DESCRIZIONE
La Seppia è un mollusco cefalopode marino diffuso in ogni mare e in ogni oceano, dove vive nei fondali. Quelle del Mar Mediterraneo e dell’Oceano Atlantico appartengono alla specie Sepia officinalis. Può essere di dimensioni diverse a seconda dell’habitat che colonizza, ha colore vario (grigio-giallo, rosso, arancione, bruno, azzurro) e mutevole da mimetizzarsi con il fondale, è di forma ovale, ha morfologicamente ben distinti la testa ed il corpo. La testa è massiccia con otto braccia di pari lunghezza munite di ventose, che nascondono al centro un becco corneo simile a quello del pappagallo e due lunghe appendici retrattili dotate di ventose solo all’apice; gli occhi sono sporgenti con pupilla molto sviluppata. Il corpo è schiacciato, orlato lateralmente da due pinne a forma di frangia contrattile, all’interno del quale si trova una conchiglia, detta osso di seppia, costituita da lamelle di sostanza calcarea. Nel corpo si trova anche la caratteristica sacca contenente una specie di inchiostro che l’animale emette nell’acqua per sfuggire ai suoi predatori. Questo “nero di seppia” è un liquido dal colore bruno-nerastro dovuto alla presenza di melanina, che ne è il costituente principale. In passato veniva usato come inchiostro, oggi invece è adoperato in cucina come condimento di primi piatti. L’omeopatia lo utilizza per la preparazione di uno dei più importanti rimedi della Materia Medica Omeopatica.
Il rimedio omeopatico Sepia si ottiene dalla triturazione dell’inchiostro di Seppia, precedentemente essiccato e quindi diluito/dinamizzato in soluzione idroalcolica secondo i procedimenti classici.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
L’inchiostro di seppia contiene diverse sostanze chimiche in differenti concentrazioni a seconda della specie di appartenenza. I componenti principali sono melanina (pigmento) e muco, ma si possono trovare anche tirosinasi (enzima), dopamina (neurotrasmettitore), L-Dopa o Levodopa (intermedio nella biosintesi della dopamina), piccole quantità di amminoacidi (unità strutturali primarie delle proteine) e di mucine (glicoproteine) e dal punto di vista chimico quattro sali minerali, carbonato di calcio, carbonato di magnesio, solfato di sodio e cloruro di sodio.
Ciò spiega, in una certa misura, la complessità dei sintomi omeopatici di Sepia.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Sepia è uno dei principali policresti dell’omeopatia. La sua costituzione è fosfo-fluorica, il temperamento bilioso-nervoso.
Il rimedio agisce principalmente sull’utero e sul fegato ma anche sul sistema nervoso, sui nervi periferici e su quelli del bacino, su tutto l’apparato genitale femminile, sull’apparato gastro-intestinale, sui legamenti, sui muscoli e sulle articolazioni, sull’apparato urinario, sulla pelle, sull’apparato respiratorio, sulla circolazione ove risolve la congestione venosa.
Il soggetto Sepia è un intossicato; la sua intossicazione è lenta e profonda e può avere varie cause che sono soprattutto riconducibili ad una diatesi generalmente tubercolinica, con disturbi di congestione portale, epatica e urinaria.
La malattia di Sepia consta di una prima fase “stenica” e reattiva durante la quale l’organismo cerca di reagire; questa fase è caratterizzata da momenti di eccitazione, di irritabilità, di cattiveria, di insensibilità e di violenza. Poi, passando per uno stato di isterismo, di nervosismo, di variabilità di umore e di contraddizioni accompagnate da uno spirito polemico (lagnoso), con pianto facile, di paura, essa evolve in una seconda fase “astenica”. Durante la fase astenica ogni tentativo di smaltire le tossine attraverso le vie di eliminazione risulta nullo: il soggetto quindi si anemizza, diventa freddoloso, si deprime, si rilassa, fino ad arrivare ad uno stadio di depressione sia mentale che fisica.
La fase astenica è accompagnata da una condizione di ATONIA generalizzata e di APATIA. E’ allora che Sepia diventa malinconica, triste, lenta, stanca, depressa, angosciata, scoraggiata, taciturna, di poche parole e se interrogata risponde a monosillabe. Non ama essere consolata ed è incapace di provare affetto sia verso i suoi cari che verso i propri doveri, ha difficoltà di concentrazione e soprattutto prova indifferenza verso tutto e tutti; sente di aver sbagliato tutto nella vita, le sue giornate sono interminabili, la morte sembra l’unica alternativa. Un evento positivo non procura gioia, anzi provoca una sensazione di inadeguatezza, di vuoto, di inutilità, di sofferenza. La depressione, il pessimismo, l’ansia, la stanchezza sono molto accentuati ed è anche esagerato il modo che ha il soggetto di reagire ad ogni piccolissimo stimolo; egli vive in continuo stato di allerta ed è pronto a “scattare”: proprio come la seppia, sempre guardinga, pronta a difendersi svuotando la sua tasca contenente il “nero” per confondere il predatore e scappare. Ma ha una carenza di continuità allo sforzo. La sua stanchezza dovuta alla ptosi (abbassamento) ed alla congestione venosa è la causa della scarsa resistenza a sopportare una situazione di stress, perciò entra facilmente in ansia, per qualsiasi cosa.
La congestione ed il rilassamento dei legamenti sono la causa della ptosi che interessa l’utero in primis, ma anche le restanti parti del corpo. Il rimedio è molto simile a Pulsatilla nel profilo psicologico, ma Sepia è una DONNA nel periodo del climaterio che si adira se consolata, Pulsatilla è generalmente una ragazza nel periodo del menarca che ama essere consolata. Sepia è cosciente del suo stato, ne soffre, ma non riesce a reagire. Poiché il quadro psicologico descritto lo si ritrova soprattutto nelle donne, ciò fa di Sepia un rimedio prevalentemente femminile, pur non essendoci in omeopatia una distinzione tra rimedi femminili e rimedi maschili.
In sintesi, tre sono le metafore che ci aiutano a comprendere meglio il rimedio:
I) In Sepia TUTTO E’ NERO.
II) In Sepia TUTTO PESA.
III) In Sepia TUTTO E’ GIU’.
I) TUTTO E’ NERO. L’umore, il colorito, il sangue delle mestruazioni, i capelli scuri, spesso le macchie scure sul viso, le occhiaie. Sepia vede tutto nero, proprio come l’inchiostro della seppia.
II) TUTTO PESA. Qualsiasi azione o iniziativa le pesa, non ha la risolutezza e l’energia per svolgere la normali attività quotidiane, non si interessa più a nulla, neppure a marito, figli, lavoro, casa e altri doveri.
III) TUTTO E’ GIU’. Lo è psicologicamente perché è depressa. Lo è anche sul piano estetico: le palpebre sono cadenti e dagli occhi tristi cadono le lacrime, i capelli cadono, la pelle e i tratti del viso cedono, il volto è inespressivo, gli angoli della bocca, i glutei, le mammelle, le pliche cutanee cascano verso il basso. Lo è sul piano fisiologico dove vi è la limitazione di diverse funzionalità organiche: gli organi tendono alla ptosi, in particolare gli organi del bacino. La ptosi è dovuta al rilasciamento dei legamenti e dei muscoli. Tutto sprofonda. Il retto, la vagina, l’utero sono prolassati (“bearing-down”) e il soggetto avverte un senso di peso, ha la sensazione di avere una palla dentro che spinge, ha la sensazione che qualcosa voglia fuoriuscire. In particolare il prolasso dell’utero porta il soggetto ad incrociare le gambe per alleviare tale sensazione. La ptosi è generalmente dolorosa. La parola chiave che caratterizza il rimedio è quindi ATONIA.
Per i motivi esposti il rimedio si rivela un ottimo ANTIDEPRESSIVO. La sfera genitale femminile è una delle grandi competenze terapeutiche di Sepia, per cui il rimedio è molto utilizzato per la depressione post-partum, per la depressione in menopausa e per i problemi legati al climaterio: le vampate di calore vanno dal basso verso l’alto, cioè dal torace al volto. Si rivela utile inoltre nei casi di esaurimento nervoso, emicrania, nevralgia, annessite e parametrite croniche, disturbi dei vari organi ed apparati dovuti alla ptosi ed alla congestione venosa, quali gastrite, enterite, stipsi o diarrea, emorroidi, epatopatie, stasi venosa della vena porta e delle gambe, varici, ecc. E’ anche il rimedio della donna in carriera.
Il soggetto Sepia è freddoloso, a letto, la sera, ha i piedi freddi ed il freddo lo aggrava sempre; si sente meglio dopo un bagno freddo solo se si trova nello stato reattivo; sta peggio prima di un temporale e al mattino, migliora la sera; peggiora se coricato sul lato sinistro, dopo i pasti, prima delle mestruazioni, con la consolazione, con tutto ciò che aggrava la congestione venosa; qualunque cosa lo aggrava poiché Sepia è un soggetto inadattabile. I suoi sintomi migliorano coricandosi sul lato destro, con il calore del letto in quanto freddoloso, con l’esercizio fisico e con il movimento in generale, cioè con tutto ciò che migliora la congestione venosa. Spesso presenta una lateralità sinistra, i sintomi cominciano a sinistra e sono più marcati a sinistra. Sepia sente il bisogno di slacciarsi la cintura, di sbottonarsi il colletto della camicia. I dolori e le sensazioni sono intermittenti, i sintomi sono contraddittori, ad esempio stati di irritabilità si alternano a stati depressivi.
Altre note chiave sono: avversione per cibi grassi e farinosi, nausee al mattino e all’odore di cibi cucinati, intolleranza per il latte, emicranie sinistre, sensazione di freddo tra le spalle o alle gambe, pesantezza alle gambe, scarsa libido.
I suoi sinergici sono Natrum muriaticum, Nux vomica, Phosphorus.
I suoi antidoti (ma che ne aiutano l’azione) sono Aconitum napellus, Antimonium crudum, Antimonium tartaricum, Rhus toxicodendron.
I suoi incompatibili sono Bryonia, Lachesis, Pulsatilla.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Sepia si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio descritte in precedenza.
1) APPARATO GENITALE. Gli organi genitali femminili sono una delle grandi sfere d’azione di Sepia. AMENORREA. DISMENORREA. GONORREA. ANNESSITE e PARAMETRITE. DISTURBI MESTRUALI DEL CLIMATERIO. Leucorrea. MENOPAUSA. Mestruazioni irregolari. Prolasso dell’utero. La libido è scarsa sia nell’uomo che nella donna, dove l’utero è ingrossato, fibromatoso, spesso prolassato, atonico ed ella avverte una sensazione di pesantezza, come di una palla, come se l’utero volesse fuoriuscire dalla vagina ed ha il bisogno di sedersi con le gambe incrociate per trattenerlo, con sensazione di BEARING DOWN (gli organi sono trascinati verso il basso, come se stessero per cadere fuori). Ma l’utero e la vagina sono anche organi emuntori, per cui ci può essere metrorragia, ma anche amenorrea ed una leucorrea lattiginosa, abbondante, irritante e maleodorante. Sono presenti anche dolori ed anche l’atto sessuale è doloroso. Spesso nel rimedio si riscontrano frigidità, repulsione per il sesso e impotenza. L’uomo Sepia, pur avendo debole desiderio sessuale, può avere periodi di eccitazione con polluzioni e piccole perdite di liquido prostatico. Spermatorrea. Egli potrà essere un sicotico vittima di una vecchia blenorragia. Il rimedio si rivela particolarmente utile nei casi di BLENORRAGIA. Dopo le polluzioni e dopo l’atto sessuale egli è colto da stanchezza fisica e psichica. Fimosi.
2) FEGATO. EPATOPATIE. INSUFFICIENZA EPATICA. Ittero. Il fegato è ingrossato e dolente, la cistifellea è dolente al tatto, il dolore peggiora coricandosi sul lato sinistro.
3) APPARATO DIGERENTE. La congestione del fegato è la causa dei sintomi digestivi quali nausea al risveglio mattutino, a digiuno e agli odori di cucina; spesso è intollerante al latte che gli provoca diarrea e flatulenza; prova disgusto per i farinacei e per gli alimenti grassi. Nausea e vomito in GRAVIDANZA. DISPEPSIA: la digestione è lenta e spesso accompagnata da mal di testa. Sepia ha dolori di stomaco di ogni tipo e la diminuzione o la perdita dell’appetito o la falsa fame sono frequenti; il dolore e la sensazione di vuoto allo stomaco sono provocate dalla ptosi dello stomaco e non migliorano mangiando ma migliorano notevolmente indossando una fascia che sostiene lo stomaco. Ha mal d’auto e mal di mare come Cocculus. E’ utile anche nei casi di GASTRITE, ENTERITE, EMORROIDI. L’intestino generalmente è fortemente costipato a causa dell’atonia rettale: il retto è prolassato, le emorroidi sono sanguinanti, dolorose e prolassate; può essere presente anche una piccola ernia rettale. Talvolta può essere presente la diarrea che rappresenta uno tentativo di eliminazione delle tossine da parte dell’organismo. Il rimedio viene spesso usato in gravidanza allorché alla stipsi è associata la compressione fetale. E’ utile anche per combattere gli effetti dell’alcol.
4) SISTEMA NERVOSO. DEPRESSIONE post-partum e del climaterio con astenia psichica e fisica. ESAURIMENTO NERVOSO. ISTERISMO. NEVRALGIE. SMEMORATEZZA. IRRITAZIONE. Isteria. Tristezza ed abbattimento con pessimismo. Indifferenza ed apatia. Abulia e desiderio di solitudine. Tendenza a commettere errori nello scrivere e nel parlare. Inadeguatezza nel lavoro intellettuale. Lentezza nel concepire idee. Sensazione di confusione alla testa che impedisce di effettuare ogni lavoro mentale. VERTIGINI al mattino, alzandosi. CEFALEA che migliora coricandosi sul lato dolente, con il riposo, all’aria aperta, chiudendo gli occhi; peggiora con il movimento e chinandosi. L’emicrania di Sepia è generalmente sinistra e migliora stringendo la testa con le mani o con il calore locale e può essere provocata anche dall’odore del cibo, accompagnata a nausea, a vomito. Nevralgie, anche in gravidanza. Sia le cefalee che le nevralgie di Sepia possono essere periodiche, congestizie e violente; possono interessare anche soggetti affetti da reumatismo. Affezioni degli occhi: orzaiolo, calazio; del naso: ozena; dei denti: ODONTALGIA. Il sonno è irregolare e disturbato da incubi e palpitazioni che rendono ansioso il soggetto.
5) APPARATO URINARIO. L’apparato urinario rappresenta un’altra via attraverso la quale Sepia cerca di eliminare le tossine. Le urine sono scure, maleodoranti, di odore forte e il desiderio di urinare è frequente. La lassità e la ptosi interessano anche i reni e la vescica, così potrà esserci in Sepia incontinenza, ma anche cistite cronica con dolore e bruciore. Vescica irritabile. Sepia è un rimedio che si rivela molto utile nei casi di infezioni microbiche urinarie in quanto la ptosi della vescica determina una stasi d’urina che provoca una proliferazione batterica con conseguenti cistiti dolorosissime che si manifestano con urina torbida dovuta a piuria. Il rimedio si rivela particolarmente utile nei casi di POLLIACHIURIA, di INCONTINENZA e di PIELONEFRITE colibacillare. Minzione involontaria anche dei bambini. E’ un rimedio molto usato per i tubercolinici e per gli psorici.
6) PELLE. ESANTEMI cronici. ECZEMA. EFELIDI. FORFORA. Herpes. Tigna. MACCHIE EPATICHE. PITIRIASI versicolor per la cura della quale Sepia si rivela un ottimo rimedio. Eruzioni cutanee pruriginose quali vescicole, eczema, herpes, pustole purulente, verruche ai genitali, eruzioni secche a scaglie che cadono poi si riformano e poi sanguinano, di croste spesse e gialle, che compaiono spesso a livello dei genitali delle pieghe di flessione degli arti, sulla faccia sul contorno della bocca, degli occhi, delle orecchie. Ma quello che è spesso colpito è il naso, più precisamente l’imboccatura del naso a volte anche con veri e propri tappi mucosi e con perdita dell’olfatto. La cute di Sepia è malsana e spesso il volto è sede anche di macchie epatiche che gli conferiscono l’aspetto di una “maschera gravidica”. Molto spesso il soggetto Sepia presenta efelidi a “sella di cavallo” sul naso. SEBORREA. TRICOFIZIA. Psoriasi. Sepia traspira facilmente, anche i piedi, ed anche il suo sudore è maleodorante. Dolori sotto le UNGHIE. Verruche.
7) APPARATO RESPIRATORIO. Raucedine e laringite con sensazione di secchezza. Tosse secca o con espettorato denso ed aderente, simile a pertosse. Pertosse. Catarro cronico. Dispnea. Sepia può essere affetto da ogni tipo di catarro, secco o grasso e/o tosse che peggiora quando il soggetto è coricato sul lato sinistro. Ozena.
8) SISTEMA CARDIO-CIRCOLATORIO. Lo stato d’intossicazione si manifesta anche a livello circolatorio producendo congestione venosa, battiti accelerati specie in fase di digestione, congestione che il soggetto avverte nel petto e vampate di calore che salgono al volto con sensazione di violenta congestione alla testa. Epistassi. ERETISMO CIRCOLATORIO palpitazioni e sensazione di grande debolezza; tendenza sincopale (venir meno). Il soggetto si anemizza e diventa freddoloso, ha brividi alla minima occasione, si raffredda. VENE VARICOSE e VARICI, con senso di pesantezza alle gambe, per la cura delle quali Sepia si rivela un buon rimedio.
9) LEGAMENTI, MUSCOLI, ARTI E ARTICOLAZIONI. Dolori ed IRRITABILITA’ NERVOSA E MUSCOLARE che può interessare le varie parti del corpo, ma soprattutto gli arti, con fitte, pizzicori, sensazione di bruciore, intorpidimento, irrigidimento. REUMATISMO CON GONFIORE. SCIATICA. Lassità dei legamenti, dei tessuti e dei muscoli.
DOSI
In tutti i casi, come primo approccio, diluizione 7CH 3 granuli 2-3 volte al dì.
Sarà il medico omeopata a confermare eventualmente tale diluizione oppure a prescriverne una diversa o più alta per un’azione maggiormente profonda e sistemica, sulla base della necessità. Ovviamente la posologia cambia di conseguenza.
(*) V. Note esplicative
Sandra dice
Gentile dottoressa
A seguito di due gravidanze, della menopausa e dell’età che avanza, mi ritrovo con un prolasso dell’utero .. Non volendomi sottoporre ad una operazione, Lei ritiene che ci sia un prodotto omeopatico adatto al problema? La ringrazio
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sandra, Sepia è un rimedio omeopatico che può essere di aiuto, ovviamente senza avere la pretesa di fare miracoli, ma qualche beneficio lo può apportare. Le consiglio comunque di rivolgersi ad un medico omeopata, che con l’esame del caso specifico potrà garantire la prescrizione giusta per lei. Cordiali saluti.
Corinne dice
Salve dottoressa, da alcuni mesi soffro di recidiva Herpes labiale che arriva in corrispondenza del ciclo mestruale (mai avuto prima d’ora). Tra due mesi mi sposo e sono terrorizzata di averlo proprio il giorno del matrimonio…. Principalmente i sintomi sono prurito, arrossamento e pelle secca. Non ho mai avuto bolle o vesciche. So che il Natrum Muriaticum e la Sepia dovrebbero essere indicati in questo caso. Con quale dosaggio mi consiglia di procedere? Grazie mille
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Corinne, il trattamento omeopatico di fondo che viene spesso utilizzato per l’herpes labiale prevede l’uso di due rimedi omeopatici, precisamente: Sepia, se l’infezione si manifesta durante il mestruo, oppure Natrum muriaticum, se l’infezione è scatenata da esposizione al sole, affaticamento, stress, contrarietà. Per quanto riguarda la diluizione, questa, come ogni altra entità terapeutica omeopatica, è piuttosto individuale, non sempre generalizzabile, in quanto legata al caso specifico. Le posso comunque dire che diversi protocolli terapeutici fanno ricorso alla 30CH, che è una diluizione centrale, molto versatile, che può adattarsi bene a qualsiasi circostanza. La posologia utilizzata è di 3-5 granuli pro-dose, o una monodose, una volta a settimana per alcune settimane, lontano dai pasti. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita, al quale quindi le consiglio di rivolgersi. Infine, tenga presente che la riattivazione del virus dell’herpes simplex è sempre favorita da deficit delle difese immunitarie, che possono verificarsi in situazioni particolarmente stressanti sul piano emotivo o psichico, e/o per le variazioni ormonali legate alle mestruazioni. Pertanto la prima prevenzione da mettere in atto è rafforzare il sistema immunitario e ciò lo si può fare cominciando dall’alimentazione, che deve essere sana ed equilibrata, orientata anche ad abbassare l’infiammazione e lo stress ossidativo, riducendo quindi il consumo degli zuccheri semplici e dei grassi saturi (grassi idrogenati in particolare) e privilegiando i cibi ricchi di vitamine (in particolare A/betacarotene, gruppo B, C, D, E), minerali (in particolare calcio, magnesio, zinco), acidi grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6 non ossidati dal calore), cereali integrali, prebiotici e probiotici. Cordiali saluti.
Ari dice
Buongiorno Dottoressa ,
io soffro ormai da qualche anno di perdite vaginali di colore trasparente (tipo muco) , non hanno nessun odore , non ho nessun bruciore .
Sono stata più volte dalla ginecologa che mi ha visitato e fatto tutti gli accertamenti e dice che va tutto bene ,ma purtroppo queste perdite mi danno molto fastidio perché sono molto consistenti .
Tutto é iniziato dopo che ho partorito circa 4 anni e mezzo fá .
pensa la Sepia possa aiutarmi ?
grazie mille
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Ari, com’è noto, la leucorrea fisiologica è asintomatica e le perdite vaginali sono opalescenti, dal trasparente al bianco latte. È abbastanza comune durante l’ovulazione, la gravidanza e in generale in tutte quelle condizioni che alterano i livelli degli estrogeni (ad es. pillola anticoncezionale, menopausa). Sepia è un rimedio omeopatico che contempla una leucorrea gialla, acida, talvolta con fitte in vagina, oppure una leucorrea come il latte, con irritazione dei genitali. Altri rimedi omeopatici da prendere in considerazione potrebbero essere: Borax (perdite come bianco d’uovo), Sabina (perdite come amido), Luesinum (perdite come acqua). Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita medica omeopatica. Cordiali saluti.
Vale dice
Salve,
Ho acquistato Sepia 9ch per ricorrenti episodi di nausea e vomito gravidico(8settimane)…in farmacia dicevano di non riconoscerlo per utilizzo in gravidanza….ma ho letto su diverse pagine il contrario… Cosa Mi consiglia in termini di posologia? Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Vale, una diluizione medio-bassa come la 9CH solitamente viene utilizzata in ragione di 3-5 granuli pro-dose, 2-3 volte al dì, lontano dai pasti. Sepia è certamente uno dei rimedi omeopatici che trova indicazione per la nausea ed il vomito in gravidanza, specialmente come rimedio di fondo per una donna con le caratteristiche del rimedio. Altri rimedi omeopatici che vengono spesso prescritti, con un’azione prioritariamente sintomatica, sono: Cocculus (nausee accompagnate da vertigini, che peggiorano con il movimento e con il freddo e migliorano stando sdraiati), Tabacum (nausee accompagnate da pallore del volto e sensazione di svenimento, che migliorano con l’aria fresca), Petroleum (nausee che migliorano chiudendo gli occhi o mangiando qualcosa). Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita, al quale quindi le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.
Alma dice
Buonasera dottoressa, soffro da anni di melasma ho letto he sepia potrebbe aiutare. Mi consiglierebbe questo rimedio e in che dosi?
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Alma, Sepia è un rimedio omeopatico che può essere di aiuto per trattare le macchie bruno-marroni sul viso (melasma, forma di iperpigmentazione cutanea del viso). Come primo approccio e nelle more di rivolgersi ad un medico omeopata, in genere ci si orienta verso le basse diluizioni (ad es. fino a 7CH), che solitamente si utilizzano in ragione di pochi granuli pro-dose (ad es. 3-5 granuli), più volte al dì (ad es. 3-4 volte), lontano dai pasti. Ovviamente, come accennato, la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita. Cordiali saluti.
Alisea dice
Buongiorno Dottoressa,
ho 37 anni e soffro sin dalla pubertà di perdite vaginali dense e giallastre, se pur asintomatiche. Nel corso degli anni ho effettuato diversi tamponi, i quali non hanno mai riscontrato alcun tipo di infezione, inoltre anche tutti i rimedi (ovuli, compresse, pomate vaginali, lavande di betadine, ecc.) prescritti dai ginecologi da cui sono stata, non hanno sortito il benchè minimo effetto. Secondo lei, nel mio caso, visto che sono quasi 25 anni che ho questo problema, sarebbe utile tentare il rimedio Sepia? Se si in quale posologia? Grazie mille.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Alisea, Sepia è un rimedio omeopatico maggiormente adatto in caso di secrezioni vaginali lattiginose, quindi biancastre (leucorrea), abbondanti, irritanti e maleodoranti. Per le secrezioni giallastre i rimedi omeopatici spesso prescritti sono Pulsatilla (perdite non irritanti) o Kreosotum (perdite irritanti, di cattivo odore, che sporcano la biancheria). Per quanto riguarda la posologia, in genere ci si orienta verso una diluizione medio-bassa (ad es. 9CH), che ha un’attenzione anche al funzionale e solitamente si utilizza in ragione di 3-5 granuli pro-dose, più volte al dì (ad es. 2-3 volte), lontano dai pasti. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita, al quale quindi le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.
Fulvia dice
Buongiorno,
Che cosa intende per “il soggetto Sepia e’ un intossicato”?
A me e’ stato prescritto Sepia ma non non bevo, non fumo e non prendo farmaci.
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Fulvia, non necessariamente bisogna assomigliare in tutto e per tutto ad un rimedio omeopatico, ossia riscontrare tutti i sintomi contenuti nella relativa patogenesi, ma solo quelli principali, quelli più disturbanti, quelli più significativi, i cosiddetti “sintomi-chiave”. Almeno tre di questi, secondo il noto omeopata Constantin Hering, uno dei più brillanti allievi di Hahnemann, il quale per l’appunto sosteneva che tre sintomi accuratamente selezionati sono sufficienti per l’individuazione del rimedio omeopatico giusto (la cosiddetta “regola del tripode”). Ad ogni buon conto l’eventuale intossicazione di Sepia è solo una possibile predisposizione legata alla diatesi di appartenenza (il tubercolinismo, tra la psora e la sicosi). Ovviamente il suo medico omeopata potrà fornirle ogni ulteriore ragguaglio in relazione al caso specifico. Cordiali saluti.
Sabrina dice
Buona sera Dottoressa, saprebbe dirmi la differenza in termine di dosi (ovvero ch, Mk etc).
Io ad oggi prendo Sepia 6k-mk, come agisce e che differenza c’è con le altre diluizioni.
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sabrina, la invito a consultare la pagina “Diluizioni omeopatiche D, CH, K, LM” nella sezione del sito “Approfondimenti”, dove le sue domande potranno trovare risposta. Però il rimedio omeopatico che lei sta utilizzando, Sepia 6K-MK, è in una forma farmaceutica particolare, la cosiddetta “potenziata”, costituita da capsule contenenti granuli impregnati con diluizioni/dinamizzazioni/potenze viepiù crescenti, dalla 6K alla MK, da assumere secondo tale ordine. Tali forme farmaceutiche consentono da un lato di ridurre i tempi di guarigione, in particolare dei casi cronici o più ostinati di malattia, potendo ripetere il rimedio omeopatico giornalmente e dall’altro di scongiurare o attenuare ogni possibile fenomeno transitorio di aggravamento, cioè sia l’aggravamento omeopatico vero e proprio e sia l’aggravamento iatrogeno. Infatti l’utilizzo progressivo di dosaggi sempre più infinitesimali del rimedio omeopatico – scelto sul massimo grado di similitudine con il paziente – consente di accordarsi perfettamente alla componente infinitesimale dell’essere umano, come raccomandava Hahnemann. Cordiali saluti.
Sabrina dice
Buonasera dottoressa Volpe, volevo chiederle visto lei tratta anche nel suo sito rimedi fitoterapici con dei consigli, mi chiedevo se queste piante che le ho scritto corrispondono a qualche rimedio omeopatico. Potrebbe indicarmeli? Io pensavo a Sepia, Pulsatilla, Lycopodium e Natrum Muriaticum ma non sono un esperta e potrei sbagliarmi. Grazie.
– Cynara scolimus .
– Urtica urens.
– Crysanthellum americanum
– Viola tricolor .
– Taraxacum
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sabrina, i fitoterapici e i rimedi omeopatici sono entrambi rimedi naturali, entrambi validi, ma non sono in relazione tra loro, nel senso che non può esistere un legame o una corrispondenza, in quanto hanno meccanismi di funzionamento che si basano su principi terapeutici completamente differenti, all’opposto: i fitoterapici agiscono chimicamente, secondo la legge dei contrari, come i farmaci della medicina tradizionale e possono avere controindicazioni e/o effetti collaterali; i rimedi omeopatici non hanno nulla di chimico, agiscono secondo le legge dei simili, a livello sistemico, dove ogni rimedio è una «persona», sia dal punto di vista fisico che psichico (è questa l’essenza e la straordinaria originalità dell’Omeopatia), non contengono tossicità e non hanno controindicazioni e/o effetti collaterali. Cordiali saluti.
Alessandra dice
Gentile Dottoressa
Potrebbe indicarmi modi e dosaggi per sintomi psichiatrici acuti?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Alessandra, generalmente ci si orienta per una diluizione medio-bassa (ad es. 9CH), che possiede una buona attività sintomatica, con un’attenzione anche al funzionale ed al sub-cronico e che solitamente si utilizza in ragione di 3-5 granuli pro-dose più volte al dì (ad es. 2-3 volte), lontano dai pasti. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita, al quale quindi le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.