DESCRIZIONE
Il rimedio omeopatico Silicea si ottiene dalla triturazione con lattosio della silice pura precipitata e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
La silice è il biossido di silicio avente formula chimica SiO2. Il composto ha dato il nome all’elemento silicio (dal latino silex), che in natura non esiste allo stato libero, ma solo allo stato combinato come silice o come silicato. Dopo l’ossigeno è il costituente più abbondante della crosta terrestre, in cui è presente nella percentuale del 26% circa in peso.
Lo stato fisico più comune della silice che si trova in natura è quello solido cristallino di minerali come il quarzo ed anche come costituente principale di diverse rocce sedimentarie tra cui la sabbia. A temperatura ambiente è un solido poco solubile in acqua e di durezza piuttosto elevata. Il quarzo ha lucentezza vitrea ed in genere i cristalli hanno abito prismatico; è incolore allo stato puro o può assumere diverse colorazioni a seconda delle inclusioni. Importanti giacimenti di quarzo si trovano in Brasile, Madagascar, USA, Canada, Francia, Russia, Svizzera. In Italia cristalli perfettamente limpidi e incolori si trovano nelle cavità del marmo di Carrara.
La silice è di fondamentale importanza per moltissimi animali e piante in quanto è utilizzata come impalcatura per lo sviluppo delle strutture scheletriche.
Era conosciuta fin dai tempi più antichi e veniva utilizzata correntemente per la fabbricazione del vetro.
Ancora oggi la silice è impiegata dall’industria del vetro, la quale assorbe enormi quantità di quarzo, specialmente sotto forma di sabbia, dalla cui purezza dipendono le caratteristiche dei vetri prodotti. E’ altresì adoperata nella produzione della ceramica, della porcellana, degli smalti e del cemento. Altri utilizzi ne vedono l’impiego come materiale refrattario nei forni, come composto di isolanti termici ceramici, come abrasivo, come mescola nei pneumatici per ridurre la resistenza al rotolamento e migliorare la tenuta sul bagnato ed altro ancora.
I cristalli di quarzo possiedono un’importante proprietà, la piezoelettricità, scoperta nel 1880 dai fratelli Jacques e Pierre Curie, che oggi viene utilizzata per tantissime applicazioni industriali. La piezoelettricità è la capacità di alcuni cristalli di generare una differenza di potenziale elettrico se sottoposti a stress meccanico (effetto diretto) e viceversa di vibrare ad una frequenza costante, impostabile dal particolare taglio del cristallo, se sottoposti ad una sollecitazione elettrica (effetto inverso). L’effetto diretto consente la realizzazione di diversi strumenti ed apparecchiature, dal semplice accendigas da cucina, agli strumenti sismici, ai microfoni, ai dispositivi musicali, ai rivelatori di pressione, ecc. L’effetto inverso, combinato con quello diretto, trova la sua più nota applicazione nella fabbricazione degli orologi al quarzo, ove la misura dello scorrere del tempo è determinata dalle oscillazioni di un cristallo di quarzo.
La silice è anche la materia prima per la produzione del silicio elementare che, per la sua natura di semiconduttore, è ampiamente usato dall’industria elettronica per la costruzione di transistor, circuiti integrati, chip ed altri componenti elettronici. Cristalli di silicio costituiscono il materiale maggiormente utilizzato per la costruzione dei moduli fotovoltaici atti a convertire l’energia solare in energia elettrica.
La silice per l’uso omeopatico viene ottenuta come precipitato di un processo chimico che utilizza del quarzo puro in polvere.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Silicea è un grandissimo rimedio costituzionale, forse è il maggiore fra tutti, atteso che il silicio ed il suo ossido, contenuti nell’organismo umano in quantità infinitesimali, svolgono un ruolo importantissimo attraverso le trasformazioni biologiche a bassa energia (il cosiddetto “effetto Kervran”). La silice è presente nei tessuti connettivi, per la qual cosa agisce su pelle, tendini, legamenti, corde vocali, cartilagini, ossa, mucose, ecc. ed è fondamentale per gli scambi nutritizi cellulari dell’organismo, per la qual cosa una sua carenza può determinare astenia fisica e mentale, nonché un rallentamento dello sviluppo nei bambini.
Per una migliore comprensione delle caratteristiche del rimedio è utile ricercare la sua “similitudine” con la sabbia dei litorali marini di cui, per l’appunto, la silice è il principale costituente.
Pertanto il tipo Silicea (che più usualmente è di sesso femminile, ma può essere anche maschile) ha una costituzione esile, minuta e sottile, proprio come i granelli di sabbia. E’ longilineo, pallido, magro, con scarsa muscolatura e debole capacità respiratoria; può presentare segni di demineralizzazione come le unghie fragili e ricoperte da macchie bianche. La sua costituzione è quindi prevalentemente fosforica.
E’ un soggetto perennemente stanco, sia fisicamente che cerebralmente (e questo richiama la sua costituzione). Qualsiasi attività lo stanca facilmente, è privo di energia, astenico, ancor prima di iniziare la giornata ha già esaurito le sue forze, ha grosse difficoltà di concentrazione, si sente stressato. Nello stesso tempo è uno sfiduciato per eccellenza (probabilmente Silicea è il più sfiduciato di tutta la Materia Medica), ripone poca fiducia in sé stesso e negli altri. Ciò lo rende tendenzialmente apatico, depresso, abulico, senza volontà, privo di qualsiasi stimolo ad agire, annoiato dalla vita e dal mondo che lo circonda. Si sente inadeguato, insicuro, indifeso, per cui teme che chiunque possa essere nei suoi confronti offensivo, aggressivo e pericoloso. Di conseguenza rivela una vera e propria fobia degli oggetti appuntiti (aghi, spilli, forbici, coltelli, ecc.), al punto che la sola vista gli provoca uno stato di ansia e di tensione. Il sonno è agitato e disturbato da incubi.
Ma è anche un soggetto molto nervoso, facilmente irritabile, ipersensibile (ai rumori, agli odori, alle luci), che si eccita per un nonnulla, che si infastidisce, che cambia improvvisamente umore e subito si spazientisce. Proprio come il cielo del litorale marino (ricordiamoci la similitudine) che da sereno diventa improvvisamente nuvoloso. Il suo temperamento è quindi prevalentemente nervoso, accompagnato però da diverse connotazioni tipiche del linfatico, nel senso che all’impetuosità del biotipo nervoso segue la stanchezza del linfatico, alla rabbia la calma, all’aggressività l’indifferenza e viceversa.
Inoltre il soggetto Silicea è molto freddoloso, sente sempre freddo, spesso è scosso da brividi anche durante l’esercizio fisico, ha piedi e mani gelidi, le donne avvertono ancora più freddo nel periodo mestruale. Prende freddo alla minima corrente d’aria e questo gli procura angine, dolori, nevralgie, cefalee. Sta bene solo al caldo o esponendosi al sole e ciò ricorda proprio la spiaggia d’estate (continua la similitudine).
Questo biotipo stanco, sfiduciato, nervoso e freddoloso suda abbondantemente, ha cioè una traspirazione eccessiva alla testa, alle mani e soprattutto ai piedi ove il sudore si manifesta con un odore insopportabile. Facilmente è affetto dal cosiddetto “piede d’atleta”, termine con il quale si indica una micosi che colpisce prevalentemente i piedi degli atleti che frequentano luoghi umidi come piscine e docce comuni. D’altro canto poiché è sabbia, Silicea inevitabilmente tiene tutto il giorno i piedi a macerare nell’acqua di mare e ciò crea le condizioni per l’attecchimento e la proliferazione dei funghi (ritorna la similitudine).
Ma la caratteristica fondamentale del soggetto Silicea, ossia il sintomo chiave più importante, è la spiccata tendenza alla suppurazione, talché ogni minima ferita o lesione o piaga (cutanea, di mucosa o ossea) tende ad infettarsi formando pus. Silicea è il grande rimedio dei processi di suppurazione cronica (Hepar sulphur lo è per le suppurazioni recenti), che cioè si trascinano a lungo ostacolando la cicatrizzazione. E’ il caso ad esempio degli ascessi che non si svuotano completamente e che ricompaiono formando delle fistole (tipica è quella anale). Si può pertanto affermare che Silicea è pus (cronico).
Altri segni di richiamo sono la voglia di cibi e bevande freddi (nonostante la freddolosità), l’avversione per il latte, la sensazione di avere un capello sulla punta della lingua, le labbra secche e screpolate, la pelle delicata, la stipsi ostinata, le mestruazioni abbondanti accompagnate da sensazioni di freddo.
I sintomi peggiorano con il freddo umido, con le correnti d’aria, d’inverno, durante le mestruazioni, di sera e di notte, durante l’attività fisica, a seguito di vaccinazioni. Migliorano con il caldo e le applicazioni calde, con la testa coperta, d’estate.
I principali sinergici (complementari) di Silicea sono Calcarea carbonica, Pulsatilla, Sanicula, Thuya.
I principali antidoti (ma che aiutano la sua azione) sono Camphora, Fluoricum acidum, Hepar sulphur.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Silicea si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio descritte in precedenza.
1) PELLE. Eczemi, foruncoli, piaghe suppuranti, ascessi cronici, fistole, psoriasi, unghie deformate o incarnite con macchie biancastre, micosi. Sudorazione abbondante alla testa, al collo, alle mani, ai piedi ove è particolarmente fetida.
2) APP. RESPIRATORIO. Rinofaringite o rinite cronica con rinorrea purulenta. Sinusite. Adenopatie infantili. Laringite con raucedine cronica. Tosse con espettorato muco-purulento. Tracheiti. Bronchiti con tendenza alla suppurazione. Asma bronchiale.
3) ORECCHIO. Otiti frequenti con ostruzione della tromba d’Eustacchio. Otorrea purulenta.
4) OCCHI. Dolore, prurito e bruciore agli occhi, specie al mattino, come da presenza di sabbia. Infiammazione degli occhi. Fistola lacrimale. Orzaiolo. Annebbiamento del cristallino.
5) DENTI. Parodontite. Ascessi gengivali. Odontalgia da cibo caldo o da introduzione di aria fredda in bocca.
6) APP. MUSCOLO-SCHELETRICO. Dolori dorsali e articolari, alle dita della mano o alle piante dei piedi. Stanchezza cronica, astenia. Fratture che guariscono molto lentamente.
7) SISTEMA NERVOSO. Nervosismo, irritabilità, cambio repentino di umore, ipersensibilità agli stimoli esterni, esagerazione dei riflessi, episodi di sonnambulismo e di epilessia, sonno disturbato, nevralgie, cefalee croniche.
8) APP. DIGERENTE. Stipsi cronica con la caratteristica che le feci escono un poco per poi risalire nel retto (feci a molla). Fistola anale. Disgusto marcato per gli alimenti caldi. Vomito e diarrea nei neonati dopo la poppata. Stati di denutrizione dovuti a cattiva assimilazione.
9) APP. GENITALE FEMMINILE. Mestruazioni abbondanti con sensazione di freddo in tutto il corpo. Perdite intermestruali. Possibile blenorragia.
10) APP. GENITALE MASCHILE. Blenorragia. Erezione notturna senza libido.
11) APP. URINARIO. Tenesmo vescicale. Stranguria. Iscuria. Possibili infezioni delle vie urinarie con urine torbide purulenti.
12) APP. CARDIOVASCOLARE. Palpitazioni ad ogni movimento. Polso impercettibile.
DOSI
Per tutti i casi, diluizione 6CH, 2-3 granuli 1-3 volte al dì.
Diluizioni più alte, consigliabili per curare nel profondo gli stati cronici, per la loro incidenza sull’organismo possono essere prescritte solo dal medico omeopata.
(*) V. Note esplicative
silvia dice
Buonasera Dottoressa,
mi è stato consigliato dall’omeopata Silicea 9Ch per orzaiolo ricorrente. Posso usarlo tranquillamente? Altrimenti quale rimedio potrei provare? Ho letto di Thuja e Pulsatilla come adatti alla mia condizione ma non voglio fare auto-prescrizioni… Se necessario ordinerò Silicea 6 CH.
Agli orzaioli ricorrenti di cui soffro da quando avevo 14 anni (ora ne ho 39) si è aggiunta anche una blefarite da diversi mesi, precisamente dopo aver, per la prima volta nella mia vita , usato un collirio antibiotico ed un unguento prescritti dall’oculista. Ovviamente non ho la certezza che questa sia la causa ma non è mai accaduto che il disturbo non passasse in poco tempo. Ora sono alle prese con un nuovo orzaiolo sulla palpebra inferiore, dolorosissimo. Non riesco a trovare un medico omeopata nella mia città, ho fatto una visita in un’altra città 1 mese fa ma il medico mi ha prescritto solo integratori, di cui due ayurvedici, che in corso di orzaiolo ho sospeso…Trovato il rimedio posso usarlo contemporaneamente alla cura che stavo facendo? Spero in un suo consiglio. Grazie
Silvia
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Silvia, i rimedi omeopatici che vengono più spesso prescritti per trattare gli orzaioli sono: Hepar sulphur, se l’orzaiolo è pieno di pus e sensibile alle correnti d’aria; Lycopodium, specialmente in caso di orzaiolo all’occhio destro, accompagnato da secchezza oculare; Pulsatilla, se il sintomo principale sono secrezioni oculari abbondanti, dense e giallastre; Staphysagria, in caso di occhi secchi e doloranti, soprattutto in donna che non si arrabbia mai; Sulphur, se i bordi delle palpebre sono arrossati e irritati, bruciano e prudono. Nelle forme recidivanti generalmente si richiede un trattamento omeopatico di fondo, ove Silicea può rivelarsi utile. Sono altresì consigliati alcuni interventi, come tenere pulito l’occhio, applicare sulla palpebra compresse imbevute di acqua calda per una decina di minuti più volte al giorno per far maturare l’orzaiolo e favorirne il drenaggio, adottare un’alimentazione ricca di vitamina C per rafforzare il sistema immunitario. La medicina omeopatica, pur potendo essere da sola sufficiente, in genere ammette gli integratori naturali se utilizzati a debita distanza. Dia anche uno sguardo all’articolo “Vediamoci chiaro” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. Ovviamente la prescrizione a misura per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita. Cordiali saluti.
Maddalena dice
Gentile dottoressa , secondo lei un tubo intero di Silicea X M K ogni 15 giorni dato alla mia nipotina di 4 anni che pesa 13 ,8 kg potrebbe essere troppo come dosaggio ? Perché gliel’ha prescritto un pediatra ,però mi viene il dubbio che involontariamente abbia vagliato a scrivere . La ringrazio anticipatamente .Grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Maddalena, può stare tranquilla: l’Omeopatia non funziona secondo un principio di quantità, per cui non ha alcuna importanza se vengono assunti tutti i globuli della monodose o meno. Assume invece rilevanza, ai fini terapeutici, la distanza tra le dosi, ovvero la frequenza delle assunzioni. Poiché il meccanismo d’azione non è chimico, in Omeopatia non è possibile il sovradosaggio: infatti il rimedio omeopatico veicola una bio-informazione, una sollecitazione energetica, esattamente quella che serve all’organismo per stimolare ed incanalare correttamente la capacità propria di guarigione, andando a ripristinare l’efficienza e la funzionalità dei relativi sistemi di difesa e di regolazione generale. Di conseguenza, dato che l’energia (o la bio-informazione) è poco influenzata dalla quantità del substrato che la veicola, l’entità della dose assume un valore poco significativo. Ovviamente il pediatra potrà fornirle tutti gli ulteriori ragguagli concernenti il caso specifico della sua nipotina. Cordiali saluti.
Sabrina dice
Buongiorno dottoressa ,volevo sapere quali sono gli acuti di Silicea e se può essere tra i rimedi costituzionali che può predisporre alla stenosi del canale lombare. E se così fosse ,come mia figlia trova beneficio con delle punture sottocute di Arnica per suoi dolori periartritici alle spalle, volevo sapere a tal proposito a livello antiffiamatorio quali rimedi sono consigliati per alleviare almeno il dolore e infiammazione della parte lombare. Grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sabrina, piuttosto che parlare di acuti, Silicea è un rimedio omeopatico che segue bene dopo Calcarea carbonica, Graphites, Hepar sulphur, Nitricum acidum e Phosphorus. Come lei sa, i rimedi omeopatici non hanno controindicazioni ed effetti collaterali o indesiderati, specialmente se vengono adoperati con cognizione di causa e quindi secondo prescrizione medica. Per quanto riguarda i dolori dell’apparato osteoarticolare e muscolare, consulti l’articolo “Reumatismi” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Cordiali saluti.
Alessandro dice
Gentile dott.ssa ho 46 anni.Ho saputo che silicea è utile anche in caso di psoriasi di tipo volgare palmo plantare.Potrebbe darmi il suo parere su come procedere nel mio caso.Grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Alessandro, consulti l’articolo “Dermatite, Eczema, Dermatosi” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove la sua domanda potrà trovare risposta. I medicamenti più indicati nella psoriasi sono i derivati dell’arsenico e perciò tra i rimedi omeopatici maggiormente utilizzati troviamo Arsenicum album, Arsenicum iodatum, Kali arsenicosum, Natrum arsenicosum. Tenga inoltre presente che, essendo la psoriasi una malattia cronico-recidivante, il trattamento va completato con una cura omeopatica di fondo e di terreno, con l’adozione di rimedi omeopatici suggeriti dalla propria costituzione e diatesi, onde evitare che le manifestazioni possano ripetersi successivamente. Ovviamente la prescrizione appropriata al suo caso specifico la potrà garantire solo la visita di un medico omeopata, al quale sarà opportuno rivolgersi. Cordiali saluti.
Caterina dice
Buonasera,
sono la mamma di una ragazza di 20 anni che soffre di irsutismo sin dalla prima adolescenza.
Da una visita ginecologica, abbiamo scoperto che mia figlia ha delle ovaie multifollicolari e che probabilmente questo suo problema deriva proprio da questo.
Non potendo prendere la pillola in quanto dalle analisi del sangue risulterebbe avere una trombofilia genetica, abbiamo optato nel tempo per altre soluzioni: laser, luce pulsava…tutte soluzioni che però hanno dato un buon risultato solo per breve tempo, ed in più alleggeriscono notevolmente il portafoglio.
Ho letto che con l’omeopatia si otterrebbero dei risultati nel combattere il problema dell’irsutismo (mento e guance) ed in particolare con l’uso di Silicea 5CH, 3 granuli per 3 volte al dì, per almeno 2 mesi.
Mi piacerebbe avere una sua opinione a riguardo se è possibile.
La ringrazio in anticipo per la risposta.
Caterina
Ah…dimenticavo, mia figlia è vegetariana, quasi vegana, da ormai 7 anni
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Caterina, l’Omeopatia da sola non offre moltissime possibilità per la cura dell’irsutismo, poiché, a differenza di quanto normalmente avviene, non dispone di una gran varietà di rimedi e di patogenesi specificamente adatti a contrastare un tale disturbo, ossia di rimedi che evidenzino esplicitamente i sintomi patogenetici che il fenomeno comporta. L’Omeopatia può essere di valido aiuto sul piano più complessivo, ottimizzando le prestazioni di tutto il corpo, migliorando lo stato di salute generale e predisponendo l’organismo ad un intervento terapeutico maggiormente mirato. Silicea, infatti, è un grandissimo rimedio costituzionale, un importantissimo policresto omeopatico, in grado quindi di regolarizzare diversi squilibri. Pertanto se sua figlia è riconoscibile nelle caratteristiche psico-fisiche di Silicea, come rilevabili dal presente articolo, allora il rimedio omeopatico può essere di aiuto. L’associazione con altre tipologie di farmaci, sempre in preparazione omeopatica, può riuscire ad ottenere dei risultati migliori. In molti casi, infatti, si ricorre alla Ormonoterapia omeopatica, che utilizza in dosi diluite e dinamizzate, ossia preparate con il metodo omeopatico, diversi tipi ormoni che sono gli stessi su cui occorre intervenire a scopo terapeutico. Gli ormonoterapici che in genere trovano impiego per combattere l’irsutismo sono orientati ad abbassare la sintesi di testosterone e/o aumentare quella degli estrogeni e/o inibirne la conversione in diidrotestosterone (DHT). Vengono utilizzati perciò i relativi ormoni omeopatizzati, scegliendo con la massima oculatezza le diluizioni, quelle cioè giuste per determinare ed indirizzare correttamente l’azione terapeutica necessaria alla singola circostanza. Le consiglio, pertanto, di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al caso specifico di sua figlia. Può essere comunque molto utile una costante e regolare attività fisica ed un’appropriata alimentazione, sana ed equilibrata, che eviti i carboidrati raffinati allo scopo di scongiurare aumenti di produzione di insulina e quindi di ormoni androgeni, che tenga il fegato in ordine consumando più frutta e verdura, meno grassi e fritture e bevendo molta acqua. Per un effetto estetico, si possono applicare localmente preparati vegetali a base di estratti di soia o di oli essenziali di rosmarino e di menta, che aiutano ad allungare i tempi di ricrescita dei peli. Cordiali saluti.
Rita dice
Gentile Dottoressa,
da sempre ha capelli grassi che già al terzo giorno sono già sporchi e spenti. Ho provato tanti shampoo e da un anno tratto i capelli con hennè ed erbe ayurvediche, ma nulla è cambiato. Cosa può essere utile come rimedio omeopatico per questo tipo di problema?
Grazie.
Rita
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Rita, verosimilmente lei soffre di seborrea al cuoio capelluto, ossia di un’esaltata attività delle ghiandole sebacee locali che determina un aumento di sebo e quindi un’accentuata untuosità dei capelli, che perdono anche la loro naturale bellezza e vitalità. Il disturbo è di tipo cronico-recidivante e presenta diversi fattori scatenanti, come ad es. cambio di stagione, condizioni climatiche predisponenti (caldo eccessivo, umidità), variazioni ormonali, stipsi, detersione con agenti irritanti, ecc. Anche la componente psicologica potrebbe avere una sua precisa collocazione, per cui il surmenage intellettuale e fisico, l’ansia e lo stress possono essere una concausa da non sottovalutare. Lo stesso dicasi per l’alimentazione, che se troppo sbilanciata in grassi e zuccheri, potrebbe favorire o aggravare il problema. È consigliabile perciò un’alimentazione sana ed equilibrata (fibre, vitamine, sali minerali), riducendo il consumo di zuccheri semplici e di grassi saturi ed incrementando quello degli acidi grassi polinsaturi (pesce azzurro, ricco di omega-3). Anche il lavaggio dei capelli deve essere appropriato (shampoo neutri e delicati) e moderato in frequenza, tenendo presente che più i capelli vengono trattati con shampoo, più le ghiandole sebacee secernono sebo. I rimedi omeopatici che vengono utilizzati per trattare una seborrea sono diversi, tra i quali, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio adatto sarà quello che più di altri “assomiglia al paziente”, ossia quello che contempla la sintomatologia somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Selenium è il rimedio omeopatico più prescritto, in particolare quando la cute del cuoio capelluto è molto grassa e vi può essere perdita di capelli e marcata astenia. Tra gli altri principali rimedi omeopatici troviamo: Phosphoricum acidum (capelli grassi, forfora e alopecia dopo traumi o preoccupazioni), Oleander (seborrea accompagnata da prurito intenso e lesioni al cuoio capelluto), Natrum muriaticum (seborrea con forte sensibilità del cuoio capelluti e talvolta forfora), Bryonia (capelli molto grassi, sudore untuoso in testa dall’odore acido), Raphanus (seborrea con prurito e calore al cuoio capelluto). La Fitoterapia suggerisce frizioni al cuoio capelluto con le tinture madri di Ortica, Olmo e Alchemilla o con le tinture madri di Ortica, Dulcamara e Viola tricolore, oppure con il succo di Equiseto o con un estratto delle bacche di Ginepro (di quest’ultima pianta è valido anche lo shampoo) ed in caso di alopecia con il succo di Betulla o con un decotto di radice di Bardana. Se lei intende avvalersi dell’Omeopatia e del Naturale, le consiglio comunque di non fare da sola, ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Simona dice
Gentile dottoressa, ho un bambino di 20 mesi che soffre di faringite e otite croniche, nonché sinusite. Il medico pediatra mi aveva accennato la somministrazione di silicea e aviaire, una volta al mese entrambe, distanziando le Somministrazioni di una settimana, per tre mesi. Ha parlato di globuli a 30ch; lei cosa ne pensa? Ha qualche consiglio in merito? Mio figlio si ammala con una frequenza di una volta ogni 10 giorni, ed ha sempre catarro, orecchie e gola infiammate. Sono stanca bombardarlo di farmaci e vorrei iniziare una cura che lo aiuti a prevenire e a fortificarsi.
Grazie mille per la consulenza.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Simona, le affezioni delle vie respiratorie, in assenza di condizioni patologiche specifiche, sono abbastanza ricorrenti in età pediatrica, dove il sistema immunitario non è ancora completamente maturo e quindi sufficientemente forte da poter respingere tutti gli attacchi degli agenti patogeni esterni. Con la crescita, rafforzandosi i meccanismi di difesa, i problemi tendono a regredire fino a scomparire completamente. La migliore prevenzione da mettere in atto è perciò aiutare il sistema immunitario ad aumentare le proprie difese e ciò lo si può fare in modo assolutamente naturale iniziando dall’alimentazione, che, compatibilmente con l’età del suo bimbo, deve essere sana ed equilibrata, orientata anche ad abbassare l’infiammazione e contenere lo stress ossidativo, riducendo quindi il consumo degli zuccheri semplici e dei grassi saturi (grassi idrogenati in particolare) e privilegiando i cibi ricchi di vitamine (in particolare A/betacarotene, gruppo B, C, D, E), minerali (in particolare calcio, magnesio, zinco), acidi grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6 non ossidati dal calore), cereali integrali, prebiotici e probiotici. Silicea è un grandissimo rimedio costituzionale, capace di trattare un gran numero di affezioni/disturbi e quindi di regolarizzare diversi squilibri, di potenziare le difese immunitarie, di incrementare la resistenza alle malattie, di contribuire a irrobustire l’organismo, di aumentare la resistenza fisica, di migliorare lo stato di salute generale, ecc. Inoltre agisce anche sull’apparato respiratorio. La 30CH è una diluizione medio-alta, piuttosto centrale, importantissima, molto versatile: anche se viene prioritariamente prescritta per i casi sub-cronici e cronici, per i sintomi generali e per il funzionale, ha effetto anche sui sintomi acuti e sulla componente nervosa. Informi puntualmente il medico pediatra di come evolve il quadro clinico del suo bambino, per consentirgli di valutare sempre meglio la situazione e se introdurre eventuali adattamenti terapeutici. Cordiali saluti.
Cinzia dice
Buongiorno.
Mi è stata diagnosticata algodistrofia alle dita della mano destra. Sono longilinea, con unghie fragili e abbastanza sensibile agli odori e rumori forti. Non mi riconosco nella parte psicologica: non sono apatica ne astenia ne sfiduciata. Non soffro particolarmente il freddo. Il rimedio Silicea può essere utile per le mie dita oppure c’è un rimedio più adatto? Se c’è, qual è?
Grazie. Cinzia.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Cinzia, i principali rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati nelle sindromi dolorose dell’apparato osteo-articolare e muscolare sono riportati nell’articolo “Reumatismi” della sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Sarà la sua sintomatologia a fare da guida per l’individuazione del rimedio omeopatico giusto, ovvero di quello maggiormente somigliante. Le consiglio comunque di non fare da sola, ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Chiara dice
Gentile Dottoressa. Ho la Sclerosi Multipla. Qualche tempo fa ho cominciato a prendere Silicea 6 ch per mancanza di Silice. Infatti avevo dei problemi alle ginocchia che quasi non le sentivo camminando in discesa e questo fastidio mi é passato. Ho notato anche degli altri miglioramenti, tipo contro l’insonnia, contro le mie paure, ansie e sono meno freddolosa. Ma dato che ho letto che la Silicea é uno stimolatore del sistema immunitario mi é sorto qualche dubbio, infatti qualche piccoli sintomi mi vengono, ma se ne vanno abbastanza in fretta. Ho letto, però, che é consigliato per la Sclerosi Multipla. É vero?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Chiara, Silicea è un rimedio omeopatico che può essere adoperato come coadiuvante nel trattamento della Sclerosi Multipla, laddove esiste una sufficiente somiglianza con le caratteristiche generali del rimedio, come rilevabili dal presente articolo, in particolare con le tre caratteristiche principali: 1) grande astenia fisica e cerebrale; 2) molta freddolosità; 3) traspirazione abbondante. Esistono anche altri rimedi omeopatici che possono fornire un contributo, quali ad es. Agaricus muscarius, Argentum nitricum, Conium maculatum, Lathyrus sativus, Oxalicum acidum, Phosphorus, Plumbum, Physostigma ecc., ossia rimedi che hanno un’attività sul sistema nervoso centrale, sulle funzioni neurologiche e sulla clinica delle sindromi neuromuscolari. Pertanto, se lei intende avvalersi dell’Omeopatia, le consiglio di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia meglio appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Filomena dice
Gentile Dottoressa,
ho letto che il cioccolato fondente 80% puo’ causare osteoporosi. Io ne sono particolarmente ghiotta e lo mangio tutti i giorni.
Posso continuare a mangiarlo senza mettere a rischio le mie ossa?
Grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Filomena, il cioccolato è ricco di ossalato, un antinutriente che si lega con il calcio a livello intestinale impedendone l’assorbimento. Questo però non significa che mangiando cioccolato non si ha calcio a sufficienza, se ne viene fatto un uso moderato e consumato lontano dagli alimenti contenenti calcio, che a maggior ragione vanno inseriti nella dieta. Come tipo di cioccolato è comunque da preferire il fondente, che tra l’altro è particolarmente ricco di flavonoidi (i rinomati antiossidanti dalle preziose proprietà salutistiche), ma come detto senza abusi. Cordiali saluti.