, in cui le funzioni fisiche e psichiche sono rallentate e l’umore generale si trascina verso il basso, instaurando melanconia, tristezza smisurata, pessimismo, perdita di speranza, apatia, mancanza di concentrazione, disinteresse per ogni cosa, disinteresse per la vita, ecc. A differenza dell’ansia, di solito caratterizzata da crisi, la depressione viene vissuta come uno stato permanente che accompagna tutto il giorno. A livello fisico, oltre a molti sintomi comuni all’ansia, si manifesta soprattutto una grande astenia, per cui la persona depressa è sempre stanca, non ha voglia di fare le cose, tutto è difficile, è priva di entusiasmi, si trascina a malavoglia nel suo quotidiano, piange con facilità, ha difficoltà a prendere decisioni, si sente fortemente insicura, vive il momento più difficile al mattino quando deve lasciare il letto e iniziare una faticosa giornata, ecc.

Ci sono sostanzialmente due tipi di depressione: la depressione esogena e la depressione endogena. La depressione esogena è generata “dall’esterno”, ossia è provocata da avvenimenti esterni traumatici (lutto, malattia, forte dispiacere, trauma affettivo, insuccesso, tracollo economico, periodo di superlavoro sia fisico che soprattutto psichico, dieta troppo drastica, ecc.), tende a migliorare con il passare del tempo, ha un’insorgenza lenta, subdola e un andamento variabile, ha natura prettamente psicologica (è anche definita depressione reattiva, per indicare che nasce da una reazione estrema di fronte all’avvenimento esterno). La depressione endogena è generata “da dentro”, ossia è legata a problemi emotivi irrisolti propri della persona o dovuta a cause genetico-biologiche, compare senza un motivo scatenante apparente, ha un’insorgenza brusca, immediata e da subito grave, è caratterizzata da una netta ciclicità, nel senso che dura per un periodo piuttosto lungo per improvvisamente scomparire e poi ritornare, ha natura psicopatologica (è anche definita depressione maggiore, per indicare la sua maggiore gravità).

Le donne, che sono più soggette ad ammalarsi di depressione, hanno, oltre alle precedenti, delle loro forme specifiche, quali la depressione in gravidanza, la depressione postpartum, la depressione in menopausa.

La frequenza della depressione endogena (o maggiore) è abbastanza alta, può riguardare il 5-17% della popolazione generale, con le donne al 10-25% (dopo la pubertà) e gli uomini al 5-12%. La depressione esogena (o reattiva) si attesta intorno al 6% della popolazione generale.

Il disturbo bipolare (o depressione bipolare), pur non essendo particolarmente frequente, costituisce un problema serio e invalidante, che vede i soggetti colpiti spesso inconsapevoli. Chi ne soffre tende ad alternare fasi depressive seguite da fasi ipomaniacali o maniacali (bipolarismo). Gli sbalzi di umore possono essere abbastanza normali, ma quando si passa in modo repentino ed eccessivo da stati di apatia, abbattimento e tristezza ad altri di forte euforia, di eccessivo ottimismo, di senso di onnipotenza, cui possono associarsi irritabilità e aggressività, allora la causa andrebbe ricercata in tale disturbo.

Gli attacchi di panico sono le crisi temporanee al culmine degli stati ansiosi e depressivi più o meno latenti: infatti essi sono quasi sempre l’effetto dello stato generale di ansia e di depressione con un senso immotivato di paura. Tale condizione emotiva può quindi provocare, in alcuni momenti o in alcune situazioni, nei confronti di eventi e sentimenti, un rapido crescendo di sensazioni fisiche ed emozionali che sfociano in un attacco vero e proprio di intensa paura, in cui sia la capacità di controllo e sia la normale razionalità sono pressoché annullate. Gli attacchi di panico sono episodi abbastanza frequenti, che possono colpire ogni anno, con minore o maggiore gravità, più di un terzo della popolazione.

La maggior parte delle persone guarisce senza alcuna terapia, una minoranza invece sviluppa un vero e proprio disturbo che assume la denominazione di Disturbo da Attacchi di Panico. Questo disturbo che colpisce tipicamente soggetti adulti e giovani adulti molto attivi, può riguardare anche il 2% della popolazione generale ed ha un’incidenza da due a tre volte maggiore nelle donne rispetto agli uomini. Spesso nelle persone che ne soffrono si instaura anche una condizione di “paura nella paura”, la cosiddetta “ansia anticipatoria”, ossia la preoccupazione di quando potrebbe arrivare il prossimo attacco di panico e ciò può portare a notevoli limitazioni nel modo di vivere, condizionando l’espletamento di diverse attività o la gestione di diverse situazioni che sino ad allora erano considerate “di routine”. L’ansia anticipatoria, ossia come detto la paura di vivere un altro attacco di panico, diventa perciò essa stessa causa di frustrazione e di stati depressivi. I sintomi degli attacchi di panico, sia somatici che cognitivi, sono palpitazioni, tachicardia, sensazione di soffocamento, dolore al petto, sudorazione improvvisa, nausea, vertigini e perdita dell’equilibrio, tremori, parestesie, brividi, vampate di calore, sensazione di morte imminente o di essere sul punto di impazzire, desiderio di fuga, ecc.

Generalmente i rimedi omeopatici trattano indistintamente sia l’ansia che la depressione, compreso il disturbo bipolare e quello da attacchi di panico e ciò rappresenta un indubbio vantaggio considerato, come detto all’inizio, che le sindromi spesso coesistono. Solo i rimedi che rispondono meglio alla totalità dei sintomi del paziente saranno in grado di aiutare a superare questi stati di sofferenza.

Ovviamente è abbastanza difficile potersi identificare totalmente in un unico rimedio, in un unico simillimum, vale a dire nel rimedio il cui quadro patogenetico si sovrappone completamente al quadro clinico del paziente. Nella realtà può bastare la similitudine con i sintomi più caratteristici, quelli strategici, quelli prioritari, da selezionare accuratamente in numero di almeno tre, come sosteneva il noto omeopata Constantin Hering, uno dei più brillanti allievi di Hahnemann (la cosiddetta “regola del tripode”). In tal caso il rimedio omeopatico può considerarsi ben scelto. La complessità del quadro clinico del paziente può richiedere più realisticamente l’uso di più rimedi, la cui complementarietà e convergenza d’azione riusciranno a coprire la totalità o quantomeno la maggior parte dei sintomi.

I casi più radicati e profondi possono richiedere l’ausilio di un rimedio omeopatico di fondo e di terreno, probabilmente ad alta diluizione, senza il quale difficilmente una cura omeopatica potrà essere veramente efficace e produrre dei risultati stabili e duraturi.

Principali rimedi omeopatici

Rimedi omeopatici per ansia, depressione, attacchi di panico

Aconitum napellus 7CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Ansia marcata accompagnata da pensieri di morte o dovuta a dispiaceri o malattie. Subitaneità e violenza dei sintomi. Sfera d’azione anche su apparato respiratorio, cuore, nervi periferici (nevralgie), ipertensione arteriosa da crisi o da paura, amenorrea dopo uno spavento, polluzioni notturne. Aggravamento al momento di alzarsi e con il tempo freddo e secco, miglioramento all’aria aperta. E’ un rimedio molto valido per gli attacchi di panico, perché agisce velocemente così come si presentano gli episodi. La triade sintomatica di Aconitum da ricordare, che ne suggerisce la scelta qualunque sia lo stato morboso, è dunque: agitazione, paura della morte, dolori intollerabili. Arnica e Coffea ne sono sinergici, Phosphorus ne è complementare.

Actaea racemosa (o Cimicifuga) 9CH: 3 granuli 1-2 volte al dì. Umore variabile, alternanza fra disturbi fisici (reumatici) e psichici, tendenza all’isterismo, paura di tutto, sensazione di avere una cappa di piombo sulla testa e di vuoto allo stomaco, loquacità incessante e un po’ incoerente, numerose fobie. Sfera d’azione anche su amenorrea, dismenorrea, mestruazioni irregolari, disturbi in gravidanza, cervicalgie e dorsalgie. Lateralità tendenzialmente sinistra. Peggioramento durante le mestruazioni e con le emozioni, miglioramento con il dolore fisico. È un buon rimedio per la depressione in menopausa e per gli altri disturbi del climaterio. Lachesis ne è complementare.

Apis 7CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Ansia, agitazione, irritazione che crescono rapidamente e poi lasciano il posto a depressione, apatia, astenia nervosa, proprio come la reazione a una puntura d’insetto. Isterismo. Memoria debole. Distrazione facile, difficoltà di concentrazione e lento flusso di idee. Delirio dopo eruzioni soppresse. Pensiero ossessivo di morire (senza paura della morte). Scarsa propensione alla solitudine. Donne con mania di gelosia dovuta a irritazione sessuale. Sfera d’azione anche su cute, edemi, reumatismi articolari, apparato respiratorio, ovaio, occhi, reni. Lateralità prevalentemente destra. Aggravamento con gli estremi di caldo e freddo, miglioramento all’aria aperta e durante il riposo. E’ il rimedio tipico delle infiammazioni acute. Arnica e Natrum muriaticum ne sono sinergici.

Anacardium orientale 9CH: 3 granuli 1-2 volte al dì. Perdita di memoria, confusione mentale, indecisione, abulia, sfiducia in sé stesso e negli altri, debolezza di tutti i sensi, ipocondria, nevrosi. Il soggetto si sente come se avesse due volontà contraddittorie, una che lo comanda a fare ciò che l’altra gli proibisce. Sospetta di ogni cosa intorno a lui. Ha carattere bizzarro, ride per argomenti seri ed è serio per cose risibili, si mostra sgradevole con coloro che ama e gentile con quelli che detesta. Disposizione alla malignità e incline alla cattiveria. Ad un livello più grave appaiono allucinazioni sensoriali e ossessive (ad es. odore di legno bruciato, odore fecale, ecc.). Ad un livello ancora più grave arriviamo alla psicosi, con sdoppiamento della personalità, delirio di persecuzione, delirio blasfemo (ad es. bestemmia e giura). È il rimedio della cefalea dello studente, causata da lavoro intellettuale. Sfera d’azione anche su sindromi gastriche (gastrite, ulcere), stitichezza con stimoli inefficaci, emorroidi. Il soggetto che richiede il rimedio è uno psorico. Altri segni di richiamo sono il mangiare e il bere velocemente e avidamente, la sensazione di avere un cerchio o una benda intorno a una parte del corpo, oppure una pressione interna. Miglioramento evidente e immediato di tutti i sintomi mangiando, che nessun altro rimedio omeopatico presenta in maniera così marcata. Lycopodium e Pulsatilla ne sono complementari.

Argentum nitricum 9CH: 3 granuli 1-2 volte al dì. Agitazione, ansia, eccitabilità emotiva, fretta, senso di urgenza, mente vagante sugli impegni futuri. Il soggetto fa tutto con urgenza e precipitazione, trova che il tempo scorra troppo velocemente per tutto quello che ha da fare. Non appena intraprende un lavoro, vorrebbe averlo già portato a termine. Grande emotività in vista di una prova importante, che può comportare anche alcuni disturbi organici, tra cui più frequentemente una diarrea violenta. I suoi sogni contengono diverse chiavi analitiche. È uno dei principali rimedi omeopatici dell’ansia da prestazione. È anche il rimedio delle numerose fobie: paura della folla (oclofobia), paura dei luoghi pubblici o luoghi non familiari (agorafobia), paura degli spazi chiusi (claustrofobia), paura dei luoghi elevati (acrofobia), paura di trovarsi da solo (autofobia), paura del giudizio altrui, paura di sentirsi in pericolo, paura che accada qualcosa, paura della morte, ecc. Altro segno di richiamo è il desiderio di zucchero o di cibi molto dolci (cioccolato). Sfera d’azione anche su sistema digestivo, stomaco in primis (gastrite, ulcera gastrica, gastralgia, aerofagia), intestino (diarrea), cuore (palpitazioni, angine), laringite, congiuntivite, cefalee, lombalgie, incontinenza urinaria, eiaculazione precoce. Aggravamento con il calore, con un lavoro mentale insolito. Miglioramento con il freddo. Natrum muriaticum ne è sinergico, Lycopodium e Thuya ne sono complementari.

Arnica montana 9CH: 3 granuli 1-2 volte al dì. Ansia, irritabilità, astenia fino alla prostrazione, depressione, paura della morte, tristezza, insofferenza per la compagnia, incubi notturni. È il rimedio delle conseguenze dei traumi, sia psichici che fisici. È anche il rimedio del paziente che ha la sensazione di indolenzimento a seguito di un trauma, come se fosse stato percosso. Sfera d’azione anche su cuore, emorragie, reumatismi, gotta. Aggravamento con il freddo umido, miglioramento distendendosi con la testa bassa. Aconitum, Apis e Hypericum ne sono sinergici, Calcarea carbonica ne è complementare.

Arsenicum album 7CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Ansia e prostrazione, agitazione fisica nonostante la debolezza, accompagnate da preoccupazione e forte irrequietezza mentale, paura di morire e delle malattie, sensazione di essere incurabile. Il soggetto è eccessivamente meticoloso, ad es. nel modo di vestire o è un maniaco dell’ordine. Sfera d’azione anche su tubo digerente, emorroidi, apparato respiratorio, dismenorrea, polluzioni notturne, cute, otiti e catarri tubarici. È il rimedio delle sensazioni di bruciori. Aggravamento da mezzanotte alle tre, miglioramento con il calore. Pulsatilla e Thuya ne sono sinergici, Phosphorus ne è complementare.

Aurum metallicum 9CH: 3 granuli 1-2 volte al dì. Soggetto congestionato e corpulento che presenta un duplice aspetto psicologico: finché rimane equilibrato è un iperattivo, fa tutto di fretta ed è un collerico che non tollera la minima contrarietà; successivamente, a seguito di uno shock emotivo o di un problema di salute, diventa uno scompensato e cade in un profondo stato di depressione connotato da apatia mentale, tristezza, malinconia, pessimismo fino a tendenza ossessiva al suicidio pur temendo incredibilmente la morte. Sfera d’azione anche su cardiovascolare, aterosclerosi, ipertensione arteriosa, dolori ossei, occhi, affezioni uterine, polluzioni notturne. Aggravamento di notte, con il freddo e il sovraffaticamento mentale. Miglioramento all’aria aperta e con la musica.

Baryta carbonica 9CH: 3 granuli 1-2 volte al dì. Astenia fisica e mentale, timidezza spiccata, avversione per gli estranei, diffidenza, mancanza di fiducia in sé, indecisione, tendenza al pianto, lentezza dell’apprendimento con forte indebolimento della memoria, inquietudine ansiosa per le questioni domestiche, improvvisi attacchi di collera per futili motivi. È il rimedio del “puerilismo”, dell’anziano depresso, del bambino ritardato. Sfera d’azione anche su vasi sanguigni, ipertensione arteriosa, tessuti linfatici, apparato respiratorio, prostata, eiaculazione precoce. Aggravamento al minimo freddo, pensando alla propria malattia, dovendo sbrigarsi in presenza di estranei. Miglioramento all’aria fresca (cefalea). Silicea ne è complementare.

Belladonna 9CH: 3 granuli 1-2 volte al dì. Delirio violento che si instaura all’improvviso, con ipereccitazione motoria e verbale, cui si accompagnano allucinazioni visive. Sindromi neurologiche come epilessia, con percezione di suoni musicali o di immagini colorate, convulsioni infantili, con febbre eruttiva o disturbi della dentizione, meningite linfocitaria, con la caratteristica fotofobia, cefalee congestizie, con sensazione di sangue caldo pulsante in testa e miglioramento avvolgendo strettamente la testa e affondando la testa nel cuscino. Insonnia con la particolarità che pur crollando dal sonno il soggetto non riesce ad addormentarsi e quando alla fine sopraggiunge il sonno manifesta numerose piccole scosse muscolari. È il rimedio dei processi infiammatori con la caratteristica triade Rubor, Calor, Dolor (rossore, calore, dolore), che si manifestano in modo acuto, improvviso e violento e che si accompagnano all’ipereccitabilità di tutti i sensi. Sfera d’azione, quindi, su angine di gola, raffreddore, influenza, pneumopatie, vampate di calore della menopausa (caratterizzate da notevoli rossori del viso, sensazione intensa di calore, traspirazione profusa), dermatosi eritematose, febbri eruttive con esantema rosso, congiuntiviti, mastiti. È anche il rimedio degli spasmi (sindromi gastrointestinali, specie gastriti e ulcere, coliche, laringiti acute di origine spastica, tossi di tipo pertosse, ecc.) e dei disturbi dolorosi dell’apparato muscolo-scheletrico. Lateralità destra. Aggravamento al tatto, con il movimento, con il rumore, con le correnti d’aria, di notte, a qualsiasi impressione sensoriale forte. Miglioramento con il riposo e con il calore. Calcarea carbonica ne è sinergico. Chamomilla, Hyosciamus niger, Lachesis e Stramonium ne sono complementari.

Calcarea carbonica 7CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Ansia e paura del futuro, astenia fisica e mentale, apatia, apprensione e disperazione anche per le piccole cose, sfiducia di guarire anche dalle lievi malattie, paura morbosa della follia, presenza di strani impulsi. E’ un rimedio per chi soffre di paure. Avversione per il latte, desiderio di uova e dolciumi, acidità del tratto digerente, profusa sudorazione a nuca e collo durante il sonno. Soggetto brevilineo, tarchiato, tozzo, privo di flessuosità, con tendenza alla lentezza. Sfera d’azione anche su ipermenorrea, ritardo del menarca e amenorrea secondaria, polluzioni notturne, litiasi biliari e renali recidivanti, difetti di assimilazione del calcio, difficoltà e ritardo nella dentizione dei bambini. Aggravamento con il freddo e l’umido, di notte, durante il plenilunio. Miglioramento con il tempo secco e con il calore. Belladonna, Lycopodium e Silicea ne sono sinergici.

Calcarea fluorica 7CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Soggetto instabile, ansioso e avaro (ha paura per i suoi soldi), indeciso (sempre in bilico tra due decisioni). Presenta asimmetrie nel corpo, eccessivo rilassamento dei legamenti, dentizione irregolare e con tendenza a carie, dimagrimento facile. Ama i cibi salati e lo zucchero (nonostante lo digerisca male), detesta le uova e non tollera l’alcool. Sfera d’azione anche su varici dolorose, apparato genitale, caduta dei capelli e fragilità delle unghie. Lateralità sinistra. Aggravamento con il tempo umido e dopo il riposo. Miglioramento con l’aria fresca.

Calcarea phosphorica 7CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Astenia mentale e fisica, depressione frequente, nervosismo, apprensione continua, idealismo, desiderio di cambiare sempre luogo e medico. Soggetto longilineo, bambino alto e magro, cresciuto troppo in fretta, con colonna vertebrale scoliotica. Ama il sale ed i cibi molto freddi. Sfera d’azione anche su apparato genitale. Aggravamento con il tempo freddo e umido, con l’esercizio mentale. Miglioramento con il tempo caldo e secco. Natrum muriaticum ne è sinergico, Sulphur e Zincum metallicum ne sono complementari.

Camphora 7CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Ansia, timore degli altri, paura dell’oscurità, tendenza al collasso, sensazione di morte imminente, alterazioni del desiderio sessuale (aumentato o scomparso). Il soggetto vede fantasmi e figure immaginarie, ha viso pallido e angosciato, ha freddolosità esagerata, pelle fredda e ciò nonostante si scopre e rifiuta le coperte. Sfera d’azione anche su arterite, stati di raffreddamento, collassi, polluzioni notturne. È il rimedio degli shock, ad esempio dopo uno stress. Aggravamento con il freddo, miglioramento con il caldo.

Causticum 7CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Ansia e agitazione al sopraggiungere del crepuscolo. È tipicamente il rimedio dei bambini che hanno paura di andare a dormire. Ipersensibilità ai guai degli altri: il soggetto si rattrista esageratamente o piange nell’apprendere le brutte notizie altrui o gli avvenimenti spiacevoli. Epilessia, corea e movimenti coreiformi, peggio dal lato destro, vertigini aggravate guardando in avanti. Altri segni di richiamo sono l’astenia fisica, spesso con cedimento muscolare e indebolimento intellettuale, la sensazione di scorticamento delle mucose (specie a gola o vagina), la sensazione di bruciore ai visceri, i dolori folgoranti e laceranti in gruppi di muscoli e nei percorsi nervosi, la netta lateralità destra, i miglioramenti sbalorditivi con il tempo umido e l’aria calda, gli aggravamenti con il tempo freddo e secco. Sfera d’azione anche su paresi, paralisi, nevralgie facciali, nevralgie cervico-brachiali, sciatica, periartrite scapolo-omerale, reumatismi (muscoli, tendini, legamenti), apparato respiratorio (raucedine, espettorazione, bruciore alla trachea), gastriti e coliti con bruciori, pelle (malsana, eczema localizzato dietro alle orecchie dei bambini, verruche).

Chamomilla 7CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Grande agitazione, nervosismo, irritabilità, intolleranza al dolore (anche minimo), disturbi fisici dopo collera. Il soggetto presenta la faccia calda e rossa da una parte, fredda e pallida dall’altra, non gradisce che gli si parli, non sopporta nessuno vicino a sé. Sfera d’azione anche su nevralgie della testa e del viso, insonnia nervosa, reumatismo muscolare, coliche, tosse, dismenorrea, amenorrea secondaria. È il rimedio dei dolori di qualsiasi origine, che non si sopportano e dei bambini nervosi, in particolare durante la dentizione. Aggravamento con il tempo chiaro, secco e bello, di sera e di notte. Miglioramento con il tempo umido e piovoso.

Cocculus indicus 7CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Sindrome neurologica caratterizzata da estrema debolezza e incoordinazione muscolare, ciò nonostante con presenza di una iperestesia di tutti i sensi. Ritroviamo quindi astenia fisica e mentale, forte depressione intellettuale con profonda tristezza, intorpidimenti e tremori di mani e piedi, debolezza dei muscoli del collo, articolazioni scricchiolanti, sensazione di vuoto in diverse regioni del corpo (testa, addome), cefalea occipitale con sensazione bizzarra che l’occipite si apra e si chiuda, sensazione di occhi tirati in avanti, sensazione che il tempo passi troppo rapidamente (cfr. Argentum nitricum), perdita del sonno. Il soggetto ha movimenti lenti, pensa lentamente, risponde lentamente alle domande, sembrando che prima vi mediti su (però parla in fretta o viceversa con disartria) e ciò nonostante ha un’iperestesia di tutti i sensi, sobbalza se viene disturbato da rumore o dal contatto, non sopporta la contraddizione, si offende facilmente, ogni inezia lo mette in collera. Tutta la sintomatologia si accompagna a frequenti vertigini, di cui Cocculus sarà uno dei rimedi-chiave. Infatti il rimedio è particolarmente adatto in caso di vertigini e nausee legate ai mezzi di trasporto. È pertanto il grande rimedio del mal d’auto e del mal di mare (gli altri due rimedi particolarmente adatti nelle chinetosi sono Petroleum e Tabacum). Sfera d’azione anche sui disturbi nervosi della digestione, dismenorrea, leucorrea, disturbi dell’irrorazione sanguigna periferica, dolori diversi. Aggravamento generale con il freddo, dopo mangiato, con il movimento. Miglioramento generale stando coricato tranquillamente su un letto ben fermo, in una stanza calda.

Coffea cruda 7CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Eccitazione fisica e mentale insolita, insonnia a causa di afflusso di pensieri, diminuzione della libido e della potenza, ipersensibilità di tutti i sensi, pianti di gioia, pianti alternati a riso, mal sopportazione dei dolori, cefalea per sovraffaticamento mentale. Soggetto alto, magro, ricurvo, sanguigno, collerico. Sfera d’azione anche su odontalgie e dolori di ogni genere, metrorragia. Aggravamento con emozioni improvvise, una gioia eccessiva, con rumori, odori, di notte e con il freddo. Aconitum ne è sinergico.

Cyclamen 9CH: 3 granuli 1-2 volte al dì. È il rimedio della donna giovane o adulta, che in diverse caratteristiche psichiche è molto somigliante sia alla giovanissima Pulsatilla che alla matura Sepia, ponendosi tra le due per età e per connotazione mentale. Infatti una possibile evoluzione è: Pulsatilla – Cyclamen – Sepia. La donna Cyclamen ha carattere cupo, è triste e malinconica, vuole restare sola, rifugge la conversazione, è piagnucolosa, si crede abbandonata o perseguitata e ciò la rende scorbutica, Ma è soprattutto iperscrupolosa, non ha fatto sufficientemente il suo dovere, ha trascurato il partner e per questo prova rimorsi ossessivi. Altre note chiave sono la congestione e la pesantezza del basso ventre, l’indifferenza a tutto ed a tutti (cfr. Sepia), l’avversione per i grassi, burro in particolare e la poca sete (cfr. Pulsatilla). Sfera d’azione anche per emicrania oftalmica e catameniale, dismenorrea, menorragia, rinite vasomotoria. Aggravamento prima delle mestruazioni, all’aria aperta, al freddo, con il riposo e l’immobilità. Miglioramento dopo le mestruazioni, con il calore, con l’esercizio fisico.

Gelsemium 9CH: 3 granuli 1-2 volte al dì. Ansia, emotività, timidezza, depressione generale per il calore del sole o d’estate, insonnia per eccitazione nervosa, timore di parlare in pubblico, di sostenere una prova, di essere oggetto di attenzione. E’ il rimedio della fifa, dello studente che deve sostenere un esame. È uno dei principali rimedi omeopatici dell’ansia da prestazione. Il soggetto desidera stare da solo e in pace (non vuole essere costretto ad esprimere un’idea), ha disturbi dopo e per un’emozione (debolezza e tremori, coliche, diarrea, insonnia), l’emozione lo rende muto, ha paura della morte. Sfera d’azione anche su vari disturbi neurologici (tremore, incoordinazione muscolare, paresi e paralisi, congestione cerebrale), vertigine che insorge dalla regione occipitale, cefalea che inizia nel tratto cervicale, apparato cardiovascolare, spermatorrea, metrorragia, amenorrea secondaria. Aggravamento con un’emozione mentale o con un’eccitazione, pensando alle proprie sofferenze, per le cattive notizie e con il calore. Sepia ne è complementare.

Graphites 7CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Ansia, agitazione, inquietudine al mattino. Depressione, forte predisposizione alla tristezza e al pianto la sera. Tendenza a spaventarsi. Paura del parto. Mente assente. Dimenticanza con errato uso delle parole scrivendo o leggendo. Pianto immotivato. Il profilo di base corrisponde ad un soggetto (spesso una donna) corpulento e in sovrappeso, freddoloso, dal colorito pallido, molle fisicamente e moralmente, esitante, irrisoluto (gli è difficile prendere una decisione), facilmente impressionabile, apatico, in genere flatulento e costipato, stitico senza stimolo, con mestruazioni ritardanti, poco abbondanti e di breve durata, debole sessualmente, affetto da lesioni cutanee in forma di vescicole contenenti liquido viscoso e denso. È il rimedio per eccellenza della pelle. Altre note chiave sono la sensazione di tela di ragno sul viso e l’odorato ipersensibile (percepire sempre odore di bruciato). Sfera d’azione anche su digestione, emorroidi, ragadi anali, amenorrea, spermatorrea. Aggravamento con il freddo, al risveglio mattutino e alla sera prima di mezzanotte, durante e dopo le mestruazioni. Miglioramento all’aria aperta e dopo i pasti. È un buon rimedio per i disturbi del climaterio. Lycopodium ne è sinergico, Argentum nitricum e Arsenicum album ne sono complementari.

Hyosciamus niger 9CH: 3 granuli 1-2 volte al dì. Forte agitazione nervosa, ipereccitabilità, affaticamento e nervosismo dopo il lavoro o per voglie prolungate o per preoccupazioni continue, spasmi epilettici, spasmi nervosi dell’intestino, crampi e tremori ai polpacci e alle dita dei piedi, tosse spasmodica, sonno molto agitato con sussulti bruschi, tendenza al delirio. Questo delirio è spesso osceno, con l’impulso ad es. di mettersi nudo e di esibire le parti genitali. È il rimedio del delirio molto agitato. Sfera d’azione anche su vie aeree superiori, bronchi, vescica, impotenza, metrorragia. Aggravamento di notte, dormendo e con il freddo, miglioramento con il calore. Stramonium ne è sinergico.

Hypericum 7CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Ansia, agitazione, apprensione, eccitazione mentale, irritabilità, iperattività, seguite da forte depressione per esaurimento delle riserve di energia nervosa. Depressione innescata prevalentemente da ferite o interventi chirurgici, ma anche da spavento o shock emotivo. Il soggetto commette errori quando scrive, dimentica cosa voleva dire, non vuole essere toccato, ha l’ansia di cadere dall’alto, parla animatamente nel sonno notturno dopo le 4 e tende a rimuovere le conseguenze dello spavento e dello shock. Sfera d’azione anche su nervi (nevralgie), ferite, cefalee, vertigini, calli. Aggravamento con il freddo e con il movimento. Miglioramento piegando la testa all’indietro. È un ottimo rimedio del dolore ed è anche il rimedio della depressione in menopausa. Spesso è associato a Arnica (un altro traumatizzato) che ne è sinergico, Aconitum ne è complementare.

Ignatia amara 9CH: 3 granuli 1-2 volte al dì. Depressione reattiva, alternata e sovrapposta ad ansia, con marcata instabilità emotiva, dovuta a una perturbazione a livello dell’asse cortico-diencefalico innescata da un trauma psicologico (lutto, dispiacere, delusione, insuccesso, contrarietà, shock emotivo, trauma affettivo, ecc.). Altre note chiave: angoscia che impedisce di parlare, emotività esagerata, spasmi alla gola che producono manifestazioni analoghe al “bolo isterico” (il cosiddetto “nodo alla gola”), dolori migranti che vanno e vengono, incoordinazione motoria, sensazione di chiodo conficcato nella sommità del cranio, ruminare in silenzio, sospirare involontariamente, sbadigliare nervosamente, pianto facile, umore capriccioso e mutevole, crollo di fronte alle difficoltà quotidiane contrapposto alla straordinaria energia nelle situazioni difficili (uno degli aspetti paradossali del rimedio), stare meglio in compagnia ma desiderio di stare solo (altro aspetto paradossale), insonnia soprattutto nella prima metà della notte, mestruazioni anticipanti, abbondanti, precedute da emicranie e con alternanza di eccitazione e di prostrazione. Sfera d’azione anche su apparato digerente, apparato respiratorio, apparato cardo-circolatorio, ipertensione arteriosa, metrorragia, amenorrea secondaria, cefalee o emicranie, vertigini. È un ottimo psicosomatico ed è il rimedio della “paradossalità” dei sintomi. Aggravamento ad ogni sforzo fisico e psichico, mal sopportazione del caffè e del fumo di tabacco. Miglioramento con il caldo e passeggiando. È un buon rimedio per la depressione in menopausa e per gli altri disturbi del climaterio. Natrum muriaticum ne è sinergico, Phosphoricum acidum ne è complementare.

Kali phosphoricum 7CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Esaurimento nervoso. Depressione nervosa accentuata conseguente a sovraffaticamento intellettuale, tristezza, scoraggiamento, stanchezza e depressione dopo un rapporto sessuale, ipersensibilità al minimo rumore e al contatto, sonno turbato dopo la minima emozione, cefalee, dismenorrea. La depressione si manifesta talvolta dopo una malattia grave e si instaura su un organismo già stanco. Ansia violenta senza motivi precisi, irritabilità, irrequietezza, nervosismo, possibili paure della folla e della solitudine, possibile perversione affettiva. Sfera d’azione anche su corizza, tosse, diarrea, incontinenza urinaria, eiaculazione precoce, spermatorrea, leucorrea, tutte con escrezioni giallastre. Aggravamento con il freddo e con il riposo, miglioramento con il calore, mangiando e con un moderato esercizio fisico.

Lachesis 9CH: 3 granuli 1-2 volte al dì. Forte depressione al mattino e durante le prime ore della giornata, ansia e nervosismo la sera con logorrea incoercibile, indolenza, insofferenza per qualsiasi stretta al collo e in vita, gelosia morbosa, mania di persecuzione, sensi di colpa, sogni angosciosi, sensazione di avere gli occhi tirati all’indietro. Soggetto spesso robusto, muscoloso con viso rosso e congestionato che soffre dei disturbi della menopausa (vampate di calore, palpitazioni cardiache, cefalee più violente a sinistra, senso di soffocamento, mestruazioni spesso a carattere emorragico e dolorose), che ha memoria debole, che presenta confusione temporale, che ha difficoltà di concentrazione, che commette errori nello scrivere e nel parlare. Lateralità sinistra. Sfera d’azione anche su cuore (angine), ulcere varicose delle gambe, emorroidi, dolori all’ovaia sinistra, polluzioni notturne, eiaculazione tardiva, cefalee, sindromi infettive. Aggravamento al mattino al risveglio, con freddo e caldo intenso, prima del ciclo mestruale. Miglioramento all’aria aperta, alla comparsa del ciclo mestruale e alla fuoriuscita di qualsiasi tipo di flusso. È il grande rimedio della depressione in menopausa e delle menopause difficili. Lycopodium ne è sinergico, Phosphorus ne è complementare.

Lilium tigrinum 7CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. È un buon rimedio della donna, la cui vita gravita attorno all’utero. La donna Lilium è innanzitutto una depressa agitata, piange e si lamenta, teme di essere colpita da una malattia incurabile o di diventare folle, si mostra astiosa o ingiuriosa se viene contraddetta, non vuole essere consolata, è concitata in tutte le sue occupazioni, è precipitosa, vuole avere già finito tutto ancor prima di avere iniziato. Pensa sempre al sesso ed ha una voglia incessante di fare l’amore, condizioni queste favorite dalla vagina calda e pruriginosa. Si tratta quindi di una donna in piena attività genitale, spesso prossima alla menopausa e molto esigente con il suo partner. Altre note chiave sono la congestione dell’utero che pesa nel basso ventre e sembra che vuole fuoriuscire, mestruazioni poco abbondanti, di sangue scuro, spesso in anticipo. Sfera d’azione anche per disturbi cardiaci (sensazioni di costrizione al cuore che spesso si irradiano al braccio destro, palpitazioni violente). Aggravamento con il calore e miglioramento camminando all’aria aperta.

Lycopodium 7CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Depressione, emotività, pianto facile, debolezza psico-fisica. Il soggetto è leggermente magro, specie viso e parte superiore del corpo, è un ipostenico affetto da senescenza precoce: l’aspetto è un po’ più vecchio della sua età, la memoria vacilla, ha difficoltà di concentrazione, ha avversione a parlare, ha disturbi della parola, il metabolismo rallenta, la sessualità arretra, ogni funzione rallenta, digerisce sempre peggio ed è un problema con la sua fame vorace, si sente sempre stanco e non ama praticare alcuno sport, ma la sua capacità di ideazione rimane brillante e lo accompagnerà per tutta la vita. Si sente infelice e depresso per la piena coscienza del suo invecchiamento precoce, tende però a nascondere la sua depressione, non ama stare da solo, teme il giudizio altrui, si sottovaluta ed ha paura di non essere più in grado di far fronte alle proprie responsabilità, che del resto possono diventare anche pesanti considerato che è un ambizioso e un perfezionista. Ciò si traduce in un certo nervosismo. È uno dei principali rimedi omeopatici dell’ansia da prestazione. Sfera d’azione anche su apparato digerente (fegato in particolare), apparato urinario, apparato genitale, impotenza, eiaculazione precoce o ritardata, ipermenorrea, amenorrea dopo paura, gola e ambito laringo-faringeo. Lateralità destra e/o da destra a sinistra. Aggravamento nel tardo pomeriggio, tra le 16 e le 20 e con il calore, nonostante la freddolosità. Miglioramento all’aria aperta e con il movimento. Calcarea carbonica, Graphites, Lachesis e Pulsatilla ne sono sinergici.

Naja tripudians 9CH: 3 granuli 1-2 volte al dì. Depressione che spesso interessa un soggetto cardiopatico. Impulso improvviso al suicidio, come soluzione a un raptus ansioso, che si manifesta a ciel sereno e assume un carattere ossessivo che richiede l’ospedalizzazione. Altra nota chiave è il dolore all’ovaio sinistro che si irradia fino al cuore, che si aggrava durante le mestruazioni. Sfera d’azione anche su cuore (dolori cardiaci intensi che si irradiano a sinistra, con angoscia e sensazione di morte imminente e palpitazioni cardiache con sensazione di soffocamento), cefalea congestizia e battente, vasculite, polluzioni notturne, leucorrea pomeridiana. Aggravamento di notte, coricandosi sul lato sinistro e al risveglio mattutino. Arsenicum album ne è complementare.

Natrum muriaticum 7CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Ansia per il futuro, angoscia specialmente di notte, scontrosità, precipitazione, impazienza, irritabilità, alternate e sovrapposte a un moderato stato depressivo connotato da tristezza e pianti (questi ultimi peggiorati dalla consolazione), desiderio di rimanere soli, incubi notturni, cefalee aggravate dallo studio o dal lavoro d’ufficio. Altre note chiave sono: forte desiderio di sale; demineralizzazione (abbassamento di calcio, fosforo e magnesio); umore mutevole; non riuscire a urinare se qualcuno guarda; sensazione di capello sulla lingua; dimagrimento soprattutto a viso, collo e busto, nonostante un appetito eccezionale; disidratazione che comporta epidermide oleosa in superficie e secca in profondità, bocca secca con forte sete, lingua secca, labbra secche e screpolate, feci secche con stipsi ostinata; debolezza dei legamenti vertebrali che si traduce in tendenza scoliotica con lombaggine; ipertensione arteriosa; palpitazioni e anemia. Sfera d’azione anche su apparato respiratorio, sistema cardiovascolare, fegato, apparato gastrointestinale, genitali, amenorrea, ritardo puberale, impotenza, pelle, febbre intermittente. Aggravamento frequente vicino al mare, con il calore, con il lavoro mentale e con la musica che commuove. Miglioramento all’aria aperta e con un bagno freddo. Apis, Argentum nitricum, Calcarea phosphorica, Ignatia e Sepia ne sono sinergici, Lycopodium ne è complementare.

Nux vomica 9CH: 3 granuli 1-2 volte al dì. Ansia da sovraffaticamento e da stress, ipereccitazione sia fisica che mentale, senso della perfezione, aggressività, irritabilità, iperestesia generale (con malesseri per luce intensa, rumore, odori forti e profumi, contatto epidermico), spasmi a localizzazione varia, cefalee (che si aggravano dopo mangiato o esponendosi al sole). Il soggetto di riferimento è l’iperstenico, l’esagerato, il collerico, colui che non vuole essere contraddetto, il manager impegnato in più affari contemporaneamente, il funzionario superattivo, il medico che non si ritira mai in pensione, il politico affaccendato e legato alla poltrona, ecc., tutte figure super impegnate, stressate e avide di responsabilità. Sono i candidati ideali all’infarto. Questo nervosismo maschera però un fondo di depressione permanente, un’astenia latente, per combattere la quale il soggetto fa abuso di medicine, alcool, caffè ed altre sostanze eccitanti. Presenta frequente malumore al mattino per il sonno interrotto a causa dei suoi pensieri. Sfera d’azione anche su apparato digerente (fegato in primis), sistema cardiovascolare (ipertensione arteriosa, angine), catarro, reumatismi, vescica, utero, polluzioni notturne. Aggravamento al mattino, con il freddo e dopo aver mangiato o dopo eccessi alimentari. Miglioramento con un breve sonno, stando sdraiato e con il tempo umido. È il rimedio delle intossicazioni da abusi alimentari, da sostanze eccitanti e da farmaci. Phosphorus e Sepia ne sono sinergici.

Phosphoricum acidum 7CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Depressione nervosa dopo sovraffaticamento intellettuale, dopo prolungate preoccupazioni, dopo grave dispiacere o addirittura dopo eccessi sessuali. La sintomatologia tipica è l’apatia, l’indifferenza a tutto, il non riuscire più a pensare, il non riuscire a mettere insieme due idee, il non riuscire a trovare le parole giuste per esprimersi, il non ricordare i piccoli avvenimenti quotidiani, la debolezza sessuale con perdita di libido, l’inappetenza, la cefalea molto dolorosa con sensazione di peso sulla testa che si aggrava con il movimento e con il rumore, specialmente con la musica. Il soggetto è un demineralizzato, è magro, è cresciuto rapidamente, ha unghie fragili, perde facilmente i capelli, le sue urine sono abbondanti chiare o lattiginose, suda profusamente di notte e al mattino, può soffrire di impotenza, ha perdite seminali notturne (spermatorrea), avverte dolori ossei agli arti che si aggravano di notte, possibile amenorrea secondaria dopo stress e dispiaceri. Sfera d’azione anche su apparato gastrointestinale (disturbi gastrici e diarrea), ossa. Aggravamento con l’esercizio fisico, miglioramento con il calore e con un breve sonno.

Phosphorus 9CH: 3 granuli 1-2 volte al dì. È il rimedio delle funzioni psichiche (ed anche fisiche) che assomigliano alla metafora del “fiammifero”: si accendono e si esaltano improvvisamente e poi si spengono e si annullano rapidamente. Queste due fasi antitetiche possono riguardare momenti o periodi più o meno lunghi della vita, oppure l’intera vita (gioventù e maturità-vecchiaia). I sintomi sono: nervosismo, ipersensibilità, apprensione notevole, ansia, eccitazione, cui si susseguono depressione, apatia, astenia fisica e mentale, sensazione di vuoto, indifferenza per ogni cosa, con un’angoscia che si aggrava all’avvicinarsi della sera o di un temporale. Il soggetto avverte bruciori dappertutto (soprattutto a palmo delle mani, spalle, dorso, lungo la colonna vertebrale), ha una tendenza emorragica, una lieve anemia e demineralizzazione in fase di scompenso, l’anziano soffre di vertigini. È magro con torace stretto e dorso curvo ed il colorito è anemico e giallastro. Sfera d’azione anche su affezioni respiratorie, laringiti, epistassi, gastralgie, affezioni epatiche, occhi, disturbi neurologici, ipertensione arteriosa, eiaculazione precoce, impotenza dopo eccitazione eccessiva, ipermenorrea, disturbi ossei e renali. Aggravamento con il freddo, di sera, durante un temporale, con i cambiamenti del tempo e con uno sforzo fisico. Miglioramento nell’oscurità, con il riposo e con il sonno. Arsenicum album, Lycopodium, Nux vomica e Sepia ne sono sinergici.

Pulsatilla 9CH: 3 granuli 1-2 volte al dì. È il rimedio omeopatico femminile per eccellenza, più precisamente è il rimedio dell’adolescente e della donna molto giovane. Si tratta di una ragazza fragile, dolce, gentile, timida, timorosa, di carattere remissivo, indecisa, molto emotiva, che si scoraggia presto, ha paura del buio e della solitudine, soffre d’insonnia (non riesce ad addormentarsi, mentre si sveglia con difficoltà al mattino), mostra una grande profondità di sentimenti e una notevole sensibilità, molto romantica, ha però paura delle delusioni amorose che diventano delle vere e proprie fobie, ha il pianto facile, ma alle prime parole di consolazione ritrova il sorriso. È freddolosa, ha mani e piedi freddi, ma paradossalmente teme il calore e ricerca il fresco, tende ad avere disturbi della circolazione venosa periferica, è migliorata dall’esercizio fisico moderato, si aggrava poco prima del mestruo che è scarso doloroso e spesso in ritardo, non sopporta i temporali, ha la bocca asciutta senza avere mai sete, non tollera i grassi alimentari, specie il burro. Altre note chiave sono il ritardo del menarca (amenorrea primaria) o il mestruo anticipato da perdite bianche nelle ragazzine. Sfera d’azione anche su circolazione venosa (varici in primis), disturbi mestruali, genitali, apparato respiratorio, dolori articolari erratici. Aggravamento con il caldo (nonostante la freddolosità), prima delle mestruazioni, durante il riposo. Miglioramento all’aperto e con la consolazione. Arsenicum album, Lycopodium e Silicea ne sono sinergici.

Sepia 9CH: 3 granuli 1-2 volte al dì. È un rimedio soprattutto femminile, della donna che ha superato da tempo l’età adolescenziale, ma è indicato anche per gli uomini. È la donna stanca e depressa che sembra alimentarsi di tristezza, di malinconia, di pessimismo, che soffre d’insonnia, che vede tutto nero (proprio come l’inchiostro della seppia, da cui il rimedio ha origine), che pensa in negativo e che in lei tutto pesa. Ha anche un modo esagerato di reagire ad ogni piccolissimo stimolo, per cui entra facilmente in ansia per qualsiasi cosa, però, poiché è un soggetto molto stanco, non ha la resistenza necessaria per sopportare la situazione di stress. Non si interessa più a nulla, neppure a marito, figli, lavoro, casa e altri doveri, prova disgusto per la vita, non sa più gioire, non ha più entusiasmi, perché è come se si sentisse inadeguata a provare sentimenti normali e pertanto si percepisce vuota, inutile e costretta a soffrire per sempre. Però di tutto questo se ne rende conto e soffre, ma non riesce a fare nulla. Pur essendo indifferente a tutto, non ama rimanere sola, perché ha bisogno della presenza dei suoi cari, ma non vuole essere consolata. Pertanto in questa donna “tutto è giù”, tutto è scuro, tutto precipita, tutto sprofonda e ciò si riflette non solo sul piano psichico ma anche su quello fisico. Altre note chiave sono: avversione per cibi grassi e farinosi, nausee al mattino e all’odore di cibi cucinati, intolleranza per il latte, emicranie sinistre, sensazione di freddo tra le spalle o alle gambe, pesantezza alle gambe, scarsa libido. Sfera d’azione anche su disturbi epato-digestivi, urinari, genitali, dismenorrea, ritardo del menarca e amenorrea secondaria. Aggravamento con il freddo, nel post-prandiale, nella fase premestruale, con tutto ciò che aggrava la congestione venosa, con la consolazione. Miglioramento con il calore, con l’andatura rapida, con l’esercizio fisico. È il rimedio della depressione postpartum, della depressione in menopausa e delle menopause difficili. Natrum muriaticum, Nux vomica e Phosphorus ne sono sinergici.

Silicea 9CH: 3 granuli 1-2 volte al dì. Marcata tendenza depressiva. Grande astenia fisica in soggetto longilineo, magro, poco muscoloso, con debole capacità respiratoria, a volte demineralizzato, debole e stanco. Grande astenia cerebrale in soggetto che ha difficoltà a concentrarsi, che trova faticoso il leggere e scrivere, che è di cattivo umore e irritabile, che è sfiduciato, che è privo di energie. Grande freddolosità, mancanza di calore vitale, mani e piedi gelidi, grande predisposizione a prendere freddo alla minima corrente d’aria e nonostante ciò la traspirazione è abbondante. La depressione si accompagna a forte nervosismo con ipersensibilità a rumori, odori e luci, a insicurezza, a fobia degli aghi e spilli, a sonno agitato e disturbato da incubi spaventosi, sonnambulismo, a epilessia. Il soggetto inoltre ha un sistema immunitario fragile e indifeso. Altri segni di richiamo sono l’avversione per cibi e bevande caldi e voglia di quelli freddi, mestruazioni abbondanti e accompagnate da una diffusa sensazione di freddo, sensazione di avere un capello sulla punta della lingua. Sfera d’azione anche su pelle e tessuti connettivi, ossei e linfatici. Aggravamento con il freddo, durante le mestruazioni, di sera e di notte. Miglioramento con il calore e coprendosi. È un grandissimo rimedio costituzionale ed è il rimedio delle suppurazioni croniche. È anche il rimedio per gli effetti iatrogeni delle vaccinazioni. Calcarea carbonica, Pulsatilla e Thuya ne sono sinergici.

Staphysagria 9CH: 3 granuli 1-2 volte al dì. È un grandissimo rimedio delle collere interiori, cioè quelle che, per ragioni personali o sociali, non si possono esternare od anche quando ci si crede ingiuriati, odiati. Queste inibizioni, questi tormenti si traducono in alternanze tra eccitazione e depressione, indignazione e dispiacere, irritazione e prostrazione, il tutto in una cornice di nervosismo contenuto. Il soggetto è molto orgoglioso, ha un’altissima considerazione di sé, è molto suscettibile, si offende per nulla, è molto fiero della sua sessualità e ne fa un vanto, ama le fantasie e gli eccessi sessuali che però lo aggravano, soffre di polluzioni notturne, nella donna le parti genitali sono molto sensibili. Altri segni di richiamo sono: fame estrema anche con stomaco pieno, sensazione che stomaco e addome pendano verso il basso, sonnolenza di giorno e difficoltà a dormire la notte. Sfera d’azione anche su apparato urinario, apparato genitale, amenorrea da delusione, pelle, occhi. Aggravamento con gli stati di sofferenza psichica, con gli eccessi sessuali, di mattina presto alzandosi. Thuya ne è complementare.

Stramonium 7CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Delirio con molta agitazione, con congestione intensa del volto, allucinazioni visive spaventose, eccitazione sessuale, midriasi, grande loquacità, possibile balbuzie, paura della solitudine, paura del buio. Agitazione fisica violenta in soggetto nervoso. Convulsioni e crisi epilettiche scatenate o aggravate dalla vista della luce, spasmi della gola che impediscono l’ingestione di liquidi, incubi notturni dei bambini. Altri segni di richiamo sono l’eccessiva sensibilità acustica, l’assenza di dolore anche quando la crisi convulsiva è estremamente violenta, il desiderio di compagnia, la propensione a pregare, implorare e supplicare, il desiderio di cibi acidi. Sfera d’azione anche su occhi e vista. È un valido rimedio per la balbuzie. Aggravamento vedendo e sentendo scorrere l’acqua, al buio e con luce viva, dopo il sonno. Miglioramento in compagnia e con il calore moderato. Hyosciamus ne è sinergico.

Thuya 9CH: 3 granuli 1-2 volte al dì. Stato depressivo connotato da manie, fatte più frequentemente da piccole idee ossessive centrate sul rimuginare le preoccupazioni quotidiane (es. se il rubinetto del gas è stato chiuso, un documento dimenticato, un rimprovero del superiore, ecc.), meno frequentemente da idee fisse sulla base di vere e proprie illusioni (es. impressione di avere le gambe di vetro, di avere un animale vivo nel ventre, ecc.), ma anche da allucinazioni propriamente dette di sdoppiamento (es. credere di essere in due, di essere seguito da qualcuno, che la testa è separata dal collo, ecc.). Altri segni di richiamo sono la razionalità estrema, la scarsa predisposizione alla commozione (che si riscontra solo con la musica) e alle manifestazioni di affetto, il grande senso del dovere, poi la sudorazione facile, il desiderio eccessivo di tè e di sale. Il soggetto di riferimento è grasso, con molta ritenzione idrica, pieno di cellulite, con facilità a prendere peso, con pelle del viso oleosa e lucente. È il principale rimedio omeopatico nella cura della diatesi hahnemanniana della “sicosi” (più modernamente chiamata reticoloendoteliosi cronica o reticolosi), che comporta la predisposizione alla formazione localizzata di escrescenze benigne su pelle, mucose e organi interni (verruche, condilomi, papillomi, fibromi, ecc.) ed è anche il rimedio dei catarri in ogni sede. Sfera d’azione anche su apparati digerente, respiratorio, urinario e genitale, su dismenorrea, polluzioni notturne, pelle, reumatismi e nevralgie. Lateralità marcatamente sinistra. Aggravamento con l’umidità e con il freddo, tra le 3 e le 4 del mattino, con l’insonnia per rimuginare le proprie preoccupazioni, e tra le 3 e le 4 del pomeriggio. Miglioramento con il caldo. Arsenicum album e Silicea ne sono sinergici, Pulsatilla ne è complementare.

Zincum metallicum 7CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Depressione, esaurimento nervoso per “aver tirato troppo la corda”, per sovraffaticamento intellettuale causato da studi troppo intensi, preparazione ad un concorso, lavoro troppo estenuante. Ciò comporta difficoltà di concentrazione, di comprensione e di memorizzazione, per cui ci si sente stupidi. Prima di giungere alla depressione, può presentarsi una grande agitazione che si traduce in tremore nervoso di mani e piedi, ipersensibilità al minimo rumore, sonno molto agitato e interrotto da scosse brutali, epilessia. Altri segni di richiamo sono: cefalea con dolore localizzato alla nuca, alla parte superiore del cranio ed anche alla radice del naso; spasmi e contrazioni; miglioramento dei sintomi nervosi e ginecologici con le mestruazioni. È il rimedio della sindrome delle gambe irrequiete, senza riposo, in continuo movimento e lo può essere di colui che lavora anche la domenica. Sfera d’azione anche su apparati gastrointestinale, urinario e genitale, occhi, dolori dorsali e lombari. Aggravamento con il vino, anche in quantità minima e con il blocco degli emuntori. Miglioramento con il movimento all’aria aperta. Pulsatilla e Sepia ne sono complementari.

Drenaggio

Drenaggio

In genere è utile associare alla cura omeopatica un’attività di “drenaggio”, che consiste nello stimolare gli organi emuntori (reni, fegato, intestino, polmoni, pelle) tramite rimedi di cui si conoscono il tropismo organico o le affinità fisiologiche. Ciò facilita l’eliminazione dall’organismo delle tossine messe in circolo dal rimedio omeopatico ed agevola, quindi, l’azione terapeutica dello stesso. Trova così applicazione il grande principio omeopatico (legge di Hering) di guarire procedendo dalla parte interna verso la superficie.

Il drenaggio può realizzarsi secondo due tecniche principali, cioè o con rimedi fitoterapici, più precisamente con gemmoterapici, oppure con rimedi organoterapici.

I gemmoterapici (o gemmoderivati) sono dei rimedi appartenenti alla Fitoterapia rinnovata, ossia dei macerati glicerici (M.G.) di fitocomplessi di piante medicinali ottenuti per l’azione solvente di una miscela di acqua-alcool-glicerina su gemme vegetali fresche e successiva diluizione alla prima decimale hahnemanniana (D1) in una miscela della stessa composizione, il tutto con titolazioni standard. Essi vengono scelti in base alla specifica azione terapeutica che esercitano ed al particolare tropismo che manifestano nei confronti di organi o apparati.

Per gli stati ansiosi e depressivi e per gli attacchi di panico, i principali gemmoterapici in gocce che vengono utilizzati sono:

  • Betula pubescens M.G. D1 (Betulla): ha proprietà toniche generali, aumenta le difese dell’organismo ed è utile per l’astenia fisica e psichica.
  • Quercus peduncolata M.G. D1 (Quercia): ha un’azione simile e complementare a Betula pubescens, rafforzandone l’azione.
  • Tilia tormentosa M.G. D1 (Tiglio): è un regolatore del sistema nervoso, un tranquillante, indicato per vari stati di eccitabilità nervosa, ansia, stress, nervosismo, nevrosi varie, insonnia.
  • Alnus glutinosa M.G. D1 (Ontano): migliora la circolazione cerebrale e tonifica le pareti delle arterie della sfera encefalica, è indicato nei postumi di patologie cerebrovascolari, nel rammollimento cerebrale, nei deficit cerebrali dell’anziano, nelle cefalee vasomotorie.
  • Olea europaea M.G. D1 (Olivo): è un ipotensivo antisclerosante, regolatore del colesterolo, indicato per sclerosi cerebrale, arterite, arteriosclerosi, ipertensione arteriosa.
  • Prunus amygalus M.G. D1 (Mandorlo): ha un’azione simile e complementare a Olea europaea, rafforzandone l’azione.
  • Ginkgo biloba M.G. D1: è indicato nel deterioramento organico del cervello da problematiche vascolari e nella demenza senile. È utile il sinergismo d’azione con Alnus glutinosa.

La posologia generalmente utilizzata per ognuno dei suddetti macerati è di 50-100 gocce al dì prima dei pasti, diluite in un poco d’acqua, salvo diversa prescrizione medica. In caso di prescrizione di più macerati, le gocce possono essere somministrate separatamente o mescolate al momento nello stesso bicchiere.

Gli organoterapici sono i rimedi dell’Organoterapia, ossia i rimedi che fanno uso di estratti tissutali e ghiandolari di organi sani di animali allevati biologicamente, diluiti e dinamizzati secondo il metodo hahnemanniano, che agiscono sull’omonimo organo malato correggendone il funzionamento, grazie all’innescarsi di un meccanismo immunitario che libera l’organo dai complessi a base dei suoi stessi auto-anticorpi inibitori in eccesso (“l’organo agisce sull’organo”: si tratta di un’applicazione particolare del principio d’identità). Essi perciò vengono individuati in base all’analogia tissutale. In genere, le basse diluizioni (4 e 5CH) sono stimolanti, le alte diluizioni (9CH, 12CH fino alla 30CH) sono inibenti e le medie diluizioni (7CH) sono regolatrici. L’Organoterapia diluita e dinamizzata è quindi quella terapia che, facendo uso di estratti ghiandolari e tissutali omologhi, agisce sulle varie ghiandole e sui vari tessuti dell’organismo al fine di correggerne il funzionamento alterato.

Per gli stati ansiosi e depressivi e per gli attacchi di panico, i principali organoterapici che vengono utilizzati, comunemente in supposte o in fiale orali, sono:

  • Bulbinum 9CH (bulbo rachideo): insonnia.
  • Cerebellum 7CH (cervelletto): vertigini e tremori d’origine cerebellare.
  • Cerebrum 4CH (cervello): astenia cerebrale.
  • Thymusinum 4CH (timo): ritardo di crescita, ritardo intellettuale nel bambino.
  • Lobo frontale 9CH: depressione nervosa, neurastenia, demenza precoce.
  • Corteccia cerebrale 7CH: ansia, depressione nervosa, neurastenia, demenza precoce.
  • Talamo 7CH: depressione nervosa.
  • Diencefalo 7CH: ansia, neurastenia, demenza precoce.
  • Hypothalamus 7CH (ipotalamo): fobie.

La posologia generalmente utilizzata è di 1 supposta o 1 fiala orale 3 volte a settimana, alternando se necessario gli organoterapici prescritti, salvo diversa indicazione medica.

N.B.: le diluizioni e le posologie riportate nel presente articolo, tra le più indicate in letteratura, hanno solo carattere orientativo e non intendono, né possono, sostituire alcuna prescrizione medica. Sarà il medico omeopata a stabilire le entità terapeutiche più appropriate ed a prescrivere la cura che si lega al singolo caso (rimedi, diluizioni, posologie, tempi).

(*) V. Note esplicative e la home-page della sezione.

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W i segreti della nonna

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Allontaniamo mosche e zanzare

• Per tenere lontane mosche e zanzare collochiamo in casa una pianta di Eucalyptus in vaso: da questo momento non ci saranno più insetti e quindi non più punture. L’Eucalipto infatti è ottimo per allontanare gli insetti e non è affatto tossico per l’uomo; inoltre è un disinfettante, aiuta a respirare meglio ed agisce da fortificante.

• Anche le foglie di basilico tengono lontane le zanzare.

• Il succo delle foglie di prezzemolo è altresì efficacissimo per allontanare zanzare ed insetti.

Stop al singhiozzo

• Per eliminare il singhiozzo assumere alcune gocce di aceto, da sole o su una zolletta di zucchero.

• Va bene anche inalare l’aroma rilasciato dai semi di anice scaldati a bagnomaria, dopo averli tritati e ridotti in polvere.

• Efficace altresì allo scopo è l’infuso di valeriana (15 g di foglie per 1 litro d’acqua bollente), di cui berne 3 bicchieri al dì.

• Si dimostra valido anche il vino di finocchio.

Per contrastare la balbuzie

• Può essere di valido aiuto per diminuire la balbuzie, l’assunzione dell’infuso di foglie e fiori di primula (2 – 3 g in 200 ml d’acqua bollente), alla dose di 1 tazza 2 – 3 volte al dì.

Contro il mal di mare ed il mal d’auto

• Per prevenire la nausea e tutti i malesseri tipici del mal di mare e del mal d’auto, è utile inalare dal fazzoletto qualche goccia di olio di menta piperita.

• Va bene anche annusare melissa, basilico, cannella, camomilla, a seconda delle preferenze.

• Per calmare la nausea, durante il viaggio si può assumere una tazza di infuso di semi di finocchio (1 cucchiaino in 200 ml d’acqua bollente), meglio se finocchio selvatico.

• In caso di vertigini si possono massaggiare dolcemente per alcuni minuti le fossette dietro i lobi delle orecchie; invece in caso di agitazione e inquietudine si possono stimolare i gomiti flessi.

• Qualche giorno prima di intraprendere il viaggio, si può bere una tazza mattino e sera dell’infuso di foglie di melissa e fiori di camomilla (1 cucchiaio della miscela a parti uguali in 1 tazza d’acqua bollente). E’ un’ottima prevenzione.

• Le foglie sbriciolate di angelica poste all’interno dell’automobile riducono il mal d’auto.

Come preparare una birra casalinga

La nonna ci tramanda una vecchia ricetta con cui si può preparare in casa un’ottima birra, molto economica, rinfrescante, diuretica, piacevole e sanissima, utilizzando la radice (rizoma) della gramigna. Si mettono in un tino di una certa capacità 5 kg di radici di gramigna sminuzzate, ben pulite e ben lavate, su cui si versa un po’ alla volta tanta acqua tiepida quanto basta perché siano sempre nello stesso stato di umidità. Dopo 3 giorni circa si vedono formare dei piccoli germogli biancastri. Quando questi germogli sono lunghi circa 1 cm, si pone il tutto in una damigiana con imboccatura larga, della capacità di circa 25 litri, si aggiungono 2,5 kg di zucchero, 1,5 kg di bacche di ginepro schiacciate e 75 g di lievito di birra. Quindi si versano 4 litri di acqua bollente, si agita energicamente con un bastone introdotto dall’apertura della damigiana e si lascia riposare una settimana. Di tanto in tanto si aggiunge un po’ d’acqua, bollita precedentemente, per compensare quella che si perde. Quindi si filtra e si travasa in un nuovo contenitore ben pulito, dopodiché la birra è pronta per l’uso.

 

Come preparare un ottimo maraschino

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Il maraschino è un liquore che deve il suo nome alle marasche, varietà di amarene originaria della Croazia e più precisamente della Dalmazia. E’ detto anche “rosolio di Zara” poiché in questa città ebbe inizio la produzione fin dal lontano medioevo. La nonna lo preparava così. Mettere in un recipiente con coperchio i noccioli di marasche (in mancanza si possono utilizzare le amarene nostrane), coprirli di alcool puro per alimenti e lasciarli macerare al buio per circa 3 mesi. Quindi filtrare l’alcool. Preparare uno sciroppo con acqua sterilizzata tiepida e zucchero in uguali quantità, a loro volta uguali alla quantità di alcool. Amalgamare bene, lasciar raffreddare e aggiungere l’alcool di cui in precedenza. Filtrare e imbottigliare. Dopo un paio di giorni filtrare di nuovo e ripetere tale operazione finché il liquore non diventa limpido.

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Come preparare ottimi digestivi

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La nonna amava preparare questo liquore alle prugne buonissimo ed ottimo digestivo. In un recipiente si fanno cuocere 30 – 40 prugne ridotte in pezzi (senza buccia e senza nocciolo) con 5 litri di buon vino bianco; dopo circa 20 min si toglie dal fuoco e si aggiungono 5 g di cannella frammentata; si fa macerare il tutto, per 3 – 4 giorni, in un recipiente coperto; quindi si filtra, si aggiunge 1 kg di zucchero e si fa bollire di nuovo per pochi minuti; si lascia raffreddare; infine si versa 1 litro d’alcool per alimenti, possibilmente a 90°, e si conserva in una bottiglia ben tappata.

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Digestivo alle ciliegie. Lavare, asciugare e privare del peduncolo 1 kg di ciliegie. Schiacciarle e porle con il loro nocciolo in un recipiente di coccio. Lasciarle asciugare all’aria per 3 – 4 giorni e quindi aggiungere 250 g di zucchero e 2 litri di alcool a 60° (1 litro e 1/4 di alcool per alimenti a 95° + 3/4 di litro d’acqua bollita e raffreddata). Lasciar fermentare in un luogo fresco e buio (sarebbe ideale la cantina) per almeno 1 mese. Filtrare e conservare in bottiglie con tappo.

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Ratafià di ipericoRatafià di iperico, ottimo aperitivo e digestivo (stimola l’appetito, facilita la digestione, impedisce l’acidità di stomaco, ecc.). Si mettono a macerare, per circa 15 giorni, in una bottiglia ben chiusa, 2 litri di acquavite e 30 g di fiori secchi di iperico con 2 limoni tagliati. Si filtra, comprimendo bene il residuo, si aggiungono 150 g di zucchero e si imbottiglia per la conservazione.

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Sciroppo liquoroso di noce, efficacissimo per favorire la digestione, per eliminare i gas intestinali, per lenire il mal di testa conseguente a pesantezza digestiva. Togliere il mallo a 50 noci fresche e porle in un recipiente di coccio insieme a 2 litri di buona acquavite, 1 g di cannella, 1 g di chiodi di garofano, 1 g di macis (nome commerciale dell’involucro carnoso, arillo, che avvolge il seme della noce moscata, di colore rosso da fresco, giallo da secco). Dopo un mese circa di macerazione, si filtra e si aggiunge uno sciroppo costituito da 1 litro di acqua bollita in cui si scioglie zucchero a piacere, fino ad un massimo di 1 kg. Si mescola il tutto e si versa in una bottiglia con tappo per la conservazione e per l’uso.

Altre ottime preparazioni casalinghe

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Come preparare l’acqua di melissa. Far cuocere per 5 min in 500 ml d’acqua 25 g di foglie di melissa, cui si aggiungono 5 g di ciascuna delle seguenti piante: scorza di limone grattugiata, chiodi di garofano, cannella, noce moscata. Si aggiunge poi 500 ml di buona acquavite. Si pone il tutto in un recipiente di vetro ben chiuso e si espone al sole o in un luogo caldo. Dopo 4 settimane si filtra e si conserva in bottiglia ben tappata. Se ne prende 1 cucchiaino da caffè, in poca acqua, prima dei pasti nei casi di problemi di stomaco, nelle debolezze nervose, nei disturbi del cuore di origine nervosa, nella nevrastenia, nei vomiti nervosi, nella malinconia, nei disturbi del ventre e delle regole, nei dolori uterini.

Dermatite, Eczema, Dermatosi - image  on https://rimediomeopatici.comCome preparare una crema di alchemilla. La nonna la usava moltissimo perché ne apprezzava le molteplici virtù e ne teneva in casa sempre una scorta. Oggi alle creme di questa pianta si riconoscono diverse proprietà terapeutiche, come quelle di curare e lenire le infiammazioni e le irritazioni cutanee, di donare tonicità ed elasticità alla pelle, di idratare, di cicatrizzare, di normalizzare l’eccessiva produzione sebacea ed altro ancora. La  nonna la preparava così. Si prendono 2 g di estratto fluido di alchemilla (la comune tintura madre), 12 g di idrolato di rosa (costituisce la parte acquosa della crema e oltre a dare la profumazione aiuta a donare tonicità alla pelle), 10 g di lanolina e 30 g di vasellina, che costituiscono la base grassa (eccipiente). Si sciolgono la lanolina e la vasellina in un contenitore scaldato a bagnomaria. Si aggiungono l’idrolato di rosa e l’estratto fluido di alchemilla e si fa bollire il tutto a fuoco lento per pochi minuti, mescolando continuamente per evitare che si attacchi. Prima che il composto si raffreddi si versa in vasetti non trasparenti con coperchio per la conservazione ed il successivo uso.

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Come preparare un’acqua di colonia, ottima per la toilette. Mettere a macerare, per 15 giorni, 15 g di sommità fiorite di lavanda in 200 ml di alcool a 80° (167 ml di alcool per alimenti a 95° + 33 ml d’acqua bollita e raffreddata). Dopo si filtra, comprimendo bene il residuo, e si aggiungono 1 g di essenza (sinonimo di olio essenziale) di limone, 1 g di essenza di cedro, 1,5 g di essenza di bergamotto, 0,5 g di essenza di rosmarino, 1 g di essenza di neroli (olio essenziale dei fiori di arancio amaro), 1 g di tintura di benzoino, 3 g di alcolato di melissa. Si versa in una bottiglietta con coperchio per la conservazione e l’uso.

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Per preparare un unguento alla salvia, macerare un pugno di foglie fresche di salvia sminuzzate in 1/2 litro di alcool per 24 ore. Filtrare e mescolare con 500 g di burro sciolto, o strutto o altro grasso. Amalgamare bene e utilizzare l’unguento per frizioni locali. E’ un ottimo antisettico e cicatrizzante.

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Per preparare un unguento di calendula occorre il succo fresco della pianta o delle sue foglie e, nella proporzione 1:6, burro fresco, o strutto, o altra sostanza grassa. Il tutto si fa amalgamare con una cottura a bagnomaria. Le applicazioni locali di tale unguento sono utili per lesioni cutanee, piaghe, punture d’insetti, calli, funghi, vene varicose.

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Il decotto di crusca di grano, che si prepara facendo bollire un pugno di crusca in acqua per 3/4 d’ora, è un cibo leggero e molto nutriente per anziani, fanciulli e convalescenti. Un tempo veniva dato, addolcito con poco miele o zucchero e fatto cuocere per un altro quarto d’ora, alle persone debole e malaticce, alla dose di 1/2 litro al dì, da solo o con il pane (a zuppa).

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Un vino alla quercia è una bevanda tonica ed indicata per chi soffre di incontinenza urinaria. Si prepara mettendo a macerare, per 3 – 4 giorni, 30 – 60 g di corteccia di giovani rami di quercia ridotti in frammenti in 1 litro di vino rosso. Si filtra e si assume alla dose di 1 bicchierino prima dei pasti.

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Invece con le ghiande di quercia è possibile preparare una bevanda sia nutriente che tonica per lo stomaco e per l’intestino. Si prendono 10 – 15 g di ghiande secche o torrefatte e si mettono a bollire, per 15 – 20 min, in 1 litro d’acqua o di latte. Si può aggiungere una piccola dose (un cucchiaino) di orzo leggermente abbrustolito e macinato. Le ghiande prima della torrefazione devono essere private della buccia. La bevanda di ghiande di quercia è un alimento di prim’ordine per i convalescenti.

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Un vino di noce è tonico, depurativo e stomachico, nonché vermifugo. Macerare 50 – 60 g di foglie fresche di noce finemente tritate in 1 litro di vino bianco, per 3 – 4 giorni. Filtrare e assumerne 2 – 3 cucchiai 2 volte al dì prima dei pasti principali.

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Come preparare una conserva di rose, utilizzando rose rosse non completamente sbocciate. Togliere ai petali l’unghia (punta inferiore bianca del petalo), macinarli in un mortaio insieme al triplo del loro peso di zucchero ed a tanto idrolato di rosa da ottenere una pasta della consistenza del miele. Assumere alla dose di 50 –100 g al dì. Rinforza i polmoni.

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Con i ricettacoli delle rose si prepara invece la marmellata. Si passano questi al setaccio e si mettono a bollire in poca acqua, schiumando di tanto in tanto, finché non diventano filamentosi. Si aggiunge una uguale quantità di zucchero e si lascia cuocere fino alla consistenza desiderata. Si versa subito in vasetti sterilizzati muniti di chiusura ermetica e si conserva in luogo fresco e buio.

Lo sapete che …

• Per eliminare il sapore della cipolla, basta masticare del caffè in polvere o in chicchi.

• Mangiare le fragole aiuta a sciogliere il tartaro dei denti.

• Per tenere lontani i topi basta mettere nei luoghi a rischio una pianta di ruta, che emana un odore a loro sgradevole.

• La saponaria è una pianta che contiene un glucoside, la saponina, che si trova in tutte le parti della pianta e che agitata in acqua la rende spumosa come fa il sapone; perciò il suo decotto era usato per sbiancare e smacchiare tessuti di seta, di lana e merletti.

• La cottura delle piante nel vino ne aumenta l’efficacia terapeutica. Anticamente venivano messe nel mosto in fermentazione mazzi di piante diverse, sì da avere vini con proprietà medicinali diverse. A mosto fermentato venivano tolte le parti vegetali e quindi si procedeva nella solita maniera per ottenere il vino. Esistevano così vini di salvia, rosmarino, assenzio, finocchio, anice, sambuco, gramigna, ecc. Questi vini medicamentosi servivano per trattare le stesse malattie curate dalle piante che vi si immettevano.

• I fiori del carciofo coagulano il latte.

• Con l’acqua dei fiori d’arancio si prepara il cosiddetto latte di gallina, che è ottimo per le affezioni respiratorie e come nutrimento che giova agli ammalati. Si sbattono 1 o 2 tuorli d’uova fresche in un po’ di latte zuccherato e si aggiunge un po’ di acqua di fiori d’arancio.

• Se si deve prendere olio di ricino oppure olio di fegato di merluzzo, si può masticare prima un po’ di scorza d’arancia per rendere più gradevole l’assunzione.

• Il sale di acetosella (che si estrae dalle foglie della pianta), sciolto in acqua, è ottimo per togliere le macchie difficili da tessuti, legno, ecc.

• Per preparare un’ottima polvere dentifricia che mantiene i denti bianchi e lucidi, aromatizza la bocca e rinforza le gengive, mescolare uguali quantità di semi di anice ridotti in polvere con polvere di carbone di pioppo o di china grigia.

• L’unghia bianca dei petali di rosa ha proprietà astringenti, mentre il lembo ha proprietà lassative.

• I semi di girasole, torrefatti e macinati, consentono di preparare un caffè utile nei casi di emicrania.

• Le foglie del noce hanno un’azione parassiticida.

• Con le patate raschiate e riscaldate lentamente si forma una pasta che è una specie di sapone usato in passato per dare biancore e splendore alla biancheria.

• Il mosto d’uva combatte la stitichezza.

• I vecchi medici prescrivevano il bagno di ginepro ai malati di gotta.

• Un tempo era consuetudine, specie in Inghilterra e Svezia, fumare le foglie di farfaro a guisa di sigaro, nei casi di tosse e asma.

• Il crescione è un antidoto della nicotina. Tale pianta si usa sempre cruda perché cotta perde le sue proprietà curative. Inoltre è un vermifugo ed è controindicato per le donne incinte.

• I semi e le foglie fresche dell’ortica, ridotte in piccoli frammenti, mescolati con cibo delle galline e delle oche, stimolano la produzione delle uova. Inoltre le foglie di ortica, sia fresche che secche, sono un ottimo foraggio per il bestiame, come mucche e pecore, ed aumentano la produzione di latte.

• Il rizoma del rabarbaro rimuove le macchie di ruggine e disincrosta le padelle. Usato fresco è utile per pulire l’ottone.

• Il succo delle foglie di acetosa toglie le macchie di ruggine, di muffa, di inchiostro da lenzuola, da mobili di vimini e da argento.

• L’acqua di cottura dei fagiolini ravviva i tessuti di lana.

• L’acqua di cottura delle patate pulisce l’argento e restituisce brillantezza alla lana ed al cuoio.

• Se vicino alle rose si coltiva del prezzemolo, questo ne migliora il profumo e la salute.

• L’olio essenziale di origano è un potente antisettico, adatto a disinfettare gli ambienti in cui si soggiorna.

• La regola generale per impostare correttamente la temperatura del forno per la cottura dei dolci è la seguente: quanto più zucchero contiene l’impasto, tanto più bassa deve essere la temperatura.

• Per eliminare dalla bistecchiera l’odore dei cibi cucinati, basta strofinarvi a caldo una manciata di farina gialla e poi sciacquare sotto l’acqua corrente.

• La cenere del camino, opportunamente vagliata, può essere utilizzata per pulire e lucidare l’acciaio, come piani cottura, lavelli, pentole, stoviglie, rubinetteria, ecc. Se ne pone una piccola quantità su una spugnetta umida, si passa sugli oggetti e poi si sciacqua.

• Per decongestionare le palpebre gonfie ed arrossate a causa della stanchezza, vi si applica sopra una fetta di patata cruda per circa mezz’ora.

• Per eliminare il giallo dai denti o certe altre macchie antiestetiche, si spazzolano i denti con lo spazzolino su cui si è apposto un pizzico di bicarbonato.

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Repellente per zanzare e formiche

Zanzare

Dermatite, Eczema, Dermatosi - image  on https://rimediomeopatici.comCon l’arrivo del caldo estivo si pone il problema di come difendersi dagli attacchi delle zanzare e dalle loro fastidiosissime punture. Da noi, ove è praticamente escluso il rischio della trasmissione di malattie, la puntura di zanzara non è particolarmente dannosa e si limita a produrre nella zona cutanea interessata una manifestazione irritativa infiammatoria, con arrossamenti e prurito, di gravità variabile a seconda del grado di sensibilità dell’individuo. E’ solo la zanzara femmina che punge, in quanto con la puntura essa succhia il sangue per nutrirsi e per rendere fertili le uova prima della deposizione. La saliva iniettata, avendo un potere rubefacente, agevola la suzione ma provoca nel malcapitato la reazione allergica descritta in precedenza. Non tutte le persone però attirano le zanzare: sembrerebbe che tali insetti siano particolarmente attratti dagli odori emanati da alcune sostanze presenti sulla pelle, in quantità variabili da persona a persona e dall’anidride carbonica emessa con la respirazione, anch’essa in quantità variabile da persona a persona. Un sistema valido per difendersi dalle zanzare è quello di fare uso di sostanze in grado, con il loro odore sgradevole, di tenere lontano gli insetti. In natura esistono diverse sostanze che hanno tali caratteristiche e che quindi possono essere utilizzate per preparare repellenti naturali di provata efficacia, con la sola accortezza, a differenza dei repellenti chimici, di doverli rinnovare più spesso per la loro minore durata. Se ne riportano alcuni adoperati dalla Nonna.  

 

□ In prossimità delle possibili aperture di casa (balconi, finestre, ecc.) e/o nella stanza in cui si soggiorna, mettere un piattino con mezza cipolla ed alcuni chiodi di garofano conficcati. L’odore terrà lontane le zanzare.

 

□ Analogamente si può usare dell’aceto con alcune fette di limone.

 

□ Un ottimo repellente per le zanzare, da cospargere sulle parti scoperte del corpo, può essere fatto con l’infuso di foglie e cime fiorite di menta, più qualche foglia di basilico. Se ne può usare anche lo spray.

 

□ La sera mettere su una candela a base larga qualche goccia di olio essenziale di neem o di citronella e geranio. L’odore sprigionato allontanerà le zanzare.

 

□ Le piante di gerani odorosi, citronella, lavanda, malvarosa, menta e basilico sono dei repellenti naturali perché le zanzare non sopportano il loro profumo.

 

□ Mangiare aglio o peperoncino o lievito di birra aiuta a tenere lontane le zanzare perché conferisce al sudore un odore a queste sgradito.

 

□ Preferire abiti di colore chiaro ed evitare quelli di colore scuro ed acceso che attirano le zanzare.

 

□ La crema corpo può diventare un ottimo repellente per zanzare se a 50 g di essa si aggiungono 10 gocce di olio essenziale di geranio e 10 gocce di olio essenziale di citronella.

 

□ Si può preparare un olio per il corpo che tiene lontane le zanzare, aggiungendo a 50 ml di olio di mandorle dolci 5 gocce di ognuno degli oli essenziali di menta piperita, lavanda, citronella, eucalipto e timo. Si può usare come base anche un altro olio, come ad es. olio extravergine di oliva o olio di jojoba.

 

□ L’olio di semi di soia, cosparso sulle parti scoperte del corpo, garantisce un’ottima protezione contro le zanzare, per efficacia e durata.

 

□ A 80 ml di acqua distillata aggiungere 20 ml di alcool alimentare e gli oli essenziali di tea tree, geranio, lavanda, menta piperita e timo, 15 gocce di ciascuno. Agitare bene e spruzzare sul corpo per allontanare le zanzare.

 

Formiche

Dermatite, Eczema, Dermatosi - image  on https://rimediomeopatici.comPer difendersi dalla visita delle formiche la prima cosa da fare è di eliminare dall’ambiente ogni traccia di cibo. Com’è noto le formiche sono onnivore e sono particolarmente golose delle sostanze zuccherine, per cui occorre stare attenti a non lasciare in giro avanzi di cibo (briciole sul pavimento, macchie di alimenti, piatti sporchi, granelli di zucchero, ecc.). La seconda cosa da fare è di individuare il percorso delle formiche, stabilendo da dove entrano e da dove escono. Laddove è possibile, occorre quindi ostruire le vie di accesso che lo consentono (fessure, tubature, cavidotti, ecc.). La zona o le zone d’ingresso ineliminabili vengono invece trattate con repellenti naturali che tengono alla larga le formiche. Trattasi cioè di sostanze naturali che emanano un odore sgradito alle formiche, le quali, com’è noto, hanno un olfatto molto sviluppato (tale ad esempio da percepire la presenza dello zucchero a notevole distanza) e non sopportano gli odori forti. Molti di questi ingredienti possono essere utilizzati lungo i percorsi abituali o per lavare le superfici di casa. Di seguito si riportano alcuni repellenti naturali adoperati dalla Nonna.

 

□ La polvere di peperoncino cosparsa lungo i percorsi o nei punti d’ingresso delle formiche, costituisce un efficacissimo repellente.

 

□ Lo stesso risultato lo si ottiene con una miscela di sale, polvere di origano e polvere di timo, oppure polvere di borotalco e fondi di caffè. Cosparsa lungo i perimetri e negli angoli tiene lontane le formiche.

 

□ Lavare le superfici con una miscela composta da 1 litro d’acqua, 100 ml di aceto bianco, 100 g di sale, in cui si possono aggiungere, per aumentarne l’efficacia, 10 gocce di ciascuno degli oli essenziali di menta piperita, lavanda, citronella e origano. L’azione repellente per le formiche è garantita.

 

□ Le superfici possono essere pulite anche con aceto bianco distillato o con succo di limone.

 

□ I punti d’ingresso delle formiche possono essere cosparsi con uno o più dei seguenti altri repellenti: chiodi di garofano, cannella, pepe, spicchi d’aglio, limone, ortica, sedano, canfora, cajeput, assenzio, pino, cedro, eucalipto, tanaceto e tutti gli odori forti.

 

□ Un detergente per pavimenti che funziona da ottimo repellente per le formiche può essere preparato unendo ad un secchio d’acqua 250 ml di aceto bianco, 50 ml di sapone liquido neutro, 10 gocce di olio essenziale di eucalipto e/o menta piperita.

 

□ Un profumo per ambiente che tiene lontane le formiche può essere composto da 5 ml di olio essenziale di cajeput, 5 ml di olio essenziale di eucalipto e 20 ml di alcool etilico. Si può spruzzare anche lungo i percorsi e nelle zone più a rischio.

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Sulphur

DESCRIZIONE

Il rimedio omeopatico Sulphur si ottiene dalla triturazione con alcool puro di cristalli di zolfo ridotti in polvere, successivamente portati ad ebollizione, filtrati e sottoposti a diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.

Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.

Dermatite, Eczema, Dermatosi - image  on https://rimediomeopatici.comLo zolfo (nome latino sulphur) è l’elemento chimico di simbolo S, appartenente al VI gruppo del sistema periodico. Conosciuto fin dalla preistoria, fu per la prima volta studiato da Antoine Lavoisier che nel 1777 convinse definitivamente la comunità scientifica a classificarlo come elemento e non come composto.

Lo zolfo è una sostanza cristallina trasparente di colore giallo, inodore, con caratteristiche essenzialmente non metalliche. E’ insolubile in acqua, poco solubile in alcool e solubile in etere, nella benzina e negli oli. Brucia all’aria con fiamma azzurra e odore irritante, producendo il diossido di zolfo (SO2, meglio noto come anidride solforosa).

Lo zolfo è abbastanza abbondante in natura (0,1%), dove esiste allo stato elementare (zolfo nativo) nelle vicinanze di regioni vulcaniche, come ad esempio in Sicilia ed in Giappone, o in giacimenti come quelli in Louisiana e Texas (USA), che sono tra i più vasti esistenti. Lo si trova pure allo stato combinato, soprattutto come solfuro (es. pirite FeS2, galena PbS, blenda ZnS) e come solfato (es. gesso CaSO4∙2H2O, barite BaSO4). Il caratteristico odore di uova marce è dovuto al solfuro d’idrogeno (H2S, noto anche come acido solfidrico o idrogeno solforato), rinvenibile in sorgenti minerali.

Lo zolfo ed i suoi composti trovano applicazione in molti processi industriali, di cui il più importante è la produzione di acido solforico (H2SO4) per batterie elettriche e detergenti, ma anche nella produzione di fertilizzanti, polvere da sparo, insetticidi e fungicidi (anticrittogamici), disinfettanti, lassativi e nel processo di vulcanizzazione della gomma. Altri usi sono nelle teste dei fiammiferi e nei fuochi d’artificio. I solfiti vengono usati per sbiancare la carta e come conservanti nella frutta secca e nei vini (qui sottoforma di diossido di zolfo SO2, con la sigla E220).

La presenza di SO2 nell’atmosfera è dovuta principalmente ai processi di combustione dell’industria e delle centrali elettriche che utilizzano combustibili fossili (carbone, olio combustibile di petrolio, gasolio). Tale gas è un forte irritante degli occhi, della gola  e delle prime vie respiratorie ed inoltre reagendo con l’ossigeno ed il vapore acqueo dell’aria forma acido solforico (H2SO4), che precipitando al suolo dà luogo alle famose piogge acide tanto dannose per l’ambiente a causa dell’acidificazione dei terreni e delle risorse idriche.

Oltre che in omeopatia, lo zolfo è molto utilizzato in naturopatia ed in cosmetica per le sue riconosciute proprietà antinfiammatorie, astringenti e disintossicanti. Il sapone allo zolfo, ad esempio, è un classico per i problemi della pelle grassa.

Ma il ruolo importante lo zolfo lo svolge nella vita animale e vegetale, dove diventa un elemento indispensabile ed essenziale, in quanto responsabile della catalizzazione di reazioni biochimiche cellulari ed extracellulari di fondamentale importanza biologica. Nell’organismo umano, ove costituisce lo 0,25% della massa totale, è presente in tutte le cellule ed in particolare in due amminoacidi proteinogenici, la cisteina e la metionina, e di conseguenza in molte proteine. E’ contenuto nella cheratina, sostanza proteica necessaria per la salute ed il benessere di pelle, unghie e capelli. Per questo motivo è denominato anche il “minerale della bellezza”. Lo zolfo è contenuto anche nelle vitamine del gruppo B, quali tiamina (vitamina B1) e biotina (vitamina B8). Nel fegato stimola la produzione della bile ed aiuta nell’attività di disintossicazione. E’ presente nel tessuto connettivo (ad es. nelle articolazioni) e nell’insulina, ormone prodotto dal pancreas per la regolazione del livello di glucosio nel sangue. E’ necessario per la corretta struttura ed attività biologica degli enzimi, particolari proteine aventi la funzione di catalizzatori biologici. Svolge infine nell’organismo altre importanti funzioni a livello immunologico, neurologico, polmonare, renale, muscolare e scheletrico.

Gli alimenti più ricchi di zolfo sono uova (che ne hanno il più alto contenuto), legumi, cavoli, gemme di grano, carne, pesce, molluschi bivalve, formaggio e latte.

CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO

Sulphur è uno dei principali policresti omeopatici. La sua diatesi è psorica ed è un rimedio adatto a tutte le costituzioni, ma soprattutto a quella sulfurica. Il temperamento è sanguigno.

Il soggetto Sulphur è un auto-intossicato, in quanto, risultando alterato il metabolismo dello zolfo, non riesce ad espellere naturalmente le tossine prodotte nell’organismo, che in condizioni normali vengono espulse tramite gli organi emuntori quali reni, fegato, polmoni e pelle. In presenza di tale anomalia risulta compromessa la normale attività fisiologica ed i sintomi sono quelli tipici dell’intossicazione generale in cui l’organismo si trova. Tutti i sintomi tendono alla cronicità e questa è una delle caratteristiche chiave del rimedio.

Pertanto il soggetto Sulphur può presentare tipicamente problemi di insufficienza renale, infezioni delle vie urinarie, epatomegalia (fegato ingrossato), stasi a livello della vena porta (è la grossa vena che convoglia nel fegato il sangue proveniente dalla milza e dalla porzione sottodiaframmatica del tubo digerente) con congestione epatica ed emorroidi, stasi della vena cava inferiore (è la grossa vena che drena verso il cuore il sangue che ritorna dalla metà inferiore del corpo) con varici alle gambe, adeniti acute e croniche (infiammazione dei linfonodi), suppurazione dei tessuti, eretismo cardio-circolatorio, ipertensione, problemi digestivi, patologie respiratorie.

Ma il vero punto debole di Sulphur è la pelle, che com’è noto è una delle principali vie di eliminazione delle tossine ed alla quale arrivano, nello stato di intossicazione generale in cui si trova il soggetto, tutti i rifiuti e le sostanze tossiche non eliminate altrove. La pelle pertanto si presenta malsana, secca, rugosa, raggrinzita e dominata da varie affezioni con eruzioni ed eczemi, oltre che da una sudorazione abbondante e fetida. L’odore sgradevole delle escrezioni è una delle caratteristiche di Sulphur, riconducibile a tutti i composti solforati, quali il solfuro d’idrogeno (H2S).

Proprio perché l’intossicazione è lenta anche la sintomatologia è a decorso lento e graduale, per cui ogni patologia compare lentamente ed altrettanto lentamente scompare.

Considerato inoltre che lo zolfo brucia, anche Sulphur brucia, per cui il soggetto ha sensazioni di bruciore sulla pelle e sulle mucose (bocca, intestino, ecc.), il sudore è bruciante (e maleodorante), le secrezioni sono brucianti, ha vampate di calore, le piante dei piedi a letto bruciano e questo è un altro sintomo caratteristico e peculiare del rimedio. Di giorno il soggetto diventa termicamente instabile, per cui una parte del corpo (testa) si fa calda ed un’altra si fa fredda (mani e piedi).

In Sulphur sono frequenti le cosiddette alternanze morbose tra varie patologie, come tra quelle cutanee, respiratorie, venose, muscolo-scheletriche o gastrointestinali, per cui ad esempio eczema, asma, emorroidi, cefalea, reumatismo o diarrea si alternano tra di loro, nel senso che scompare l’una e compare l’altra, in genere con una periodicità di 7 o 8 giorni.

E’ altresì presente una certa irregolarità dei sintomi, dovuta all’intossicazione ed alle improvvise reazioni dell’organismo nel tentativo di ripristinare la corretta eliminazione delle tossine. Pertanto ad esempio il soggetto sarà stitico o diarroico, anoressico o bulimico, mangerà molto e digerirà tutto oppure mangerà poco e digerirà male, e così via. Si presenteranno cioè i sintomi più contraddittori, per cui si può dire che «c’è tutto in Sulphur» e questo qualche volta rende più difficile la sua prescrizione.

Il soggetto che richiede il rimedio può essere di due tipi: un magro ossigenoide o un grasso pletorico, che corrispondono rispettivamente ai biotipi “sulfurico magro” e “sulfurico grasso”.

Il magro ossigenoide presenta un’accelerazione delle reazioni biochimiche di ossidazione (l’aggettivo ossigenoide sta proprio per un eccesso di ossigenazioni) e conseguentemente un aumento della quantità di scorie che il suo organismo non riesce ad eliminare con lo stesso ritmo con cui le produce. Diventa pertanto un auto-intossicato che cerca di eliminare i rifiuti, ad esempio, con la diarrea mattutina. E’ un soggetto sottile, magro, con pelle avvizzita e mucose arrossate ai bordi degli orifizi (bocca, narici, palpebre, orecchie, ano, ecc.).

Il grasso pletorico presenta invece un rallentamento delle ossidazioni e persino dell’intero metabolismo (l’aggettivo pletorico sta per una sovrabbondanza di effetti nocivi), con il risultato che si forma un altro genere di intossicazione. Il soggetto sarà, cioè, più corpulento, psorico, iperteso, sentirà sempre caldo, suderà abbondantemente al minimo calore, avrà congestioni e sensazioni di bruciore un po’ dappertutto, sarà diarroico o stitico a seconda se viene o no utilizzata tale via di eliminazione delle scorie.

Dermatite, Eczema, Dermatosi - image  on https://rimediomeopatici.comDal punto di vista neurologico il soggetto Sulphur è per lo più pigro e disordinato, apatico e trasandato, fino allo stato depressivo. A volte appare come un megalomane o preda di manie religiose. Spesso soffre di vertigini e di cefalea nevralgica di tipo congestivo. Non sopporta il calore, soprattutto quello all’interno di un ambiente chiuso. Ha sete intensa. Ha desiderio o ripugnanza per alcune categorie di cibo, a seconda del loro contenuto di zolfo: in effetti poiché è turbato il metabolismo dello zolfo, l’organismo non sa più trasformare e assimilare gli alimenti solforati, ossia quelli ricchi di proteine, per i quali proverà un’avversione (es. carne e latte), mentre al contrario sarà attirato da glucidi e lipidi che sono privi di zolfo (es. alimenti zuccherati, grassi animali e vegetali).

Il Sulphur omeopatico agisce aumentando i processi di eliminazione delle tossine prodotte dall’organismo, accumulatesi eccessivamente, come abbiamo visto, per un’alterazione del metabolismo dello zolfo, al punto tale da determinare progressivamente uno stato di intossicazione generale. In questo modo Sulphur elimina, depura, purifica. E’ questa in sintesi la semplice chiave di lettura del rimedio. Sulphur è il “netturbino”, l’operatore ecologico dell’organismo che spazza via i rifiuti tossici mantenendo pulite tutte le strutture cellulari. Sulphur quindi «fa uscire» le tossine, per cui il rimedio agisce secondo una “tendenza centrifuga”, cioè dall’interno all’esterno dell’organismo.

Il rimedio è utilizzato anche come “rivelatore dei sintomi”, quando ad una malattia non corrisponde alcun rimedio ben definito, quando cioè i sintomi della malattia non sono ben marcati: in tal caso Sulphur fa apparire qualche caratteristica che indica il rimedio da somministrare.

E’ usato anche quando l’ammalato si trova nel cosiddetto “stato psorico”, cioè quando egli dimostra scarsa reattività alla cura di un rimedio, seppure ben scelto e correttamente somministrato: in tal caso Sulphur rimuove l’ostacolo e consente al rimedio di agire.

E’ altresì adoperato, dopo una malattia, per eliminare le tossine residue presenti nell’organismo o quando il paziente tarda ad entrare nella fase di convalescenza.

Tutti i sintomi peggiorano al caldo umido, in un letto troppo caldo ma anche al clima troppo freddo. Migliorano al caldo secco, all’aria aperta, con il sudore. La lateralità del rimedio è generalmente sinistra.

I principali sinergici (complementari) di Sulphur sono Aconitum, Aloe, Antimonium tartaricum, Ipeca, Nux vomica, Psorinum, Pulsatilla, Rhus tox, Silicea.

I principali antidoti (ma che aiutano nelle terapie)sono Aconitum, Camphora, Chamomilla, China, Mercurius solubilis, Pulsatilla, Rhus tox, Sepia, Thuja.

USO DEL RIMEDIO

Il rimedio omeopatico Sulphur si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio descritte in precedenza.

1) PELLE. Pelle secca, raggrinzita, screpolata, squamosa. Sudorazione maleodorante. Eruzioni cutanee di ogni tipo, fenomeni suppurativi e prurito intenso. Foruncoli. Acne. Esantema e malattie esantematiche. Eczema. Orticaria. Herpes. Erisipela. Verruche callose. Pitiriasi. Ulcere pruriginose e fistolose. Piaghe. Ecchimosi.

2) APP. DIGERENTE. Afte. Alito fetido e lingua con patina biancastra. Dispepsia di ogni genere. Congestione epatica per stasi della circolazione portale. Fegato ingrossato. Gonfiore addominale. Alterazione dei processi assimilativi e di disintossicazione. Diarrea, specie mattutina, alternata a stipsi. Infiammazione all’ano con prurito, bruciore e dolore. Emorroidi.

3) APP. CARDIOVASCOLARE. Congestioni localizzate venose e arteriose. Stasi venose. Vampate di calore. Eretismo cardio-circolatorio. Aterosclerosi. Ipertensione arteriosa. Varici. Emorroidi.

4) SISTEMA LINFATICO. Ipertrofia e infiammazione dei linfonodi.

5) APP. URINARIO. Infezioni delle vie urinarie. Pollachiuria. Tenesmo vescicale. Ritenzione urinaria.

6) APP. RESPIRATORIO. Rinofaringite acuta o cronica. Rinite allergica. Rinorrea acquosa e irritante. Tosse spasmodica. Asma con attacchi soprattutto notturni.

7) SISTEMA NERVOSO. Apatia mentale. Lieve depressione ciclica. Tendenza a svegliarsi tardi al mattino. Sonnolenza diurna spesso associata a insonnia notturna. Vertigini. Cefalea nevralgica di tipo congestivo.

8) APP. GENITALE FEMMINILE. Possibile dismenorrea, con ciclo mestruale irregolare ed intermittente. Disturbi della menopausa.

9) APP. GENITALE MASCHILE. Possibile prostatite. Ipertrofia prostatica in età adulta.

10) ORECCHIO. Otite con otorrea purulenta. Parotite. Prurito all’orecchio esterno. Escoriazione dietro le orecchie.

11) OCCHIO. Oftalmie brucianti. Congiuntiviti e lacrimazione, legate anche allo stato allergico. Prurito, solletico e bruciore alle palpebre. Orzaiolo.

12) APP. MUCOLOSCHELETRICO. Lombalgie e sacralgie. Reumatismi. Crampi muscolari. Bruciore alle piante dei piedi.

DOSI

In tutti i casi diluizione 7CH, 3 granuli o 5 gocce da una a tre volte al dì. In particolare nei casi di malattie esantematiche e di parotite solo nella fase terminale della malattia.

Diluizioni più alte, consigliabili per curare nel profondo gli stati cronici, per la loro incidenza sull’organismo possono essere prescritte solo dal medico omeopata.

(*) V. Note esplicative

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