Sommario Menta piperita – Mimosa:
◊ TM di Menta piperita
◊ TM di Mimosa o Acacia catechu o Cathecù
Tintura Madre di Menta piperita
La Menta piperita è una pianta erbacea aromatica della famiglia delle Labiate. È una pianta alta al massimo 70 cm., con steli eretti. I suoi rizomi si espandono nel terreno allo stesso modo delle piante infestanti. Le foglie di colore verde brillante sono lanceolate, sono opposte e sono ricoperte da una leggera peluria. I fiori, di colore bianco, rosa o viola costituiscono le cime terminali di forma conica. La fioritura avviene in piena estate e prosegue fino all’autunno.
Le foglie contengono oli essenziali, flavonoidi, acidi tra cui l’acido ascorbico, tocoferoli, caroteni, betaina, colina e anche tannini. Esse hanno un odore forte ed hanno anche un sapore pungente e rinfrescante.
L’olio essenziale e il mentolo contenuti nelle foglie e nelle sommità fiorite sono usati in medicina. Il mentolo è in commercio con il nome di menta glaciale, per liquoreria.
Essenza è il termine antico di chimici e farmacisti ancora attualmente usato per indicare la parte “essenziale”, cioè di maggiore interesse, contenuta in molte sostanze vegetali e ottenuta da esse con vari metodi, fra cui particolarmente frequente quello della distillazione in corrente di vapore.
Al distillato è dato il nome di essenza od olio essenziale, e olio etereo o spirito o alcolato.
Sebbene il termine vada assumendo carattere antiquato, esso è ancora largamente usato in chimica farmaceutica e in taluni campi della chimica industriale, ad es. a indicare le sostanze odorose usate in profumeria.
Il mentolo è un alcol ciclico derivato da un idrocarburo terpenico, il mentano. Si presenta in cristalli incolori dal sapore e dall’odore caratteristico. In medicina il mentolo si usa come antisettico ed eccitante dell’apparato respiratorio.
Data la grande richiesta di mentolo, oltre all’estrazione dalla menta piperita si sono messe a punto varie vie sintetiche per produrlo.
Il mentolo è uno dei monoterpenoidi della menta, in cui viene prodotto per biosintesi. Il componente intermedio è il (+)-pulegone che può essere ossidato a mentofurano oppure essere ridotto a (+)-mentone o (+)-isomentone, che a sua volta per riduzione viene convertito in mentolo e acetato di mentile.
Una via sintetica parte dal citronellale, il quale in seguito ad una ciclizzazione interna genera l’isopulegolo, il quale viene poi idrogenato a mentolo.
Tuttavia la ciclizzazione del citronellale porta anche alla formazione degli altri stereoisomeri, in quanto la reazione non è diastereoselettiva. Ci sono però altri metodi di sintesi. Tra questi il più seguito parte dal mircene e permette di ottenere isopulegolo che viene idrogenato a mentolo.
Un processo alternativo a quello appena menzionato è quello che sintetizza il timolo da m-cresolo e propilene. Il timolo è poi idrogenato per dare la miscela dei vari stereoisomeri del mentolo. Questa miscela viene sottoposta a distillazione frazionata per estrarre il mentolo racemo, il quale viene fatto reagire con benzoato di metile per dare il benzoato di mentile. Il mentolo viene quindi ottenuto per cristalizzazione frazionata, idrolisi dell’estere e ricristalizzazione con una purezza finale del 90%.
Preparazione
La parte attiva è costituita dalle foglie quando hanno raggiunto la grandezza ottimale, e dalle sommità fiorite raccolte in luglio e in agosto. Per la Tintura si adopera un rapporto in peso droga:solvente di 1:5 e una gradazione della soluzione idroalcolica di 45°.
Proprietà
Tonica, antispastica, carminativa, digestiva, antiemetica, diaforetica, antisettica e anche blanda analgesica.
Utilizzo
È utilizzata nei dolori digestivi con flatulenza, colica intestinale, vomito, raffreddore, dismenorrea e anche cinetosi. Inoltre essa si rivela un sinergico utile anche come tonico per i nervi in caso di ansia e di tensione nervosa.
Dosi
30 gocce 3 volte al dì, dopo i pasti.
(*) V. Note esplicative
Tintura Madre di Mimosa o Acacia catechu
La Mimosa è un albero deciduo e spinoso della famiglia delle Leguminosae che cresce raggiungendo anche un’altezza di 15 m. Ha origine nel Borneo. Il suo legno contiene Tannini, Mucillagini, Flavonoidi e anche ceneri. L’odore però è assente.
Preparazione
La parte attiva è costituita dall’estratto secco acquoso del legno dell’albero.
Per la Tintura si adopera un rapporto in peso droga:solvente di 1:5 e una gradazione della soluzione idroalcolica di 45°.
Proprietà
Astringente e antisettica
Utilizzo
È usata nella diarrea e per la terapia di stati infiammatori delle alte vie aeree e digestive per la sua attività astringente: gengivite, stomatite, faringite, per risciacqui e anche gargarismi.
Dosi
10-15 gocce, 1 – 2 volte al dì.
Le T.M. di Menta piperita-Mimosa si ottengono dalle relative piante, per estrapolazione del principio attivo.
(*) V. Note esplicative
Menta piperita – Mimosa
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