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Omeopatia - Rimedi della Nonna - Cure Omeopatiche

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Addio mal di testa

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.comIl dolore è un’esperienza sensazionale ed emozionale sgradevole associata a un danno dell’organismo in atto o potenziale. Il dolore indica che qualcosa sta funzionando male ed è quindi un segnale per il cervello affinché questo possa dare luogo ai comportamenti adeguati per cercare di neutralizzarlo, tentando di ripristinare l’integrità fisica, oppure diventa il sintomo da interpretare correttamente per giungere ad una diagnosi e stabilire la terapia. Però se persiste procura sofferenza e diventa esso stesso causa di problemi organici e psichici.

Il mal di testa, che è un sintomo e non una malattia, è un disturbo comune, relativamente frequente, di varia origine. Ad esempio può essere di origine vascolare, causato da tensione muscolare, dovuto a situazioni di stress, od altro.

Se il dolore è totale si parlerà di cefalea, se invece è localizzato in metà testa, colpendo generalmente il lobo frontale, temporale o orbitale del cranio, si parlerà di emicrania, che è la manifestazione dolorosa più frequente.

I rimedi della nonna qui riportati consentono di combattere in modo del tutto naturale il dolore di testa.

Nota: Per informazioni sulle modalità di preparazione dei rimedi che vengono utilizzati, quali infusi, decotti, tisane, sciroppi, succhi, impacchi, cataplasmi, ecc., consultare l’articolo “Tipi di preparati fitoterapici” della sezione del sito “Approfondimenti”.

 

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.com□ Alchemilla (o Erba stella o Erba ventaglia): la pianta possiede molteplici virtù, ha proprietà astringente, antisettica, antinfiammatoria, antispasmodica, antiemorragica, cicatrizzante, diuretica e depurativa. Si utilizzano le foglie o le parti aeree. L’infuso (2 – 4 g di foglie essiccate in una tazza d’acqua bollente), di cui se ne bevono fino a 3 tazze al dì lontano dai pasti, è indicato nei casi di dismenorrea, ipermenorrea, emicrania, dolori reumatici, febbre, forme lievi di diarrea e di coliti con tendenza diarroica, Il decotto (1 g di parti aree essiccate in una tazza d’acqua) può essere utilizzato per fare sciacqui o gargarismi nei casi di infiammazioni del cavo orale (gengiviti, tonsilliti, faringite, raucedine) oppure per fare impacchi allo scopo di frenare emorragie, detergere ferite, donare elasticità alla pelle e combattere le smagliature. La pomata di alchemilla, per uso esterno, può servire per calmare le irritazioni degli organi genitali femminili.

Camomilla□ Camomilla (o Matricaria Chamomilla): sono ben note le proprietà calmanti e rilassanti dei fiori di camomilla. Se ne assume l’infuso, 3 volte al giorno, in una tazza d’acqua bollente.

 

 

 

 

Cardo-santo□ Cardo santo: contro l’emicrania  si dimostra utile l’infuso fatto con 5 g di fiori e foglie in 200 ml d’acqua bollente. E’ consigliabile non superare l’assunzione di 3 – 4 tazze al dì, in quanto il principio amaro contenuto (cnicina) ad alte dosi può causare conati di vomito. La pianta del cardo santo fu portata dall’India verso la metà del 1400 e donata a Federico III, imperatore del Sacro Romano Impero, che la utilizzò per liberarsi da una continua emicrania di cui soffriva e per questo la pianta fu chiamata “santa” o “benedetta”.

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□ Carota, Spinaci e Tarassaco: per prevenire e combattere il mal di testa è utile bere prima dei pasti una miscela di succo di carota (60%), di spinaci (20%) e di tarassaco (20%).

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.com□ Lavanda: i fiori di lavanda sono sedativi e antispasmodici per cui per calmare il mal di testa se ne può assumere l’infuso (6 – 8 g di fiori secchi in una tazza d’acqua bollente).

□ Limone o Cipolla: applicare la scorza più superficiale del limone, tagliata in dischi, sulle guance, sulle tempie e dietro le orecchie. Va bene anche applicare sulla fronte e sulle tempie alcune fette di cipolla. Si hanno sempre buoni risultati.

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.com□ Maggiorana (o Origanum majorana): la pianta ha proprietà antispasmodiche, antisettiche, sedative, digestive ed espettoranti. Nei casi di mal di testa, nevralgie, dolori addominali, raffreddore, tosse e per aiutare la digestione si può assumere l’infuso di foglie fresche (8 – 10 g in una tazza d’acqua bollente).

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.com□ Melissa: l’infuso di fiori e foglie di tale pianta (un cucchiaino di foglie e fiori secchi in una tazza d’acqua bollente), che ha un gradevole aroma di limone, ha proprietà sedative e carminative ed è pertanto consigliato nei casi di mal di testa, insonnia, crampi mestruali, ma anche per migliorare la traspirazione ed abbassare la febbre.

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.com□ Menta piperita: le foglie di menta piperita applicate sulla fronte e sulle tempie sono un efficace sollievo contro il mal di testa. Risulta altresì utile massaggiare in senso rotatorio le tempie con olio alla menta. L’olio si può preparare in casa mettendo le foglie di menta fresca in olio extravergine di oliva, nella quantità di 2-3 foglie per ogni cucchiaio d’olio, e scaldando il tutto a bagnomaria per circa mezz’ora.

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.com□ Passiflora: la pianta è nota come sedativo naturale e per questo è particolarmente utile per combattere ogni tipo di emicrania, specie quella da stress. Si assume l’infuso (un cucchiaino di fiori in una tazza d’acqua bollente), secondo necessità.

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.com□ Prezzemolo: per combattere il mal di testa si possono bere al mattino, a digiuno, due cucchiaini di succo di prezzemolo, oppure si possono applicare sulla fronte le foglie fresche pestate.

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.com□ Rosmarino: la pianta possiede svariate proprietà, infatti è  antisettica, balsamica, diuretica, stimolante, aperitiva, digestiva. Contro il mal di testa, soprattutto se conseguente ad un’abbuffata, risulta efficace l’infuso di foglie e fiori di rosmarino (un cucchiaino in una tazza di acqua bollente), da assumere ben caldo e concedendosi una mezz’oretta di riposo.

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.com□ Ruta (o Ruta graveolens): massaggiare in senso rotatorio con olio di ruta la parte dolente della testa. La preparazione casalinga dell’olio è simile a quella riportata per la menta piperita.

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.com□ Salice bianco: è un ottimo sostituto naturale dell’aspirina per il contenuto di acido acetil-salicilico, che non ha effetti collaterali. Il salice è una pianta con proprietà antinfiammatorie, antipiretiche, analgesiche, antispasmodiche, antireumatiche. Per alleviare il mal di testa si beve l’infuso di amenti (le infiorescenze) essiccati.

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.com□ Tiglio: specifico per l’emicrania è l’infuso di fiori di tiglio (5 – 10 g in una tazza d’acqua bollente).

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.com□ Timo: applicando sulla fronte alcune foglie fresche di timo si elimina il mal di testa.

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.com□ Uva: mangiare un grappolo di uva matura o bere il succo d’uva, apporta sollievo al mal di testa o all’emicrania.

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.com□ Verbena: l’infuso con le foglie (5 g in una tazza d’acqua bollente) da bere secondo necessità è un valido rimedio per ogni tipo di dolore (mal di testa, nevralgia del trigemino, lombaggini, ecc.). Vanno bene anche gli impacchi dell’infuso sulle parti dolenti.

□ Per il mal di testa dovuto a cattiva digestione si rivela utile un infuso con il mix delle seguenti piante: 4 g di fiori di tiglio, 4 g di fiori di camomilla, 4 g di foglie di melissa, 4 g di foglie di arancio, in 1 litro di acqua bollente; lasciare in infusione 15 min; filtrare, spremendo il residuo; dolcificare a piacere. Vanno bene anche gli infusi a base di anice, menta e verbena, chestimolando la secrezione dei succhi gastrici, facilitano la digestione.

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Per scottature-punture d’insetti

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.comLa scottatura è un arrossamento della pelle (eritema) che si verifica dopo un’eccessiva esposizione al calore. Può essere prodotta dal calore irradiato (si pensi ad es. alle scottature solari), oppure dal contatto diretto di parti del corpo con la fonte di calore. A differenza dell’ustione, la scottatura non si manifesta immediatamente ma solo dopo alcune ore quando la pelle incomincia a diventare dolorosa e rossa. Nei casi più gravi possono comparire delle vesciche e si può presentare la febbre a causa del rilascio di alcune tossine. Dopo qualche giorno inizia la desquamazione della pelle.

L’ustione è una lesione dei tessuti causata dall’esposizione degli stessi a fonti termiche, a sostanze caustiche o a sorgenti elettriche. La gravità delle ustioni è determinata dalla profondità  del tessuto e dall’estensione della superficie corporea colpita. In base alla profondità si suddividono in: ustioni di primo grado, che interessano solo l’epidermide (lo strato più esterno della pelle) e che comportano la formazione di un eritema; ustioni di secondo grado, che interessano sia l’epidermide che il derma (strato intermedio della pelle) e che si manifestano con le caratteristiche bolle piene di essudato (dette flittene); ustioni di terzo grado, che interessano l’epidermide, il derma e l’ipoderma (strato più profondo della pelle) ed a volte il tessuto muscolare, i tendini, le ossa e che presentano la necrosi o la carbonizzazione dei tessuti. I sintomi generali sono dolore, bruciore (non presenti nel 3° grado per la distruzione dei recettori nervosi), febbre, infezioni e nei casi più importanti possono aversi complicazioni gastrointestinali, respiratorie e renali. In genere se la superficie corporea ustionata è superiore al 20% si parla di ustioni gravi, se superiore al 40% si parla di ustioni gravissime che possono condurre anche alla morte.

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.comLe punture d’insetti, tra cui le più comuni sono quelle di api, vespe e zanzare, possono provocare sintomi dovuti al veleno che viene iniettato. Tali sintomi sono solitamente locali e si manifestano con dolore, prurito, arrossamento, gonfiore della zona colpita. I sintomi però possono diventare più generali nelle persone allergiche al veleno, arrivando fino allo shock anafilattico che comporta reazioni molto fastidiose e pericolose, quali difficoltà respiratorie, abbassamento della pressione arteriosa, vomito, nausea, prurito e orticaria. In caso di punture di api o vespe, la prima cosa da fare è estrarre il pungiglione e disinfettare con delicatezza la zona colpita, cercando di evitare il più possibile la diffusione del veleno. In caso di punture di zanzare, che si verificano prevalentemente nel periodo estivo, qualora l’introduzione della saliva irritante di questi insetti dovesse provocare la formazione di bolle ripiene di liquido, occorre fare attenzione che dopo la rottura le stesse non si infettino.  

I rimedi che la nonna qui propone risultano efficacissimi per curare scottature, ustioni lievi, punture d’insetti ed altro, donando sollievo immediato e guarigione rapida.

Nota: Per informazioni sulle modalità di preparazione dei rimedi che vengono utilizzati, quali infusi, decotti, tisane, sciroppi, succhi, impacchi, cataplasmi, ecc., consultare l’articolo “Tipi di preparati fitoterapici” della sezione del sito “Approfondimenti”.

 

□ Aceto e Limone: un batuffolo di cotone imbevuto in aceto, su cui si appone una fettina di limone, applicato sulle punture di api o vespe, dopo aver rimosso il pungiglione, neutralizza il veleno ed allevia il dolore e il rossore.

 

□ Aglio: in caso di punture di api e vespe strofinare in loco uno spicchio d’aglio. Sostituisce l’ammoniaca.

 

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□ Aloe: prendere una foglia di aloe (buone tutte le varietà), liberarla della parte esterna e strofinare la polpa sulla pelle ustionata. Questo procedimento deve essere effettuato in un luogo dove c’è poca luce, per evitare di ridurne i benefici.

 

 

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□ Amamelide (o Hamamelis virginiana): ha proprietà antinfiammatorie, antisettiche, astringenti, antiemorragiche, antispasmodiche, cicatrizzanti, vasocostrittrici, lenitive ed è indicata nel trattamento delle infiammazioni e irritazioni locali delle mucose e della cute, quali punture d’insetti, piccole ustioni ed altre irritazioni. Se ne prepara l’infuso di foglie (2 – 3 g in 150 ml d’acqua bollente), con cui effettuare impacchi tiepidi sulla parte lesa.

 

 

□ Amido di riso: le scottature sono efficacemente alleviate con impacchi freddi di amido di riso misto ad acqua, oppure si può applicare direttamente sulla pelle ustionata l’impasto di amido di riso e di acqua. In caso di scottature solari è utile fare un bagno tiepido sciogliendo nell’acqua un bicchiere di amido di riso.

 

□ Banana: la polpa di banana applicata sulle punture di api o vespe riduce l’infiammazione, alleviando prurito e dolore.

 

□ Bicarbonato di sodio: l’impasto di bicarbonato di sodio e acqua, applicato sulle punture di zanzare, allevia l’irritazione ed il prurito.

 

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.com□ Borragine (o Consolida): la polpa di radice e foglie fresche, ridotte in poltiglia, oppure le lavande o gli impacchi di queste, entrambi preparati con l’infuso (30 – 100 g di radice e foglie, anche secche, in 1 litro d’acqua bollente), si applica più volte al dì su ferite, lesioni, graffi, piaghe, ustioni, scottature, gonfiori gottosi. E’ ancora più efficace se, oltre alle applicazioni esterne, si assume l’infuso alla dose di 1 cucchiaio 3 volte al dì. Il decotto non si usa perché con l’ebollizione il tannino (polifenolo presente in molte piante vascolari) con la mucillagine (sostanza che aiuta la pianta a trattenere l’acqua) formano un precipitato inutile.

 

□ Cipolla: succo di cipolla o anche fette di cipolla schiacciate, unite a un po’ di sale, applicate sulle scottature recenti, ne calmano il bruciore ed impediscono la formazione di vesciche.

 

□ Cipolla o Prezzemolo: per lenire il dolore ed evitare il gonfiore dovuti alle punture di api o di vespe, basta strofinare leggermente la parte offesa con del succo di cipolla oppure con del prezzemolo tritato.

 

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.com□ Echinacea: la radice di questa pianta ha una marcata attività immunostimolante (favorisce i meccanismi di difesa mediante una maggiore produzione di anticorpi), antinfiammatoria e cicatrizzante (combatte le infezioni e rigenera le cellule per la guarigione delle ferite), antitossica (aiuta le funzionalità di fegato e reni per l’eliminazione delle tossine), antibiotica e antivirale (combatte la proliferazione dei batteri e dei virus), per cui i suoi preparati sono particolarmente indicati nella cura di raffreddori, bronchiti, influenza, febbre, infezione delle vie aeree, dermatiti, herpes, infezioni del tratto urinario. In commercio sono reperibili diverse prodotti di tale pianta (radice), quali: estratto secco, tintura, capsule, pomata, crema, triturato di radice secca, ecc. La nonna preparava il decotto (30 – 50 g di radice secca triturata in 1 litro d’acqua), da assumere alla dose di 2 – 3 tazze al dì. Le applicazioni di pomata o di crema sono utilissime per il trattamento delle affezioni cutanee di tipo infiammatorio con rischio di infezioni, come ulcere, ferite, ustioni, dermatiti, herpes, punture di insetti (aiutano a neutralizzare il veleno e ne evitano la diffusione) ed hanno un’efficace azione cosmetica sulla pelle in quanto sono depurative, rassodanti, antirughe, antismagliature. Sempre per uso esterno, vanno bene anche gli impacchi e le lozioni che utilizzano il decotto preparato per uso interno.

 

□ Ghiaccio: in caso di punture di api o vespe, l’applicazione del ghiaccio, dopo aver rimosso il pungiglione e disinfettato la puntura, evita la diffusione del veleno.

 

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.com□ Iperico (o Hypericum perforatum o Erba di San Giovanni): l’olio con tale pianta è utile nel trattamento di ulcere, piaghe, ferite, punture di insetti, scalfiture della pelle, ustioni, bruciature. La nonna lo preparava così. Mettere 2 pugni di sommità fiorite, insieme ai semi della pianta, in un recipiente di vetro trasparente con coperchio e versare olio di oliva fino a coprire. Esporre al sole per 3 settimane. Filtrare avendo cura di spremere bene la parte solida. Versare in altro contenitore di vetro però scuro, tappare e conservare in luogo fresco e buio. Le applicazioni con tale olio leniscono il dolore, moderano l’infiammazione, proteggono i tessuti lesi, evitano la suppurazione e favoriscono la rimarginazione.

 

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□ Issopo: per facilitare l’assorbimento di lividi, sono utili gli impacchi fatti con l’infuso di foglie e fiori (2 g in 100 ml d’acqua bollente).

 

 

 

 

 

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□ Lavanda: una piccola dose di olio essenziale di lavanda, applicata su punture d’insetti, allevia il prurito e calma il dolore.

 

 

 

 

 

□ Limone: una fettina di limone, sfregata delicatamente sulle punture di zanzare, combatte rapidamente l’irritazione ed il prurito.

 

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□ Malva: in alternativa si possono utilizzare le foglie di malva o di malvarosa.

 

 

 

 

 

□ Olio di oliva: se si sbatte dell’olio di oliva con del vino bianco, si ottiene un eccellente balsamo utile per le scottature e per le bruciature, noto con il nome di “Balsamo del Vangelo” o “Balsamo del Samaritano”. La stessa proprietà la si ottiene sbattendo un albume d’uovo con due cucchiai di olio di oliva. Tali preparati vanno messi il prima possibile su scottature e bruciature.

 

□ Patata: l’applicazione di una fetta di patata cruda direttamente sulla scottatura, da tenere in loco per almeno un quarto d’ora, apporta notevole beneficio ed evita la formazione di vesciche. Va bene anche la patata cruda grattugiata, specie se la zona ustionata interessa il viso. E’ altresì efficace un decotto ristretto di patate anche con le proprie bucce da utilizzare, una volta raffreddato, per fare degli impacchi.

 

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□ Piantaggine: sia la varietà major che quella lanceolata sono efficaci per la cura delle ferite, per le proprietà antinfiammatorie, astringenti, cicatrizzanti, batteriostatiche. La nonna racconta che i contadini quando nel loro lavoro si ferivano, mettevano subito sulla ferita un po’ del suo succo, oppure una fascia pulita imbevuta con esso, ottenendo una guarigione rapida senza suppurazione. Tale pratica veniva utilizzata anche per guarire dai morsi di cani, di serpenti (non velenosi), di insetti.

 

 

□ Sale da cucina: se si sfrega delicatamente con un po’ di sale la zona della puntura di zanzara, dopo averla bagnata con acqua, il prurito diminuisce in breve tempo.

 

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□ Verbasco: gli impacchi con il decotto delle foglie bollite in acqua o latte, applicati sulla parte di pelle interessata, sono utilissimi nei casi di scottature, foruncoli, ulcere, flebiti (queste ultime, com’è noto, sono infiammazioni che colpiscono soprattutto le vene superficiali, in particolare quelle delle gambe), ecc.

 

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Controlliamo l’ipertensione

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.comL’ipertensione arteriosa è un aumento a carattere stabile della pressione arteriosa del sangue con rialzo dei valori sia della pressione massima che di quella minima. Per pressione arteriosa massima si intende la pressione sistolica, cioè quella che si verifica durante la sistole cardiaca (fase di contrazione del cuore), mentre per pressione arteriosa minima si intende la pressione diastolica, cioè quella che si verifica durante la diastole cardiaca (fase di rilassamento del cuore).

L’ipertensione può diventare la principale responsabile di danni a diversi organi vitali, quali cuore, cervello, rene, vasi arteriosi, retina, ecc., tali da ridurre sensibilmente le aspettative di vita delle persone afflitte.

La cura dell’ipertensione costituisce di per sé anche una buona prevenzione nei confronti dell’arteriosclerosi. Per arteriosclerosi si intende l’indurimento (sclerosi) delle pareti delle arterie che solitamente compare con il progredire dell’età. Tale indurimento è dovuto all’accumulo di tessuto connettivale fibroso in sostituzione di quello elastico.

I rimedi della nonna qui riportati combattono in modo naturale, quindi, sia l’ipertensione che l’arteriosclerosi.

Nota: Per informazioni sulle modalità di preparazione dei rimedi che vengono utilizzati, quali infusi, decotti, tisane, sciroppi, succhi, impacchi, cataplasmi, ecc., consultare l’articolo “Tipi di preparati fitoterapici” della sezione del sito “Approfondimenti”.

 

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.com◊ Aglio: macerare 120 g di aglio secco e pestato in 100 ml di alcool a 95° per 10 gg., quindi filtrare comprimendo la parte solida. Assumere il preparato alla dose di 25 gocce in 2 – 3 dita di acqua per 2 mesi. Dopo un periodo di pausa di 2 – 3 settimane, si può ripetere la cura. Le proprietà terapeutiche sono diverse e tutte benefiche per l’apparato circolatorio, quali la riduzione della pressione arteriosa, la riduzione dell’aggregazione piastrinica nel sangue, l’abbassamento del colesterolo, l’azione anti-infettiva. L’effetto è assicurato. Per togliere il cattivo odore che viene procurato all’alito, basta masticare un po’ di semi di anice o di prezzemolo.

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◊ Agrimonia: prepararne un decotto con 5 g di foglie e di cime fiorite, entrambe sminuzzate, in 200 ml di acqua, bollire 10 – 15 min, filtrare spremendo bene il residuo, dolcificare. Assumerne 2 – 3 tazze al dì. Ha azione diuretica, decongestionante, tonica.

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◊ Asparagi: preparare il decotto con 60 g di asparagi freschi triturati in 1 litro di acqua, bollire 30 min, filtrare comprimendo la parte solida. Assumere alla dose di 2 – 3 bicchierini al dì, lontano dai pasti. Ha proprietà cardiotonica, ipotensiva, diuretica, antinfiammatoria. Il rimedio non è indicato qualora siano presenti disturbi che possono aggravarsi con l’aumento di acidi urici.

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.com◊ Biancospino: prepararne l’infuso dei fiori nella quantità di 1 cucchiaino da caffè in 1 tazza di acqua bollente; lasciare in infusione per 10 min; filtrare comprimendo la parte solida; dolcificare. Bere alla dose di un bicchiere 2 – 3 volte al dì. Esercita un’azione ipotensiva, cardiotonica, antispastica, sedativa. Se si desidera ottenere una maggiore azione ipotensiva assumere la Tintura Madre, che risulta essere più attiva.

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◊ Calamo aromatico: 15 gocce di Tintura Madre 3 volte al dì su una zolletta di zucchero o in acqua aromatizzata con finocchio, menta, anice o altro. Esplica azione ipotensiva, anticonvulsivante.

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◊ Lattuga: in tutti i suoi consumi risulta essere ipotensiva.

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.com◊ Limone: sia come cura che come prevenzione. Assumere a piccole dosi per ogni somministrazione 150 – 200 g di succo di limone maturo al dì, indifferentemente prima, durante e dopo i pasti. Oppure succo di 2 – 3 limoni ogni giorno, per 10 giorni consecutivi, alternati con altrettanti giorni di riposo. E’ efficacissimo. Questo rimedio è utile perché rende la circolazione del sangue più attiva, abbassa la pressione sanguigna, riduce i grassi, aumenta la peristalsi intestinale, aumenta la secrezione biliare e la produzione di urina, riduce le palpitazioni a carattere nervoso.

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◊ Tiglio: la Tintura Madre di tale pianta, così come l’idrolato di tintura, è utile perché aiuta a rendere il sangue più fluido, previene la stasi nei vasi e l’aderenza del colesterolo alle pareti dei vasi sanguigni, combatte la pletora.

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◊ Tormentilla (o Potentilla Tormentilla): prepararne il decotto con 3 – 4 g di rizoma triturato in 200 ml di acqua, bollire 20 – 25 min, filtrare comprimendo bene il residuo, dolcificare a piacere. Bere alla dose di 1 – 2 tazze al dì per 4 – 5 giorni. Ripetere la cura dopo qualche giorno di riposo. Si può usare anche la Tintura Madre. Agisce esplicando un’azione decongestionante, emostatica astringente, antispastica, di protezione delle pareti dei vasi sanguigni.

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◊ Vischio: assumerne 1 g al dì in polvere. Abbassa la pressione sanguigna, fortifica il cuore. Va bene anche il decotto di giovani rami e foglie (15 – 30 g in 200 ml d’acqua), da prenderne 1 tazza 2 – 4 volte al dì. Nelle campagne si usava un vino di vischio che si preparava macerando per 10 giorni 40 g di foglie e giovani rami in 1 litro di vino bianco secco; se ne assumevano 130 ml al giorno in 2 – 3 volte.

◊ Altre piante utili allo scopo sono: Cardo santo, Centaurea minore, Cipolla, Iperico, Ippocastano, Lavanda, Luppolo, Maggiorana, Salice, Viola tricolore.

◊ Sono molto valide le tinture madri di diverse piante, tra cui le più efficaci e le più adoperate sono quelle di Aglio, di Biancospino, di Cardiaca, di Pervinca, di Rauwolfia, di Tiglio, di Ulivo, di Vischio.

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Glossario V-Z

NOTA: i termini con l’asterisco costituiscono altrettante voci del Glossario e quindi sono eventualmente consultabili nelle sottosezioni alfabeticamente corrispondenti.

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Varicella: malattia infettiva acuta, contagiosa, dovuta al virus* Varicella zoster. Colpisce i bambini. Si manifesta con febbre* e con una tipica eruzione cutanea, esantema, su testa, tronco, viso e arti, costituita inizialmente da papule* (piccole chiazze rilevate) rosa pruriginose che evolvono in vescicole* (piccole tumefazioni con siero), poi in pustole* (lesioni rilevate con pus) ed infine in croste granulari destinate a cadere. Ha decorso benigno.

Varici: V. Vene varicose.

Vene varicose: (o varici) dilatazione permanente e patologica di alcune vene, soprattutto di quelle delle gambe, dovuta essenzialmente ad una perdita di tonicità delle loro pareti. I sintomi sono dolore*, bruciore, prurito, crampi, gambe pesanti, edema* (gonfiore) di piedi e caviglie, cui occorre aggiungere il disagio estetico che può diventare importante se si considera che le varici affliggono principalmente le donne. Le cause della patologia possono essere genetiche oppure riconducibili ad uno stile di vita errato. Le possibili complicazioni sono ulcere* (lesioni che non tendono a guarire spontaneamente), flebiti* (infiammazioni delle varici), emorragie, infezioni, ecc.

Verruche: escrescenze della pelle*, di natura benigna, causate da virus*; spesso sono dolorose; sono contagiose ed interessano prevalentemente i piedi. Il contagio è più probabile in luoghi come piscine, saune o spogliatoi di palestre, perché la pelle macerata dall’acqua favorisce l’attecchimento del virus, oppure per contatto diretto delle verruche altrui laddove la propria pelle presenta un’abrasione nel punto di contatto.

Vescicola: piccola tumefazione, contenente liquido chiaro, al di sotto dello strato esterno dell’epidermide* (strato più superficiale della pelle). Il liquido deriva da un travaso di siero proveniente dai vasi sanguigni sottocutanei circostanti la lesione.

Vie urinarie: è il complesso degli organi cavi e dei condotti attraverso cui defluisce l’urina, che è il prodotto della escrezione dei reni con la quale vengono eliminate dall’organismo le scorie dannose presenti nel sangue*, soprattutto l’urea (V. Uremia), generate dal metabolismo. Le vie urinarie iniziano all’interno del seno renale, con il sistema dei calici (minori e maggiori) che confluiscono nella pelvi renale o bacinetto renale di ciascun rene. Da qui, tramite un restringimento ad imbuto, si prosegue nell’uretere, che è il condotto che convoglia l’urina, continuamente prodotta dal rene, all’interno della vescica dove viene raccolta prima di essere espulsa. Dalla vescica parte l’ultimo condotto, l’uretra, di lunghezza maggiore negli uomini (in media 16 cm conto i 3 cm delle donne), che convoglia l’urina verso l’esterno con l’atto della minzione. Per basse vie urinarie si intendono la vescica e l’uretra.

Virus: particelle submicroscopiche capaci di vivere e moltiplicarsi solo all’interno delle cellule, che così vanno incontro alla morte. Sono formati da una o più molecole di acido nucleico (DNA o RNA) protette da un involucro di proteine. Alcuni sono rivestiti da una membrana simile a quella delle cellule. Sono ad es. malattie virali l’influenza*, il morbillo*, la rosolia*, la varicella* ed altre.

Vitamina A: le vitamine sono composti organici indispensabili alla vita; non sono prodotte dall’organismo, per cui devono essere introdotte quotidianamente con la dieta; inoltre sono poco resistenti al calore, per cui i cibi cotti perdono gran parte del loro contenuto vitaminico. La vitamina A (o retinolo) è una vitamina liposolubile antiossidante*, che si trova in natura sotto varie forme. Con lo stesso termine vengono indicati sia il retinolo che i suoi analoghi detti retinoidi. La vitamina A svolge diverse funzioni biologiche, come favorire la rigenerazione cellulare e proteggere le cellule dall’azione nociva dei radicali liberi (molecole che si formano dal metabolismo con i processi di ossidazione, che danneggiano le cellule e sono responsabili del loro invecchiamento), aiutare la vista, ridurre il rischio di vari tipi di tumore, prevenire le malattie cardiache, proteggere le mucose*. E’ presente maggiormente negli alimenti di origine animale e poi in latte e uova, che però sono ricchi di colesterolo* cattivo LDL, per cui è preferibile assumerla dalla frutta a colorazione giallo-arancione e dalla verdura a foglia (V. anche Betacarotene). Una carenza di vitamina A comporta inibizione della crescita, deformazione delle ossa, modifiche ai tessuti epiteliali* ed agli organi riproduttivi.

Vitamina B: le vitamine sono composti organici indispensabili alla vita; non sono prodotte dall’organismo, per cui devono essere introdotte quotidianamente con la dieta; inoltre sono poco resistenti al calore, per cui i cibi cotti perdono gran parte del loro contenuto vitaminico. Più che di vitamina B è più corretto parlare di vitamine del gruppo B, in quanto esse sono diverse e precisamente quelle propriamente dette sono otto (B1, B2, B3, B5, B6, B8, B9 e B12). Sono vitamine idrosolubili che intervengono nel metabolismo cellulare. Agiscono principalmente sul sistema nervoso, sull’apparato gastrointestinale, su cute, capelli, ma anche su bocca, occhi, fegato, e soprattutto convertono i carboidrati in glucosio*, utilizzato dall’organismo per produrre energia (V. anche Zuccheri), e sono fondamentali per l’assorbimento dei lipidi (o grassi) e delle proteine. La vitamina B1 (o anche tiamina) facilita la digestione, aiuta il sistema nervoso e quello cardiovascolare, protegge le mucose della bocca. La vitamina B2 (o anche riboflavina) regola la crescita, protegge le mucose e i tessuti dell’occhio, della bocca, della cavità nasale, dell’apparato respiratorio e gastrointestinale, rinforza capelli e unghie. La vitamina B3 (o vitamina PP o niacina) esplica una funzione molto importante nelle attività del sistema nervoso, nella produzione degli ormoni sessuali e nella salute della pelle*. La vitamina B9 (o anche acido folico) è essenziale per l’organismo in quanto regola la crescita e la riproduzione delle cellule, in particolare quelle sanguigne. Le vitamine del gruppo B si trovano in diversi alimenti di origine vegetale, quali lievito di birra, grano intero, riso intero, erba medica, ortica, legumi, noci, nocciole, patate, ortaggi verdi freschi. Una carenza di vitamine B comporta sintomi quali secchezza e ruvidità della pelle, mancanza d’appetito, stitichezza*, insonnia, acne*.

Vitamina C: le vitamine sono composti organici indispensabili alla vita; non sono prodotte dall’organismo, per cui devono essere introdotte quotidianamente con la dieta; inoltre sono poco resistenti al calore, per cui i cibi cotti perdono gran parte del loro contenuto vitaminico. La vitamina C (o acido ascorbico) è una vitamina idrosolubile antiossidante* che svolge nell’organismo molteplici funzioni tra le quali si ricordano: aumenta le difese immunitarie e protegge dall’azione nociva dei radicali liberi (molecole che si formano dal metabolismo con i processi di ossidazione, che danneggiano le cellule e sono responsabili del loro invecchiamento); aiuta a combattere le infezioni da virus* e da batteri*; facilita l’assorbimento del ferro* da parte dell’intestino e quindi favorisce la formazione dei globuli rossi*; riduce lo stress e la stanchezza; risulta indispensabile per la formazione del collagene* che, insieme alle fibre elastiche (o  di elastina*), conferisce alla pelle tonicità ed elasticità; è utile per il ricambio del calcio*, magnesio* e zinco*, che hanno diverse proprietà biologiche.. Gli alimenti ricchi di vitamina C sono ortaggi e verdure come peperoni, peperoncini rossi piccanti, prezzemolo, radicchio, spinaci, cetrioli, piselli, rape, cavoli, cavolfiori, asparagi, cipolle, carote, pomodori, vegetali di colore rosso-arancio in genere e frutta come arance, mandarini, limoni, cedri, pompelmi, ribes, mirtilli, lamponi, fragole, banane, frutta acidula in genere. L’acido ascorbico è utilizzato nell’industria alimentare come conservante con la sigla E300. La carenza di vitamina C può determinare sanguinamento delle gengive, fragilità capillare, dolori articolari, perdita dell’appetito, senso di debolezza.

Vitamina D: con il termine vitamina D si intende un gruppo di vitamine liposolubili che presentano l’attività biologica del calciferolo. Si conoscono due importanti composti ad azione vitaminica: l’ergocalciferolo (o vitamina D2) che è la forma sintetica che si ha a seguito all’esposizione alla luce ultravioletta dell’ergosterolo (forma provitaminica di origine vegetale) e il colecalciferolo (o vitamina D3) che è la forma naturale presente in tutti i mammiferi e quindi anche nell’uomo, molto più attiva della precedente. Questa è molto presente nell’olio di fegato dei pesci grassi ed in particolare nell’olio di fegato di merluzzo. La vitamina D è indispensabile all’organismo per la crescita e la salute delle ossa, infatti essa agisce favorendo l’assorbimento del calcio a livello intestinale, il riassorbimento del calcio e del fosforo nei reni e la deposizione del calcio a livello del tessuto osseo. Essa è altresì preziosa per la stabilità del sistema nervoso, per la normale funzionalità del cuore e del processo di coagulazione del sangue, che sono funzioni tutte legate all’utilizzo di calcio e fosforo. Gli alimenti contengono una scarsa quantità di vitamina D, ma questo non preoccupa in quanto la maggior parte della vitamina D necessaria al corpo umano è approvvigionata con l’esposizione alla luce solare, mediante un processo di sintesi cutanea . La vitamina così introdotta però deve subire due modificazioni per diventare attiva: la prima nel fegato dove si forma il calcidiolo, composto intermedio non ancora attivo e la seconda nei reni dove il calcidiolo è convertito in calcitriolo, la forma attiva. Una carenza di vitamina D nelle situazioni più gravi può portare rachitismo nei bambini, debolezza muscolare e deformazione delle ossa.

Vitamina E: le vitamine sono composti organici indispensabili alla vita; non sono prodotte dall’organismo, per cui devono essere introdotte quotidianamente con la dieta; inoltre sono poco resistenti al calore, per cui i cibi cotti perdono gran parte del loro contenuto vitaminico. La vitamina E (o tocoferolo) è una vitamina liposolubile antiossidante* (è la vitamina antiossidante per eccellenza) formata da un gruppo di componenti chiamati tocoferoli. Svolge anch’essa, come le altre vitamine, diverse funzioni importanti nell’organismo: protegge le membrane cellulari nervose e muscolari; protegge dall’azione nociva dei radicali liberi (molecole che si formano dal metabolismo con i processi di ossidazione, che danneggiano le cellule e sono responsabili del loro invecchiamento); previene le malattie cardiovascolari; è fondamentale nella prevenzione dei tumori; risulta indispensabile per il corretto funzionamento dei muscoli; migliora il sistema immunitario; aiuta il sistema riproduttivo; protegge la pelle dai danni indotti dagli UV solari. Sono ricchi di vitamina E gli alimenti di origine vegetale, in particolare i semi e quindi gli oli da essi derivati quali l’olio di canapa, ma anche l’olio di oliva, i cereali (germe di grano), frutta e ortaggi. La carenza di vitamina E è difficile che si sviluppi in quanto è depositata in abbondanza nell’organismo, soprattutto nel fegato.

Vitamina P: altra denominazione dei flavonoidi*.

Vitamina PP: altra denominazione della vitamina B3 (V. Vitamina B).

Vitiligine: alterazione della pigmentazione dovuta a carenza di melanina. E’ caratterizzata da macchie bianche sulla pelle*, localizzate prevalentemente a mani, gomiti e volto. E’ indolore ed innocua.

Vulnerario: che aiuta a cicatrizzare le ferite, le piaghe ed a guarire le contusioni*.

Zinco: è un oligoelemento* antiossidante* presente nell’organismo in quantità inferiori solo al ferro*. E’ essenziale alla vita in quanto esplica una serie di funzioni biologiche fondamentali: è indispensabile per la crescita corporea, per la riparazione dei tessuti, per la normale risposta immunitaria, per la formazione delle proteine; è importante per la digestione dei carboidrati*, per il metabolismo del fosforo*, per l’assorbimento delle vitamine in particolare quelle del gruppo B (V. Vitamina B), per la produzione di sperma nei maschi; contribuisce al funzionamento della vista, dell’olfatto, del tatto e della memoria. Nel corpo umano si trova soprattutto nelle ossa, nei denti, nella pelle*, nel fegato, nei muscoli e nei capelli. Gli alimenti più ricchi di zinco sono ostriche, carne, noccioline, fagioli, pane integrale, semi di zucca e semi di girasole. Una carenza di zinco provoca sempre disturbi gravi.

Zuccheri: (o glucidi o carboidrati o saccaridi) sono sostanze indispensabili alla vita in quanto da esse l’organismo attinge la gran parte dell’energia per svolgere le proprie funzioni. La quantità di zucchero contenuta nel sangue* è mantenuta costante ed è chiamata glicemia. Dal punto di vista chimico, gli zuccheri sono composti di carbonio, idrogeno e ossigeno. Si dicono monosaccaridi se sono formati da una sola unità (molecola), quali il glucosio* o il fruttosio*; si dicono disaccaridi se sono formati da due unità, quali il saccarosio* (glucosio + fruttosio), che è il comune zucchero usato in cucina, o il lattosio* (glucosio + galattosio). Sono questi gli zuccheri semplici. Si dicono polisaccaridi gli zuccheri complessi, cioè composti da più unità (molecole) di glucosio legate insieme, quali l’amido* o la cellulosa. Gli zuccheri semplici sono facilmente assimilabili e subito bruciati dall’organismo. Gli zuccheri complessi invece per poter essere utilizzati dall’organismo devono essere ridotti, tramite la digestione, in unità semplici di glucosio. Difatti la digestione degli zuccheri inizia nella bocca, dove la ptialina* (enzima*) presente nella saliva incomincia a scindere l’amido, per poi proseguire nello stomaco e nell’intestino, dove si arriva all’unità più semplice (molecola), il glucosio, che viene quindi portato, tramite il sangue, a tutte le cellule alle quali fornisce energia. Una parte di glucosio viene trasformata in glicogeno, che si accumula nel fegato e nei muscoli per costituire una prima riserva energetica. Un’eventuale ulteriore eccedenza viene trasformata in grassi, che costituiscono il magazzino di energia da utilizzare in caso di necessità. La regolazione del livello di glucosio nel sangue (glicemia) e delle scorte di glicogeno è effettuata dall’insulina (ormone prodotto dal pancreas).

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Se l’alito è pesante

Se-l'alito-è-pesanteL’alitosi può avere diverse cause, tra cui le principali sono i problemi digestivi e quelli di denti e gengive. Recenti studi hanno dimostrato che il cattivo odore dell’alito è in genere dovuto alla proliferazione di alcuni tipi di batteri che si depositano sulla lingua. Occorrerebbe quindi adottare alcune norme aggiuntive di igiene del cavo orale (quali ad es. bere abbondante acqua per mantenere idratata e pulita la lingua, adoperare spatoline di legno o altri accessori adatti per pulire la lingua giornaliermente, usare colluttori orali) e tenere una più corretta alimentazione (quali ad es. fare uso di fermenti lattici, mangiare molte fibre, integrare la dieta con alimenti ricchi di vitamine A e betacarotene, B, C e contenenti calcio).

I seguenti rimedi naturali suggeriti dalla nonna consentono di contrastare efficacemente il problema.

Nota: Per informazioni sulle modalità di preparazione dei rimedi che vengono utilizzati, quali infusi, decotti, tisane, sciroppi, succhi, impacchi, cataplasmi, ecc., consultare l’articolo “Tipi di preparati fitoterapici” della sezione del sito “Approfondimenti”.

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.com□ Anice + Limone: mettere a macerare in una tazza d’acqua fredda per 4 ore il succo di 1/2 limone con un pugno di polvere di semi di anice; fare risciacqui 2 – 3 volte al giorno; il risultato è assicurato.

□ Caffè: tenere un chicco di caffè in bocca aiuta a risolvere il problema dell’alito cattivo.

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.com□ Camomilla + Genziana + Melissa + Rosmarino: per combattere l’alito cattivo bere l’infuso delle quattro erbe un paio di volte al giorno (due pizzichi di fiori di camomilla, un pizzico di genziana, due pizzichi di melissa, un pizzico di rosmarino, in una tazza d’acqua bollente).

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.com□ Ginepro: fare risciacqui e gargarismi con l’infuso preparato con le bacche (10 g in 1 tazza d’acqua bollente).

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.com□ Lavanda + Menta + Salvia: i risciacqui e i gargarismi fatti con l’infuso che utilizza una miscela delle tre piante (una presa di fiori di lavanda, una di foglie di menta e una di foglie di salvia, essiccati o freschi, in una tazza d’acqua bollente), sono rinfrescanti e profumano l’alito.

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.com□ Menta piperita: masticare le foglie fresche della pianta, oppure preparare un infuso con 5 g di foglie fresche sminuzzate in 100 ml di acqua bollente, tenere in infusione 10 – 15 min, filtrare comprimendo la parte solida, praticare risciacqui 4 – 5 volte al dì.

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.com□ Prezzemolo: masticarne qualche fogliolina per combattere l’alitosi dovuta all’ingestione di aglio e cipolla.

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.com□ Salvia, prepararne un infuso con 5 g di foglie sminuzzate in 100 ml di acqua bollente, lasciare in infusione 10 – 15 min, filtrare spremendo bene il residuo, praticare risciacqui 4 – 5 volte al dì.

□ Tè verde: l’infuso di tè verde preparato secondo il proprio gusto, aiuta a tenere l’alito fresco e profumato.

Addio mal di testa - image  on https://rimediomeopatici.com□ Verbena: il decotto di foglie e radici (5 g in 200 ml d’acqua), da usare per risciacqui più volte al dì, è disinfettante per le affezioni della bocca ed elimina l’alito cattivo.

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