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Rimedi Omeopatici

Omeopatia - Rimedi della Nonna - Cure Omeopatiche

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Caso di Nevralgia

Un caso di nevralgia del trigemino affrontato dal medico omeopata.

La nevralgia del trigemino è una condizione caratterizzata da dolori intensi e acuti. I dolori si irradiano lungo il nervo trigemino, che si trova nella parte destra e sinistra del volto. Questo tipo di dolore può avere diverse matrici, come lesioni del nervo, infezioni o malattie.

Caso di Nevralgia
Caso di Nevralgia

Nel caso specifico descritto nell’articolo, il soggetto era un uomo che soffriva di nevralgia del trigemino. I suoi sintomi includevano spasmi che si presentavano in intervalli di circa cinque minuti. Il paziente aveva anche sensibilità e dolore acuto pulsante nel nervo trigemino sinistro, rossore del viso e sudorazione eccessiva della testa e del torace. Durante le crisi, il paziente manifestava anche irritabilità. Inoltre, le sue condizioni peggioravano con il contatto, l’agitazione, il parlare, il tempo umido, il massaggio e durante la notte. Il paziente aveva anche una fame vorace che compariva sempre durante gli attacchi. In passato, aveva avuto secrezioni dall’orecchio, dopo di che aveva iniziato a soffrire di attacchi di nevralgia del trigemino che erano progressivamente aumentati in frequenza e intensità.

Il medico a cui si è rivolto ha preso in considerazione diversi rimedi omeopatici come opzioni di trattamento per il paziente. Tra i rimedi selezionati sono inclusi Bryonia, Calcarea carbonica, Causticum, Mercurius, Phosphorus, Rhus e Sulphur. Dopo aver esaminato attentamente i sintomi del paziente e le caratteristiche dei rimedi, ha concluso che il rimedio più indicato era Sulphur.

Sulphur è un rimedio omeopatico noto per la sua azione profonda e la capacità di curare una vasta gamma di sintomi. Nel caso del paziente, Sulphur è stato somministrato in dose unica, seguita da altre due dosi nei successivi 18 mesi. Durante le prime ore dopo la somministrazione del rimedio, il paziente ha sperimentato un lieve peggioramento dei sintomi, ma successivamente ha iniziato a notare un miglioramento significativo.

L’omeopata asserisce che Sulphur ha curato con successo gli attacchi ricorrenti di nevralgia del trigemino nel paziente, ma ha anche risolto la secrezione dall’orecchio che era stata il primo sintomo a presentarsi nel caso cronico. Essendo un rimedio con un’azione profonda, Sulphur è stato in grado di sbloccare le soppressioni nel sistema del paziente e di portarlo verso una completa guarigione. Il paziente ha mantenuto il suo stato di salute dopo il trattamento omeopatico con Sulphur.

Questo caso di nevralgia del trigemino curato con l’omeopatia dimostra l’efficacia dei rimedi omeopatici nella gestione dei sintomi e della causa sottostante di questa condizione dolorosa. La scelta del rimedio omeopatico appropriato, basata sui sintomi individuali del paziente, può portare a risultati positivi e duraturi. È importante consultare un medico omeopatico qualificato per una corretta valutazione e prescrizione dei rimedi.

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Ginepro TM

◊ Ginepro TM ( o Juniperus communis L.)

Tintura Madre di Ginepro

Il ginepro, scientificamente noto come Juniperus communis L., è una pianta appartenente alla famiglia delle Cupressaceae. È conosciuto anche come ginepro nero ed è diffuso in molte parti del mondo, compresa l’Italia.

La parte della pianta utilizzata a fini terapeutici sono i suoi frutti, noti anche come bacche o coccole. Questi contengono diverse sostanze attive, tra cui l’olio essenziale che rappresenta circa il 1-2% del loro contenuto. L’olio essenziale del ginepro è composto principalmente da idrocarburi monoterpenici, come l’alfa-pinene, il mircene, il sabinene, il beta-pinene, il limonene, il terpinolene e molti altri. Contiene anche terpinen-4-olo, limonene perossido, acetato di bornile, cineolo e altri composti.

Oltre all’olio essenziale, i frutti del ginepro contengono anche una resina che rappresenta circa il 10% del loro contenuto. Questa resina contiene acidi diterpenici e altri composti. Altri componenti presenti nei frutti includono oli grassi, zuccheri, proteine, gallotannini, acidi malico, formico e ascorbico, flavonoidi e altri composti.

Caratterizzata da un odore aromatico e un sapore dolce, la polvere ottenuta dalla macinazione dei frutti è di colore rosso-bruno.

Nella fitoterapia italo-francese, il ginepro viene utilizzato principalmente sotto forma di tintura madre (T.M.). La dose consigliata è di 30 gocce da assumere 2-3 volte al giorno, preferibilmente dopo i pasti. La T.M. di ginepro può essere usata anche esternamente per alleviare dolori reumatici e nevralgici.

L’utilizzo del ginepro a scopo terapeutico è stato studiato per la sua potenziale azione antinfiammatoria, diuretica, digestiva e stimolante del sistema respiratorio. Tuttavia, è importante sottolineare che l’uso del ginepro come rimedio naturale deve essere sempre supervisionato da un professionista qualificato, in quanto può interagire con altri farmaci o avere controindicazioni per determinate condizioni di salute.

In conclusione, il ginepro è una pianta dalle molteplici proprietà terapeutiche grazie ai suoi componenti attivi. Tuttavia, è fondamentale consultare un esperto prima di utilizzarlo a scopo terapeutico per garantire un utilizzo sicuro ed efficace.

Ginepro TM
Ginepro TM

Preparazione del Ginepro TM

PARTI USATE: Frutti (bacche o coccole).

T.M. 1:5 alcool 45°

Principali proprietà

DIURETICA; ANTISETTICA, BALSAMICA, STOMACHICA, CARMINATIVA, ANTIREUMATICA.

Utilizzo

Cistite, in assenza di infiammazione renale, colica flatulenta, sindromi reumatiche.

Dosi

T.M. dose 1-2 ml; POSOLOGIA MAX DIE: 6 ml; POSOLOGIA MAX SETT.: 40 ml

Nella Fitoterapia italo-francese la dose generalmente prescritta è: T.M.: 30 gocce 2-3 volte al dì dopo i pasti.

La T.M. di Ginepro per uso esterno può essere utilizzata con successo nei dolori reumatici e nevralgici.

Ginepro
Ginepro

CURIOSITA’

Il ginepro è una pianta molto affascinante e ricca di curiosità e leggende popolari. Ecco alcune delle più interessanti:

  1. Proprietà spirituali: Il ginepro è considerato una pianta sacra in molte culture antiche. Viene spesso associato a proprietà spirituali e utilizzato per purificare l’ambiente e allontanare le energie negative.
  2. Simbolo di protezione: In molte tradizioni, il ginepro è considerato un simbolo di protezione contro il male e le influenze negative. Viene spesso bruciato durante i riti di purificazione e diffuso nelle case per allontanare gli spiriti negativi.
  3. Leggende sulla sua origine: Esistono diverse leggende sulla nascita del ginepro. Secondo una tradizione norrena, la pianta crebbe dal sangue di un gigante ucciso da Thor. In altre leggende, il ginepro è nato dai capelli di una ninfa o dalle lacrime di una dea.
  4. Utilizzo per la produzione di gin: Il ginepro è l’ingrediente principale nella produzione del gin, una bevanda alcolica aromatizzata con bacche di ginepro. Il suo sapore unico e aromatico conferisce al gin il carattere distintivo.
  5. Rifugio per uccelli: Il ginepro è una pianta molto resistente che può sopravvivere in condizioni ambientali difficili. Le sue ramificazioni fitte e spinose forniscono un rifugio sicuro per molti uccelli che vi nidificano.
  6. Uso culinario: Le bacche di ginepro si usano spesso come spezia nella cucina tradizionale, in particolare nella preparazione di carni, salse e insaporitori. Tuttavia, vanno utilizzate con cautela in quanto hanno un sapore intenso e possono essere tossiche se consumate in grandi quantità.

Queste sono solo alcune delle curiosità e delle leggende popolari associate al ginepro, che rendono questa pianta ancora più affascinante e misteriosa.

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Thuya

Thuja: Il Rimedio Omeopatico per la Sicosi

DESCRIZIONE di Thuya

Thuya o Thuja è un rimedio omeopatico derivato dalla corteccia di Thuja Occidentalis appartenente alla famiglia delle piante Conifere: Thuya occidentalis, Cedro bianco, Albero della vita. Il rimedio si ottiene dalla tintura dei ramoscelli verdi freschi.

Abitat: Europa, America.

La pianta di Thuya occidentalis è molto apprezzata anche come pianta ornamentale in giardini e parchi. La sua forma conica e i suoi rami densi la rendono ideale per creare siepi decorative e schermi di privacy. Inoltre, la sua tolleranza al freddo e la sua crescita veloce la rendono adatta a molti climi.

Il suo aspetto attraente e il profumo piacevole la rendono una scelta popolare per il giardinaggio. Se stai cercando un albero sempreverde che aggiunga bellezza e benessere al tuo spazio esterno, la pianta di Thuya occidentalis potrebbe essere la scelta giusta per te.

CARATTERISTICHE e USO di Thuya

Organospecificità: S.N.C., S.N. vegetativo, pelle, tutte le mucose, attacco secondario a tutti gli organi.

Thuya
Thuya

CARATTERISTICHE del Rimedio: La Sicosi
Thuja è principalmente associata a una condizione cronica nota come sicosi, che influisce sull’intero organismo. Questo stato avanzato si manifesta con la comparsa di verruche, polipi, condilomi, e tumori benigni o maligni, principalmente sulla pelle e sulle mucose, ma può coinvolgere anche altre parti del corpo. Queste manifestazioni sono il risultato di un’alterazione costituzionale degli umori dell’organismo. Il soggetto Thuja è spesso intossicato e, in uno stadio avanzato, diventa un idrogenoide, ossia un individuo la cui alterazione del metabolismo dell’acqua causa una sensibilizzazione all’umidità.

Profilo del Soggetto Thuya

Il soggetto Thuya occidentalis, o semplicemente Thuya, presenta un quadro peculiare che lo rende immediatamente riconoscibile in ambito omeopatico. Questo rimedio è derivato dall’albero di cedro bianco (Thuya occidentalis), noto per le sue proprietà terapeutiche utilizzate da secoli. Il soggetto Thuya ha spesso una costituzione psorica, una predisposizione alla fragilità della pelle e delle mucose, oltre che una tendenza a sviluppare verruche, escrescenze e altre lesioni cutanee.

Aspetto Fisico e Caratteristiche Generali

  • Aspetto esteriore: Il soggetto Thuya può avere una pelle secca, pallida, con una tendenza a presentare verruche, escrescenze o formazioni papillari. È comune riscontrare macchie scure o un colorito malsano.
  • Fisico fragile: È generalmente un individuo magro, spesso delicato, che manifesta segni di debolezza e stanchezza, soprattutto se debilitato da malattie croniche o da infezioni.
  • Personalità: Il soggetto Thuya tende a essere chiuso, introverso e riservato. Spesso può mostrare un lato emotivamente vulnerabile, con un forte senso di insicurezza e timidezza. Può soffrire di ansia, depressione o sensi di colpa profondi, a volte legati a sensazioni di impurità o difettosità fisica.
  • Disturbi psicologici: Ha una percezione di sé distorta, con una convinzione interna di essere “rotto” o malato. Questo è particolarmente evidente nei soggetti che sentono di avere lesioni, macchie o imperfezioni sul corpo.

 

Metabolismo Generale

La sicosi è spesso scatenata da infezioni come la blenorragia e dalle vaccinazioni, che alterano la composizione degli umori corporei. A seconda della costituzione e della forza reattiva dell’individuo, il corpo può tentare di neutralizzare queste alterazioni accumulandole in tessuti inerti come il tessuto adiposo, che può portare a obesità. Altri soggetti, invece, reagiscono con la formazione di vegetazioni anormali, come verruche, condilomi e papillomi, spesso localizzati nelle mucose e sulla pelle, ma che possono anche formarsi in altri organi sotto forma di cisti e fibromi.

Classificazione dei Sintomi di Thuja

Thuja corrisponde principalmente a cinque stati patologici:

  1. Stato Catarrale: Coinvolge principalmente le vie genitourinarie con sintomi come gonorrea, uretrite, cistite e altre infezioni con secrezioni dense, bruciori, e dolori locali.
  2. Stato Reumatico e Nevralgico: I dolori possono manifestarsi nelle articolazioni, nei muscoli e in forma di nevralgie facciali con prevalenza sul lato sinistro del corpo.
  3. Stato di Astenia e Anemia: L’individuo Thuja può sviluppare una stanchezza cronica e anemia, associata a uno stato di demineralizzazione.
  4. Stato di Alterazione Psichica e Sensoriale: Thuja può portare a cambiamenti profondi nel comportamento e nella percezione sensoriale, spesso associati a una sensazione di debolezza e passività.
  5. Manifestazioni Sicotiche: Include la comparsa di verruche, polipi, tumori, fibromi e talvolta anche cancri, caratteristici dello stadio avanzato della sicosi.

Stato Catarrale e Catarro Uro-genitale

Thuja è efficace nel trattamento delle infezioni acute e croniche del tratto genitourinario, incluse le infezioni gonococciche e vaccinali. I sintomi includono secrezioni dense e maleodoranti, dolore durante la minzione, e infiammazioni a livello del pene, scroto e vescica. Nelle donne, può trattare la leucorrea densa e corrosiva, ulcerazioni genitali, polipi, condilomi e verruche.

Catarro delle Mucose e delle Ghiandole

Le mucose dell’apparato digerente, respiratorio e ghiandolare rispondono spesso alla sicosi con sintomi catarrali. Thuja può trattare affezioni della bocca, come ulcerazioni e infiammazioni delle ghiandole salivari, disturbi gastrointestinali come costipazione e diarrea alternanti, e sintomi respiratori cronici come sinusiti e bronchiti. La pianta può essere utile anche per il trattamento di polipi nasali e otiti croniche.

Reumatismi e Nevralgie

Le intossicazioni croniche da sicosi possono causare dolori reumatici e nevralgie, spesso con lateralità sinistra, come dolori articolari e muscolari. Thuja è indicata nei casi in cui i sintomi reumatici sono aggravati dal freddo umido e migliorano con il movimento prolungato.

Modalità di Aggravamento e Miglioramento in Campo Omeopatico

Thuya occidentalis, nota come “arbor vitae”, è un rimedio omeopatico largamente utilizzato per trattare una varietà di condizioni croniche, specialmente quelle associate alla sicosi, un miasma cronico caratterizzato dalla tendenza alla crescita di escrescenze come verruche, polipi, condilomi e cisti. Vediamo le modalità di aggravamento e miglioramento del rimedio e i suoi principali usi in campo omeopatico.

Modalità di Aggravamento di Thuya

  1. Umidità: Thuja è particolarmente sensibile all’umidità, con un netto aggravamento dei sintomi in condizioni umide e piovose. Questa sensibilità è legata alla caratteristica idrogenoide del rimedio, che indica un’alterazione del metabolismo dell’acqua.
  2. Freddo e Freddo Umido: I sintomi di Thuja peggiorano con il freddo e, in particolare, con il freddo umido, mentre migliorano con il calore secco.
  3. Periodo del Giorno: C’è un’aggravamento tipico verso le ore mattutine, specialmente attorno alle 3-4 del mattino e nel pomeriggio attorno alle 3-4.
  4. Movimento: Movimenti improvvisi o l’inizio del movimento possono peggiorare i sintomi reumatici e nevralgici.
  5. Soppressione di Secrezioni o Eruzioni: Qualsiasi soppressione di secrezioni (come la sudorazione) o di eruzioni cutanee (come verruche o altri escrescenze) può aggravare l’intero stato di salute del paziente Thuja.
  6. Vaccinazioni: Thuja è indicato nei soggetti che hanno avuto aggravamenti post-vaccinali, in particolare dopo la vaccinazione antivaiolosa o altre vaccinazioni moderne, che possono portare a uno stato cronico simil-sicotico.

Modalità di Miglioramento di Thuya

  1. Calore Secco: I sintomi migliorano con il calore secco, il che contrasta l’aggravamento dovuto all’umidità.
  2. Movimento Continuo: Dopo un primo peggioramento con l’inizio del movimento, il paziente Thuja può trovare sollievo con un movimento continuo e moderato.
  3. Espettorazione: Nel caso di catarri o accumuli di muco, la libera espettorazione porta miglioramento dei sintomi respiratori.
  4. Libera Espulsione di Secrezioni: Il miglioramento dei sintomi si verifica quando vi è una libera espulsione di secrezioni o escrescenze. Ad esempio, l’espulsione di verruche o la comparsa di altre escrescenze cutanee è un segno positivo nell’evoluzione del trattamento.

Thuja è considerato uno dei principali rimedi antisicotici in omeopatia. Agisce profondamente sull’organismo, intervenendo non solo sulle manifestazioni locali e acute della sicosi, ma anche sulle condizioni croniche che coinvolgono vari sistemi del corpo. La sua azione è particolarmente efficace nelle manifestazioni idrogenoidi catarrali, nelle ipertrofie del tessuto linfoide, e nei fenomeni nevralgici e nevritici, specialmente se aggravati dall’umidità.

Usi di Thuya in Ambito Omeopatico

Il Thuya occidentalis è un rimedio versatile in omeopatia, utilizzato per una vasta gamma di condizioni, principalmente legate a disturbi della pelle, infezioni virali e problemi cronici di lunga durata.

1. Disturbi della pelle

Thuja è particolarmente indicata per lesioni cutanee che sono molli, umide e trasudano un liquido maleodorante.

  • Verruche: Il rimedio Thuya è molto indicato per trattare verruche, condilomi e altre escrescenze cutanee, soprattutto quando sono dure, secche o dolorose al tatto.
  • Escrescenze papillari: Escrescenze simili a piccole escorie, spesso riscontrate nelle zone genitali, sono caratteristici del quadro Thuya.
  • Eczemi cronici: Thuya è utilizzato nei casi di eruzioni cutanee croniche, spesso accompagnate da prurito e aggravate dal calore del letto.
  • Pelle oleosa o squamosa: Il soggetto Thuya può avere la pelle grassa, con una tendenza alla desquamazione.

2. Condizioni post-vaccinazione

  • Thuya è considerato uno dei rimedi principali per trattare gli effetti collaterali post-vaccinazione, come debolezza generale, gonfiori ghiandolari e disturbi del sistema nervoso, soprattutto quando si manifestano sintomi come febbre, malessere generale o alterazioni del comportamento.

3. Problemi respiratori

  • Thuya è indicato nei casi di asma o bronchite cronica, soprattutto quando sono accompagnati da tosse persistente e muco denso. Si utilizza anche in casi di difficoltà respiratoria aggravata dall’umidità o dal freddo.
  • Thuja è utilizzata anche per trattare condizioni respiratorie croniche, come sinusiti, otiti con secrezioni purulente, e bronchiti croniche.

4. Disturbi dell’apparato digerente

  • Flatulenza e distensione addominale: Il soggetto Thuya tende a soffrire di gonfiore e flatulenza, con una sensazione di “qualcosa di vivo” che si muove nell’addome. È impiegata nei casi di dispepsia con gonfiore addominale, flatulenza, e disturbi digestivi dove il paziente ha avversione per certi cibi come carne e cipolle.
  • Stipsi cronica: Può essere indicato in caso di stitichezza persistente, associata a spasmi addominali e difficoltà nella digestione. È indicata anche in diarrea cronica, soprattutto quando si manifesta al mattino.

5. Problemi ginecologici e urinari

  • Condilomi genitali: Thuya è particolarmente efficace nel trattamento di verruche e condilomi che si sviluppano nell’area genitale, spesso associati a malattie sessualmente trasmissibili.
  • Mestruazioni irregolari: È indicato nei casi di ciclo mestruale irregolare, con flusso abbondante o scarse mestruazioni accompagnate da sensazioni di freddo e debolezza.
  • Disturbi Genito-urinari: Thuja è indicata in condizioni come la gonorrea cronica, cistiti ricorrenti, prostatiti con secrezioni dense e urina torbida, e altre affezioni che presentano secrezioni mucopurulente verdi o giallastre.

6. Disturbi psicologici e psicosomatici

  • Sensazione di impurità: Il soggetto Thuya può sviluppare un forte senso di impurità, sia fisica che mentale, con ossessioni legate a difetti corporei o a una percezione di sé corrotta.
  • Ansia e depressione: Thuya è indicato nei soggetti che manifestano ansia cronica, con una tendenza alla depressione, spesso causata da insicurezze o malattie croniche.
  • Disturbi Psichici: Thuja è indicata nei casi di disturbi psichici e del sensorio, come sensazioni di estraneità e distacco dal proprio corpo, depressione, ansia con fobie specifiche e sensazioni ossessive.

7. Disturbi Reumatici e Nevralgie

  • Disturbi Reumatici e Nevralgie: Thuja è un rimedio per nevralgie facciali, cefalee localizzate sopra l’occhio sinistro e reumatismi cronici con dolori accentuati dal freddo umido. È indicato anche per l’artrite con rigidità delle articolazioni.

Conclusione

Thuya occidentalis è un rimedio omeopatico efficace per trattare una vasta gamma di disturbi, in particolare quelli legati alla pelle, alla psiche e agli effetti post-vaccinazione. Il soggetto Thuya è fragile, introverso, con tendenze a sviluppare escrescenze cutanee e disturbi cronici. Con la giusta somministrazione, Thuya può aiutare a migliorare molte condizioni fisiche ed emotive che compromettono la qualità della vita del soggetto.

Considerazioni Finali

Thuja è uno dei principali rimedi antisicotici in omeopatia, essenziale per trattare condizioni croniche derivanti da stati sicotici o da tossine accumulate nell’organismo. È un rimedio che agisce in profondità, e la sua scelta deve essere basata su un’attenta valutazione del quadro sintomatico e delle modalità aggravanti e miglioranti del paziente.

 

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Diverticolite e diverticolosi

Diverticolite e diverticolosi: due patologie correlate dell’intestino.

L’intestino è un organo fondamentale per il corretto funzionamento del sistema digestivo umano. Tuttavia, a volte può essere interessato da diverse condizioni patologiche, tra cui la diverticolite e la diverticolosi.

La diverticolosi è una condizione caratterizzata dalla formazione di sacche o diverticoli nella parete dell’intestino. Questi diverticoli si formano quando la pressione interna dell’intestino causa la protrusione della sua parete attraverso punti di debolezza. Solitamente, la diverticolosi colpisce il colon sigmoideo, la parte finale del colon, ma può verificarsi anche in altre sezioni dell’intestino.

La diverticolite, invece, è l’infiammazione dei diverticoli. Questa condizione si verifica quando uno o più diverticoli si infettano o si infiammano a causa di batteri o di feci che si accumulano all’interno. I sintomi della diverticolite possono essere molto sgradevoli e includono febbre, dolore addominale (solitamente localizzato nella parte inferiore sinistra dell’addome), nausea e cambiamenti nelle abitudini intestinali, come diarrea o stipsi.

Diverticolite e diverticolosi
Diverticolite e diverticolosi
Entrambe le condizioni possono essere asintomatiche, ma se i diverticoli infetti o infiammati si rompono, possono provocare complicanze gravi come peritonite, ascessi o occlusioni intestinali.

Ma quali sono le cause della diverticolosi e diverticolite? Una delle principali cause è il basso consumo di fibre nella dieta. Le fibre aiutano a mantenere le feci morbide e voluminose, riducendo la pressione all’interno dell’intestino e prevenendo la formazione dei diverticoli. Anche l’assunzione di liquidi in quantità adeguate è importante per mantenere la regolarità intestinale. Altre possibili cause possono essere l’obesità, l’invecchiamento, lo stile di vita sedentario, la predisposizione genetica e la storia familiare di queste patologie.

Oltre alle misure dietetiche, l’omeopatia può offrire rimedi utili nel trattamento della diverticolosi e della diverticolite. Alcuni dei rimedi omeopatici suggeriti includono Arsenicum album, Asa foetida, Belladonna, Bismuthum subnitricum, Carbo vegetabilis, Chamomilla, Ignatia amara, Nux moschata, Nux vomica e Phosphoricum acidum.

Omeopatia

È importante sottolineare che questi rimedi omeopatici sono solo suggerimenti e dovrebbero essere presi in considerazione solo dopo una valutazione accurata da parte di un medico omeopata. L’omeopatia può essere un’opzione efficace per il trattamento della diverticolosi e della diverticolite, ma è sempre consigliabile consultare un professionista qualificato prima di intraprendere un trattamento omeopatico.

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Abrotanum

DESCRIZIONE di Abrotanum

Abrotanum è un rimedio omeopatico preparato dalla Tintura Madre della pianta Artemisia abrotanum, che cresce al bordo dei vigneti del sud dell’Europa, in climi caldi e secchi. Questo rimedio appartiene alla famiglia delle compositae, sottofamiglia delle synantheree.

CARATTERISTICHE

Abr. è il “rimedio delle metastasi”, con o senza febbre.

Organospecificità: Sistema digerente. Ghiandole linfatiche, in particolare ghiandole mesenteriche, apparato intestinale, rete capillare.

Principali indicazioni cliniche: Acne rosacea. Disturbi della nutrizione del lattante. Emorroidi.  Enterocolite. Epilessia. Epistassi. Febbre etica. Foruncoli. Geloni. Gotta. Indigestione. Reumatismo alternato con diarrea. Tremore.

Le principali caratteristiche di Abrotanum sono legate al suo effetto sul sistema digerente e sulle ghiandole linfatiche, in particolare sulle ghiandole mesenteriche, sull’apparato intestinale e sulla rete capillare. Ha dimostrato di essere efficace nel trattamento di diverse condizioni come acne rosacea acne rosacea con pelle grassa e rugosa, disturbi della nutrizione del lattante, emorroidi che si aggravano quando il reumatismo migliora, enterocolite, epilessia, epistassi, foruncoli, geloni con prurito, gotta, indigestione, reumatismo alternato con diarrea e tremore.

Abrotanum
Abrotanum
Il sintomo principale di Abrotanum è il dimagrimento intenso, cronico e progressivo, soprattutto degli arti inferiori, accompagnato da forte indigestione e appetito morboso.

Il dimagrimento segue un percorso dal basso verso l’alto, inizia agli arti inferiori e poi procede verso l’alto del corpo. Nei casi più gravi, il bambino può diventare così debole da non reggersi sulle gambe, incapace di stare seduto e di tenere la testa dritta a causa del indebolimento dei muscoli del collo. Il tremore è un altro sintomo caratteristico di questo rimedio.

Abrotanum è noto come il “rimedio delle metastasi”, cioè il rimedio che può curare le malattie che si trasformano in altre, apparentemente completamente diverse. Un esempio comune di metastasi è la trasformazione di una diarrea in reumatismo dopo la sua soppressione. Le emorroidi possono peggiorare quando il reumatismo migliora, mentre la diarrea può riapparire quando il reumatismo sta migliorando e il paziente sta guarendo. Questo rimedio è migliorato dalla diarrea perché elimina le tossine.

Abrotanum è particolarmente indicato per i neonati affetti da disturbi digestivi, dimagrimento marcato degli arti inferiori e dolori reumatici. Presentano spesso turbe digestive nonostante l’appetito vorace e una sufficiente alimentazione. Il viso può apparire rugoso, pallido e invecchiato, con sensazione di freddo e occhiaie. Questo rimedio può essere utile anche per gli adulti con cattiva igiene alimentare o che irritano lo stomaco e il tubo digerente con tabacco, alcol, spezie o altri cibi irritanti, oltre che con l’assunzione di rimedi tossici. Può causare gastralgie, ulcere dello stomaco e disturbi intestinali.

Abrotanum può peggiorare durante la notte e all’aria fredda, mentre migliora con il movimento.

Per riassumere, Abrotanum è un rimedio omeopatico utile per il trattamento di diverse condizioni, tra cui dimagrimento cronico, acne rosacea, disturbi della nutrizione del lattante, emorroidi, enterocolite, epilessia, foruncoli, geloni, gotta, indigestione, reumatismo alternato con diarrea e tremore. È caratterizzato da grandi debolezze fisiche, dimagrimento accentuato, stato d’animo depressivo, ansioso e carattere cattivo. È anche indicato per adulti con disturbi digestivi e problemi reumatici dopo la soppressione di una diarrea.

Il cambiamento di una malattia in un’altra ci deve sempre far pensare ad Abrotanum

Sono suoi complementari: Natrum muriticum. Psorinum. Marmoreck. Tubercolinum.

USO DI ABROTANUM

Stato fisico: Grande debolezza con dimagrimento accentuato. Il bambino con aspetto da vecchio, il viso rugoso, gli occhi cerchiati, lo sguardo triste, incapace di tenere la testa dritta o di restare in piedi. Tremore.

Stato psichico: Depresso, ansioso, non intelligente, cattivo carattere, testardo, scoraggiante, violento e crudele.

Sintomi caratteristici: Dimagrimento notevole specie nelle gambe.

Pelle: Dermatite con papule e pustole; la pelle è floscia con pieghe; foruncoli.

Sistema cardio-circolatorio: Geloni con prurito; acne rosacea; disturbi cardiaci dopo una brusca sparizione del reumatismo; emorroidi che si aggravano quando il reumatismo migliora.

Apparato digerente: Fame vorace, dimagrisce nonostante mangi bene; alternanza di costipazione e diarrea; disturbi della digestione; indigestione; enterite; enterocolite.

Reumatismo: Gotta; dolori acuti alle articolazioni che sono rigide e gonfie; metastasi reumatica dopo la soppressione di una diarrea.

Sistema muscolare: Contrazioni dolorose delle membra. Il malato si muove con difficoltà e ha dolori diffusi.

APPROFONDIMENTI

Artemisia abrotanum, nota comunemente come Abrotano, è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Asteracee. La sua etimologia non è del tutto certa, ma potrebbe derivare da vari riferimenti mitologici o da parole greche che farebbero riferimento alle proprietà medicinali delle piante del genere Artemisia.

Il nome scientifico attualmente accettato per questa pianta è Artemisia abrotanum, proposto dal biologo svedese Carl von Linné nel 1753. Si tratta di piante perenni che possono raggiungere un’altezza compresa tra i 50 e i 100 cm, mentre in Nord America possono superare i 150 cm. Hanno un aspetto simile a piccoli arbusti, con parti legnose alla base e gemme che sopravvivono durante l’inverno ad un’altezza compresa tra i 2 e i 30 cm.

Le piante di Artemisia abrotanum emettono un forte odore aromatico, simile a quello del cedro o della citronella, con un effetto canforato. Sono prive di lattice, ma contengono oli eterei lattoni sesquiterpenici. L’area di origine di questa pianta non è del tutto certa, ma si pensa che sia originaria dell’Europa meridionale, forse della Spagna. In Italia è considerata una specie ampiamente naturalizzata.

Artemisia abrotanum è una pianta molto comune nel Levante e nell’Europa meridionale. In Italia, la regione in cui si è maggiormente naturalizzata è il Veneto, ma la pianta sta diventando sempre più rara. Al di fuori dell’Italia, può essere trovata in alcune aree delle Alpi come la Francia, la Svizzera e l’Austria. È presente anche in altri rilievi europei come i monti Carpazi e in zone temperate dell’Asia.

L’habitat ideale per Artemisia abrotanum è rappresentato da terreni incolti, ambienti ruderali, scarpate e strade, ma può anche crescere nei coltivi utilitari. La pianta predilige sia terreni calcarei che silicei, con un pH neutro, asciutti e con medio valore nutritivo.

Riguardo alla distribuzione altitudinale, Artemisia abrotanum può essere trovata fino a 800 m di altitudine, tipicamente nel piano vegetazionale collinare. Le foglie di questa pianta, dal sapore leggermente piccante, sono utilizzate in piccole quantità per aromatizzare liquori d’erbe, tisane, caramelle e ripieni di pollo o carni alla griglia, sebbene il loro sapore sia molto amaro. I giovani germogli vengono utilizzati per preparare un tè amaro.

Dal punto di vista agronomico, l’Abrotano veniva già coltivato negli orti sia dai Romani che dai Greci. Oggi, nonostante sia considerato una pianta rara, è ancora apprezzato per il suo aroma unico e le sue proprietà medicinali.

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