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Rimedi Omeopatici

Omeopatia - Rimedi della Nonna - Cure Omeopatiche

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Mal di gola subito via

La gola è il condotto formato dalla faringe (tratto che va dalle cavità nasali all’esofago), dalla laringe (tratto che inizia appena sotto la faringe e termina nella trachea)  e dalle parti superiori della trachea (condotto che si divide nei due bronchi che sfociano nei rispettivi polmoni) e dell’esofago (condotto che perviene allo stomaco). In fondo alla gola, nell’orofaringe, si trovano le tonsille che sono i principali organi linfoghiandolari del sistema immunitario a difesa delle vie aeree.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.comLe più comuni affezioni della gola sono la faringite, la laringite e la tonsillite. Esse si manifestano più frequentemente nella stagione invernale, sono contagiose e possono trasmettersi nei luoghi affollati attraverso tosse, starnuti, saliva.

La faringite, chiamata comunemente “mal di gola” è un’infiammazione della faringe, acuta o cronica. E’ causata nella maggioranza dei casi da virus, meno da batteri (il più comune è lo streptococco), ma anche da altri fattori come l’azione prolungata di sostanze irritanti (polvere, tabacco, alcool, ecc.). I sintomi più comuni sono difficoltà di deglutizione, prurito o sensazione di nodo alla gola, raucedine, tosse, secrezione, febbre, ingrossamento delle ghiandole linfatiche del collo, mal di testa, dolori ai muscoli ed alle articolazioni, perdita di appetito.

La laringite è un’infiammazione, acuta o cronica, della laringe che può essere di origine batterica o virale, ma anche causata dall’azione di sostanze allergizzanti e irritanti o da un cattivo uso della voce, come può succedere a cantanti e oratori. I sintomi sono dolore, sensazione di fastidio alla gola, difficoltà a deglutire, accentuata raucedine, difficoltà a parlare, tosse, a volte difficoltà a respirare. Spesso si accompagna a raffreddore, faringite, bronchite, ed in tali casi può essere presente la febbre.

La tonsillite, che può essere acuta o cronica, è determinata da un’infezione virale o batterica delle tonsille (soprattutto da streptococchi) ed è caratterizzata da mal di gola, difficoltà di deglutizione, febbre, debolezza, abbassamento della voce, malessere generale, ingrossamento delle ghiandole linfatiche del collo. E’ molto frequente nei bambini. Le tonsille si presentano rosse, ingrossate, di solito ricoperte da placche biancastre.

Un disturbo che si associa abbastanza frequentemente alle suddette affezioni è la raucedine. Essa consiste in una variazione del timbro di voce ed un abbassamento che può arrivare fino all’afonia totale. Si dice “aspra” se il suono emesso nel parlare è più stridulo e acuto, oppure “secca” se è più roco e velato. Anche l’abuso o l’uso scorretto della voce può portare alla raucedine in quanto sono fattori in grado di causare infiammazioni croniche della mucosa della laringe ed in particolare delle corde vocali. Ciò può riguardare cantanti, attori, insegnanti, oratori ed in genere tutte quelle persone che svolgono mestieri che comportano sforzi prolungati della voce. E’ più frequente in tali casi la formazione di noduli o polipi alle corde vocali.

Decotti e infusi della nonna con le seguenti piante, da assumere direttamente e/o con cui effettuare gargarismi, danno rapido sollievo e beneficio alla gola infiammata in quanto hanno qualità astringenti, calmanti e disinfettanti.

Nota: Per informazioni sulle modalità di preparazione dei rimedi che vengono utilizzati, quali infusi, decotti, tisane, sciroppi, succhi, impacchi, cataplasmi, ecc., consultare l’articolo “Tipi di preparati fitoterapici” della sezione del sito “Approfondimenti”.

◊ Aceto: un cucchiaio di aceto di vino mescolato a 10 – 15 cucchiai di acqua tiepida per gargarismi nei casi di infiammazione alla gola e alle tonsille.

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◊ Agrimonia: prepararne il decotto con 100 g di foglie secche sminuzzate in 1 litro di acqua, far bollire fino alla riduzione di 1/3, filtrare comprimendo bene la parte solida e aggiungere 50 g di miele rosato. Effettuare gargarismi 5 volte al dì. Efficace nelle infiammazioni della gola, nelle faringiti croniche e in tutti i casi in cui occorre un grande uso della voce (cantanti, insegnanti, ecc.).

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com◊ Alchemilla (o Erba stella o Erba ventaglia): la pianta possiede molteplici virtù, ha proprietà astringente, antisettica, antinfiammatoria, antispasmodica, antiemorragica, cicatrizzante, diuretica e depurativa. Si utilizzano le foglie o le parti aeree. L’infuso (2 – 4 g di foglie essiccate in una tazza d’acqua bollente), di cui se ne bevono fino a 3 tazze al dì lontano dai pasti, è indicato nei casi di dismenorrea, ipermenorrea, emicrania, dolori reumatici, febbre, forme lievi di diarrea e di coliti con tendenza diarroica, Il decotto (1 g di parti aree essiccate in una tazza d’acqua) può essere utilizzato per fare sciacqui o gargarismi nei casi di infiammazioni del cavo orale (gengiviti, tonsilliti, faringite, raucedine), utili per oratori e cantanti, oppure per fare impacchi allo scopo di frenare emorragie, detergere ferite, donare elasticità alla pelle e combattere le smagliature. La pomata di alchemilla, per uso esterno, può servire per calmare le irritazioni degli organi genitali femminili.   

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◊ Altea o Bismalva: preparare un decotto di fiori e foglie con 5 g sminuzzati in 200 ml di acqua, bollire 10 min, filtrare spremendo bene il residuo, dolcificare a piacere con zucchero o miele. Bere alla dose di 2 – 3 volte al dì ed effettuare gargarismi.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com◊ Bistorta: prepararne un decotto con 25 g di radice sminuzzata in 1 litro di acqua, bollire 15 min, filtrare comprimendo bene la parte solida. Effettuare gargarismi 3 – 4 volte al dì.

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◊ Carrubo: prepararne l’infuso con 5 g di fiori, frutti e foglie, tutti sminuzzati, in 150 ml di acqua, lasciare in infusione 10 min, filtrare comprimendola parte solida. Fare gargarismi 4 – 5 volte al dì. E’ emolliente e rinfrescante.

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◊ Cipolla: preparare un decotto facendo cuocere per circa mezz’ora una cipolla triturata in un quantitativo di acqua fino a coprire. Filtrare comprimendo bene la parte solida. Fare gargarismi 3 – 4 volte al dì. E’ un decongestionante della faringe ed è molto utile in caso di tonsillite.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com◊ Erisimo: preparare l’infuso con 1 parte di foglie in 12 parti di acqua bollente, tenere in infusione 15 min, filtrare comprimendo la parte solida, aggiungere 24 parti di zucchero. Assumere alla dose di 1 cucchiaio da minestra 3 – 4 volte al dì, per 8 – 15 giorni nei casi acuti, più a lungo nei casi cronici.. Gli effetti sono assicurati nei casi di laringite e di raucedine. Per la sua capacità di restituire la voce, la pianta di erisimo è chiamata anche “l’erba dei cantanti”. All’infuso si possono aggiungere dosi minori di Orzo, Uva essiccata, Cicoria, Liquirizia, Enula campana ed altre piante simili per avere anche un’azione espettorante su tutto l’apparato respiratorio.

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◊ Eucalipto: prepararne il decotto con 20 – 30 g di foglie fresche sminuzzate in 1 litro di acqua, bollire 10 min, filtrare comprimendo bene la parte solida, dolcificare a piacere. Bere alla dose di 1 tazza 2 – 3 volte al dì e fare gargarismi 3 – 4 volte al dì.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com◊ Fichi secchi: la nonna ci ricorda che sono utili anche i fichi essiccati al sole, tagliuzzati e fatti bollire per qualche minuto nell’acqua o nel latte; si può aggiungere un pizzico si sommità di Issopo, da lasciare in infusione per 15 – 20 min. Questa bevanda dà enorme sollievo agli asmatici ed a coloro che soffrono di raffreddori di petto tenaci, tossi ribelli, bronchiti, tossi convulse, ecc. Con la cottura nel latte si ottiene un ottimo gargarismo utile nei casi di gola irritata e di raucedine.

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◊ Finocchio e Ononide: gargarismi per il mal di gola con il decotto di finocchio, 5 g di semi, e di ononide, 8 g di fiori, foglie e radici, in 250 ml di acqua.

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◊ Issopo: gargarismi con infuso di fiori e foglie, 2 g in 100 ml di acqua, nel mal di gola.

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◊ Olivo: gargarismi fatti con il decotto di foglie di olivo, 25 g in 150 ml di acqua, sono di notevole beneficio alla gola infiammata.

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◊ Ortica: infuso con 5 10 g di foglie in 100 ml di acqua per gargarismi nei mal di gola.

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◊ Piantaggine: prepararne un decotto con 5 g di foglie fresche sminuzzate in 200 ml di acqua, bollire 10 – 15 min, filtrare comprimendo bene il residuo, dolcificare a piacere. Bere alla dose di 1 tazza al dì e fare gargarismi 3 – 4 volte al dì.

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◊ Pino: preparare una bevanda per la gola e per le corde vocali cuocendo bene in 500 ml di acqua 3 pigne verdi, tagliate e ridotte in frammenti; una volta freddata passare al setaccio. Fare gargarismi 3 – 4 volte al dì. Nei casi di mal di gola con gonfiore è utile, in aggiunta, un impacco freddo. Alle pigne del pino si possono sostituire quelle dell’abete.

Ape italiana◊ Propoli: com’è noto, è una sostanza resinosa di origine vegetale che le api raccolgono dalle gemme e dalle cortecce delle piante e che poi elaborano con l’aggiunta di cera, polline ed enzimi. Ha l’importante proprietà di aumentare le difese immunitarie e di comportarsi come un antimicrobico per le attività antibiotiche, antimicotiche e antivirali, oltre ad esercitare una spiccata azione antinfiammatoria, riepitilizzante e cicatrizzante su pelle e mucose. La Propoli in soluzione alcolica (tintura madre) è pertanto un eccellente rimedio contro il mal di gola e le infezioni orali. In erboristeria o in farmacia è reperibile la forma spray per effettuare delle applicazioni nell’orofaringe.

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◊ Rosa canina: infuso di petali per gargarismi nei casi di infiammazioni della bocca e della gola, 5 g in 200 ml di acqua bollente.

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◊ Salvia: infuso con 5 g di foglie in 100 ml di acqua per gargarismi nei casi di affezioni catarrali acute e croniche. E’ tonico, antisettico, cicatrizzante. Si usa anche nella raucedine. Vanno bene anche i fumenti.

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◊ Saponaria: decotto, con 30 – 60 g di foglie e fusto in 1 litro di acqua, per gargarismi da fare 3 – 5 volte al dì, secondo necessità.

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◊ Solidago (o Verga d’oro): decotto, con 10 g di sommità fiorite e di foglie in 200 ml di acqua, per gargarismi da fare 3 – 4 volte al dì.

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◊ Tormentilla: prepararne il decotto con 4 g di rizoma triturato in 200 ml di acqua, bollire 20 – 25 min, filtrare comprimendo bene la parte solida, dolcificare a piacere. Bere alla dose di 2 – 3 tazze al dì e fare gargarismi 4 – 5 volte al dì.

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◊ Uva: il succo dell’uva acerba può essere usato per preparare colluttori con cui fare sciacqui o gargarismi per la cura delle angine di gola (infiammazioni dolorose della gola). Era molto usato nella vecchia medicina.

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◊ Verbena: gargarismi con il decotto per le tonsille arrossate, 5 g di foglie e radici in 200 ml di acqua.

Zenzero◊ Zenzero: il rizoma della pianta, conosciuta anche con il nome inglese Ginger, è ricco di gingeroli e loro derivati (zingerone e shogaoli) e olio essenziale (1-3% sesquiterpeni come zingiberene e B-bisabolene, insieme a vari monoterpeni), che ne costituiscono i principi attivi. Lo Zenzero presenta numerose virtù benefiche e terapeutiche, come le proprietà toniche, immunostimolanti, adattogene, antisettiche, antinfiammatorie, analgesiche, carminative, antidispeptiche, colagoghe, antitrombotiche, antiemetiche, ecc. Pertanto risulta essere prezioso in caso di infiammazioni della gola (faringite, laringite, ecc.), stati influenzali (raffreddore, febbre, tosse, ecc.), mal di testa, dolori articolari e muscolari, infiammazioni di esofago e stomaco (gastrite, ulcere gastroduodenali, ecc.), cattiva digestione, dispepsia, aerofagia, meteorismo, diarrea, nausea, mal d’auto, mal di mare, rischio di coaguli nel sangue, di pressione arteriosa alta e di ipercolesterolemia. Per beneficiare delle proprietà dello Zenzero si può utilizzare l’infuso (1 g di rizoma secco, o 10 g fresco, in una tazza d’acqua bollente), oppure la polvere (circa 1 g) da mescolare in un bicchiere d’acqua calda, od anche l’estratto secco in capsule. Una tisana o uno sciroppo di Zenzero, con l’aggiunta di limone e miele, rafforza le difese immunitarie e previene i malanni di stagione.

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Digestione facile

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.comLa digestione difficile, il cui termine medico è dispepsia, indica un’alterazione della funzione digestiva gastrica o intestinale, caratterizzata da pesantezza di stomaco, sonnolenza, mal di capo dopo i pasti. Talora si presentano dolore o fastidio cronico alla parte addominale superiore o retro sternale, aerofagia, flatulenza, pirosi gastrica (bruciori, acidità di stomaco), borborigmi, nausea, vomito. Può essere di natura organica (come ad es. la gastrite acuta e cronica, che è un’infiammazione della mucosa gastrica) o funzionale (come ad es. l’ulcera gastrica, che è un’erosione della mucosa gastrica o nei casi più gravi una perforazione della parete dello stomaco).

Il ricorso ai rimedi della nonna qui riportati consente di superare tale difficoltà in maniera efficace e naturale. La digestione non sarà più un problema.

Nota: Per informazioni sulle modalità di preparazione dei rimedi che vengono utilizzati, quali infusi, decotti, tisane, sciroppi, succhi, impacchi, cataplasmi, ecc., consultare l’articolo “Tipi di preparati fitoterapici” della sezione del sito “Approfondimenti”.

 

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□ Alloro: in caso di digestione difficile, flatulenza, gastralgia, è utile un decotto preparato con le foglie di alloro.

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□ Anice e Finocchio: un ottimo rimedio carminativo (che aiuta ad espellere i gas dallo stomaco e dall’intestino) è l’infuso che si prepara mettendo in una tazza di acqua bollente un cucchiaio di una miscela di 9 parti di semi di anice e 1 parte di semi di finocchio con l’aggiunta di un pizzico di menta piperita. Protegge anche la microflora batterica dell’intestino, evitando le fermentazioni provocate dagli alimenti ingeriti. Aiuta a donare un ventre piatto. Attenua i dolori dovuti a coliche intestinali.

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□ Arancio: preparare un infuso con 2 grammi di foglie d’arancio per 150 grammi di acqua bollente. Si possono aggiungere anche fiori di tiglio o di camomilla. Bere l’infuso caldo la sera, prima di andare a letto. Quest’infuso è utile anche nei casi di crisi nervose. Ottimo altresì per aiutare la digestione lenta e difficile.

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□ Bardana (o Lappa): nelle infiammazioni dello stomaco (gastrite e ulcere) e problemi di digestione risulta efficace il decotto delle foglie (3 g in 200 ml d’acqua) da prendere alla dose di 3 cucchiai da minestra mattina e sera.

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□ Capperi: per favorire l’appetito e facilitare la digestione va bene mangiare i capperi messi sotto aceto.

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□ Cardo santo: in caso di dispepsia, dovuta ad atonia gastrica, si dimostra particolarmente efficace l’infuso fatto con 5 g di fiori e foglie in 200 ml d’acqua bollente. E’ consigliabile non superare l’assunzione di 3 – 4 tazze al dì, in quanto il principio amaro contenuto (cnicina) ad alte dosi può causare conati di vomito.

 

 

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□ Cariofillata (o Erba di San Benedetto): il decotto  di  radici (6 g in 200 ml d’acqua) è tonico e astringente, rinvigorisce lo stomaco e tutto l’apparato digerente; utile per i deboli di stomaco.

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□ Carota: il succo di carota bevuto fresco tutti i giorni facilita la digestione e guarisce dall’ulcera.

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□ Cipolla: mettere la cipolla tritata in un contenitore di vetro o porcellana, coprire con alcool alimentare, lasciar macerare per 1 h, filtrare comprimendo la parte solida, aggiungere miele in uguale quantità. Assumere alla dose di 1 cucchiaino da caffè, 3 volte al dì, dopo i pasti. E’ un ottimo digestivo.

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□ Farfaro (o Tussilago farfara): fortifica lo stomaco migliorando la digestione, il decotto di farfaro (5 g di fiori in 200 ml d’acqua; in mancanza 50 g di foglie secche in 1 l d’acqua).

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Finocchio: per facilitare la digestione, preparare un decotto con 1 cucchiaino di semi di finocchio (meglio il finocchio selvatico) in una quantità d’acqua pari ad una tazza da portare all’ebollizione, oppure preparare un infuso portando ad ebollizione 100 ml di acqua ed immergendovi, quando è ancora bollente, 5 g di semi di finocchio, interi o macinati grossolanamente, da lasciare in infusione per 15 – 20 min.

Il latte, bollito alcuni minuti con i semi di finocchio e bevuto quanto più caldo possibile, calma i crampi allo stomaco.

Per chi soffre abitualmente di problemi di digestione, può essere utile preparare un infuso con semi di finocchio e un po’ di rabarbaro.

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□ Genziana: 3 g di radice secca sminuzzata con cui preparare un decotto in 200 ml d’acqua, oppure messi a macerare in acqua o nel vino a temperatura ambiente per 4 ore. Si filtra e si spreme il residuo. Assumere alla dose di 6 – 8 cucchiai al dì prima dei pasti, per un lungo periodo e tutti i giorni. Ottimi per facilitare la digestione e nei casi di pesantezza di stomaco. Va bene anche masticare un pezzetto di radice. Ha anche un’ottima attività febbrifuga.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Ginepro: la cura con le bacche serve ad eliminare e prevenire il bruciore di stomaco: il 1° giorno si prendono 5 bacche, si masticano bene e si ingoiano; il 2° giorno 6 bacche; il 3° giorno 7 bacche e così di seguito fino ad arrivare a 15 bacche; poi si regredisce di una bacca al giorno fino a completare la cura quando si arriva di nuovo a 5 bacche. Ripetere all’occorrenza.

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□ Inula (o Erba dello stomaco): in caso di dolori dovuti a difficoltà di digestione, gas e acidità, mettere a macerare la radice della pianta nella dose di 15 – 20 g in 1 litro di vino rosso (o di acqua distillata per uso alimentare), per 48 h; bere 1/2 bicchiere 2 volte al dì. Con le stesse dosi si può preparare anche un decotto.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Lichene d’Islanda: il decotto con la parte aerea della pianta (10 – 20 g in 1 litro d’acqua, far bollire 1 h, fare intiepidire 10 min, filtrare e aggiungere zucchero o meglio miele a piacere), assunto alla dose di 3 – 5 cucchiai al dì prima dei pasti, è utile per la dispepsia e per i disturbi intestinali di origine nervosa, compresa la diarrea. Funziona anche come blando sedativo e quindi, assunto il pomeriggio-sera, può essere utilizzato nelle forme leggere d’insonnia. Inoltre risulta utile anche nelle manifestazioni spasmodiche delle vie respiratorie, come tosse stizzosa e asma.

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□ Limone: un infuso di fiori e foglie di limone agevola la digestione.

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□ Maggiorana: l’infuso di maggiorana selvatica toglie l’acidità di stomaco.

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□ Ortica: consumata regolarmente come verdura (si prepara allo stesso modo degli spinaci) o assunta in decotto, può guarire completamente le ulcere gastriche e duodenali nel giro di 4 – 5 settimane.

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□ Rosmarino: la digestione difficile, con dolori e formazione di gas nello stomaco e nell’intestino, si combatte con un infuso fatto con 2 g di fiori o foglie di rosmarino in una tazza d’acqua bollente.

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□ Salice bianco: per normalizzare la secrezione gastrica e per favorire la digestione è utile un macerato vinoso con la radice dei rami, che si prepara mettendo a macerare per 10 giorni 2 cucchiai di corteccia essiccata in 200 ml di vino bianco passito, per poi filtrare e conservare in bottiglia. Se ne beve 1 bicchierino prima dei pasti principali.

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□ Salvia: si prepara il decotto con 10 g di foglie sminuzzate di salvia in 250 ml di acqua, si porta ad ebollizione dolcemente per 5 min, si lascia riposare per altri 15 min, si filtra e si assume subito dopo i pasti. E’ utile nelle atonie digestive, dispepsie, gastralgie, per gas in stomaco e intestino.

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□ Sedano: gambi e foglie favoriscono la secrezione dei succhi gastrici e facilitano la digestione, costituendo pertanto un buon aperitivo. I semi invece sono carminativi (cioè eliminano i gas da stomaco e intestino) come quelli di anice e finocchio.

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□ Tarassaco: decotto di foglie e radici (50 g in 1 litro d’acqua, da far bollire a lungo), da assumere alla dose di 2 – 3 tazze al dì, nei casi di digestione difficile.

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□ Tiglio: in caso di digestione difficile è ottimo l’infuso di fiori di tiglio, camomilla, fiori di melissa e arancio (4 g di ciascuna pianta in 1 litro di acqua bollente, infusione per 15 min, zucchero a piacere).

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□ Timo: l’infuso con 2 – 5 g di foglie di timo in 200 ml di acqua bollente, è digestivo e carminativo. Le due varietà Thymus vulgaris e Thymus serpyllum hanno le stesse proprietà.

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□ Trifoglio fibrino (o Menyanthes trifoliata o Trifoglione d’acqua): ha proprietà molto simili alla genziana e quindi i preparati di questa pianta sono particolarmente indicati come tonico-stimolanti della funzionalità gastrica e contro la febbre. Si prepara l’infuso di foglie, versando in una tazza d’acqua bollente un cucchiaio da dessert di foglie essiccate e sminuzzate, si lascia riposare coperto per 10 min, si filtra spremendo bene il residuo. Se ne prendono 2 – 3 tazze al giorno prima dei pasti.

Sono depurativi e digestivi i seguenti preparati, che esplicano anche un’attività coleretica e colagoga (cioè aiutano la secrezione biliare, stimolando, rispettivamente, il fegato e la colecisti):

□ Infuso con 10 g di menta piperita, 10 g di melissa, 10 g di agrimonia, 7 g di rabarbaro, 7 g di fragole e 20 g di chelidonia maggiore (o erba da porri), tutte triturate: si prende un cucchiaino di tale miscela e lo si versa in 200 ml di acqua, si lascia in infusione 10 min, si filtra spremendo bene il residuo. Se ne beve una tazzina la mattina e un’altra la sera.

□ Decotto con le radici sminuzzate di polipodio (20 g), liquirizia (10 g) e angelica (5 g): far bollire il tutto in 250 ml di acqua per 15 min, lasciar riposare per un paio d’ore, filtrare comprimendo la parte solida e dolcificare con miele o zucchero. Assumere 1 cucchiaio da minestra 2 volte al dì, per un periodo più o meno lungo.

□ L’infuso con un mix di rabarbaro, liquirizia, china, menta piperita, in parti uguali, vanta anche proprietà digestive, toniche, astringenti e regola le funzioni intestinali.

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Via raffreddore-tosse-influenza-ecc.

Le affezioni delle vie respiratorie, in particolar modo quelle delle prime vie respiratorie, costituiscono i malanni che colpiscono più frequentemente il genere umano. Trattasi nella maggioranza dei casi di patologie di modesta Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.compericolosità, sempreché non vengano sottovalutate e trascurate ma adeguatamente trattate e curate onde evitare spiacevoli complicanze. Per la loro grande diffusione epidemiologica hanno anche un forte impatto sociale, a causa delle indisponibilità che molte volte creano. Di seguito si descrivono brevemente le forme più comuni.

• Raffreddore: è un’infezione di tipo virale che interessa le prime vie respiratorie, in particolar modo naso e gola. I sintomi della sua comparsa sono naso chiuso cui segue la fuoriuscita di muco, che all’inizio è chiaro ed acquoso e nel giro di qualche giorno diventa denso e giallastro. Questa tipica manifestazione del raffreddore altro non è che la risposta di difesa dell’organismo all’infiammazione della mucosa nasale, verso la quale si concentra una maggiore produzione di liquidi per effetto della relativa dilatazione dei vasi sanguigni. Spesso si accompagnano starnuti, tosse, raucedine, bruciore alla gola, gonfiore dei linfonodi del collo, stato febbrile, lacrimazione degli occhi, ecc. Il raffreddore è una malattia che colpisce prevalentemente nella stagione invernale, in quanto l’aria fredda respirata dal naso e dalla bocca, provocando una perdita di mobilità delle ciglia vibratili con conseguente ristagno di muco, determina una riduzione dell’attività di pulizia delle vie aeree e quindi le condizioni per la proliferazione del virus del raffreddore.

• Tosse: solitamente è un sintomo di reazione dell’organismo ad un’infiammazione delle vie respiratorie dovuta ad un agente patogeno o irritante. Pertanto, si accompagna spesso a raffreddore, faringite, laringite, tracheite, bronchite, polmonite e così via, oppure ad un’allergia, come la rinite allergica. A volte è l’atto necessario per espellere sostanze indesiderabili (polvere, corpi estranei, ecc.). Consiste in un rapido susseguirsi di inspirazioni improvvise seguite immediatamente da brusche espirazioni rumorose di tipo esplosivo. Si dice “secca” se è caratterizzata da assenza di espettorato (catarro, ossia muco in eccesso) e spesso da bruciore e prurito alla gola. Si dice “grassa” invece quando è accompagnata da espettorato e serve per l’eliminazione dello stesso che se trattenuto potrebbe aggravare o favorire l’infezione per un accumulo di batteri.

La tosse è anche un sintomo che va correttamente interpretato, nel senso che, specie se è cronica, cioè insorta da lungo tempo, potrebbe sottendere patologie molto più importanti.

• Influenza: è una malattia da virus che interessa maggiormente l’apparato respiratorio, per cui si accompagnata a raffreddore, tosse, mal di gola, raucedine, faringite, laringite, tracheite e qualche volta può interessare anche i bronchi. Solitamente la febbre è elevata, specie nei primi giorni. Altri sintomi abbastanza ricorrenti sono dolori diffusi ai muscoli ed alle ossa, in particolar modo alla schiena, mal di testa, brividi, lacrimazione e arrossamento degli occhi, ecc. Il virus influenzale tipicamente attecchisce verso la fine dell’autunno e la metà del’inverno, un po’ come il raffreddore, quando il freddo fa abbassare le difese immunitarie ed aumentare le occasioni di contagio per unaMal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com maggiore permanenza in luoghi chiusi ed affollati.

• Bronchite: è un’infiammazione dei bronchi che può essere dovuta a diverse cause, quali agenti microbici, infezioni, allergie, immunodeficienze, fumo attivo o passivo, inquinamento. I sintomi tipici sono difficoltà di respirazione, tosse con espettorato, infezioni frequenti delle vie respiratorie, stanchezza, cefalea, febbre, dolore al torace. Può essere acuta o cronica. La bronchite acuta di solito si presenta dopo un’infezione respiratoria di tipo virale, mentre la bronchite cronica si verifica a seguito di una lunga esposizione agli agenti patogeni in grado di danneggiare i bronchi in modo irreversibile.

• Asma: è un’infiammazione delle vie respiratorie causata da diversi fattori tra cui un ruolo sempre più importante assumono le sostanze allergizzanti presenti nell’aria come acari e pollini. I sintomi sono difficoltà di respirazione, che si accentua durante il cosiddetto “attacco d’asma” dove si verifica una vera e propria ostruzione dei bronchi, tosse, respiro sibilante, difficoltà ad espellere il catarro accumulatosi nei bronchi infiammati.

• Polmonite: è un’infiammazione grave dei polmoni provocata da virus, batteri o funghi. Negli adulti e nei ragazzi la forma più frequente è quella batterica, in particolare da Pneumococco per gli adulti e da Mycoplasma pneumoniae per i ragazzi in età scolare, mentre per i bambini piccoli è più ricorrente l’infezione virale. I sintomi sono febbre, tosse, dolore al petto, produzione eccessiva di muco, cefalea, stanchezza, inappetenza, nausea e vomito, talvolta rigidità muscolare ed articolare. La trasmissione avviene da persone infette tramite la saliva, gli starnuti, la tosse ed altre forme di contatto.

• Rinite allergica: è un’infiammazione della mucosa nasale dovuta a determinate sostanze allergizzanti presenti nell’aria. Il sintomo più caratteristico è la starnutazione ripetuta, prurito nasale e solletico faringeo, con lacrimazione e secrezione profusa a carattere acquoso. Di solito segue dei cicli stagionali di comparsa legati alla presenza dell’allergene. Non è accompagnata da infezione delle vie respiratorie e questo è un indizio da utilizzare per diagnosticare la natura allergica dell’affezione. La rinite allergica acuta, che si verifica specie d’estate, causata dall’inalazione dei pollini è detta febbre da fieno o raffreddore da fieno.

• Sinusite: è un’infiammazione della mucosa di uno o più seni paranasali, di solito provocata da un’infezione, ma possono diventare causa d’insorgenza il nuoto, i tuffi, le lesioni o fratture delle ossa dei seni paranasali, la deviazione del setto nasale, traumatica o congenita, le infezioni dei denti dell’arcata superiore, specie del canino. I sintomi sono ostruzione nasale, secrezione di muco dal naso o nel retrobocca, cefalea, febbre, timbro di voce nasale.

• Pertosse: è una malattia altamente contagiosa caratterizzata da tosse molto intensa, stizzosa ed insistente. Comunemente è detta anche “tosse canina” o “tosse asinina” per l’urlo caratteristico che viene emesso durante le manifestazioni. E’ dovuta al batterio Bordetella pertussis, che trovandosi nella bocca, nel naso e nella gola della persona infetta, può essere da questa trasmesso quando parla, starnutisce o tossisce. La malattia esordisce in un modo abbastanza subdolo con i sintomi di un normale raffreddore, dove la tosse non è ancora particolarmente intensa. In genere dopo due settimane gli attacchi di tosse diventano sempre più frequenti ed insistenti, fino a diventare insopportabili e tali da lasciare il paziente esausto, il muco diventa denso e appiccicoso, a volte si presenta il vomito. La malattia può durare qualche giorno se in forma lieve, od anche qualche mese nelle forme più gravi.

I rimedi naturali che la nonna consiglia sono di valido aiuto per la risoluzione dei vari disturbi che possono interessare le vie respiratorie.

Nota: Per informazioni sulle modalità di preparazione dei rimedi che vengono utilizzati, quali infusi, decotti, tisane, sciroppi, succhi, impacchi, cataplasmi, ecc., consultare l’articolo “Tipi di preparati fitoterapici” della sezione del sito “Approfondimenti”.

 

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Alloro la polvere di bacche di alloro, ottenuta essiccando e poi macinando le bacche, mangiata alla dose di 1 – 2 cucchiaini da caffè, è un valido rimedio contro il raffreddore e l’influenza.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Borragine (o Consolida): l’infuso con 50 g di radici e foglie in 1 litro d’acqua bollente, da assumere alla dose d 1 cucchiaio più volte al dì, è un eccellente depurativo per i polmoni ed è espettorante. Ottimo per raffreddore con naso chiuso.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.comMal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Capelvenere + Scolopendrio: ottimo per le affezioni delle vie respiratorie, come espettorante e coadiuvante per la tosse, nonché come depurativo per fegato e milza, il decotto delle due piante (4 g di foglie secche dell’una e 4 g dell’altra in 250 ml d’acqua); assumerne 1 tazza al mattino e 1 tazza la sera.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Cardo santo: per tossi secche, asma, raffreddori, si dimostra utile l’infuso fatto con 5 g di fiori e foglie in 200 ml d’acqua bollente. E’ consigliabile non superare l’assunzione di 3 – 4 tazze al dì, in quanto il principio amaro contenuto (cnicina) ad alte dosi può causare conati di vomito.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Cicoria: preparare un infuso con 10 g di foglie tritate in 1/2 litro d’acqua bollente, lasciare agire 20 min, filtrare spremendo il residuo e conservare in un contenitore chiuso. Assumere a piacere in caso di raffreddore e tosse.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.comMal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Cipolla e Limone: preparare uno sciroppo con cipolla, limone e zucchero per combattere la tosse e favorire l’espettorazione. Lavare bene un limone e pulire una cipolla, entrambi di media grandezza. In un contenitore di vetro  con l’imboccatura larga (ad es. un barattolo o un bicchiere), disporre a strati successivi fette di cipolla, fette di limone ed una spolverata di zucchero; lasciare agire da un minimo di 2 ore circa ad un massimo di 24 ore, fino alla formazione dello sciroppo. Bere lo sciroppo alla dose di 1 cucchiaino più volte al dì. L’efficacia è assicurata.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Crescione: mangiato crudo, in insalata, per 50 – 60 giorni di seguito fortifica la mucosa dei bronchi. Cotto perde tutte le sue proprietà.

□ Crusca: la crusca di frumento, dopo cotta ed ancora calda, messa in sacchetti di tela e posta sul petto o sul ventre, è utilissima in caso di tosse, reumatismi, coliche.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Echinacea: la radice di questa pianta ha una marcata attività immunostimolante (favorisce i meccanismi di difesa mediante una maggiore produzione di anticorpi), antinfiammatoria e cicatrizzante (combatte le infezioni e rigenera le cellule per la guarigione delle ferite), antitossica (aiuta le funzionalità di fegato e reni per l’eliminazione delle tossine), antibiotica e antivirale (combatte la proliferazione dei batteri e dei virus), per cui i suoi preparati sono particolarmente indicati nella cura di raffreddori, bronchiti, influenza, febbre, infezione delle vie aeree, dermatiti, herpes, infezioni del tratto urinario. In commercio sono reperibili diverse prodotti di tale pianta (radice), quali: estratto secco, tintura, capsule, pomata, crema, triturato di radice secca, ecc. La nonna preparava il decotto (30 – 50 g di radice secca triturata in 1 litro d’acqua), da assumere alla dose di 2 – 3 tazze al dì. Le applicazioni di pomata o di crema sono utilissime per il trattamento delle affezioni cutanee di tipo infiammatorio con rischio di infezioni, come ulcere, ferite, ustioni, dermatiti, herpes, punture di insetti (aiutano a neutralizzare il veleno e ne evitano la diffusione) ed hanno un’efficace azione cosmetica sulla pelle in quanto sono depurative, rassodanti, antirughe, antismagliature. Sempre per uso esterno, vanno bene anche gli impacchi e le lozioni che utilizzano il decotto preparato per uso interno.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Eucalipto e Pino: l’aria profumata con le essenze di tali piante facilita enormemente la respirazione. E’ consigliabile avere in casa una pianta di eucalipto.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Farfaro (o Tussilago farfara): decotto di foglie e fiori (5 g in 200 ml d’acqua) dolcificato con miele a volontà; si beve caldissimo, spesso e poco per volta. Nei casi in cui c’è una tendenza dell’apparato respiratorio ad ammalarsi, il decotto si può fare più concentrato (50 g in 1 litro d’acqua) e se ne assume 1 bicchiere al dì per 15 giorni. Il risultato è eccezionale. In particolare per la tosse secca si può preparare uno sciroppo in questo modo: 6 – 9 g di fiori di farfaro, due manciatine di sommità di issopo, 30 g di uva essiccata, 3 cucchiai di miele; si mette il tutto in un pentolino con 400 ml d’acqua; si pone sul fuoco e si fanno fare 3 bollori; si lascia raffreddare e si filtra; si assume alla dose di 1 – 2 cucchiai più volte al giorno. E’ un eccellente rimedio. Lo stesso è utile anche per le bronchiti catarrali.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Fichi secchi: la nonna ci ricorda che sono utili anche i fichi essiccati al sole, tagliuzzati e fatti bollire per qualche minuto nell’acqua o nel latte; si può aggiungere un pizzico si sommità di Issopo, da lasciare in infusione per 15 – 20 min. Questa bevanda dà enorme sollievo agli asmatici ed a coloro che soffrono di raffreddori di petto tenaci, tossi ribelli, bronchiti, tossi convulse, ecc. Con la cottura nel latte si ottiene un ottimo gargarismo utile nei casi di gola irritata e di raucedine.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Granturco: con le cariossidi (semi o acini di granturco) si prepara uno sciroppo utilissimo nei raffreddori di petto e nelle raucedini. Si fanno bollire 2 o 3 pugni di cariossidi frantumate in 2 litri di acqua, finché questa si riduce alla metà, agitando sempre con una spatola di legno; si lascia quindi raffreddare e se ne estrae il succo; a questo si aggiungono 150 grammi di zucchero o di miele e si riscalda a fuoco lento finché prende la consistenza di uno sciroppo.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Inula helenium: inalazioni dei vapori di acqua bollente in cui si sia versato un cucchiaino da caffè di tintura madre oppure l’infuso di radice (5 g in 200 ml d’acqua bollente), esercitano una utilissima attività balsamica calmante della tosse, disinfettano il cavo aereo e risolvono le bronchiti da raffreddamento, specie se in seguito a sindrome influenzale.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Lavanda: suffumigi da effettuarsi utilizzando l’infuso preparato con 15 – 30 g di lavanda in 1/2 litro d’acqua, leniscono la tosse fastidiosa.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Lichene d’Islanda: il decotto con la parte aerea della pianta (10 – 20 g in 1 litro d’acqua, far bollire 1 h, fare intiepidire 10 min, filtrare e aggiungere zucchero o meglio miele a piacere), assunto alla dose di 3 – 5 cucchiai al dì prima dei pasti, è utile per la dispepsia e per i disturbi intestinali di origine nervosa, compresa la diarrea. Funziona anche come blando sedativo e quindi, assunto il pomeriggio-sera, può essere utilizzato nelle forme leggere d’insonnia. Inoltre risulta utile anche nelle manifestazioni spasmodiche delle vie respiratorie, come tosse stizzosa e asma.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Lino: in caso di espettorazione difficile sono ottimi i cataplasmi con semi di lino, da applicare sulla schiena all’altezza dei bronchi. I semi di lino vanno cotti in acqua (200 g in 500 ml d’acqua), fino a quando questa non si consuma del tutto.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Liquirizia: lo sciroppo di liquirizia calma la tosse e facilita l’espettorazione. Si prepara così: mettere a macerare, per 24 h alla temperatura di 20 – 25°C, 500 g di liquirizia in piccoli pezzi (meglio in polvere) in 2 litri d’acqua; filtrare e mescolare con zucchero in uguale quantità; assumere a cucchiai secondo necessità.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□  Maggiorana: l’infuso con fiori e foglie di maggiorana selvatica (circa 5 g per 100 ml di acqua bollente, da lasciare in infusione 15 min), assunto 3 volte al dì, è un ottimo espettorante. Se si inspirano con il naso più volte al dì i vapori dell’infuso, in modo da bagnare le cavità nasali, ciò aiuta a respirare meglio in caso di raffreddore e naso ostruito. Analogo risultato si ottiene vaporizzando, nell’ambiente dove si sosta, l’olio di maggiorana.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Malva: l’infuso con i fiori di malva (5 g in 250 ml di acqua bollente, lasciando in infusione 15 min) dolcificato con miele, a piacere, è bechico (calma la tosse) ed espettorante, contro bronchiti e tossi ribelli, è emolliente e rinfrescante.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Piantaggine: entrambe le varietà, major e lanceolata, esplicano attività espettorante e antinfiammatoria, per cui si rivelano utili nei raffreddori e nelle bronchiti. Si prepara uno sciroppo con le foglie fresche: il succo estratto dalla loro triturazione viene fatto cuocere con la stessa quantità di zucchero o preferibilmente miele, finché diventa corposo; si filtra e si lascia raffreddare; se ne prendono 2 cucchiaini da caffè al giorno. Fortifica le vie polmonari.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Poligala: il decotto della radice, nella misura di 5 g in 200 ml d’acqua, da assumere alla dose di 2 cucchiai 4 volte al dì, è valido anche nei casi di pertosse.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Polipodio (o Felce dolce): indicato per raffreddore, tosse, bronchite, asma, il decotto di tale pianta (20 g di rizoma sminuzzato in 1 litro d’acqua), dolcificato con miele a piacere, da assumere alla dose di 2 cucchiai da minestra ogni ora.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Rapa: il decotto con il bulbo di rapa dolcificato con miele o zucchero, bevuto la sera prima di andare a letto, mitiga la tosse e riduce la raucedine.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Salice bianco: la corteccia dei rami possiede dei derivati salicilici che hanno le stesse proprietà dell’aspirina (per questo motivo la pianta è detta l’albero dell’aspirina), per cui è efficace contro le malattie da raffreddamento, la febbre, il raffreddore, i dolori reumatici, i dolori articolari, l’artrosi. Si può utilizzare il decotto che si prepara facendo bollire per 10 min in 1 litro d’acqua 20 – 25 g di corteccia essiccata e frantumata; si lascia a bagno per 10 min; si filtra spremendo il residuo; se ne bevono 2 – 3 tazze al giorno di cui una prima di andare a dormire.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Salvia: infuso con 5 g di foglie in 100 ml di acqua per gargarismi nei casi di affezioni catarrali acute e croniche. E’ tonico, antisettico, cicatrizzante. Si usa anche nella raucedine. Vanno bene anche i fumenti.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Saponaria: il decotto di foglie e fusto (30 – 60 g in 1 litro d’acqua), da bere alla dose di 2 bicchieri al dì o da utilizzare per gargarismi 4 – 5 volte al dì, si rivela utilissimo nelle affezioni catarrali croniche e di gola.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Timo: preparare un infuso in ragione di 10 g di foglie di timo in 100 ml di acqua bollente, lasciare in infusione 10 – 15 min; filtrare ed aggiungere un po’ di miele. Si prende nella dose di un cucchiaio da minestra ogni ora. Si usa con ottimi risultati per la tosse ed anche nei casi di pertosse.

□ Uva passita: il decotto di uva passita è efficacissimo per tosse, raffreddore, malattie di petto.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Verbasco: l’infuso dei fiori (da 5 a 30 g per 1 litro d’acqua bollente) bevuto alla dose di 3 – 4 tazze al dì è un ottimo espettorante e se si usa per gargarismi aiuta a guarire dalla raucedine. L’effetto è potenziato se si prepara un decotto aggiungendo anche foglie di malva in parti uguali, in tal caso è particolarmente efficace per catarri acuti e cronici dei bronchi, specie in presenza di difficoltà di respirazione.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Verbasco + Veronica: è espettorante l’infuso di foglie di verbasco e di foglie di veronica al 50% (6g in 250 ml d’acqua bollente), da assumerne 1 cucchiaio ogni 2 ore.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Verbena: l’infuso con le foglie (5 g in 1 tazza d’acqua bollente) da berne 2 cucchiai 3 – 4 volte al dì, è utile per tonsilliti e tosse.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com□ Viola mammola: il decotto di fiori e foglie di viola mammola (5 – 8 g in 250 ml di acqua), dolcificato con miele, assunto alla dose di 1 cucchiaio ogni 2 – 3 ore, è espettorante e calmante della tosse.

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Abbasso la febbre

Febbre
Febbre

La febbre di per sé non è una malattia ma una risposta ad una malattia, cioè è il sintomo di un’alterazione dei parametri fisiologici dell’organismo, dovuta, nella maggioranza dei casi, ad aggressioni di virus o batteri. La febbre diventa quindi la risposta del nostro sistema immunitario a tali aggressioni, cioè è il mezzo di difesa che l’organismo adotta per combattere l’infezione dei microbi. Specie nella stagione fredda, le cause più comuni della febbre sono proprio queste infezioni, quali ad es. raffreddore ed influenza, tipiche malattie dovute a virus, oppure faringite e bronchiti, che invece sono dovute a batteri. Durante l’infiammazione vengono prodotte alcune sostanze (citochine) che hanno l’effetto di provocare il dolore, il che spiega perché la febbre è quasi sempre accompagnata da dolori alla testa e/o dolori muscolari. Finché l’aumento di temperatura è contenuto, proprio per non privare l’organismo di questo importante mezzo di difesa, la terapia più adatta è il riposo accompagnato da alcune norme comportamentali, igieniche ed alimentari, quali ad es. consumare pasti leggeri ricchi di vitamine e di sostanze minerali (frutta e verdure), astenersi da fumo e alcool, evitare di tenere gli ambienti troppo caldi, prendere bagni di qualche grado al di sotto della temperatura corporea, bere molta acqua per compensare la disidratazione dovuta alla febbre, bere qualche tisana con specifiche attività terapeutiche, ottime quelle della nonna qui proposte.

Nota: Per informazioni sulle modalità di preparazione dei rimedi che vengono utilizzati, quali infusi, decotti, tisane, sciroppi, succhi, impacchi, cataplasmi, ecc., consultare l’articolo “Tipi di preparati fitoterapici” della sezione del sito “Approfondimenti”.

 

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com◊ Alchemilla (o Erba stella o Erba ventaglia): la pianta possiede molteplici virtù, ha proprietà astringente, antisettica, antinfiammatoria, antispasmodica, antiemorragica, cicatrizzante, diuretica e depurativa. Si utilizzano le foglie o le parti aeree. L’infuso (2 – 4 g di foglie essiccate in una tazza d’acqua bollente), di cui se ne bevono fino a 3 tazze al dì lontano dai pasti, è indicato nei casi di dismenorrea, ipermenorrea, emicrania, dolori reumatici, febbre, forme lievi di diarrea e di coliti con tendenza diarroica, Il decotto (1 g di parti aree essiccate in una tazza d’acqua) può essere utilizzato per fare sciacqui o gargarismi nei casi di infiammazioni del cavo orale (gengiviti, tonsilliti, faringite, raucedine) oppure per fare impacchi allo scopo di frenare emorragie, detergere ferite, donare elasticità alla pelle e combattere le smagliature. La pomata di alchemilla, per uso esterno, può servire per calmare le irritazioni degli organi genitali femminili.

   

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com◊ Cardo santo: per abbassare la febbre si dimostra particolarmente efficace l’infuso fatto con 5 g di fiori e foglie in 200 ml d’acqua bollente. E’ consigliabile non superare l’assunzione di 3 – 4 tazze al dì, in quanto il principio amaro contenuto (cnicina) ad alte dosi può causare conati di vomito.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com◊ Centaurea minore (o Erythraea centaurium, nota anche come scaccia febbre): è efficacissimo il decotto preparato con 15 – 30 g di cime fiorite tagliuzzate in 1 litro d’acqua, far bollire per 15 – 20 min, lasciare intiepidire 10 min, filtrare spremendo bene il residuo, dolcificare a piacere con zucchero o miele. Assumere alla dose di 2 tazzine al dì, una la mattina e l’altra la sera. E’ il miglior antipiretico naturale nostrale, dopo la genziana.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com◊ Echinacea: la radice di questa pianta ha una marcata attività immunostimolante (favorisce i meccanismi di difesa mediante una maggiore produzione di anticorpi), antinfiammatoria e cicatrizzante (combatte le infezioni e rigenera le cellule per la guarigione delle ferite), antitossica (aiuta le funzionalità di fegato e reni per l’eliminazione delle tossine), antibiotica e antivirale (combatte la proliferazione dei batteri e dei virus), per cui i suoi preparati sono particolarmente indicati nella cura di raffreddori, bronchiti, influenza, febbre, infezione delle vie aeree, dermatiti, herpes, infezioni del tratto urinario. In commercio sono reperibili diverse prodotti di tale pianta (radice), quali: estratto secco, tintura, capsule, pomata, crema, triturato di radice secca, ecc. La nonna preparava il decotto (30 – 50 g di radice secca triturata in 1 litro d’acqua), da assumere alla dose di 2 – 3 tazze al dì. Le applicazioni di pomata o di crema sono utilissime per il trattamento delle affezioni cutanee di tipo infiammatorio con rischio di infezioni, come ulcere, ferite, ustioni, dermatiti, herpes (infezione causata dal virus Herpes simplex che compare generalmente sulle labbra sotto forma di vescicole contenenti liquido sieroso, che dopo l’infiammazione si asciugano e formano una piccola crosta giallastra), punture di insetti (aiutano a neutralizzare il veleno e ne evitano la diffusione) ed hanno un’efficace azione cosmetica sulla pelle in quanto sono depurative, rassodanti, antirughe, antismagliature. Sempre per uso esterno, vanno bene anche gli impacchi e le lozioni che utilizzano il decotto preparato per uso interno.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com◊ Farfaro (o Tussilago farfara): le foglie ammorbidite in acqua calda e poste sul petto tolgono il calore e la febbre.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com◊ Genziana: è una pianta che, oltre alle ben note proprietà digestive, ha un’eccezionale attività febbrifuga, specie nei casi di febbre intermittente, conosciuta sin dall’antichità. Molte sono le preparazioni che si possono usare, i cui ingredienti sono facilmente reperibili in commercio. La nonna consiglia i seguenti preparati con la radice secca sminuzzata: il decotto (2 g in 100 ml d’acqua, da far bollire mezz’ora), di cui berne 2 tazzine al giorno, suddivise eventualmente in 4 somministrazioni; il macerato in vino (3 g  in 100 ml di vino, da far macerare almeno 4 ore), di cui berne 2 bicchierini al giorno.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com◊ Limone: la scorza di limone torrefatta e ridotta in polvere, ingerita, è un efficace febbrifugo.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com◊ Salice bianco: la corteccia dei rami possiede dei derivati salicilici che hanno le stesse proprietà dell’aspirina (per questo motivo la pianta è detta l’albero dell’aspirina), per cui è efficace contro le malattie da raffreddamento, la febbre, il raffreddore, i dolori reumatici, i dolori articolari, l’artrosi. Si può utilizzare il decotto che si prepara facendo bollire per 10 min in 1 litro d’acqua 20 – 25 g di corteccia essiccata e frantumata; si lascia a bagno per 10 min; si filtra spremendo il residuo; se ne bevono 2 – 3 tazze al giorno di cui una prima di andare a dormire.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com◊ Sambuco: l’infuso dei fiori (3 g in 200 ml d’acqua bollente) da assumerne 1 tazza più volte al dì è un blando sudorifero in caso di febbre. Bene anche per in caso di raffreddamento.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com◊ Tiglio: l’infuso di tiglio (5 – 10 g di fiori in 200 ml d’acqua bollente), al quale si può aggiungere succo di limone e alcune foglie di arancio per migliorarne l’aroma e aumentarne l’efficacia, è un ottimo calmante e un blando sudorifero in caso di febbre. Da bere più volte al dì.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.com◊ Trifoglio fibrino (o Menyanthes trifoliata o Trifoglione d’acqua): ha proprietà molto simili alla genziana e quindi i preparati di questa pianta sono particolarmente indicati come tonico-stimolanti della funzionalità gastrica e contro la febbre. Si prepara l’infuso di foglie, versando in una tazza d’acqua bollente un cucchiaio da dessert di foglie essiccate e sminuzzate, si lascia riposare coperto per 10 min, si filtra spremendo bene il residuo. Se ne prendono 2 – 3 tazze al giorno.

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Cipolla

FAMIGLIA: Liliaceae                                GENERE: Allium                                     SPECIE: Allium cepa

DESCRIZIONE

La Cipolla, il cui nome latino è Allium cepa, è una pianta erbacea bulbosa appartenente alla famiglia delle Liliaceae, anche se una classificazione più recente ne attribuisce l’appartenenza, insieme all’aglio, alla nuova famiglia delle Alliaceae. Ha origini antichissime ed oggi è coltivata in tutto il mondo. E’ utilizzata prevalentemente quale alimento e condimento, per le sue qualità organolettiche e nutritive, ma è anche adoperata a scopo terapeutico per le numerose proprietà benefiche e curative.

CipollaE’ una pianta a ciclo biennale, che diventa annuale in coltivazione. Le radici sono fascicolate e superficiali, crescono nel terreno non oltre i 30-40 cm di profondità sviluppandosi per lo più in orizzontale per 20-25 cm dal fusto. Il fusto della cipolla, che si trova sottoterra, è molto corto e fortemente appiattito, largo 1 – 2 cm e per questo è denominato girello o disco. Attorno al girello crescono molto strette le foglie che sono cilindriche, alterne ed opposte. Esse nella parte basale si ingrossano, si ispessiscono, divengono carnose, a forma di guaina, bianche o leggermente colorate, formando il bulbo, che è la parte edule (commestibile) della pianta. Le guaine fogliari più esterne però rimangono sottili, cartacee, variamente colorate, dal bianco al dorato, al rosso, a seconda delle varietà di cipolla, ed hanno la funzione di protezione della parte interna.

 Il bulbo, in sostanza, è la grossa gemma sotterranea (quella che noi chiamiamo cipolla) formata dall’ingrossamento della parte basale delle foglie, dette tuniche. Invece la parte alta delle tuniche forma una sorta di strozzatura, denominata collo o colletto, che costituisce il punto di passaggio tra il bulbo ed i tratti di foglie che proseguono fuori dal terreno (parte aerea) a forma di lamine tubolari.

Nel secondo anno di vita della pianta, dal centro del girello nasce uno stelo fiorale, vuoto all’interno, alto dai 40 ai 100 cm, che porta un’infiorescenza ad ombrella con fiori di colore bianco, giallo-verdognolo o roseo. Il frutto è una capsula trilobata con 2-3 semi per lobo, che sono piatti, angolosi e di colore nero.

VARIETA’

Esistono diverse varietà di cipolle, circa sessanta, che si differenziano tra di loro essenzialmente per le seguenti caratteristiche:

□      colore delle tuniche esterne, che può variare dal bianco, al dorato, al rosso;

□      forma del bulbo, che può essere sferico, ovoidale, allungato, appiattito, ecc.;

□      periodo di raccolta, che può essere primaverile-estivo o autunno-invernale;

□      utilizzo finale, che può essere il consumo fresco (in genere si usano i cipollotti, che sono cipolle bianche raccolte quando il bulbo è ancora immaturo, o le varietà primaverili),  lo stoccaggio (si usano le varietà tardive, raccolte a fine estate e in autunno-inverno, che si conservano fino alla primavera successiva), la produzione industriale per sottaceti (si usano bulbi di piccolo diametro che si raccolgono spesso immaturi).

La classificazione più tipica è quella relativa al colore e riguarda le tre varietà:

■        Cipolla Bianca: si distingue per un bulbo di grandi dimensioni e tuniche esterne di colore bianco. Ha sapore dolce con un retrogusto piccante che la rende ancora più appetitosa. La raccolta inizia a fine aprile e continua per buona parte dell’estate.

■        Cipolla Dorata: presenta diversi strati di tuniche esterne, molto consistenti, dal colore giallo dorato. Il bulbo è di forma regolare, ovoidale ed il gusto è più pungente e deciso. La raccolta solitamente è autunnale. Le variètà precoci, la cui raccolta inizia a maggio, mostrano un colore giallo paglierino ed hanno un sapore più dolce.

■        Cipolla Rossa: ha come segni distintivi le tuniche esterne di colore rosso intenso e quelle interne di colore bianco ramato. Il gusto è straordinariamente dolce e più delicato rispetto alle altre varietà. Si presta per essere consumata a crudo anche per l’alta digeribilità. Contiene una maggiore quantità di sostanze aromatiche rispetto a quella bianca, ma dal punto di vista nutrizionale non vi sono differenze sensibili. Il periodo di raccolta è invernale.

Tra le varietà più rinomate e commercializzate troviamo la cipolla rossa di Tropea (colore rosso più o meno intenso), la cipolla di Suasa (colore rosso-dorato), la cipolla di Breme (colore rosso), la cipolla ramata di Montoro (color rame), la cipolla Borettana (colore paglierino), la cipolla di Barletta (colore bianco).

La cipolla, com’è facilmente immaginabile, è un ortaggio di larghissimo consumo. La produzione mondiale si aggira intorno ai 3 milioni di tonnellate l’anno, di cui il 65% proviene dall’Asia e dall’Europa. I principali produttori sono Cina e India e, per quanto riguarda i paesi europei, troviamo in ordine Spagna, Polonia, Olanda, Italia e Francia. Nel nostro paese la produzione annua si attesta sulle 450.000 tonnellate, provenienti in buona parte dall’Emilia e Romagna (circa il 30%), ma anche da Campania, Sicilia e Puglia. Le cipolle italiane sono disponibili sul mercato tutto l’anno. Occorre sceglierle ben sode, compatte, prive di macchie e senza germogli verdi.

UN PO’ DI STORIA

La cipolla è uno degli ortaggi più antichi utilizzati dall’uomo. Probabilmente è originaria dell’Asia occidentale e la sua coltivazione risale agli Egizi già nel IV millennio a.c. Fu introdotta più tardi in Europa dai Greci. Anche i Romani ne apprezzarono presto le proprietà e le virtù. Cristoforo Colombo la portò in America con il viaggio del 1493 ad Haiti.

Gli Egizi raffiguravano la cipolla nelle tombe dei faraoni e la usavano come oggetto di culto, in quanto ritenevano che la forma sferica ed i cerchi concentrici prodotti dalle tuniche fossero simbolo di vita eterna. Sembra che durante le costruzioni delle piramidi la cipolla costituì l’alimento principale degli schiavi addetti ai lavori. Era anche parte del salario dei soldati. I Greci ed i Romani la consumavano cruda per favorire la diuresi, cotta come lassativo e soprattutto sottoforma di decotti e macerati alcolici in quanto le attribuivano marcate proprietà afrodisiache. Inoltre gli atleti greci mangiavano grandi quantità di cipolle perché ritenevano che “alleggerissero” il sangue. I gladiatori romani usavano strofinarsi il corpo con cipolle per rassodare i muscoli. Nel medioevo la cipolla assumeva grande importanza come alimento, tanto che veniva utilizzata per pagare i fitti e per fare doni. I medici la prescrivevano per curare il mal di testa, la caduta dei capelli ed i morsi di serpente. Veniva altresì considerata un efficace rimedio contro la peste ed il colera. Nel XVI secolo veniva utilizzata per curare l’infertilità.

Dopo tale periodo la cipolla subì un declino, probabilmente perché la classe sacerdotale ne proibì il consumo nei giorni non festivi. Nell’Europa orientale invece se ne è continuato a fare un largo consumo, tant’è che ancora oggi, specialmente nei Balcani, in Polonia, in Bulgaria ed in Russia, la cipolla costituisce l’ingrediente principale della cucina locale. Studi condotti su tali popolazioni mostrerebbero l’influenza di tale tipo di alimentazione sull’allungamento della vita media e su una significativa riduzione dei casi di  cancro.

Attualmente in molte parti d’Italia ogni anno vengono dedicate alla cipolla sagre e manifestazioni che hanno lo scopo di celebrare e di valorizzare le innumerevoli virtù di questo meraviglioso ortaggio, non solo dal punto di vista organolettico e gastronomico, ma anche dal punto di vista nutrizionale e terapeutico.

HABITAT, RACCOLTA E CONSERVAZIONE

La pianta di cipolla predilige un clima temperato, anche se è abbastanza resistente alle basse temperature. Ama terreni leggeri, di medio impasto, molto fertili, cioè ricchi di sostanze organiche come fosforo e potassio, con valori di pH tra 6 e 7 , cioè leggermente acidi o neutri. Richiede appropriate condizioni di luminosità che devono andare da un minimo di 10 – 12 ore di luce al giorno per le varietà primaverili – estive (precoci), ad un massimo di 14 – 16 ore per le varietà autunnali – invernali (tardive). Ha bisogno inoltre di discrete quantità di acqua, ma teme i ristagni d’acqua per cui è poco adatta a zone eccessivamente piovose. Dalla semina alla raccolta trascorrono circa 4 – 6 mesi.

Mal di gola subito via - image  on https://rimediomeopatici.comLa cipolla viene raccolta quando le foglie che fuoriescono dal terreno appassiscono, divenendo gialle e ricurve, prima che la pianta fiorisca. I bulbi vengono estirpati con apposite macchine escavatrici, lasciati sul posto una settimana per completare l’essiccazione delle radici e della parte aerea, quindi recuperati con una macchina raccoglitrice e messi in contenitori. Le cipolle così raccolte possono essere destinate al consumo fresco, alle industrie di trasformazione o alla conservazione. In genere le varietà tardive sono quelle che meglio si conservano.

La conservazione delle cipolle deve avvenire in magazzini o in luoghi bui e ben ventilati, per evitare marciumi e l’insorgere di malattie. La temperatura di stoccaggio deve essere inferiore ai 25°C per rallentare il processo di germogliazione, ma superiore agli 0°C per scongiurare i danni del gelo. In queste condizioni il periodo di conservazione arriva ai 60 – 90 giorni.

VALORI NUTRITIVI E PROPRIETA’ TERAPEUTICHE

La cipolla ha un consistente valore nutritivo, grazie alla sua composizione fatta essenzialmente di:

◊      Acqua (90%)

◊      Carboidrati (6%)

◊      Grassi (0,2%)

◊      Proteine (1%)

◊      Fibre (2%)

◊      Vitamine, come le vitamine A, C, E che esplicano un’importante attività antiossidante (aumentano, cioè, le difese immunitarie, proteggono le cellule dell’organismo dall’azione nociva dei radicali liberi, prevengono i rischi delle malattie cardiovascolari e di molti tumori); le vitamine del gruppo B che aiutano e proteggono il sistema nervoso e l’apparato gastrointestinale.

◊      Oligoelementi, come calcio, ferro e fosforo, che sono indispensabili per combattere la stanchezza fisica e mentale; potassio, sodio e zinco, che mantengono i tessuti elastici ed il colorito sano.

◊      Flavonoidi, come antocianine e quercetina, che sono sostanze antiossidanti ad azione diuretica. Le antocianine conferiscono la colorazione alle diverse varietà di cipolla rossa, mentre la quercetina a quelle dorate. Tali pigmenti vegetali sono molto meno presenti nelle cipolle bianche. La loro concentrazione comunque diminuisce dalle tuniche più esterne a quelle più interne.

◊      Altre sostanze benefiche, quali le prostaglandine che sono utilissime per controllare la pressione arteriosa ed il colesterolo e per l’azione antinfiammatoria; alcuni enzimi che stimolano la secrezione dei succhi gastrici, favorendo la digestione e l’assimilazione del cibo; l’adenosina che insieme ad altre sostanze agisce sulle piastrine e stimola la disgregazione dei coaguli di sangue (azione anticoagulante); la glucochinina che possiede una forte azione antidiabetica in quanto stimola il pancreas a produrre insulina e quindi abbassa il livello di glucosio nel sangue; sostanze sulfuree (contenenti uno o più atomi di zolfo) alle quali si devono le proprietà antinfiammatorie e antibiotiche, che rendono la cipolla molto utile nella cura delle infiammazioni delle vie respiratorie e delle influenze in genere, un valido disinfettante e cicatrizzante, un efficace rimedio per alleviare le irritazioni cutanee e vitalizzare il cuoio capelluto.

◊      Olio essenziale dall’azione lassativa e regolatrice delle funzioni intestinali, maggiormente concentrato nella cipolla cotta.

100 g di cipolla fresca forniscono 26 Calorie.

La cipolla, pertanto, oltre ad avere un importante contenuto nutritivo, possiede innumerevoli proprietà terapeutiche, per cui agisce con i seguenti effetti:

■        ANTIBIOTICO: è sufficiente applicare il succo sulla parte da disinfettare per evitare l’uso di alcool o di altre sostanze disinfettanti. Inoltre il consumo di cipolle elimina i parassiti dannosi presenti nell’intestino e contemporaneamente favorisce la crescita della flora batterica intestinale.

■        ANTINFIAMMATORIO: ad es. in caso di puntura d’insetto se si strofina la parte lesa con una fetta di cipolla cruda si riesce ad alleviare o addirittura eliminare il prurito e l’infiammazione.

■        ESPETTORANTE: lo sciroppo di cipolla con il miele è efficace per le affezioni respiratorie; invece i gargarismi con il decotto decongestionano la faringe e combattono le tonsilliti.

■        ANTITUMORALE: previene la formazione di alcuni tumori, specie quelli del colon e del retto.

■        DIURETICO E ANTIREUMATICO: favorisce la diuresi, cioè aumenta la produzione di urina facilitando l’eliminazione delle scorie, combattendo il fenomeno della ritenzione idrica e stimolando l’attività dei reni. Cotta o bollita si rivela un ottimo rimedio contro i dolori reumatici.

■        IPOTENSORE: abbassa la pressione arteriosa del sangue, in quanto esercita un’azione vasodilatatrice.

■        IPOGLICEMIZZANTE: abbassa il livello di glucosio nel sangue, per cui consente di ridurre le dosi di farmaci specifici come l’insulina.

■        FLUIDIFICANTE DEL SANGUE: rende il sangue più fluido facilitandone la circolazione, specie quella periferica.

■        REGOLATORE DEL COLESTEROLO: abbassa quello cattivo LDL ed aumenta quello buono HDL.

■        PROTETTORE DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE: mantiene l’elasticità delle arterie e protegge dalle malattie cardiovascolari, tra cui le più temute sono l’ictus e l’infarto.

■        ANTIANEMICO: stimola la produzione dei globuli rossi nel sangue, apportando ferro ed altri oligoelementi.

■        DEPURATIVO: stimola la funzionalità del fegato e ne esercita un’azione disintossicante.

■        DIGESTIVO: la cipolla cruda aiuta la digestione e l’assimilazione del cibo, anche se è sconsigliata a chi soffre di gastrite o di ulcera gastroduodenale; protegge e tonifica l’apparato gastro-intestinale.

■        LASSATIVO: mangiata cotta diventa un ottimo lassativo regolando l’attività intestinale.

■        VERMIFUGO: il suo consumo a crudo è efficace contro i piccoli vermi intestinali dei bambini.

■        COSMETICO: in uso esterno ammorbidisce e rende più bella la pelle, combatte le irritazioni cutanee di tipo infiammatorio, cura foruncoli, ascessi, geloni, scottature, punture d’insetti e acne, stimola la crescita dei capelli.

 

CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE E CUCINA

La cipolla per il suo gusto particolare, facilmente riconoscibile (del resto come l’aglio, che appartiene alla stessa famiglia), aggiunge alle pietanze un aroma ed un sapore gradevole ed insostituibile. Viene utilizzata in cucina in moltissimi modi (è sicuramente tra gli aromi più adoperati al mondo) e funge sia da condimento che da alimento a sé stante. Infatti può servire come ingrediente per la preparazione di numerose pietanze (minestre, sughi, soffritti, carni, insalate, ecc.), ma anche da sola in molte ricette ormai diventate notissime come la zuppa di cipolle, le cipolle ripiene, la frittata di cipolla, gli anelli di cipolla fritti in pastella, le cipolle crude o lesse in insalata, le cipolline in agrodolce, la marmellata di cipolle che si va sempre più diffondendo. Per sfruttare però al meglio tutte le proprietà ed i benefici della cipolla, occorrerebbe mangiarla cruda: un ottimo modo per farlo è tagliarla a fettine e condirla con olio extravergine di oliva e limone.

In genere le cipolle rosse (in modo particolare la pregiatissima cipolla rossa di Tropea) sono più adatte per essere mangiate crude e per le insalate, sia per il loro gusto più dolce, che soprattutto per il maggior contenuto di flavonoidi che la cottura, specie se drastica, contribuisce a ridurre. Le cipolle bianche invece sarebbero più indicate per essere cotte.

Per le persone che soffrono di iperacidità, di gastrite o di ulcera gastroduodenale è preferibile che la cipolla venga mangiata cotta, in quanto la cottura la rende per tali soggetti più tollerabile.

Sarebbe opportuno accompagnare sempre i pranzi che fanno uso di molti grassi con contorni di cipolle (meglio se crude), le quali contrastano la trasformazione degli stessi in un aumento di colesterolo.

UN RIMEDIO NATURALE

□      Decotto di cipolla. E’ un  ottimo diuretico, utile anche nel caso di reumatismo e di dolore articolare. I gargarismi sono efficaci per faringiti e tonsilliti. Con l’aggiunta di miele diventa un valido espettorante. Sbucciare alcune cipolle (ossia togliere le tuniche esterne), affettarle e farle bollire per circa 15 min in una pentola d’acqua, lasciare intiepidire e filtrare. Berne tre tazze al giorno, possibilmente lontano dai pasti.

□      Cataplasma di cipolla: E’ utile per curare pelli secche e rovinate, ascessi, geloni, smagliature ed altro. Tritare una cipolla ed applicarla tramite una garza sulla parte interessata.

□      Succo di cipolla. E’ utilizzato nella cosmesi a mo’ di frizione per stimolare il bulbo pilifero e ritardare la caduta dei capelli. Strizzare pezzi di cipolla sbucciata con un telo fino a farne uscire la parte acquosa. Lo stesso risultato si ottiene adoperando una centrifuga. Utilizzare il succo appena fatto.

□      Vino di cipolla. Costituisce una bevanda indicata per coloro che soffrono di affezioni urinarie e di diabete. Tagliare a fettine 500 g di cipolle e metterle a macerare per 3 giorni in 1 litro di vino bianco, quindi filtrare. Berne 2 bicchierini al giorno lontano dai pasti.

CURIOSITA’

☺     L’odore caratteristico della cipolla, che si sprigiona quando viene tagliata, è dovuto all’abbondanza di composti contenenti zolfo, chiamati solfossidi, che si combinano con un enzima sprigionato dal taglio, chiamato alliinasi, per formare un composto aromatico (volatile) percepito dal nostro olfatto.

☺     Ma non solo. Quando affettiamo una cipolla cruda i nostri occhi lacrimano perché il composto aromatico di cui in precedenza, raggiungendo gli occhi si combina con il velo acquoso presente dando luogo alla formazione di acido solforico. L’occhio perciò si difende lacrimando, ma ciò fa aumentare la produzione di acido solforico in una sorta di reazione a catena. Si tratta comunque di un acido molto blando e quindi per niente dannoso. Per evitare l’inconveniente basta tagliare la cipolla sotto l’acqua corrente.

☺     Per eliminare l’alito sgradevole che può determinarsi dopo aver mangiato le cipolle crude, basta masticare del caffè in chicchi o in polvere oppure qualche chiodo di garofano. Nessun problema se vengono mangiate cotte.

☺     Per togliere dalle mani l’odore pungente delle cipolle basta strofinarle con del limone e lavarle con acqua fredda e non calda che altrimenti contribuirebbe a fissare l’odore.

☺     I vecchi orologi con catena, quelli da taschino, venivano chiamati “cipolle” per la loro struttura: infatti si aprivano proprio come i veli di una cipolla.

☺     Anche il modo di abbigliarsi indossando più indumenti sovrapposti viene detto “vestirsi a cipolla”, in quanto è fatto a strati e consente di potersi alleggerire, in caso di aumento delle temperature, o viceversa appesantirsi.

☺     Il succo di cipolla ridona brillantezza agli oggetti di cuoio. Le macchie di mosche dall’ottone possono essere eliminate passandoci sopra pezzi di cipolla.

La cipolla non è solo “la regina della cucina” ma un eccezionale rimedio naturale per il benessere, la bellezza e la salute. Verrebbe da dire: una cipolla al giorno …

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