DESCRIZIONE
Kalium chloratum o anche Kalium muriaticum è il cloruro di potassio (formula chimica KCl), cioè è il sale di potassio dell’acido cloridrico. A temperatura ambiente si presenta come una polvere cristallina bianca. E’ solubile in acqua e piuttosto insolubile in etanolo. In natura si rinviene nella silvite che è un minerale proveniente da giacimenti salini e da emanazioni vulcaniche.
Il rimedio omeopatico Kalium chloratum (o anche Kalium muriaticum) si ottiene per triturazione del cloruro di potassio con lattosio e successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica. Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione “Approfondimenti”.
Il sale minerale cloruro di potassio si trova in quasi tutte le cellule dell’organismo ed è particolarmente abbondante nelle cellule del cervello, dei nervi, dei muscoli e negli eritrociti (globuli rossi). Regola la formazione della fibrina, che è la proteina responsabile del processo di coagulazione del sangue.
Quando le cellule perdono cloruro di potassio conseguentemente ad uno squilibrio dovuto a malattia, la fibrina viene in superficie assumendo l’aspetto di una massa bianca o bianco-grigiatra (se secca forma desquamazione farinosa della pelle), oppure sottoforma di essudati o di gonfiori (edemi). Quindi una secrezione farinosa è indice di carenza di KCl.
Lo ione potassio k+ (catione) ha una funzione vitale nel corpo umano. Quello presente nei liquidi intracellulari regola l’eccitabilità neuromuscolare e la ritmicità del cuore; insieme al sodio controlla il bilancio idrico, ossia la distribuzione dei fluidi all’interno ed all’esterno delle cellule e ne mantiene l’equilibrio acido-base; stimola i reni a produrre urina e quindi regola la ritenzione idrica; svolge un’azione fondamentale nella sintesi delle proteine e degli acidi nucleici (DNA e RNA); stimola la secrezione di insulina; aiuta la trasformazione del glucosio in glicogeno (forma in cui il glucosio può essere immagazzinato nel fegato e poi adoperato dall’organismo); contribuisce a mantenere la pelle sana. Quello presente nei liquidi extracellulari è coinvolto nel processo di trasmissione degli impulsi nervosi, nel controllo della contrazione muscolare e della pressione arteriosa. Normalmente il 95% del potassio è contenuto nei liquidi intracellulari mentre il restante 5% si trova nei liquidi extracellulari. Tale equilibrio è mantenuto dalla pompa sodio-potassio, che è responsabile del mantenimento, all’interno delle cellule, di una elevata concentrazione di potassio e di una bassa concentrazione di sodio.
Una carenza di potassio provoca debolezza muscolare, ipereccitabilità, aritmie ed alterazioni elettrocardiografiche. Un eccesso di potassio provoca astenia, crampi muscolari, ipotensione, bradicardia (riduzione della frequenza cardiaca), arresto cardiaco.
Sono particolarmente ricchi di potassio i seguenti alimenti: barbabietola rossa, cavolfiore, cavolo, crescione, dente di leone, fichi, lattuga, cappuccio, lenticchie, mele, more, noce di cocco, noci, olive, orzo, pastinaca, pomodori, pompelmi, limoni maturati sulla pianta, sedano, spinaci.
Il cloruro di potassio ha un’azione disintossicante: la cura con questo sale minerale ha dato buoni risultati per ridurre gli effetti collaterali nei casi di vaccinazione o di assunzione di medicinali o di sostanze narcotiche o di metalli.
Oltre all’uso farmaceutico, il cloruro di potassio trova impiego nella produzione di fertilizzanti ed è un additivo alimentare identificato dalla sigla E508.
Kalium chloratum è anche uno dei sali del dott. Schüssler, medico tedesco (1821 – 1898) cui si deve la paternità di un metodo terapeutico che adopera come farmaci 12 sali minerali inorganici (ai quali successivamente se ne sono aggiunti altri 12 detti complementari). Egli sosteneva che gli organi ed i tessuti si ammalano perché le cellule che li costituiscono non contengono più le quantità di sali minerali necessarie al mantenimento dello stato di buona salute. Integrando a piccole dosi la perdita di tali sali si guarisce la cellula e con essa tutto l’organismo. Questo modo di curarsi, anche se i sali si preparano con un metodo molto simile a quello omeopatico, per i presupposti terapeutici sinteticamente suesposti non è definibile omeopatico.
Hahnemann, in ogni caso, affermava che i rimedi omeopatici sono molto più efficaci se assunti insieme ai sali minerali. Secondo le teorie odierne i sali minerali aiutano a trasferire le informazioni dettate dai rimedi omeopatici.
Spesso una carenza di sali minerali nell’organismo, come pure la presenza di sostanze tossiche, quali ad es. i metalli pesanti, ne può alterare l’equilibrio interno abbassando le difese immunitarie e favorendo quindi la proliferazione microbica, nel senso che si può determinare un ambiente favorevole alla vita di virus e batteri che normalmente vivono da saprofiti (cioè che sono inoffensivi) nel nostro organismo e che possono trasformarsi in patogeni (cioè che causano malattie).
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Kalium chloratum è un rimedio turbercolinico (in Omeopatia si definisce turbercolinico un soggetto che presenta una “reattività” simile a quella dell’ammalato di tubercolosi), come lo sono Natrum muriaticum, Silicea, Pulsatilla, Iodum, Kalium carbonicum, ed altri.
Il rimedio è utile nel II stadio di un processo infiammatorio, quando cioè subentra l’infiltrazione e l’essudazione (produzione di un liquido infiammatorio extravascolare, l’essudato, ad elevata concentrazione proteica che si raccoglie nei tessuti a seguito dell’infiammazione), ad es. nello stato catarrale che segue ad un’infiammazione acuta. E’ usato quando il catarro ha un aspetto fibrinoso, denso, di colore bianco-latte o bianco-grigiastro, nei casi di stati cronici delle alte e basse vie respiratorie, nelle otiti tubariche; il muco non riesce ad essere eliminato e occlude le vie respiratorie ed i canali uditivi, l’esofago, la laringe, la faringe, la trachea, dove ristagna. E’ adoperato altresì nella diarrea cronica, nelle perdite vaginali ed in alcune forme di dermatite.
Il soggetto Kalium chloratum presenta colorito bianco-latteo (ma anche latteo-bluastro, latteo-rossastro) soprattutto localizzato alle palpebre, come veri e propri occhiali. Ha la radice della lingua di colore biancastro, senza muco. Le feci sono molto chiare e soffre di stipsi. L’appetito è ridotto. Ha vertigini. E’ un dogmatico, non infrange mai le regole, non scende a compromessi, non conosce le vie di mezzo, teme tutto ciò che non riesce a controllare, le malattie, il futuro.
Le persone che hanno bisogno del rimedio sono ottimi consiglieri, riescono sempre a fornire suggerimenti saggi e giudiziosi, molte volte individuano con rapidità le cause dei problemi altrui. Solo con loro stessi tutto questo non funziona. Hanno inquietudine interiore; sono indolenti, taciturni, indifferenti ad ogni piacere; sono ostinati, irrisoluti; stanno molto davanti al televisore e al computer; hanno una patina bianco-grigiastra sulla lingua. Le donne hanno mestrui di sangue scuro e leucorrea lattiginosa.
I disturbi e i dolori si fanno sentire solo con il movimento; peggiorano con l’assunzione di cibi pesanti, grassi, freddi, di bevande fredde, dopo uno sforzo e con il freddo umido; migliorano con il calore.
Il rimedio aiuta a cicatrizzare le ferite con gonfiore insieme a Calcium fluoratum; cura le congiuntiviti insieme a Calcium sulphuricum, Ferrum phosphoricum, Natrium phosphoricum e se purulenti insieme a Silicea. Si dimostra utile nei casi di cataratta, glaucoma, retinite, irite, orzaiolo insieme con altri sali minerali, secondo necessità. E’ adoperato altresì nelle fratture ossee con gonfiore e nelle gengiviti, con gengive moderatamente sanguinanti e tumefatte, insieme a Kalium phosphoricum e Calcium sulphuricum.
In sintesi il rimedio omeopatico Kalium chloratum si rivela particolarmente efficace in tutti i casi di gonfiori e nello stato catarrale che seguono un’infiammazione acuta, quando il secreto è denso, fibrinoso, bianco-grigiastro e, parlando della cute, vi è presenza di squame dello stesso colore.
USO DEL RIMEDIO
Si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio:
1) GONFIORI e tumefazioni di ogni tipo causati da infiammazioni. Se l’infiammazione riguarda le ghiandole linfatiche viene aggiunto Natrium phosphoricum. Il rimedio infatti aiuta le ghiandole nel loro compito di disintossicazione dell’organismo. Si usa nei casi di ingrossamento delle ghiandole dovuto a parotite, nella tenosinovite (infiammazione che coinvolge i tendini e le guaine sinoviali, cioè le membrane che li avvolgono), nelle tonsille gonfie; per queste tre patologie si sono dimostrati efficaci gli impacchi con la pomata a base di Kalium chloratum. Inoltre è usato nei gonfiori di tipo articolare dovuti ad artrosi o reumatismo articolare, unitamente ad una dieta alimentare povera di acidi; nel colpo della strega con gonfiore; nei casi di borsite (processo infiammatorio della borsa sierosa di un’articolazione) ove si adopera insieme a Ferrum phosphoricum, Natrium phosphoricum e Silicea; nei casi di gengiviti con gonfiore; contusione con gonfiore; ferite con gonfiore; emorroidi; negli edemi ove si usa con Natrium chloratum e Natrium sulphuricum; nei casi di pericardite, peritonite, pleurite, poliartrite, flebite ove si adopera insieme ad altri sali minerali, a seconda dei casi.
2) RAFFREDDORE con muco biancastro o bianco-grigiastro e denso. Sordità temporanea per aumento di secrezione nell’orecchio. Muco difficile da espellere che permane nella faringe (faringite), nella laringe (laringite) con deglutizione difficile, nella trachea (tracheite) provocando tosse con espettorazione difficile di muco bianco-latteo e raucedine cronica.
3) OTITE (infiammazione dolorosa a carico dell’orecchio) media acuta catarrale conseguente a rinite acuta, con muco biancastro che determina sordità temporanea e intermittente, senso di pienezza con catarro nella tromba di Eustachio, fischi auricolari, OTALGIA (dolore all’orecchio dovuto a processi patologici in altre sedi, quali ad es. laringite, faringite, nevralgia del trigemino, ecc.).
4) OCCHI: cataratta, congiuntivite, irite, glaucoma, retinite, orzaiolo accompagnati da secrezione di muco bianco dagli occhi.
5) PELLE: acne (dermatosi che colpisce il viso, caratterizzata dalla formazione di comedoni, papule, pustole che si formano allo sbocco delle ghiandole pilo-sebacee per ristagno della secrezione); psoriasi (malattia infiammatoria della pelle solitamente cronica e recidivante che si presenta in varie forme; si manifesta con la comparsa di macchie rossastre e rotondeggianti, ricoperte di squame; colpisce prevalentemente il cuoio capelluto, gomito e ginocchio, la zona lombo-sacrale); verruche; eruzioni cutanee secche e farinose; efelidi (macchie brune che compaiono in alcuni individui per accumulo di pigmento dopo esposizione al sole, soprattutto sul volto) ove si usa insieme a Kalium sulphuricum; comedoni (alterazioni della pelle caratteristiche dell’acne, formate da grassi e cheratina, che possono presentarsi sotto forma di punti bianchi o neri) ove si usa con Ferrum phosphoricum; erisipela (infezione acuta della pelle che si manifesta con febbre e con chiazze calde, rosse, dolenti, tendenti alla diffusione, specie su braccia, gambe e volto); geloni ove si usa con Natrium sulphuricum; orticaria ove si usa con altri sali minerali; unghie incarnite; foruncoli; herpes labiale (infezione causata dal virus Herpes simplex che compare generalmente sulle labbra sotto forma di vescicole contenenti liquido sieroso, che dopo l’infiammazione si asciugano e formano una piccola crosta giallastra); crosta lattea; forfora.
6) MUSCOLI, NERVI, CARTALIGINE: il rimedio favorisce la formazione di cellule muscolari e di fibre nervose. Regola l’attività muscolare in caso di convulsione muscolare e l’attività dei nervi in caso di carichi elettromagnetici. E’ utile in caso di ematomi traumatici dovuti a strappi muscolari, ove si può associare a Calcium fluoratum, Ferrum phosphoricum, Silicea. Aiuta a ricostruire la cartilagine delle articolazioni.
7) INTOSSICAZIONE: il rimedio lega le sostanze tossiche dei vaccini e quelle dei farmaci portandole all’eliminazione. E’ utile nel caso di anestesia totale, quando permangono a lungo effetti collaterali quali malessere, nausea e smemoratezza. E’ usato anche nei casi di disturbi epatici, ingrossamento del fegato, cirrosi, nonché per diarrea cronica, leucorrea lattiginosa nelle donne.
DOSI
In tutti i casi diluizione 15CH, 3 granuli 3 volte al dì.
Ad integrazione:
• nei casi 1) e 6) utilizzare anche la pomata Kalium chloratum per applicazioni locali; nel caso 1) meglio con impacchi tiepidi se il gonfiore riguarda organi interni;
• nel caso 2) usare anche impacchi tiepidi di pomata Kalium chloratum sul torace e sulla schiena.
(*) V. Note esplicative
Paola dice
Buon giorno Dottoressa.
Il mio bimbo di 6 anni da sempre soffre di otiti, spesso anche con perforazione del timpano. Adesso tramite una cura con medicina convenzionale, attraverso il dispositivo rinowash, siamo riusciti a scongiurare le otiti. Purtroppo però soffre spesso di diminuzione dell’udito. Facciamo dei cicli di terapie termali con acqua sulfurea (terme di Sirmione) più volte all’anno, e devo dire che l’udito, dopo queste terapie, torna sempre normale. Purtroppo anche adesso si ritrova con una diminuzione dell’udito, e le cure le ho fatte ad aprile. Mi chiedevo se posso trovare beneficio con una cura a base di Kalium chloratum e se si la dose è sempre diluizione 15CH, 3 granuli 3 volte al dì. La ringrazio anticipatamente per la disponibilità.
paola.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Paola, come rilevabile dall’articolo, Kalium chloratum può essere un rimedio omeopatico coadiuvante nel trattamento delle otiti medie croniche, dei catarri tubarici, delle otalgie in genere e di varie affezioni a carico dell’orecchio, con diminuzione dell’udito. Ovviamente, nel rispetto della “legge di similitudine” su cui l’omeopatia fonda il suo principio terapeutico, i risultati saranno tanti migliori quanto più si ravvisano somiglianze anche con le caratteristiche generali del rimedio, sempre rilevabili dal presente articolo. Per quanto riguarda la diluizione e la posologia, queste, come tutte le entità terapeutiche in omeopatia, sono strettamente personali, non generalizzabili, in quanto dipendenti dalla reattività individuale dell’organismo allo stimolo del rimedio omeopatico, dalla profondità della patologia e dal grado di somiglianza rimedio-paziente. I parametri terapeutici riportati nell’articolo o in altre parti del sito hanno solo carattere informativo e conoscitivo, sono inevitabilmente generici e non personalizzati, sono quelli che vengono più spesso citati in letteratura laddove sussista la somiglianza con il rimedio e con la sintomatologia in esso contenuta. Pertanto se lei intende curare il suo bambino con l’omeopatia le consiglio di non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata, il quale è l’unico che potrà prescrivere la terapia specifica più adatta, confermando o meno il rimedio in parola e comunque definendo con la dovuta precisione la diluizione e la posologia. Cordiali saluti.
oreste dice
buongiorno il complesso dei 12 sal di schuessler hunda presi 1 cp x 3 al di possono alzare negativamente la pressione arteriosa o diversamente tendono a stabilizzarla grazie x la cortese risposta oreste
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Oreste, conosco i Sali di Schussler ma non il complesso dal lei citato. Comunque secondo i cultori di tale sistema terapeutico, denominato Biochimica, i sali non dovrebbero presentare controindicazioni. Cordiali saluti.
Francesca dice
Salve Dottoressa, questo sito è fantastico! Le scrivo per un consiglio sui postumi della mia influenza. Passata la fase della febbre a 39 e i dolori per le ossa ( 2 settimane fa ), passata la della nausea senza vomito, sono rimasti i continui mal di pancia con relativa colite, la bocca perennemente cattiva e , sopratutto, un accumolo di muco e catarro nella testa e , in parte , nei bronchi: il viso è incredibilmente gonfio, gli occhi sono incredibilmente gonfi ( in paricolare le borse sotto gli occhi ) la pelle è secchissima e desquamata, piena di rughe. Gli occhi sono secchi con tendenza al prurito. Il naso e le orecchie sono chiuse e non riesco ad espellere il catarro, sia perchè nella testa è un blocco durissimo ( bianco-giallognolo quando soffio il naso ) sia perchè quello che sale su con i colpi di tosse non riesco a sputarlo. La pancia è sempre gonfia, vado al bagno spessissimo ( si può considerare una crisi eliminativa?) e tendenza all’edema proprio sulla pancia e intorno alla vita. In oltre ho avuto anche episodi di prurito con bollicine rossastre soprattutto sul petto, pancia e chiena ( a “memoria” sono rimaste 2 o 3 crosticine: una sulla clavicola, una vicino all’ombelico). Stavo pensando al Kalium Chloratum in forma di sale di Shusser. Costituzionalmente sono magra, nervosa ( anche se ipotiroidea) , tendente alla malinconia e alla depressione, ottima consigliera ( per gli altri), artista e tendenzialmente vegana, più per una questione di salute che di altro. So che nei sali Shusser come negli omeopatici c’è il lattosio. Ma panzienza, se può risolvere. Cordiali saluti.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Francesca, Kalium chloratum potrebbe essere utile perché sembrerebbe assomigliarle abbastanza ed anche il quadro clinico sembrerebbe abbastanza coperto. Però l’opportunità dell’uso del rimedio la può stabilire solo un medico omeopata, al quale è sempre opportuno rivolgersi. Cordiali saluti.
Andyus86 FTW dice
Gentile dottoressa, ringraziandola anticipatamente per i vari consigli che da..le chiedo anche io un consiglio per un problema che mi assale da più di 6 mesi! Le spiego i miei sintomi : Ogni volta che soffio il naso le orecchie mi si tappano, ogni volta che deglutisco sento un rumore in entrambe le orecchie, il naso mi cola spesso, spesso sento la voce rimbombare dentro la testa.
Ho fatto tante terapie con cortisone ed antistaminici via bocca, spray ed areosol ma senza successo. Soluzioni saline ecc…dovrei avere una disfunzione alla tuba di eustachio e comunque del muco intrappolato li! Non le sto a dire quanti medici ho visto che mi hanno solo dato farmaci pesanti. L’ultima cosa che ho fatto è stato un intervento per ipertrofia dei turbinati ma senza grande successo! Vorrei provare questa terapia di kalium muriaticum 15ch 3 volte a al di ed associarlo con pulsatilla COMPOSITUM 1 fiala al giorno via areosol..secondo lei va bene e si possono associare?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Andyus, si tratta di due rimedi diversi, anche se simili. Kali chloratum (o muriaticum) è un rimedio omeopatico unitario dell’omeopatia classica che, come avrà rilevato leggendo l’articolo, è utile per catarri tubarici, otiti medie croniche, faringiti, bronchiti, tumefazione cronica delle ghiandole linfatiche, ecc. Ovviamente, nel rispetto della “legge dei simili”, si richiede la somiglianza con il rimedio, nella sintomatologia e nelle caratteristiche, nelle causalità e nelle modalità, e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno gli effetti terapeutici. Pulsatilla compositum non è un rimedio dell’omeopatia classica, bensì è un antiomotossico, cioè un rimedio dell’omotossicologia, che pur avendo diversi punti di contatto con l’omeopatia, alla quale si ispira, ha però degli orientamenti terapeutici e dei criteri di scelta dei rimedi completamente differenti. In particolare è un rimedio complesso costituito da un mix selezionato di rimedi omeopatizzati con diluizioni decimali, tra cui Pulsatilla, che risulterebbe indicato per l’attivazione del sistema difensivo, con specifica azione detossificante sul tessuto connettivo. In linea di principio i due rimedi si possono anche associare, però la conferma di ciò e l’opportunità del loro uso la deve stabilire il medico omeopata. Cordiali saluti.
ire dice
Buongiorno, il mio bambino di tre anni soffre di adenoidi, quindi ha una costante presenza di catarro (difficile da rimuovere nonostante i lavaggi nasali quotidiani e l’uso di Narinel), tosse (secca poi grassa) e affaticamento nel respirare (la notte va in apnea, anche se x pochi secondi, ma non riesce a dormire bene). La pediatra omeopatica mi ha prescritto Calcium phosforicum, Agrafis e Pranavis. Secondo lei sono dei rimedi utili? Grazie per l’attenzione
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Ire, se la pediatra omeopata ha prescritto tali rimedi è perché ha fatto le proprie valutazioni e quindi ha potuto stabilire che essi sono i più adatti al suo bimbo. Infatti Calcium phosporicum (o Calcarea phosphorica) è un importante rimedio omeopatico costituzionale in grado di “fortificare” il bambino durante la crescita ed ha un’azione elettiva sulle ghiandole linfatiche, come le adenoidi. Agraphis nutans è un rimedio omeopatico utile per l’ostruzione delle narici, specialmente a causa delle adenoidi e per l’ostruzione della gola, per cui ha un’attività terapeutica sulle adenoidi, sulle tonsille e sul catarro. Pranavis è un integratore alimentare che sarebbe indicato per rinforzare bronchi e polmoni e quindi per le difficoltà respiratorie. Cordiali saluti.
antonietta dice
Gentile Dott.ssa la ringraziodi cuore per i preziosi consigli, tra i rimedi indicati, quali scegliere e con che criterio? e in che diluizione? sono vegetariana, intendo che nn prendo nè carne, nè pesce e nè uova, da circa 30 anni, sto diminuendo i prodotti del latte e forse dovrei eliminare del tutto i prodotti del grano di cui ho una forte intolleranza. Gli opcchi sono preziosi anche visto il lavro che svolgo
la ringrazio di nuovo. Cordiali saluti
antonella
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Antonietta, le ho fornito degli spunti per farla più facilmente orientare e delle informazioni su ciò che l’omeopatia può offrire, come sempre faccio su queste pagine, ma i rimedi omeopatici o una cura omeopatica la può prescrivere solo un medico omeopata, trattandosi comunque di farmaci, che tra l’altro rispondono a criteri di scelta particolari. Il medico omeopata, visitando il paziente, sarà in grado di fare un esame delle condizioni generali e particolari, di condurre un’anamnesi completa per la formulazione delle corrette diagnosi, di vagliare tutti i sintomi, disturbi e patologie, di inquadrare il biotipo dal punto di vista omeopatico, di conoscere lo stile di vita, di valutare la condizione emotiva, ecc. ecc. e quindi di prescrivere una terapia e una strategia terapeutica intimamente legate al caso personale. Terapia e strategia che passano attraverso la scelta dei rimedi omeopatici (quelli che assomigliano di più al paziente, nella sintomatologia e nelle caratteristiche psico-fisiche), delle diluizioni, delle posologie, dei tempi di cura, dell’uso dei rimedi di fondo e di terreno (per un’eventuale azione terapeutica più profonda e sistemica), dell’uso dei rimedi sinergici e complementari, dell’uso del drenaggio, dell’uso dei bioterapici, degli adattamenti in corso d’opera, dei cicli di cura, ecc. Le consiglio pertanto, se vuole dare una risposta ai suoi disturbi secondo i corretti canoni omeopatici e medici, di rivolgersi ad un medico omeopata. Nelle more dia un’occhiata all’articolo “Vediamoci chiaro” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, dove sono riportati diversi preparati fitoterapici molto utili per alleviare vari disturbi degli occhi, tra cui si citano quelli a base di piante preziose come Eufrasia, Finocchio, Noce, Ruta. Cordiali saluti.
antonietta dice
Gentile Dottoressa
ieri x visita oculistica l.626 mi hanno diagnosticato un difetto all’occhio sinistro, praticamente vede malissimo e da vicino nn vede nulla, e con cicatrici che potrebbero “orvitrite” nn ricordo l’esatto termine, dovuta a qualche infiammazione interna, forse partita dai denti che ora ho curato, c’è la retina che tira leggermente il cristallino, e il vitreo è opacizzato, nn porto occhiali, mi curo con prodotti naturali. ho anche l’orecchio destro che nn sente bene, perchè x pulire uso coe inadeguate e quindi è pruriginoso e secerne pus.
potrebbe essere indicato nel mio caso il kalium kloratum? ringraziando cordiali saluti antonella
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Antonietta, dalla descrizione fornita sembra che lei sia affetta da una forma di miodesopsia all’occhio sinistro (ovviamente è solo un’ipotesi), che è un difetto della vista dovuto a una non perfetta trasparenza del corpo vitreo, a seguito di un suo deterioramento, con la retina che sembra sia sottoposta a trazioni da parte del vitreo stesso. Kalium chloratum è un rimedio omeopatico che potrebbe essere di aiuto sia per l’eventuale miodesopsia, senza avere la pretesa di poterla risolvere, ed anche per il trattamento dell’otite all’orecchio destro. Per quest’ultima affezione quando le secrezioni sono purulente più frequentemente viene utilizzato Mercurius solubilis. Per alleviare l’opacizzazione del corpo vitreo vengono utilizzati anche rimedi come Naphtalinum, Carboneum sulphuratum, Cholesterinum, Prunus spinosa. Tra le piante quella che sembra avere delle proprietà più interessanti è il Salice bianco, al quale si attribuisce la capacità di rivitalizzare il visus e di combattere le forme di intorbidamento del corpo vitreo e del cristallino. Potrebbe essere utile un’alimentazione particolarmente ricca di vitamine antiossidanti (vitamine A, C ed E) e bere molta acqua per idratare il corpo vitreo. Ovviamente per entrambe le affezioni è consigliabile stare sotto controllo medico per scongiurare ogni complicanza. Cordiali saluti.
susanna dice
sono una costituzione calcarea carbonica con problemi di ecceso di peso pressione alta e attrosi deformante alle dita delle mani mi puo dire che rimedi posso associare soprattutto per perdere peso grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Susanna, se lei si ritrova nella costituzione carbonica (brachitipo, con tendenza a prendere peso, metabolismo rallentato, ritenzione idrica, lento, pigro, flemmatico, che ama mangiare e che tende a condurre una vita di routine), i due principali rimedi omeopatici che potrebbero aiutarla a dimagrire sono Calcarea carbonica e Graphites, che appartengono alla suddetta costituzione (Calcarea carbonica ne è proprio il capostipite) e come tali sarebbero in grado di correggere nel profondo il “terreno”, legato al patrimonio genetico e comportamentale. Com’è noto in omeopatia i risultati si ottengono solo se esiste un’adeguata somiglianza psico-fisica con i rimedi e quanto migliore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Verifichi lei, consultando gli articoli omonimi nella presente sezione del sito, se la somiglianza con i rimedi è confermata nelle linee essenziali. Entrambi i rimedi possono essere associati, ad esempio alternandoli tra di loro, essendo dei sinergici. A titolo informativo, tra gli altri rimedi potenzialmente utili per perdere peso troviamo Antimonium crudum, Belladonna, Carbo vegetabilis, Ignatia amara, Kalium chloratum, Phytolacca decandra, Sulphur ed altri. In linea generale potrebbe essere altresì utile associare qualche rimedio gemmoterapico della Fitoterapia rinnovata (o gemmoderivati, si tratta di macerati glicerici di gemme di piante con diluizione alla prima decimale hahnemanniana), che, oltre ad avere delle proprie attività terapeutiche, sono in grado di effettuare un’azione di “drenaggio” che stimola gli organi emuntori, libera l’organismo dalle tossine e lo rende più recettivo alla cura omeopatica. Nel caso specifico, anche per dare risposta all’artrosi deformante e all’ipertensione arteriosa, si potrebbe ricorrere a gemmoterapici come: Vitis vinifera M.G. D1 (Vite), indicato nel reumatismo articolare, nel reumatismo deformante fortemente doloroso e nell’artrosi delle piccole articolazioni; Olea europaea M.G. D1 (Olivo), indicato nell’ipertensione arteriosa, nell’arteriosclerosi e nella normalizzazione del tasso di colesterolo. Ovviamente l’omeopatia da sola potrebbe non bastare, per cui occorrerà avviare anche un percorso di rieducazione alimentare e di miglioramento del proprio stile di vita. Ad esempio potrebbe essere molto utile masticare lentamente e consumare alimenti nutrienti ma poco energetici e ad alto indice di sazietà, come cibi con molta acqua e fibre, quali frutta e verdura, legumi, cereali integrali, ecc., che garantiscono anche la regolarità delle funzioni intestinali indispensabile per il dimagrimento, rinunciare alle bevande zuccherate, agli alcolici, ai dolciumi, ecc. Sarebbe altresì opportuno evitare la sedentarietà e tenere un’attività fisica regolare e continuativa, introducendo anche tanti piccoli cambiamenti che possono sembrare insignificanti ma che alla lunga producono i loro effetti benefici, come ad esempio andare a piedi evitando il più possibile l’automobile, fare le scale invece di prendere l’ascensore, ecc. ecc. Ovviamente la conferma di tutto ciò la può fornire solo un medico omeopata, al quale è sempre opportuno rivolgersi a migliore garanzia. Cordiali saluti.
maria dice
gentile dottoressa vorrei sapere se BIOPAX OTI è un buon rimedio per l’ ansia e se ha delle controindicazioni .io soffro da tempo di ansia paure di malattie ,umore ,ecc .purtroppo nel 2013 sono andata in depressione a causa della morte di mio padre in 2 giorni e di mia figlia di36 anni con melanoma menomale preso in tempo io mi sentivo che dovevo morire anch’io . mi sono curata e mi sto ancora curando con DAPAROX.1 al giorno .sto molto meglio anche se rimangono le mie paure. come rimedi ho usato tilia tomentosa biancospino sepia e altro io conosco sia l’omeopatia che la fitoterapia e i fiori di bach sempre con medici che si occupano di questo.trovo veramente validi i rimedi.biopax lo vorrei aggiungere alla medicina tradizionale cosa ne pensa mi scusi se mi sono dilungata nello scrivere la ringrazio sin da ora se mi potrà rispondere a presto grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Maria, Biopax non è un rimedio omeopatico vero e proprio, bensì è più precisamente un omotossicologico, cioè un rimedio complesso costituito da un mix di rimedi omeopatici sinergici a bassa diluizione, che si adopera quando la patologia o disturbo si manifesta sotto forma di funzioni alterate. Risulta indicato per depressioni reattive esogene, malattie di origine psicosomatica, insonnia, nevrosi isteriformi, ecc. Come tutti i rimedi in preparazione omeopatica in genere non presenta controindicazioni, intese queste nel senso tradizionale del termine. Potrebbe essere di aiuto e l’efficacia della sua azione terapeutica è legata alla profondità del disturbo ed alla capacità di reazione dell’organismo. Nel caso non fosse sufficiente occorrerà pensare a un rimedio omeopatico unitario, ben scelto, molto personalizzato, assomigliante al paziente in tutte le sue manifestazioni, che in genere ha un’azione terapeutica molto più importante, profonda, sistemica e duratura. In tal caso sarà opportuno rivolgersi ad un medico omeopata. Cordiali saluti.
Federico dice
Buonasera,
Questo rimedio può essere dato anche quando vi è un’infiammazione al glande e alla piega prepuziale con produzione di smegma?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Federico, in omeopatia i casi di balanite o di balanopostite generalmente vengono trattati con Kalium chloratum, Mercurius corrosivus, Nitricum acidum, Pyrogenium e Sulphur come rimedio di drenaggio. Possono essere utili anche lozioni, 2-3 volte al dì, con la tintura madre di Calendula o l’olio essenziale di Melaleuca (noto anche come Tea Tree Oil), che hanno importanti proprietà antisettiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti, antipruriginose, lenitive, calmanti, ecc. Entrambi i preparati vanno diluiti in acqua sterilizzata, previa bollitura e le quantità che generalmente si utilizzano sono, per un bicchiere d’acqua, 10 gocce per la tintura madre di Calendula e 1-2 gocce per l’olio essenziale di Melaleuca. Se non l’avesse già fatto, si sottoponga a visita medica. Cordiali saluti.