DESCRIZIONE
La Seppia è un mollusco cefalopode marino diffuso in ogni mare e in ogni oceano, dove vive nei fondali. Quelle del Mar Mediterraneo e dell’Oceano Atlantico appartengono alla specie Sepia officinalis. Può essere di dimensioni diverse a seconda dell’habitat che colonizza, ha colore vario (grigio-giallo, rosso, arancione, bruno, azzurro) e mutevole da mimetizzarsi con il fondale, è di forma ovale, ha morfologicamente ben distinti la testa ed il corpo. La testa è massiccia con otto braccia di pari lunghezza munite di ventose, che nascondono al centro un becco corneo simile a quello del pappagallo e due lunghe appendici retrattili dotate di ventose solo all’apice; gli occhi sono sporgenti con pupilla molto sviluppata. Il corpo è schiacciato, orlato lateralmente da due pinne a forma di frangia contrattile, all’interno del quale si trova una conchiglia, detta osso di seppia, costituita da lamelle di sostanza calcarea. Nel corpo si trova anche la caratteristica sacca contenente una specie di inchiostro che l’animale emette nell’acqua per sfuggire ai suoi predatori. Questo “nero di seppia” è un liquido dal colore bruno-nerastro dovuto alla presenza di melanina, che ne è il costituente principale. In passato veniva usato come inchiostro, oggi invece è adoperato in cucina come condimento di primi piatti. L’omeopatia lo utilizza per la preparazione di uno dei più importanti rimedi della Materia Medica Omeopatica.
Il rimedio omeopatico Sepia si ottiene dalla triturazione dell’inchiostro di Seppia, precedentemente essiccato e quindi diluito/dinamizzato in soluzione idroalcolica secondo i procedimenti classici.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
L’inchiostro di seppia contiene diverse sostanze chimiche in differenti concentrazioni a seconda della specie di appartenenza. I componenti principali sono melanina (pigmento) e muco, ma si possono trovare anche tirosinasi (enzima), dopamina (neurotrasmettitore), L-Dopa o Levodopa (intermedio nella biosintesi della dopamina), piccole quantità di amminoacidi (unità strutturali primarie delle proteine) e di mucine (glicoproteine) e dal punto di vista chimico quattro sali minerali, carbonato di calcio, carbonato di magnesio, solfato di sodio e cloruro di sodio.
Ciò spiega, in una certa misura, la complessità dei sintomi omeopatici di Sepia.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Sepia è uno dei principali policresti dell’omeopatia. La sua costituzione è fosfo-fluorica, il temperamento bilioso-nervoso.
Il rimedio agisce principalmente sull’utero e sul fegato ma anche sul sistema nervoso, sui nervi periferici e su quelli del bacino, su tutto l’apparato genitale femminile, sull’apparato gastro-intestinale, sui legamenti, sui muscoli e sulle articolazioni, sull’apparato urinario, sulla pelle, sull’apparato respiratorio, sulla circolazione ove risolve la congestione venosa.
Il soggetto Sepia è un intossicato; la sua intossicazione è lenta e profonda e può avere varie cause che sono soprattutto riconducibili ad una diatesi generalmente tubercolinica, con disturbi di congestione portale, epatica e urinaria.
La malattia di Sepia consta di una prima fase “stenica” e reattiva durante la quale l’organismo cerca di reagire; questa fase è caratterizzata da momenti di eccitazione, di irritabilità, di cattiveria, di insensibilità e di violenza. Poi, passando per uno stato di isterismo, di nervosismo, di variabilità di umore e di contraddizioni accompagnate da uno spirito polemico (lagnoso), con pianto facile, di paura, essa evolve in una seconda fase “astenica”. Durante la fase astenica ogni tentativo di smaltire le tossine attraverso le vie di eliminazione risulta nullo: il soggetto quindi si anemizza, diventa freddoloso, si deprime, si rilassa, fino ad arrivare ad uno stadio di depressione sia mentale che fisica.
La fase astenica è accompagnata da una condizione di ATONIA generalizzata e di APATIA. E’ allora che Sepia diventa malinconica, triste, lenta, stanca, depressa, angosciata, scoraggiata, taciturna, di poche parole e se interrogata risponde a monosillabe. Non ama essere consolata ed è incapace di provare affetto sia verso i suoi cari che verso i propri doveri, ha difficoltà di concentrazione e soprattutto prova indifferenza verso tutto e tutti; sente di aver sbagliato tutto nella vita, le sue giornate sono interminabili, la morte sembra l’unica alternativa. Un evento positivo non procura gioia, anzi provoca una sensazione di inadeguatezza, di vuoto, di inutilità, di sofferenza. La depressione, il pessimismo, l’ansia, la stanchezza sono molto accentuati ed è anche esagerato il modo che ha il soggetto di reagire ad ogni piccolissimo stimolo; egli vive in continuo stato di allerta ed è pronto a “scattare”: proprio come la seppia, sempre guardinga, pronta a difendersi svuotando la sua tasca contenente il “nero” per confondere il predatore e scappare. Ma ha una carenza di continuità allo sforzo. La sua stanchezza dovuta alla ptosi (abbassamento) ed alla congestione venosa è la causa della scarsa resistenza a sopportare una situazione di stress, perciò entra facilmente in ansia, per qualsiasi cosa.
La congestione ed il rilassamento dei legamenti sono la causa della ptosi che interessa l’utero in primis, ma anche le restanti parti del corpo. Il rimedio è molto simile a Pulsatilla nel profilo psicologico, ma Sepia è una DONNA nel periodo del climaterio che si adira se consolata, Pulsatilla è generalmente una ragazza nel periodo del menarca che ama essere consolata. Sepia è cosciente del suo stato, ne soffre, ma non riesce a reagire. Poiché il quadro psicologico descritto lo si ritrova soprattutto nelle donne, ciò fa di Sepia un rimedio prevalentemente femminile, pur non essendoci in omeopatia una distinzione tra rimedi femminili e rimedi maschili.
In sintesi, tre sono le metafore che ci aiutano a comprendere meglio il rimedio:
I) In Sepia TUTTO E’ NERO.
II) In Sepia TUTTO PESA.
III) In Sepia TUTTO E’ GIU’.
I) TUTTO E’ NERO. L’umore, il colorito, il sangue delle mestruazioni, i capelli scuri, spesso le macchie scure sul viso, le occhiaie. Sepia vede tutto nero, proprio come l’inchiostro della seppia.
II) TUTTO PESA. Qualsiasi azione o iniziativa le pesa, non ha la risolutezza e l’energia per svolgere la normali attività quotidiane, non si interessa più a nulla, neppure a marito, figli, lavoro, casa e altri doveri.
III) TUTTO E’ GIU’. Lo è psicologicamente perché è depressa. Lo è anche sul piano estetico: le palpebre sono cadenti e dagli occhi tristi cadono le lacrime, i capelli cadono, la pelle e i tratti del viso cedono, il volto è inespressivo, gli angoli della bocca, i glutei, le mammelle, le pliche cutanee cascano verso il basso. Lo è sul piano fisiologico dove vi è la limitazione di diverse funzionalità organiche: gli organi tendono alla ptosi, in particolare gli organi del bacino. La ptosi è dovuta al rilasciamento dei legamenti e dei muscoli. Tutto sprofonda. Il retto, la vagina, l’utero sono prolassati (“bearing-down”) e il soggetto avverte un senso di peso, ha la sensazione di avere una palla dentro che spinge, ha la sensazione che qualcosa voglia fuoriuscire. In particolare il prolasso dell’utero porta il soggetto ad incrociare le gambe per alleviare tale sensazione. La ptosi è generalmente dolorosa. La parola chiave che caratterizza il rimedio è quindi ATONIA.
Per i motivi esposti il rimedio si rivela un ottimo ANTIDEPRESSIVO. La sfera genitale femminile è una delle grandi competenze terapeutiche di Sepia, per cui il rimedio è molto utilizzato per la depressione post-partum, per la depressione in menopausa e per i problemi legati al climaterio: le vampate di calore vanno dal basso verso l’alto, cioè dal torace al volto. Si rivela utile inoltre nei casi di esaurimento nervoso, emicrania, nevralgia, annessite e parametrite croniche, disturbi dei vari organi ed apparati dovuti alla ptosi ed alla congestione venosa, quali gastrite, enterite, stipsi o diarrea, emorroidi, epatopatie, stasi venosa della vena porta e delle gambe, varici, ecc. E’ anche il rimedio della donna in carriera.
Il soggetto Sepia è freddoloso, a letto, la sera, ha i piedi freddi ed il freddo lo aggrava sempre; si sente meglio dopo un bagno freddo solo se si trova nello stato reattivo; sta peggio prima di un temporale e al mattino, migliora la sera; peggiora se coricato sul lato sinistro, dopo i pasti, prima delle mestruazioni, con la consolazione, con tutto ciò che aggrava la congestione venosa; qualunque cosa lo aggrava poiché Sepia è un soggetto inadattabile. I suoi sintomi migliorano coricandosi sul lato destro, con il calore del letto in quanto freddoloso, con l’esercizio fisico e con il movimento in generale, cioè con tutto ciò che migliora la congestione venosa. Spesso presenta una lateralità sinistra, i sintomi cominciano a sinistra e sono più marcati a sinistra. Sepia sente il bisogno di slacciarsi la cintura, di sbottonarsi il colletto della camicia. I dolori e le sensazioni sono intermittenti, i sintomi sono contraddittori, ad esempio stati di irritabilità si alternano a stati depressivi.
Altre note chiave sono: avversione per cibi grassi e farinosi, nausee al mattino e all’odore di cibi cucinati, intolleranza per il latte, emicranie sinistre, sensazione di freddo tra le spalle o alle gambe, pesantezza alle gambe, scarsa libido.
I suoi sinergici sono Natrum muriaticum, Nux vomica, Phosphorus.
I suoi antidoti (ma che ne aiutano l’azione) sono Aconitum napellus, Antimonium crudum, Antimonium tartaricum, Rhus toxicodendron.
I suoi incompatibili sono Bryonia, Lachesis, Pulsatilla.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Sepia si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio descritte in precedenza.
1) APPARATO GENITALE. Gli organi genitali femminili sono una delle grandi sfere d’azione di Sepia. AMENORREA. DISMENORREA. GONORREA. ANNESSITE e PARAMETRITE. DISTURBI MESTRUALI DEL CLIMATERIO. Leucorrea. MENOPAUSA. Mestruazioni irregolari. Prolasso dell’utero. La libido è scarsa sia nell’uomo che nella donna, dove l’utero è ingrossato, fibromatoso, spesso prolassato, atonico ed ella avverte una sensazione di pesantezza, come di una palla, come se l’utero volesse fuoriuscire dalla vagina ed ha il bisogno di sedersi con le gambe incrociate per trattenerlo, con sensazione di BEARING DOWN (gli organi sono trascinati verso il basso, come se stessero per cadere fuori). Ma l’utero e la vagina sono anche organi emuntori, per cui ci può essere metrorragia, ma anche amenorrea ed una leucorrea lattiginosa, abbondante, irritante e maleodorante. Sono presenti anche dolori ed anche l’atto sessuale è doloroso. Spesso nel rimedio si riscontrano frigidità, repulsione per il sesso e impotenza. L’uomo Sepia, pur avendo debole desiderio sessuale, può avere periodi di eccitazione con polluzioni e piccole perdite di liquido prostatico. Spermatorrea. Egli potrà essere un sicotico vittima di una vecchia blenorragia. Il rimedio si rivela particolarmente utile nei casi di BLENORRAGIA. Dopo le polluzioni e dopo l’atto sessuale egli è colto da stanchezza fisica e psichica. Fimosi.
2) FEGATO. EPATOPATIE. INSUFFICIENZA EPATICA. Ittero. Il fegato è ingrossato e dolente, la cistifellea è dolente al tatto, il dolore peggiora coricandosi sul lato sinistro.
3) APPARATO DIGERENTE. La congestione del fegato è la causa dei sintomi digestivi quali nausea al risveglio mattutino, a digiuno e agli odori di cucina; spesso è intollerante al latte che gli provoca diarrea e flatulenza; prova disgusto per i farinacei e per gli alimenti grassi. Nausea e vomito in GRAVIDANZA. DISPEPSIA: la digestione è lenta e spesso accompagnata da mal di testa. Sepia ha dolori di stomaco di ogni tipo e la diminuzione o la perdita dell’appetito o la falsa fame sono frequenti; il dolore e la sensazione di vuoto allo stomaco sono provocate dalla ptosi dello stomaco e non migliorano mangiando ma migliorano notevolmente indossando una fascia che sostiene lo stomaco. Ha mal d’auto e mal di mare come Cocculus. E’ utile anche nei casi di GASTRITE, ENTERITE, EMORROIDI. L’intestino generalmente è fortemente costipato a causa dell’atonia rettale: il retto è prolassato, le emorroidi sono sanguinanti, dolorose e prolassate; può essere presente anche una piccola ernia rettale. Talvolta può essere presente la diarrea che rappresenta uno tentativo di eliminazione delle tossine da parte dell’organismo. Il rimedio viene spesso usato in gravidanza allorché alla stipsi è associata la compressione fetale. E’ utile anche per combattere gli effetti dell’alcol.
4) SISTEMA NERVOSO. DEPRESSIONE post-partum e del climaterio con astenia psichica e fisica. ESAURIMENTO NERVOSO. ISTERISMO. NEVRALGIE. SMEMORATEZZA. IRRITAZIONE. Isteria. Tristezza ed abbattimento con pessimismo. Indifferenza ed apatia. Abulia e desiderio di solitudine. Tendenza a commettere errori nello scrivere e nel parlare. Inadeguatezza nel lavoro intellettuale. Lentezza nel concepire idee. Sensazione di confusione alla testa che impedisce di effettuare ogni lavoro mentale. VERTIGINI al mattino, alzandosi. CEFALEA che migliora coricandosi sul lato dolente, con il riposo, all’aria aperta, chiudendo gli occhi; peggiora con il movimento e chinandosi. L’emicrania di Sepia è generalmente sinistra e migliora stringendo la testa con le mani o con il calore locale e può essere provocata anche dall’odore del cibo, accompagnata a nausea, a vomito. Nevralgie, anche in gravidanza. Sia le cefalee che le nevralgie di Sepia possono essere periodiche, congestizie e violente; possono interessare anche soggetti affetti da reumatismo. Affezioni degli occhi: orzaiolo, calazio; del naso: ozena; dei denti: ODONTALGIA. Il sonno è irregolare e disturbato da incubi e palpitazioni che rendono ansioso il soggetto.
5) APPARATO URINARIO. L’apparato urinario rappresenta un’altra via attraverso la quale Sepia cerca di eliminare le tossine. Le urine sono scure, maleodoranti, di odore forte e il desiderio di urinare è frequente. La lassità e la ptosi interessano anche i reni e la vescica, così potrà esserci in Sepia incontinenza, ma anche cistite cronica con dolore e bruciore. Vescica irritabile. Sepia è un rimedio che si rivela molto utile nei casi di infezioni microbiche urinarie in quanto la ptosi della vescica determina una stasi d’urina che provoca una proliferazione batterica con conseguenti cistiti dolorosissime che si manifestano con urina torbida dovuta a piuria. Il rimedio si rivela particolarmente utile nei casi di POLLIACHIURIA, di INCONTINENZA e di PIELONEFRITE colibacillare. Minzione involontaria anche dei bambini. E’ un rimedio molto usato per i tubercolinici e per gli psorici.
6) PELLE. ESANTEMI cronici. ECZEMA. EFELIDI. FORFORA. Herpes. Tigna. MACCHIE EPATICHE. PITIRIASI versicolor per la cura della quale Sepia si rivela un ottimo rimedio. Eruzioni cutanee pruriginose quali vescicole, eczema, herpes, pustole purulente, verruche ai genitali, eruzioni secche a scaglie che cadono poi si riformano e poi sanguinano, di croste spesse e gialle, che compaiono spesso a livello dei genitali delle pieghe di flessione degli arti, sulla faccia sul contorno della bocca, degli occhi, delle orecchie. Ma quello che è spesso colpito è il naso, più precisamente l’imboccatura del naso a volte anche con veri e propri tappi mucosi e con perdita dell’olfatto. La cute di Sepia è malsana e spesso il volto è sede anche di macchie epatiche che gli conferiscono l’aspetto di una “maschera gravidica”. Molto spesso il soggetto Sepia presenta efelidi a “sella di cavallo” sul naso. SEBORREA. TRICOFIZIA. Psoriasi. Sepia traspira facilmente, anche i piedi, ed anche il suo sudore è maleodorante. Dolori sotto le UNGHIE. Verruche.
7) APPARATO RESPIRATORIO. Raucedine e laringite con sensazione di secchezza. Tosse secca o con espettorato denso ed aderente, simile a pertosse. Pertosse. Catarro cronico. Dispnea. Sepia può essere affetto da ogni tipo di catarro, secco o grasso e/o tosse che peggiora quando il soggetto è coricato sul lato sinistro. Ozena.
8) SISTEMA CARDIO-CIRCOLATORIO. Lo stato d’intossicazione si manifesta anche a livello circolatorio producendo congestione venosa, battiti accelerati specie in fase di digestione, congestione che il soggetto avverte nel petto e vampate di calore che salgono al volto con sensazione di violenta congestione alla testa. Epistassi. ERETISMO CIRCOLATORIO palpitazioni e sensazione di grande debolezza; tendenza sincopale (venir meno). Il soggetto si anemizza e diventa freddoloso, ha brividi alla minima occasione, si raffredda. VENE VARICOSE e VARICI, con senso di pesantezza alle gambe, per la cura delle quali Sepia si rivela un buon rimedio.
9) LEGAMENTI, MUSCOLI, ARTI E ARTICOLAZIONI. Dolori ed IRRITABILITA’ NERVOSA E MUSCOLARE che può interessare le varie parti del corpo, ma soprattutto gli arti, con fitte, pizzicori, sensazione di bruciore, intorpidimento, irrigidimento. REUMATISMO CON GONFIORE. SCIATICA. Lassità dei legamenti, dei tessuti e dei muscoli.
DOSI
In tutti i casi, come primo approccio, diluizione 7CH 3 granuli 2-3 volte al dì.
Sarà il medico omeopata a confermare eventualmente tale diluizione oppure a prescriverne una diversa o più alta per un’azione maggiormente profonda e sistemica, sulla base della necessità. Ovviamente la posologia cambia di conseguenza.
(*) V. Note esplicative
Adele dice
Buongiorno, può essere indicato per chi ha occhiaie nere congenite? Non esiste in crema?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Adele, per le occhiaie potrebbe essere utile una crema a base di Amamelide. Cordiali saluti.
Guidonia dice
Salve, volevo sapere se secondo lei posso utilizzare le gocce orali R53 per uno sfogo di acne sul mento che non riesco a curare. Ho finito ad Aprile la mia cura con petroleum 18 LM e sepia 18 Lm, ma al momento non è possibile vedere l’omeopata, ho una visita a giuno. Le volevo chiedere insomma se queste gocce vanno in contrasto in qualche modo con la cura che ho fatto, o se è meglio prendere ad esempio belladonna 30ch. Sto mangiando bene, frutta verdura legumi cereali, prendo infusi di bardana, non uso cosmetici,prendo echinacea semi di pompelmo. Può darmi qualche ulteriore indicazione oltre agli innumerevoli preziosi consigli che si trovano sul sito?
Scusi dimenticavo di dirle che ho 40 anni, e un intestino costantemente irritato. Forse riflettendoci potrei prendere nux vomica 200 k, è un rimedio che l’omeopata in alcuni casi ha associato alle cure che mi ha prescritto, essendo anche un rimedio utile in caso di acne. La ringrazio per il tempo.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Guidonia, è utile precisare che R53 Dr. Reckeweg non è un rimedio unitario dell’Omeopatia classica, bensì è un rimedio complesso dell’Omotossicologia, la quale pur avendo diversi punti di contatto con l’Omeopatia, cui si ispira (in particolare alla scuola complessista), adotta orientamenti terapeutici, rimedi e criteri di scelta degli stessi completamente differenti. Tale complesso è costituito da un mix di rimedi in preparazione omeopatica a varie diluizioni decimali e troverebbe indicazione per acne volgare, comedoni, eczemi. Come tutti i rimedi omeopatizzati non dovrebbe creare alcuna interferenza con i rimedi omeopatici veri e propri. Per quanto riguarda i principali rimedi omeopatici unitari che vengono utilizzati nell’acne, consulti la pagina “Dermatite, Eczema, Dermatosi” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Ovviamente sarebbe opportuno non prendere alcuna iniziativa senza aver prima consultato l’omeopata. Cordiali saluti.
Katia dice
Gentilissima Dott.ssa, ho 43 anni e vorrei sapere cosa posso prendere per cistite che mi si ripresenta spesso, passa con medicinali ma poi torna a farsi sentire appena finisco la cura.
Ho un ciclo irregolare ma non menopausa, perdute molto abbondanti giallastre e maleodoranti, difficoltà ad avere rapporti, e molto bruciore ad urinare.
Vorrei provare con l’omeopatia .
Grazie cordiali saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Katia, consulti l’articolo “Infezioni delle vie urinarie” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono riportati i principali rimedi omeopatici che vengono all’uopo adoperati, con una sintesi delle relative sintomatologie di copertura. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio adatto sarà quello che contempla una sintomatologia simile a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Ad esempio, nella circostanza potrebbero essere presi in considerazione rimedi omeopatici come Arsenicum album, Apis, Cantharis, Mercurius corrosivus, Phosphorus, Terebenthina. Le cistiti croniche o recidivanti, espressione di un particolare «terreno» individuale, rappresentano un’indicazione elettiva per un trattamento omeopatico di fondo (Thuya, Sepia, Silicea, Medorrhinum…). Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita medica omeopatica, al quale quindi le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.
Sabrina dice
Buongiorno dott.ssa volevo chiederle quali rimedi costituzionali soffrono di pressione alta o anche sbalzi pressori,quindi la mattina magari bassa e verso sera alta e che sudano maggiormente dietro il collo,testa e viso, in luoghi caldi sia chiusi che all’aperto e sia d’estate ,che oltre sudare al minimo movimento si stancano subito . Grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sabrina, la invito a consultare l’articolo “Ipertensione arteriosa” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono riportati i principali rimedi omeopatici che vengono prescritti in caso di ipertensione o di sbalzi pressori, quasi tutti costituzionali: Aconitum napellus (c. sulfurica), Arnica montana (c. carbo-sulfurica), Aurum (c. carbo-fluorica), Baryta carbonica (c. carbo-fluorica), Ignatia amara (c. fosfo-fluorica), Kalium carbonicum (c. carbonica), Lachesis (c. fosfo-fluorica), Natrum muriaticum (c. fosforica), Nux vomica (c. carbo-sulfurica), Phosphorus (c. fosforica), Sanguinaria (c. fosfo-sulfurica), Secale cornuta (c. fosfo-sulfurica), Sulphur (c. sulfurica). Cordiali saluti.
Maria Rita dice
Buongiorno, è possibile assumere Sepia gocce all’età di 14 anni per stitichezza severa, acne e ritardo mestruale? E se possibile,quante gocce al giorno? Grazie
Maria Rita
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Maria Rita, Sepia è uno dei rimedi omeopatici che può essere utilizzato in caso di stitichezza, acne e ritardo mestruale, ove tali disturbi siano caratterizzati da manifestazioni, segni e sintomi contemplati dalla patogenesi del rimedio. La stitichezza di Sepia è prevalentemente causata dall’atonia rettale, con feci difficoltose, insufficienti, dure ed il soggetto ha la sensazione di avere un corpo estraneo nell’ano ed il retto che fuoriesce. Altri rimedi omeopatici adoperati per la stitichezza sono Opium, Hydrastis canadensis, Alumina, Graphites, Plumbum, Magnesia carbonica, Nux vomica… L’acne di Sepia peggiora sensibilmente prima del periodo mestruale. Altri rimedi omeopatici adoperati in caso di acne sono Selenium, Kalium bromatum, Antimonium tartaricum, Pulsatilla, Graphites, Sulphur, Viola tricolor… I ritardi mestruali di Sepia sono abbastanza frequenti, il ciclo mestruale è breve ed irregolare. Altri rimedi omeopatici adoperati per il ritardo mestruale e per l’amenorrea (primaria o secondaria) sono Senecio, Natrum muriaticum, Colocynthis, Aconitum napellus, Pulsatilla, Lycopodium, Calcarea carbonica… Per quanto riguarda la diluizione e la posologia, quantunque anch’esse personali, non sempre generalizzabili, legate cioè al caso specifiche, spesso, come primo approccio e nelle more di rivolgersi ad un medico omeopata, ci si orienta verso una diluizione medio-bassa (ad es. 9CH), che solitamente si utilizza in ragione di 3-5 granuli o 10-15 gocce pro-dose, più volte al dì (ad es. 2-3 volte), lontano dai pasti. Ovviamente, come accennato, la prescrizione giusta per sua figlia la può garantire solo un medico omeopata, previa vista, al quale quindi le consiglio di rivolgervi. Cordiali saluti.
Agata dice
Salve, volevo sapere se Sepia è adatto anche per l’incontinenza post parto. Il problema però è che sono già trascorsi 7 anni. Non riesco più a fare neanche un salto o una corsetta senza che non esca nemmeno una goccia.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Agata, Sepia è uno dei rimedi omeopatici che viene utilizzato per l’incontinenza urinaria, per cui se lei si riconosce nelle caratteristiche psico-fisiche del rimedio e nella sintomatologia associata al disturbo, allora lo stesso può considerarsi adatto. Tra gli altri rimedi omeopatici potenzialmente idonei troviamo: Belladonna, Causticum, Cina, Dulcamara, Mercurius corrosivus… Consulti quindi l’articolo “infezioni delle vie urinarie” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono riportati i principali rimedi omeopatici che vengono più spesso impiegati nei vari disturbi del tratto urinario, tra cui anche l’incontinenza urinaria. Le consiglio comunque di non fare da sola, ma di rivolgersi ad un medico omeopata, che con l’esame del caso specifico sarà in grado di prescrivere la terapia a lei appropriata. Cordiali saluti.
Rosa dice
Gentilissima Dottoressa Rita della Volpe, innanzitutto complimenti per il sito e per la precisione che utilizza per spiegare i vari rimedi.
Grazie a Lei, ho finalmente capito mia figlia che è Lycopodium. Oltre a questo rimedio che le somministro, come da Lei suggerito, sta avendo problemi di amenorrea per i quali le somministro Sepia 5 ch piú volte al giorno, oltre ai fiori di Bach : Star of Bethlem (Ho sospeso Lycopodium).
Con Lycopodium e Sepia migliora molto il suo umore.
Vorrei cortesemente da Lei sapere:
1. Posso aggiungere anche Lycopodium alla 5 ch oltre Sepia? Vanno bene alla 5ch piú volte al giorno tutti e 2 o solo Sepia x il momento?
2. L amenorrea (ritardo anche di 6 mesi ed esami clinici a posto) ha provocato una piccola ciste al seno destro che teniamo sotto controlo, cosa posso dare a mia figlia a tal proposito, per eventualmente ridurla?
3. Cos’altro posso aggiungere per l amenorrea? Mi hanno suggerito l agnocasto/ salvia cosa ne pensa?
Grazie mille per la Sua cortese risposta.
Mamma Rosa
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Rosa, Lycopodium e Sepia non sono rimedi omeopatici tra loro incompatibili, per cui possono coesistere. Relativamente alla cisti, i rimedi omeopatici potenzialmente idonei sono diversi, tra cui si citano Belladonna, Hepar sulphur, Mercurius solubilis, Silicea, Sulphur (o Sulphur iodatum). Per i fitoterapici dia un’occhiata all’articolo “Per maturare foruncoli e ascessi” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. Per quanto riguarda l’amenorrea, anche qui i rimedi omeopatici potenzialmente in grado di trattarla sono diversi, ma quelli più comunemente utilizzati sono: Natrum muriaticum (amenorrea dopo depressione nervosa), Colocynthis (dopo collera o arrabbiatura), Aconitum napellus (dopo paura o colpo di freddo), Pulsatilla (dopo aver preso freddo ai piedi o per effetto di anemia od in caso di irregolarità del ciclo mestruale, sia relativamente alla comparsa che alla durata e quantità), Sepia (in donna matura oppure in caso di ciclo mestruale breve ed irregolare, con frequenti ritardi), Lycopodium (mestrui ricorrentemente in ritardo o assenti), Calcarea carbonica (con leucorrea dopo un bagno freddo o lavandosi con acqua fredda, oppure in paziente dalla costituzione carbonica), Senecio (senza una ragione o fattori scatenanti apparenti). Per i fitoterapici consulti l’articolo “Per solo donne” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. L’alimentazione consigliata è quella sana ed equilibrata, rafforzata nei cibi ricchi di vitamine (specialmente vitamine C ed E) e di oligoelementi (specialmente manganese, cobalto, rame), ma contenuta negli zuccheri semplici e nei grassi saturi. Le consiglio comunque di non fare da sola, ma di rivolgersi ad un medico omeopata, che con l’esame del caso specifico sarà in grado di prescrivere la terapia giusta per sua figlia. Grazie per gli apprezzamenti. Cordiali saluti.
Barbara dice
Buonasera dottoressa, sono a chiedere un consiglio per poter curare due piccoli fibromi uterini che ho scoperto di avere, questo pomeriggio, durante visita ecografica dalla ginecologa.
Premetto che già una volta ho dovuto affrontare questo problema, con intervento chirurgico, circa 10 anni fa.
La ringrazio anticipatamente
Cordiali saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Barbara, i rimedi omeopatici che vengono più frequentemente prescritti per trattare i fibromi uterini sono Thuya, Silicea, Calcarea fluorica, Lachesis, Sepia, Aurum muriaticum natronatum, Conium maculatum, Lapis albus, Fraxinus americana. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio adatto sarà quello che contiene la sintomatologia simile a quella della paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Thuya è il rimedio omeopatico più adoperato, poiché riesce a trovare più spesso identificazione ed essere utile nel combattere la predisposizione dell’organismo a produrre forme tumorali benigne, come i fibromi uterini. Tenga però presente che solo in casi eccezionali l’Omeopatia riesce a far regredire un fibroma uterino, piuttosto riesce a fermarne l’evoluzione e ad eliminare gli inconvenienti che ne derivano (emorragie in particolare). Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo la visita di un medico omeopata, al quale le consiglio di rivolgersi. Come certamente saprà, è consigliata un’alimentazione sana ed equilibrata, con poco o senza sale, non irritante e ricca di vitamine, in particolare vitamine A, B1 e C, come pure controllare il funzionamento dell’intestino ed evitare gli esercizi fisici violenti. Cordiali saluti.
ROSA dice
VORREI INFORMAZIONI SU SEPIA , CONTRO VAMPATE DI CALORE , E DOSAGGI
GRAZIE
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Rosa, Sepia è uno dei principali rimedi omeopatici che trova prescrizione nelle vampate di calore, in particolare in quelle dovute alla sindrome climaterica. Com’è rilevabile dal presente articolo, il rimedio si addice segnatamente a una donna in stato depressivo permanente, debole, stanca sia fisicamente che moralmente, inquieta, indifferente, tendente all’isolamento, con organi allentati e privi di tono, con vampate di calore talvolta accompagnate da vertigini al mattino alzandosi, con sudorazioni abbondanti, con insonnia di notte e spesso sonnolenza durante la giornata, ecc. Per il dosaggio, che comunque, come ogni altra entità terapeutica omeopatica, è alquanto individuale, non sempre generalizzabile, spesso ci si orienta verso le medio-basse diluizioni (ad es. 9CH), che solitamente si utilizzano in ragione di 3-5 granuli pro-dose, più volte al dì (ad es. 2-3 volte), lontano dai pasti. Ovviamente la prescrizione giusta per lei (rimedio, diluizione, posologia, durata della cura, ecc.) la può garantire solo la visita di un medico omeopata, al quale le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.
Ornella dice
Vorrei sapere se sepia 9 CI 5 granuli x 3 volte al giorno va bene contro la secchezza vaginale
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Ornella, Sepia è senz’altro uno dei principali rimedi omeopatici che viene adoperato in caso di secchezza vaginale, che, com’è noto, è tipicamente legata al calo degli estrogeni durante il climaterio. Pertanto, se lei si riconosce nelle caratteristiche psico-fisiche di Sepia, come rilevabili dal presente articolo, allora il rimedio può considerarsi adatto, altrimenti occorrerà individuarne un altro maggiormente somigliante. Ciò nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico. Molto sinteticamente, Sepia si addice prevalentemente ad una donna in stato depressivo permanente, debole, stanca sia fisicamente che moralmente, inquieta, indifferente, tendente all’isolamento, con organi allentati e privi di tono, con manifestazioni vasomotorie, insonnia di notte e spesso sonnolenza durante la giornata, ecc. Un altro importante rimedio omeopatico che viene spesso adoperato è Lachesis (consulti l’articolo omonimo in questa sezione del sito), che si usa prevalentemente per una donna che si aggrava al mattino, sia a livello fisico che psichico, che è depressa al mattino e nervosa la sera, che è gelosa e diffidente, che soffre di manifestazioni vasomotorie, di senso di soffocamento, di palpitazioni cardiache, di insonnia, ecc. Per quanto riguarda la diluizione e la posologia, che comunque, come tutte le entità terapeutiche omeopatiche, sono alquanto individuali, non sempre generalizzabili, la 9CH è una diluizione medio-bassa che possiede una buona attività sintomatica, con un’attenzione anche al funzionale ed al sub-cronico e solitamente viene utilizzata in ragione di 3-5 granuli, più volte al dì (ad es. 2-3 volte), lontano dai pasti. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la potrà garantire solo l’esame specifico di un medico omeopata, al quale sarà opportuno rivolgersi. Cordiali saluti.