Sommario di Ortica e Parietaria:
◊ TM di Ortica o ortica comune, Nettle o anche Stinging Nettle
◊ TM di Parietaria o Erba Vetriola, Erba dei muri o anche Muraiola
Tintura Madre di Ortica
L’Ortica (Urtica dioica L.) è una pianta erbacea spontanea e perenne, originaria dell’Asia occidentale e dell’Africa, oggi presente in tutte le regioni temperate del mondo. È la più conosciuta e diffusa specie del genere Urtica. Il termine Urtica deriva dal latino urere, cioè bruciare e sta a indicare l’effetto delle sostanze irritanti contenute nei peli.
L’irritazione per contatto provoca la formazione di piccoli eritemi sulla pelle, accompagnati ad una sensazione di bruciore, di prurito e anche di intorpidimento. Quest’effetto dura da pochi minuti ad alcune ore.
Il colore della pianta è verde, l’odore è debole, il gusto è amaro.
Tra i componenti principali ci sono: Clorofilla A e B; sostanze azotate, nitrati, ammine, aminoacidi; flavonoidi; acido salicilico; glucidi: mono, di e trisaccaridi, cellulosa; vitamine B2, K1, A; derivati dell’acido caffeico; Olio essenziale: metileptenone, acetofenone ed altri chetoni, esteri, alcoli; oligoelementi; Sali minerali, in particolare quelli di calcio e di potassio; carotenoidi e in particolare licopene, xantofilla, isoxantina; acidi formico ed acetico; acidi ascorbico, folico e pantotenico; tannini; mucillagini.
I semi della pianta sono ricchi di acido linoleico, nell’insaponificabile vi è beta-sitosterolo e beta-carotene.
Il tempo di raccolta è da aprile a settembre. La pianta si recide 10 cm. al di sopra del terreno, ma si devono proteggere le mani con dei guanti per evitare dolorose irritazioni.
Nella medicina popolare i preparati a base di radice di ortica erano utilizzati come diuretici, astringenti e per gargarismi.
Questa pianta è utilizzata ancora oggi per scopi culinari (previa bollitura). È considerato un alimento ad alto valore nutritivo. I valori nutrizionali variano a seconda del periodo di raccolta e diminuiscono con la preparazione e anche con la cottura.
Dall’ortica (Urtica) deriva il termine “orticaria”. Le foglie di queste piante presentano, infatti, una sostanza ad azione revulsiva contenuta nei tricomi, una sorta di peli dell’ortica. Questa sostanza risulta irritante per la pelle e dà una reazione pomfo-eritematosa immediata.
L’eruzione cutanea, può dipendere da una reazione allergica IgE-mediata, con attivazione dei mastociti e il rilascio di mediatori chimici. In un soggetto suscettibile, i pomfi diventano evidenti qualche minuto dopo il contatto con questo specifico allergene.
La maggior parte degli episodi acuti di orticaria è temporanea e si risolve completamente entro poche settimane dall’esordio. Complessivamente, la durata può variare da pochi giorni fino a qualche settimana.
L’orticaria cronica invece dura per diverse settimane o addirittura per tutta la vita. Questa forma è caratterizzata da fasi di remissione, durante le quali i sintomi migliorano o scompaiono, a periodi di riacutizzazione.
Preparazione
La T. M. si prepara mettendo le foglie della pianta in infusione in alcol a 25° nella proporzione 1:5
Proprietà
DIURETICA, ANTINFIAMMATORIA, REVULSIVA. ANTIANEMICA, EMOSTATICA, ASTRINGENTE, GALATTOGOGA, IPOGLICEMICA. La pianta fresca è anche REVULSIVA e VESCICANTE.
Utilizzo
Eczema nervoso, emorragia uterina, eruzioni cutanee, eczema infantile, epistassi, dolori reumatici, artriti, dolori muscolari e dolori articolari, gotta, prurito cutaneo e del cuoio capelluto
Dosi
Secondo il parere medico.
(*) V. Note esplicative
Tintura Madre di Parietaria
In Italia la parietaria è nota anche con i termini di Vetriola, Erba dei muri, Muraiola. Il suo nome proviene dal latino paries. Il suo habitat preferito è costituito dai vecchi muri.
Fino a pochi anni fa, questa pianta veniva comunemente usata per pulire l’interno delle bottiglie e anche dei fiaschi grazie ai microscopici peli delle sue foglie (da qui il nome comune erba vetriola).
La parietaria (Parietaria officinalis L.) fa parte della famiglia delle Urticaceae ed è una specie fortemente allergenica. Ha tra i principali componenti: Glicosidi flavonoidici; Sali minerali, tra cui il nitrato di potassio; mucillagini; sostanze solforate; ac. glicolico; ac. glicerico; tannini.
Il tempo di raccolta è da giugno a settembre; si recide la pianta ad alcuni cm. dalla base.
Caratteri organolettici:
ODORE: Debole.
SAPORE: Debole
Nella medicina popolare viene raccomandata per sgretolare ed espellere i calcoli renali.
Un altro utilizzo popolare di questa pianta è quello strofinare le foglie senza troppo vigore sulla parte lesa, per lenire il prurito dovuto al contatto con la sostanza urticante dell’ortica.
La parietaria, nel periodo di pollinazione, può causare allergie nei soggetti predisposti.
Il periodo di pollinazione della parietaria va da febbraio a ottobre.
I pollini sono le cellule riproduttive maschili (gametofiti) prodotte dalle piante durante la fioritura. Questi granelli piccoli e leggeri hanno il compito di fecondare altri vegetali della stessa specie.
Considerate le loro ridotte dimensioni, i pollini anemofili (trasportati dal vento) sono veicolati anche a grande distanza e possono essere facilmente inalati, quindi sono in grado di penetrare nelle vie respiratorie. Nel polline sono contenute particolari sostanze, dette antigeni, capaci di “sensibilizzare” i soggetti geneticamente predisposti.
I granuli di polline vagano nell’aria e gli allergeni sono liberati al contatto del granulo con la superficie umida delle vie respiratorie. Gli stessi pollini presentano attività enzimatiche che facilitano la penetrazione degli allergeni attraverso le mucose.
La pollinosi è una reazione allergica che si manifesta con cadenza stagionale in soggetti ipersensibili a pollini di specifiche famiglie di erbe, di fiori e di alberi. Tra le diverse aree italiane esistono differenze significative nella sensibilizzazione ai vari pollini: la presenza di granuli allergenici è influenzata dal clima e dalla diffusione della vegetazione nel territorio.
L’incidenza della sensibilizzazione alla parietaria è abbastanza elevata ed è spesso caratterizzata da crisi asmatiche.
Preparazione
La tintura si prepara dalle parti aeree della pianta lasciate a macerare in alcol 25° nel rapporto 1:5
Proprietà
DIURETICA, EMOLLIENTE, SUDORIFERE, DEPURATIVE ed ESPETORANTI.
Utilizzo
Cistite ricorrente con litiasi urinaria, pielite, disuria con cistite, edema di origine renale, oliguria, calcoli urinari o vescicali.
Dosi
Secondo il parere del medico
La T.M. di Ortica e anche la T. M. di Parietaria si ottengono dalle relative piante, per estrapolazione del principio attivo.
T. M. di Ortica e Parietaria
(*) V. Note esplicative
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