DESCRIZIONE
Il rimedio omeopatico Nux vomica si ottiene dalla tintura dei semi del frutto della pianta Strychnos Nux vomica o Noce vomica, prima essiccati e poi polverizzati e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
Strychnos Nux vomica o Noce vomica è un albero della famiglia delle Loganiaceae, dalle dimensioni medie, originario dell’Asia subtropicale, coltivato nello Sri Lanka (già isola di Ceylon), nell’Arcipelago Malese e nell’Australia settentrionale. Il tronco è corto e spesso. I rami sono irregolari con corteccia liscia color cenere. Le foglie sono opposte, ovali, intere. I fiori sono piccoli, bianchi e bianco-verdastri, riuniti in corimbi (tipiche infiorescenze in cui i fiori si trovano tutti alla stessa altezza). La pianta fiorisce nella stagione fredda. I frutti sono delle bacche globose, delle dimensioni di un’arancia, con epicarpo (buccia) duro, di colore verde prima, aranciato poi e con polpa bianca, gelatinosa, amara, che racchiude parecchi semi. Questi sono discoidali, da 2 a 2,5 cm di diametro per 1/2 cm di spessore, di colore grigio cenere, ricoperti da una sottile peluria setosa. Tali semi contengono alcuni alcaloidi ed in particolare due che hanno la maggiore concentrazione, la stricnina e la brucina, che sono molto tossici ed amari e costituiscono i due principi farmacologicamente più attivi.
Ricordiamo che gli alcaloidi sono sostanze organiche azotate di origine vegetale dotate di grande effetto farmacologico a fronte dell’assunzione di piccole dosi di sostanza (ad es. caffeina, nicotina, morfina, papaverina, cocaina, stricnina, brucina, ecc.). In quanto sostanze altamente reattive con le attività biologiche, sono tra le più studiate ed utilizzate in farmacologia. Esplicano numerose azioni sull’organismo quali quella di ipereccitabilità del sistema neuromuscolare, di penetrare facilmente la barriera emato-encefalica, di esercitare effetti depressivi o stimolanti sul sistema nervoso centrale, di interagire con vari recettori neurotrasmettitori ed altro. Hanno sapore amaro e non sono molto solubili in acqua ma lo sono in alcool.
La stricnina, come detto, è un alcaloide molto tossico ed è una delle sostanze più amare conosciute. Si presenta come una polvere bianca, cristallina, inodore. Se si aggiunge acido nitrico o un nitrato si produce una soluzione dal colore giallo-arancio molto intenso. La stricnina si ottiene dalla farina dei semi delle piante appartenenti al genere Strychnos, in particolare della Strychnos Nux vomica: ciò per tradizione e per la maggiore disponibilità di questa pianta. Agisce sul sistema nervoso centrale come potente eccitante e su quello periferico ove causa il blocco di particolari terminazioni nervose. Questo comporta che ogni stimolo diventa uno spasmo. La dose mortale media per l’uomo è di 1 mg/kg. La morte sopravviene per blocco respiratorio o per esaurimento fisico.
La stricnina è stata usata come pesticida per topi ed altri animali indesiderati. Nella prima metà del secolo scorso è stata adoperata in medicina a piccole dosi come stimolante, come lassativo o come rimedio contro i disturbi dell’apparato digerente. Unitamente all’amfetamina era il dopante sportivo più usato intorno agli anni ’50-’60. Attualmente in Italia il commercio di stricnina e dei suoi derivati è vietato.
La brucina dal punto di vista farmacologico esplica un’azione analoga alla stricnina, anche se, pur rimanendo pericolosamente tossica, è meno attiva e meno amara della stricnina. A temperatura ambiente si presenta anch’essa come una polvere bianca inodore. L’aggiunta di acido nitrico o di nitrati produce soluzioni dal colore rosso molto intenso.
Contrariamente a quanto ritenuto da diversi omeopati, anche autorevoli, non è la Strychnos Nux vomica la pianta che ha la più alta concentrazione di stricnina esistente in natura. Ad esempio i semi della Strychnos Ignatia, da cui si ottiene il rimedio omeopatico Ignatia amara, ne contengono una quantità nettamente superiore.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Nux vomica è un rimedio costituzionale ed è uno dei principali policresti dell’omeopatia. Agisce prevalentemente sul sistema nervoso, sia centrale che periferico e sull’apparato digerente (fegato innanzitutto), con importanti riflessi sugli apparati cardiovascolare, muscolo-scheletrico, urinario, respiratorio, genitale femminile e maschile. I sintomi caratteristici sono simili a quelli prodotti dall’avvelenamento di stricnina e/o di brucina, che come visto sono gli alcaloidi maggiormente contenuti nei semi della Noce vomica da cui ha origine il rimedio. Di conseguenza le note chiave del rimedio sono lo spasmo e l’iperestesia (sensibilità esagerata), cui segue la freddolosità.
Gli spasmi, violenti ed incessanti, colpiscono tutti i muscoli volontari del corpo (esofago, laringe, schiena, arti, ecc.) ed anche quelli involontari (stomaco, intestino, retto in particolare, ano, vescica, utero, vasi sanguigni, ecc.), ai quali si accompagna la congestione del fegato, talché si determina uno stato spastico generalizzato dovuto all’intossicazione del soggetto. Ogni qualvolta un organo tenta di compiere un normale sforzo di contrazione, questo diventa esagerato ed automaticamente si trasforma in uno spasmo. Si può quindi dire che in Nux vomica i movimenti normali dell’organismo si compiono in un’anormale tensione spastica.
L’iperestesia riguarda sia la sfera fisica che quella psichica. C’è irritabilità e sensibilità eccessiva di diversi sistemi, organi ed apparati, tali da provocare, unitamente agli spasmi, numerose disfunzioni organiche. Il sistema sensoriale è quello particolarmente colpito, per cui il soggetto è ipersensibile a livello di tutti i sensi, provando particolare fastidio per i rumori, la luce, gli odori, non sopportando il dolore ed il minimo contatto, subendo cefalee di tipo congestizio che sopraggiungono spesso dopo un eccesso di collera, un pasto troppo abbondante, un’indigestione, ecc. Come negli altri tipi ipersensibili (Chamomilla, Hepar sulphur, ecc.) è sempre sproporzionato rispetto ai sintomi. La forte azione che il rimedio ha sul sistema nervoso rende il soggetto estremamente irritabile, impaziente, collerico, sempre di cattivo umore, ansioso, dispettoso, vendicativo, litigioso, scontento, insoddisfatto, esigente nei confronti degli altri come verso se stesso, incapace di sopportare la minima contraddizione, il minimo ostacolo. Si tratta in sostanza di soggetti che hanno prevalentemente un temperamento nervoso – bilioso, visto che prima si arrabbiano e poi pensano (al contrario di Lycopodium). Solitamente hanno colorito giallastro (l’ittero per i problemi epatici), guance incavate, capelli scuri, occhi neri e sono magri.
Anche il comportamento e lo stile di vita sono contraddistinti da esagerazioni. Il tipo Nux vomica fa abuso di sostanze irritanti ed eccitanti (caffè, tè, vino, alcool, farmaci di ogni specie, spezie, cibi piccanti, ecc.), gli piace fumare, mangia troppo e dopo soffre di indigestione, di dispepsia, di senso di pienezza, di crampi allo stomaco (insieme a Argentum nitricum è il rimedio più usato per problemi gastrici), è un intossicato epatico, ha bisogno frequente di urinare e di evacuare ma non si svuota del tutto, è prevalentemente stitico, soffre di iperlipidemia (aumento dei lipidi nel sangue, quali trigliceridi e colesterolo) e di ipertensione. Si addormenta facilmente ma si sveglia intorno alle 4 del mattino assalito dai suoi pensieri e dalle sue preoccupazioni. Si riaddormenta quando è ora di alzarsi, per cui è stanco, affaticato e di pessimo umore al risveglio. Lavora troppo, si sovraccarica intellettivamente, conduce la vita sedentaria e frettolosa della metropoli. E’ l’uomo d’affari della città, il manager, il dirigente di una grande azienda, il medico che non va mai in pensione, è cioè il superattivo per eccellenza. Manca però di equilibrio e di senso della misura, ad es. rimane al suo tavolo di lavoro finché non è sfinito, la sua mente passa da una problematica all’altra fino ad essere spossato, si preoccupa eccessivamente di mille cose, ecc.
La freddolosità è la terza nota chiave che contraddistingue Nux vomica. Il soggetto sente freddo per tutto il corpo, ha mani e cute livide, punta del naso particolarmente fredda, non riesce a scaldarsi a letto di notte, deve essere sempre molto coperto, avverte freddo al minimo movimento e ciò aggrava ulteriormente la sua sedentarietà. Il semplice spostamento d’aria sotto il lenzuolo aggrava il raffreddore, la tosse, i dolori. Anche durante la febbre, nonostante il corpo sia urente e la faccia rossa e calda, non può muoversi o scoprirsi senza provare freddo. Rabbrividisce al minimo contatto con qualcosa di freddo o alla minima sensazione di freddo.
Tutti i sintomi migliorano con il riposo, anche un breve sonnellino, di sera, con il tempo umido, con il caldo, in una camera calda, con applicazioni calde, bagno caldo, bevande calde.
I sintomi peggiorano con il freddo secco, dopo i pasti, con l’assunzione di sostanze eccitanti o irritanti, fumando, di mattina presto, con il lavoro intellettuale, al minimo contatto.
Per quanto il rimedio sia tendenzialmente predisposto per curare le patologie croniche, può essere adoperato per fronteggiare con successo anche le manifestazioni acute.
I principali sinergici (complementari) di Nux vomica sono Kali carbonicum, Phosphorus, Sepia, Sulphur.
I principali antidoti sono Aconitum, Arsenicum album, Belladonna, Coffea, Opium, Pulsatilla, Thuya, Vinum.
L’altro importante rimedio della materia medica omeopatica, che ha un’azione generale eccitante sul sistema nervoso ed i cui sintomi fondamentali sono essenzialmente spastici, è Ignatia amara. Però le diverse concentrazioni di stricnina e di brucina e degli altri alcaloidi minoritari presenti, fanno sì che i due rimedi, pur avendo notevoli somiglianze, hanno patogenesi completamente differenti. In Nux vomica, come abbiamo visto, prevale la sfera dell’irritabilità, per cui i suoi spasmi sono conseguenti ad un’irritazione, un affaticamento, una collera, ecc. In Ignatia prevale invece la sfera dell’emotività o meglio della instabilità emotiva, per cui gli spasmi sono causati da emozioni perturbanti, pensieri, dispiaceri, ecc.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Nux vomica si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio stesso.
1) SISTEMA NERVOSO. Iperestesia (sensibilità esagerata) di tutti i sensi. Aumento eccessivo dell’attenzione e dei riflessi. Nervosismo con spasmi, irritabilità, collera, cattivo umore. Risveglio precoce e sonno inquieto, con sonnolenza di mattina, in soggetti affaticati. Sonnolenza post-prandiale, migliorata da un breve sonno. Ipersensibilità e parestesia (alterazione della sensibilità degli arti, ad es. formicolio, o di altre parti del corpo) delle estremità. Nevralgie con dolore tirante simile ad una trazione.
2) FEGATO. Fegato ipertrofico, congestionato, duro, sensibile, dolente al tatto. Insufficienza epatica con leggero ittero. Colica biliare dovuta a calcolosi.
3) APP. GASTROENTERICO. Dispepsia. Gastrite acuta o cronica con bruciore e rigurgiti acidi. Predisposizione verso l’ulcera gastroduodenale. Dolori epigastrici di tipo crampiforme. Eruttazioni, singhiozzo, flatulenza. Stipsi spastica, ossia con forte stimolo ad evacuare senza riuscire ad espellere le feci. Nausea mattutina con tendenza al vomito. Lingua con patina bianco-giallastra e gusto amaro al risveglio. Alitosi. Coliche flatulenti. Colite spastica. Possibile diarrea con vomito. Il rimedio si rivela utile anche per le intossicazioni alimentari e per i postumi di una sbronza. Possibili dolori e bruciori all’ano. Emorroidi sanguinanti.
4) TESTA. Emicrania angiospastica. Cefalea con la sensazione di un chiodo conficcato nella testa, che si aggrava dopo aver mangiato o dopo esposizione al sole. Cefalea di tipo nevralgico. Emicrania da stress. Emicrania in soggetti con la personalità del rimedio. Sensazione di confusione alla testa, sopra gli occhi, in modo particolare la mattina presto. Il mal di testa è spesso associato a nausea, bocca pastosa, dispepsia, emorroidi e vertigini.
5) APP. MUSCOLO-SCHELETRICO. Lombaggine con difficoltà a girarsi nel letto e che migliora con la posizione seduta. Sciatalgia che si aggrava sdraiandosi sul lato dolente, col movimento e col freddo. Spasmi e crampi di varia localizzazione. Rachialgia con dolore lungo tutta la colonna vertebrale, con nuca sensibile, rigida, con sensazione di pesantezza e di rottura nella zona lombo-sacrale. Reumatismo delle grandi articolazioni con muscoli rigidi, crampi e formicolio (come Aconitum).
6) APP. CARDIOVASCOLARE. Ipertensione arteriosa in fumatori con dolore nella regione precordiale. Palpitazioni cardiache accompagnate da angoscia e dall’insieme dei sintomi del rimedio.
7) APP. GENITALE FEMMINILE. Metrite (infiammazione dell’utero). Mestruazioni irregolari, solitamente anticipate, abbondanti, dolorose e prolungate. Ipermenorrea. Dismenorrea. Irritazione dei genitali esterni. Dolori post-partum del tipo crampiforme.
8) APP. GENITALE MASCHILE. Erezioni eccessive, alla minima eccitazione, anche durante il sonno, che creano spossamento e frustrazione.
9) APP. RESPIRATORIO. Raffreddore con prurito delle narici che fluidifica con il caldo e migliora all’aria aperta, sebbene il freddo l’aggravi. Naso chiuso e secchezza delle mucose durante la notte. Starnuti spasmodici al mattino e dopo i pasti. Episodi di asma alle 3 del mattino in soggetti con le caratteristiche del rimedio. Raucedine con catarro, irritazione della laringe e tosse spasmodica. Mal di gola con senso di costrizione che peggiora dopo aver mangiato ed all’aria fresca.
10) APP. URINARIO. Episodi di Cistite con brividi di freddo. Stranguria con bisogno urgente ed inefficace di urinare e con dolore vescicale che si irradia alla schiena.
DOSI
Nel caso 1), diluizione 30CH, 3 granuli 1-2 volte al dì, fino ad un massimo di 2 settimane.
Nel caso 9), diluizione 9CH, 3 granuli o 5 gocce 3 volte al dì.
Negli altri casi, diluizione 5CH, 3 granuli o 5 gocce ogni 2-3 ore.
(*) V. Note esplicative
Veronica dice
Buongiorno. Avrei piacere di sapere se questo prodotto è consigliabile per problemi di neuropatia diabetica generale, quindi arti e nervi intestinali. Se è si, quali dosi e quando bisognerebbe assumerlo? Grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Veronica, Nux vomica è uno dei rimedi omeopatici che può trovare indicazione nelle neuropatie (alterazione della funzionalità dei nervi periferici), specialmente se si avvertono sensazioni di crampi. Altri rimedi omeopatici potenzialmente idonei sono Magnesia phosphorica, Bryonia, Kalmia latifolia, Hypericum, Gnaphalium, Colocynthis, Phytolacca decandra, Arsenicum album, Coffea. Per un intervento prevalentemente sintomatico, in genere ci si orienta verso le basse diluizioni (quelle fino a 7CH), che solitamente si utilizzano in ragione di 3-5 granuli pro-dose, più volte al dì (ad es. 3-6 volte), lontano dai pasti. Sempre in linea del tutto generale, le cure omeopatiche continuano a praticarsi finché si registrano benefici e finché esistono margini di miglioramento, senza porsi alcun limite temporale o limiti temporali particolarmente stringenti e logicamente si concludono alla guarigione o al raggiungimento di un risultato soddisfacente e stabile. Le consiglio comunque di non fare da sola, ma di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia meglio appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Elena dice
Buongiorno Dott.ssa ho assunto una dose di nux vomica 200 CH circa 2 giorni fa, come consigliato dal mio omeopata. Credo che veramente mi stia aiutando molto, infatti mi sento molto meglio e il rimedio mi descrive in tutto e per tutto. Le chiedo se posso assumere un altra dose tra 15 giorni o 1 mese per averne ulteriore beneficio o se può bastare solo quella che ho preso. Oppure passare a 3 granuli al giorno ad una diluizione più bassa tipo 7 o 9 CH.
Grazie mille
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Elena, le alte diluizioni, qual è una 200CH, richiedono di solito un’unica somministrazione, eventualmente da ripetere se i sintomi si ripresentano in maniera significativa, mantenendo tuttavia una certa distanza tra le assunzioni. Si attenga esclusivamente alla prescrizione del suo medico omeopata e non prenda alcuna iniziativa senza la relativa approvazione. Cordiali saluti.
Lorella dice
Volevo sapere se nux vomica può curare i disturbi di mal di macchina, mare, etc. e in che dosi va assunta. Grazie. Lorella
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Lorella, i rimedi omeopatici più spesso utilizzati nelle cinetosi (mal d’auto, mal di mare, mal d’aereo, ecc.) sono Cocculus indicus (è il rimedio più comune per chi soffre in viaggio) o Tabacum (quando il disagio è molto intenso), con somministrazioni alla vigilia e durante il viaggio, come prevenzione e come cura. Nux vomica invece è un rimedio omeopatico utile soprattutto in caso di nausea dopo i pasti. Per quanto riguarda la diluizione e la posologia, che comunque, come tutte le entità terapeutiche omeopatiche, sono alquanto individuali, spesso ci si orienta verso le medio-basse diluizioni (ad es. 9CH), che solitamente si utilizzano in ragione di 3-5 granuli pro-dose, più volte al dì (ad es. 2-3 volte), lontano dai pasti. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo la visita di un medico omeopata, al quale le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.
Giada dice
Buonasera Dottoressa,
spero che sia ancora disponibile a rispondere alle nostre domande. Sono una ragazza di 27 anni con vari problemi di salute, tra i più importanti e invalidanti :
– neuropatia periferica per la quale sono già in cura
– Debolezza e dolori diffusi, la cui causa sembra essere un problema posturale e una forte carenza di Vitamina D3
– reflusso gastroesofageo con importanti difficoltà digestive
– forte stress a causa di tutto questo malessere che mi affligge da anni e mi ha rallentano nella mia vita
Per il reflusso,l’esofagite e la gastrite mi diedero del lansoprazolo e del cortisone che , però, secondo me, non hanno fatto altro che peggiorarmi. Ho sospeso tutto e sto assumendo nux vomica della Heel – 2 cps al giorno + probiotici + vitamina D3 e K…Con riguardo al nux vomica noto qualche miglioramento, per quanto tempo posso assumerlo?
Posso assumerlo a cicli?
Grazie infinite!
Giada
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Giada, in genere le cure omeopatiche continuano a praticarsi finché si registrano benefici e finché esistono margini di miglioramento, senza porsi dei limiti temporali particolarmente stringenti e logicamente si smettono alla guarigione o al raggiungimento di un risultato soddisfacente e stabile. La terapia può essere ripetuta a distanza di tempo, qualora risulti ancora necessaria e valida. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita. Cordiali saluti.
Jacopo dice
Salve, ho letto molto attentamente le descrizioni, mi ritrovo sia in Lycopodium, sia in Nux Vomica, o meglio, a livello psicologico più come Lycopodium, ma a livello fisico più come Nux Vomica, e anche i sintomi sono divisi tra i due rimedi, potreste dirmi ulteriori differenze?
Inoltre, perchè nei casi legati al sistema nervoso, con Nux Vomica viene posto un limite di 2 settimane, mentre con Lycopodium no? grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Jacopo, il presente articolo e quello di Lycopodium in questa stessa sezione del sito sarebbero già sufficienti per cogliere le differenze che esistono tra i due rimedi omeopatici, sia a livello fisico che psichico. Comunque le principali differenze tra Lycopodium e Nux vomica possono essere rilevate anche dall’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Per quanto riguarda il limite delle due settimane associato a Nux vomica, esso rappresenta solo un’indicazione di carattere generale, che spesso trova riscontro con una diluizione medio-alta, qual è una 30CH, ma non ha valore assoluto, per cui, laddove continuano a manifestarsi i benefici attesi, può trovare un’opportuna estensione. Ovviamente la prescrizione giusta la può garantire solo un medico omeopata, previa visita e quindi previa valutazione del caso specifico. Cordiali saluti.
Sabrina dice
Gentile dottoressa posso chiedere se la nux vomica può alterare la glicemia ?prendo 5 granuli la sera di solito a digiuno era sempre intorno a 90 ora mi ritrovo 103 /109 :( eppure non ho variato la mia alimentazione e inoltre Le volevo chiedere cosa poter prendere per aiutare a dimagrire…mi avevano consigliato ignatia amara 9ch grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sabrina, in genere i rimedi omeopatici non hanno controindicazioni o effetti collaterali e indesiderati, specialmente se vengono adoperati con cognizione di causa e quindi secondo prescrizione medica. Per quanto riguarda un aiuto per dimagrire, i risultati migliori si ottengono combinando sinergicamente la cura omeopatica, l’alimentazione e l’attività fisica. I rimedi omeopatici che possono aiutare a dimagrire sono diversi, tra cui si citano: Antimonium crudum (in caso di attacchi di fame), Nux vomica (eccessi alimentari), Kali phosphoricum (fame che ricomincia poco dopo aver mangiato), Lycopodium (fame vorace, metabolismo lento con disturbi digestivi), Calcarea carbonica (fame morbosa), Sulphur (fame irresistibile e metabolismo lento), Hepar sulphur (fame inusuale, ritenzione idrica e metabolismo lento), Natrum sulphuricum (per stimolare il metabolismo degli zuccheri), Graphites (per stimolare il metabolismo dei grassi), Ignatia amara o Argentum nitricum o Gelsemium o Coffea cruda (in caso di fame nervosa). Inoltre, è molto probabile che occorrerà associare un trattamento omeopatico di fondo, per intervenire sul «terreno», in modo da raggiungere la condizione di forma ottimale, sia corporea che mentale e mantenerla nel tempo. Relativamente all’alimentazione, che lei starà già curando, essa deve essere improntata alla moderazione calorica, senza abolire nessuno dei nutrienti principali (carboidrati, lipidi, proteine, vitamine, sali minerali), ma dosandoli opportunamente nelle quantità, in modo da perdere peso gradualmente, evitando quindi le diete ferree per non incorrere nell’effetto memoria del metabolismo basale che alla lunga rende tutto inutile e molto spesso controproducente. Potrebbe anche essere utile consumare cibi ad alto indice di sazietà e meno calorici, come quelli con molta acqua e fibre, quali frutta e verdura, cereali integrali, ecc., che garantiscono anche la regolarità delle funzioni intestinali, indispensabile per il dimagrimento. Relativamente all’attività fisica è importante che essa sia orientata ad aumentare il tono muscolare che aiuta sensibilmente a bruciare più calorie e quindi ad accelerare il metabolismo, specialmente il metabolismo dei grassi, che, com’è noto, è quello prevalente e quindi maggiormente favorente il dimagrimento. A tale scopo è consigliabile un’attività mista, caratterizzata da un lavoro ad alta intensità (pesi, macchine a corpo libero, ecc.), seguito da un’attività aerobica (corsa, ciclismo, nuoto, ecc.). Se lei intende avvalersi dell’Omeopatia e del Naturale, le consiglio comunque di non fare da sola, ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere ciò che si addice al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Adriana dice
Interessante potrei sapere ..poiche’ soffro di reflusso e ho dei muchi fastidiosi alla gola sto prendendo al mattino pantorc 40 e marial dopo i pasti principali se prendo qualche volta il nux vomica 6ch quando ho sensazioni di vomito…sbaglio?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Adriana, Nux vomica è uno dei principali rimedi omeopatici idoneo a trattare diversi disturbi gastrici, tra cui il reflusso gastroesofageo, per cui se lei ravvisa sufficienti somiglianze con le caratteristiche e la sintomatologia specifica del rimedio, come rilevabili dal presente articolo, allora lo stesso può essere utilmente adoperato, meglio se a debita distanza dagli altri prodotti. Ovviamente la prescrizione giusta la può garantire solo un medico omeopata con la visita. Cordiali saluti.
Giuliana dice
Buongiorno, desidero sapere se nux vomica 5CH in granuli per il caso numero 3 il dosaggio è riferito al solo giorno (mattina-sera) ogni due-tre ore. Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Giuliana, in genere i rimedi omeopatici non vanno necessariamente assunti di notte, ma durante le ore diurne (mattino – pomeriggio – sera), salvo diversa prescrizione medica per il caso specifico. Cordiali saluti.
Salvatore dice
Sinceramente non ci avevo pensato. Andrò in farmacia che sicuramente saprà consigliarmi. Posso chiederle una curiosità? Visto che ho ricevuto da parte degli farmacisti, pareri contrastanti. Il chininum sulfuricum 15 ch ha più alte concentrazioni del 30 ch? Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Salvatore, la invito a consultare l’articolo “Diluizioni omeopatiche D, CH, K, LM” nella sezione del sito “Approfondimenti”, dove la sua domanda potrà trovare risposta. In sintesi, nella 15CH il fattore di diluizione 1:100 viene applicato per 15 volte, mentre nella 30CH tale fattore viene applicato per 30 volte, per cui la 15CH è una diluizione di livello inferiore alla 30CH e quindi la concentrazione è superiore. Occorre comunque considerare che dalla 12CH, ove la diluizione supera il limite rappresentato dal Numero di Avogadro, la preparazione omeopatica non contiene più alcuna molecola della sostanza di origine. Ciò ovviamente non ha alcuna rilevanza in quanto, com’è noto, il meccanismo di azione dei rimedi omeopatici non è chimico. Tenga inoltre presente che con il crescere della diluizione l’azione terapeutica del rimedio omeopatico tende a diventare più profonda e sistemica (dall’acuto al cronico, dal lesionale al funzionale, dal mentale al costituzionale …), coinvolgendo sempre di più l’intero organismo, sia a livello fisico che psichico. Cordiali saluti.
Salvatore dice
Potrebbe consigliarmi se si può, un buon omeopata a Modena?. Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Salvatore, mi dispiace non poterla aiutare direttamente, se proprio non ha alcun riferimento potrebbe fare una ricerca in rete per associazioni omeopatiche accreditate, molte delle quali hanno un’organizzazione che copre il territorio nazionale, oppure rivolgersi ad una farmacia di fiducia con vendita omeopatica per essere indirizzato verso un bravo medico omeopata che sicuramente esisterà nella sua zona. Cordiali saluti.