Chelidonium: La Pianta delle Rondini e le sue Proprietà Terapeutiche
DESCRIZIONE di Chelidonium
Chelidonium majus, conosciuto come celidonia, è una pianta che ha affascinato medici e guaritori fin dai tempi antichi per le sue proprietà terapeutiche, specialmente legate ai disturbi epatici. Il suo nome deriva dal greco “chélédéon”, che significa rondine, perché gli antichi greci avevano osservato che la pianta fioriva con l’arrivo delle rondini in primavera e appassiva alla loro partenza in autunno. Questa pianta appartiene alla famiglia delle Papaveracee ed è stata utilizzata per secoli per trattare problemi del fegato e della bile.
Proprietà e Uso Storico della Celidonia
La celidonia è una pianta erbacea perenne che, se incisa, emette un succo giallo e amaro, simile alla bile, che storicamente ha stimolato il suo utilizzo nelle patologie epatiche. Antichi medici come Dioscoride, Galeno e Paracelso ne sottolinearono l’importanza per il trattamento di disturbi del fegato, ed è proprio in omeopatia che trova la sua applicazione moderna più comune. È impiegata anche esternamente per eliminare verruche, calli ed eczemi grazie alle sue proprietà caustiche.
Componenti Chimiche e Azione Terapeutica
Il Chelidonium è ricco di alcaloidi, tra cui la chelidonina e la sanguinaria, chimicamente correlati agli alcaloidi dell’oppio. Questi composti sono noti per le loro proprietà analgesiche e rilassanti sul sistema muscolare e nervoso. Grazie alla sua composizione, Chelidonium agisce in modo simile alla bile, giustificando il suo uso per le malattie epatiche e biliari, secondo la legge di similitudine in omeopatia.
Effetti sul Sistema Nervoso e Cardiovascolare
La chelidonina ha dimostrato un effetto depressivo sul muscolo cardiaco e sul sistema nervoso, con possibili sintomi come stanchezza, abbassamento della pressione sanguigna e irritazione delle mucose. Questi effetti, simili agli alcaloidi dell’oppio, spiegano il potenziale impiego del Chelidonium per condizioni come vertigini, cefalee e dolori riflessi.
CARATTERISTICHE
Nonostante la sua ampia gamma di effetti, Chelidonium è principalmente un rimedio epatico, utilizzato per trattare disturbi legati alla colemia.
In omeopatia, Chelidonium viene considerato uno dei principali rimedi per i disturbi epatici e biliari, associati a problemi neurologici e cutanei, soprattutto in presenza di ittero, congestione epatica, colecistiti e calcoli biliari. Il suo quadro sintomatico è caratterizzato da dolore al fianco destro, che può irradiarsi alla scapola destra, segno distintivo delle affezioni biliari. Altri sintomi tipici includono nausea, lingua giallastra, stanchezza e digestione lenta. Il rimedio ha una netta preferenza per i disturbi che colpiscono il lato destro del corpo. È utilizzato dalla gestione di disturbi epatici cronici all’uso nelle malattie respiratorie e nei dolori reumatici.
Modalità di Aggravamento e Miglioramento
Il rimedio Chelidonium presenta delle modalità specifiche di aggravamento e miglioramento che aiutano a identificarne l’uso terapeutico:
Modalità di Aggravamento:
- Movimento: I sintomi peggiorano con il movimento, in particolare con il piegarsi in avanti, tossire o soffiarsi il naso.
- Clima caldo: L’esposizione al caldo, sia in ambienti caldi sia sotto il sole diretto, può aggravare i sintomi, soprattutto le cefalee.
- Al mattino: Molti sintomi, inclusi quelli digestivi e le vertigini, peggiorano al mattino.
- Pressione e costrizione: Sensazioni di pressione o costrizione, come una corda che stringe l’addome, possono intensificare il disagio.
- Tensione emotiva e stress: Le condizioni emotive negative, come la depressione e lo stress, possono esacerbare i sintomi.
- Cibi grassi: Il consumo di cibi grassi o fritti aggrava il senso di pesantezza e nausea.
Modalità di Miglioramento:
- Riposo e immobilità: I sintomi migliorano significativamente con il riposo e l’immobilità, specialmente quando il paziente si corica in una stanza buia.
- Mangiando: In alcuni casi, mangiare può migliorare le gastralgie.
- Calore locale: L’applicazione di calore locale può alleviare certi tipi di dolori, come quelli epatici e addominali.
- Vomito: Il vomito, specialmente di bile, può alleviare le cefalee congestizie e il malessere generale.
- Aria fresca: A differenza dell’aggravamento con il caldo, l’aria fresca può portare sollievo, soprattutto nelle condizioni di congestione epatica.
Profilo del Soggetto Chelidonium
Il soggetto tipico di Chelidonium presenta una costituzione fisica e psicologica ben delineata. Tende a soffrire di affaticamento cronico, associato a problemi del fegato. Questo individuo può mostrare un atteggiamento irritabile o depressivo, spesso a causa del senso di oppressione fisica legata ai disturbi digestivi. I sintomi più comuni includono dolore localizzato a destra, specialmente sotto la scapola, gusto amaro in bocca, avversione per cibi grassi e una lingua rivestita di una patina gialla. Il soggetto può
- avere alternanza di stipsi e diarrea, spesso legata a problemi digestivi e di secrezione biliare;
- soffrire di vertigini; di mal di testa, spesso localizzati alla parte destra della testa o dell’occhio destro, associati a disturbi epatici.
Principali Usi Omeopatici di Chelidonium
- Disturbi epatici: Chelidonium è uno dei rimedi più utilizzati per trattare epatite, congestione epatica e calcoli biliari, specialmente quando i sintomi si localizzano a destra.
- Ittero: È indicato nei casi di ittero associato a dolori epatici e digestivi.
- Cefalee: Chelidonium tratta le cefalee legate ai problemi biliari, che peggiorano con il movimento e migliorano con il vomito.
- Disturbi digestivi: Viene usato per gastralgie che migliorano con il cibo, e stitichezza alternata a diarrea., dispepsia, nausea, rigurgito biliare e digestione lenta. Il fegato appare congestionato e dolente, con un marcato colore subitterico o itterico della pelle.
- Effetti sul Sistema Nervoso e Sintomi Riflessi: Chelidonium può indurre un insieme di dolori riflessi che si irradiano a distanza, simulando affezioni di altri organi. Questi dolori riflessi si spiegano con l’intossicazione del sistema nervoso periferico, in particolare dei plessi mesenterici e addominali. La pianta è indicata anche per cefalee, vertigini e nevralgie, soprattutto sul lato destro del corpo, spesso legate alla colemia e ai disturbi epatici sottostanti.
Dolori irradiati: È indicato per dolori che si irradiano dalla regione epatica alla scapola destra o ad altre aree del corpo, inclusi dolori riflessi alle spalle e agli arti.
- Problemi cutanei: Chelidonium può essere usato per trattare verruche, eczemi e altre eruzioni cutanee, sfruttando le proprietà caustiche del suo succo.
- Vertigini e sintomi neurologici: È efficace nelle vertigini associate a problemi epatici, spesso con la sensazione di cadere in avanti, e in alcuni casi di depressione con mancanza di memoria e irritabilità.
- Affezioni reumatiche: È indicato nei reumatismi e nelle nevralgie che si manifestano a distanza, riflettendo un quadro di intossicazione sistemica.
- Malattie Respiratorie: Nella ertosse: Chelidonium è particolarmente indicato nelle fasi avanzate della pertosse. La tosse è caratterizzata da un solletico nella laringe o una sensazione di polvere nella gola, trachea o dietro lo sterno, che provoca attacchi di tosse persistente.
Conclusione
Chelidonium majus, conosciuta come la pianta delle rondini, è un rimedio omeopatico di grande valore, soprattutto per il trattamento delle affezioni epatiche e biliari. Grazie alla sua azione profonda sul fegato e sul sistema nervoso, rappresenta un esempio significativo di come la medicina omeopatica possa trattare disturbi complessi con un approccio olistico e personalizzato.
(*) V. Note esplicative e la home-page della sezione.
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