DESCRIZIONE
Il rimedio omeopatico Ignatia amara si ottiene dalla tintura dei semi del frutto della pianta Strychnos Ignatia o Fava di Sant’Ignazio, prima essiccati e poi polverizzati e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
Strychnos Ignatia è una pianta lianosa appartenente alla famiglia delle Loganiaceae, alta fino a 12-15 m, originaria delle Isole Filippine, coltivata per scopi commerciali in alcuni altri paesi del Sud-Est Asiatico, soprattutto India, Indonesia e Vietnam. La pianta è comunemente chiamata Fava di Sant’Ignazio in onore di S. Ignazio di Loyola (1491-1556, missionario basco), fondatore dell’Ordine religioso dei Gesuiti. E’ un arbusto legnoso rampicante o un piccolo albero sempreverde il cui tronco può superare i 10 cm di diametro; la corteccia è liscia di colore bruno-rossastro; i rami sono sottili, viticciosi; le foglie sono intere, opposte, ovali, ampie fino a 25 cm; i fiori sono piccoli di colore bianco-verdastro, raccolti in infiorescenze che appaiono da aprile a giugno; i frutti sono a bacca di colore giallo-arancio, ovoidali, larghi circa 10 cm, dal guscio duro, con polpa gelatinosa gialla e racchiudono molti semi (anche qualche decina) amari, brunastri, discoidali di forma irregolare, lunghi circa 2,5-3 cm, ricoperti da una sottile peluria setosa. Tali semi contengono alcuni alcaloidi ed in particolare due che hanno la maggiore concentrazione, la stricnina e la brucina, che sono molto tossici ed amari e costituiscono i due principi farmacologicamente più attivi.
Ricordiamo che gli alcaloidi sono sostanze organiche azotate di origine vegetale dotate di grande effetto farmacologico a fronte dell’assunzione di piccole dosi di sostanza (ad es. caffeina, nicotina, morfina, papaverina, cocaina, stricnina, brucina, ecc.). In quanto sostanze altamente reattive con le attività biologiche, sono tra le più studiate ed utilizzate in farmacologia. Esplicano numerose azioni sull’organismo quali quella di ipereccitabilità del sistema neuromuscolare, di penetrare facilmente la barriera emato-encefalica, di esercitare effetti depressivi o stimolanti sul sistema nervoso centrale, di interagire con vari recettori neurotrasmettitori ed altro. Hanno sapore amaro e sono solubili in alcool, ma quasi del tutto insolubili in acqua.
La stricnina, come detto, è un alcaloide molto tossico ed è una delle sostanze più amare conosciute. Si presenta come una polvere bianca, cristallina, inodore. Se si aggiunge acido nitrico o un nitrato si produce una soluzione dal colore giallo-arancio molto intenso. La stricnina si ottiene dalla farina dei semi delle piante appartenenti al genere Strychnos, in particolare della Strychnos Nux vomica (dai cui si ricava il rimedio omeopatico Nux vomica che ha notevoli somiglianze con Ignatia amara): ciò per tradizione e per la maggiore disponibilità di tale pianta, nonostante che altre, tra cui la stessa Strychnos Ignatia, ne contengano una quantità superiore.
La stricnina agisce sul sistema nervoso centrale come potente eccitante e su quello periferico ove causa il blocco di particolari terminazioni nervose. Questo comporta che ogni stimolo diventa uno spasmo. La dose mortale media per l’uomo è di 1 mg/kg. La morte sopravviene per blocco respiratorio o per esaurimento fisico.
La stricnina è stata usata come pesticida per topi ed altri animali indesiderati. Nella prima metà del secolo scorso è stata adoperata in medicina a piccole dosi come stimolante, come lassativo o come rimedio contro i disturbi dell’apparato digerente. Unitamente all’amfetamina era il dopante sportivo più usato intorno agli anni ’50-’60 dello sorso secolo. Attualmente in Italia il commercio di stricnina e dei suoi derivati è vietato.
La brucina dal punto di vista farmacologico esplica un’azione analoga alla stricnina, anche se, pur rimanendo pericolosamente tossica, è meno attiva e meno amara della stricnina. A temperatura ambiente si presenta anch’essa come una polvere bianca inodore. L’aggiunta di acido nitrico o di nitrati produce soluzioni dal colore rosso molto intenso.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Ignatia amara è un policresto omeopatico con molte reazioni psico-somatiche riconducibili a cause quali dispiaceri, collera, paura, lutti, delusioni, insuccessi, ambizioni smisurate non realizzate, esami falliti, occasioni perdute, ecc. E’ un rimedio anti-stress per eccellenza e delle grandi contraddizioni, cioè è il rimedio dell’isterismo, della nevrosi, della instabilità emotiva, della depressione, della malinconia con tendenza al pianto. Spesso diventa il rimedio delle persone che presentano la “psicologia del fallimento”, cioè di soggetti in età media o matura che hanno aspirato ad una condizione sociale più elevata senza riuscire a raggiungerla, oppure di soggetti in età più avanzata che sono terribilmente delusi dalla vita, dagli insuccessi, dal comportamento dei figli, ecc. Più in generale il rimedio trova corrispondenza in quegli individui che presentano uno stato di sofferenza psichica dovuto alle profonde delusioni verso le loro importanti aspettative oppure alla consapevolezza di essere irrimediabilmente inadeguati alle circostanze.
Il rimedio agisce quindi prevalentemente sul sistema nervoso con importanti riflessi su tutti gli organi ed apparati. I sintomi caratteristici sono simili a quelli prodotti dall’avvelenamento da stricnina e/o da brucina, che come visto sono gli alcaloidi maggiormente contenuti nei semi della Ignatia amara da cui ha origine il rimedio. Detti alcaloidi esercitano un’azione generale eccitante sul sistema nervoso tale da diventare, a dosi elevate, di tipo convulsivante arrivando a provocare contrazioni tetaniche. Di conseguenza i sintomi fondamentali del rimedio sono gli spasmi. Poiché la sfera dell’emotività è predominante, al rimedio corrispondono una serie di complessi nervosi in grado di provocare sul piano mentale un’alterazione degli atteggiamenti dell’individuo nei confronti della vita in società e sul piano fisico un disordine delle funzioni della vita vegetativa, dovuto allo sregolamento totale del sistema nervoso autonomo involontario. Pertanto il soggetto Ignatia sarà affetto mentalmente da sofferenza psichica, da nevrosi e fisicamente da disfunzioni ai sistemi cardio-circolatorio, respiratorio, digerente, urinario, ghiandolare.
Come già accennato, l’altro importante rimedio della materia medica omeopatica che ha un’azione generale eccitante sul sistema nervoso ed i cui sintomi fondamentali sono essenzialmente spastici, è Nux vomica. Però le diverse concentrazioni di stricnina e di brucina e degli altri alcaloidi minoritari presenti, fanno sì che i due rimedi, pur avendo notevoli somiglianze, hanno patogenesi completamente differenti. In Ignatia amara, come abbiamo visto, prevale la sfera dell’emotività o meglio della instabilità emotiva, della malinconia con tendenza alle lacrime, per cui i suoi spasmi sono conseguenti ad emozioni, dispiaceri, pensieri, delusioni, ecc. In Nux vomica invece prevale la sfera dell’irritabilità per cui gli spasmi sono causati da un’irritazione, un affaticamento, una collera, ecc.
Gli spasmi di Ignatia amara, come d’altronde quelli di Nux vomica, colpiscono numerosi organi ed apparati dando luogo alle sindromi più svariate.
Tra i più frequenti troviamo gli spasmi digestivi, sia gastrici che intestinali, accompagnati da nausea e/o vomito ed a volte da emicrania e/o aerofagia. Il malato accusa dolori diffusi, difficoltà digestive, coliche addominali intermittenti, stipsi con stimoli inefficaci, evacuazioni dolorose, evacuazioni con sforzo anche di feci molli alternate a diarrea. Spesso avverte la sensazione di vuoto allo stomaco, accentuata a metà mattinata e nel pomeriggio, che lo costringe a mangiare del cibo, altrimenti collassa.
Le epatopatie di Ignatia sono dovute essenzialmente agli spasmi delle vie biliari, più che a vere e proprie disfunzioni organiche, che causano una serie di disturbi epato-digestivi molto fastidiosi.
Gli spasmi dell’apparato cardio-circolatorio provocano tachicardia e palpitazioni che impediscono al malato di dormire, inducendo ansia ed angoscia che aggravano la sua insonnia, nonché una ipertensione che varia con il suo stato di nervosismo, emorroidi pruriginose, rossore al viso, crampi ai polpacci aggravati dal movimento, raffreddamento delle estremità, ecc.
Possono essere presenti spasmi alla gola (come in Lycopodium e Mercurius) che producono sintomi del tutto analoghi a quelli del “bolo isterico” (il cosiddetto “nodo alla gola”) dei malati nevrotici, con deglutizione difficoltosa e dolente che toglie l’appetito. Anche la tosse, se presente, è spasmodica.
Le cefalee o le emicranie, che compaiono al minimo nervosismo, sono di tipo battente, pressante, con la sensazione di avere un chiodo che si conficca nella testa oppure come qualcosa che prema dentro la testa per uscire fuori.
Un altro sintomo chiave di Ignatia sono le vertigini, spesso associate all’ipertensione, che provoca nel malato la sensazione di vacillare o di cadere in avanti.
Anche l’insonnia è un sintomo chiave da interpretare per la corretta individuazione del rimedio, talché può essere non presente subito ma instaurarsi quando la nevrosi diventa più profonda.
Ma il grande sintomo chiave caratteristico di Ignatia è la paradossalità, la contraddizione degli effetti. Ad esempio è tipica la rapida alternanza di umori, spinta al punto tale da produrre riso incontrollato alternato a pianto, come pure la faringite con dolore migliorato dalla deglutizione, la febbre con sete che si avverte solo durante gli attacchi di freddo, i conati di vomito a stomaco vuoto che migliorano mangiando, la dispepsia per gli alimenti di facile digestine, i dolori che cambiano posizione o che compaiono e scompaiono improvvisamente, l’emicrania che è alleviata coricandosi sul lato dolente e così via.
Constateremo una certa subitaneità dell’apparizione dei sintomi, tanto nelle crisi gastriche, epatiche o cardiache, quanto in altri disturbi somatici, ma anche una certa incoordinazione motoria che causa ad es. la contrazione dei muscoli facciali quando si parla, l’incertezza dei movimenti, il tremore, come pure una spiccata ipersensibilità generale che produce reazioni esagerate ad ogni stimolo esterno (luce, rumore, odori, dolori) ed infine una grande sensazione di stanchezza (come in Kali carbonicum e Sulphur).
Il soggetto Ignatia si presenta spesso con capelli e cute scura, è un tipo che si agita, gesticola, è affrettato nel parlare, è ansioso, irrisoluto, capriccioso, esibizionista, ha un atteggiamento teatrale, ama la solitudine e generalmente è una donna (ma non esclusivamente). Il suo temperamento è nervoso – linfatico, visto che subito dopo la crisi isterica ritorna calmo e beato (proprio come il linfatico), stupendosi di quanto è successo.
La sintomatologia di Ignatia corrisponde inevitabilmente alla sua nevrosi ed alla sua ipersensibilità. I sintomi peggiorano con il freddo, di mattina, dopo il pasto, dopo un’emozione, con il movimento prolungato, prima e durante le mestruazioni, con l’uso di caffè, alcool, tabacco (difatti prova avversione per l’alcool, il tabacco o i profumi), con il rumore, la luce viva, il minimo contatto. I sintomi migliorano con il caldo moderato (il caldo intenso crea disagio), durante il pasto, con il cambiamento di posizione, premendo sul lato dolente, dopo le mestruazioni. La lateralità è destra.
Vi sono due chiavi di lettura che contraddistinguono e sintetizzano efficacemente le caratteristiche del rimedio: Ignatia amara è la donna isterica e la benzodiazepina (cioè il farmaco tradizionalmente usato nella terapia dell’ansia e dell’insonnia) omeopatica.
I principali sinergici (complementari) di Ignatia sono Aurum metallicum, Natrum muriaticum, Phosphoricum acidum
I principali antidoti (ma che aiutano la sua azione) sono Gelsemium e Phosphoricum acidum nella depressione, Belladonna, Hyosciamus niger negli spasmi, Aceticum acidum, Arnica montana, Camphora, Chamomilla, Cocculus, Coffea, Nux vomica, Pulsatilla nella generalità dei sintomi nervosi.
I principali incompatibili sono Coffea e Tabacum.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Ignatia amara si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio stesso.
1) SISTEMA NERVOSO. Ipersensibilità con umore mutevole, cangiante, paradossale. Depressione dopo un dispiacere. Emotività, isterismo, nevrosi, ansia, paure, attacchi di panico, indecisione, desiderio di solitudine, malinconia. Facile tendenza al pianto. Frequente bisogno di sospirare con sensazione di mancanza d’aria. Sonno irrequieto o insonnia.
2) TESTA. Cefalea o emicrania con congestione della testa che migliora piegandola in basso e peggiora ad ogni eccitazione, accompagnata da dolore battente, pressante, con sensazione di chiodo che si conficca in testa oppure che qualcosa prema dentro per uscire fuori. Vertigini, spesso associate a ipertensione arteriosa. Spasmi muscolari del viso o intorno alla bocca. Odontalgia dopo i pasti. Dolore alle parotidi. Gonfiore agli occhi ed alle palpebre superiori.
3) APP. DIGERENTE. Dispepsia (specie per gli alimenti di facile digestione), aerofagia, singhiozzo, nausea, vomito frequente o continuo. Vuoto e debolezza all’epigastrio. Attacchi periodici di crampi allo stomaco. Coliche addominali. Spasmi delle vie biliari. Stipsi spastica con stimoli inefficaci. Evacuazione dolorosa. Possibile diarrea. Emorroidi pruriginose che migliorano camminando. Tutti i sintomi si aggravano alla minima contrarietà, alla minima emozione.
4) APP. CARDIOVASCOLARE. Tachicardia e palpitazioni che impediscono di dormire. Dolori cardiaci. Sensazione di punzecchiamenti, di punture al cuore. Senso di soffocamento. Ipertensione arteriosa variabile con lo stato di nervosismo.
5) APP. LOCOMOTORE. Grande sensazione di stanchezza fisica (oltre che mentale). Dolori alle ossa ed alle articolazioni. Dolore intercostale migrante. Pesantezza delle gambe e dei piedi. Irrigidimento delle ginocchia. Crampi ai polpacci aggravati dal movimento. Freddo ai piedi ed alle gambe fin sopra il ginocchio. Incoordinazione motoria, incertezza dei movimenti, leggero tremore, parola esitante. Sciatica con debolezza del dorso e degli arti inferiori. .
6) APP. RESPIRATORIO. Faringite con deglutizione dolente e sensazione di avere una spina in gola. Bolo isterico (sensazione di ostruzione laringo-faringea, come se una massa in gola rendesse difficile la deglutizione e la respirazione, legata allo stato di nevrosi). Tosse spasmodica che diventa più forte con la ripetizione (più si tossisce, più si ha voglia di tossire). Costrizione al torace, specialmente di notte.
7) APP. URINARIO. Stimolo urgente ed irresistibile di urinare, specie dopo aver preso caffè. A volte sensazione di bruciore nell’uretra durante la minzione. Pollachiuria.
8) APP. GENITALE FEMMINILE. Mestruazioni anticipate e abbondanti, precedute da emicrania (chiodo fisso in testa). Mestruo nero, di odore putrido, misto a grumi. Dismenorrea. Metrorragia. Spasmi uterini con dolori lancinanti che si mitigano alla pressione e coricandosi sul dorso. Leucorrea purulenta preceduta da contrazione pressoria nell’utero. Dolori nei rapporti sessuali.
9) APP. GENITALE MASCHILE. Prurito intenso ai genitali. Dolore ai testicoli, prevalentemente a quello destro, specie di sera dopo essersi coricati. Diminuzione del desiderio sessuale. Erezioni incontrollate con dolori al pube.
10) CUTE. Prurito su tutto il corpo senza motivo organico, che si attenua grattandosi. Escoriazioni varie. Orticaria con prurito violento (specie durante la febbre). Geloni.
DOSI
Nei casi 1) e 2), diluizione 9CH, 3 granuli o 8-10 gocce una volta al dì.
In tutti gli altri casi, diluizione 5CH, 3 granuli o 8-10 gocce 3-6 volte al dì.
(*) V. Note esplicative
Daniela dice
Salve, sto prendendo Ignatia amara 30CH sotto nessuna prescrizione medica per un recente periodo di stress che mi ha causato molti problemi a livello fisco e intestinale. E sto prendendo anche Rubus idaeus per regolare il ciclo insieme a fiori di Bach Beech. Volevo chiedere se è un problema prendere tutte e tre le cose contemporaneamente o posso continuare
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Daniela, non ci dovrebbero essere controindicazioni, in genere c’è compatibilità. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita, al quale è sempre opportuno rivolgersi. Cordiali saluti.
Lorena dice
Stanca triste delusa debole
3 figli grandi
Divorzio per bugie e tradimenti
Figli che fanno solo i fatti loro non considerati se non servi
Epilessia dopo incidente
Attenzione con farmaci normali
Provato antidepressivo non fa nulla
Psicologa consigliato ignitia amara
200 ch tempo lungo e profondo
Mi ha detto chiedi farmacista omeopatia per consiglio
Non dicono nulla
Ed io non capisco se 9ch 30ch o 200 ch meno immediato ma più profondo dentro
Mi riesce a spiegare come funzionano e dare un semplice consiglio ?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Lorena, la diluizione, come ogni altra entità terapeutica omeopatica, è alquanto personale, non sempre generalizzabile, in quanto legata al caso specifico, ossia dipendente da ciò che effettivamente si deve curare, dallo stato in cui si trova la patologia o il disturbo, dal livello di sensibilità/reattività del singolo organismo allo stimolo del rimedio omeopatico, nonché dal grado di somiglianza rimedio-paziente. Ciò premesso, la 9CH è una diluizione medio-bassa, indicata maggiormente per l’acuto, il subacuto e il funzionale. La 30CH è una diluizione medio-alta, indicata maggiormente per il subcronico, il cronico, il funzionale ed i sintomi generali. La 200CH è una diluizione alta, indicata maggiormente per il cronico, il mentale ed il terreno. Tra queste la diluizione più versatile è la 30CH, che si adatta bene a qualsiasi circostanza, infatti ha effetto anche sui sintomi acuti e sulla componente psicologica. Con la singola dose standard di 3-5 granuli, si utilizza da una volta al dì a una volta a settimana, lontano dai pasti, salvo diversa prescrizione medica. Mi preme pertanto sottolineare che la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita, al quale quindi le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.
Mjriam dice
Salve dott.ssa, lei mi ha consigliato ignatia, phosporicum per le tensioni, pianto, disturbi gastrointestinali ecc…
Ma quindi anche se si devono affrontare delle cose che mettono ansia? Potrebbe dirmi comunque se prendere 5 ch o 30 ecc?
Ne ho proprio bisogno
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Mjriam, i rimedi omeopatici citati sono tutti potenzialmente idonei a combattere l’ansia. Per quanto riguarda la diluizione, la differenza tra 5CH e 30CH è che la prima, che è una diluizione bassa, è maggiormente orientata al sintomatico, ossia alle fasi acute, invece la seconda, che è una diluizione medio-alta, è maggiormente indicata per il sub-cronico, cronico, sintomi generali e funzionale, anche se si rivela abbastanza versatile, nel senso che si adatta bene a qualsiasi circostanza: infatti ha effetto anche sui sintomi acuti e sulla componente psicologica. Relativamente alla posologia, con la dose singola standard di 3-5 granuli, una 5CH solitamente si utilizza più volte al dì (ad es. 3-4 volte), invece una 30CH da una volta al dì a una volta a settimana. Mi preme comunque sottolineare che la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita, al quale quindi sarà opportuno rivolgersi. Cordiali saluti.
Maria dice
Salve dottoressa, anni fa andavo da una psicoterapeuta omeopata ma ora non avendo più le possibilità devo vedermela da sola.
Volevo sapere cortesemente, l’ omeopatia può essere presa da soli conoscendo già la tipologia di carattere e i vari sintomi?
Io ricordo che la mia omeopata conoscendo bene le mie situazioni mi dava spesso ignatia granuli 30 ch o ignatia 10000 k .
Le spiego….sono una ragazza spesso nervosa, insoddisfatta della mia vita nella quale vedo più le cose negative che positive. Ho molta rabbia e mi commuovono tanto le situazioni tristi che spesso temo di non saperle gestire (faccio volontariato in campo sociale) però adoro ciò che faccio.
A causa del covid, da allora ho somatizzato tanto a livello gastrointestinale, ho provato l ipnosi ma in parte mi ha migliorato.
Sembra che i pensieri a volte vadano a crearmi aerofagia e feci più morbide.
Tendo a reprimere le emozioni soprattutto a livello sessuale.
Quale potrebbe essere un rimedio e la posologia più adatta a me da poter prendere spesso?
La ringrazio e confido in una sua risposta!
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Maria, è sempre opportuno e consigliabile avvalersi della prescrizione di un medico omeopata e non fare da soli. Ignatia amara è un rimedio omeopatico che può essere di aiuto, considerato anche che è uno dei maggiori psico-somatici. Potrebbero essere presi altresì in considerazione rimedi omeopatici come Coffea cruda, Phosphoricum acidum, Sepia…, laddove si riscontri una migliore somiglianza. A conferma o per eventuali altri raffronti, consulti l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Per quanto riguarda la posologia, come primo approccio e nelle more di rivolgersi a un medico omeopata, in genere ci si orienta verso le medio-basse diluizioni (ad es. 9CH), che solitamente si utilizzano in ragione di 3-5 granuli pro-dose, più volte al dì (ad es. 2-3 volte), lontano dai pasti. Cordiali saluti.
Elisa dice
Buongiorno, dopo quanto tempo inizia a fare effetto ? Io prendo 5 granuli da 9 ch x 4 volte al giorno per ansia stress e insonnia
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Elisa, i tempi di risposta di un rimedio omeopatico sono piuttosto individuali, non sempre valutabili a priori, in quanto legati al caso specifico. Al netto del tempo d’intervento proprio della diluizione omeopatica, che per la 9CH è abbastanza contenuto, detti tempi dipendono in larga misura dalla reattività/sensibilità del singolo organismo allo stimolo del rimedio omeopatico (più è alta più si riducono i tempi di risposta) e dalla cronicità di una patologia o di un disturbo (più la malattia è vecchia più tempo ci vorrà per guarire). Comunque quando è in gioco la componente psicologica in genere gli effetti terapeutici significativi si manifestano in tempi mai brevi, come pure mai brevi saranno i tempi del trattamento, dove si possono alternare alti e bassi e dove ciò è tanto più pronunciato quanto più il disturbo è radicato, ma sempre su uno sfondo di progressivo miglioramento. Ignatia amara è un rimedio omeopatico che si rivela adatto a trattare disturbi come ansia, depressione, insonnia, che compaiono dopo un dispiacere, contrarietà, eccessiva preoccupazione, sovraffaticamento mentale, ecc., in soggetto dall’umore variabile, ipersensibile, emotivo, che si turba molto per le avversità, per un’offesa o una delusione. Ovviamente la prescrizione giusta la può garantire solo un medico omeopata, previa visita. Cordiali saluti.
Chiara dice
Buongiorno è da giorni che soffro di
nodo alla gola che mi da il senso di soffocare….. Piango facilmente e vedo tutto nero…. Mi hanno consigliato ignatia amara. Mi potrebbe indicare quale dosaggio e x quanti giorni?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Chiara, Ignatia amara è un rimedio omeopatico che potrebbe rivelarsi adatto. A conferma della somiglianza e per un confronto con altri rimedi, consulti l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono riportati i principali rimedi omeopatici che vengono adoperati nei vari disturbi emotivi, nervosi o psichici, con una sintesi delle relative sintomatologie di copertura e dove potrà trovare diverse notizie di possibile interesse. Per quanto riguarda il dosaggio, anche se questo, come ogni altra entità terapeutica omeopatica, è piuttosto individuale, non sempre generalizzabile, come primo approccio spesso ci si orienta verso una diluizione medio-bassa (ad es. 9CH), che solitamente si utilizza in ragione di 3 granuli pro-dose, più volte al dì (ad es. 2-3 volte), lontano dai pasti. Relativamente alla durata, in genere le cure omeopatiche continuano a praticarsi finché si registrano benefici e finché esistono margini di miglioramento, senza porsi alcun limite temporale o limiti temporali particolarmente stringenti e logicamente si concludono alla guarigione o al raggiungimento di un risultato soddisfacente e stabile. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita, al quale quindi le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.
Nolira dice
Gentile dottoressa, a novembre di quest’anno è venuto a mancare mio papà, sono caduta un po in depressione e forte stress, procurandomi uno squilibrio ormonale, di cui il fsh da 8.4 e passato a 50,pur nn essendo in menopausa confermato dalla mia ginecologa, ovaie utero e endometrio nella norma alla mia età (43) il mio endocrinologo mi ha detto di assumere ignata amara unica dose sotto la lingua,x lo stress va bene??
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Nolira, Ignatia amara è per eccellenza il rimedio omeopatico della depressione reattiva che compare dopo un lutto, dispiacere, contrarietà, eccessiva preoccupazione, ecc., in soggetto dall’umore variabile, ipersensibile, che si turba molto per un’offesa o una delusione. A conferma della somiglianza consulti anche l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono riportati i principali rimedi omeopatici che vengono adoperati nei vari disturbi emotivi, nervosi o psichici, con una sintesi delle relative sintomatologie di copertura e dove potrà trovare diverse notizie di possibile interesse. Cordiali saluti.
cristina dice
Buongiorno Dtt.ssa, sono mamma di una bimba di 4 anni che da un mese manifesta tic nervosi (trascinandosi il braccio e la mano davanti alla bocca, tosse secca e stizzosa serale, mano/dito in bocca nei momenti di tensione o di stress); le ho autoprescritto ignatia amara 30 ch 5 granuli ogni mattina che stà assumenendo da 2 settimane, la tosse sparita, lo strascico del braccio davanti alla bocca si è ridotto notevolmente, permane il leccare oggetti o mano o dito in alcuni momenti della giornata (legati a tensione emotiva). Le preciso che quest’ultimo tic le è comparso con il distacco dal seno pomeridiano in quanto non vuole più dormire al pomeriggio, quindi si addormenta al seno da 3 settimane solo alla sera.
L’ho sempre portata da omeopati ma lei non si vuol più far visitare (aveva fatto ignatia amara alla 15 ml per 2 mesi per insonnia con phosporus 15 ml per disfonia).
Per quanto tempo secondo lei posso proseguire la cura con ignatia 30 ch?
La ringrazio per l’attenzione prestata e in attesa di suo cortese riscontro porgo
cordiali saluti
Cristina
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Cristina, Ignatia amara è certamente uno dei rimedi omeopatici che viene adoperato per i tic nervosi dei bambini ed anche per l’insonnia e la tosse nervosa. Relativamente alla durata, generalmente le cure omeopatiche continuano a praticarsi finché si registrano benefici e finché esistono margini di miglioramento, senza porsi alcun limite temporale o limiti temporali particolarmente stringenti ed ovviamente si concludono alla guarigione o al raggiungimento di un risultato soddisfacente e stabile. Tuttavia è sempre opportuno che ogni impiego avvenga con cognizione di causa e quindi secondo prescrizione medica. Cordiali saluti.
Claudia dice
Buongiorno, interessante articolo in cui mi sono imbattuta nel cercare se ci fosse un rimedio omeopatico per tic nervosi,di bimbo di 5 anni,che cmq è sempre nervoso, arrabbiato,” scatta” subito per ogni cosa.Poi ha tic,tipo spasmi alla gola,e muove le spalle.
Io penso che tutto parta da questo stato di nervosismo ,che lo rende irritabile e irascibile…
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Claudia, com’è noto, i tic nervosi dei bambini sono solitamente l’espressione inconsapevole di un certo grado di stress o di disagio psichico, sotto forma di disturbi psicosomatici involontari e incontrollabili, destinati a scomparire con l’età una volta che viene superata la tensione psico-fisica. Generalmente il tutto appare e/o si accentua quando la tensione sale e si attenua quando si è più tranquilli e rilassati. Ma i tic possono avere come concausa anche difetti della vista, difetti della dentizione, rinite cronica, ecc. Ignatia amara è uno dei rimedi omeopatici che viene prescritto per i tic nervosi, in particolare se sono interessati volto e/o gola. Tra gli altri rimedi omeopatici troviamo: Mygale (in particolare per i tic a volto, palpebre, collo), Agaricus muscarius (occhi, tremori in generale), Cuprum metallicum (laringe, mani), Anantherum (testa), Hyoscyamus (faccia, gola), Kali carbonicum (arti inferiori), Lachesis (testa, gola), Lycopodium (volto, collo, denti), Silicea (testa, occhi, denti, estremità), Stannum (occhi, mani), Stramonium (braccia, mani, gambe), Thuya (collo, braccia). L’alimentazione in genere suggerita prevede cibi ricchi di magnesio, potassio, calcio e di vitamine del gruppo B. Il consiglio comunque è di non fare da sola, ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere ciò che è necessario al caso specifico del suo bimbo. Cordiali saluti.
Angela dice
Dott.ssa, volevo sostituire ignatia amara 200 k gocce10 matt/ e 10 sera, con i granuli,perché l’etanolo mi provoca allergia. Le 10 gocce a quanti granuli corrisponderebbe? Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Angela, per la forma farmaceutica in granuli la singola dose standard è di 3 granuli. Cordiali saluti.