DESCRIZIONE
Il rimedio omeopatico Chamomilla si ottiene dalla tintura della pianta intera fiorita Matricaria chamomilla e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
La Matricaria chamomilla o Matricaria recutita, chiamata anche Camomilla comune o Camomilla tedesca, è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Asteraceae. E’ diffusa in Europa e in Asia ed è naturalizzata anche in altri continenti. Cresce spontaneamente nei prati ed in aperta campagna, non oltre gli 800 m; si adatta anche a terreni poveri, moderatamente salini, acidi. Il ciclo di vegetazione è primaverile – estivo, con fioritura in tarda primavera e nel corso dell’estate.
La pianta, spiccatamente aromatica, ha un portamento raccolto, con più fusti scanalati che partono dalla base, più o meno ramificati nella porzione superiore. L’altezza non supera in genere i 50 cm nelle forme spontanee, mentre nelle varietà coltivate può arrivare agli 80 cm. Le foglie sono alterne e sessili, oblunghe; i fiori sono riuniti in capolini globosi, quelli centrali sono tubulosi gialli, quelli esterni sono ligulati bianchi le cui ligule (petali) al termine della fioritura sono rivolte verso il basso.
La pianta di Camomilla possiede diversi principi attivi importanti, contenuti soprattutto nell’olio essenziale che si ricava dai fiori, quali: il camazulene, molecola inorganica che conferisce il colore blu all’olio ed è responsabile dell’azione antinfiammatoria ed antiallergica; l’alfa-bisabololo, un alcool naturale che per le sue proprietà battericidi, decongestionanti e lenitive è utile per il trattamento di pelli delicate, sensibili o irritate, nonché come fattore di protezione della mucosa gastrica; diversi flavonoidi (tra cui l’apigenina e la luteolina) che hanno importanti proprietà antiossidanti; le cumarine, che conferiscono il caratteristico odore dolce alla pianta appena tagliata ed hanno proprietà spasmolitiche in grado di inibire la contrazione spastica della muscolatura liscia gastro-enterica e genito-urinaria accompagnata da crampi o da coliche; i polisaccaridi, che hanno un’azione immunostimolante e antinfiammatoria ed effetti sulla microflora intestinale.
Quindi, le principali proprietà terapeutiche di Camomilla sono: analgesica, antinfiammatoria, antisettica, antispasmodica, sedativa, tonica, decongestionante, lenitiva, eupeptica (che aiuta la digestione), carminativa (che favorisce l’eliminazione dei gas intestinali), emmenagoga (che regola le mestruazioni rare o scarse ed eventuali disturbi connessi).
Negli altri usi la troviamo impiegata nei cosmetici come antiallergenico, nei preparati per capelli come fissativo e schiarente, nei vini liquorosi tipo vermouth, nelle confetture, nei chewing-gum, nei gelati e nelle caramelle come aromatizzante. In passato i fiori essiccati venivano usati come tabacco da pipa. Sempre i fiori essiccati riposti negli armadi allontanano tarme ed altri insetti dalla biancheria. L’infuso si rivela un ottimo fertilizzante naturale.
Oltre alla Matricaria esiste un’altra varietà di camomilla che ha proprietà terapeutiche analoghe e precisamente la Anthemis nobilis o Chamaemelum nobile, chiamata anche Camomilla romana, più aromatica, anche se la sua attività in generale è più blanda.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Chamomilla è un rimedio omeopatico policresto ed è spiccatamente un analgesico. E’ uno dei più importanti rimedi contro il dolore. Ha un’azione calmante su tutto il sistema nervoso e quindi è adatto anche per i sintomi causati da abuso di tè, caffè o narcotici.
La sua costituzione è prevalentemente fosforica, con una componente leggermente sulfurica.
Le sue principali caratteristiche sono intolleranza al dolore e agitazione con enorme sproporzione tra le lamentele e la natura del dolore. Il soggetto è ipersensibile, permaloso, irritabile, stizzoso, litigioso, collerico, incline alla disperazione, non vuole nessuno vicino a sé, non vuole che gli si parli. E’ eccessivamente inquieto e lamentoso, ha una predisposizione al pianto. Tipicamente Chamomilla è il rimedio delle “i”: ipereccitabile, ipersensibile, inquieto, irritabile, intrattabile, intollerante, indocile, insocievole, irascibile.
Il colorito della cute è giallo, i capelli in genere sono chiari o castani. Le piante dei piedi sono molto calde e bruciano di notte, tanto che il soggetto tende a mettere i piedi fuori dalle coperte del letto (come Sulphur).
Il rimedio è adatto per tutti gli effetti dovuti agli stati d’ira: diarrea, coliche, ittero, spasmi muscolari, convulsioni, crampi, raffreddore, gastralgia. E’ indicato in tutti i casi di indigestione, dovuta ad es. ad abuso alimentare e di cattiva digestione in generale. E’ altresì utile per i problemi dei bambini e dei lattanti dovuti alla dentizione e per il mal di denti degli adulti.
I bambini sono eccessivamente vivaci ed hanno tendenza a spaventarsi, sono sempre scontenti e capricciosi, rifiutano ciò che precedentemente hanno chiesto, cambiano continuamente desiderio, non stanno mai fermi, urlano e piangono, si calmano e si addormentano solo se portati in automobile o se presi in braccio. Quasi sempre presentano una guancia rossa e calda, l’altra bianca e fredda. Hanno sudori caldi abbondanti alla testa e grande sete di acqua fresca.
E’ anche il rimedio degli adulti con dolori artritici e delle donne con sintomatologie dolorose dell’utero, quali dismenorrea, travaglio e post-partum.
In estrema sintesi Chamomilla si adopera specificamente per le problematiche della dentizione, per le conseguenze dell’ira, per la cattiva digestione e per tutte le sintomatologie dolorose.
I sintomi si aggravano con il vento, con il freddo e con l’umidità (tranne il mal di denti e gli altri problemi della bocca che invece migliorano con il freddo), con il riposo e la tranquillità, con il contatto e la pressione, di sera dalle 21 a mezzanotte e di notte coprendosi.
I sintomi migliorano con il caldo, muovendosi, andando in automobile, quelli dei bambini se portati in braccio, quelli gastro-enterici con il digiuno.
I principali sinergici (complementari) di Chamomilla sono Magnesia carbonica, Sanguinaria.
I principali antidoti sono Coffea, Colocynthis, Opium, Pulsatilla.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Chamomilla si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio stesso.
1) TESTA. Vertigini soprattutto dopo un pasto o dopo il caffè, che scompaiono coricandosi. Cefalea con sensazione che la testa scoppi, di pesantezza e di dolore come da contusione. Gengive infiammate con sensazione di denti troppo lunghi. Infiammazione del palato molle con calore locale e forte arrossamento delle zone doloranti. Afte. Alitosi. Occhi infiammati e rossi con dolori agli angoli e secchezza ai margini delle palpebre. Congiuntivite. Otalgia e otite. Parotite. Odontalgia soprattutto monolaterale in basso a dx, talvolta con dolore alla ghiandole sottomascellari. Dentizione nei bambini e nei lattanti: Chamomilla è il miglior rimedio non solo per il dolore ma per tutto ciò che l’accompagna (es. diarrea, insonnia, agitazione psico-motoria, ecc.).
2) APP. GASTRO-ENTERICO. Gastralgia con dolore e senso di peso allo stomaco, lingua giallastra, sapore amaro in bocca, rigurgiti che aggravano il dolore, nausea e vomito. Se di natura psicogena, a volte è utile l’associazione con Belladonna e Ignatia. La sintomatologia è accompagnata da calore e sudorazione al volto, mancanza di appetito, grande sete, avversione per il caffè, singhiozzo. Intossicazione ed abuso alimentare con spasmi addominali e meteorismo, anche con diarrea e singhiozzo. Diarrea con feci aventi odore solforoso come di uova marce e con escoriazione anale. Prurito anale. Emorroidi. Coliche addominali con sensibilità al tatto. Coliche dei lattanti. Stitichezza.
3) APP. GENITALE FEMMINILE. Dismenorrea con nausea e vomito, i cui dolori iniziano prima che le mestruazioni compaiano. Ipermenorrea. Violenti dolori post-partum.
4) SISTEMA NERVOSO. Disturbi del sonno, con insonnia ed angoscia. Difficoltà ad addormentarsi. Sonno agitato con brutti sogni, urli e lamenti. Ansia con agitazione psico-motoria, irritabilità e capricci dei bambini.
5) APP. LOCOMOTORE. Crampi muscolari soprattutto durante la notte, scricchiolii degli arti, articolazioni gonfie e contuse, reumatismi, intorpidimento delle dita con bruciore, rossore e gonfiore (come i geloni). Dolori dovuti a rigidità muscolare alla nuca, lombaggine, sciatica (in tali casi può essere utile l’associazione con Bryonia e Apis).
6) APP. RESPIRATORIO. Raffreddore con ostruzione nasale e secrezione viscida. Faringite dolorosa con gonfiore di tonsille, parotidi e ghiandole sottomascellari. Raucedine con accumulo di muco tenace in gola. Sensazione di oppressione al torace. Tosse anche di origine nervosa. Pertosse.
7) CUTE. Eruzione miliare con prurito e formicolio notturno. Foruncoli e ulcere della pelle.
8) APP. URINARIO. Stimolo ad urinare con ansia. Prurito e bruciore all’uretra durante la minzione con emissione di urina torbida e sedimentosa di colore giallastro.
9) APP. GENITALE MASCHILE. Prurito ai genitali esterni e gonfiore.
DOSI
In tutti i casi acuti, diluizioni D3, D4, D6, 4CH o 6CH, 2-3 granuli o 10 gocce, anche ogni quarto d’ora allungando i tempi di somministrazione con i miglioramenti. In genere, la diluizione D3 in gocce è preferita alle altre.
In tutti i casi cronici, diluizioni 9CH, 15CH o 30CH, una dose ogni 2 – 3 giorni.
Nelle infiammazioni degli occhi è utile l’integrazione con un collirio del rimedio stesso, eventualmente in associazione con Euphrasia.
Nelle problematiche dell’apparato locomotore e della cute, è utile l’integrazione con una pomata contenente il rimedio tra i suoi principi attivi.
(*) V. Note esplicative
Katia dice
Buongiorno mio figlio ha 2 mesi ed il medico ci ha consigliato la somministrazione di camomilla CH 5 in granuli. Ma come dovrei somministrarle al bambino? I granuli non si sciolgono facilmente in acqua ed ho paura a darle direttamente in bocca.
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Katia, la modalità di somministrazione dei rimedi omeopatici ai neonati avviene tramite il biberon: si lascia sciogliere qualche granulo in un sorso d’acqua, si chiude con la tettarella e si scuote energicamente il biberon (almeno dieci volte) prima della somministrazione. Contrariamente a quanto le sembra, i granuli si sciolgono facilmente in acqua, essendo dei piccoli supporti di saccarosio e lattosio. Basta solo attendere un po’. Ovviamente il medico potrà darle tutti i ragguagli del caso. Cordiali saluti.
ANGELA dice
Buon giorno
Mio figlio ha quasi 4 mesi e dalle 20:00 alle 1:00 dorme normalmente. Dall’ 1:00 in si muove continuamente per tutta la notte fino al mattino. Si muove talmente tanto che sono costretta a cambiargli posizione e risistemarlo ogni 20 minuti circa. Se non lo tocco e lo lascio stare dopo un po si lamenta o piange. Appena lo sistemo cambiandogli posizione sta fermo e dorme profondamente ma dopo un po riparte con i movimenti e se non lo prendo piange. Tutto questo dura fino alle 7 del mattino quando si sveglia completamente. Mi chiedo se questo sonno che deduco non sia un sonno profondo ma leggero lo ristori….Inoltre ha iniziato ad avere qualche disturbo per la dentizione. Mi può aiutare?
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Angela, il rimedio omeopatico pediatrico per eccellenza è proprio Chamomilla, particolarmente adatto ai bambini che soffrono di insonnia o di disturbi del sonno, che sono sensibili, agitati, irrequieti, nervosi, che tipicamente per addormentarsi richiedono la presenza e il contatto fisico con la mamma. Inoltre ha un’attività analgesica e calmante, per cui risulta molto utile nella fase della dentizione. Però sull’opportunità d’uso del rimedio, sulla diluizione e sulla posologia, sarebbe opportuno che si esprimesse un medico omeopata con la visita. Anche un bagnetto serale caldo, prima di mettere il bimbo a letto, favorisce il rilassamento fisico e nervoso e quindi predispone per un miglior riposo notturno. Cordiali saluti.
PAOLA dice
Buongiorno,
ho due bimbi, uno di 28 mesi ed uno di 10 mesi.
Il primo fa molta fatica ad addormentarsi alla sera ed il secondo che non ha mai faticato più di tanto, in questo ultimo periodo causa uscita di dentini fatica molto a prendere sonno ed ha alcuni risvegli in più a notte.
Ho in casa chamomilla vulgaris 15ch, mi chiedevo se posso somministrare un granulo prima della nanna per un breve periodo, ad entrambi e nel caso con quali accorgimenti particolari ? Vi ringrazio anticipatamente. Saluti. Paola
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Paola, indubbiamente Chamomilla è il miglior rimedio omeopatico pediatrico, particolarmente adatto ai bambini che soffrono di insonnia o di disturbi del sonno, che sono agitati, iperattivi, irrequieti, nervosi ed inoltre ha un’attività analgesica e calmante, per cui risulta molto utile nella fase della dentizione. Però è bene ricordare che in Omeopatia ogni entità terapeutica (rimedio, diluizione, posologia, durata della cura, ecc.) è personale, non generalizzabile, in quanto legata a quella serie di fattori e di peculiarità individuali che rendono il paziente unico rispetto a tutti gli altri affetti dalla stessa patologia o dallo stesso disturbo. La diluizione e la posologia, in particolare, vanno scelte in base alla reattività e sensibilità del singolo organismo allo stimolo del rimedio omeopatico, all’entità e profondità della patologia o del disturbo, al livello d’azione terapeutica necessario, nonché al grado di somiglianza rimedio-paziente. Fermo restando ciò, quanto da lei prospettato può trovare prescrizione, anche se per un’azione sintomatica in genere vengono prescritte le diluizioni più basse. Relativamente alle modalità di somministrazione, se i bimbi sono in grado di trattenere almeno per un po’ i granuli in bocca, allora basta far cadere il granulo sulla lingua o nell’angolo della bocca. Altrimenti si può ricorrere al biberon, lasciando ivi sciogliere il granulo in un sorso d’acqua, quindi si chiude con la tettarella e si scuote energicamente (almeno 10 volte) prima della somministrazione. Però sull’opportunità d’uso di un rimedio, sulla diluizione e sulla posologia, è sempre meglio che si esprima un medico omeopata dopo la visita. Cordiali saluti.
Alessandra dice
Gentile dottoressa , ho ma bambina di tre anni e mezzo che da due giorni ha febbre a 38 e raffreddore forte. Ieri sera ha avuto molto male ad un orecchio e stanotte le ho dato tachipirina. Stamani ho chiamato la dottoressa che mi ha dato pulsatilla 30ch 3 granuli 3 volte al dì e camomilla vulgaris 3 granuli al bisogno. Ma la camomilla ogni quanto la posso dare? Mia figlia ha un male acuto ancora continuo dopo la prima somministrazione di camomilla. Ha altri suggerimenti? Ringraziando Alessandra
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Alessandra, i rimedi omeopatici possono essere assunti finché perdurano i disturbi per i quali sono stati prescritti e finché ci sono dei margini di miglioramento, senza porsi dei limiti temporali particolarmente stringenti. Stia tranquilla che in Omeopatia non esiste il sovradosaggio, perché il meccanismo di azione non è chimico. Chamomilla è un rimedio omeopatico molto utile nei bambini, trova indicazione proprio nelle otalgie e nel raffreddore ed ha un’attività analgesica e calmante. Anche Pulsatilla ha delle indicazioni simili e complementari, di cui Chamomilla è un ottimo alleato nelle fasi particolarmente acute. Tenga informata la dottoressa sull’evoluzione del quadro clinico. Cordiali saluti.
Gloria dice
Buonasera dottoressa, ho un bambino di un mese, allattamento al seno e il problema è la digestione. Mangia da ingordo e poi non riesce a digerire e arrivano le colichette il pianto e il fastidio perché non riesce a dormire e se dorme é fastidioso e dopo un po si sveglia piangendo e rigurgita. Posso dargli la chamomilla? Se si va bene la 9ch e in che dosi?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Gloria, fermo restando quanto potrà dire in merito il pediatra di famiglia, in età di allattamento sono molto comuni le cosiddette “coliche gassose del neonato” che hanno come causa l’aerofagia legata all’eccessiva ingestione di aria durante le poppate e durante il pianto ed anche al meteorismo legato alla fermentazione intestinale del latte materno. Sarebbe perciò opportuno posizionare correttamente il piccolino durante la poppata, accertandosi che il capezzolo riempia completamente la bocca per evitare le rientrate d’aria, farlo ruttare puntualmente dopo ogni poppata (una – due volte) e che lei osservasse una dieta alimentare appropriata, sana ed equilibrata, semplice e varia, come certamente già starà facendo. Chamomilla è indubbiamente uno dei principali rimedi omeopatici che viene adoperato nelle colichette dei neonati, in particolare quando il neonato si calma nelle braccia della madre e desidera essere cullato. Per un intervento sintomatico in genere ci si orienta verso le basse diluizioni (ad es. fino a 7CH), che solitamente si utilizzano in ragione di pochi granuli pro-dose (3 granuli possono essere sufficienti), più volte al dì (ad es. da 3 a 6 volte in fase acuta), lontano dalle poppate. Però sull’opportunità d’uso di un rimedio, sulla diluizione e sulla posologia, sarebbe meglio che si esprimesse un medico omeopata dopo aver visitato il bambino. Possono essere appropriate anche alcune tisane con proprietà carminative (riduzione dei gas da stomaco e intestino), spasmolitiche (riduzione degli spasmi muscolari e quindi delle coliche) e anti-dispeptiche (facilitazione della digestione), quali, ad esempio, le tisane di camomilla, anice verde, finocchio e melissa, da adoperare indispensabilmente previa approvazione medica. Cordiali saluti.
Barbara dice
Buongiorno dottoressa,
Ho tutti i sintomi di cistite / infezione urinaria con dolore che persiste anche dopo la minzione, bruciore, sensazione di dover urinare spesso, odore nelle urine e urine torbide .
In casa ho 2 chamomola vulgaris 200ch dose ( e diversi altri rimedi). Me lo consiglia? In che dose?
La ringrazio molto
Complimenti e cordiali saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Barbara, una panoramica dei principali rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati per trattare i disturbi del tratto urinario, è consultabile all’articolo “Infezioni delle vie urinarie” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Come potrà constatare Chamomilla non figura, perché non è un rimedio omeopatico molto specifico per tali problematiche avendo come principali organospecificità il sistema nervoso vegetativo, i nervi periferici, i bronchi, lo stomaco e l’utero, ma non la vescica che potrebbe essere interessata solo in via secondaria. Sarà quindi la sua sintomatologia a fare da guida per l’individuazione del rimedio omeopatico giusto, che potrebbe trovarsi proprio nel succitato articolo. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine, su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) adatto sarà quello che contiene la sintomatologia somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. La sintomatologia da considerare sarà composta non solo dalle manifestazioni comuni della patologia o del disturbo (ad es. dolore, bruciore, stimolo o bisogno continuo di urinare, urine torbide e maleodoranti, ecc.), ma anche dalle manifestazioni prettamente individuali (ad es. tipologia dei disturbi, localizzazione precisa, modalità delle manifestazioni, sintomi concomitanti, circostanze di aggravamento o di miglioramento, sensazioni, riflessi psicologici, ecc.). Per una sintomatologia vicina alla sua, i rimedi omeopatici da prendere in considerazione potrebbero essere Argentum nitricum, Cantharis, Colocynthis, Hepar sulphur, Lilium tigrinum, Mercurius corrosivus, Nitricum acidum, Sarsaparilla, Sepia. Se il sintomo predominante e maggiormente disturbante è il dolore lancinante e bruciante, allora il rimedio potrebbe essere Cantharis (che è tra i più comuni contro le infezioni urinarie), se invece è il bruciore al termine della minzione, allora il rimedio potrebbe diventare Sarsaparilla (molto usato per la cistite delle donne), se è piuttosto il bisogno frequente e irresistibile di urinare accompagnato da dolore intenso, allora il rimedio diventerebbe Mercurius corrosivus (azione specifica sulla mucosa vescicale). Le infezioni urinarie croniche o recidivanti sono l’espressione di un particolare “terreno” del paziente e quindi richiedono un trattamento omeopatico di fondo (Thuya, Sepia, Silicea, Medorrhinum …). In diversi casi, sempre a titolo informativo, vengono associati dei gemmoterapici (o gemmoderivati, si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), in gocce, come ad es. Calluna vulgaris M.G. D1 che è particolarmente indicato per gli stati infiammatori o infettivi delle vie urinarie, cistiti e uretriti, cistiti recidivanti ed altro. Per quanto riguarda la Fitoterapia classica, diversi preparati validi sono riportati nell’articolo “Cistite senza più scampo” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. Le consiglio comunque di non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita medica omeopatica sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Aurelio dice
i vostri consigli sono molto esplicativi e di facile comprensione. Grazie della vostra competente attenzione.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Aurelio, grazie per il riconoscimento e per l’apprezzamento, che rappresentano anche un incoraggiamento a continuare ad erogare un servizio in nome esclusivo della corretta informazione e della obiettività, che richiede impegno ma che dà anche qualche soddisfazione come questa. Continui a visitarci che il sito è sempre in aggiornamento e quindi potrà trovare nuove ed interessanti pubblicazioni, comprese ovviamente le risposte ai commenti dei visitatori. Cordiali saluti.
silvia dice
Gentile dottoressa,
La mia bambina di 6 mesi ha difficoltà di addormentamento e di notte si sveglia ancora molte volte. L’ostetriva mi aveva consigliato la camomilla in granuli 9ch 2 granuli prima di dormire. Per errore ho preso la 5 ch. Possa darle un solo granulo. Per quanto posso usarla?
La ringrazio infinitamente.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Silvia, se vuole osservare la prescrizione sarebbe opportuno restituire la 5CH e farsi dare la 9CH, perché le due diluizioni hanno comportamenti terapeutici differenti. La 5CH è una bassa diluizione che si usa nei casi acuti ed ha una copertura terapeutica di alcune ore. La 9CH è una media diluizione che si usa nei casi sub-acuti ed ha una copertura terapeutica di alcuni giorni. La posologia consigliata tiene pertanto conto di questa diluizione. Per quanto riguarda la durata, in genere le cure omeopatiche proseguono finché si registrano miglioramenti, senza porsi dei limiti temporali particolarmente stringenti e, ovviamente, si smettono alla guarigione o al raggiungimento di un risultato soddisfacente e stabile. Cordiali saluti.
antonella dice
Salve dottoressa mia figlia 11 anni soffre di dolori addominali ricorrenti a volte stitichezza bruciore durante la minions dolore fianco sinistro che dose può prendere di prodotto omeopatico
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Antonella, in Omeopatia ogni entità terapeutica (rimedio, diluizione, posologia, durata della cura, ecc.) è molto personale, non generalizzabile, in quanto legata alla situazione individuale del paziente ed a tutte quelle peculiarità che rendono lo stesso unico rispetto a tutti gli altri affetti dalla stessa patologia o dallo stesso disturbo. Ciò nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico. I valori riportati nell’articolo, come in altre parti del sito, sono inevitabilmente generici, non personalizzati, sono quelli maggiormente citati in letteratura, quindi hanno solo un carattere conoscitivo e orientativo, mentre, come detto, essi devono essere a misura del singolo caso. Comunque, sempre a titolo esclusivamente informativo, una panoramica dei principali rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati nelle varie problematiche gastrointestinali o urinarie è consultabile rispettivamente agli articoli “Disturbi gastrici” o “Infezioni delle vie urinarie” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Sarebbe pertanto opportuno rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere, previa diagnosi, la terapia appropriata al caso specifico di sua figlia. Cordiali saluti.
Carmen dice
Burma sera gentile Dr.ssa…
Chiedo un consiglio per il Mio bambino Di 5anni e mezzo Che ha una dentizione difficoltosa, il Dentista ha evidenziato mediate radiografia molari molto grandi Che sono Sotto e spingono sulle radici di quelli giá Sono Fourier causando dolor molto forte. Non Vorrei usare sepre tachipirina o nurofen…leggevo qui di Della chamomilla Vorrei Però spare come utilizzarla. Tempi e dosi.
Grazie
Cordiality saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Carmen, Chamomilla è il rimedio omeopatico che viene più spesso utilizzato nella dentizione difficile e dolorosa dei bambini. Però sull’opportunità d’uso del rimedio, sulla diluizione e sulla posologia è opportuno che si esprima un medico omeopata, meglio se anche pediatra. In Omeopatia tutte le entità terapeutiche (rimedio, diluizione, posologia, durata della cura, ecc.) sono personali, non generalizzabili, in quanto legate alle peculiarità proprie del paziente e quindi ogni cura omeopatica è individuale, connessa al singolo caso. Generalmente quando occorre intervenire a livello sintomatico ci si orienta verso le basse diluizioni, che solitamente vengono utilizzate in ragione di qualche granulo più volte al dì, salvo diversa prescrizione medica. In alternativa nei periodi maggiormente critici e non per lungo tempo, potrebbe essere utile una tisana leggera di fiori di camomilla, dolcificata con zucchero o ancora meglio con miele, che, presa calda soprattutto la sera, calma, placa il dolore e concilia il sonno. Cordiali saluti.