Le affezioni delle vie respiratorie, in particolar modo quelle delle prime vie respiratorie, costituiscono i malanni che colpiscono più frequentemente il genere umano. Trattasi nella maggioranza dei casi di patologie di modesta pericolosità, sempreché non vengano sottovalutate e trascurate ma adeguatamente trattate e curate onde evitare spiacevoli complicanze. Per la loro grande diffusione epidemiologica hanno anche un forte impatto sociale, a causa delle indisponibilità che molte volte creano. Raffreddore e rinite allergica sono le affezioni più comuni.
Il raffreddore è una rinite acuta, cioè è un’infezione di tipo virale che interessa le prime vie respiratorie, in particolar modo naso e gola. I sintomi della sua comparsa sono naso chiuso cui segue la fuoriuscita di muco (rinorrea), che all’inizio è chiaro ed acquoso e nel giro di qualche giorno diventa denso e giallastro. Questa tipica manifestazione del raffreddore altro non è che la risposta di difesa dell’organismo all’infiammazione della mucosa nasale, verso la quale si concentra una maggiore produzione di liquidi per effetto della relativa dilatazione dei vasi sanguigni. Spesso si accompagnano starnuti, tosse, raucedine, bruciore alla gola, gonfiore dei linfonodi del collo, stato febbrile, lacrimazione degli occhi, incapacità di percepire gli odori (anosmia), ecc. Il raffreddore è una malattia che colpisce prevalentemente nella stagione invernale, in quanto l’aria fredda respirata dal naso e dalla bocca, provocando una perdita di mobilità delle ciglia vibratili con conseguente ristagno di muco, determina una riduzione dell’attività di pulizia delle vie aeree e quindi le condizioni per la proliferazione del virus del raffreddore.
Nella rinite cronica l’ostruzione nasale si avverte continuamente e l’ipersecrezione di muco può essere presente o meno. L’affezione in genere è secondaria ad altre patologie come sinusite, deviazione del setto nasale, ingrossamento delle adenoidi.
La rinite allergica è un’infiammazione della mucosa nasale dovuta a determinate sostanze allergizzanti presenti nell’aria. Il sintomo più caratteristico è la starnutazione ripetuta, prurito nasale e solletico faringeo, con lacrimazione e secrezione profusa a carattere acquoso (rinorrea acquosa), arrossamento delle congiuntive. Di solito segue dei cicli stagionali di comparsa legati alla presenza dell’allergene. Non è accompagnata da infezione delle vie respiratorie e questo è un indizio da utilizzare per diagnosticare la natura allergica dell’affezione. La rinite allergica acuta, che si verifica specie d’estate, causata dall’inalazione dei pollini è detta febbre da fieno o raffreddore da fieno.
Per il trattamento del raffreddore e della rinite allergica sono validi anche molti preparati fitoterapici, come quelli consultabili all’articolo “Via raffreddore-tosse-influenza-ecc.” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”.
Principali rimedi omeopatici
Aconitum napellus 5 CH: 3 granuli da ogni 3 ore a 3 volte al dì. Raffreddore acuto, secco che scoppia all’improvviso dopo breve tempo dall’esposizione a vento freddo e secco, a causa ad es. di una copertura inadeguata con abiti leggeri. Bruciore, molti starnuti, cefalea, sensazione di pressione alla radice del naso. Assunzione ai primi sintomi.
Allium cepa 5CH: 3 granuli anche ogni ora. Secrezione acquosa ed escoriante che cola dalla punta del naso, lacrimazione non escoriante, non irritante. Pizzicori al naso e starnuti violenti più numerosi la sera. Occhi rossi con prurito. Raucedine con tosse secca, spasmodica, provocata da pizzicore laringeo. Miglioramento all’aria fresca. Nei casi cronici 9CH 3 granuli ogni 3 ore. Anche per rinite allergica.
Ammonium carbonicum 4CH: 3 granuli 2 – volte al dì. Catarro irritante, tenace e difficile da espettorare, misto a venature di sangue nel caso di trasformazione in tracheo-bronchite acuta. Rinofaringite con muco poco abbondante e difficile da eliminare.
Antimonium tartaricum 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Catarro intenso con tosse (a volte maggiore alle 4 del mattino) ed asma, difficoltà ad espettorare. Volto pallido. Anche per rinite allergica.
Apis 7CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Rinite e rinite allergica con gonfiore agli occhi alleviato da impacchi freddi. Lacrimazione abbondante e bruciante. Edema della glottide, con tosse secca e breve. Aggravamento con il calore di tutti i tipi.
Aralia racemosa 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Rinite allergica con abbondanti starnuti e senza lacrimazione.
Arsenicum album 4 CH: 3 granuli da ogni 3 ore a 3 volte al dì. Starnuti, secrezione escoriante, bruciore al naso e agli occhi. Tosse secca notturna. Miglioramento con il calore. Anche per rinite allergica.
Baryta carbonica 4CH: 3 granuli ogni 3 ore. Muco che sosta nelle vie aeree perché il soggetto non ha la forza per espettorare, con conseguenti broncopolmonite e anche asma. Rinofaringite con rantoli mucosi. Nei casi cronici 15CH 3 granuli una volta al dì.
Belladonna 4 CH: 3 granuli 3 volte al dì. Dopo aver preso freddo, specie al cuoio capelluto. Secchezza delle mucose, gola e tonsille molto rosse, naso ostruito la notte e secrezione fluida di giorno. Manifestazioni improvvise e violente. Anche per rinite allergica.
Bryonia 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Secchezza delle mucose nasali e dolore alla fronte.
Camphora 4CH: 3 granuli da ogni ora a ogni 3 ore. Starnuti, muco laringeo difficile da rimuovere, naso freddo e chiuso con testa dolente a livello dei seni paranasali frontali. L’aria inspirata dal naso sembra ghiacciata. Calore interno e freddezza esterna, brividi. Miglioramento sudando. Raffreddore dovuto ad un improvviso cambiamento del tempo. Anche per rinite allergica.
Dulcamara 7CH: 3 granuli ogni 3 ore. Dopo esposizione a tempo freddo e umido. Ostruzione nasale eventualmente seguita dalla secrezione. Anche per rinite allergica.
Eucalyptus 5CH: 5 granuli 2 volte al dì. Astenia, sintomi dell’influenza (cefalea, febbre, faringite) e congestione delle mucose nasali.
Eupatorium perfoliatum 7CH: 3 granuli 2 volte al dì. Congestione della mucosa nasale, starnuti, tosse, dolori alle ossa, febbre e cefalea, come i sintomi dell’influenza. La sudorazione calma tutti i dolori. Freddolosità. Periodicità E’ simile ed analogo a Bryonia con la differenza che in E. la sudorazione è scarsa durante la febbre ed i dolori causano irrequietezza.
Euphorbium 4CH: 3 granuli da ogni ora a 3 volte al dì. Secrezione acquosa e abbondante, con o senza febbre. Assunzione ai primi sintomi.
Euphrasia 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Occhi irritati e con lacrimazione profusa, che bruciano e sono sensibili alla luce. Corizza abbondante, acquosa, non irritante, che si aggrava al mattino, con lacrimazione irritante (sintomi opposti ad Allium cepa), con molta tosse ed espettorato. Cefalea da congestione nasale, con abbondanti secrezioni nasali e oculari. Starnuti frequenti. Aggravamento la sera a letto, al caldo, con la luce, all’aria aperta. Tosse al mattino per schiarire la voce e liberare la gola dalle abbondanti mucosità o tosse che si aggrava durante il giorno.
Ferrum phosphoricum D6: 5 granuli ogni 3 ore. Congestione delle vie aeree superiori, febbre moderata (max 38,5 °C). Stati infiammatori acuti, ma non molto intensi, con congestione locale e tendenza alle emorragie. Espettorato giallastro, striato di sangue. Lateralità destra. Aggravamento di notte e con il movimento. Miglioramento con le applicazioni fredde. Anche per rinite recidivante.
Galphimia glauca 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Rinite allergica. Come cura e come prevenzione.
Hydrastis 7CH: 3 granuli 3 – 4 volte al dì. Secrezione densa, tenace, giallastra, vischiosa, difficile da espellere che occlude il naso. Miglioramento con il freddo, all’aria aperta, al vento secco ed aggravamento con il calore.
Kalium bichromicum 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. Secrezioni mucose giallo-verdastre, dense, tenaci e filanti. Predisposizione all’ulcerazione e al sanguinamento. Miglioramento con il calore. Anche per rinite allergica.
Lachesis 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Corizza acquosa, spesso preceduta da mal di testa. Rinite allergica con alternanza di starnuti parossistici e corizza. Tosse dormendo, sensazione come di una briciola nella laringe. Spasmo della glottide. Aggravamento in primavera, con il cambiamento del tempo, con il calore.
Luffa operculata 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Rinite allergica con secchezza delle mucose.
Natrum sulphuricum 7CH: 3 granuli 3 – 4 volte al dì. Rinite recidivante in soggetti idrogenoidi (sensibili all’umidità). Peggioramento in prossimità di mare, laghi, ecc. Anche per rinite allergica.
Nux vomica 9CH: 3 granuli 2 volte al dì. Naso chiuso di notte e secrezione al mattino con frequenti starnuti, come risposta alla presenza di odori intensi ed ai cambiamenti di temperatura (spifferi di aria fredda) in soggetti “stressati”. Secrezione nasale escoriante.
Pulsatilla 7CH: 4 granuli 3 volte al dì. Secrezione giallo-verde, vischiosa, aderente, tenace, difficile da espellere, ma non irritante. Tosse produttiva nel caso in cui lo stato di raffreddamento interessa anche trachea e bronchi. Rinofaringite. Con o senza febbre. Il soggetto, nonostante sia un freddoloso, paradossalmente teme il calore e ricerca il fresco, si aggrava in una camera troppo calda e migliora all’aria fresca: infatti tipicamente il naso si libera all’aria fresca e si ottura entrando in un luogo chiuso.
Sabadilla 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Starnuti frequenti, rinorrea, lacrimazione, bruciore in gola. Ostruzione alla narice sx e poi anche alla dx, con prurito alle ali del naso. Miglioramento con il caldo. Secrezione non escoriante. Sintomi periodici e parossistici. Rimedio utile nei casi in cui la rinite persiste e non si calma con i rimedi ordinari. Anche per rinite allergica.
Scilla 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Starnuti violenti e costanti. Secrezione mattutina acre e corrosiva che irrita e duole le narici. Prurito a naso e occhi.
Sambucus nigra 4CH: 3 granuli ogni 3 ore. Raffreddore secco con ostruzione nasale, sia acuto che cronico o recidivante. Raucedine e mucosità tenace alla trachea. Senso di oppressione al petto con dispnea. Anche per rinite allergica.
Sulphur 7CH: 3 granuli 1 – 2 volte al dì. Rinite che stenta a guarire o che ritorna continuamente nonostante la cura. Anche per rinite allergica. E’ un rimedio rifinitore.
Esperienze
Esperienza n. 1. Soggetto con brividi di freddo (specie dopo essersi esposto a corrente d’aria con tempo umido), secchezza e prurito al naso. Trattamento con Euphorbium 5CH, 1 granulo ogni 10 min per 3 ore, poi 3 granuli ogni ora, poi ogni 3 ore e così via.
Esperienza n. 2. Raffreddore con secrezione gialla che cade nella faringe attraverso la zona retronasale e con tosse produttiva. Il soggetto è una donna dal colorito pallido, sensibile, malinconica, dolce e rassegnata, in cerca di consolazione, che benché freddolosa teme il calore e cerca aria fresca. Pulsatilla 5CH, 3 granuli ogni 3 ore.
Esperienza n. 3. Secrezione liquida, corrosiva, che irrita le narici esternamente, lacrimazione dolce, in primavera. Trattamento con Allium cepa 5CH, 3 granuli da 1 ora a ogni 3 ore. Dopo circa un giorno la secrezione diviene più densa, gialla, retronasale e compare una frequente starnutazione. Si cambia con Hydrastis 7CH, 3 granuli 3-4 volte al dì.
Esperienza n. 4. Raffreddore con stato infiammatorio delle mucose piuttosto fastidioso. Hydrastis 4CH + Pulsatilla 4CH + Lachesis 6CH, 3 granuli ogni 3 ore, alternando i rimedi.
Esperienza n. 5. Raffreddore con sinusite. Kalium bichromicum 6CH + Hydrastis 6CH, 3 granuli ogni 3 ore, alternando i rimedi.
Esperienza n. 6. Rinite allergica con abbondante starnutazione, occhi lucidi, secrezioni dense e filamentose difficili da espellere, prurito alla gola. Soggetto che tende a coprirsi durante le manifestazioni. Kalium bichromicum 6CH, 3 granuli ogni 3 ore.
Esperienza n. 7. Rinite allergica con naso ostruito, prima alla narice sx e poi alla dx, che non si libera con i rimedi ordinari. Sabadilla 5CH, 3 granuli ogni 3 ore.
Esperienza n. 8. Rinite allergica acuta causata dall’inalazione dei pollini. Luffa operculata 4CH + Galphimia glauca 4CH + Cardiospermum 4CH, 2 granuli ogni 2 ore, alternando i rimedi. Anche come prevenzione.
Esperienza n. 9. Rinite allergica con starnutazione continua, naso otturato, lieve lacrimazione. Soggetto corpulento allergico alla polvere di casa ed alla parietaria. Sambucus nigra 5CH + Kalium bichromicum D4, 10 gocce ogni mezzora dell’uno e poi dell’altro, allungando i tempi con i miglioramenti fino a giungere a quattro somministrazioni al dì, sempre alternando i rimedi, così articolate: le prime due al mattino a distanza di un’ora l’una dall’altra e similmente le seconde due la sera.
N.B.: le diluizioni e le posologie riportate nel presente articolo, tra le più indicate in letteratura, hanno solo carattere orientativo e non intendono, né possono, sostituire alcuna prescrizione medica. Sarà il medico omeopata a stabilire le entità terapeutiche più appropriate ed a prescrivere la cura che si lega al singolo caso (rimedi, diluizioni, posologie, tempi).
(*) V. Note esplicative e la home-page della sezione.
DEBORAH dice
Buona sera dott.ssa,ho 37 anni di Milano e sono allergica alla pianta ambrosia e alla parietaria.fino all anno scorso usavo all occorrenza lo spray nasonex che si ha sempre funzionato ma e’ cq un prodotto a base cortisonica.cosi quest anno ho voluto iniziare ad usare dei prodotti omeopatici.ho iniziato a meta’ marzo con il pollensi 5 granuli ogni giorno e ora da 1settimana dove i sintomi si sono intensificati insieme prendo anche il sinalia 5 granuli +volte al giorno e devo dire che la situazione per il momento e’ molto sottocontrollo.ora mi chiedo,una volta passato questo mese di allergia,come prevenzione cosa posso prendere? grazie moltissimo.Saluti,Deborah
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Deborah, giusto per informarla, i rimedi che lei utilizza, pur essendo in preparazione omeopatica, non appartengono al mondo dell’omeopatia classica bensì a quello dell’omotossicologia, che pur avendo diversi punti di contatto con l’omeopatia, alla quale si ispira, ha degli orientamenti terapeutici e dei criteri di scelta dei rimedi completamente differenti. Infatti entrambi i rimedi sono degli omotossicologici (o antiomotossici), più precisamente sono dei rimedi complessi costituiti da un mix sinergico di vari omeoterapici e/o bioterapici. Pollensì è una formulazione di vari pollini allergizzanti alla diluizione 30CH e risulterebbe indicato per la fase acuta delle pollinosi. Sinalia è un complesso di vari rimedi omeopatici alle diluizioni 5-9CH e risulterebbe indicato per la fase acuta delle riniti allergiche. Si tratta quindi di farmaci a carattere prevalentemente sintomatico, per cui superata la fase critica andrebbero affiancati o sostituiti da rimedi di sostegno ad azione trofica più profonda, probabilmente in diluizioni più elevate. L’omeopatia classica, oltre a curare anch’essa la fase sintomatica, può intervenire nella cura definitiva delle allergie agendo sulla causa delle stesse e per fare ciò adopera una cura di fondo con rimedi omeopatici unitari di tipo costituzionale e temperamentale, molto personalizzati, quasi sempre ad alta diluizione, allo scopo di correggere il “terreno” del paziente, legato al patrimonio genetico e comportamentale, in modo da educare il sistema immunitario a non avere una reazione spropositata nei confronti di sostanze (allergeni) normalmente innocue. L’individuazione di tali rimedi di fondo, ma anche di quelli sintomatici, la può effettuare con la dovuta precisione solo un medico omeopata con la visita medica omeopatica. Pertanto se lei vuole avere delle concrete possibilità di superare definitivamente la malattia con la medicina omeopatica, le consiglio di rivolgersi ad un medico omeopata che saprà prescrivere la terapia più appropriata al suo caso specifico, la quale probabilmente sarà abbastanza articolata e non breve. Cordiali saluti.
Tiziana dice
Buongiorno, mi chiamo Tiziana ed ho 30 anni. E’ da circa 1 anno e mezzo che ho raffreddori continui e mal di testa, ma solo da qualche mese ho incominciato ad investigare perchè non ci fecevo molto caso (credevo solo di essere un pò debole con le difese immunitarie). Credo di soffrire di rinite allergica (le prove allergiche le farò settimna prossima) e mi sento infatto tutta intasata di muco (naso e gola) e da qualche settimana ho anche un fischio continuo all’orecchio. All’inizio lo associavo ad un trauma acustico (sono stata in discoteca ed ho ballato molto vicino alle casse), ma ora inomicio a credere che forse possa essere collegato al mio stato generale naso-gola.
Domani ho la visita dall’otorino e prenoterò una tac maxillo facciale per capire se ho la sinusite, però vorrei avere da voi un supporto per capire se il fischio alle orecchie possa essere effettivamente associato alla rinite allergica e sinusite e cosa posso fare per eliminarlo.
Grazie mille
Tiziana
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Tiziana, la risposta precisa alla sua domanda gliela potrà fornire domani l’otorino. Lei soffre di acufene, che è un disturbo caratterizzato dalla percezione di suoni non legati a stimoli esterni, cioè di suoni che all’esterno non esistono. Le origini possono essere diverse, come ad esempio infezioni a carico dell’orecchio, sinusite, accumulo di cerume nel condotto uditivo, esposizione a rumori molto forti, disallineamento dei muscoli o delle articolazioni della mascella, traumi alla testa e al collo, malattie cardiovascolari, alcuni farmaci ototossici, patologie in sedi diverse, ecc. Se vengono escluse tali cause si potrebbe pensare anche a fattori psicologici, ossia a situazioni particolarmente stressanti sul piano emotivo, che potrebbero avere una loro responsabilità sull’insorgenza dell’acufene. Una volta accertata la causa, o l’insieme di cause, la terapia diventa una conseguenza. Cordiali saluti.
Raffaella dice
Buongiorno, ho un figlio di 10 anni che tra marzo e aprile manifesta i sintomi di rinite allegica. Abbiamo effettuato i prik test ed e’ risultato allergico a parietaria e graminacee.
Soprattutto la mattina e prima di dormire gli gocciola il naso e gli prude tantissimo la gola.
I sintomi durano fino e estate inoltrata. Al momento sta assumendo il preparato A.P.P. 15ch una cp a settimana.
E’ un bambino vivace, gli piace fare e disfare, si agita un po’ per la scuola. Puo’ consigliarmi qualcos’altro magari per calmare i sintomi nella fase acuta? Grazie , mamma di Cristian.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Raffaella, A.P.P. compresse non è un rimedio dell’omeopatia classica, bensì è un antiomotossico, ossia un rimedio dell’omotossicologia, la quale pur avendo diversi punti di contatto con l’omeopatia, alla quale si ispira, ha però degli orientamenti terapeutici e dei criteri di scelta dei rimedi completamente differenti. A.P.P. compresse è in particolare un rimedio complesso, più precisamente è un compositum, costituito cioè da un mix di rimedi omeopatizzati, nello specifico Apis 15CH, Pulmo anaphylactica 15CH e Pollantinum 30CH, che sarebbe indicato per il trattamento dei sintomi provocati da allergie respiratorie, rinite allergica, pollinosi, lacrimazione, starnuti, congestione nasale, congiuntivite, faringite. Più in generale i compositum, oltre ai rimedi unitari dell’omeopatia classica, possono contenere bioterapici (nosodi), catalizzatori intermedi, organoterapici, allopatici omeopatizzati, allergeni omeopatizzati, vitamine omeopatizzate e servono per riequilibrare la funzione lesa e/o per riattivare l’organo colpito. Quindi, in linea di principio, il prodotto dovrebbe assolvere ai compiti che gli vengono ascritti. Se tale prodotto è stato prescritto al suo bambino da un medico omeopata, allora deve solo attendere che faccia i suoi effetti e nel frattempo potrebbe chiedere al medico quale rimedio adoperare per fronteggiare la fase acuta. Se non è così, allora le consiglio di rivolgersi ad un medico omeopata, perché oggi l’omeopatia può riuscire a curare efficacemente le allergie, a condizione però che si individui la cura giusta e la giusta strategia terapeutica, che devono essere intimamente legate al caso in esame. La cura omeopatica può avere successo solo se ci si muove, come spesso accade, lungo due linee di azione, una sintomatica e l’altra di fondo. La cura sintomatica si adotta per intervenire rapidamente sulle manifestazioni allergiche, tramite rimedi omeopatici che contengono una sintomatologia somigliante a quella del paziente, solitamente a basse diluizioni. Per inciso, i rimedi omeopatici del presente articolo, riportati come sintomatici, sono tutti potenzialmente utili a trattare la fase acuta di un raffreddore o di una rinite allergica con i sintomi associati e quello (o quelli) che assomiglia di più produrrà i risultati migliori. La cura di fondo, profonda e sistemica, si adotta per intervenire sul “terreno” del paziente, legato al patrimonio genetico e comportamentale, tramite rimedi omeopatici costituzionali che cioè assomigliano al paziente nei caratteri morfologici, fisiologici e psicologici, solitamente ad alte diluizioni. Tale cura di fondo deve quindi agire in modo da stimolare le difese dell’organismo e la reattività tipica del paziente, da fare prevenzione, da correggere il comportamento anomalo e spropositato del sistema immunitario nei confronti degli allergeni, che normalmente sono sostanze innocue. Cordiali saluti.
monia dice
buongiorno Dottoressa, da mercoledì sera ho un raffreddore che è peggiorato con un forte mal di gola(arrossata e bruciante soprattutto a destra)e tosse secca che ogni volta che si presentacirca ogni 10 minuti)mi provoca incontrollabili perdite di urina, ho avuto febbre dai 37,5 ai 38,4.Ho utilizzato pulsatilla 6 ch ogni ora e oggi sabato la febbre è sparita il mal di gola si è leggermente attenuato, ma ho ancora tosse con perdite di urina e raffreddore, inoltre questa mattina mi sono svegliata con l’occhio destro gonfio lacrimante e rosso entrambe gli occhi sono doloranti al muoverli lateralmente.può dirmi come precedere?Grazie Monia
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Monia, sarebbe opportuno che lei prendesse contatti con il suo medico omeopata che la tiene in cura, il quale, conoscendola bene, più di chiunque altro potrà essere in grado di dirle come procedere. Giusto per orientarla, i principali rimedi omeopatici più frequentemente utilizzati per la tosse sono consultabili all’articolo “Tosse” nella presente sezione del sito. Tra essi quello che caratteristicamente presenta una tosse secca, dolorosa, seguita da emissione involontaria di urina è Ferrum phosphoricum. Inoltre tale rimedio si rivela adatto per faringiti, laringiti, tonsilliti, otiti e per tutti gli stati infiammatori acuti accompagnati da febbre moderata, con tendenza emorragica. Ripeto però, è opportuno sentire il medico. Cordiali saluti.
Davide dice
Gentile dottoressa, cosa potrei prendere contro le orecchie tappate da muco? Grazie mille.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Davide, i rimedi omeopatici del presente articolo, avendo un’azione elettiva sulle prime vie respiratorie, sono tutti “potenzialmente” utili a trattare il catarro tubarico. Ho adoperato l’avverbio “potenzialmente” per ricordare un concetto fondamentale in omeopatia e cioè che un rimedio omeopatico produce gli effetti terapeutici desiderati solo se assomiglia al paziente, nella sintomatologia e nelle caratteristiche, nelle causalità e nelle modalità delle manifestazioni, nelle sensazioni e nei sintomi concomitanti, e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Tra i principali rimedi omeopatici più frequentemente utilizzati per il catarro tubarico troviamo Ammonium carbonicum, Antimonium tartaricum, Baryta carbonica, Camphora, Ferrum phosphoricum, Kalium bichromicum, Pulsatilla, Sambucus nigra. Ovviamente, per quanto detto prima, il rimedio più adatto risulterà quello maggiormente somigliante. In diversi casi viene associato qualche gemmoterapico della fitoterapia rinnovata (o gemmoderivati, si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana), in gocce, come Ribes nigrum M.G. D1 che è un ottimo cortisone-like, con attività antinfiammatorie e antistaminiche ed è un ottimo regolatore del sistema immunitario e/o Carpinus betulus M.G. D1 che ha una specifica attività sul rino-faringe e sulle mucose respiratorie, ha un’azione antinfiammatoria, anticatarrale, sedativa della tosse, curativa delle mucose affette da processi flogistici e riduce gli spasmi delle prime vie respiratorie. Detti gemmoterapici esercitano anche un’importante attività drenante. Dia infine un’occhiata all’articolo “Via raffreddore-tosse-influenza-ecc.” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, dove sono riportati diversi preparati fitoterapici molto validi. Sarebbe però consigliabile che la terapia più adatta gliela prescrivesse un medico omeopata, al quale è sempre opportuno rivolgersi. Cordiali saluti.
Oreste dice
Salve ,
sono un ragazzo di 21 anni e soffro di rinite allergica da circa 3 anni perchè allergico a parietaria ,olivo e ambrosia…ho fatto anche un controllo di rinofibroscopia per capire perchè avessi sempre una narice tappata e hanno riscontrato una ipertrofia dei turbinati con deviazione del setto nasale.
Ho provato con antistamico (kestine) e diversi spray con soluzione salina ma la produzione di muco non cessa per niente causando così una continua otturazione del naso ed è molto frustrante…chiedo a voi un aiuto per il mio problema.
ringrazio anticipatamente.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Oreste, i rimedi omeopatici che potrebbero aiutare nel trattamento dell’ipertrofia dei turbinati vanno ricercati tra quelli che hanno un’attività terapeutica elettiva nei confronti delle prime vie respiratorie ed in particolare quelli indicati per la rinite e la rinite allergica, considerato che tra le maggiori cause del disturbo vi sono l’iperattività nasale caratterizzata da rinorrea e conseguente ostruzione nasale. Nel presente articolo sono riportati i principali rimedi omeopatici a ciò preposti, tra cui, com’è noto, nel rispetto della “legge dei simili”, occorrerà individuare il rimedio (o i rimedi) che contempla una sintomatologia la più possibile somigliante alla propria. Ad esempio potrebbero essere adatti rimedi come Ammonium carbonicum, Aralia racemosa, Arsenicum album, Dulcamara, Eucalyptus, Eupatorium perfoliatum, Ferrum phosphoricum, Galphimia glauca, Natrum sulphuricum, Nux vomica, Pulsatilla, Sabadilla, Sambucus nigra, Sulphur. Ovviamente il rimedio che assomiglia di più potrà produrre i risultati migliori. Potrebbe anche essere utile abbinare qualche rimedio gemmoterapico della fitoterapia rinnovata (o gemmoderivato, si tratta di un macerato gligerico di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana), che, oltre ad avere una contingente attività terapeutica, espleta anche un’importante azione di “drenaggio” capace di stimolare gli organi emuntori, liberare l’organismo dalle tossine e rendere lo stesso più recettivo alla cura omeopatica od a qualsiasi altra terapia. Nel caso specifico si potrebbe ricorrere a gemmoterapici come Ribes nigrum M.G. D1 che è un ottimo cortisone-like, con attività antinfiammatoria e antistaminica ed è un ottimo regolatore del sistema immunitario, per cui andrebbe bene anche per il problema allergico, e/o Carpinus betulus M.G. D1 che ha una specifica attività sulle mucose respiratorie, ha un’azione antinfiammatoria, anticatarrale, curativa delle mucose affette da processi flogistici e riduce gli spasmi delle prime vie respiratorie. Potrebbe essere altresì utile inalare la sera del vapore di un infuso di Tiglio e andando a letto applicare nelle narici una pomata alla Calendula. Sarebbe però meglio ed anche consigliabile che una terapia ad hoc la prescrivesse un medico omeopata, al quale è sempre opportuno rivolgersi. Cordiali saluti.
angela dice
Gentile Dott.ssa, le scrivo perchè vorrei un suo parere su mia madre, che soffre di rinopatia vasomotoria ipertrofica, periodicamente le si ostruisce il naso e non riesce a respirare col naso anche per 1-2 mesi. Non fa starnuti e non ha rinorrea. La narice destra è sempre chiusa, se riesce a respirare lo fa con la narice sinistra. Questa situazione la disturba molto. Inoltre soffre periodicamente di lombalgia, la definisce come un chiodo nella schiena a destra. Da quando è in menopausa, soffre molto di vampate di calore, specie d’estate e quando si emoziona. Soffre inoltre di colon irritabile e diverticolosi, che periodicamente le procurano disturbi quali dolore al fianco sinistro, stipsi, eruttazioni, flatulenza. E’ una persona mite, dolce, insicura, ansiosa, si emoziona spesso e ha la lacrima facile. Altezza mediobassa, costituzione normale, carnagione e occhi chiari. Spero di averle dato delle utili indicazioni per avere da lei un consiglio su come curare la rinopatia di mia madre, visto che la medicina allopatica col suo onnipresente cortisone non riesce ad aiutarla. Grazie e cordiali saluti.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Angela, com’è noto la rinite vasomotoria, che non è una patologia unica ma un quadro clinico alquanto complesso, ha tra i suoi sintomi l’infiammazione o la congestione cronica della mucosa del naso caratterizzata da un’eccessiva motilità dei vasi sanguigni che comporta, tra l’altro, l’ostruzione delle fosse nasali. L’omeopatia è in grado di trattare la congestione nasale con diversi rimedi tra cui individuare quello (o quelli) che contempla la sintomatologia più somigliante, nel rispetto della “legge dei simili”. Ad esempio tra i rimedi omeopatici del presente articolo che potrebbero risultare adatti si citano Ammonium carbonicum, Aralia racemosa, Arsenicum album, Dulcamara, Eucalyptus, Eupatorium perfoliatum, Ferrum phosphoricum, Galphimia glauca, Natrum sulphuricum, Nux vomica, Pulsatilla, Sabadilla, Sambucus nigra, Sulphur. Ovviamente il rimedio che assomiglia di più produrrà i risultati migliori. Potrebbe anche essere utile associare qualche rimedio gemmoterapico della fitoterapia rinnovata (o gemmoderivato, si tratta di un macerato glicerico di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana), in gocce, che oltre ad avere delle proprie attività terapeutiche espleta un’importante azione di “drenaggio” capace di stimolare gli organi emuntori, liberare l’organismo dalle tossine e rendere lo stesso più recettivo all’azione della cura omeopatica. Nel caso specifico si potrebbe ricorrere a gemmoterapici come Ribes nigrum M.G. D1 che è un ottimo cortisone-like, con attività antinfiammatorie e antistaminiche ed è un ottimo regolatore del sistema immunitario, per cui andrebbe bene anche per un eventuale problema allergico, e/o Carpinus betulus M.G. D1 che ha una specifica attività sulle mucose respiratorie, ha un’azione antinfiammatoria, anticatarrale, curativa delle mucose affette da processi flogistici e riduce gli spasmi delle prime vie respiratorie. Potrebbe essere altresì utile inalare la sera del vapore di un infuso di Tiglio e andando a letto applicare nelle narici una pomata alla Calendula. Sarebbe però meglio ed anche consigliabile che una terapia ad hoc la prescrivesse un medico omeopata, al quale è sempre opportuno rivolgersi. Cordiali saluti.
Silvana dice
Ho letto un articolo riguardo al catarro retronasale che non riesco piu’a trovare. Mi sembra dicesse che puo’dipendere dal reflusso (cosa di cui io soffro)
Grazie e complimenti davvero.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Silvana, è proprio così, il reflusso gastroesofageo, causando un’irritazione della mucosa faringea e quindi un’alterazione della deglutizione del muco normalmente secreto dalla mucosa stessa, può provocare un ristagno ed un accumulo di secrezioni solide o semifluide in gola che viene percepito come scolo di catarro retro-nasale. Grazie per i complimenti. Cordiali saluti.
isabella dice
salve Dottoressa,
mio figlio di 7 anni è risultato dopo prick ed esami del sangue allergico all’alternaria in modo notevole e poi alla polvere, acari polvere e graminicie. I sintomi sono una fortissima rinite allergica e congiuntivite; l’allergologo gli ha prescritto vaccino sublinguale (che comincerà a breve ed avrà lunga durate visto che i benefici si dovrebbero vedere solo a lungo termine). Inoltre fa cura con spray AIRCORT, sono un pò preoccupata per gli eventuali effetti collaterali della budesonide e vorrei avere da lei un consiglio su come curarlo senza danneggiarlo con medicinali aggressivi
cordiali saluti
Isabella
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Isabella, sarebbe opportuno che questa domanda la ponesse all’allergologo che ha prescritto la terapia, il quale conosce suo figlio ed il suo quadro clinico locale e generale, per cui più di ogni altro dovrebbe essere in grado di prescrivere una rete di protezione contro gli effetti collaterali della budesonide. Se invece volesse cambiare completamente tipo di medicina e volesse orientarsi verso l’omeopatia, le consiglio di rivolgersi ad un medico omeopata, perché l’omeopatia, che offre delle valide soluzioni a riguardo, richiede che la terapia e la relativa strategia terapeutica siano intimamente legate al singolo caso personale e non generalizzabili. Cordiali saluti.
Daniela dice
Gent.ma dott.ssa, le scrivo per mio marito, 36 anni, colon irritabile, rinite vasomotoria (gli si chiude il naso anche se beve la birra), sta sempre a soffiare e a tirar fuori muco chiaro dalla gola, di notte ha anche apnee, a volte e periodicamente ha fastidio anche agli occhi. L’antistaminico lo fa stare meglio, ma non vuole e non può prenderlo sempre, poi lo assume malvolentieri perchè lo fa sentire stordito. Caratterialmente è un perfezionista, lavora fino allo sfinimento e, quando è sotto stress eccessivo si sente astenico. Vorrebbe anche lui curarsi con l’omeopatia…potrebbe aiutarlo? Grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Daniela, il breve quadro sintomatico da lei descritto per suo marito, sia a livello fisiologico che a livello psicologico, fa pensare direttamente ad uno dei più importanti rimedi omeopatici, cioè a Nux vomica (per l’occasione si legga l’articolo omonimo nella sezione del sito “Rimedi omeopatici”). Infatti Nux vomica è in assoluto il rimedio più utile e più utilizzato tra tutti i farmaci omeopatici, tant’è che è uno dei principali policresti, che sono i grandi rimedi della materia medica omeopatica, ad azione ampia e profonda, che hanno attività generali riequilibranti utili a curare diverse patologie ed a coprire una vasta gamma di sintomi. Il profilo psicologico del rimedio dovrebbe somigliare abbastanza, considerato che corrisponde a un soggetto che lavora incessantemente, molto impegnato, iperattivo, sottoposto a carichi di responsabilità, sovreccitato sul piano sia fisico che mentale, perfezionista, ipersensibile, tendenzialmente aggressivo e collerico. Ma questa situazione stressante, questo nervosismo maschera un fondo di depressione permanente che sfocia inevitabilmente nell’astenia, cioè in una condizione di stanchezza fisica e mentale. Inoltre nella patogenesi di Nux vomica sono praticamente contenuti tutti i sintomi fisici e i disturbi accennati, quali la sindrome del colon irritabile, la rinite, le difficoltà respiratorie, l’apnea, i fastidi vari agli occhi ed altro. Ovviamente la conferma di tutto ciò la può fornire solo un medico omeopata, al quale è sempre opportuno rivolgersi per la garanzia di ricevere una terapia strettamente personale (rimedio, diluizione, posologia, durata della cura, eventuali adattamenti in corso d’opera, ecc.), secondo i corretti canoni omeopatici e medici in generale. Cordiali saluti.