Il mal di gola, più che una vera e propria malattia, è il sintomo di alcune malattie delle vie respiratorie: più precisamente è un’infiammazione acuta o cronica della mucosa della faringe e/o della laringe, od anche un’infezione a carico delle tonsille.
Le affezioni corrispondenti sono, rispettivamente, la faringite, la laringite e la tonsillite.
Anche l’angina di gola è un processo infiammatorio doloroso che interessa la gola. Infatti con tale espressione si suole indicare un’infiammazione del tratto superiore della faringe, delle fauci, delle tonsille e del palato molle.
Si tratta di malattie molto comuni, specialmente nei bambini che non hanno ancora completamente sviluppato le difese immunitarie necessarie a combatterle. Si manifestano prevalentemente nella stagione invernale (od anche in estate quando si eccede con l’aria condizionata), sono contagiose e possono trasmettersi nei luoghi affollati attraverso tosse, starnuti, saliva. I sintomi in comune sono dolore, secchezza e bruciore alla gola, sensazione di avere un corpo estraneo all’altezza della laringe e delle tonsille, che risultano gonfie e arrossate, difficoltà a deglutire ed a parlare, abbassamento della voce, a volte senso di soffocamento, raffreddore, tosse, febbre, malessere generale.
Le cause del mal di gola sono solitamente dovute a:
• virus, che sono gli agenti patogeni che più diffusamente attaccano la gola, provocando altresì raffreddore e influenza. La febbre quando è presente non è mai troppo alta. Anche le malattie tipiche dell’infanzia, che hanno tra i loro sintomi il mal di gola, come il morbillo, la parotite, la rosolia o la varicella sono originate da virus;
• batteri, che sono germi più grandi dei virus che, con minore frequenza, possono infettare il cavo orale. Il maggiore responsabile è il batterio streptococco, che provoca febbre alta, infiammazione delle tonsille su cui possono formarsi placche biancastre di pus, ingrossamento delle ghiandole linfatiche del collo, affaticamento e debolezza solitamente più intense di quelle che accompagnano l’infezione virale. Lo streptococco è uno dei batteri più temibili anche perché, se non adeguatamente e tempestivamente curato, può essere causa del reumatismo articolare acuto. La scarlattina, malattia tipicamente infantile che presenta come sintomo locale proprio il mal di gola, è originata da streptococco;
• fattori ambientali o comportamentali, che possono provocare irritazioni alle vie respiratori, come ad es. l’esposizione prolungata a sostanze irritanti o allergizzanti, quali smog, polvere, fumo, agenti chimici, acari, pollini, ecc., oppure il soggiorno in ambienti con aria troppo secca o troppo umida, oppure ancora il consumo eccessivo di alcool e/o l’abitudine ad assumere cibi e bevande bollenti, ecc. Anche l’abuso o l’uso scorretto della voce, che può riguardare alcune categorie professionali che ne fanno largo uso, come ad es. cantanti, insegnanti e oratori, può portare al mal di gola in quanto è in grado di provocare l’infiammazione della laringe.
Per trattare il mal di gola sono validi anche molti preparati fitoterapici, come quelli consultabili all’articolo “Mal di gola subito via” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”.
Principali rimedi omeopatici
Aconitum napellus 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Angina di gola, faringite, laringite dolorosa, tosse secca, che insorgono improvvisamente e violentemente a seguito di un colpo di freddo secco. Le mucose sono secche e arrossate e si avverte un gusto amaro degli alimenti eccetto l’acqua. Il soggetto è ansioso e agitato.
Apis 5CH: 3 granuli ogni 1-2 ore. Bruciore e fitte alla gola, come da aghi roventi, con edema della glottide e dell’ugola, in soggetti astenici. La mucosa della gola è color rosso acceso. Le manifestazioni caratterizzanti sono la diminuzione delle urine, l’assenza di sete, sollievo da bevande fredde o succhiando un pezzo di ghiaccio. Se c’è febbre è abbastanza alta ed insorge bruscamente, come d’altronde ogni sintomo di Apis. La lateralità è tendenzialmente dx.
Argentum nitricum 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Bruciore, dolore e secchezza della gola, con ulcerazione e placche alle tonsille e con accumulo di muco denso, in soggetti frenetici ed afflitti da ansia anticipatoria. L’ugola e la mucosa della gola sono di colore rosso scuro. Il soggetto ha la sensazione di scheggia alla gola solo durante la deglutizione. La lateralità è tendenzialmente sx.
Arnica montana 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Laringite dolorosa da strapazzo vocale (cantanti, oratori).
Arsenicum album 5CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Mal di gola che ritorna periodicamente, caratterizzato da secchezza e forte bruciore soprattutto a dx, alternato con raffreddore, in soggetto stanco, agitato e ansioso, che non riesce a stare fermo un attimo. Migliora con bevande calde. Peggiora tra le 1 e le 3 di notte.
Arum triphyllum 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Faringo-laringite dolorosa con mucosa di colore rosso vivo, con sensazione di bruciore, secchezza ed escoriazione e con tendenza all’ulcerazione. Peggiora con il caldo. La lateralità è tendenzialmente sx.
Baryta carbonica 7CH: 3 granuli ogni 3 ore. Mal di gola periodico, con ingrossamento delle linfoghiandole del collo e delle tonsille suppuranti. Queste ultime, tra una tonsillite e l’altra, non si sgonfiano completamente. Anche per bambini che prendono freddo facilmente e si ammalano di gola.
Belladonna 5CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Angina di gola con dolore più accentuato sul lato dx che si irradia verso le orecchie, bruciore, secchezza, sensazione di costrizione e gonfiore delle tonsille. Può esserci febbre in grado di raggiungere rapidamente valori elevati, sudorazione e cefalea di tipo pulsante.
Bromum 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Angina di gola con deglutizione difficile, ingrossamento ed indurimento indolore delle ghiandole sottomascellari e parotidee, specie a sx, con sensazione di costrizione alla laringe. Migliora al mare o con clima umido.
Cantharis 5CH: 3 granuli ogni 1-2 ore. Angina di gola e faringite catarrale, con dolore e bruciore, in soggetti con disturbi urinari.
Carbo vegetabilis 7CH: 3 granuli ogni 3 ore. Faringo-laringite catarrale con bruciore intenso (come da tizzone ardente) e dolore che peggiora di sera. Tonsilliti, con tendenza a suppurazione, di bambini e di anziani.
Causticum 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Faringo-laringite dolorosa con sensazione di bruciore alla gola, soprattutto a dx. L’atto dello starnutire o del tossire provoca emissione di urina. La mucosa è rosso vivo, la salivazione è abbondante. Il soggetto non sta fermo con le mani e muove incessantemente la testa.
Eucalyptus 5CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Bruciore e dolore alla faringe e/o alla laringe, con raffreddore ed espettorazione scarsa di muco leggermente denso, bianco e schiumoso e con cefalea congestizia come da sindrome influenzale.
Ferrum phosphoricum 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Fa parte dei preparati biochimici di Schussler, il fosfato di ferro, per cui presenta disturbi nel metabolismo del fosforo (patologie respiratorie), oltre a quelli del ferro. E’ il rimedio degli stati infiammatori acuti, ma meno intensi di quelli di Aconitum e di Belladonna. Quando si è indecisi tra Aconitum e Belladonna, conviene prescrivere Ferrum phosphoricum. Gli stati infiammatori si presentano con queste tre caratteristiche: 1) febbre moderata; 2) vampate vasomotorie; 3) tendenza emorragica. E’ quindi adatto a sindromi polmonari (influenza, bronchite, broncopolmoniti), faringiti, laringiti, tonsilliti, tosse secca dolorosa, cefalee congestizie, ecc. E’ anche il rimedio dell’otite media acuta e della periartrite scapolo-omerale acuta prevalentemente destra.
Formica rufa (o Acidum formicum) 5CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Faringite al mattino con molto muco. Dolore alternato tra lato sx e lato dx, che inizia a sx. Muco difficoltoso da espellere.
Guaiacum 5CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Angina di gola e faringo-laringite, con dolore, fitte, secchezza delle mucose e tonsille ingrossate. I sintomi migliorano bevendo.
Hepar sulphur 7CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Angina di gola suppurante con dolori vivi e sensazione di spina conficcata in gola, con tosse, poca espettorazione e naso ostruito quando il soggetto si trova all’aria aperta.
Hydrastis canadensis 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Faringite con muco giallo in fondo alla gola.
Iodum 6CH: 3 granuli 3 volte al dì. Mal di gola con ingrossamento delle linfoghiandole del collo, bruciore alla gola, gonfiore e allungamento dell’ugola, in soggetti agitati interiormente. Peggioramento con il calore.
Kalium bichromicum 6CH: 3 granuli ogni 1-3 ore. Angina di gola con tonsille gonfie, ugola edematosa e arrossata, pizzicore alla gola, muco vischioso, denso e filamentoso. Può esserci la tosse.
Lachesis 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Angina di gola con faringe e tonsille color porpora, deglutizione molto dolorosa, tendenza alla suppurazione, specie al lato sinistro, oppure mal di gola che comincia a sinistra e poi migra a destra. Respirazione difficile che causa un bisogno d’aria. Può esserci tosse. Peggioramento con una leggera pressione.
Lobelia inflata 5CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Mal di gola con bruciore e poi dolore, nausea e poi vomito. Il dolore, più intenso alla laringe, arriva fino allo stomaco.
Lycopodium 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Mal di gola localizzato sul lato destro o mal di gola che inizia a destra per poi diffondersi a sinistra, in pazienti che migliorano con le bevande calde.
Mercurius solubilis 9CH: 3 granuli ogni 3 ore. Tonsillite purulenta con difficoltà di deglutizione che provoca accumulo di saliva in bocca e fuoriuscita della stessa dalle labbra (scialorrea). Il soggetto avverte un sapore metallico e la sua lingua è ingrossata e ricoperta da una patina giallastra. Ha febbre con brividi a fior di pelle e la sudorazione non arreca alcun sollievo.
Nux vomica 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. Mal di gola con irritazione e gonfiore dell’ugola e delle tonsille, in soggetti che hanno problemi digestivi e che peggiorano dopo aver mangiato e quando respirano aria fresca.
Paris quadrifolia 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Laringo-tracheite acuta con sensazione di bruciore e costrizione alla gola (come avere una palla) ed espettorato tenace, in soggetti che hanno momenti periodici di loquacità. La lateralità è tendenzialmente sx.
Phosphorus 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Laringite con sensazione che un pezzo di cute penda nella laringe; difficoltà a parlare e aggravamento dal parlare; secchezza, bruciore e dolore alla gola come da escoriazione. Tonsille e ugola molto gonfie. I sintomi si comportano come i fiammiferi: si accendono, ardono, si spengono.
Phytolacca decandra 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Faringite con dolore che si irradia alle orecchie. La faringe è color rosso cupo ed i linfonodi latero-cervicali sono particolarmente gonfi e dolenti. La febbre non presenta particolari caratteristiche. I soggetti sono idrogenoidi (hanno tendenza a trattenere i liquidi e quindi si aggravano con l’umidità) con volto pallido, occhi cerchiati e guance incavate. La lateralità è tendenzialmente dx.
Psorinum 9CH: 5 granuli 1 volta al dì. Mal di gola e/o angina di gola periodici con bruciore al palato che si estende alla gola, con ghiandole sottomascellari gonfie, dolenti al tatto e tendenti alla suppurazione, con dolore alle orecchie durante la deglutizione.
Sabadilla 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Faringite cronica. Mal di gola e raffreddore ad ogni colpo di freddo, con sensazione di grumo o di corpo estraneo in gola e bisogno costante di deglutire o di raschiare la gola per liberarla. Ugola infiammata. Tonsillite. I disturbi passano da un lato all’altro e sono periodici.
Sambucus nigra 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Mal di gola dovuto a laringite, con secchezza della bocca e della gola ma senza sete, formicolio alla gola, spasmi laringei, tosse.
Spongia tosta 5CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Laringite o faringo-laringite con sensazione di ostruzione alla gola e con tosse di tipo crupale, rimbombante, come se si tossisse dentro un’anfora.
Esperienze
Esperienza n. 1. Mal di gola improvviso e violento e febbre che rapidamente ha raggiunto valori elevati (39°C). Tutto si è avuto dopo aver preso freddo in una bella giornata di sole: il soggetto aveva fatto una passeggiata di mattina e di sera erano comparsi i sintomi. La gola era rossa, la pelle era calda e secca, mancava la sudorazione, c’erano brividi di freddo. Aconitum 5CH, 3 granuli ogni mezz’ora. Dopo tre somministrazioni il dolore diminuiva leggermente ma comparivano la sudorazione, la cefalea e la tosse secca. Si passava a Belladonna 5CH, 3 granuli da 1 a 3 ore, secondo miglioramento.
Esperienza n. 2. Angina di gola improvvisa e violenta, caratterizzata da gola arrossata e tonsille rosse con inizio di suppurazione, da mucose secche, da volto rosso, caldo e bruciante. Si è iniziato con Belladonna 4CH, 3 granuli. Dopo un’ora si è passati a Mercurius solubilis 4CH, 3 granuli. Dopo un’altra ora si è ritornati a Belladonna 4CH, 3 granuli. Si sono osservate due ore di pausa e si è ricominciato il ciclo delle tre somministrazioni riprendendo da Mercurius. Si è proseguito con questo schema per un paio di giorni, avendo fatto attenzione ad iniziare ogni ciclo con il rimedio diverso da quello con cui si è concluso il ciclo precedente.
Esperienza n. 3. Laringite con catarro e raucedine di un oratore. Arum triphyllum 4CH, 3 granuli 3 volte al dì per 3 mesi.
Esperienza n. 4. Mal di gola con mucose di colore rosso scuro, tonsille gonfie e dolenti su cui erano visibili piccole puntine bianche, ghiandole sottomascellari gonfie, dure e dolenti. Il soggetto, idrogenoide, aveva dolore alle orecchie ad ogni deglutizione. Phytolacca 5CH, 3 granuli ogni 2 ore.
N.B.: le diluizioni e le posologie riportate nel presente articolo, tra le più indicate in letteratura, hanno solo carattere orientativo e non intendono, né possono, sostituire alcuna prescrizione medica. Sarà il medico omeopata a stabilire le entità terapeutiche più appropriate ed a prescrivere la cura che si lega al singolo caso (rimedi, diluizioni, posologie, tempi).
(*) V. Note esplicative e la home-page della sezione.
marcello dice
Buongiorno pesonalmente mi hanno detto che ho una aringo tonsillite cronica quindi sia d’estate che d’inverno o sempre la gola rossa senza dolore capita ogni tanto che mi fa male ai laterali della gola e sempre gonfio mi potete dire una cura da fare sempre con i rimedi omeopatici? o provato di tutto una cura che adesso non ricordo consigliata dal otorino in pratica una pillola per 15 giorni e areosol sempre per 15 giorni tutto questo per tre mesi ma niente o sempre la gola rossa e gonfia hai alterali senza placche bianche
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Marcello, i rimedi omeopatici del presente articolo, avendo un’azione elettiva sulle vie respiratorie, sono tutti potenzialmente idonei a trattare le affezioni della gola, come la faringo-tonsillite. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia fonda il suo principio terapeutico, il rimedio più adatto sarà quello che contiene la sintomatologia più somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Ad esempio, a titolo esclusivamente informativo, nella fattispecie potrebbero essere presi in considerazione rimedi omeopatici come Argentum nitricum, Baryta carbonica, Belladonna, Bromum, Ferrum phosphoricum, Guaiacum, Iodum, Lachesis, Nux vomica, Phytolacca decandra, Psorinum, Sabadilla od altri. Sempre a titolo informativo, in diversi casi vengono utilizzati, in associazione alla cura omeopatica o da soli, dei gemmoterapici della Fitoterapia rinnovata (o gemmoderivati, si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), in gocce, come ad es. Ribes nigrum M.G. D1 che ha delle ottime proprietà antinfiammatorie ed è un ottimo regolatore e stimolatore del sistema immunitario, oppure Carpinus betulus M.G. D1 che ha una specifica attività sul rino-faringe e sulle mucose respiratorie ed ha un’azione antinfiammatoria e curativa delle mucose affette da processi flogistici. Per quanto riguarda la Fitoterapia classica, dia un’occhiata all’articolo “Mal di gola subito via” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. Sarebbe anche importante rafforzare le difese immunitarie, iniziando dall’alimentazione che deve essere sana ed equilibrata, privilegiando i cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, B5, B12, C, E), di grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6), di minerali (in particolare rame, manganese, selenio e zinco), di prebiotici (cibi ricchi di fibre) e probiotici (cibi fermentati). Il consiglio comunque è di non fare da solo ma di rivolgersi ad un medico omeopata che saprà prescrivere la cura più appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Antonella dice
gentile Dott.ssa le espongo il mio problema, soffro di reflusso gastroesofageo che mi ha portato una infiammazione alla faringe molto fastidiosa con conseguente bruciore , sensazione di volto accaldato come avessi la febbre ma non ce l’ho , insomma un malessere generale tipica dell’influenza ma non lo è :( . attualmente sto curando il reflusso con il gastroprotettore ma per l’infiammazione bruciore alla gola-faringe cosa mi puo consigliare? La ringrazio in anticipo
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Antonella, i rimedi omeopatici del presente articolo, avendo un’azione elettiva sulle prime vie respiratorie, sono tutti potenzialmente idonei a trattare il mal di gola. Nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia fonda il suo principio terapeutico, il rimedio più adatto sarà quello che contiene la sintomatologia più somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Ad esempio, a titolo puramente informativo, un rimedio omeopatico da poter prendere in considerazione è Ferrum phosporicum, che sembrerebbe presentare una sintomatologia abbastanza simile alla sua. In diversi casi vengono utilizzati, in associazione alla cura omeopatica o da soli, dei gemmoterapici della Fitoterapia rinnovata (o gemmoderivati, si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), in gocce, come ad es. Ribes nigrum M.G. D1 che ha delle ottime proprietà antinfiammatorie ed è un ottimo regolatore e stimolatore del sistema immunitario, oppure Carpinus betulus M.G. D1 che ha una specifica attività sul rino-faringe e sulle mucose respiratorie ed ha un’azione antinfiammatoria e curativa delle mucose affette da processi flogistici. Per quanto riguarda la Fitoterapia classica, dia un’occhiata all’articolo “Mal di gola subito via” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. Il consiglio comunque è di rivolgersi ad un medico omeopata che saprà prescrivere la terapia più appropriata al suo caso specifico, con riguardo anche al reflusso gastroesofageo che è la causa dei suoi problemi. Cordiali saluti.
Omeopatista dice
Bungiorno vorrei chiedere se si puo prendere insieme i sali di Schiussler e rimedi omeopatici.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Omeopatista, in genere i sali di Schussler ed i rimedi omeopatici sono compatibili. Cordiali saluti.
Alessandro dice
Salve dott. Ssa e complimenti per il thread.
La contatto per avere un aiuto, soffro di tonsillite e faringite da anno.
Nel 2014 ne ho fatte almeno 6, esempre con antibiotici prescritti dal mio medico.
Da settembre scorso poi, non avendo potuto prendere antibiotici per altri motivi di salute, dopo l’ultima tonsillite curata naturalmente, non ho più avuto tonsillite con febbre.
Recentemente ho avuto un paio di episodi di ghiandole gonfie e placche ma senza febbre.
L’ultima tonsillite, di un mese fa, è stata senza febbre ma ancora ho le placche, senza dolore ne gonfiore alla gola.
Cosa mi consiglia come cura? Cosa prendere? Quando? Non voglio piu prendere antibiotici.
Grazie mille
Saluti distinti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Alessandro, i rimedi omeopatici del presente articolo, avendo un’azione elettiva sulle vie respiratorie, sono tutti potenzialmente utili per le affezioni relative, tra cui la tonsillite e la faringite. Ovviamente, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia fonda il suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) più adatto sarà quello che nella patogenesi contiene la sintomatologia più somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. E’ questa la condizione da dover rispettare, altrimenti gli effetti non saranno quelli auspicati. Ad esempio Baryta carbonica è classicamente il rimedio omeopatico per il mal di gola periodico, con tonsille ingrossate anche suppuranti che, tra una tonsillite e l’altra, non si sgonfiano mai completamente. Altri rimedi omeopatici da poter prendere in considerazione sono Arsenicum album, Belladonna, Bromum, Guaiacum, Iodum, Mercurius solubilis, Phytolacca decandra, Psorinum ed altri. I parametri terapeutici riportati nell’articolo (in particolare diluizione e posologia) sono inevitabilmente generici, non personalizzati, a carattere esclusivamente informativo, mentre la buona pratica omeopatica richiede che essi siano strettamente connessi alla situazione personale, in quanto legati alla reattività e sensibilità del singolo organismo allo stimolo del rimedio omeopatico, alla profondità della patologia, nonché al grado di somiglianza rimedio-paziente. Sarebbe pertanto opportuno rivolgersi ad un medico omeopata, che rappresenta sempre la migliore e unica forma di garanzia. Sempre a titolo informativo, in diversi casi vengono utilizzati, in associazione o da soli, dei gemmoterapici della Fitoterapia rinnovata (o gemmoderivati, si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), in gocce, come ad es. Ribes nigrum M.G. D1 che è un ottimo cortisone-like, con attività antinfiammatorie e antistaminiche ed è un ottimo regolatore e stimolatore del sistema immunitario e/o Carpinus betulus M.G. D1 che ha una specifica attività sul rino-faringe e sulle mucose respiratorie, con un’importante azione antinfiammatoria e curativa. Per quanto riguarda la Fitoterapia classica, diversi preparati utili sono riportati nell’articolo “Mal di gola subito via” della sezione del sito “Rimedi della nonna”. Inoltre sono diverse le piante che sviluppano al loro interno vari principi attivi che conferiscono alle stesse la capacità di risultare dei veri e propri “antibiotici naturali”, o più in generale degli antisettici e antimicrobici, oltre a mantenere un’importante azione antinfiammatoria. Tra le più note e utilizzate si citano Echinacea, Achillea, Calendula, Timo, Aloe vera, Aglio, Propoli, chiodi di Garofano, semi di Pompelmo, disponibili in vari formati erboristici. Ovviamente si tratta di preparati da utilizzare anch’essi su parere medico. Sarebbe anche importante rafforzare le difese del sistema immunitario, partendo dall’alimentazione che deve essere sana ed equilibrata, privilegiando i cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, B5, B12, C, E), di grassi polinsaturi (omega-3, omega-6), di minerali (in particolare rame, manganese, selenio, zinco), di prebiotici (cibi ricchi di fibre) e probiotici (cibi fermentati). Esistono anche diversi preparati erboristici in grado di rafforzare le difese immunitarie, quali ad es. quelli a base di Echinacea, gel di Aloe vera, Ribes nigrum, Propoli, Uncaria tormentosa, Eleuterococco, Astragalo, Rosa canina, ecc., da utilizzare sempre previa approvazione medica. In conclusione, se lei intende ricorrere all’Omeopatia e dintorni, le consiglio, ripeto, di rivolgersi ad un medico omeopata che saprà prescrivere la terapia più appropriata al suo caso specifico, spettando a lui la decisione se avvalersi dell’Omeopatia e/o della Gemmoterapia o della Fitoterapia. Grazie per i complimenti. Cordiali saluti.
Mammina dice
Buongiorno mio figlio di 2anni e mezzo l’ultimo anno aveva tante volte faringite con o senza febbre. Ogni tanto anche 2 volte al mese. Ha preso tanti antibiotici. Cosa potrei usare per rinforzare il suo sistema immunitario. In caso mal di gola e febbre intorno 38* le pastile Phytolaca Heel pastilla intera ogni ora per 3-4 ore, poi 5 volte al dì.Bambino in generale è molto mammone, sensibile, si arrabia speso, iper ativo, dorme agitato durante la notte.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Mammina, le affezioni delle prime vie respiratorie sono abbastanza ricorrenti in età pediatrica, dove il sistema immunitario non è ancora completamente maturo e quindi sufficientemente forte da poter respingere tutti gli attacchi degli agenti patogeni esterni. Con la crescita, rafforzandosi i meccanismi di difesa, i problemi tendono a regredire fino a scomparire completamente. La migliore prevenzione da mettere in atto è perciò aiutare il sistema immunitario ad aumentare le proprie difese e ciò lo si può fare in modo assolutamente naturale a cominciare innanzitutto dall’alimentazione, che deve essere sana ed equilibrata e che, compatibilmente con l’età del piccolo, privilegi i cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, B5, B12, C, E), di grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6), di minerali (in particolare rame, manganese, selenio e zinco), di prebiotici (cibi ricchi di fibre) e probiotici (cibi fermentati). Esistono anche diversi preparati erboristici in grado di rafforzare le difese immunitarie, quali ad es. quelli a base di Echinacea, gel di Aloe vera, Ribes nigrum, Propoli, Uncaria tormentosa, Eleuterococco, Astragalo, Curcuma, ecc., da utilizzare previa approvazione medica. Phytolacca Heel, che è un rimedio complesso appartenente all’Omotossicologia e non all’Omeopatia classica, potrebbe essere di aiuto considerato che troverebbe indicazioni per le angine tonsillari acute e croniche. Il consiglio comunque è di non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata che, previa diagnosi, saprà prescrivere la terapia più appropriata al caso specifico del suo bimbo, valutando l’opportunità di ricorrere ad un rimedio omeopatico costituzionale. Cordiali saluti.
annamaria dice
mia figlia ha 25 anni soffre da sempre di molte allergie sia cutanee che respiratorie che alimentari, dopo aver ingerito involontariamente un alimento che le ha provacato un grave attacco le ha lasciato fra l altro dei taglietti in viso e uno di questi si è infettato provocando un infezione con evidente e notevole arrossamento e bruciore al viso, prende la terapia antibiotica ma è possibili abbinare qualche rimedio per abbassare il dolore e poter il bruciore?
grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Annamaria, relativamente all’Omeopatia, in genere è sempre sconsigliabile l’uso contemporaneo di rimedi omeopatici e di prodotti terapeutici con un diverso principio attivo, come i farmaci tradizionali, soprattutto se servono a curare la stessa patologia o disturbo, perché a soffrirne potrebbero essere i rimedi omeopatici e non il viceversa. Ciò è dovuto al fatto che i rimedi omeopatici preferiscono operare in un organismo quanto più possibile privo di “rumore di fondo”, senza subire eventuali interferenze, onde veicolare correttamente la bio-informazione in essi contenuta e farla pervenire integra ai sistemi di regolazione e di difesa dell’organismo. Comunque uno dei primi rimedi omeopatici che viene spesso utilizzato in caso di rossore, dolore e bruciore è Belladonna, ma ci sono anche Aconitum napellus, Arsenicum album, Bryonia, Phosphorus, Pulsatilla, Rhus toxicodendron ed altri. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia fonda il suo principio terapeutico, il rimedio più adatto sarà quello che contiene la sintomatologia più somigliante a quella del paziente. Per quanto riguarda la Fitoterapia, sono diversi i preparati validi come ad esempio quelli di cui all’articolo “Spegniamo le infiammazioni” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. Potrebbe essere anche utile una pomata alla Calendula per un’azione lenitiva, calmante, anestetica, antisettica, antinfiammatoria, cicatrizzante, ecc. Ovviamente per il caso specifico sarebbe opportuno affidarsi alla competenza di un medico omeopata. Cordiali saluti.
Fabio dice
Salve Dottoressa, da molti mesi ho la faringe arrossata, secca e che provoca un leggero ma sopportabile fastidio alla deglutizione. Lo scorso inverno ho preso molte faringiti e sono stato praticamente tutto l’inverno sotto antibiotici. Dalla fine di quegli stadi acuti mi è rimasto questo problema che non riesco a risolvere. Si acutizza la mattina quando sento la gola secca, dopo colazione la secchezza passa ma mi rimane un fastidio di fondo leggero, continuo e pungente. Non ho le tonsille gonfie ne pus. Il tampone tonsillare é negativo. Sono in cura da un gastroenterologo per probabile reflusso gastroesofageo ma non sembra esserci alcun miglioramento. Sono inoltre un tipo allergico soprattutto agli acari e da un anno sto facendo il vaccino Lofarma Lais tutti i mesi da un otorino, che come causa di questa faringite cronica mi dice che può essere “semplicemente” la mucosa non ancora guarita per bene dopo le faringiti invernali. Può essere? Potrebbe aiutarmi con qualche rimedio? Grazie mille.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Fabio, una faringite cronica è spesso un problema secondario a patologie o a fattori di rischio che interessano altri organi o apparati, quali, per citare i più comuni, scolo retronasale (rinite e rino-sinusite cronica), ipertrofia dei turbinati, polipi nasali, deviazioni del setto nasale, adenoidite e tonsillite cronica, allergie stagionali o a particolari sostanze, esposizione ad agenti irritanti, reflusso gastroesofageo, patologie sistemiche (renali, epatiche, gastrointestinali, ecc.), fumo di sigaretta, abuso di sostanze alcoliche e superalcoliche, bassa resistenza immunitaria, ecc. Sarebbe pertanto opportuno continuare con le indagini mediche e quindi pervenire ad una diagnosi precisa. Una volta individuata la causa dell’infiammazione ci si metterebbe nelle condizioni di allontanare o limitare la stessa, di indirizzare correttamente la terapia e di conoscere i risultati ottenibili con la cura omeopatica. Ciò premesso, i rimedi omeopatici del presente articolo, avendo un’azione elettiva sulle vie respiratorie, sono tutti potenzialmente utili a trattare una faringite, a condizione però che si individui il rimedio “giusto”. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia fonda il suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) più adatto sarà quello che contiene la sintomatologia più somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Nella fattispecie, ad esempio, potrebbero essere presi in considerazione rimedi come Argentum nitricum, Baryta carbonica, Belladonna, Bromum, Ferrum phosphoricum, Guaiacum, Sabadilla, Sambucus nigra. In diversi casi vengono adoperati, in associazione o da soli, dei gemmoterapici della Fitoterapia rinnovata (o gemmoderivati, si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali alla prima diluizione decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), in gocce, come Ribes nigrum M.G. D1 che è un ottimo cortisone-like, con attività antinfiammatoria e antistaminica, è un ottimo regolatore del sistema immunitario e andrebbe bene anche per un’eventuale allergia e/o Carpinus betulus M.G. D1 che ha una specifica attività sul rino-faringe e sulle mucose respiratorie, ha un’azione antinfiammatoria, anticatarrale, sedativa della tosse, curativa delle mucose affette da processi flogistici e riduce gli spasmi delle prime vie respiratorie. Per quanto riguarda la Fitoterapia classica diversi preparati utili sono consultabili all’articolo “Mal di gola subito via” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. Sarebbe anche opportuno rafforzare le difese immunitarie, a cominciare dall’alimentazione che deve essere sana ed equilibrata, privilegiando i cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, B5, B12, C, E), di grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6), di minerali (in particolare rame, manganese, selenio e zinco), di prebiotici (cibi ricchi di fibre) e probiotici (cibi fermentati). Esistono anche diversi preparati erboristici in grado di rafforzare le difese immunitarie, quali ad es. quelli a base di Echinacea, gel di Aloe vera, Ribes nigrum, Propoli, Uncaria tormentosa, Eleuterococco, Astragalo, Curcuma, ecc., da utilizzare anch’essi previa approvazione medica. Il consiglio è di non fare da solo ma di rivolgersi ad un medico omeopata che, previa diagnosi, saprà prescrivere la terapia più appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Minerva dice
Buongiorno Dottoressa,
vorrei chiederle cortesemente un consiglio, ho un mal di gola non troppo forte ma con eccessiva salivazione che verso sera diventa più collosa e fatico a mandar giù la saliva, in questi giorni sto prendendo un prodotto per la salivazione che mi ha dato il farmacista, si chiama new era tissutale 11 e sembra che un pò mi stia aiutando a far diminuire questa salivazione, non vorrei dover ricorrere ad antibiotici chimici, che mi causano sempre un sacco di problemi all’intestino, esistono degli antibiotici naturali o rimedi comunque validi? Ho anche un forte stato di agitazione addosso ed esco da mesi di fortissimo dolore e stress, quindi non vorrei che fosse dovuto anche a quello. Se ci fosse un rimedio sia per l’agitazione che per il problema della gola gliene sarei veramente grata..Grazie infinite per l’attenzione.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Minerva, una salivazione eccessiva associata a mal di gola farebbe pensare ad un problema di reflusso gastroesofageo. Ma questi sono sintomi comuni anche ad altre patologie o disturbi, quali ad es. disfagia, ostruzione delle vie aeree superiori, alcuni stati infiammatori del cavo orale, scarso controllo dei muscoli della bocca, farmaci, ernia iatale, ecc. Non è neppure da trascurare la componente emotiva, in quanto è possibile che una condizione di particolare stress, nervosismo, agitazione, ansia abbia la sua parte di responsabilità. Sarebbe quindi importante porre una diagnosi medica precisa. Ad esempio, se dovesse trattarsi di reflusso gastroesofageo i rimedi omeopatici più indicati potrebbero essere Argentum nitricum, Arsenicum album, Calcarea carbonica, Chamomilla, China, Ignatia amara, Iris versicolor, Kalium carbonicum, Lycopodium, Nux vomica, Phosphoricum acidum, Phosphorus, Robinia pseudoacacia, Sanguinaria, Sulphuricum acidum, come rilevabile dall’articolo “Disturbi gastrici” nella presente sezione del sito. Tali rimedi sono altresì in grado di controllare la componente psicologica, molti dei quali con un’azione importante. Nel rispetto della “legge di similitudine” su cui l’omeopatia fonda il suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) più adatto sarà quello che contiene la sintomatologia più somigliante a quella del paziente. I principali rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati nei vari disturbi emotivi sono consultabili all’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico”, sempre nella presente sezione del sito e quelli per ansia, stress, agitazione, shock psicologico, ecc. sono numerosi. Anche stavolta il rimedio (o i rimedi) che rispecchia maglio la globalità dei sintomi del paziente sarà quello più appropriato. Il prodotto consigliato dal farmacista, ossia New Era tissutale 11 Natrum sulphuricum, è un sale di Schussler (il solfato di sodio) che risulterebbe indicato per l’equilibrio dei fluidi corporei, ritenzione idrica, disintossicazione dell’organismo, disturbi digestivi, sapore amaro in bocca e per le patologie degli organi escretori (fegato, reni e pelle in particolare). Il consiglio comunque è di rivolgersi ad un medico omeopata che, previa diagnosi, potrà prescrivere la terapia più adatta al suo caso specifico. Cordiali saluti.
marco dice
Volevo aggiungere che vado vanti cosi da almeno 7 mesi grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Marco, una faringite cronica che si protrae da almeno sette mesi, avendo escluso l’origine virale o batterica (che comunque non comporta una durata così lunga), farebbe pensare a cause diverse come allergie o reflusso gastroesofageo. Sarebbe quindi importante porre una diagnosi precisa, perché l’individuazione della causa consentirebbe, nei limiti del possibile, di allontanare o limitare la stessa, di indirizzare correttamente la terapia e di conoscere i risultati ottenibili con la cura omeopatica. Ovviamente si tratta soltanto di ipotesi che solo un medico può o meno confermare. Nelle more di ciò i rimedi omeopatici del presente articolo possono aiutare a livello sintomatico, a condizione però che si individui il rimedio (o i rimedi) che contempla la sintomatologia più somigliante. Posta la diagnosi, se lei intende curare con l’omeopatia il disturbo responsabile della gola rossa e gonfia, le consiglio di rivolgersi ad un medico omeopata. Cordiali saluti.
marco dice
Buongiorno volevo il suo aiuto dottoressa o la gola gonfia e rossa ma non fa sempre male o provato di tutto o fatto il tampone antibiotico e altri prodotti ma si sgonfia un po ma rimane sempre rossa ce una cura che potrei adottare per stare meglio?