DESCRIZIONE
Il rimedio omeopatico Nux vomica si ottiene dalla tintura dei semi del frutto della pianta Strychnos Nux vomica o Noce vomica, prima essiccati e poi polverizzati e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
Strychnos Nux vomica o Noce vomica è un albero della famiglia delle Loganiaceae, dalle dimensioni medie, originario dell’Asia subtropicale, coltivato nello Sri Lanka (già isola di Ceylon), nell’Arcipelago Malese e nell’Australia settentrionale. Il tronco è corto e spesso. I rami sono irregolari con corteccia liscia color cenere. Le foglie sono opposte, ovali, intere. I fiori sono piccoli, bianchi e bianco-verdastri, riuniti in corimbi (tipiche infiorescenze in cui i fiori si trovano tutti alla stessa altezza). La pianta fiorisce nella stagione fredda. I frutti sono delle bacche globose, delle dimensioni di un’arancia, con epicarpo (buccia) duro, di colore verde prima, aranciato poi e con polpa bianca, gelatinosa, amara, che racchiude parecchi semi. Questi sono discoidali, da 2 a 2,5 cm di diametro per 1/2 cm di spessore, di colore grigio cenere, ricoperti da una sottile peluria setosa. Tali semi contengono alcuni alcaloidi ed in particolare due che hanno la maggiore concentrazione, la stricnina e la brucina, che sono molto tossici ed amari e costituiscono i due principi farmacologicamente più attivi.
Ricordiamo che gli alcaloidi sono sostanze organiche azotate di origine vegetale dotate di grande effetto farmacologico a fronte dell’assunzione di piccole dosi di sostanza (ad es. caffeina, nicotina, morfina, papaverina, cocaina, stricnina, brucina, ecc.). In quanto sostanze altamente reattive con le attività biologiche, sono tra le più studiate ed utilizzate in farmacologia. Esplicano numerose azioni sull’organismo quali quella di ipereccitabilità del sistema neuromuscolare, di penetrare facilmente la barriera emato-encefalica, di esercitare effetti depressivi o stimolanti sul sistema nervoso centrale, di interagire con vari recettori neurotrasmettitori ed altro. Hanno sapore amaro e non sono molto solubili in acqua ma lo sono in alcool.
La stricnina, come detto, è un alcaloide molto tossico ed è una delle sostanze più amare conosciute. Si presenta come una polvere bianca, cristallina, inodore. Se si aggiunge acido nitrico o un nitrato si produce una soluzione dal colore giallo-arancio molto intenso. La stricnina si ottiene dalla farina dei semi delle piante appartenenti al genere Strychnos, in particolare della Strychnos Nux vomica: ciò per tradizione e per la maggiore disponibilità di questa pianta. Agisce sul sistema nervoso centrale come potente eccitante e su quello periferico ove causa il blocco di particolari terminazioni nervose. Questo comporta che ogni stimolo diventa uno spasmo. La dose mortale media per l’uomo è di 1 mg/kg. La morte sopravviene per blocco respiratorio o per esaurimento fisico.
La stricnina è stata usata come pesticida per topi ed altri animali indesiderati. Nella prima metà del secolo scorso è stata adoperata in medicina a piccole dosi come stimolante, come lassativo o come rimedio contro i disturbi dell’apparato digerente. Unitamente all’amfetamina era il dopante sportivo più usato intorno agli anni ’50-’60. Attualmente in Italia il commercio di stricnina e dei suoi derivati è vietato.
La brucina dal punto di vista farmacologico esplica un’azione analoga alla stricnina, anche se, pur rimanendo pericolosamente tossica, è meno attiva e meno amara della stricnina. A temperatura ambiente si presenta anch’essa come una polvere bianca inodore. L’aggiunta di acido nitrico o di nitrati produce soluzioni dal colore rosso molto intenso.
Contrariamente a quanto ritenuto da diversi omeopati, anche autorevoli, non è la Strychnos Nux vomica la pianta che ha la più alta concentrazione di stricnina esistente in natura. Ad esempio i semi della Strychnos Ignatia, da cui si ottiene il rimedio omeopatico Ignatia amara, ne contengono una quantità nettamente superiore.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Nux vomica è un rimedio costituzionale ed è uno dei principali policresti dell’omeopatia. Agisce prevalentemente sul sistema nervoso, sia centrale che periferico e sull’apparato digerente (fegato innanzitutto), con importanti riflessi sugli apparati cardiovascolare, muscolo-scheletrico, urinario, respiratorio, genitale femminile e maschile. I sintomi caratteristici sono simili a quelli prodotti dall’avvelenamento di stricnina e/o di brucina, che come visto sono gli alcaloidi maggiormente contenuti nei semi della Noce vomica da cui ha origine il rimedio. Di conseguenza le note chiave del rimedio sono lo spasmo e l’iperestesia (sensibilità esagerata), cui segue la freddolosità.
Gli spasmi, violenti ed incessanti, colpiscono tutti i muscoli volontari del corpo (esofago, laringe, schiena, arti, ecc.) ed anche quelli involontari (stomaco, intestino, retto in particolare, ano, vescica, utero, vasi sanguigni, ecc.), ai quali si accompagna la congestione del fegato, talché si determina uno stato spastico generalizzato dovuto all’intossicazione del soggetto. Ogni qualvolta un organo tenta di compiere un normale sforzo di contrazione, questo diventa esagerato ed automaticamente si trasforma in uno spasmo. Si può quindi dire che in Nux vomica i movimenti normali dell’organismo si compiono in un’anormale tensione spastica.
L’iperestesia riguarda sia la sfera fisica che quella psichica. C’è irritabilità e sensibilità eccessiva di diversi sistemi, organi ed apparati, tali da provocare, unitamente agli spasmi, numerose disfunzioni organiche. Il sistema sensoriale è quello particolarmente colpito, per cui il soggetto è ipersensibile a livello di tutti i sensi, provando particolare fastidio per i rumori, la luce, gli odori, non sopportando il dolore ed il minimo contatto, subendo cefalee di tipo congestizio che sopraggiungono spesso dopo un eccesso di collera, un pasto troppo abbondante, un’indigestione, ecc. Come negli altri tipi ipersensibili (Chamomilla, Hepar sulphur, ecc.) è sempre sproporzionato rispetto ai sintomi. La forte azione che il rimedio ha sul sistema nervoso rende il soggetto estremamente irritabile, impaziente, collerico, sempre di cattivo umore, ansioso, dispettoso, vendicativo, litigioso, scontento, insoddisfatto, esigente nei confronti degli altri come verso se stesso, incapace di sopportare la minima contraddizione, il minimo ostacolo. Si tratta in sostanza di soggetti che hanno prevalentemente un temperamento nervoso – bilioso, visto che prima si arrabbiano e poi pensano (al contrario di Lycopodium). Solitamente hanno colorito giallastro (l’ittero per i problemi epatici), guance incavate, capelli scuri, occhi neri e sono magri.
Anche il comportamento e lo stile di vita sono contraddistinti da esagerazioni. Il tipo Nux vomica fa abuso di sostanze irritanti ed eccitanti (caffè, tè, vino, alcool, farmaci di ogni specie, spezie, cibi piccanti, ecc.), gli piace fumare, mangia troppo e dopo soffre di indigestione, di dispepsia, di senso di pienezza, di crampi allo stomaco (insieme a Argentum nitricum è il rimedio più usato per problemi gastrici), è un intossicato epatico, ha bisogno frequente di urinare e di evacuare ma non si svuota del tutto, è prevalentemente stitico, soffre di iperlipidemia (aumento dei lipidi nel sangue, quali trigliceridi e colesterolo) e di ipertensione. Si addormenta facilmente ma si sveglia intorno alle 4 del mattino assalito dai suoi pensieri e dalle sue preoccupazioni. Si riaddormenta quando è ora di alzarsi, per cui è stanco, affaticato e di pessimo umore al risveglio. Lavora troppo, si sovraccarica intellettivamente, conduce la vita sedentaria e frettolosa della metropoli. E’ l’uomo d’affari della città, il manager, il dirigente di una grande azienda, il medico che non va mai in pensione, è cioè il superattivo per eccellenza. Manca però di equilibrio e di senso della misura, ad es. rimane al suo tavolo di lavoro finché non è sfinito, la sua mente passa da una problematica all’altra fino ad essere spossato, si preoccupa eccessivamente di mille cose, ecc.
La freddolosità è la terza nota chiave che contraddistingue Nux vomica. Il soggetto sente freddo per tutto il corpo, ha mani e cute livide, punta del naso particolarmente fredda, non riesce a scaldarsi a letto di notte, deve essere sempre molto coperto, avverte freddo al minimo movimento e ciò aggrava ulteriormente la sua sedentarietà. Il semplice spostamento d’aria sotto il lenzuolo aggrava il raffreddore, la tosse, i dolori. Anche durante la febbre, nonostante il corpo sia urente e la faccia rossa e calda, non può muoversi o scoprirsi senza provare freddo. Rabbrividisce al minimo contatto con qualcosa di freddo o alla minima sensazione di freddo.
Tutti i sintomi migliorano con il riposo, anche un breve sonnellino, di sera, con il tempo umido, con il caldo, in una camera calda, con applicazioni calde, bagno caldo, bevande calde.
I sintomi peggiorano con il freddo secco, dopo i pasti, con l’assunzione di sostanze eccitanti o irritanti, fumando, di mattina presto, con il lavoro intellettuale, al minimo contatto.
Per quanto il rimedio sia tendenzialmente predisposto per curare le patologie croniche, può essere adoperato per fronteggiare con successo anche le manifestazioni acute.
I principali sinergici (complementari) di Nux vomica sono Kali carbonicum, Phosphorus, Sepia, Sulphur.
I principali antidoti sono Aconitum, Arsenicum album, Belladonna, Coffea, Opium, Pulsatilla, Thuya, Vinum.
L’altro importante rimedio della materia medica omeopatica, che ha un’azione generale eccitante sul sistema nervoso ed i cui sintomi fondamentali sono essenzialmente spastici, è Ignatia amara. Però le diverse concentrazioni di stricnina e di brucina e degli altri alcaloidi minoritari presenti, fanno sì che i due rimedi, pur avendo notevoli somiglianze, hanno patogenesi completamente differenti. In Nux vomica, come abbiamo visto, prevale la sfera dell’irritabilità, per cui i suoi spasmi sono conseguenti ad un’irritazione, un affaticamento, una collera, ecc. In Ignatia prevale invece la sfera dell’emotività o meglio della instabilità emotiva, per cui gli spasmi sono causati da emozioni perturbanti, pensieri, dispiaceri, ecc.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Nux vomica si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio stesso.
1) SISTEMA NERVOSO. Iperestesia (sensibilità esagerata) di tutti i sensi. Aumento eccessivo dell’attenzione e dei riflessi. Nervosismo con spasmi, irritabilità, collera, cattivo umore. Risveglio precoce e sonno inquieto, con sonnolenza di mattina, in soggetti affaticati. Sonnolenza post-prandiale, migliorata da un breve sonno. Ipersensibilità e parestesia (alterazione della sensibilità degli arti, ad es. formicolio, o di altre parti del corpo) delle estremità. Nevralgie con dolore tirante simile ad una trazione.
2) FEGATO. Fegato ipertrofico, congestionato, duro, sensibile, dolente al tatto. Insufficienza epatica con leggero ittero. Colica biliare dovuta a calcolosi.
3) APP. GASTROENTERICO. Dispepsia. Gastrite acuta o cronica con bruciore e rigurgiti acidi. Predisposizione verso l’ulcera gastroduodenale. Dolori epigastrici di tipo crampiforme. Eruttazioni, singhiozzo, flatulenza. Stipsi spastica, ossia con forte stimolo ad evacuare senza riuscire ad espellere le feci. Nausea mattutina con tendenza al vomito. Lingua con patina bianco-giallastra e gusto amaro al risveglio. Alitosi. Coliche flatulenti. Colite spastica. Possibile diarrea con vomito. Il rimedio si rivela utile anche per le intossicazioni alimentari e per i postumi di una sbronza. Possibili dolori e bruciori all’ano. Emorroidi sanguinanti.
4) TESTA. Emicrania angiospastica. Cefalea con la sensazione di un chiodo conficcato nella testa, che si aggrava dopo aver mangiato o dopo esposizione al sole. Cefalea di tipo nevralgico. Emicrania da stress. Emicrania in soggetti con la personalità del rimedio. Sensazione di confusione alla testa, sopra gli occhi, in modo particolare la mattina presto. Il mal di testa è spesso associato a nausea, bocca pastosa, dispepsia, emorroidi e vertigini.
5) APP. MUSCOLO-SCHELETRICO. Lombaggine con difficoltà a girarsi nel letto e che migliora con la posizione seduta. Sciatalgia che si aggrava sdraiandosi sul lato dolente, col movimento e col freddo. Spasmi e crampi di varia localizzazione. Rachialgia con dolore lungo tutta la colonna vertebrale, con nuca sensibile, rigida, con sensazione di pesantezza e di rottura nella zona lombo-sacrale. Reumatismo delle grandi articolazioni con muscoli rigidi, crampi e formicolio (come Aconitum).
6) APP. CARDIOVASCOLARE. Ipertensione arteriosa in fumatori con dolore nella regione precordiale. Palpitazioni cardiache accompagnate da angoscia e dall’insieme dei sintomi del rimedio.
7) APP. GENITALE FEMMINILE. Metrite (infiammazione dell’utero). Mestruazioni irregolari, solitamente anticipate, abbondanti, dolorose e prolungate. Ipermenorrea. Dismenorrea. Irritazione dei genitali esterni. Dolori post-partum del tipo crampiforme.
8) APP. GENITALE MASCHILE. Erezioni eccessive, alla minima eccitazione, anche durante il sonno, che creano spossamento e frustrazione.
9) APP. RESPIRATORIO. Raffreddore con prurito delle narici che fluidifica con il caldo e migliora all’aria aperta, sebbene il freddo l’aggravi. Naso chiuso e secchezza delle mucose durante la notte. Starnuti spasmodici al mattino e dopo i pasti. Episodi di asma alle 3 del mattino in soggetti con le caratteristiche del rimedio. Raucedine con catarro, irritazione della laringe e tosse spasmodica. Mal di gola con senso di costrizione che peggiora dopo aver mangiato ed all’aria fresca.
10) APP. URINARIO. Episodi di Cistite con brividi di freddo. Stranguria con bisogno urgente ed inefficace di urinare e con dolore vescicale che si irradia alla schiena.
DOSI
Nel caso 1), diluizione 30CH, 3 granuli 1-2 volte al dì, fino ad un massimo di 2 settimane.
Nel caso 9), diluizione 9CH, 3 granuli o 5 gocce 3 volte al dì.
Negli altri casi, diluizione 5CH, 3 granuli o 5 gocce ogni 2-3 ore.
(*) V. Note esplicative
anna dice
Gent.ma Dott. ssa
Da qualche tempo, Nux Vomica è il mio rimedio di elezione e devo dire che sono riuscita a regolarizzare il mio intestino, la stipsi cronica è diventata un pallido ricordo…fino a quando non sono passata alla T.M. di Tarassaco per lenire dolori e gonfiori al diaframma dovuti ad una colecisti riempita da un solo enorme calcolo. Il risultato è che il gonfiore, coadiuvato da un’opportuna dieta priva di grassi, sembra essersi notevolmente ridotto…ma la stipsi è ricomparsa. La mia domanda è: i due rimedi possono coesistere pacificamente in ragione di tre assunzioni pro capite al giorno? Il problema dell’intestino pigro sembra essere tornato d’attualità e sono preoccupata. La ringrazio.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Anna, il concetto è che i rimedi omeopatici ed i farmaci o prodotti con principio terapeutico differente, come i fitoterapici (o i farmaci tradizionali), possono essere incompatibili specialmente quando servono a curare la stessa patologia o lo stesso disturbo, per cui andrebbe evitato il loro uso contemporaneo. Questo perché i rimedi omeopatici preferiscono operare in un organismo quanto più possibile privo di “rumore di fondo”, senza subire eventuali interferenze specifiche, onde veicolare correttamente la bio-informazione in essi contenuta e farla giungere integra ai sistemi di difesa e di regolazione generale dell’organismo stesso. Nell’uso congiunto a soffrire potrebbero essere i rimedi omeopatici e non il viceversa, nel senso che i fitoterapici (o i farmaci tradizionali) possono inibire o limitare l’azione dei rimedi omeopatici, mentre i rimedi omeopatici non interferiscono mai con i fitoterapici (o con i farmaci tradizionali) e quindi non ne pregiudicano l’azione. Potrebbe essere questa la situazione che si sta venendo a creare, ossia che Tarassaco TM sta inficiando l’azione terapeutica di Nux vomica omeopatico, tanto più che il Tarassaco è una pianta che possiede molte indicazioni cliniche che sono proprie anche dello stesso Nux vomica, tra cui la stipsi che riuscirebbe a contrastare con un’azione lassativa secondaria. Cordiali saluti.
Alessandra dice
Gentile Dottoressa, ho un bimbo di 15 mesi, nato da parto cesareo per mancata dilatazione dopo 19 ore di travaglio e due di induzione a 15 ore dalla rottura delle acque. Il bambino è nato sanissimo (4.030 gr per 53 cm)e a termine. Da subito ha sofferto di reflusso gastroesofageo, andato via via migliorando con la crescita, fino al decimo mese, momento dal quale sembra essere fortunatamente sparito. Il bambino è sempre stato molto vivace, a tratti iperattivo, e anche capriccioso, abbastanza autoritario e molto socievole. Il problema principale che ha, da sempre, è il sonno. Di giorno dorme soltanto mezz’ora dopo il pranzo e la sera fa molta fatica ad addormentarsi. In più il suo sonno è agitato e si risveglia continuamente. La pediatra di base ha suggerito di integrare 5 gocce di melatonina prima della nanna e con questa soluzione riusciamo ad addormentare il bambino verso le 22:30-23:00 (al contrario delle 01:00-01:30 precedenti). Resta però il problema dei risvegli. Dopo una prima parte di sonno abbastanza tranquillo, verso le 01:00 comincia a svegliarsi ogni mezz’ora. A volte col ciuccio si riaddormenta, ma ultimamente non lo fa finché non lo porto nel lettone e si addormenta solo incollato a me. Dormendo vicino va meglio, si sveglia con meno frequenza, ma comunque il sonno è lo stesso agitato fino a circa le sei del mattino, momento dal quale si addormenta più profondamente proseguendo il sonno fino alle 8:30 circa. Ho sentito molte mamme dare il nux vomica per l’insonnia nei bambini ma non so quale dosaggio utilizzare e se eventualmente abbinarlo a qualche altro tipo di rimedio per il fatto del dormire per forza con me. Il bambino per il resto sta bene, mangia senza problemi e non si ammala quasi mai. È un pò in ritardo nel camminare, anche se si regge perfettamente in piedi da solo e inizia ad accennare qualche passetto, fermato poi dalla sua “voglia di correre” che lo fa cadere e parla pochissimo (solo 3/4 parole), ma si fa capire benissimo indicando ciò che vuole e replicando tutti i nostri comportamenti. Attendo consigli e le auguro buona giornata.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Alessandra, il rimedio omeopatico pediatrico per eccellenza è Chamomilla, particolarmente adatto ai bambini che soffrono di insonnia o di disturbi del sonno, che sono agitati, iperattivi, irrequieti, nervosi, che tipicamente per addormentarsi richiedono la presenza e il contatto fisico con la mamma (con l’occasione si legga l’articolo omonimo nella presente sezione del sito). Però l’opportunità dell’uso di un rimedio, la diluizione relativa e la posologia conseguente sarebbe opportuno che le stabilisse un medico omeopata, possibilmente anche pediatra. Un’alternativa, da utilizzare nei periodi di maggiore eccitazione e non per lungo tempo, potrebbe essere una tisana leggera di fiori di camomilla che presa calda, soprattutto la sera, agevola la distensione, calma e concilia il sonno. Anche un bagnetto serale caldo, prima di portare il bimbo a letto, eventualmente arricchito con un infuso di lavanda e tiglio, favorisce il rilassamento fisico e mentale e quindi predispone per un miglior riposo notturno. Comunque anche Nux vomica, come tutti i rimedi omeopatici che trattano i disturbi emotivi e nervosi, è idoneo a trattare i problemi del sonno, laddove ovviamente esiste la somiglianza rimedio-paziente. Cordiali saluti.
letizia dice
Gentile dottoressa comincio il trattamento chemioterapico domani, mi hanno detto che il nux vomica potrebbe essere utile per alleggerire il senso di nausea.
Potrebbe dirmi quale nux vomica utilizzare e con quali dosi?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Letizia, Nux vomica è uno dei rimedi omeopatici che viene prescritto per combattere la nausea, in particolare se questa deriva dall’uso o abuso di sostanze o di farmaci. È anche un eccellente rimedio delle intossicazioni di qualsiasi tipo, da sostanze o da farmaci. Come primo approccio, per un trattamento sintomatico e nelle more di rivolgersi ad un medico omeopata, generalmente ci si orienta verso le basse diluizioni (quelle ad es. fino a 7CH), che solitamente si utilizzano in ragione di pochi granuli pro-dose più volte al dì, lontano dai pasti, da lasciar sciogliere lentamente sotto la lingua. Per la garanzia di una prescrizione a misura del caso specifico, è sempre opportuno rivolgersi ad un medico omeopata. Cordiali saluti.
carla dice
Gentile dottoressa finito di pranzare(solitamente mangio cereali come farro, orzo quinoa, pasta al kamut)comicio ad avere flatuenze che durano da una a due ore.sto seguendo una dieta (ora sono al mantenimento).sto facendo il vaccino sublinguale per acari, sono allergica anche alle betullacee, peli del gatto, olivo e ambrosia.la dietista mi ha detto di prendere il nux vomica ma ho letto che non è proprio indicato alle persone allergiche. Secondo lei lo posso prendere o ci sono problemi.?grazie e buona giornata carla
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Carla, il meteorismo che, com’è noto, è un’eccessiva produzione e accumulo di gas nel tratto digestivo, più usualmente nel tratto intestinale, che causa gonfiore addominale, eruttazioni, flatulenza, quando non è dovuto ad alcuna patologia a carico dell’apparato digerente, molto spesso è legato a un’errata alimentazione, specialmente in concomitanza di stipsi o flogosi intestinali. L’intestino è anche piuttosto sensibile ai cambiamenti ormonali femminili, come ad esempio in caso di menopausa. Ma il meteorismo può essere anche dovuto a qualche intolleranza alimentare non nota, tra cui le più diffuse sono le intolleranze ai lieviti, al glutine e ai latticini. Sarebbe quindi opportuno indagare anche in tal senso. Ovviamente si tratta soltanto di ipotesi che solo un medico può o meno confermare. In ogni caso è sempre opportuno adottare un’alimentazione semplice e sana, evitare le pietanze eccessivamente condite o pesanti e le fritture, inserire nella dieta finocchio, mela, anice, cumino, mirtilli, mirto, menta che contrastano efficacemente il meteorismo, abolire le bevande gassate, evitare alcool, caffè, tè e spezie piccanti, bere abbastanza acqua per favorire l’eliminazione delle tossine e dei liquidi in eccesso. È altresì importante consumare i cibi senza fretta, masticando lentamente e a lungo. Inoltre potrebbe essere molto utile assumere qualche tisana a base di erbe a spiccata azione carminativa e anti-dispeptica, come ad es. le tisane di semi di finocchio, di anice, di zenzero, di melissa ed altre. Sarebbe anche opportuno evitare la sedentarietà. Per quanto riguarda Nux vomica, questo è il rimedio omeopatico più prescritto in assoluto per trattare il meteorismo di qualsiasi origine ed altri disturbi del digerente e non mi risulta che non sia indicato per le persone allergiche. La dietista, se è anche omeopata, glielo potrà senz’altro confermare. Ovviamente, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, i risultati saranno tanto migliori quanto più il paziente ravvisa somiglianze con le caratteristiche del rimedio, ampiamente rilevabili dal presente articolo. Sempre a titolo informativo, in diversi casi viene utilizzato, in associazione con la cura omeopatica o da solo, qualche gemmoterapico della Fitoterapia rinnovata (o gemmoderivato, si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), in gocce, come ad es. Ficus carica M.G. D1 che è particolarmente indicato per vari disturbi dell’apparato gastro-intestinale, tra cui il meteorismo. Si consulti con la dietista o, ancora meglio, con un medico omeopata. Cordiali saluti.
Valentina dice
Gentile dott.ssa, soffro di gastrite e reflusso, coliche, intestino irregolare, sintomi che sono peggiorati dopo la mia seconda gravidanza. Sto ancora allattando (la bimba ha 1 anno e mezzo) e la pediatra mi ha consigliato di prendere la nux vomica, 1 cps 3 volte al giorno. In farmacia mi hanno dato il flacone della hell da 50 cps, ma ho letto che ogni compressa ha all’interno anche altri principi. Posso prenderla durante l’allattamento? Ho letto che ci sono anche le gocce e i granuli. Grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Valentina, i rimedi omeopatici sono generalmente sicuri in qualsiasi condizione e quindi anche in allattamento, in quanto non introducono praticamente sostanze, dal momento che per effetto dell’estrema diluizione esse sono ridotte a livello infinitesimale. L’azione consiste unicamente nello stimolare ed incanalare correttamente la capacità propria di guarigione dell’organismo, andando a ripristinare l’efficienza e la funzionalità dei sistemi di difesa e di regolazione generale dell’organismo stesso. Sono pertanto i sintomi del paziente ad attivare la relativa azione terapeutica. Tra le forme omeo-farmaceutiche disponibili ci sono anche le gocce ed i granuli, che sono del tutto equivalenti e perciò la scelta viene fatta in base alle preferenze dell’omeopata o del paziente. Cordiali saluti.
elizia dice
Spasmi.
Soffro di spasmi che si irradiano soprattutto dalla arto inferiore sinistro e anxune volte sembra per tutto il corpo e mi irrigidisco. Riesco a controllare con la respirazione. Questo da quando la SM-rr è dichiaratamente evidente. La cura mi ha dato forte bruciorw e dolore Dietro la scapola sinistra. Il medico mi ha prescritto nux vomica. Bruciore attutito ma con gli spasmi? Mi può spiegare che effetti ha su di essi? Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Elizia, come rilevabile dal presente articolo Nux vomica è un ottimo rimedio omeopatico contro gli spasmi, in quanto utilizza in senso favorevole (curativo) le caratteristiche della sostanza da cui il rimedio trae origine, come del resto fanno tutti i rimedi omeopatici. Il principio terapeutico di riferimento è la Legge di Similitudine, ossia “Similia Similibus Curantur”, il simile viene curato dal simile, che è una legge naturale di antichissima memoria (il merito della sua valorizzazione lo si deve ad Ippocrate, il noto medico greco antico vissuto tra il V e IV secolo a.c., considerato il padre della Medicina), secondo la quale la sostanza che a dosi ponderali provoca nell’individuo sano i sintomi della malattia è invece capace di curarli se opportunamente diluita. Il rimedio omeopatico, in cui la sostanza di origine è fortemente diluita, risponde a tale legge che ne costituisce la base su cui poggia il suo principio terapeutico. La dinamizzazione della diluizione, che si deve all’intuizione di Hahnemann (il noto medico tedesco vissuto a cavallo tra ‘700 e ‘800, considerato il padre dell’Omeopatia), conferisce poi al rimedio il “quid energetico” che ne completa e ne potenzia l’azione terapeutica. Nux vomica si ottiene dalla tintura dei semi della pianta Strychnos Nux vomica, la quale se venisse assunta così com’è (a dosi ponderali) provocherebbe degli spasmi, a causa del contenuto di stricnina che è un alcaloide molto tossico (quindi assolutamente da evitare) in grado di esercitare un’azione eccitante sul sistema nervoso centrale e bloccante su quello periferico. Invece Nux vomica omeopatico si prepara diluendo (a livello infinitesimale) e dinamizzando la suddetta tintura, per cui, invocando la Legge di Similitudine, diventa curativo proprio nei confronti degli spasmi. Ovviamente la Legge di Similitudine richiede che sia rispettata la somiglianza rimedio-paziente, a cominciare dal quadro clinico specifico individuale fino ad estendersi ai sintomi generali, sia a livello fisico che psichico, tenendo presente che quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Ma il suo medico queste cose le conosce molto bene e perciò evidentemente le ha prescritto Nux vomica. Cordiali saluti.
elizia dice
Grazie mille della esauriente e storica risposta che mi ha dato info che non capivo, avendo letto tutto. Sto prendendo le pastiglie e ne ho finite 50. Il medico che non vedo più, non mi ha detto il dosaggio e il tempo. Mi può dire anche una indicazione in tal senso?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Elizia, come avrà compreso in Omeopatia ogni entità terapeutica è molto personale, non generalizzabile, incluso la diluizione e la posologia che sono anch’esse legate alle peculiarità individuali del paziente, in particolare alla reattività dell’organismo allo stimolo del rimedio omeopatico, al livello d’intervento terapeutico necessario, nonché al grado di somiglianza rimedio-paziente. Solo la visita medica omeopatica può riuscire a determinare ciò con la dovuta precisione. Sarebbe pertanto opportuno, se non è nelle condizioni di contattare il suo medico, rivolgersi ad un medico omeopata. Cordiali saluti
Alessia dice
Gentile Dott. ssa
Sono Alessia, sto assumendo da un paio di giorni il rimedio omeopatico FM nux vomica complex gocce orali perché soffro di acidità da reflusso, e volevo sapere se é sicuro in gravidanza, perché casualmente mi é capitato di leggere che la noce vomica non deve essere somministrata alle donne in gravidanza ed allattamento! In attesa di una sua risposta le auguro buona giornata.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Alessia, i rimedi omeopatici sono generalmente sicuri in qualsiasi condizione e quindi anche in gravidanza, in quanto non introducono sostanze a livello ponderale ma solo a livello infinitesimale e la loro azione consiste unicamente nello stimolare ed incanalare correttamente la capacità propria di guarigione dell’organismo, andando a ripristinare l’efficienza e la funzionalità dei sistemi di difesa e di regolazione generale dell’organismo stesso. Quello controindicato in gravidanza o in allattamento non è il rimedio omeopatico, ossia la tintura dei semi della pianta Strychnos Nux vomica fortemente diluita e dinamizzata, ma la tintura stessa così com’è o qualsiasi altro estratto dei semi della pianta eventualmente assunto in dosi consistenti (ovviamente da evitare in quanto tossico), a causa del contenuto di stricnina che è un alcaloide capace di provocare spasmi dell’utero. Per la legge di Similitudine il rimedio omeopatico riesce invece a curare proprio tali sintomi, quelli che la sostanza di origine produrrebbe se venisse assunta in grosse dosi. In sintesi, nel rimedio omeopatico la sostanza vegetale è presente in quantità infinitesimale, ossia estremamente piccola, inapprezzabile, mentre nell’estratto vegetale essa è presente in quantità ponderale, ossia misurabile in peso e quindi apprezzabile. Cordiali saluti.
helga dice
Buona sera
mi hanno trovato sull’ovaia sinistra una ciste endometriosi di 3 cm
Da qualche mese mi sto curando con il mulimen e gulimen
Mi potrebbe aiutare anche il nux vomica?
Grazie mille
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Helga, Nux vomica non è tra i rimedi più specifici per trattare una cisti endometriosica, anche se essendo un importante policresto, ossia un “rimedio ad azione generale”, un contributo lo potrebbe fornire, a condizione però che ci si riconosca nelle caratteristiche generali del rimedio, ampiamente rilevabili dal presente articolo. Ciò, com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia fonda il suo principio terapeutico, secondo la quale un rimedio può considerarsi adatto solo se assomiglia al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia. I rimedi omeopatici più specifici sono invece Apis, Aurum metallicum, Formicum acidum, Graphites, Iodum, Lachesis ed altri. Ripeto, il rimedio che più di ogni altro rispecchia la globalità dei sintomi del paziente potrà risultare adatto e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Le consiglio comunque di non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata che saprà prescriverle la terapia più appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
lucia dice
ho letto il vostro articolo, trovandolo interessante, sul nux vomica.Non ho capito se cura anche ipercolesteremia e quindi sospendere il farmaco ezetimibe.
Mi piacerebbe ricevere un vs riscontro, distinti saluti
lucia miccoli
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Lucia, Nux vomica è un importante rimedio omeopatico in grado di trattare l’ipercolesterolemia, a condizione però che lei si riconosca nelle caratteristiche del rimedio, ampiamente rilevabili dal presente articolo. Ciò, com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia fonda il suo principio terapeutico e quanto maggiore è la somiglianza tanto migliori saranno i risultati. A titolo informativo, tra gli altri rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati nell’ipercolesterolemia troviamo Aurum metallicum, Baryta carbonica, Kali carbonicum, Lycopodium, Sulphur. Sempre a titolo informativo, tra i gemmoterapici della Fitoterapia rinnovata (o gemmoderivati, si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), in gocce, che possono essere utilizzati in associazione alla cura omeopatica o da soli, troviamo Fagus sylvatica M.G. D1, Fraxinus excelsior M.G. D1, Juniperus communis M.G. D1, Olea europaea M.G. D1, Prunus amygalus M.G. D1. La Fitoterapia classica offre anch’essa diversi preparati a base di piante come Aglio, Carciofo, Policosanoli, Tarassaco, ecc. Come lei sa, la grandissima maggioranza del colesterolo totale (80-90%) è prodotta autonomamente dall’organismo, il resto deriva dall’alimentazione, la quale comunque è opportuno che sia povera o priva di alimenti ad alto contenuto di colesterolo, come quelli di origine animale ricchi di grassi saturi quali uova, burro, carni, salumi, formaggi, ecc. ed alcuni crostacei. Anche l’attività fisica risulta essere particolarmente benefica. In conclusione, se lei vuole trattare la sua ipercolesterolemia con l’Omeopatia ed i rimedi naturali le consiglio di non prendere alcuna iniziativa da sola, di non provare a sostituire l’ezetimibe, ma di rivolgersi ad un medico omeopata che saprà prescrivere la terapia più appropriata al suo caso specifico, spettando a lui la decisione se avvalersi dell’Omeopatia e/o della Gemmoterapia o della Fitoterapia. Cordiali saluti.
Ezio dice
Buonasera dottoressa,soffro di emmoroidi da molti anni e fortunatamente non in modo grave.Volevo provare con Nux Vomica 9ch e Avenoc,in alternativa alle svariate creme rettali.Volevo sapere se ci sono controindicazioni alla somministrazione di anticoagulanti(sintron 4mg) e fleiderina, ma piu’ in generale su tutti i medicinali omeopatici.
Saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Ezio, i rimedi omeopatici, che ricordiamolo sono dei farmaci, non hanno controindicazioni o effetti collaterali, intesi nel senso tradizionale dei termini, in quanto non contengono sostanze a livello ponderale ma solo a livello infinitesimale e la loro azione consiste unicamente nello stimolare ed incanalare correttamente la capacità propria di guarigione, andando a ripristinare l’efficienza e la funzionalità dei sistemi di difesa e di regolazione generale dell’organismo. Questo però non significa che possono essere assunti senza cautela e senza prescrizione medica, perché se si dovesse assumere un rimedio omeopatico sbagliato e/o una diluizione sbagliata e/o una posologia sbagliata si potrebbe andare incontro a inconvenienti abbastanza seri e fastidiosi. Inoltre, laddove è possibile, è sempre preferibile evitare l’assunzione di prodotti terapeutici con un principio attivo diverso durante il periodo di assunzione dei rimedi omeopatici, soprattutto se servono a curare la stessa patologia o disturbo, in quanto a soffrirne potrebbero essere questi ultimi e non il viceversa. Questo perché i rimedi omeopatici preferiscono operare in un organismo quanto più possibile privo di “rumore di fondo”, senza subire eventuali interferenze, onde veicolare correttamente la bio-informazione in essi contenuta e farla pervenire integra all’organismo. Ovviamente la convivenza con farmaci indispensabili come gli anticoagulanti si rende obbligatoria e non è mai pregiudizievole per entrambi. Comunque, per il caso specifico, è sempre meglio affidarsi ad un medico omeopata. Cordiali saluti.