Sommario Calendula-Camomilla:
◊ TM di Calendula officinalis
◊ TM di Camomilla comune o Matricaria chamomilla
Tintura Madre di CALENDULA OFFICINALIS
Calendula officinalis è una pianta erbacea annua, con fusto alto 20 – 50 cm coperto di peluria. Selvatica, cresce qua e là nei campi e soprattutto nei luoghi erbosi di tutt’Italia, principalmente nelle regioni meridionali. Spesso adorna le tombe nei cimiteri, donde il nome popolare di erba dei morti. Può essere anche coltivata nei giardini. Fiorisce quasi tutto l’anno.
Preparazione
Per la “droga” si usano fiori e foglie. I fiori si raccolgono in aprile – giugno e in settembre – novembre; le foglie si raccolgono da marzo a novembre, recidendole appena sotto il loro innesto.
E’ preferibile usare la pianta fresca, poiché secca perde buona parte delle sue proprietà.
La Tintura Madre (TM) si prepara con rapporto in peso droga:solvente di 1:10 e gradazione alcolica di 95°.
Proprietà
Azione ANTINFIAMMATORIA, COLAGOGA (aiuta la secrezione della bile, stimolando la colecisti), EMMENAGOGA (regola le mestruazioni rare o scarse ed eventuali disturbi connessi), ANTISETTICA e anche CICATRIZZANTE.
Utilizzo
E’ usata in tutti i casi in cui c’è infiammazione e indurimento dei linfonodi. Si è rivelata utile nelle ulcere gastriche e duodenali, oltre che, associata con Achillea e Camomilla, per regolarizzare il ciclo mestruale (nei casi di amenorrea e dismenorrea). In tal caso, come azione preventiva, la cura deve iniziare una settimana prima dell’inizio del ciclo stesso. Ha dato buoni risultati anche nella cura delle epistassi (fuoriuscite di sangue dal naso) e di situazioni infiammatorie acute e croniche della pelle. La sua azione antisettica è rafforzata se associata con Idraste. Per uso esterno è adatta, oltre che per le lesioni cutanee, anche per vene varicose, congiuntiviti, piaghe, punture d’insetti, calli, funghi.
Dosi
Per uso locale secondo necessità. Per uso orale 30 – 40 gocce, 2 – 3 volte al dì. La posologia max giornaliera consigliata è di 15 ml (circa 300 gocce).
(*) V. Note esplicative

Tintura Madre di CAMOMILLA COMUNE o MATRICARIA CHAMOMILLA
Camomilla comune o Matricaria chamomilla è una pianta erbacea annuale della famiglia della Asteraceae. E’ diffusa in Europa e in Asia ed è naturalizzata anche in altri continenti. Cresce spontaneamente nei prati ed in aperta campagna, non oltre gli 800 m, si adatta anche a terreni poveri, moderatamente salini, acidi. Il ciclo di vegetazione è primaverile – estivo, con fioritura in tarda primavera e nel corso dell’estate.
La pianta ha un portamento raccolto, con più fusti che partono dalla base, più o meno ramificati nella porzione superiore. L’altezza non supera in genere i 50 cm nelle forme spontanee, mentre nelle varietà coltivate può arrivare agli 80 cm.
Preparazione
Per la “droga” si usano i fiori che si raccolgono in luglio e agosto, quando la pianta è ben fiorita, per essere successivamente essiccati.
La TM si prepara con rapporto in peso droga:solvente di 1:5 e con gradazione della soluzione idroalcolica di 45°.
Proprietà
Azione TONICA, ANTINFIAMMATORIA, ANTISPASTICA, EMMENAGOGA (regola le mestruazioni rare o scarse ed eventuali disturbi connessi), DIGESTIVA, CARMINATIVA (elimina i gas intestinali), FEBBRIFUGA e anche SEDATIVA.
Utilizzo
E’ il calmante per eccellenza, nei casi di mestruazioni dolorose, disturbi della menopausa, nevralgie, mal di denti, mal di testa, coliche epatiche, spasmi addominali in genere, insonnia, nervosismo, ipereccitabilità, ecc.
E’ usata con vantaggio nei disturbi gastrici legati alla digestione, in associazione con Consolida e Altea.
Dosi
Le dosi usate sono 25 – 30 gocce, 3 volte al dì, prima dei pasti. Nei casi di eruzione dentaria dolorosa dei bambini, 5 – 10 gocce, 2 – volte al dì, in acqua o nel latte.
La dose max giornaliera è di 9 ml (circa 180 gocce).
L’abuso, l’uso continuativo e prolungato può provocare l’effetto contrario.
(*) V. Note esplicative
L’Alumina (o in italiano Allumina) è l’ossido dell’alluminio caratterizzato dalla formula chimica Al2O3. Alla temperatura ambiente, assume l’aspetto di polvere cristallina bianca, inerte, inodore, igroscopica, pressoché
Allium cepa (nome comune cipolla) è una pianta erbacea bulbosa appartenente alla famiglia delle Liliaceae. Probabilmente è originaria dell’Asia occidentale e la sua coltivazione è antichissima, risale agli Egizi nel IV millennio a.c.; oggi è coltivata in tutto il mondo. E’ utilizzata prevalentemente quale alimento e condimento, ma è anche adoperata a scopo terapeutico per le numerose proprietà benefiche e curative. E’ una pianta a ciclo biennale, che diventa annuale in coltivazione. Le radici sono fascicolate e superficiali, si approfondiscono nel terreno non oltre i 30-40 cm sviluppandosi per lo più in orizzontale per 20-25 cm dal fusto. Le foglie sono alterne ed opposte; nella parte basale si ingrossano, si ispessiscono, divengono carnose, a forma di guaina, bianche o leggermente colorate di rosso o violetto, formando il bulbo, che è la parte edule della pianta. Le guaine fogliari più esterne però rimangono sottili, cartacee, variamente colorate, dal bianco al dorato, al rosso, al violetto, a seconda delle varietà, ed hanno la funzione di protezione della parte interna. La parte più alta delle guaine fogliari forma una sorta di stozzatura e costituisce il punto di passaggio tra il bulbo e i tratti di foglie che proseguono fuori dal terreno a forma di lamine tubolari. Nel secondo anno di vita si forma uno stelo fiorale, alto dai 40 ai 100 cm, che porta un’infiorescenza ad ombrella con fiori di colore bianco-giallastro. Il frutto è una capsula trilobata con 2-3 semi per lobo, che sono piatti, angolosi e di colore nero.
La classificazione dei preparati fitoterapici, effettuata sulla base delle metodiche utilizzate per la lavorazione delle droghe vegetali o secondo il loro utilizzo, è consultabile all’articolo “
Si segue tale procedimento: si immergono le parti selezionate e sminuzzate della pianta in acqua, si porta il tutto all’ebollizione a fuoco lento, si lascia bollire per un certo tempo (in genere da 10 a 20 min), poi si lascia intiepidire per circa 15 min e quindi si filtra spremendo bene il residuo (si può usare il normale colino). Si può dolcificare a piacere con zucchero o preferibilmente miele.
Le piante sono le principali fornitrici di sostanze medicamentose, che contengono il cosiddetto principio attivo, cioè la capacità per l’appunto di esercitare una ben specifica azione terapeutica, o come di solito avviene più di una. Si chiama “droga” la parte della pianta, fresca o secca, che viene selezionata (fiori, foglie, frutti, gemme, fusto, corteccia, radici, ecc.) e poi opportunamente preparata (triturata, sminuzzata, ridotta in polvere, ecc.) per costituire la base vegetale dei rimedi.